IL NOSTRO IMPEGNO CONTRO IL CYBERBULLISMO - ADC Group
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
#CUORICONNESSIMAGAZINE SPECIALE DI APPROFONDIMENTO SUL PROGETTO PER LE SCUOLE IL NOSTRO IMPEGNO CONTRO IL CYBERBULLISMO #CUORICONNESSI INTERVISTA AL CEO CYBERBULLISMO: LA ESSERE CONNESSI ESPONE LA SFIDA CONTRO IL DI UNIEURO PREVENZIONE GIOCA UN A RISCHI E OPPORTUNITÀ ALL’EDUCAZIONE CYBERBULLISMO PAG 3 RUOLO FONDAMENTALE CHE RIGUARDANO TUTTI CIVICA BISOGNA EDUCARE PAG 4 PAG 5 PAG 6 AL RISPETTO PAG 7
#CUORICONNESSI, IL PROGRESSO È METTERE IL CUORE AL CENTRO Diffondere la cultura del corretto uso della tecnologia attraverso la divulgazione di le 500.000 copie tra cartaceo e digitale. L’ultimo da poco pubblicato, “#cuoriconnessi – Tu da quei valori su cui deve basarsi una società moderna e soprattutto civile, contrastare il che parte stai?” raccoglie storie completamente inedite di chi ha conosciuto il fenomeno del cyberbullismo, il body shaming, il sexting, le fake news e le altre numerose forme di cyberbullismo e di chi, grazie alla tecnologia, distorsione della rete. Sono questi i pilastri su cui si basa #cuoriconnessi, il progetto di ha potuto dare un nuovo senso alla propria vita. Libri che centinaia di scuole hanno adottato come responsabilità sociale di Unieuro, realizzato in collaborazione con Polizia di Stato, che in testi didattici, da discutere in classe e per tutti disponibili e scaricabili dal sito cuoriconnessi.it, maniera pragmatica racconta storie ed esperienze di vita online, puntando al dialogo con gratuitamente. Il progetto #cuoriconnessi si è poi arricchito adolescenti, genitori e insegnanti. di un’altra importante tappa, quella della partecipazione al Meeting di Rimini 2021 con la È il 2016 quando Unieuro, in netto anticipo mente e creare consapevolezza con un dibattito mostra interattiva che attraversa il percorso fatto sull’attuale diffusione del tema del aperto e sincero, in classe, sotto la guida degli in cinque anni dal progetto. Un cammino che cyberbullismo, decide di impegnarsi con insegnanti, i docufilm di #cuoriconnessi servono conduce dentro la rete attraverso le storie che, il progetto #cuoriconnessi che parte con un a questo. Si tratta di due cortometraggi veri e come è ormai facile capire, sono la struttura su cui tour nei teatri delle principali città d’Italia, un intensi con differenti gradienti sul tema: uno poggia #cuoriconnessi perché nulla lascia il segno appuntamento che negli anni si ripete con una adatto agli alunni dell’ultimo anno della scuola più di una storia raccontata da chi l’ha vissuta. partecipazione crescente e sempre più tappe primaria e della secondaria di primo grado; Ascoltare per avere qualcosa su cui pensare e per un totale di 42 incontri che hanno coinvolto l’altro, in cui si ripercorre una storia di sexting, soprattutto da imparare, perché l’esperienza è oltre 30mila studenti. Vedere le platee gremite di indicato per studenti più grandi. Entrambi i film sempre maestra. giovani ad ascoltare in silenzio altri giovani che, sono scaricabili dal sito cuoriconnessi.it, dagli timidamente ma con convinzione, dal palco hanno insegnanti che possono chiedere l’accesso alla raccontato la loro storia, è stato uno spettacolo di visione, guardarli con i ragazzi e insieme, fare un grande impatto emotivo. viaggio dentro l’esperienza per conoscere Dal palco al web perché la pandemia ha cambiato ed imparare. i programmi, ma non ha fermato la voglia di Poi c’è #CuoriConnessiWebTv e il progetto diventa incontrare i giovani in un evento live streaming web tv sul canale YouTube, il social familiare ai che si è tenuto in occasione del Safer Internet giovani è di facile accesso agli adulti. Il format, Day 2021. Una diretta che ha raggiunto più di 265 infatti, è pensato soprattutto per un pubblico di mila studenti e insegnanti, collegati da tutta Italia. genitori e insegnanti con un taglio da TG in pillole Il buono e il bello della tecnologia raccontato e e puntate che seguono un palinsesto studiato vissuto con tutta la forza dello streaming che per affrontare diversi aspetti della rete con un ha rotto le barriere dello spazio fisico creando linguaggio semplice e diretto. Storie dalla viva uno spettacolo unico con una partecipazione voce dei protagonisti e raccolte da Luca Pagliari oceanica che ha fatto capire quanto la tematica giornalista veterano del tema, da sempre tra sia importante. Riuscire ad arrivare a tutti i protagonisti del progetto, che conduce tra parlando a tutti, questo è quello che vuole fare brevissimi filmati, letture di brani e ospiti online. #cuoriconnessi. Portano la firma di Luca Pagliari anche i due libri Parlare al cuore per lasciare un segno nella dedicati al tema che in due anni hanno superato 2 #CUORICONNESSIMAGAZINE
