Il magazine del volontariato - Novembre 2019 - Ospedale Pediatrico Bambino ...

Pagina creata da Veronica Costantino
 
CONTINUA A LEGGERE
Il magazine del volontariato - Novembre 2019 - Ospedale Pediatrico Bambino ...
Il magazine del
   volontariato

Novembre 2019
Il magazine del volontariato - Novembre 2019 - Ospedale Pediatrico Bambino ...
Insieme in OPBG | Novembre2019            www.ospedalebambinogesu.it

                                 Indice
                 ll valore
                 dei tutor
                     Pag. 3
                                 1
                                     2    Cosa vuol dire essere
                                          un tutor volontario
                                          Pag. 4

             Respirando…
      al fianco di bambini
      con bisogni speciali
                                 3
                                     4
                    Pag. 6

                                          Dynamo Camp:
                                          un’oasi di gioia e vitalità

                                 5
                                          Pag. 8

     La gestione del lutto
           per i volontari
                   Pag. 12

                                     6
                                          La valigia dei giochi:
                                          il Gioco di Kim
                                          Pag. 14
Il magazine del volontariato - Novembre 2019 - Ospedale Pediatrico Bambino ...
Insieme in OPBG | Novembre2019                                                         www.ospedalebambinogesu.it

                                                                                                               1

                                         Il valore
                                         dei tutor
di Francesca
   Rebecchini

    I
             l concetto di formazione, inteso come con-       Sono stati istituiti diversi corsi di formazione per
             tributo e stimolo alla crescita della persona,   poter sempre meglio strutturare questa figura, si
             in organizzazioni no profit come quella del      è lavorato in gruppo e con metodo cercando di po-
             mondo del volontariato in OPBG, assume           tenziare le loro abilità, mettendole a confronto e a
             oggi un’importanza rilevante soprattutto         disposizione di chi è meno esperto.
     pensando al grande impegno che i nostri volonta-         Si può parlare di un vero e proprio “metodo di
     ri sono chiamati a dare sviluppando sempre più le        apprendimento” in cui la capacità empatica di
     proprie competenze con metodo ed efficacia.              ognuno viene esternata e messa alla prova, per
     La figura del tutor volontario è nata da pochi           avere un comportamento corretto e un approccio
     anni, ma è già necessaria e importante per la pre-       giusto con le famiglie e nella difficile relazione con
     parazione dei nuovi volontari e determinante per         un bambino malato.
     l’inserimento di questi ultimi nei vari dipartimenti     L’Ospedale è consapevole dell’importanza che
     dell’Ospedale.                                           ha assunto oggi la figura del tutor volontario,
     Il tutor volontario, in genere, è una persona            e cerca di offrire loro sempre più opportunità di
     esperta e capace, che ha sviluppato nel corso degli      crescita e preparazione, considerando che il loro
     anni diverse competenze sia in ambito organizza-         servizio è prezioso in un contesto così difficile e
     tivo che relazionale.                                    spesso molto doloroso.

                                                                                                                       3
Il magazine del volontariato - Novembre 2019 - Ospedale Pediatrico Bambino ...
Insieme in OPBG | Novembre2019                                                     www.ospedalebambinogesu.it

     2 Cosa vuol dire
       essere un tutor
       volontario
di Annalisa
   De Sanctis

Un tutor deve essere un sostegno per un nuovo germoglio che cresce:
vi racconto la mia esperienza

