IL MONASTERO DI RIVALTA - SDF SEMPLIFICATO
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Ì Reti d’acqua, architettura e paesaggio in bassa val Sangone Comune di Rivalta di Torino, Beinasco, Bruino ed Orbassano IL MONASTERO DI RIVALTA SDF SEMPLIFICATO (id. intervento CS. 1.1.2) Ottobre 2006 Relazione descrittiva del Programma Integrato
MONASTERO (CS. 1.1.2) Indice 1. QUADRO CONOSCITIVO..................................................................................................... 2 1.1 Quadro conoscitivo generale e obiettivi ........................................................................... 2 1.2 Eventuali alternative progettuali ....................................................................................... 8 1.2.1 L’alternativa preferibile ............................................................................................ 9 1.3 Modalità di gestione dell’opera .......................................................................................... 12 1.4 Best Practices.................................................................................................................... 13 2. FATTIBILITÀ TECNICA ...................................................................................................... 16 2.1 Indicazioni tecniche di “base” ed esplorazioni pre-progettuali ....................................... 16 2.2 Stima parametrica del costo di costruzione....................................................................... 26 2.3 Eventuali nodi progettuali .................................................................................................. 30 3. COMPATIBILITA’ URBANISTICA, AMBIENTALE ............................................................... 31 4. SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA............................................................................................ 32 4.1 Bacino di utenza dell’opera e descrizione della domanda potenziale............................... 32 4.2 La definizione degli utenti potenziali.................................................................................. 45 4.3 Stima eventuali entrate e costi di gestione........................................................................ 51 4.3.1 Le funzioni ed il modello gestionale............................................................................ 51 4.3.2 I costi di investimento.................................................................................................. 52 4.3.3 I costi (e le entrate) di gestione................................................................................... 53 4.4 Sostenibilità dei costi ......................................................................................................... 55 5. CONVENIENZA ECONOMICA-SOCIALE ............................................................................. 56 5.1 Descrizione dei benefici e dei costi per la collettività legati all’opera ................................ 56 6. PROCEDURE ......................................................................................................................... 57 6.1 Descrizione puntuale di tutti i vincoli che gravano sull’opera ............................................ 57 6.2 Descrizione puntuale dei passaggi normativi e procedurali che si intendono attuare per superare i vincoli indicando i relativi tempi .............................................................................. 57 6.3 Cronoprogramma delle scadenze temporali ..................................................................... 59 ALLEGATO Schema Urb (compatibilità urbanistica) 1
1. QUADRO CONOSCITIVO 1.1 Quadro conoscitivo generale e obiettivi La struttura del Monastero è quella di un vasto edificio a due corti. La sua localizzazione in tutta prossimità all’accesso da Torino al Centro storico del comune ma anche sulla via verso Orbassano, Beinasco e in uscita da Rivalta costituisce un elemento importante di strategicità per l’opera. la lettura del centro storico Come si può osservare dalla planimetria i due edifici simbolo dei poteri locali furono eretti in stretta prossimità ma separati da un corso d’acqua ora per un buon tratto interrato e che corrisponde alla bealera di Rivalta. Questi due blocchi sono anche gli edifici più grandi in termini di superficie del centro cittadino ed hanno entrambi una consistente estensione a parco di pertinenza ed è proprio per queste ragioni che la loro rifunzionalizzazione occupa una posizione prioritaria all’interno delle azioni Pisl per l’asse arte, architettura e archeologia. 2
Il complesso del Monastero, nato per ospitare i canonici regolari di Sant'Agostino, risale al secolo XI quando era costituito da una semplice aggregazione di celle dormitorio dei monaci (domus). Per i primi 200 anni di vita il Monastero gode di buona sorte anche grazie alla protezione papale. Verso il 1200 inizia però la sua decadenza, causata da dissesti economici e morali. Nel 1254 vi si insedia l’Ordine Cistercense, che rimarrà fino alla soppressione della destinazione monastica nel 1792. Nel 1731 il monastero viene chiuso per regio decreto e quindi i beni e le rendite passano al Regio Economato. Nel 1971 i Fratelli delle scuole cristiane De La Salle cedettero al Comune di Rivalta il complesso edilizio che da allora è destinato a sede della scuola media Don Milani. Il complesso edilizio è costituito da un corpo di fabbrica a due piani fuori terra ed un corrispondente piano interrato. La struttura è in muratura portante con tetto a falda. La facciata è in mattoni pieni e l’ala che si trova nel lato sud caratterizzata da mattoni a vista e cotto con chiare forme barocche. Alcuni la ritengono opera di Filippo Juvarra, che frequentava la corte in quel periodo ed era impegnato in altri lavori in zona. Ns. elab. AA.VV, Rivalta di Torino. Guida ritratto della città, Editris, Torino, 2002 La via L. Einaudi rappresenta una sorta di separazione tra l’agglomerato urbano centrale propriamente detto e l’area del Monastero e dato il carico di traffico veicolare, risulta essere una vera cesura. Attraverso alcuni interventi di piano regolatore si è dotata questa infrastruttura di due rotatorie sufficientemente ravvicinate da rallentare i flussi automobilistici e permettere ai pedoni di ripercorrere l’antica allea alberata che giungeva al Monastero verso il chiostro centrale. La presenza della destinazione scolastica (scuola media) in tutto il fabbricato che si affaccia sul cortile est del Monastero e, di contro, lo scarso impiego della porzione ovest (dedicata parzialmente ad alcune associazioni locali), hanno determinato un progressivo svuotamento di significato rispetto all’allea e valorizzato punti di accesso diversi ma non aderenti ai percorsi propri disegnati dalla struttura stessa degli edifici. Il complesso edilizio del Monastero è stato già oggetto di alcuni significativi interventi di restauro che hanno soprattutto premiato la porzione est collegata con la sala oggetto di ritrovamenti archeologici molto importanti per l’epoca medievale ed oggi messi in mostra in sito. La tabella che segue elenca sinteticamente gli interventi principali attuati fino ad oggi volti all’adeguamento a funzioni specifiche e comunque alla conservazione del bene. 3