INTERVISTA AL CEO DI UNIEURO A presentare #cuoriconnessi è Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro, che racconta quanto il progetto sia sentito dall’azienda che investe molte delle sue energie per sensibilizzare sui temi del bullismo e cyberbullismo. P er Unieuro che importanza hanno i progetti Secondo la sua esperienza, perché le aziende e le attività di CSR? di ogni dimensione dovrebbero sviluppare Essere leader di mercato per noi significa e dare valore alla Responsabilità Sociale anche assumersi le responsabilità che questo d’Impresa (CSR)? ruolo richiede, significa giocare la nostra parte Oggi le persone, oltre che prodotti e servizi, nella società, esprimere, ispirare e trasferire un chiedono alle aziende (fatte anch’esse di insieme di valori. E vuole anche dire riempire di persone) di rispondere anche a bisogni etico- significato umano la relazione tra le persone e sociali, cercano punti di riferimento valoriali, quella tecnologia che tutti i giorni vendiamo nei non solo di acquisto e di consumo. Chiedono nostri punti vendita e sulle nostre piattaforme ai brand di dimostrare la loro capacità di di e-commerce. comprenderli, di ampliare un dialogo per favorire inclusione, diversità e sostenibilità. In che modo? Quali sono le vostre principali Per farlo, le aziende devono proporsi con uno iniziative? scopo, un purpose per il quale esistono e Come dicevo, noi vendiamo tecnologia, oggi attraverso il quale avere un impatto positivo sempre più presente nelle nostre vite e in quelle nella vita di tutti i giorni dei propri collaboratori dei nostri ragazzi. L’universo online ci offre tante e dei clienti. opportunità, che dobbiamo assimilare in fretta ragazzi fa vivere le emozioni di questi giovani e trasformare in occasioni di studio, di lavoro Come i dipendenti di Unieuro hanno recepito, che affrontano il problema, lo combattono e lo e di conoscenza dell’altro, ma nasconde anche assimilato il progetto e come sono stati vincono. Lo fa in modo diretto, senza dare giudizi, insidie, che dobbiamo imparare e allo stesso ingaggiati? perché crediamo sia un dovere per noi divulgare tempo a riconoscere. Abbiamo attivato una formazione specifica per le questi messaggi, per far riflettere i giovani e dar Per questo, crediamo che informare e nostre persone. Tutti i punti vendita Unieuro sono loro il conforto di non essere soli, ma anche per sensibilizzare i ragazzi a un suo utilizzo più stati coinvolti grazie a una campagna informativa offrire uno strumento alle famiglie che si trovano consapevole e corretto, contrastando ogni forma e i nostri collaboratori sono stati i primi ad ad affrontare questi drammi. di distorsione della rete, possa contribuire essere sensibilizzati. Molti di loro, del resto, Per aiutare il corpo docente, gli educatori a a divulgare quei valori su cui deve basarsi sono genitori che lavorano ogni giorno a stretto parlare ai giovani di questi problemi sempre una società moderna e soprattutto civile. contatto con la tecnologia. Il progetto rispecchia più diffusi. Per questo, da ormai cinque anni abbiamo perfettamente il cuore pulsante, simbolo scelto di avere un ruolo forte e caratterizzante distintivo non solo del nostro logo ma anche dei Quali sono i prossimi progetti legati a #CC? nella sensibilizzazione contro il bullismo e il valori della nostra azienda come la vicinanza, #cuoriconnessi crescerà ancora e diventerà cyberbullismo. l’apertura, l’impegno, la trasparenza. una piattaforma unica per qualità e quantità dei contenuti, tutti assolutamente gratuiti, dedicati Siete stati tra le prime aziende in Italia a Cosa significa #cuoriconnessi per Unieuro? a studenti, insegnanti e genitori. presidiare queste tematiche e questo vi ha Le storie di #cuoriconnessi riescono a Purtroppo la pandemia ci ha obbligati a permesso di acquisire una profonda conoscenza trasmettere messaggi che altrimenti interrompere gli incontri nelle scuole e nei teatri in merito resterebbero inascoltati, perché abbiamo ma al contempo ci ha permesso di sfruttare Il nostro è stato un lungo percorso, partito sperimentato che i ragazzi si aprono alla verità le opportunità del digitale e di organizzare un nel 2016 dal Teatro Brancaccio di Roma dove, solo se arriva da storie raccontate da chi le ha grande evento online a cui hanno partecipato assieme a Polizia di Stato, presentammo per vissute in prima persona. Le testimonianze dei oltre 265.000 studenti di tutta Italia. la prima volta il progetto “#cuoriconnessi” a ragazzi raccolte in questi anni e tutti coloro che La diretta streaming, organizzata lo scorso migliaia di ragazzi e da quel momento, il nostro hanno visto nella nostra attività uno spunto di febbraio in occasione del Safer Internet Day, impegno è proseguito senza sosta. riflessione per avviare un percorso diverso, è stata un’esperienza straordinaria, impensabile La partnership con Polizia di Stato, la massima bastano a giustificare il nostro impegno, perché senza la forza del digitale, così partecipata e istituzione pubblica così fortemente impegnata tutti possono e devono avere l’opportunità di sentita che sarà sicuramente replicata