                   uando nel 2011       Poi tutto il personale che incon-      madre e la paura del bambino, si
                   ho deciso di av-     triamo durante il nostro giro          cerchi l’interazione giusta: è una
                   vicinarmi all’at-    nell’Unità Operativa, rigorosa-        madre che vuol parlare o un bim-
                   tività del vo-       mente sempre in punta di piedi.        bo che vuol giocare?
                   lontariato, non      Ritengo molto importante lavo-         Invito l’aspirante volontario
                   pensavo       che    rare in un ambiente sereno che         a osservare ogni movimento
avrei beneficiato di effetti tanto      ti faccia sentire accolto. Questo      o parola che viene spesa nella
positivi da rendere la mia una vita     primo passo mi consente anche di       stanza a cui accediamo.
migliore. Donare il proprio tempo       capire la reazione dell’aspirante      Alla fine del nostro servizio dedi-
è un’esperienza di grande valo-         volontario e il suo modo di porsi      co sempre del tempo per condi-
re che aiuta gli altri ma anche se      con il personale che, domani, sarà     videre i commenti, rispondere
stessi. È questo il motivo per cui      la sua guida nel reparto.              alle domande del neo volontario,
mi sono resa da subito disponibile      Arriva poi il primo incontro. La       e soddisfare i suoi dubbi. Ma non
a condividere tale sentimento di-       conoscenza con il primo pazien-        dimentico di applicare anche un
ventando tutor volontario.              te. Nel “mio” reparto, dedicato alla   costruttivo spirito critico che pos-
Dopo un corso formativo sul ruo-        cura dei bambini con deficienze        sa aiutarlo a modificare, se del
lo del tutor in tutte le sue sfaccet-   immunitarie, è molto importante        caso, alcuni comportamenti non
tature, ho iniziato a condividere       conoscere le regole di compor-         in linea con la mission della nostra
le mie ore di servizio con aspi-        tamento igienico e i segnali sul-      associazione di appartenenza. I
ranti volontari, accogliendoli con      le porte. Il principio che adotto      valori associativi devono diven-
rispetto e cura, tenendo in debita      è quello di iniziare dalle stanze      tare parte integrante del nostro
considerazione i loro timori e le       meno rigorose in termini di bar-       servizio. Conoscerli e condividerli
loro attese e motivazioni.              riere di protezione per il paziente.   è fondamentale per portare avan-
Quello che faccio sempre, come          Entrare nelle stanze con gioia e       ti il percorso di volontario prima e
prima cosa, è introdurre il nuovo       con un grande sorriso è il secon-      tutor successivamente. Dobbiamo
arrivato al reparto a cui sono as-      do dei miei principi. Cerco di far     essere un sostegno per un nuovo
segnata. La caposala, se presente,      capire come, già dai primi istanti,    germoglio che cresce.
è la prima a conoscerlo.                rotta la naturale diffidenza della

 4
Il magazine del volontariato - Novembre 2019 - Ospedale Pediatrico Bambino ...
Insieme in OPBG | Novembre2019                       www.ospedalebambinogesu.it

                                 Siate sempre contenti e pieni di gio-
                                 ia per il vostro servizio, ma non fatene
                                 mai un motivo di presunzione che por-
                                 ta a sentirsi migliori degli altri. Invece,
                                 la vostra opera di misericordia sia l’u-
                                 mile ed eloquente prolungamento di
                                 Gesù Cristo che continua a chinarsi e a
                                 prendersi cura di chi soffre.
                                            Papa Francesco,
                                                   dal discorso
                                     del Giubileo Straordinario
                                             della Misericordia

                                                                               5
Il magazine del volontariato - Novembre 2019 - Ospedale Pediatrico Bambino ...
Insieme in OPBG | Novembre2019                                                       www.ospedalebambinogesu.it

     3          Respirando…
                al fianco di bambini
                con bisogni speciali
                        L’Associazione aiuta le famiglie di bambini
di Silvia
   Ranocchiari          con patologie complesse e bisogni molto speciali.
                        La nostra intervista alla Presidente, Francesca Baldo