Localizzazione Azione Finanziamento Tempi Cappella lato ovest Recupero archeologico della preesistenza e progetto di Cofinanziamento Conluso in ottobre restauro Comune-Compagnia di 2004 Realizzazione di sala per S. Paolo incontri 70 posti Chiostro archeologico Richiesta di Recupero archeologico della cofinanziamento Concluso primavera preesistenza esterna Comune-Compagnia di 2004 all’edificio attuale S. Paolo Manica “juvarriana” Restauro edilizio e realizzazione di servizi Concluso primavera Fondi comunali igienici funzionali alla sala 2005 incontri e al teatro all’aperto Come si evince lo stato di fatto anche manutentivo del complesso è a vari stadi di restauro non tutti adeguati. Gli usi attuali della struttura sono rappresentati nella tavola che segue che mostra come vi sia una eterogeneità nelle attività presenti sia nelle finalità sia nell’impiego degli spazi. L’area a parco è uno spazio verde con una piantumazione a tratti fitta e comunque molto diffusa; parzialmente è occupato dal teatro all’aperto, luogo non più adeguato normativamente e quindi non in grado di ospitare manifestazioni e spettacoli in sicurezza. E’ presente verso sud un tracciato di corsa campestre utilizzato saltuariamente per la pratica amatoriale di questo sport. 4
Il Monastero oggi si identifica nella percezione collettiva come scuola. La ex- cappella recuperata si comincia a riconoscere come sala incontri. Le identità del Monastero sono quindi due distinte destinazioni che non vengono colte come appartenenti al medesimo complesso. Dall’area verde si usufruisce per una limitata porzione a giardino. SALA INCONTRI SCUOLA PERCEZIONE ATTUALE DEL MONASTERO GIARDINO Lo spazio intermedio del chiostro non viene percepito perché rimane uno spazio neutro non identificabile né architettonicamente né funzionalmente. Scopo principale dell’operazione complessiva è dunque quello di restituire una dignità unitaria e un ruolo riconoscibile all’edificio nel suo complesso. L’azione principale che si intende attuare per il Monastero è quella di “riordinare” le attività in esso presenti per rendere il complesso finalizzato per la cultura. L’obiettivo prioritario è pertanto di completare l’identità del luogo per indirizzarla verso una connotazione originale possibile grazie ai ritrovamenti archeologici che ne faccia >> un polo culturale archeologico di riferimento dell’intero ambito considerato. La percezione/obiettivo riconduce in due ambiti funzionali intersecanti i valori del monastero grazie a un utilizzo più coerente di tutti gli ambienti. 6
ambito didattico culturale unitario ambito culturale ricreativo PERCEZIONE/OBIETTIVO DEL MONASTERO La connotazione archeologica deve essere prevalente tanto da rendere il Monastero in nodo di partenza di una rete di passeggiate archeologiche che coinvolga varie località piemontesi e segnatamente della Valle di Susa, ma che trovino lì il proprio punto di caduta e convergenza scientifica. Il processo che porta alla definizione/conseguimento dell’obiettivo è graduale ed è rappresentato dallo schema seguente. RIORDINO DELLE FUNZIONI FINALIZZAZIONE ALLA CULTURA-ARCHEOLOGIA IL MONASTERO TORNA AD ESSERE UN PUNTO DI RIFERIMENTO A SCALA SOVRACOMUNALE COME POLO CULTURALE-ARCHEOLOGICO 7
Si prevede dunque un ampliamento delle funzioni non più solo didattiche ma anche, museali, espositive e genericamente culturali. E’ importante che l'area non resti “un'isola nel deserto”, come spesso accade a molti spazi archeologici "ritagliati" nei centri urbani, ma che riesca a divenire un punto di riferimento nella vita culturale dell’area metropolitana. Questo sarà possibile solo con una attento studio delle funzioni da collocare, del potenziale target di fruitori e del contenuto scientifico delle attività mussali e di laboratorio archeologico. 1.2 Eventuali alternative progettuali La grande scommessa che si sarebbe potuta giocare per il complesso del Monastero sarebbe stata quella di svuotarlo completamente dalla funzione scolastica che ad oggi risulta l’attività prevalente e ripensarlo completamente come polo culturale autonomo. L’equilibrio generale degli interventi previsti su questo asse dal Pisl prevede però la priorità strategica per il Castello, edificio su cui si sono pure concentrati i maggiori sforzi economici dell’Amministrazione comunale. Questa alternativa di progetto avrebbe di conseguenza comportato una riorganizzazione totale delle strutture presenti per la cultura a Rivalta e probabilmente in tutto l’ambito del Pisl, le associazioni e gli edifici scolastici rivaltesi coinvolgendo dunque un numero amplissimo di variabili e, sicuramente, date le dimensioni del complesso, un ingente sforzo economico. Inoltre il servizio scolastico andrebbe comunque garantito in altra sede propria e adeguata che al momento non pare essere nelle disponibilità immobiliari dell’Amministrazione. Si è quindi rinunciato a questa proposta radicale orientandosi verso azioni di rilocalizzazione mirata delle attività ora improprie rispetto all’obiettivo complessivo fissato. ALTERNATIVA 1Æ RIDESTINAZIONE TOTALE DEL COMPLESSO DEL MONASTERO A POLO Punti di forza Punti di debolezza º necessità di rilocalizzazzione della scuola media ¸ realizzazione di una destinazione unitaria º necessità di riorganizzazione complessiva dei servizi culturali rivaltesi ¸ rispondenza piena all’obiettivo di creazione di identità forte del complesso º impegno economico troppo oneroso 8