anche nel contrastare le situazioni complesse e trovare una via d’uscita. Per questo vogliamo nel 2022. A febbraio, è prevista la pubblicazione drammatiche come il cyberbullismo, sexting e continuare su questo percorso di civiltà insieme del terzo libro con nuove storie, immancabile body shaming, solo per citare alcuni fenomeni, a Polizia di Stato. strumento per mantenere sempre vivo il è stata fin da subito l’elemento fondamentale dibattito. per dare al progetto concretezza, massima I libri di #cuoriconnessi sono diventati uno credibilità e autorevolezza, oltre ad essere uno strumento utilizzato dai genitori ma anche straordinario abilitatore di crescita. Grazie ad una a scuola per affrontare insieme ai ragazzi il serie di eventi nei teatri, negli auditorium e nelle problema. Quanto siete orgogliosi di questo scuole d’Italia, insieme a Polizia di Stato abbiamo risultato? incontrato giovani e insegnanti di tutto il territorio Moltissimo. “#Cuoriconnessi – Storie di Vite italiano, gettando le basi di un vero e proprio on-line e di cyberbullismo” e il nuovo libro format, unico nel suo genere. #cuoriconnessi “#Cuoriconnessi – Cyberbullismo, bullismo è oggi anche un sito che si trasformerà a breve e storie di vite online. Tu da che parte stai?” in piattaforma, in grado di veicolare contenuti nascono dalle testimonianze raccolte durante il informativi ed educativi di grande valore e di tour. Nel linguaggio semplice dei protagonisti, interagire in modo innovativo con i ragazzi, l’autore Luca Pagliari, giornalista e storyteller consentendo di conoscere più da vicino le loro che in questi anni è sempre stato in prima linea storie e le loro esperienze. per dare voce alle esperienze difficili vissute dai #CUORICONNESSIMAGAZINE 3
CYBERBULLISMO: LA PREVENZIONE GIOCA UN RUOLO FONDAMENTALE «Educare gli adolescenti all’etica digitale, compito cui compartecipano i diversi attori sociali all’uopo investiti, contribuisce alla formazione di un sistema virtuoso in cui lo stesso minore può giocare un ruolo attivo nel rapporto con la sua comunità di riferimento e nella segnalazione di incidenti, anomalie, aggressioni». Intervista ad Anna Lisa Lillini, Direttore Divisione Investigativa per il contrasto ai crimini contro i minori della Polizia Postale. L a rivoluzione Digitale: rapporto tra giovani pop-up, che gli mostrino contenuti inappropriati. In questo anno di pandemia, fenomeni come e device. Ritrovarsi in altre stanze inappropriate, se non il cyberbullismo, il sexting o il revenge porn, La rivoluzione digitale può essere anche pericolose, o interagire con aggressori tanto per citare i reati più diffusi, che tipo di definita come una vera e propria rivoluzione mascherati da utenti minori è veramente evoluzione hanno avuto? antropologica, che ha stimolato l’essere umano questione di attimi. La pandemia, indubbiamente accelerando i al radicale cambiamento delle proprie abitudini La prima fonte di pericolo, in termini di processi di integrazione dei minori con internet, di vita e di socialità. aggressività della sfera personale del minore, ha prodotto un effetto moltiplicatore delle La familiarità che ciascuno di noi ha sviluppato è l’adescamento online, condotta mediante la condotte illecite, portando ad un generale negli ultimi 15 anni con la tecnologia, la facilità quale uno sconosciuto, interessato a immagini incremento nella commissione di questo genere con cui è possibile compiere azioni reali via web, sessualmente esplicite, contatta un minore di reati. Per la pedopornografia, a consuntivo dal raggiungere semplicemente destinazioni mediante adozione di svariate strategie di dell’anno appena trascorso, si è assistito ad lontane all’effettuare pagamenti online non è di approccio, sferrando al momento opportuno un un incremento dei reati di pedopornografia per sé sufficiente a suscitare la consapevolezza vero e proprio ricatto sessuale, che può sfociare, online del 132%, che ha visto quasi il raddoppio del carattere permanente e incisivo delle azioni agli occhi del bambino o adolescente, in un vero dei soggetti indagati a vario titolo per reati compiute virtualmente. e proprio circolo vizioso. di sfruttamento dei minori online. Il trend Tale concetto, se è già difficile da comprendere L’esperienza investigativa della Polizia Postale ha di crescita, per il primo semestre del 2021, per un adulto, è ancora meno intellegibile agli conosciuto nell’ultimo anno episodi di grooming appare pienamente confermato, in linea con le occhi di un minore che si approccia, per gran persino in danno di minori dei 9 anni. Una prima considerazioni rispetto all’esistenza di una diretta parte del suo tempo e specialmente in un risposta, in chiave preventiva, prevede l’impegno proporzionalità tra il contenimento sociale dovuto periodo emergenziale di siffatte proporzioni, dei genitori a non lasciare mai soli i propri figli alla pandemia e l’aumento di reati di aggressione alla socializzazione