Il Colosseo: sulle ragioni del suo stato di danneggiamento di Mario Como a cura di AISI Associazione Italiana di Storia dell'Ingegneria VII ...
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IL COLOSSEO Gli Speciali de Il Colosseo: sulle ragioni del suo stato di danneggiamento di Mario Como a cura di AISI Associazione Italiana di Storia dell’Ingegneria VII Convegno di Storia dell’Ingegneria
Gli Speciali de Testi a cura di Mario Como Pubblicato in: History of Engineering. Storia dell’Ingegneria Proceedings of the 3rd International Conference Atti del 7° Convegno Nazionale (Naples, 2018 April 23rd - 24th) Volume I Editor: Salvatore D’Agostino, Francesca Romana d’Ambrosio Alfano Pubblisher: © 2018 Cuzzolin S.r.l. Traversa Pietravalle, 8 - 80131 Napoli Telefono +39 081 5451143 DIREZIONE, REDAZIONE Via Spadolini, 7 - 20141 Milano - Tel. 02.36630782 - Fax 02.72016740 RESPONSABILE DATI PERSONALI QUINE S.r.l. - Via Spadolini, 7 - 20141 Milano Tel. 02.864105 - Fax 02.72016740 Per i diritti di cui all’articolo 7 del Decreto Legislativo n. 196/03, è possibile consultare, modificare o cancellare i dati personali ed esercitare tutti i diritti riconosciuti inviando una lettera raccomandata a: QUINE S.r.l. - Via Spadolini, 7 - 20141 Milano © 2021 Quine S.r.l - Tutti i diritti riservati 2
Sommario) IL COLOSSEO Introduzione 4 Capitolo 1: Breve descrizione del monumento 6 Capitolo 2: Analisi delle cause del dissesto 8 Capitolo 3: Aspetti geologici e geofisici dei terreni di fondazione del monumento 10 Capitolo 4: Scuotibilità sismica dei terreni di fondazione del Colosseo 12 Capitolo 5: Resistenza delle strutture del Colosseo alle forze sismiche 17 Conclusione 19 Bibliografia 20 3
Introduzione ) È È nota la marcata differenza nella conser- l’altro particolarmente rilevante, perché vazione del Colosseo tra il lato Sud e quello può chiamare in causa anche la sicurezza Nord: l’intero anello esterno e quello inter- sismica attuale del monumento. medio sul lato Sud sono andati distrutti, La sismicità dell’area di Roma non è ele- mentre quello situato sul lato opposto è vata, tuttavia è noto che l’azione dei sismi quasi intatto. Le cause di tale grave stato di ha prodotto danni molto differenziati, a danneggiamento subito dal Colosseo, così causa delle diverse con dizioni geologiche differenziato tra le sue parti, non sono state locali dell’area comunale di Roma. Recenti ancora definitivamente accertate. Due sono campagne di indagini geofisiche e geotec- le congetture che tentano di interpretare le niche sul sottosuolo dell’area archeologica cause di tale danneggiamento: il graduale di Roma (Pagliaroli et al., 2014a; 2014b), smontaggio del monumento per l’utilizzo del accompagnate da estese indagini nume- materiale raccolto (Conforto, 1986; Lanca- riche, hanno fornito nuovi e importanti ster. 1998; Coarelli et al., 1999; Rea, 2002) e elementi per una analisi di tale problema- i passati terremoti. (Croci, 1990; 1993; Boz- tica. Da queste indagini risultano possi- zano et al., 1995; Moczo et al., 1995). bili elevati effetti amplificatori nella zona Entrambe le congetture pongono interro- archeologica centrale di Roma e particolar- gativi di non facile risposta. Come potreb- mente nell’area centrale del Colosseo, dove bero essere smontate parti così cospicue si rinvengono sacche di terreni alluvionali del monumento? Non è facile infatti smon- che potrebbero andare in risonanza sotto tare interi settori del Colosseo. Esistono l’azione sismica. I risultati di tali indagini d’altra parte testimonianze che attestano mostrano che i terreni adiacenti o sotto- la presenza di lavori già nel VI secolo per stanti al Colosseo, se investiti nel loro bed il prelievo e l’uso dei materiali del monu- rock da input sismici rappresentativi di mento (Rea, 1996; 2002). La congettura che terremoti reali o artificiali, presentereb- siano stati i passati terremoti a produrre bero una forte amplificazione dello scuo- lo stato dissesto del monumento comporta timento sismico oscillando con periodo una problematica più complessa ed è tra compreso tra 0,1 s e 0,5 s. Ricerche ulte- 4
IL COLOSSEO Abstract Analysis of grounds of the actual damagement of the Coliseum in Rome is the aim of the paper. Two conjectures are considered: the past dismantlement works, that already the Vth century began to extract precious construction materials to produce lime, and the past earthquakes. As far as the dismantling hypothesis is concerned, in the paper it will be shown that at least two piers have to be demolished to produce partial failures of the Monument. The other conjecture is based on numerous geophysical studies, in free field, to measure the seismic excitability of the Coliseum. Local riori (Pau e Vestroni, 2008) hanno mostrato geological conditions, due to the presence of che i periodi propri dei primi sei modi di sedimentary fillings in the soils underneath vibrare della struttura in campo linear- the Coliseum, can in fact strongly increase the mente elastico sono compresi tra 0,57 s e intensity of earthquakes. According to these 1 s. Si comprende quindi l’importanza della last results, strong seismic actions could have valutazione del periodo proprio del monu- effectively struck the Monument