I
        bambini con patologie complesse e spes-       re e il video del Pesciolino verde. Inoltre – con-
        so rare necessitano di cure continue e        tinua Francesca – abbiamo attrezzato il Dynamo
        molto particolari. Sono costretti a vivere    Camp in modo che potesse ospitare i nostri ado-
        con l’aiuto di macchinari e spesso sono       lescenti in ventilazione meccanica non invasiva
        permanentemente allettati.                    per una vacanza gratuita e in completa autono-
L’Associazione Respirando si occupa di bam-           mia, e abbiamo realizzato il Progetto del 2° Ca-
bini con bisogni speciali, che necessitano di un      regiver per formare altri caregiver che possano
supporto per le loro funzioni vitali. Abbiamo in-     concretamente aiutare le famiglie a casa”.
contrato la Presidente, la dottoressa Francesca       Una valigetta piena di coloratissimi ciondoli ac-
Baldo, e le abbiamo chiesto di raccontarci come       compagna i volontari di Respirando in Ospeda-
è nata l’Associazione: “Respirando è nata quando      le. Abbiamo chiesto a Francesca di spiegarci a
il professor Renato Cutrera mi ha proposto di         cosa servano, come vengono utilizzati: “Si tratta
fondare un’associazione che si prendesse cura         appunto della Collana del coraggio, una collana
dei bisogni delle famiglie dei bambini medical-       che si compone nel tempo di colorati corallini. Il
mente complessi di cui si occupa da anni nel suo      progetto della Collana del coraggio nasce dalla
reparto. Ho accolto volentieri il suo invito e con    consapevolezza che ci sono reparti dove quoti-
mio marito Gabriele e la mia carissima amica e        dianamente i piccoli pazienti devono affrontare
collega Laura abbiamo fondato l’Associazione il       esami, procedure diagnostiche e/o terapeutiche
2 febbraio del 2016 con il desiderio di aiutare       ad altissimo impatto non solo fisico ma anche
concretamente i bambini medicalmente com-             emotivo. Questa «lotta quotidiana» è difficilmen-
plessi e le loro famiglie. Noi stessi siamo coin-     te condivisibile con chi è fuori dall’Ospedale e ri-
volti con la nostra bambina più piccola affetta da    schia di diventare un fardello che il bambino por-
una malattia rara non diagnosticata”.                 ta dentro di sé e al quale a stento riesce a dare
Riguardo ai bisogni di questi bambini e delle loro    un senso. La Collana del coraggio permette di
famiglie, Respirando svolge un importante lavo-       rendere concreto quello che il bambino sta vi-
ro di informazione e sensibilizzazione. “Abbiamo      vendo, con dei corallini che settimanalmente
portato in Ospedale progetti per valorizzare il       dimostrano le procedure che ha affrontato e
grande coraggio di questi bambini e delle loro        le principali tappe del suo percorso di cura”.
famiglie dando dignità al loro vissuto attraver-      Respirando continua a crescere, sia in termini di
so la Collana del coraggio e offrendo strumenti       famiglie associate, sia in termini di volontari che
per favorire l’elaborazione del vissuto di malattia   portano amore e coraggio al letto del paziente,
con gli Orsetti tracheoventilabili, il libricino La   sia nel nostro che in altri ospedali italiani.
mascherina magica, gli Animalini coprisenso-
                                                       “Noi ci siamo per loro e non li lasciamo soli!”.

 6
Il magazine del volontariato - Novembre 2019 - Ospedale Pediatrico Bambino ...
Insieme in OPBG | Novembre2019                               www.ospedalebambinogesu.it

Respirando
in pillole
             L’Associazione è stata fondata
             il 2 febbraio del 2016

               Il suo scopo è di aiutare concretamente i bambini
               medicalmente complessi e le loro famiglie

               Con questo obiettivo, collabora con il Dynamo Camp
               e realizza una serie di progetti

               Tra questi, la Collana del coraggio, una collana con
               dei piccoli componenti che ogni settimana raccontano
               le tappe del percorso di cura dei più piccoli

                                                                                     7
Il magazine del volontariato - Novembre 2019 - Ospedale Pediatrico Bambino ...
Insieme in OPBG | Novembre2019                                                         www.ospedalebambinogesu.it

     4           Dynamo Camp:
                 un’oasi di gioia
                 e vitalità
              Fondata nel 2007, Dynamo Camp organizza soggiorni
di Anna Maria che aiutano i bambini affetti da patologie a riacquistare
   Ardini     fiducia in se stessi e delle proprie capacità