in rete. Lo schermo del in questa fascia d’età nell’uso degli smartphone, virtuale a minori. computer, il display del tablet, contribuiscono proprio per abbassare il rischio di esposizione infatti ad allentare i meccanismi di tutela ai rischi del web. Che soddisfazione è, per chi indossa una e difesa personale cui tutti gli uomini sono divisa, sapere che la prevenzione è stata così abituati a ricorrere in relazione alle proprie Che cosa rilevano le vostre indagini sul tema di importante? percezioni sensoriali: navigare su di un sito Cyberbullismo? In un mondo come quello digitale in cui, al pericoloso, infatti, non appare così pericoloso Le indagini condotte negli ultimi 5 anni dalla verificarsi di un evento delittuoso, l’operatore come affrontare un sentiero di montagna Specialità rivelano che è in aumento il numero di polizia può talvolta solo prendere atto, estremamente esposto. di minori denunciati all’Autorità Giudiziaria, che unitamente all’azione di contrasto, della La naturale conseguenza del ragionamento è pressoché raddoppiato. La noia, la monotonia indelebile persistenza degli eventi dannosi in è l’impercettibilità del disvalore di alcuni e l’isolamento cui i minori sono stati obbligati rete, oggetto di ricondivisione, salvataggio in comportamenti tenuti online, che si associa in periodo pandemico ha fatto esplodere i archivi e riproposizione su una molteplicità di alla irreversibilità degli effetti dannosi per casi di diffamazione e angherie cibernetiche canali dei contenuti illeciti, la prevenzione gioca l’immagine, la reputazione, e nei casi estremi tra adolescenti, così come certamente ha un ruolo fondamentale. Presupponendo diverse dell’incolumità del minore aggredito. incrementato tra gli adolescenti lo scambio scale e gradazioni di intervento, rendere un di materiale pornografico, in alcuni casi bambino, un giovane adolescente, ma anche Oggi giorno anche i bambini di 4/5 anni indubbiamente di natura illecita: ci riferiamo i propri genitori e insegnanti consapevoli dei utilizzano i device connessi alla rete: come ai casi di revenge porn, e cioè di divulgazione rischi che si corrono in rete è un primo passo devono comportarsi i genitori. di contenuti sessualmente espliciti contro il per costituire una prima, efficace, barriera I cosiddetti nativi digitali si approcciano ai device consenso di chi li ha realizzati, e nelle ipotesi difensiva rispetto agli attacchi esterni; educare con estrema naturalezza, poiché convivono dalla più estreme anche alla circolazione di contenuti gli adolescenti all’etica digitale, compito cui nascita con il tessuto digitale, perfettamente pedopornografici o estremamente violenti su compartecipano i diversi attori sociali all’uopo integrato nella loro quotidianità rispetto al mondo chat chiuse, che inevitabilmente porta alla investiti, contribuisce alla formazione di un fisico, a quella che un boomer chiamerebbe vita successiva viralizzazione dei contenuti sostenuta sistema virtuoso in cui lo stesso minore può reale. dalla seduzione della ricerca di popolarità nel giocare un ruolo attivo nel rapporto con la sua Ci aspettiamo che un bambino di 5 anni possa mondo virtuale. comunità di riferimento e nella segnalazione di utilizzare un dispositivo per guardare cartoni incidenti, anomalie, aggressioni. animati o per giocare con applicazioni che DATI SUL CYBERBULLISMO NEI PRIMI 7 MESI DEL 2021 simulino costruzioni, puzzle, o altro genere di divertimenti perfettamente consoni con Periodo considerato: Casi trattati Casi trattati Casi trattati l’età dell’utente. Di per sé questo genere di Totale casi di 1 gennaio – 31 luglio vittime vittime vittime intrattenimento non nasconde insidie; non si Cyberbullismo 2021 0-9 anni 10-13 14-17 può, però, escludere né che il minore non chiuda un’applicazione per vederne un’altra, né che, Cyberbullismo* 19 85 219 323 utilizzando uno smartphone o un tablet di un Minori denunciati per adulto, associato quindi a profili di un adulto, 69 Cyberbullismo possa essere esposto a contenuti pubblicitari * Casi trattati di vittime minorenni in riferimento ai reati di: o sollecitazioni, come ad esempio le notifiche Stalking, diffamazione, minacce, molestie, sostituzione di persona, divulgazione e diffusione di materiale pedopornografico. 4 #CUORICONNESSIMAGAZINE