and, probably, mento in relazione alle caratteristiche di caused the detected damagement. scuotibilità del sito. To discuss these last results, the paper Le indagini sulla scuotibilità dei terreni di evaluates, from one side, the lateral seismic fondazione o adiacenti al Colosseo sono strength of the Coliseum and, from the other state effettuate d’altra parte in free fields, side, the period of the horizontal oscillations cioè senza considerare la presenza della of the coupled system, composed both by the massa del monumento sulle formazioni sot- Monument and the underlying soft alluvial tostanti. Qui di seguito viene in vece presen- deposits. Thus, in opposition to the free field tata una valutazione del periodo proprio di results, the horizontal oscillation period of the oscillazione del complesso monumento-ter- Monument results much higher, due to the reni di fondazione, effettuata attraverso una contribution of its large mass. Consequently, modellazione semplice del problema. Sulla the seismic action that could have struck the base delle nuove conoscenze acquisite sul Monument in the past becomes lower than its sottosuolo dell’area, riprendendo e modi- seismic strength. ficando un precedente approccio (Coccia Probably the past dismantling works, that et al. 2005, Como, 2010), viene qui affron- started since from the Vth century, gradually tato il problema dell’interazione dinamica weakened the Monument, that became tra il monumento e il sottostante terreno more vulnerable to the subsequent seismic di fondazione e confrontata la resistenza actions, particularly to those due to the strong della struttura del monumento con l’entità earthquake that struck the city of Rome in the dell’azione sismica che può averlo colpito year 1349. nel passato. 5
Capitolo 1 ) Breve descrizione L’ Il Colosseo: sulle ragioni del suo stato di danneggiamento del monumento (Rea, 2002). All’interno è situata l’arena dove i vari eventi e spettacoli avevano luo- go. Anche la pianta dell’arena ha forma ellittica e lungo i suoi assi misura 75 m · 44 m. Il podium, costruito in opus latericium e rivestito con lastre di marmo, limitava per drenare le acque che si erano accumulate l’arena. nella valle. Dopo il drenaggio del laghetto La parte principale della struttura esterna del Colosseo è costituita dalla cavea e artificiale di Nerone venne costruito un da tre pareti anulari costituite da archi e 240 pilastri a ogni piano, connessi ai vari grosso anello ellittico, come un ordinario livelli da archi che sostengono le arcate di perimetro. La facciata, dell’altezza ester- muro, in opus caementicium, che dopo vari na di 48,5 m, è realizzata da una sequenza di arcate regolari con ordini colonnari riempimenti divenne la fondazione del Colos- sovrapposti: il Tuscanico, lo Ionico e il Corinzio; ha una cornice superiore, l’attico, seo: su di esso, infatti, venne poi costruita la sostenuta da robuste mensole e presenta quattro piani; i primi tre hanno archi a tutto L’anfiteatro, con i suoi ottanta ingressi, con- struttura in elevazione dell’anfiteatro. sesto, mentre l’attico ha quaranta finestre rettangolari. Le volte degli ambulacri cor- sentiva facile accesso a circa 50.000 spet La pianta della fondazione, in opus coemen- revano lungo le pareti dell’anfiteatro e formavano larghi corridoi che collegavano i tatori. Aveva una pianta ellittica, con diame- ticium, di tutta la struttura in eleva zione vari livelli della cavea (Coarelli et al. 1999; Conforto, 1986; Conforto, 1988; Cozzo, tro esterno di 188 m e interno di 155 m (Rea, del monumento è costituita da una fascia 1928; Cozzo, 1971, La Regina, 2001; Luciani, 1993). 2002). All’interno è situata l’arena dove i vari ellittica di larghezza 51,5 m e altezza 12,0 La costruzione dell’anfiteatro è stata preceduta da una sistemazione idraulica eventi e spettacoli avevano luo go. Anche la m. L’ellisse esterna del basamento ha l’asse dell’area per drenare le acque che si erano accumulate nella valle. Dopo il drenaggio pianta dell’arena ha forma ellittica e lungo maggiore di 187,2 m e l’asse mino re di 157,5 del laghetto artificiale di Nerone venne costruito un grosso anello ellittico, come un i suoi assi misura 75 m · 44 m. Il podium, m, mentre quella interna ha l’asse maggiore ordinario muro, in opus caementicium, che dopo vari riempimenti divenne la fonda- costruito in opus latericium e rivestito con di 84,2 m e l’asse minore di 54,5 m, come lastrezione del Colosseo: di marmo, su di esso, infatti, venne limitava l’arena. poi costruita mostrato in Fig. 1.la struttura in elevazione dell’anfiteatro. La parte principale della struttura esterna Per costruire i pilastri, i blocchi di travertino La pianta del Colosseo della fondazione, è costituita dalla cavea in eopus da coementicium, erano lavoratidisul tutta la struttura posto con unainprepara- eleva- zione del monumento è costituita da una fascia ellittica di larghezza tre pareti anulari costituite da archi e 240 zione. I pilastri e gli archi circumferenziali 51,5 m e altezza 12,0 pilastri m. L’ellisse a ogni esterna del piano, connessi ai basamento vari livelli hadelle l’assetremaggiore pareti aldiperimetro 187,2 m esono l’asse in mino- blocchi re di 157,5 m, mentre quella interna ha l’asse maggiore