                  n’esperienza unica.     iniziative di valore sociale, grazie a   Quali sono i suoi obiettivi?
                  È ciò che afferma-      una visione di filantropia strategica    “Dynamo Camp lavora per il diritto
                  no i bambini e i ra-    e modalità di gestione efficiente ed     alla felicità dei bambini e il diritto
                  gazzi che vengono       efficace. Oggi Dynamo Camp ha 57         alla normalità delle famiglie: sono
                  ospitati gratuita-      dipendenti, 117 persone di staff sta-    aspirazioni che abbiamo inserito
                  mente a Dynamo          gionale, 25 medici e 30 infermieri       nella nostra costituzione.
Camp. Ecco perché abbiamo voluto          impiegati nei vari programmi, per        Dynamo Camp vuole far vivere ai
intervistare Maria Serena Porcari,        un totale di 229 persone occupate.       bambini una vera vacanza, in un
CEO di Dynamo Camp, per saper-            Il network di Dynamo Camp com-           ambiente naturale meraviglioso e
ne di più su questi soggiorni che         prende 161 ospedali e associazioni       protetto, dove possano godere di
aiutano i piccoli pazienti a riacqui-     in tutta Italia. Con alcuni ospeda-      attività quali arrampicata, cavallo,
stare fiducia in se stessi e nelle pro-   li il rapporto è continuativo e per      piscina, tiro con l’arco, terapia con
prie capacità.                            alcuni progetti specifici la collabo-    i cani e gli animali della fattoria, e
                                          razione si intensifica e si effettua     altre attività, proposte in totale si-
Maria Serena, quando è nata               anche con accoglienza di personale       curezza, secondo la Terapia Ricrea-
l’Associazione e da chi                   medico e infermieristico dell’ospe-      tiva Dynamo, con staff specializzato
è stata fondata?                          dale al Camp, come nel caso del          e formato per gestire le problema-
“Dynamo Camp ha aperto le porte           Bambino Gesù per l’accoglienza di        tiche di bambini affetti da patologie
nel 2007, accogliendo inizialmente        bambini con necessità di respira-        gravi, e in totale sicurezza medica.
60 bambini con gravi patologie in         zione assistita.                         Finalità ultima è far riacquisire loro
due programmi estivi. Oggi ospita         In 13 anni di attività, Dynamo           fiducia in se stessi e benefici per-
gratuitamente 2000 persone l’an-          Camp ha gratuitamente ospitato           manenti nella gestione della malat-
no. Oltre che al Camp, Dynamo por-        8.799 bambini in programmi per           tia e della vita, e, nei casi più gravi,
ta oggi i suoi programmi di Terapia       Soli Camper, 8.164 bambini, ra-          specialmente di bambini con gravi
Ricreativa Dynamo in Ospedali e           gazzi e genitori in programmi fa-        patologie neurologiche, contribuire
Case Famiglia in circa 40 città in        miglia e con i Dynamo Programs           a dare sollievo e ‘occasioni di vita’,
tutta Italia. L’idea di Dynamo Camp       ha raggiunto 25.340 bambini in           sia ai bambini sia alle famiglie”.
è stata di Enzo Manes, imprendito-        ospedali, associazioni patologia e
re che nel 2003 aveva dato vita a         case famiglia, offrendo program-
Fondazione Dynamo, con l’obiettivo        mi di Terapia Ricreativa a 42.303
di creare un impatto sociale su temi      persone; ha coinvolto e formato
urgenti del nostro Paese attraverso       7.441 volontari”.

 8
Il magazine del volontariato - Novembre 2019 - Ospedale Pediatrico Bambino ...
Insieme in OPBG | Novembre2019                                                       www.ospedalebambinogesu.it