ESSERE CONNESSI ESPONE A RISCHI E OPPORTUNITÀ CHE RIGUARDANO TUTTI «L’educazione digitale è essenziale, ma diventa un boomerang quando si riduce solo a una conoscenza tecnica – il come – senza accettare di affrontare il senso – il perché – proprio del digitale. Se dovesse passare la prima posizione, la scuola e le famiglie verrebbero meno al loro compito, firmando un’altra delega in bianco agli “specialisti”». L’intervista all’On. Maurizio Lupi, Presidente della Fondazione ‘Costruiamo il Futuro’, fa il punto sul tema bullismo e cyberbullismo. O n. Maurizio Lupi, la sua carica e la sua contatto anche con il mondo dei giovani sotto lunga esperienza politica le consentono diversi profili. Quali azioni pensa si debbano di avere un punto di vista autorevole su mettere in atto per prevenire il problema del diversi temi sociali. Rispetto al problema del bullismo e del cyberbullismo? bullismo e cyberbullismo quali sono le sue Come prima cosa occorre promuovere quelle riflessioni e valutazioni? Che ruolo hanno iniziative che fanno vedere ai ragazzi che è assunto le istituzioni davanti al problema? possibile crescere tutti insieme, senza il bisogno La violenza tra i ragazzi è spesso il sintomo di escludere i più deboli. La fondazione lavora in dell’assenza di una proposta educativa seria: questa direzione soprattutto grazie al “Premio quando gli adulti “battono in ritirata”, i giovani costruiamo il futuro”, con cui sosteniamo tante vanno in ordine sparso. Dopo un anno e mezzo piccole realtà del territorio, dalle associazioni di pandemia il tema è più che mai attuale, sportive a enti no profit che aiutano ragazzi tanto che il Ministero dell’Interno a fine luglio con disabilità. Poi è importante comunicare nel digitale. Se dovesse passare la prima posizione, ha segnalato la presenza di “un ribellismo dibattito pubblico l’esperienza che nasce da la scuola e le famiglie verrebbero meno al loro giovanile che non vede l’ora di venire alle mani”. questo spirito di collaborazione e di inclusione: compito, firmando un’altra delega in bianco agli Per questo, anche recentemente ho richiamato quest’anno porteremo al Meeting di Rimini la “specialisti”. in Parlamento il valore dell’investimento nella mostra “Alleanza scuola lavoro. Non è mai troppo scuola e l’importanza di iniziare l’anno scolastico tardi”, un lavoro prezioso che parte da questo Quanto è necessario parlare ed educare i in presenza. Rispetto al cyberbullismo, le giudizio: storicamente, il rilancio di un Paese è genitori e in generale gli adulti all’uso corretto istituzioni hanno formulato recentemente anche sempre passato da un investimento nel sistema della tecnologia per avere una ricaduta positiva proposte di legge puntuali – si pensi al tema del educativo. sui giovani? “bodyshaming” – ma il primo compito rimane Oggi i giovani si ritrovano spesso da soli ad quello di riconoscere all’educazione il posto che Si parla di Educazione Digitale come deterrente affrontare lo spazio virtuale e percepiscono una merita e il peso che ha per il futuro del Paese. al cyberbullismo. Cosa ne pensa? distanza esagerata dalle generazioni precedenti, Dobbiamo intenderci su cosa sia l’educazione al di qui la narrazione tra “boomer” e “millennial”. Lei è Presidente di ‘Costruiamo il Futuro’, digitale. Mi spiego: l’influenza e il potere delle Invece l’educazione digitale può essere molto la Fondazione che si occupa della tecnologie di massa non sono stati compresi utile anche agli adulti, perché possedere uno promozione di attività di studio, ricerca, per tempo, per cui siamo arrivati tardi e poco smartphone significa essere connessi a rischi informazione, formazione, divulgazione e preparati. L’educazione in questo è essenziale, e opportunità che riguardano tutti. organizza iniziative culturali e di sostegno ma diventa un boomerang quando si riduce solo al mondo del volontariato, del no-profit e a una conoscenza tecnica – il come – senza dell’associazionismo sportivo e quindi è a accettare di affrontare il senso – il perché – del #CUORICONNESSIMAGAZINE 5
LA SFIDA DELL’EDUCAZIONE CIVICA Abbiamo chiesto al Dirigente scolastico Paolo M.G.Maino, Responsabile comunicazione e social della direzione nazionale DiSAL (Dirigenti Scuole Autonome e Libere), come la reintroduzione dell’educazione civica nelle scuole possa essere un valido strumento per affrontare il problema del bullismo e cyberbullismo. È sempre più in primo piano un’emergenza contributo in questi primi passi della riforma. riconoscimento positivo a livello sociale. educativa che purtroppo sale agli onori della Dal confronto interno con un gruppo di dirigenti La comprova di questo è stata data da questi cronaca per casi di bullismo, cyberbullismo, scolastici e nel dialogo con docenti universitari è lunghi e drammatici mesi di pandemia: da un violenze, vandalismi e un tasso altissimo di nata la proposta di un percorso di formazione. lato c’è stato il risvolto positivo di una situazione dispersione scolastica. Il percorso di formazione ha aiutato a scoprire che ha costretto ad un salto evolutivo dal punto di (o riscoprire) la valenza culturale della relazione vista dell’uso degli strumenti digitali da parte dei Come affrontare questi emergenti problemi? educativa in quanto tale, che attraversa tutti gli docenti e del personale scolastico in toto, dall’altra La risposta a questa domanda non può che essere insegnamenti disciplinari ed è formativa tanto parte, però, l’eccessiva immersione nel digitale un insieme di azioni a tutti i livelli e che si basi quanto l’intervento degli specialisti (psicologi, da parte degli