1.2.1 L’alternativa preferibile Analizzando in modo approfondito il complesso del Monastero di Rivalta appare evidente, come detto, la mancanza di convergenza nelle finalità delle attività presenti. È possibile elencare tutte le funzioni ora presenti che afferiscono all’attività didattica, al mondo delle associazioni più varie, allo sport, come riassunto nella seguente tabella: Funzione esistente Æ Scuola elementare Don Milani Æ Laboratorio informatica suor Ivana Æ UNI 3 ÆCircolo anziani ÆAssociazione ciclistica giovanile ÆSpazio di distribuzione ÆGiovani scout ÆBanda musicale ÆRassegne culturali estive ÆAttività sportive scolastiche e campestri In questo quadro il grado di integrazione tra le varie attività delle aree funzionali è molto basso e manca totalmente la finalizzazione complessiva della struttura, in particolare rispetto alle attività associative. Lo spazio dedicato alle associazioni rappresenta il cuore dell’edificio, sviluppandosi nei locali che si affacciano sul chiostro e nei locali della Manica juvarriana: resta così vincolato uno degli accessi principali al complesso e pregiudicato di fatto l’utilizzo esclusivo del chiostro stesso. Questo spazio infatti è confinato attualmente ad un ruolo marginale e utilizzato occasionalmente dalle associazioni scout che si riuniscono con cadenza settimanale. Un altro spazio che costituisce parte integrante del complesso del Monastero, ma che funzionalmente ne risulta isolato, corrisponde all’area della ex-Cappella. Questa porzione e l’area antistante sono stati oggetto di restauro nel corso del 2003, grazie al quale è stato possibile restituire alla collettività una struttura per incontri, con il recupero di un’area archeologica, rinvenuta nel corso dei lavori e con essi valorizzata, a testimonianza della stratificazione storico-architettonica di questo edificio. La riflessione sul possibile riutilizzo dei locali della Manica juvarriana, del chiostro e del teatro all’aperto nell’ottica del PISL, non può prescindere da una attenta valutazione dello stato di fatto del Monastero nel suo insieme ed in particolare dei locali occupati dalle funzioni associative. È opportuno riconsiderare l’intero complesso unitariamente fissando alcuni principi guida: 9
9 esiste un problema di accessibilità e di coerenza funzionale, per cui le attività che ospiterà il chiostro dovranno essere strettamente connesse alle attività che si svolgeranno nei locali che su di esso si affacciano, non creando limitazioni reciproche di fruibilità o usi impropri delle strutture; 9 un ruolo importante ai fini della valorizzazione dell’investimento finora sostenuto, dovrà rivestire l’attività legata all’archeologia e soprattutto alla didattica connessa che deve godere di un supporto scientifico forte; 9 il riutilizzo dei locali della manica juvarriana dovrà prevedere l’inserimento di attività correlate e complementari alle attività che si prevede si svolgeranno nei locali della Cappella; 9 il parco del Monastero di cui il teatro è parte integrante, ma che attualmente risulta essere scarsamente utilizzato ponendo seri problemi di manutenzione, dovrà essere sede di attività con importanti rimandi a quelle localizzate nell’edificio per garantire un utilizzo duraturo e continuativo, anche dell’area a parco o di alcune zone di esso. All’interno del complesso del Monastero è auspicabile dunque avviare una trasformazione che sia in grado di garantire una coerenza tra le funzioni insediate, quali sono le vocazioni e gli indirizzi che si intendono privilegiare e che si possono legare in un’ottica di insieme. È sicuramente importante mantenere la connotazione di luogo di formazione e studio che rappresenta la centralità della destinazione. Allargando questa funzione ad altri destini culturali, ma mantenendo il carattere “concluso” che il concetto stesso di Monastero si porta dentro, si arriva alle attività musicali e concertistiche ed a particolari esperienze artistiche di teatro. Approfondendo invece il recupero delle radici, il percorso storico, si giunge alla declinazione della destinazione verso le attività didattico/archeologiche e la loro diffusione nel percorso museale. Lo schema seguente sintetizza questa trasformazione: 10
>> RICONOSCIBILITÀ COMPLESSIVA DEL PRODOTTO MONASTERO: POLO DIDATTICO-CULTURALE E ARCHEOLOGICO ATTIVITA’ MUSEALE E CONCERTISTICA APPROFONDI- MENTO ARCHEOLOGICO ATTIVITA’ AGGREGATIVA FORMAZIONE E CON GIOVANILE STUDIO LABORATORI ARCHEOLOGICI ESPERIENZE TEATRALI PERCORSI ARCHEOLOGICI Le attività del complesso così riorganizzato soddisfano varie tipologie di utenti come evidenziato dallo schema che segue: MONDO DELL’INFANZIA - archeologia/gioco - parco MONDO GIOVANILE - formazione - aggregazione - musica/parco - archeologia/studio 11
MONDO ADULTO - musica-chiostro/parco - archeologia/incontri seminari MONDO ANZIANI - musica chiostro/parco - aggregazione - archeologia incontri 1.3 Modalità di gestione dell’opera Il modello gestionale terrà in ogni caso separate le attività didattiche da quelle che si inseriscono ex novo nel Monastero. La gestione del plesso scolastico rimane autonoma e non interferisce all’interno del modello complessivo. Le funzioni localizzate nel complesso saranno tendenzialmente a gestione diretta del comune di Rivalta. E’ ipotizzabile comunque l’affidamento delle attività di: - laboratorio didattico archeologico, - realizzazione manifestazioni musicali all’aperto nel chiostro e nel teatro all’aperto, ad associazioni onlus che abbiano nelle proprie finalità statutarie gli obiettivi previsti per la rifunzionalizzazione del complesso. Questo sistema potrà garantire all’Amministrazione al più il pareggiamento dei costi impiegati per la manutenzione straordinaria dei luoghi e per le spese vive di funzionamento. Tale modello gestionale sarà verificato in fase di redazione del business plan per le attività pubbliche inserite. 12