di da archi che sostengono le arcate di perime- di travertino mentre le volte hanno intra- 84,2 m e l’asse minore di 54,5 m, come mostrato in fig. tro. La facciata, dell’altezza esterna di 48,5 1. Per costruire m, è realizzata da unai pilastri, sequenzai blocchi di arcatedi travertino erano lavorati regolari con ordini colonnari sovrapposti: sul posto con il una preparazione. I pilastri Tuscanico, lo Ionico e il Corinzio; ha una e gli archi cor- circumferenziali nice superiore, l’attico,delle tre pareti sostenuta al pe- da robuste rimetro mensole sono in e presenta blocchi quattro piani;di i travertino primi tre hanno mentre archi aletutto volte hanno sesto, mentre intradosso l’attico hain piccoli blocchi di tufo o in mattoni, quaranta finestre rettangolari. Le volte degli con funzione ambulacri di cassero correvano lungoelestruttura sopra- pareti dell’an- stante fiteatro di regola in e formavano opuscorridoi larghi coementicium. che col- I setti radiali legavano sono della i vari livelli costruiti caveaparzialmente (Coarelli et al.,in1999; muratura di tufo Conforto, 1986;o inConforto, mattoni 1988;in cui Cozzo,sono inseriti 1928; Cozzo, pilatri 1971, in La blocchi Regina, di traver- 2001; tino.1993). Luciani, Le volte tra i setti, a sostegno del- le gradonate, La costruzione sono in piccoli dell’anfiteatro è stata blocchi prece-di Fig.Fig. 1 – L’anello 1 – L’anello di fondazione di fondazione del Colosseodel Colosseo duta tufo da una(Rea et al. 2002).idraulica dell’area (da(da sistemazione Viggiani, Viggiani, 2017).2017). 6
ennero ricostruiti 13 pilastri del terzo livello e un muro sopra la parete volta completato il muro di ancoraggio, le catene vennero posizionate IL COLOSSEO stesso livello delle volte. Mentre i contrafforti costruiti da Stern e Vala- metà del Settecento. Nessun lavoro di restauro venne eseguito fino ai tempi di papa Pio VII (1800–1823): successivamente, Leone XII (1823–1829), Gregorio XVI (1831– 1846) e Pio IX (1846–1878) diedero inizio a un lungo processo di restauro che inte ressò l’intero anfiteatro. C’era timore per la stabilità della parete esterna, poiché solo 39 archi verso l’E- squilino erano in piedi e si era così interrotto il bilanciamento tra spinte e controspinte nella direzione circumferenziale. Stern, Palazzi e Camporesi costruirono il contrafforte verso est, che venne comple- tato nel 1807, mentre Valadier (1823–1826) Fig. 2 – Pianta del primo livello del monumento del primo livello del monumento nel suo nel suo stato attuale (da Wikipedia). stato attuale (da Wikipedia).costruì il contrafforte sul lato occidentale. Malgrado i lavori effettuati da Stern (1806– dosso in piccoli blocchi di tufo o in mattoni, 1807) e Valadier (1823-1826), si temeva che con funzione di cassero e struttura sopra la parete esterna potesse continuare a ruo- stante di regola in opus coementicium. I setti tare all’esterno. Perciò più tardi, nel 1850, radiali sono costruiti 134 parzialmente in mura- Canina installò un triplo ordine di catene tura di tufo o in mattoni in cui sono inseriti in corrispondenza della tre dicesima arcata pilatri in blocchi di travertino. Le volte tra i centrale. Per ancorare le catene radiali alla setti, a sostegno delle gradonate, sono in pic- parte superiore della parete esterna vennero coli blocchi di tufo (Rea et al., 2002). ricostruiti 13 pilastri del terzo livello e un muro sopra la parete centrale. Una volta completato I danni e le conseguenti riparazioni il muro di ancoraggio, le catene vennero posi- Lo stato di danneggiamento del monumento, zionate in coppia allo stesso livello delle volte. rivelatosi nel XVIII secolo, prima dei lavori di Mentre i contrafforti costruiti da Stern e Vala- riparazione e consolidamento che da quel dier recuperarono il bilanciamento delle spinte tempo ebbero inizio, era conseguenza di 17 degli archi circumferenziali, le catene installate secoli di vita dell’edificio, intramezzati da da Canina vincolarono la parete esterna in dire- eventi eccezionali quali incendi e terremoti. zione radiale. L’intera zona centrale del muro di La Fig. 2 mostra la pianta del primo livello Nord Est per la prima volta risultava stabilizzata. dell’anfiteatro nel suo stato attuale (Cerone L’utilità di quest’ultimo lavoro di consolida- et al., 2000). Nell’intero lato sud del monu- mento può essere apprezzata ancora oggi, più Il Colosseo: sulle ragioni del suo stato di danneggiamento mento, sia la parete esterna che quella inter- di 150 anni dopo. Gli interventi strutturali più media sono mancanti. recenti risalgono al 1979, La Fig. 3 riporta un famoso quando vennero consolidati di pinto di G. V. Wittel che con iniezioni di resina e, pur- descrive lo stato di degrado troppo, con cuciture armate del Colosseo rilevato nella alcuni pi lastri del settore orientale (Bulian, 1980), già Fig. 3 – Disegno di Gaspar Van oggetto di intervento da Wittel di metà del XVIII secolo. parte di Valadier. Fig. 3 – Disegno di Gaspar Van Wittel di metà del XVIII secolo. 7 dier recuperarono il bilanciamento delle spinte degli archi circumferenziali, le catene installate da Canina vincolarono la parete esterna in direzione radiale. L’intera zona centrale del muro di Nord Est per la prima volta risultava stabilizzata.