studenti ha amplificato situazioni su un rinnovato patto di comunità. Ma rispetto assistenti sociali, neuropsichiatri ecc.). Inoltre, di disagio e solitudine che sono sfociate in episodi alle iniziative specifiche di contrasto al bullismo si è concretamente posto come orizzonte di di cyberbullismo. Sono fenomeni che quando e al cyberbullismo (tra le quali è da annoverare il riferimento la realtà che circonda la scuola emergono sono spesso solo la punta dell’iceberg. lodevole progetto #cuoriconnessi) può essere utile (quartiere, comune, provincia, regione…) e non Essere preparati ad affrontarli vuol dire avere soffermarsi sulla riforma dell’insegnamento di la scuola e basta come spesso accade in un già a disposizione una proposta che non solo sia Educazione Civica partita proprio quest’anno. cortocircuito autoreferenziale che fa sentire allo sanzionatoria (quando serve la sanzione va data, In un contesto di generale emergenza educativa, studente la scuola come qualcosa di staccato ci mancherebbe!), ma sia tesa a ricostruire un costituisce una interessante provocazione per dalla vita. tessuto di valori positivi che poggia su esperienze tutto il mondo della scuola l’idea di contrastare L’esperienza, o meglio, le esperienze che concrete, pro-attive, in grado di strappare dalla il dilagante individualismo, attraverso un sono emerse come maggiormente in grado tentazione a imporsi sull’altro con la violenza insegnamento trasversale e non una materia a di contrastare il nascere del bullismo e del fisica, verbale e/o psicologica. sé stante, da imparare su un libro. cyberbullismo con le buone pratiche e non Che cosa, in sintesi, è emerso da questo rinnovato Si apre una scommessa sulla possibilità di solamente a parole, sono state quelle riconducibili affronto dell’educazione civica (come materia e contribuire alla rinascita di una relazione educativa al service learning. come competenza sociale di vita)? Si potrebbe che consideri la “vita buona insieme” come fine Di che si tratta? Si tratta di azioni messe in atto sintetizzare in due parole chiave che rispondano umano autentico. dagli studenti delle scuole di ogni ordine e grado e alla radice alla questione del contrasto al bullismo L’associazione professionale DiSAL (Dirigenti volte ad aiutare la vita del proprio contesto sociale. e al cyberbullismo: collaborazione e dialogo. Scuole Autonome e Libere) ha colto lo spirito Così abbiamo incontrato dirigenti scolastici e Infatti, perché nasca e si sviluppi negli studenti il innovatore della legge e ha ritenuto di dare il suo docenti che in sinergia con vari attori del terzo gusto per il dialogo e per l’incontro con l’altro, è settore e con le associazioni genitori hanno guidato necessario che il dialogo sia l’habitus tra i docenti i propri studenti in interventi per ripulire i parchi e e tra tutta la comunità educante in cui una scuola le aree giochi del quartiere, oppure in progetti di vive. sensibilizzazione di commercianti e negozianti al Si può essere cittadini consapevoli in grado di contrasto agli acquisti ‘in nero’, o ancora in azioni usare in modo propositivo gli strumenti del digitale di peer-tutoring o di mentoring degli studenti solo se si impara a percepirsi insieme agli altri; delle classi terminali con quelli delle iniziali. solo se l’altro che sia un compagno di classe, un Là dove esperienze di service learning trovano docente, un collaboratore scolastico, un allenatore, terreno fertile, il bullismo e il cyberbullismo un parente ecc… è sentito come un aiuto al proprio hanno minor agio di attecchire proprio perché cammino di crescita e di realizzazione; solamente tutti gli studenti possono diventare protagonisti se si fa l’esperienza concreta, reale e giudicata positivi e riconosciuti e sappiamo quanto dietro a che non esiste realizzazione personale senza certe violente prevaricazioni si nasconda spesso condivisione. una profonda disistima, frutto di un mancato Costantino Esposito, Professore ordinario di “Storia della filosofia” presso l’Università di Bari Aldo Moro, interpreta il fenomeno del bullismo e cyberbullismo Nella cultura ‘nichilista’ del nostro tempo ciascuno sente l’urgenza, e l’ansia, aggancia il codice al loro bisogno di vita. I bulli hanno il bisogno di essere di creare sé stesso, di non accettarsi come ‘dato’, ma di dover produrre sé stessi e credono di poter soddisfare questo bisogno imponendosi sugli il proprio sé. Secondo una mentalità ampiamente diffusa, noi abbiamo il altri, pensando di trovare nel loro agire violento la risposta al perché sono al compito di ‘forgiare’ noi stessi e qualsiasi altro riferimento che non nasca mondo. Il bullo molesta l’indifeso per poter dimostrare a sé stesso che non dalla nostra libera scelta, o da un nostro diritto astratto, viene inteso come un è lui l’indifeso o il fragile. Perché ha questo problema? Perché, forse, è stato insopportabile intrusione nella nostra vita. Ma qui sta il punto: certamente