1.4 Best Practices Esperienze di attività dei Laboratori didattici e archeologici in Provincia di Torino. Enti proponenti Obiettivi Attività Luoghi in cui si svolge l’attività MEDIARES I docenti Mediares collaborano con le scuole di ogni (www.mediares.to.it) ordine e grado per trasmettere conoscenze e 01 – Viaggio nell’antico Egitto Attività didattica presso gli istituti scolastici, Via Gioberti 80/d passioni alle fasce di età notoriamente più ricettive. visita guidata al Museo Egizio Torino- Tel. La nostra scelta parte dalla profonda convinzione 011.580.63.63 - Fax che una capillare diffusione dell'amore per la cultura 02 – Viaggio nella storia: La vita Attività didattica presso gli istituti scolastici, 011.580.85.61 nelle sue diverse manifestazioni debba essere nella preistoria visita guidata al Museo di Antropologia affrontata innanzitutto presso i giovani e in dell’Università di Torino e al Museo di particolare nelle scuole. Antichità Occorre però investire nella cultura in maniera consapevole e soprattutto piacevole. 03 - Viaggio nella storia: La vita Attività didattica presso gli istituti scolastici, Per fare questo abbiamo organizzato e strutturato le al tempo dei Romani visita guidata al Museo di Antichità e ai luoghi lezioni in modo da fare frequente ricorso all'attività della Torino Romana pratica e da utilizzare strumenti didattici di vario tipo (diapositive, calchi, riproduzioni sperimentali, 04 – Viaggio nella storia: La vita Attività didattica presso gli istituti scolastici, modellini, cartelloni esplicativi) finalizzati a fissare nel Medioevo visita guidata al Museo di Antichità, al Borgo maggiormente i concetti esposti. medievale e ai luoghi della Torino Medievale 05 – L’evoluzione dell’uomo Attività didattica presso gli istituti scolastici, visita guidata al Museo di Antropologia dell’Università di Torino e al Museo di Antichità 06 – La storia sotterranea: il Attività didattica presso gli istituti scolastici, mestiere dell’archeologo visita guidata al Museo Egizio di Torino e al Museo di Antichità 07 – 4 passi e un dado Attività didattica presso gli istituti scolastici, 08 – Torino nel tempo: Torino Attività didattica presso gli istituti scolastici, Romana visita guidata al Museo di Antichità 09 – Torino nel tempo: Torino Attività didattica presso gli istituti scolastici, Medievale visita guidata presso il Borgo e Rocca medievale e al Museo di Antichità 10 – Torino nel tempo: Torino Attività didattica presso gli istituti scolastici, Barocca visita guidata alla scoperta degli edifici della Torino Barocca 11 – Torino nel tempo: Torino Attività didattica presso gli istituti scolastici, neoclassica visita guidata per conoscere gli ampliamenti neoclassici della città di Torino tra Settecento e Ottocento 12 – Torino nel tempo: Torino Attività didattica presso gli istituti scolastici, Liberty visita guidata alla scoperta degli edifici Liberty della città 13 – Sindone: Storia, Arte, Attività didattica presso gli istituti scolastici Archeologia 14 – La scrittura in gioco Attività didattica presso gli istituti scolastici (necessaria la disponibilità di una sala di dimensioni minime di metri 20 x 10) 15 – Dalla pietra all’inchiostro Attività didattica presso gli istituti scolastici Fonte:nostre elaborazioni 13
Enti proponenti Obiettivi Attività Luoghi in cui si svolge l’attività Il CeSMAP – Centro Il CeSMAP è un’istituzione che svolge ricerche e 01 – Laboratorio Preistorico Studi e Museo studi archeologici e antropologici Sale del Museo d’Arte Preistorica di Pinerolo d’Arte Preistorica – nelle Alpi Occidentali, nel Pinerolese e laboratorio annesso (www.cesmap.it). e in campo internazionale per l’Arte Rupestre. E’ museo civico di Archeologia e Antropologia Via Giolitti 1 10064, della città di Pinerolo. Pinerolo 02 – Laboratorio Medievale A partire dal 1974 organizza attività didattiche per le Itinerario archeologico-architettonico nel scuole elementari, medie e superiori. Centro Storico di Pinerolo, suddiviso in tappe corrispondenti ai principali edifici medievali esistenti Favorire la conoscenza e valorizzare la ricchezza culturale presente nei tre musei civici di Pinerolo. 03 – Laboratorio etnografico Incentivarne la fruizione a favore di un numero Visita ad alcune sale del Museo allestite nei sempre più consistente di alunni e di insegnanti di sotterranei di Palazzo Vittone di Pinerolo ogni ordine e grado. 04 – Laboratorio scienze Creare un'interazione programmata tra il mondo dei naturali Attività didattiche in alcune sale e nel Beni Culturali e il mondo della Scuola, con l'apporto laboratorio del Museo di scienze naturali di indispensabile degli insegnanti che sono i primi e i Pinerolo migliori conoscitori dei propri alunni. Queste iniziative, guidate da educatori museali, in 05 – Laboratorio Seicentesco Strade, chiese e palazzi del centro storico di collaborazione con gli insegnanti, hanno visto una Pinerolo, con riferimento alla Chiesa di S. partecipazione media di più di 2500 alunni l’anno. Agostino, sede del civico museo Le attività prevedono il coinvolgimento degli alunni in laboratori culturali, storici e antropologici che si 06 – Laboratorio Ottocentesco sviluppano tra la città e i musei, alternati ad attività Itinerario archeologico-architettonico che, ludico/didattiche e in laboratorio, allo scopo di partendo dal Quadrilatero della Scuola favorire un approccio attivo e creativo militare con la visita al Museo Storico all’apprendimento. dell’Arma di Cavalleria e alla Cavallerizza Caprilli, si svolge nella Città di Pinerolo I progetti mirano a fornire stimoli, affinché i ragazzi attraverso le strade, i palazzi, gli edifici possano imparare dalla storia – e non dell’epoca. semplicemente studiare la storia – attraverso un contatto diretto e guidato, con reperti, opere, edifici del nostro passato. Tutto ciò diventa possibile, poichè i laboratori didattici, oltre ad essere preparati con la massima attenzione, vengono modulati di volta in volta, sulla base delle specifiche esigenze avanzate dagli insegnanti. Fonte:nostre elaborazioni Enti proponenti Obiettivi Attività Luoghi in cui si svolge l’attività Associazione culturale “Archeodidattica” Archeodidattica ha come obiettivo la Elementari (www.archeodidattica.it) valorizzazione e la tutela del patrimonio archeologico e artistico ed è formata da archeologi, storici e storici dell’arte operanti in 01 – Una giornata con Indiana Laboratorio di scavo archeologico simulato: 011 643176, fax. Jones la villa di Titus Vettius sepolta tra le dolci 0116476371, indirizzo: progetti di ricerca in Italia e all’estero. colline dell'Astigiano a Grazzano Badoglio via Cavour 19/4 – 10024 – Moncalieri Dal 1993 vengono attivate delle speciali attività didattiche per gli studenti delle scuole elementari, 02 – Vita da preistorico Attività didattica presso gli istituti scolastici, (TO), email: medie inferiori e superiori: esse prevedono la valli calcaree del finalese (grotta delle box@archeodidattica.it partecipazione interattiva degli studenti e Mànie, grotta Marina preso Berteggi), presentano contributi scientificamente correttiIl Museo Archeologico Finalese 03 – un tuffo nel medioevo Attività didattica presso gli istituti scolastici, castello di Serralunga d’Alba e chiesa gotica di San Domenico di Alba Il progetto "Archeodidattica 2002-2003" attivato nelle scuole elementari e nelle scuole medie inferiori e superiori vede l'approfondimento di 04 – Il barocco di Orta “Pellegrinaggio” al Sacro Monte di Orta e quanto appreso a scuola tradursi in uscita didattica passeggiata nelle “viuzze” dell’isola d’Orta e gita, non solo momento di svago e distensione, ma modo per arricchirsi di nuovi stimoli e 05 – Missione segreta al Museo Egizio prospettive. Questo progetto ha visto la Museo Egizio partecipazione nel corso dell’ anno scolastico 2001-2002 di più di 25.000 studenti nell’attività 06 – Torino Romana e Museo Museo di Antichità e luoghi della Torino didattica organizzata. di Antichità Romana Collaborazione con provincia di Torino: “Progetto 07 – Torino Medievale Edifici della Torino Medievale 14