Capitolo 2 ) L Analisi delle cause del dissesto Mario Como La congettura dello smontaggio Le conseguenze statiche della demolizione Documenti provano l’esistenza di lavori di di uno o due pilastri sono state simulate l singolo pilastro. La demolizione di due pilastri, al contrario, smontaggio del monumento sin dal VI secolo con il programma DIANA [1] (Como, 2010), minare il collasso dell’intera sezione dell’anello esterno sopra- (Rea et al., 2002). La documentata presenza applicando gradualmente il peso alla strut- di lavorazioni di calce all’interno del monu- tura privata dei pilastri demoliti. L’analisi ha n fig. 5 in riferimento a due pilastri del primo livello. mento, che comporta la necessità di bruciare dimostrato che la distruzione di un singolo ece il diagramma carico-cedimento verticale ottenuto aumen- in loco marmo e travertino, testimonia l’uso del fuoco nell’Anfiteatro. Ciò suggerisce l’idea pilastro non conduce al collasso: il monu- mento resterebbe ancora in piedi dopo peso del monumento, a partire da un valore minimo, quasi che col fuoco si sia artatamente prodotto il questa singola demolizione in quanto attra- collasso di alcuni pilastri per determinare verso il formarsi di nuovi sistemi ad arco, i mento del suo valore effettivo. crolli di parti del monumento al fine di poter pilastri adiacenti risultano infatti in grado di poi disporre dei materiali caduti. sostenere il carico assorbito dal pilastro di strutto; in Fig. 4 è diagrammato il campo di sollecitazioni che si induce nel monumento dopo la demolizione del singolo pilastro. La demolizione di due pilastri, al contrario, risulta in grado di determinare il collasso dell’intera sezione dell’anello esterno sopra stante, come mostrato in Fig. 5 in riferimento a due pilastri del primo livello. La Fig. 6 mostra invece il diagramma carico- cedimento verticale ottenuto aumen tando gradualmente il peso del monumento, a par- tire da un valore minimo, quasi zero, fino al raggiungimento del suo valore effettivo. La congettura dei passati terremoti La sismicità di Roma è abbastanza moderata. Nondimeno, in circa 2500 anni di storia, la città è stata colpita da un considerevole numero di eventi che hanno causato danni abbastanza gravi al suo patrimonio architet- tonico (Sabetta, 2013). Secondo il catalogo Fig. 4 – Configurazione di equilibrio della struttura del Colosseo dopo la demolizione di un singolo pilastro sismico italiano, che registra i terremoti in della parete esterna (da Como et al. 2006). Italia avvenuti in un arco di tempo di oltre i equilibrio della struttura del Colosseo 8 dopo la demolizione di un te esterna (da Como et al. 2006).
Il Colosseo: sulle ragioni del suo stato di danneggiamento Configurazione di equilibrio della struttura del Colosseo dopo la demolizione d pilastro della parete esterna (da Como et al. 2006).IL COLOSSEO Il Colosseo: sulle ragioni del suo stato di danneggiamento Fig. 6 – Relazione tra carico e cedimento verticale in sommità al crescere graduale del peso del monumento (da Como, 2010). Fig. 5 – Collasso parziale della parete esterna causato dalla demolizione di due pilastri (da Como et al. 2006). La congettura dei passati terremoti La sismicità di Roma è abbastanza moderata. Nondimeno, in circa 2500 anni di sto- lerazione massima del suolo misurata nel ria, la città è stata colpita da un considerevole numero di eventi che hanno causato corso di un terremoto o attesa in un deter- danni abbastanza gravi al suo patrimonio minato architettonico. (Sabetta, sito, il Peak Ground 2013). Secondo Acceleration Collasso parziale il catalogo dellaitaliano, sismico pareteche esterna registra causato terremotidalla i (PGA). in Italia demolizione avvenuti in undiarco duedipilastr al. 2006). tempo di oltre duemila anni, a Roma i maggiori effetti, dovuti Le condizioni alla locali geologiche sismicità hanno dell’Ap- avuto pennino, raggiunsero in alcuni casi gradi rilevante di intensità fino alnella influenza VII–VIII grado della distribuzione del scala MCS (Molin e Guidoboni, 1989, Guidoboni danno: il et al., 1994). La tab. danneggiamento 1 mostra è stato più severo per gli edifici la correlazione tra l’intensità della scala MCS e il valore di accelerazione massima e i monumenti fondati del6 –suolo misurata suiodepositi attesa insedimentari del Tevere. sito, ilCome Fig. Relazione tra carico e nel corso cedimento di unin terremoto verticale un determinato Peak sommità al crescere graduale del peso del monumento (da Ground Acceleration ( PGA). effettivamente osservato, durante un ter- elazione traComo, carico e cedimento 2010). verticale in sommità al crescere graduale del peso ento (da Como,Le remoto, il moto sismico superficiale in una condizioni geologiche locali hanno avuto rilevante influenza nella distribu- 2010). valle con coperture sedimentarie superfi- zione del danno: il danneggiamento136 duemila anni, a Roma i maggiori effetti, è statociali piùpuò severo per gli edifici e i monumenti essere significativamente ampli- fondati sui depositi sedimentari dovuti alla sismicità dell’Appennino, rag- del Tevere. Come effettivamente osservato, ficato e prolungato (Funiciello et al.,durante 1995; un ttura dei passati terremoto, terremoti il moto sismico giunsero in alcuni casi gradi di intensità superficiale in una valle con coperture sedimentarie Funiciello et al., 2002; Moczo et al., 1995). ità di Roma è abbastanza superficiali fino al VII–VIIIpuò moderata. grado essere Nondimeno, dellasignificativamente scala MCS (Molinin circaamplificato È2500 anni die pertanto necessario sto- prolungato sia et (Funiciello esaminare, al., pure à è stata colpita da un considerevole e Guidoboni, 1989, Guidoboni numero et al., di eventi che 1994). molto hanno causato sommariamente, anzitutto le caratte- bastanza gravi La Tab.al suo patrimonio 1 mostra architettonico. la correlazione (Sabetta,ristiche tra l’in- 2013).geologiche Secondo dei terreni di fondazione Tab. 1 –della o sismico tensità italiano, Correlazione che scala registra MCSi tra e ili valori valoreindi terremoti intensità diItalia della acce-avvenuti scala in un MCS del monumento. e quelli della PGA. arco di oltre duemila anni, a Roma i maggiori effetti, dovuti alla sismicità dell’Ap- raggiunseroPGA in alcuni [g] casi 0,05 gradi0,07 di intensità0,10 fino al VII–VIII 0,15 0,20grado0,25della 0,30 0,40 0,50 S (Molin e Guidoboni, 1989, Guidoboni et al., 1994). La tab. 1 mostra IMCS V-VI VI VII VIII IX IX-X X X-XI XI zione tra l’intensità della scala MCS e il valore di accelerazione massima Tab. 1 – Correlazione tra i valori di intensità della scala MCS e quelli della PGA. misurata nel corso di un terremoto o attesa in un determinato sito, il Peak Acceleration ( PGA). ndizioni geologiche locali hanno avuto rilevante influenza 9 nella distribu- danno: il danneggiamento è stato più severo per gli edifici e i monumenti
Capitolo 3 ) Il Colosseo: sulle ragioni del suo stato di danneggiamento Aspetti geologici e geofisici dei L terreni di fondazione La Fig. 7 descrive i terreni limitrofi alla fondazione del Colosseo secondo una rico struzione effettuata da Moscatelli et al. (2014) e da Pagliaroli et al. (2014a), sulla base di estese indagini geofisiche, geologiche e geotecniche. I terreni posti subito al di sotto della struttura di fondazione del Colosseo sono di due tipologie differenti (Moc- cheggiani Carpano, 1977; Bozzano, 1995; Funiciello, 1995; Funiciello, 2002, Jap- pelli, 2000; Sciotti, 2004; Pagliaroli et al., 2014a; Pagliaroli et al., 2014b) e detta- gliatamente descritti in Fig. 7: • sul lato Nord, un’alternanza di letti di sabbie limose e di sabbie vulcani- che, sovra stante a un’alternanza di dei Fig. 7 – Geologia terreni Fig. 7 adiacenti – Geologia la fondazione dei terreni del Colosseo adiacenti la fondazione del (da Pagliaroli e Colosseo (da Pagliaroli et al., 2014a). ciottoli e argille limose fluviali, a loro 10
Mario Como IL COLOSSEO Tab. 2 – Valori dei parametri per la caratterizzazione delle condizioni di vincolo del Colosseo ai terreni di base (di cui alla fig. 7, da Pagliaroli et al., 2014). Litotipo g VS n [kN·m-3] [m·s-1] [-] Bed rock sismico 22,0 800 0,46 CIL1 20,5 620 0,39 FTR1 20,5 680 0,45 FTR2,3-VGU2-VSN1b-CIL2 19,7 340 0,48 h 18,0 185 0,42 hm 19,0 530 0,40 MVA 20,5 550-650 2 0,48 PT1-PPT 16,0 650 0,39 SFTba1 20,0 590 0,46 SFTba2,3 18,5 270 0,49 VGU1 20,0 390 0,42 VSN1a 16,0 600 0,40 g: peso specifico; n: coefficiente di contrazione laterale; VS: velocità delle onde di taglio; CL1: ciottoli; CL2: argille limose fluviali; MVA: argille marine sovra-consolidate e argille marnose; PT1: tufi litoidi; SFTBA1: ciottoli; SFTba2: argille limose associate a sabbie e ghiaie. Tab. 2 – Valori dei parametri per la caratterizzazione delle condizioni di vincolo del Colosseo ai terreni di base (di cui alla fig. 7, da Pagliaroli et al., 2014). volta sovrapposte a una formazione collinari si rinviene un profondo banco di argille marine sovra-consolidate e di argille marine sovra consolidate e di argille marnose; argille marnose, indicato in Fig. 7 come • sul lato Sud depositi alluvionali dispo- formazione MVA. sti lungo l’antico alveo del Labicano e In Tab. 2 sono riportati, per le varie for- co stituiti da argille limose associate a mazioni, i valori dei parametri essenziali sabbie e ghiaie. Sul fondo dell’alveo si per caratterizzare le condizioni di vincolo rinviene in piccolo spessore una for- del Colosseo ai terreni di base. mazione costituita prevalentemente da ciottoli. Lo spessore della formazione alluvionale è compreso tra 20,0 m e 25,0 m. Sul lato Sud-Est, ma solo lateralmente alla fondazione, si rinviene una lente di tufi litoidi che si estende verso Est ma che non interessa la fondazione. Al di Fig. sotto8 –delle Gli spettri sismici che formazioni considerati come input sismico sul bed rock (da Sabetta et al. 2013). circondano l’alveo, sovrastate ai bordi da rilievi 11