si guardato come uno che valeva soltanto se riusciva a sottomettere gli altri e può accettare il proprio ‘esserci’, il proprio esser-dato, solo con un atto libero; non gli è stata testimoniata la coscienza di essere importante semplicemente e senza libertà i dati di fatto sono una condanna o una costrizione da cui perché c’è, ed è proprio lui. evadere, spesso esercitando violenza sugli altri e in definitiva sempre su di sé. Credo che sarebbe ingeneroso addossare alla tecnologia fenomeni odiosi Si può intendere e vivere la realtà – ecco la sfida – non come un peso da cui come il cyberbullismo. È come sostenere che l’omicidio di una persona liberarci, ma come un invito ad essere più coscientemente noi stessi? con un coltello sia responsabilità delle lame. L’analogia non è perfetta, Anche da un fenomeno odioso come il cyberbullismo – che va certamente certo, perché la lama del coltello non possiede le nostre menti, mentre perseguito, precettato, punito – credo che non si possa uscire semplicemente la tecnologia, in qualche maniera, rischia di conquistare le nostre anime. perché “deve” prevalere un certo codice di rispetto. Da dove nasce questo Rischia di mettere nelle nostre mani la capacità di manipolazione che può dovere e il suo rispetto? L’essenziale è che i giovani capiscano come si avere un effetto devastante perché ci illude di essere potenti. 6 #CUORICONNESSIMAGAZINE
CONTRO IL CYBERBULLISMO BISOGNA EDUCARE AL RISPETTO Intervista a Carlo di Michele, Presidente di Diesse (Didattica e innovazione scolastica), associazione riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione per la formazione del personale della scuola. Diesse valorizza e promuove la professionalità e la dignità culturale degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. Per questo collabora anche all’evoluzione del sistema scolastico della società italiana, con particolare riferimento al pluralismo educativo ed ai compiti dei docenti e del personale direttivo. I l cyberbullismo su quale fronte deve essere È un impegno non solo del singolo insegnante affrontato: didattico, educativo, culturale, o del team; questo deve inserirsi all’interno del istituzionale? clima della scuola e della programmazione del Il bullismo è sempre esistito, era individuabile PTOF. Quali azioni possono essere messe in atto? gusto della compagnia vera (in presenza!) non attraverso cambiamenti di comportamento, di Tante: l’attività teatrale, i progetti di accoglienza ha confronti con partite virtuali. aggregazioni strumentali, cambiamenti di umore, e di inclusione, di educazione alla legalità; molto Il primo contrasto del cyberbullismo sta anche di esigenze economiche, ecc. Sicuramente importanti le azioni di peer education o di service veramente nell’offrire esperienze di vita il fenomeno emerso maggiormente nel momento learning. E poi lo sportello di ascolto e in generale che mettono in movimento tutta la persona. in cui alcuni spazi aggregativi, che erano luoghi di tutto il “sistema delle comunicazioni”, interne ed Riprendere il lavoro manuale: costruire, confronto/scontro/incontro dei ragazzi, esterne. giardinaggio, orto, aiuto ai nonni, ai più piccoli e e quindi di crescita, sono venuti meno (la strada, Per tornare al cyber, il primo problema è il alle persone fragili, capire che la giornata, la vita la parrocchia, le aggregazioni giovanili, ecc.); ma rispetto, educare i ragazzi al rispetto. Si comincia ha altri ingredienti pieni di gusto. va peraltro registrata una maggiore attenzione da piccolissimi: aspettare il proprio turno, cedere Quello che la pandemia ha messo in evidenza è a situazioni e dinamiche che in passato venivano il posto, usare le cose degli altri come se fossero che la scuola non è fatta di tecniche, di lezioni in sottovalutate. Il cyberbullismo ha esacerbato proprie, chiedere. Proprio questa parola, chiedere, video, di ricette, ma è un luogo in cui le persone il problema, è molto più subdolo, personale, è sempre più sconosciuta. Chiedere mette in si incontrano ed entrano in relazione, si guardano difficile da individuare con semplice osservazione. relazione, ci si mette in ascolto dell’altro che può negli occhi, si toccano. Il cyberbullismo corre veloce, silenzioso, con rispondere in modo affermativo o no, lo guardo, La relazione è un legame affettivo che dà senso tecnologie digitali sempre più sofisticate: si tratta attendo, mi affianco. ai contenuti che si insegnano in ogni ambiente di di una delle applicazioni improprie del digitale. Essere interlocutori attivi in un dialogo adulti – apprendimento. Instaurare relazioni è un compito Gli studenti conoscono e usano le tecnologie ragazzi: chiedere spiegazioni e aiuto in quello che trasversale che deve iniziare dall’infanzia e digitali molto meglio dei propri insegnanti e facciamo noi per poter chiedere cosa guardano, continua per tutta la vita. genitori: “meglio” deve essere però precisato come funziona il tale gioco ecc. perché