cultura materiale” 08 – Torino Barocca Edifici della Torino Barocca 09 – Torino Risorgimentale Museo del Risorgimento, edifici della Torino capitale Medie e superiori 01 – ARCHEOKIDS: Laboratorio di scavo archeologico simulato: laboratorio di scavo la villa di Titus Vettius sepolta tra le dolci archeologico simulato colline dell'Astigiano a Grazzano Badoglio 02 – La nuova preistoria in 15 Attività didattica presso gli istituti scolastici, anni: dal Neolitico all’età del Museo della Preistoria della Valle di Susa di Ferro nel bacino della Dora Chomonte e insediamento preistorico Riparia presso Borgone 03 – La via delle Gallie Valle Attività didattica presso gli istituti scolastici, D’Aosta Aosta e Pont St. Martin 04 – Il medioevo in Langa Attività didattica presso gli istituti scolastici, l'esame di uno scavo archeologico urbano (Asti), di un tessuto urbanistico intatto (Alba), di una chiesa con cicli affrescati (Alba) e di una struttura incastellata a controllo del territorio (Serralunga). 05 – San Giulio d’Orta e Attività didattica presso gli istituti scolastici e Ricetto di Candelo Borgo medievale di Orta e ricetto di Candelo sull’Isola di San Giulio 06 – Exilles e Briancon Attività didattica presso gli istituti scolastici e nell’Ancient Regime visita presso Forte di Exilles e Briancon 07 – Roma e l’Etruria Roma e Tarquinia (tre giorni) Meridionale 08 – La rosa Camuna Valle Canonica (tre giorni) 09 – Al Museo Egitto con Museo Egizio l’egittologo 10 - Torino Romana e Museo Museo di Antichità e luoghi della Torino di Antichità Romana 11 – Torino Medievale Edifici della Torino Medievale 12 – Torino Barocca Edifici della Torino Barocca 13 – Torino Risorgimentale Museo del Risorgimento, edifici della Torino capitale 15
2. FATTIBILITÀ TECNICA 2.1 Indicazioni tecniche di “base” ed esplorazioni pre- progettuali La tavola che segue individua puntualmente l’utilizzo degli ambienti del Monastero con le nuove funzioni allocate. 16
La tabella seguente mostra la disponibilità attuale di spazi delle aree di intervento. Mq. Sup. Aree di intervento calpestabile Locale 1 41 Locale 2 42 Manica iuvarriana Locale 3 43 Locale 4 40 corridoio 87 Totale Manica Totale 254 juvarriana Teatro all’aperto 2.352 Parco del Monastero (escluso teatro) 5.370 Chiostro 761 100 Locali che si affacciano sul chiostro 214 111 La soluzione proposta si fa carico di una visione più ampia e flessibile del Monastero nel suo complesso articolando gli spazi di questo edificio, di cui la manica juvarriana è parte integrante, in compartimenti funzionali perfettamente integrati dal punto di vista del loro utilizzo. 18
Mq. Sup. Aree già Aree di intervento Funzione proposta calpestabile ristrutturate Locali 167 Attività laboratorio archeologico NO Manica juvarriana SI Distribuzione 148 Spazio di distribuzione (61 mq.) Locali lato sx 120 Banda musicale NO Manica Ovest Locali lato dx 200 Centro giovani NO Atrio e distribuz. 150 Spazio di distribuzione NO Ambienti di servizio alla attività Manica Nord Locali 235 NO concertistica/dep Locali lato sx 100 Sala per le feste NO Manica Est Locali lato dx 140 Scout grandi NO Teatro all’aperto 2.352 Manifestazioni NO Area di aggregazione Parco del Monastero (escluso teatro) 5.370 NO Esercitazioni laboratorio archeologico Chiostro 761 Attività musicali concertistiche NO Area Archeologica 409 Laboratorio archeologico all’aperto SI Cappella 128 Sale espositive/incontri SI Spogliatoi e servizi igienici 131 Spazio di servizio alle attività insediate SI La collocazione delle funzioni è stata verificata sotto più punti di vista utili anche a valutare successivamente i costi di intervento. Manica juvarriana/Cappella e parco: il lato archeologico Con il contributo Cantieri d’arte 2004 da parte della Compagnia di San Paolo, il Comune di Rivalta ha completato i lavori relativi al recupero del tracciato archeologico della basilica sottostante il Monastero. Sono stati inoltre recuperati i locali della Cappella e realizzati in una porzione della manica juvarrina locali di servizio, comprendenti spogliatoi e servizi igienici. I locali liberati dalle associazioni della manica juvarriana trovano una logica collocazione: dunque aule destinate ad ospitare le attività legate al progetto “Laboratori archeologici” e all’itinerario “Passi archeologici”. Gli spazi già disponibili nell’area della cappella ben si prestano ad ospitare attività espositive legate all’esperienza del laboratorio, o allestimenti temporanei di mostre fotografiche esplicative della memoria storica dei luoghi dell’abitato di Rivalta e dei comuni dell’ambito e del percorso dell’itinerario. 19
Il luogo del Monastero di Rivalta rappresenterà in questo senso, il punto di partenza dell’itinerario “Passi archeologici”, mettendo a disposizione le sale per l’esposizione, per l’incontro/dibattiti e per il ristoro con la possibilità di usufruire del teatro all’aperto. L’itinerario che il Pisl propone di “costruire” nelle azioni immateriali si pone come obiettivo la riscoperta delle testimonianze storico-archeologiche minori del territorio, offrendo la disponibilità di locali e costruendo una forte attività di promozione. Il nucleo storico del Monastero potrà diventare: sede di ritrovo per la partenza di visite guidate nella vicina Valdi Susa e Val Sangone; crocevia di itinerari che partendo dalla città di Torino si sviluppano nelle valli piemontesi; sede di riferimento per l’organizzazione di visite guidate dell’ambito, sulla base degli itinerari già individuati nelle varie guide turistiche Il laboratorio Il laboratorio archeologico vuole essere un percorso didattico sull’archeologia, diretto per