A chi si rivolge l’Associazione          sclerosi tuberosa, autismo, sindro-      Quali sono state
e chi può partecipare                    mi rare, tetra paresi, e altre patolo-   le ultime missioni?
ai vostri Camp?                          gie neurologiche gravi.                  “Quest’anno abbiamo incrementato
“Dynamo Camp si rivolge gratui-          I Sibling, fratelli e sorelle di bam-    a 100 il numero di bambini accolti
tamente a bambini e ragazzi con          bini ospiti del Camp, hanno inoltre      per singolo programma a Dynamo
patologie gravi o croniche, dai 6 ai     due programmi dedicati, per vivere       Camp e a 27 il numero di famiglie
17 anni, di tutta Italia. Si tratta di   l’esperienza del Camp e condivide-       ospitate contemporaneamente nei
bambini e ragazzi italiani e stranieri   re quanto hanno nel cuore con altri,     programmi appositi, continuando
curati in Italia, provenienti da tutto   anche in considerazione della parti-     a incrementare la complessità delle
il territorio nazionale. Al Camp, nei    colare situazione che si trovano a vi-   patologie accolte e di bambini con
programmi estivi per Soli Camper,        vere, spesso in ombra rispetto ai fra-   bisogni medici complessi.
i bambini sono ospitati in autono-       telli con necessità di continue cure.    Incrementare ulteriormente il nu-
mia senza i genitori. Sono bambini       Dal 2011 è inoltre presente il pro-      mero di bambini gratuitamente ac-
con patologie oncoematologiche e         gramma Leaders in Training (LIT),        colti con patologie molto gravi e che
altre patologie gravi e croniche tra     rivolto ad adolescenti tra i 17 e i 19   implicano necessità di assistenza
cui sordità, necessità di respira-       anni che sono stati al Camp come         da parte dello staff in modo sem-
zione assistita, neurofibromatosi,       ospiti e si preparano, se desiderano,    pre più importante, competente e
cecità, SMA 3, distrofia muscolare,      a diventare volontari. Il programma      specializzato. L’accoglienza di nuo-
spina bifida, MAR (malformazioni         permette di continuare a vivere l’e-     ve patologie gravi, l’integrazione di
ano-rettali), bambini con catete-        sperienza Dynamo da un altro pun-        differenti patologie nell’ambito del-
re venoso centrale. Ci sono inoltre      to di vista, ed include momenti di       lo stesso programma, l’incremento
programmi concepiti ad hoc per           formazione sui temi base del Camp        e la gestione della complessità sono
l’intera famiglia, con attenzione ai     e l’affiancamento ai responsabili di     sempre maggiori e fanno parte del-
genitori quanto ai figli, nella con-     attività nella gestione e progettazio-   lo sviluppo strategico di Dynamo
sapevolezza che la diagnosi di una       ne dell’attività stessa.                 Camp, che ha l’obiettivo di dare ri-
malattia non colpisce unicamente il      Fuori dal Camp, in ospedali, asso-       sposte sempre maggiori in termini
bambino malato ma tutto il nucleo        ciazioni e case famiglia, Dynamo         numerici e qualitativi anche ai biso-
familiare, per famiglie con bambini      Camp raggiunge bambini e ragaz-          gni più gravi e di inclusione anche
con patologie neurologiche, tra cui      zi in pediatria, in Day Hospital o       delle più difficili necessità”.
paralisi cerebrale infantile, esiti da   a bordo letto, portando i suoi pro-
ictus, sindrome di Rett, SMA 1 e 2,      grammi di Terapia Ricreativa”.

                                                                                                                    9
Il magazine del volontariato - Novembre 2019 - Ospedale Pediatrico Bambino ...
Insieme in OPBG | Novembre2019   www.ospedalebambinogesu.it

                                   Dynamo
                                    Camp

10
Insieme in OPBG | Novembre2019   www.ospedalebambinogesu.it

    Dynamo
     Camp

                                                        11
Insieme in OPBG | Novembre2019                                                        www.ospedalebambinogesu.it

      5       La gestione del lutto
              per i volontari
              Il racconto della giornata di formazione
              al Bambino Gesù: ecco di cosa si è parlato

di Giada
   Marchetti

          P
                         rosegue la formazione      Al Bambino Gesù possono arriva-
                         dei volontari dell’Ospe-   re bambini che sono ad uno stadio
                         dale Bambino Gesù, con     avanzato della malattia: cosa pensano
                         una giornata dedicata al   questi bambini, quali spiegazioni sono
                         lutto.                     state date loro?
           Il dott. Pino Di Pinto introduce         Fino ai 4 anni non c’è comprensio-
           l’argomento della gestione delle         ne, il pensiero è solo concreto, ed è
           emozioni e la relazione durante la       difficile concepire il “mai più”, il
           malattia, presentando la dott.ssa        bambino a quell’età si aspetta un “ri-
           Francesca Bevilacqua di Onco-Ema-        torno”. Dai 4 ai 5 anni c’è un interesse
           tologia e la dott.ssa Lucia Aite.        per gli aspetti fisici e biologici della
           Entriamo subito nel vivo della di-       morte e alle domande dei bambini è
           scussione: tutti noi ci portiamo         bene rispondere sempre che la mor-
           dietro il ricordo di un lutto che        te fa parte della vita. Dai 7/8 anni
           riaffiora proprio quando ci si sente     in poi c’è invece un’idea realistica
           più vicini a una morte. Secondo Don      sull’universalità della morte (tutto
           Mario Puppo, il Cappellano dell’O-       vive e tutto muore).
           spedale, “ognuno di noi attinge da       E allora, quando un bambino o un
           un proprio pozzo interiore per po-       adolescente è inguaribile, ne è con-
           ter affrontare tragiche situazioni in    sapevole? Dobbiamo, come volontari,
           Ospedale”.                               sempre ascoltare un bambino malato,
           Ma è il bambino inguaribile il pro-      perché dalle sue parole si trasmette
           tagonista di questa discussione, e       ciò che pensa: non siamo noi a dover
           la dott.ssa Bevilacqua ce ne parla:      dare risposte.
           il bambino e la famiglia vivono un       Tutto questo per noi volontari signi-
           periodo consapevole della gravità        fica stare in ascolto con rispetto e
           della situazione, che è un periodo       umiltà, nient’altro. Anche, e soprat-
           completamente diverso da quello          tutto, in relazione all’elaborazione del
           terminale dove tutto decade.             lutto da parte dei genitori. Significa,
           Parliamo ora della comprensione          in altre parole, partecipare in silenzio,
           della morte, un processo che dura        con maggiore distanza di sempre. Il
           tutta la vita per ogni essere umano.     nostro messaggio silenzioso deve es-
           Una volta era un tabù, oggi invece       sere soltanto “noi siamo qui accanto
           con le nuove tecnologie ci si illude     a voi, non possiamo lasciarvi soli in
           di essere onnipotenti.                   tanta sofferenza”.