non vuol dire affatto maggiore #cuoriconnessi è un progetto che punta a consapevolezza, senso critico, padronanza, ma La situazione attuale legata alla pandemia ha sensibilizzare per aprire un dialogo sul tema e solo una maggiore dimestichezza con i social, indotto la scuola a ripensare la metodologia di allo stesso tempo offrire occasioni di riflessione su cui i ragazzi “smanettano”. In questa rincorsa insegnamento, attivando la didattica a distanza. in un percorso che comprende ragazzi, adulti/giovani, gli adulti rischiano di uscire sempre La tecnologia come può essere concepita per famiglia e scuola. Parlarne è dunque un passo sconfitti. Bisogna attivare le nostre risorse perché essere sempre più al servizio della scuola? fondamentale per iniziare a risolvere si esca dalla competizione. Gli insegnanti devono inserirsi in questo il problema. In che modo si potrebbe affrontare? Occorre essere consapevoli che i soggetti coinvolti mondo tecnologico proprio educando i ragazzi Questo progetto può ben inserirsi nelle azioni nel bullismo e cyberbullismo sono diversi: il a conoscere meglio gli strumenti e le loro che le scuole possono mettere in atto nella bullo, la vittima, i sostenitori del bullo, i compagni potenzialità per poterli usare in modo consapevole prevenzione di tali fenomeni: mi riferisco a quelle spettatori neutrali, i difensori della vittima. Proprio e positivo. Gli insegnanti che insegnano “bene” azioni finalizzate a cogliere i fattori generali di per questa ragione occorre una incisiva azione riescono a usare le tecnologie per questo scopo. rischio bullismo, quali, ad esempio, gli interventi di sistema, in cui siano coinvolti a diversi livelli I ragazzi devono essere educati a guardare il bello, sulle classi “difficili” potenzialmente a rischio, diversi soggetti, quali nella scuola in primis gli la rete a scuola rende possibile aprire finestre sul l’utilizzo di questionari per fotografare la realtà, insegnanti, ma anche il dirigente scolastico, mondo e sul patrimonio culturale in modo potente. l’intervento di esperti nelle classi o in assemblea, il personale ATA, gli altri educatori, gli esperti, Siamo immersi in un mercato senza regole, per la diffusione di scambi di informazioni tra tutti i genitori; e non va sottovalutata la necessaria cui la “sfida virtuale” ha un grande fascino, le i soggetti che lavorano nella scuola (dirigente, sinergia tra la scuola e il territorio, le istituzioni, sfide nascondono molti pericoli per cui è molto coordinatore della classe, docenti, psicologo, i media, la rete, il “villaggio”. importante insegnare a distinguere ciò che è sociologo, collaboratore). Questa azione di sistema si deve caratterizzare sia vero da ciò che è finto. nei termini di contenimento del danno (dopo cioè É importante dare semplici regole fin da piccoli che gli episodi si sono verificati), ma soprattutto che possiamo ripescare dalla nostra infanzia: per azioni di prevenzione. non dare confidenza agli sconosciuti (chattare in siti non conosciuti, non raccontare cose Nella lotta al bullismo e al cyberbullismo quale personali e familiari); non accettare doni (offerte, ruolo sono chiamati a giocare gli insegnanti? Quali collegamenti, doni), non dare il proprio indirizzo sono gli strumenti messi a loro disposizione? o farsi accompagnare (non dare la mail, non dare Un ruolo decisivo, perché oltre ad osservare l’indirizzo di casa). le dinamiche, a cogliere le situazioni, spesso a I device sono mezzi potenti e vanno usati raccogliere confidenze, gli insegnanti sono in concordando gli orari di permanenza a video, prima linea proprio sul versante della prevenzione i luoghi in cui si usano. Chiaramente luoghi di casa primaria: voglio sottolineare con forza che agli non di solitudine. Ripeto che bisogna coinvolgersi insegnanti è chiesto innanzi tutto di svolgere un con loro con fiducia, non solo redarguendo. L’uso ruolo educativo, evitando l’equivoco di doversi in solitudine amplifica i disagi, apre spazi “segreti trasformare – e spesso improvvisare – psicologi e inquietanti” che riempiono un vuoto. Giocare o counselor. a calcetto richiede più tempo e più fatica, ma il #CUORICONNESSIMAGAZINE 7
IL NOSTRO IMPEGNO CONTRO IL CYBERBULLISMO SCARICA GRATUITAMENTE IL LIBRO SU CUORICONNESSI.IT #cuoriconnessi è il progetto di responsabilità sociale di Unieuro in collaborazione con Polizia di Stato che in maniera pragmatica racconta storie ed esperienze di vita online, puntando al dialogo con adolescenti, genitori e insegnanti. Da queste storie è nato “Tu da che parte stai?” il nostro secondo libro che sa parlare al cuore perché ognuno di noi possa davvero capire e imparare a reagire. #CUORICONNESSIMAGAZINE Redazione, Coordinamento Editoriale e Relazioni Stampa: Paola Conficoni Ideazione e Direzione progetto: PubliOne srl Relazioni Pubbliche: Riccardo Denaro Direzione creativa: Giovanni Pizzigati, Luca Sensi Account Senior: Sara Spignoli
Puoi anche leggere