Capitolo 4 ) Mario Como L Scuotibilità sismica dei ab. 2 – Valori dei parametri per la caratterizzazione delle condizioni di vincolo del Colosseo terreni di base (di cui alla fig. 7, da Pagliaroli et al., 2014). Litotipo terreni di fondazione del g [kN·m-3] VS [m·s-1] n [-] Colosseo Bed rock sismico 22,0 800 0,46 CIL1 20,5 620 0,39 TR1 20,5 680 0,45 Particolarmente TR2,3-VGU2-VSN1b-CIL2 interessanti sono 19,7 i risul- è soggetto 340 all’input sismico prescelto. La 0,48 tati di un’indagine in free field 18,0 effettuata forma 185 a campana della 0,42 distribuzione delle da Pagliaroli et al. (2014a) riguardanti accelerazioni con un massimo di 0,22 g, che m 19,0 530 0,40 la scuotibilità del sito dove è costruito il si rinviene solo sulla sommità della forma- MVA Colosseo, nella quale il bed 20,5 rock, fissato zione 550-650 alluvionale, sta0,48 2 a indicare che nelle T1-PPT alla profondità di 525 m dalla16,0 superficie, è alluvioni,650 contenute nelle0,39 cavità dell’alveo FTba1 caratterizzato da una velocità 20,0 Vs = 550 m/s. del590 Labicano, si produce 0,46 un fenomeno di FTba2,3 Tra i vari spettri sismici considerati 18,5 (UHS) risonanza. 270 Sulle sabbie 0,49vulcaniche la mas- l’input sismico scelto sul bed rock è l’INGV sima PGA raggiunge 0,10 g. VGU1 20,0 390 0,42 HS, di periodo di ritorno di 475 anni relativo I diagrammi riportati in Fig. 7a forniscono VSN1a 16,0 600 a suolo roccioso, sostanzialmente simile a i risultati numerici relativi 0,40 all’ampli fica- : peso specifico; coefficiente di contrazione laterale; quello corrispondente alla NTC-2008 per n: V S : velocità delle onde di taglio; il zione dell’accelerazione orizzontale delle CL1: ciottoli;suolo CL2: argille A conlimose fluviali; MVA: accelerazione argille pari spettrale marine a sovra-consolidate e argille marnose; formazioni superficiali investite da oscilla- T1: tufi litoidi; SFTBA1: ciottoli; SFTba2: argille limose associate a sabbie e ghiaie. 0,1g per T = 0, di cui al diagramma di Fig. 8. zioni di periodi che cadono nella media dei In Fig. 7b è rappresentata l’accelerazione di tre intervalli 0,1s÷0,5 s; 0,5÷1,0 s; 1,0÷2,0 s picco PGA che si produce al tetto delle varie rispetto alle oscillazioni di input imposte. formazioni presenti in superficie, quota fon- Si notino la forte amplificazione che si pro- dazione del monumento, quando il bed rock Fig. 8 – Gli spettri sismici considerati come input sismico sul bed rock (da Sabetta et al. 2013). g. 8 – Gli spettri sismici considerati come input sismico sul 12 bed rock (da Sabetta et al. 2013).
e sulla formazione di argille sovra consolidate costituenti il bed rock, su a fondazione del Colosseo vincolata elasticamente a essa nei riguardi di orizzontali. IL COLOSSEO Mario Como da scorrimentiMario elasticiComo orizzontali. Mario Como Nella formulazione del modello si è ritenuto MarioComo Mario ragionevole trascurare Como le deformazioni che si producono nel monumento rispetto a quelle La La formazione formazione subisce subisce oscillazioni dei costituite suoi terreni dicostituite oscillazioni fondazione. da da scorrimenti scorrimenti ela ela La formazione Nella formulazione formulazione del subisce oscillazioni del modello modello costituite si èè deformazioni L’entità delle da ritenuto ragionevole scorrimenti ragionevole che si produr-trascurarela Nella Nella Laformulazione formazione subisce subisce si oscillazioni ritenuto costituite da trascurar scorrimenti ele ni ni La che che si si producono del formazione producono nel modello nel ranno monumento monumento si èstrato oscillazioni nello ritenuto rispetto rispetto aragionevole costituite deformabile a da quelle quelle trascurar scorrimenti è conside- dei suoi dei suoi terre terre niNella Nella formulazione che formulazione si producono delmodello nel del modellosisièèrispetto rata comunque monumento ritenutoa ragionevole ritenuto ragionevole sufficientemente quelle piccola in dei suoitrascura terre trascurar L’entità L’entità delle delle deformazioni deformazioni che modo che si da si produrranno prendere produrrannoin conto nello solo nellole strato deforma- strato deformab deformab ni L’entitàche ni che sidellesi producono deformazioni producono nel monumento cheelastiche. nel monumento rispetto si produrranno rispetto a quelle nello aprendere quelle dei strato dei suoi terr deformab suoi terre comunque Fig. 9 – Il modello comunque sufficientemente sufficientemente piccola zioni piccola in in modo Un modo da generico da punto P(x,z) prendere in conto nello in conto solo solo odello del sistema L’entità L’entità accoppiato delle del sistema accoppiato comunque delle formazione deformazioni formazione sufficientemente deformazioni alluvionale-Colosseo. che piccola che strato si si produrranno in modo produrranno subisce quindi da nello prendere nello spostamenti strato in strato deforma conto solo deformab orizzontali: elastiche. Un alluvionale-Colosseo. elastiche. Un generico generico punto punto P(x,z) P(x,z) nello nello strato strato subisce subisce quindi quindi spostam spostam comunque elastiche. Un sufficientemente generico punto comunque sufficientemente piccola in modo piccola P(x,z) in nello modo strato da prendere subisce in quindi da prendere in conto conto so spostam sol duce nell’intervallo 0,1÷0,5 s e le risposte (1) u ( x, t ) elastiche. elastiche. molto differenti Ungenerico tra loro, Un generico a seconda puntoP(x,z) punto della P(x,z)nello nello ((strato uustrato subiscequindi xx,, tt )) subisce quindispostam sposta Al generico