lo più ad un pubblico in età scolare, cui raccontare la storia del mondo antico attraverso l’esposizione dei reperti, l’attivazione di attività pratiche e giochi educativi. Il percorso inizia nel corridoio che funge da collegamento tra le sale principali. Il laboratorio archeologico si sviluppa nei 4 locali della manica juvarriana che vengono destinati a specifiche attività: Locale 1. I monasteri: la nascita e lo sviluppo, la vita quotidiana al loro interno, il recupero del monastero di Rivalta e della sua area Archelogica. Locale 2. Il mestiere dell'archeologo: lo scavo e lo studio dei reperti. Locale 3. L'Uomo e l'utilizzo di materia prime: la produzione di oggetti in ceramica. Locale 4. La bottega del pittore: analisi e realizzazione di un affresco. Nell’area del Parco del Monastero è prevista la realizzazione di un laboratorio archeologico simulato. Nel cantiere di scavo, ricostruito in tutti i particolari, (quadrettatura di base, strumenti di scavo e di documentazione) gli studenti possono sperimentare direttamente, con la guida di un archeologo, le diverse fasi della scoperta, della classificazione e dell’interpretazione dei reperti, utilizzando gli strumenti del mestiere e cimentandosi nella ricostruzione del contesto ambientale e abitativo sulla base dei dati rilevati. Manica Ovest Si conservano le funzioni già presenti nella manica Ovest e cioè nella porzione sinistra la sede della Banda musicale comunale e sulla destra il Centro giovani che sono comunque funzionali alla destinazione complessiva. 20
Manica Nord e chiostro Il chiostro è oggi un giardino fortemente rimaneggiato con piantumazioni improprie che ne impediscono l’utilizzo. La presenza della banda musicale e del teatro dedicato ad eventi per un pubblico più ampio, il chiostro realizzerebbe un collegamento tematico ospitando attività concertistiche di musica da camera. I locali immediatamente collegati nella manica Nord fungerebbero così da ambienti di servizio a questa funzione. Manica Est e parco In questi locali che presentano l’affaccio diretto sul parco ed anche la possibilità di accesso separato si insedierebbero i boy-scout che verrebbero rilocalizzati per svincolare il chiostro da un utilizzo condizionato ad altre attività. I due locali restanti su destra rimarrebbero ad uso feste secondo quanto desiderato dal mondo giovanile rivaltese. I parametri che sono stati utilizzati per misurare la fattibilità tecnica sono: 1. Coerenza per dimensione e tipologia distributiva; 2. Adeguabilità/trasformabilità e dotazione impiantistica. 1. Coerenza per dimensione e tipologia distributiva – questo parametro valuta la coerenza tra gli spazi necessari allo svolgimento della funzione prevista e gli spazi offerti dal contenitore e valuta inoltre se le caratteristiche funzionali degli ambienti sono adeguate per per ospitare quella specifica attività. 21
2. adeguabilità/trasformabilità e dotazione impiantistica – questo parametro valuta la possibilità di trasformazione architettonica del contenitore anche in relazione alla necessità/dotazione di impianti tecnici adeguati (elettrico, idrico-sanitario, termico, trattamento area, antincendio, collegamenti verticali…). Questi parametri saranno applicati di seguito in maniera analitica per le funzioni nuove o rilocalizzate; le funzioni preesistenti è chiaro che soddisfino già i requisiti di fattibilità tecnica. Coerenza dimensionale e tipologico-distributiva: attività laboratorio archeologico Per la realizzazione delle aule del laboratorio archeologico si hanno a disposizione circa 180 mq. Sarà possibile realizzare quattro aule servite da un corridoio di distribuzione. Tre aule verranno utilizzate per l’esercizio dell’attività prevista ma servirà invece da supporto alle attività espositive previste nell’area della cappella. La capienza delle aule viene calcolata applicando lo standard in mq previsto dal DM 18/12/75 che indica uno standard minimo di 1,80 mq/alunno: è una dimensione generosa che tiene più conto della particolarità dell’attività di “aula” proposta. Si avranno a disposizione dunque circa 23 posti per aula, con una capienza complessiva di circa 70 posti. Aree di intervento Funzione proposta Mq. Sup. calpestabile Capienza aule Locale 1 Il mestiere dell’archeologo 41 23 Locale 2 La produzione di oggetti in ceramica 42 23 Manica Locale 3 La bottega del pintore 43 23 juvarriana Locale 4 Spazio di servizio attività espositiva 40 Corridoio Spazio di distribuzione 87 Dal punto di vista distributivo l’organizzazione spaziale del laboratorio archeologico sfrutta il corridoio della Manica Juvarriana come spazio di distribuzione utilizzato sia per accedere alle aule dove vengono realizzate le attività specifiche del laboratorio, sia per accedere all’area della cappella. Si garantisce in questo modo la possibilità di svolgere contemporaneamente differenti attività. L’area della cappella accessibile dal corridoio di distribuzione viene pensata come uno spazio flessibile dove, a seconda del tema delle esposizioni sarà possibile impostare un differente allestimento (che può essere, mostra fotografica, mostra di lavori, mostra di prodotti…). L’obiettivo è quello di mettere a disposizione della collettività uno spazio da visitare più e più volte cercando di legarne i contenuti all’attività del laboratorio archeologico e alle manifestazioni cittadine. Coerenza dimensionale e tipologico-distributiva: attività teatrali culturali – archeologia all’aperto 22
Il teatro è inserito nel Parco del Monastero ed è organizzato in modo da ospitare un pubblico seduto pari circa a 300 spettatori1, con un’area destinata ad ospitare il palco pari a 350 mq. Inoltre è possibile usufruire anche dell’area a parco situata alle spalle dell’anfiteatro che ha una superficie pari a circa mq. 25002 in grado di contenere un pubblico in piedi caso di manifestazioni di grande portata. All’interno del Parco del Monastero possono essere individuate anche due aree destinate alle esercitazioni del laboratorio archeologico per una superficie pari a circa 250 mq. e 450 mq. Mq. Sup. Aree di intervento Funzione proposta Capienza calpestabile Teatro all’aperto Manifestazioni culturali 2352 300 posti a sedere Parco del Monastero Area di aggregazione 5370 (escluso teatro) Esercitazioni laboratorio archeologico Parco del Monastero 1000 posti in piedi Area di aggregazione (area pubblica per 2500 nell’area alle spalle manifestazioni) dell’anfiteatro L’accesso all’area dell’Anfitetro può