 12
Insieme in OPBG | Novembre2019   www.ospedalebambinogesu.it

                                                        13
Insieme in OPBG | Novembre2019                                www.ospedalebambinogesu.it

                                                                      GIOCO ADATTO A
                                                                          6-8 ANNI

                                                                          9-12 ANNI

  Il Gioco di Kim
                                                        di Annalisa
                                                          Del Savio       ADOLESCENTI

                                                                          TUTTI

              min.          Piccoli oggetti di vario tipo,
          2 giocatori           un telo (facoltativo),
                                    carta e penne

                                                         ,
      Dalla valigia dei giochi, per il mese di novembre
      ho pensato di rispolverare un grande classico,
                                                           .
      adatto a quasi tutte le fasce d’età: il Gioco di Kim
      È un gioco molto semplice che si può fare in due
      o più giocatori, eventualmente anche divisi
      in squadre.

                                                                                       a  va
                                                                                      L g
                                                                                       dei

 14
Insieme in OPBG | Novembre2019                          www.ospedalebambinogesu.it

                           Svolgimento del gioco
    Inizieremo fornendo ogni giocatore di carta e penna (nel caso si giochi
    divisi in squadre, li daremo solo al caposquadra).
    A questo punto procederemo posizionando su un tavolo in ordine
    sparso vari oggetti (colori, fermagli, temperini, cellulare, libri, scontrini,
    foto, ecc.). Più oggetti saranno presenti più il gioco sarà divertente.
    Decideremo, basandoci anche sull’età dei giocatori, che tempo darci
    per la fase di “osservazione” (di solito due o tre minuti, sono sufficienti).
    Al via i partecipanti avranno la possibilità di osservare lo “scenario”,
    memorizzando quanti più elementi possibili e senza poter scrivere
    nulla. Allo scadere del tempo, la tavola verrà coperta con il telo o in
    mancanza di esso, si chiederà ai giocatori di voltarsi di schiena.
    A partire da ora potranno iniziare ad appuntare sul foglio quanti più
                                      oggetti la loro memoria è riuscita a
                                      catturare.
                                      Alla fine del gioco vincerà, ovvia-
                                      mente, chi sarà riuscito a ricordare
                                      più elementi.
                                      Si possono fare più manche, cambian-
                                      do sia gli oggetti che il loro ordine sul
                                      tavolo.

                                      Buon divertimento

     a
aligi i
gioch

                                                                                   15
Dai anche tu un contributo per sostenere il nuovo Istituto dei Tumori e dei Trapianti Bambino Gesù
dedicato alla ricerca e cura delle malattie pediatriche. Sostienici con:
       Bonifico bancario
                                                                      5x1000
       INTESTATO A: Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - IRCCS
                                                                      CODICE FISCALE: 80403930581
       IBAN: IT 280 03069 05020 100000064663 Banca Intesa Sanpaolo
                                                                      (sezione Ricerca Sanitaria)
       CAUSALE: Istituto dei Tumori e dei Trapianti

       Numero solidale 45535                                          Per informazioni
                                                                      sul progetto e sulle iniziative di sostegno
       2€ con SMS                                                     è attivo l’indirizzo di posta elettronica
       5 o 10€ da rete fissa                                          donaora@opbg.net
Puoi anche leggere