generico frequenza delle oscillazioni cui i ter-t la Al con tempo condizione diuut(equilibrio generico tempo equilibrio (xlax, t,condizione )t ) dinamico di equili- di un p Al Al reni sono investiti.141 generico Indipenden tempo tempo temente tt la dal la condizione condizione brio dinamico di di di un equilibrio piccolo dinamico dinamico elemento di un p dxdz di un p dxdz dxdz è dunque èèformazioni dunque dxdzAl fatto che trattasi Al di dunque generico tempot tlalaècondizione genericoalluvionali tempo condizionedidi2 equilibrio dunque equilibriodinamico dinamicodidiun un o piroclastiche, non si ampli ficano oscilla- ∂ 2u ∂ τ dxdzèèdunque dxdz dunque ρ ∂ 2u = ∂τ zioni con periodo compreso tra 0,5 s e 1,0 s, (2) ρ ∂ u2 = ∂τ ρ ∂t 22 = ∂z piccole amplificazioni, non superiori al 20%, ρ ∂∂2u2 u =∂z ∂t ∂t ∂∂ττ ∂z si producono per oscillazioni con periodi di ρ = se t(z,t) se t(z,t) è la la stensione tensione tangenziale. Latensione relazione2 ∂t∂t2 tangenziale. ∂z∂zdidi elasticità elasticità è: se t(z,t)traèè 1,0 oscillazione compreso tangenziale. e 2 s, mentre la tensione tangenziale. La La relazione se τ(z,t) è la relazione La rela-è: di elasticità è: per oscillazioni di periodo più piccolo, zione di elasticità è: compreso trase se t(z,t) s e 0,5èsla 0,1t(z,t) è silatensione tensionetangenziale. hanno invece tangenziale.La Laτrelazione relazione = G ∂u ∂u didielasticità elasticitàè:è: τ = G ∂u amplificazioni che interessano la superficie (3) τ = G ∂z ∂z ∂u ∂z∂u della formazione alluvionale posta nel letto dove GLabicano. ττ = G G ∂u // ∂z èèè il il modulo modulo di di elasticità elasticità tangenziale eelasticità èèè lo lo scorriment scorriment = ∂ztangenziale dove dell’antico alveo dove delG G il modulo di dove Gtangenziale elasticità è il modulo di e tangenziale e∂z∂z ∂u ∂u / ∂z lo scorriment Tali valutazionidistanti numeriche dzdell’amplificazione dell’elemento, uguale uguale e ∂u / ∂zperè lotutti i punti scorrimentopuntitradella della le dueformazione facce al distanti dove distanti dove GG dz dz è èildell’elemento, il modulo dell’elemento, modulo di di elasticità uguale elasticità per per tutti tangenziale tutti tangenziale i i e punti e ∂u ∂u / della / ∂z∂z èformazione è lo scorrimen formazione lo scorriment al al La sostituzione locale del moto sismico, La sostituzione in free field, nondella con- (3) della (3) nelladz(2) distanti nella (2) fornisce la dell’elemento, fornisce la notaperequazione uguale nota equazione tutti i del del distanti La distanti siderano l’effetto dzdell’elemento, dellasostituzione dz presenzadell’elemento, della (3) del grosso uguale nella uguale punti per (2) per della tuttii ipunti fornisce tutti formazione punti alla della lastessa nota della formazione equazione formazione quota z. aa del scorrimento scorrimento dello dello strato: monumento sul tetto della Lasostituzione scorrimento La dello strato: formazione. sostituzione della(3) strato: della La sostituzione (3)nella nella(2) della (2)fornisce nota equazione∂2delle (3) nella forniscelalanota oscillazioni (2) fornisce notaequazione di la equazionedel scorri- de 2u ∂2 u 2 scorrimento scorrimento Il modello dinamico del sistema dello dello strato: mento dello strato: strato: accoppiato ρ ∂∂2uu2 = G ∂∂2uu2 formazione alluvionale-Colosseo ρ = G ρ ∂t2222 = G ∂z2 222 La Fig. 9 descrive in un modello bidimensio- (4) ∂∂uu = G∂z ∂t ρ∂t ∂∂uu ∂z Durante le oscillazioni oscillazioni orizzontali delρ del = G monumento, la sua sua massa massa nale la formazione Durante alluvionale le di altezza H orizzontali ∂t2 2monumento, ∂t ∂z∂z2 2 la poggiante sullaforza Durante di argille sovra- Durante le oscillazioni orizzontali del monu- massa orizzontale: formazione le oscillazioni orizzontali del monumento, la sua forza forza consolidate costituenti orizzontale: Durante orizzontale: Durante il bed lelerock, oscillazioni oscillazioni su cui mento, orizzontali orizzontali delmonumento, del la sua massa monumento, M è soggetta allala la suamassa sua forza massa forzaorizzontale: orizzontale: Mu Mu (0, t ) Mu (0, tt)) (0, poggia la fondazione forza del Colosseo vincolata orizzontale: elasticamente a che essa sarà nei riguardi in ogni scorri- t equilibrata dalla distribuzione delle tensi diistante che che sarà menti orizzontali. sarà in ogni in base ogni delistante istante tt equilibrata equilibrata (5) MuMu dalla dalla (0, (0, t )t ) distribuzione distribuzione delle delle tensi tensi agenti La formazioneagenti alla allainbase monumento, fig. 8. La tensione tangenziale τ subisce che sarà agenti che saràallaoscillazioni in base ogni del ognidel monumento, istante monumento, costituite istante t equilibrata fig. dalla t equilibrata 8. fig. 8. Ladistribuzione tensione La tensione dalla tangenziale ττ delle tensidistribuzione tangenziale delle tens testa testa del del deposito deposito alluvionale alluvionale e quindi ee quindi risulta legata alla deformazion agenti testa agenti alla delalla basedel deposito base del monumento, alluvionale monumento, fig.risulta quindi fig. 8.8.La risulta legata Latensione legata alla tensione alla deformazion tangenziale deformazion tangenziale ττ alla alla testa testa del del deposito deposito dalla 13 dalla relazione: testa alla testa deldeposito testa del deposito del deposito dalla relazione: alluvionale alluvionale eequindi quindirisulta relazione: risultalegata legataalla alladeformazio deformazio