avvenire direttamente dall’esterno senza interferire con le altre attività del laboratorio archeologico e dell’area espositiva, garantendo in questo modo la possibilità di avere spazi indipendenti dove poter svolgere più funzioni contemporaneamente. Viene inoltre prevista una separazione di percorsi per il pubblico, che accede direttamente ai posti a sedere, e per gli attori che accedono nell’area riservata provvista di servizi e camerino. Coerenza dimensionale e tipologico-distributiva: attività concertistica L’area del Chiostro con una superficie pari a circa 760 mq. è organizzata in modo da ospitare un pubblico seduto pari a 150 spettatori, con un’area per il palco pari a 50 mq. La musica da camera è un genere musicale le cui composizioni, scritte per un ristretto numero di esecutori (strumentali e vocali), sono concepite per essere eseguito in piccoli ambienti di dimensioni contenute. L’atmosfera raccolta e riservata che suscita l’ambiente del chiostro ben si presta ad ospitare questo genere musicale Mq. Sup. Aree di intervento Funzione proposta Capienza calpestabile Chiostro Attività musicali concertistiche 761 150 posti a sedere Manica Nord Locali di servizio 1 La superficie occupata dalle gradinate è di circa 160 mq. Considerando i posti distribuiti su gradini di lunghezza pari a 82 cm, larghi 50 cm, con un passaggio di 120 cm ogni 10 posti, si ottengono circa 300 posti a sedere. 2 Si valuta 2,5 mq/spettatore, uno standard molto elevato che considera la presenza di alberi nell’area. 23
Occorre inoltre considerare gli ambienti prospicienti il chiostro che vengono messi a disposizione sulla base dell’esigenza dell’attività concertistica. L’area del Chiostro può essere raggiunta dall’ingresso principale del Monastero, oppure lateralmente sfruttando l’accesso ai locali della Manica Juvarriana. Sarà quindi possibile organizzare le attività musicali utilizzando l’ingresso principale per l’accesso del pubblico e l’ingresso laterale per l’accesso dei musicisti, che avranno a disposizione un’area riservata provvista di servizi e camerino. Adeguabilità/Trasformabilità e dotazioni impiantistica In questa sezione si è inteso proporre un elenco di lavori che si renderanno necessari per portare al recupero degli edifici del complesso in relazione alle funzioni previste, considerando ovviamente già gli interventi di ristrutturazione realizzati con precedenti interventi. Elenco opere per realizzazione attività laboratorio archeologico: adeguamento delle strutture alle normative di sicurezza vigenti, demolizioni varie per adeguamento funzionale ed eliminazione superfetazioni incoerenti, eventuali pavimentazioni, rifacimenti intonaci, rifacimenti tinteggiature, allestimenti e arredi, realizzazione area esercitazioni pratiche nel parco del monastero. Elenco opere per realizzazione attività teatrali culturali: realizzazione platea dell’Anfiteatro, installazione corpi illuminanti, sistemazioni superficiali esterne, creazione di percorsi all’interno delle aree con identificazione degli accessi. Elenco opere per realizzazione attività musicali: restauro conservativo delle facciate del Chiostro, installazione corpi illuminanti, sistemazioni superficiali esterne di supporto alle attività, creazione di percorsi all’interno delle aree con identificazione degli accessi. Situazione impiantistica Ad un primo esame qualitativo dell’edificio non paiono ravvisabili le condizioni per un intervento strutturale. La valutazione per un determinato ambiente della situazione impiantistica riassume 24
la facilità di installazione di quelle dotazioni che ne permettono la fruizione in condizioni di comfort e sicurezza. Attività laboratorio archeologico: interventi strutturali: NO adeguamento impiantistico di tutte le reti e di tutte le utenze: SI Attività teatrali culturali: interventi strutturali: si adeguamento impiantistico di tutte le reti e di tutte le utenze: SI Attività musicali: interventi strutturali: NO adeguamento impiantistico di tutte le reti e di tutte le utenze: SI 25
2.2 Stima parametrica del costo di costruzione Il costo di costruzione è da intendersi in questo intervento come costo di ristrutturazione. Molte opere di restauro e ristrutturazione anche degli spazi comuni, come detto, sono già state attuate per il Monastero, queste cifre dunque riguardano i locali da riprogettare ex novo e le aree esterne. Si è tenuto conto in questa proposta di costi di analoghe esperienze attuate su edifici con le medesime caratteristiche costruttive e del fatto che generalmente l’edificio versa in buone condizioni manutentive e senza particolari problemi da un punto di vista strutturale. L’importo più elevato è quello dovuto al rinnovo delle sale per i laboratori archeologici, ma sarà una cifra da dedicarsi in particolare alla dotazione impiantistica soprattutto in considerazione del fatto che le sale avranno un significativo impiego di tecniche multimediali. E’ evidente che se si immaginerà un allestimento particolare del percorso didattico e “museale” si renderà necessario un progetto ad hoc che al momento non è stato previsto, ma che potrebbe rientrare il un ragionamento di medio termine avvalorato dai riscontri ed eventuali necessità di sviluppo della attività. Superficie (mq) €/mq. Costo LABORATORIO ARCHEOLOGICO 168 800 € 134.352,00 SALE STUDIO Superficie (mq) €/mq. Costo MANIFESTAZIONI - TEATRO 1400 200 € 280.000,00 struttura palco Superficie (mq) €/mq. Costo MANIFESTAZIONI - PARCO 902 12 € 10.825,68 sistemazione parco Superficie (mq) €/mq. Costo MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO 761 40 € 30.455,20 giardino Superficie (mq) €/mq. Costo MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO 554 300 € 166.155,00 facciate Il costo di realizzazione lo si deduce dai Quadri Tecnici Economici, anch’essi fatti per intervento. 26
LABORATORIO ARCHEOLOGICO - SALE STUDIO QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999) a) Lavori a base d'asta a1) lavori ed opere € 134.352,00 a2) oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso € 2.687,04 a3) oneri per la sicurezza aggiuntivi € 4.030,56 a4) totale lavori a base d'asta € 138.382,56 a5) totale importo appalto € 141.069,60 b) Somme a disposizione della stazione appaltante b1) lavori in economia b1bis) arredi € 10.000,00 b2) rilievi, accertamenti e indagini € - b3) allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz. € - b4) imprevisti € 7.053,48 b5) acquisizione aree o immobili € - b6) accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94 € 1.410,70 b6bis) accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99 € 4.232,09 b7) spese tecniche per progettazione e D.LL. € 14.106,96 b7bis) fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i. € 2.116,04 b8) spese per attività di consulenza, ecc € - b9-10) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. € - b11) collaudo € 2.116,04 b12) IVA su a4 10,0% € 13.838,26 IVA su b4 10,0% € 705,35 IVA su b1bis 20,0% € 2.000,00 IVA su b2 20,0% € - IVA su b7 20,0% € 2.821,39 IVA su b7bis 20,0% € 423,21 IVA su b8 20,0% € - IVA su b9-10 20,0% € - IVA su b11 20,0% € 423,21 parziale € 61.246,73 Totale costo realizzazione € 202.316,33 MANIFESTAZIONI - TEATRO (struttura palco) QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999) a) Lavori a base d'asta a1) lavori ed opere € 280.000,00 a2) oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso € 5.600,00 a3) oneri per la sicurezza aggiuntivi € 8.400,00 a4) totale lavori a base d'asta € 288.400,00 a5) totale importo appalto € 294.000,00 b) Somme a disposizione della stazione appaltante b1) lavori in economia b1bis) arredi € 20.000,00 b2) rilievi, accertamenti e indagini € - b3) allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz. € - b4) imprevisti € 14.700,00 b5) acquisizione aree o immobili € - b6) accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94 € 2.940,00 b6bis) accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99 € 8.820,00 b7) spese tecniche per progettazione e D.LL. € 29.400,00 b7bis) fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i. € 4.410,00 b8) spese per attività di consulenza, ecc € - b9-10) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. € - b11) collaudo € 4.410,00 b12) IVA su a4 10,0% € 28.840,00 IVA su b4 10,0% € 1.470,00 IVA su b1bis 20,0% € 4.000,00 IVA su b2 20,0% € - IVA su b7 20,0% € 5.880,00 IVA su b7bis 20,0% € 882,00 IVA su b8 20,0% € - IVA su b9-10 20,0% € - IVA su b11 20,0% € 882,00 parziale € 126.634,00 Totale costo realizzazione € 420.634,00 27
MANIFESTAZIONI - PARCO (sistemazione parco) QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999) a) Lavori a base d'asta a1) lavori ed opere € 10.825,68 a2) oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso € 216,51 a3) oneri per la sicurezza aggiuntivi € 324,77 a4) totale lavori a base d'asta € 11.150,45 a5) totale importo appalto € 11.366,96 b) Somme a disposizione della stazione appaltante b1) lavori in economia b1bis) arredi € - b2) rilievi, accertamenti e indagini € - b3) allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz. € - b4) imprevisti € 568,35 b5) acquisizione aree o immobili € - b6) accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94 € 113,67 b6bis) accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99 € 341,01 b7) spese tecniche per progettazione e D.LL. € 1.136,70 b7bis) fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i. € 170,50 b8) spese per attività di consulenza, ecc € - b9-10) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. € - b11) collaudo € 170,50 b12) IVA su a4 10,0% € 1.115,05 IVA su b4 10,0% € 56,83 IVA su b1bis 20,0% € - IVA su b2 20,0% € - IVA su b7 20,0% € 227,34 IVA su b7bis 20,0% € 34,10 IVA su b8 20,0% € - IVA su b9-10 20,0% € - IVA su b11 20,0% € 34,10 parziale € 3.968,15 Totale costo realizzazione € 15.335,12 MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO (giardino) QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999) a) Lavori a base d'asta a1) lavori ed opere € 30.455,20 a2) oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso € 609,10 a3) oneri per la sicurezza aggiuntivi € 913,66 a4) totale lavori a base d'asta € 31.368,86 a5) totale importo appalto € 31.977,96 b) Somme a disposizione della stazione appaltante b1) lavori in economia b1bis) arredi € 15.000,00 b2) rilievi, accertamenti e indagini € - b3) allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz. € - b4) imprevisti € 1.598,90 b5) acquisizione aree o immobili € - b6) accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94 € 319,78 b6bis) accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99 € 959,34 b7) spese tecniche per progettazione e D.LL. € 3.197,80 b7bis) fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i. € 479,67 b8) spese per attività di consulenza, ecc € - b9-10) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. € - b11) collaudo € 479,67 b12) IVA su a4 10,0% € 3.136,89 IVA su b4 10,0% € 159,89 IVA su b1bis 20,0% € 3.000,00 IVA su b2 20,0% € - IVA su b7 20,0% € 639,56 IVA su b7bis 20,0% € 95,93 IVA su b8 20,0% € - IVA su b9-10 20,0% € - IVA su b11 20,0% € 95,93 parziale € 29.163,35 Totale costo realizzazione € 61.141,31 28
MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO (facciate) QUADRO ECONOMICO (art.17, DPR n° 554 del 21/12/1999) a) Lavori a base d'asta a1) lavori ed opere € 166.155,00 a2) oneri per la sicurezza compresi nei prezzi e non soggetti a ribasso € 3.323,10 a3) oneri per la sicurezza aggiuntivi € 4.984,65 a4) totale lavori a base d'asta € 171.139,65 a5) totale importo appalto € 174.462,75 b) Somme a disposizione della stazione appaltante b1) lavori in economia b1bis) arredi € - b2) rilievi, accertamenti e indagini € - b3) allacciamenti ai pubblici servizi e opere di urbaniz. € - b4) imprevisti € 3.489,26 b5) acquisizione aree o immobili € - b6) accantonamento di cui all'art. 26 L. 109/94 € 1.744,63 b6bis) accantonamento di cui all'art.12 DPR 554/99 € 5.233,88 b7) spese tecniche per progettazione e D.LL. € 17.446,28 b7bis) fondo per incentivo ex art. 18 L. 109/94 s.m.i. € 2.616,94 b8) spese per attività di consulenza, ecc € - b9-10) spese per pubblicità, gare, commissioni, ecc. € - b11) collaudo € 2.616,94 b12) IVA su a4 10,0% € 17.113,97 IVA su b4 10,0% € 348,93 IVA su b1bis 20,0% € - IVA su b2 20,0% € - IVA su b7 20,0% € 3.489,26 IVA su b7bis 20,0% € 523,39 IVA su b8 20,0% € - IVA su b9-10 20,0% € - IVA su b11 20,0% € 523,39 parziale € 55.146,84 Totale costo realizzazione € 229.609,59 Il prospetto seguente riassume il costo di realizzazione totale suddiviso per intervento. LABORATORIO ARCHEOLOGICO - SALE STUDIO € 202.316,33 MANIFESTAZIONI - TEATRO (struttura palco) € 420.634,00 MANIFESTAZIONI - PARCO (struttura palco+sistemazione € 15.335,12 MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO (giardino) € 61.141,31 MANIFESTAZIONI - CHIOSTRO (facciate) € 229.609,59 TOTALE € 929.036,35 29
Puoi anche leggere