u(z,t) = (φAsin(z) = χ Asinz +χBz +cos B cos χ z ωt χ z)sin tuzione dellauguale ’elemento, (3) nellaper (2)tutti fornisce i punti ladove nota della equazione formazione delle oscillazioni alla stessa di quota z. Capitolo 4 ) si è posto: o dello ione strato: della (3) nella (2) fornisce LaLabase La base basela delladellaequazione della nota formazione formazione formazione èèèd’altra delle d’altra d’altra oscillazioni parte parte parte fissa fissasul fissa sulbed sul bedrock. bed rock.Deve rock. Deveesee Deve χ = ρdi/ G ello strato: ∂u La base ∂u 2 della 2 formazione è d’altra parte fissa sul bed rock. Deve e ρ =G 2 Incognita del problema 2 φφφ(H (H)))=== (H (AsinχlaχχHfunzione: è(Asin (Asin quindi (4) HH+++BB BcoscosχχχHH cos H)))=0 =0 =0 ∂t ∂2 u ∂z2 ∂u φ (H ) = (Asin χ H + B cos χ H ) =0 e le oscillazioni che sarà orizzontali in ogni ρ istante = Gt equilibrata del2 monumento, la sua massa dalla Dalla u(z,t) M è(12) soggetta si ha:= ( Asinalla χ z(4) + B cos χ z)sin ω t ∂t Dalla Dalla Dalla ∂z(12) (12) (12) 2 sisi si ha: ha: ha: ontale: distribuzione delle tensioni Dalla tangenziali τ (12) sibase ha: oscillazioni agenti orizzontali alla base del del monumento, Mumonumento, (0, t ) LaFig. la8.della sua formazione La massa(13) M èèsoggetta Atg( Atg((5) Atg( d’altra χχχH HH)alla parte ))===fissa −B−Bsul bed rock. Deve esser −B ale: tensione tangenziale τ (0,t) agisce alla testa Atg( χ H ) = −B φ (H ) = (Asint χ H + B cos χ H ) =0 del tdeposito ogni istante equilibrata dalla alluvionale LaLa La distribuzione sostituzione sostituzione sostituzione e quindi risulta delle della dellatensioni della (13) (13) (13) La tangenziali nella nella nella sostituzione (12) (12) (12) fornisce: della fornisce: fornisce: (13) nella (12) fornisce: base del monumento, fig. Mu legata alla deformazione La sostituzione t ) si produce (0,tensione 8. La che tangenzialedella (13) alla τ (0,t)nella agisce (12) alla fornisce:(5) Dalla (12) si ha: GG Gχχχ posito alluvionale e quindi risulta legata alla deformazione che si produce tg(tg(χχχHH tg( H) ))=== G ni istantetesta del depositodalla t equilibrata distribuzione delle (14) dalla relazione: tensioni tangenziali t χ22 ω2−B el deposito dalla relazione: tg(Atg( χ H )χ=Hm)m mω=ω e del monumento, fig. 8. La tensione tangenziale che, (0,t) τdopo alcuni agiscesviluppi, alla 2 msiωriduce a: quindi=che, che, che, dopo dopo dopo alcuni alcuni alcuniallasviluppi, sviluppi, sviluppi, sisi siriduce riduce riducechea:a: a: produce ∂u La sostituzione della (13) nella (12) fornisce: ito alluvionale (6) eu(0,t) m!! risulta τ (0,t) =legata G (0,t) deformazione si (6) che, dopo alcuni ∂z sviluppi, si riduce a: Gχ eposito dalla relazione: (15) (ωθ ((ωθ ωθ)tg( )tg( )tg( tg( χωθ H ωθ ωθ )= )))===ββ 2 β massa del monumento se m è la massa perdel unità di superficie monumento di appoggio. per unità di ( ωθ )tg( ωθ ) m=ω β ovvero: ovvero: ∂u ovvero: ostituiscesuperficie la condizione mu(0,t) =diτovvero: !! di appoggio. equilibrio (0,t) = G tra ladopo che, testaalcuni (0,t) del deposito ovvero:esilariduce sviluppi, base del a: (6) La (6) costituisce ato a deformabilità concentrata. la condizione di ∂z equilibrio x xx ⋅ ⋅tgx ⋅ tgx tgx (ωθ )tg(= = =βββ) = β ωθ tra la testa del deposito u(z,t) sie produce la base del piccolo della (16) fondazione in x ⋅ tgx = β atamento orizzontale del monumento strato per a deformabilità unità che di dove: dove: dove: superficie concentrata. ovvero: all’interno di appoggio. e stazionaria viene espresso dalla dove: relazione: ρρρHHH tuisce laLo condizione spostamento diorizzontale equilibrio trache u(z,t) la testa si pro-del xxdove: x= deposito ==ωθ ωθ θeθθ=la==base ωθ ρxρρH H2del ⋅ tgx H 22= β / /G /GG βββ=== ρ H u(z,t) = φ (z)sindove: ωt θ = (7)ρ H 2 / G β = mm m a deformabilità concentrata. duce all’interno della fondazione in oscil- x = ωθ ρ Hm lazionesulle mentoIl Colosseo: orizzontale stazionaria u(z,t) ragioni conche con con del viene si qqsuo espresso q===produce tempo tempo tempo stato dello dalla all’interno di dello dello strato strato strato danneggiamento (17) (inxsecondi) della (in (in fondazione =secondi) secondi) ωθ θe=eebb in 2 b=ρ==Hrapporto rapporto rapporto /G β di dimassa =di massatra massa tralala tra laf relazione: m Il Colosseo: azionaria sulle ragioni vienesulle Il Colosseo: espresso ragioni condel dalla monumento q monumento del suo suo= tempo stato relazione: monumento(adimensionale). stato di dello strato danneggiamento (adimensionale). (adimensionale). di danneggiamento (in secondi) e b = rapporto di massa tra la con (adimensionale). q = tempo dello con θ = tempo strato (in secondi) delloestrato (in secondi) b = rapporto di massae β tra la form monumento LaLa (16) (16) rappresenta rappresenta l’equazione l’equazione delle delle frequenze frequenze del del sistema sistema (7) u(z,t) = φLa (16) (z)sin ωrappresenta t monumento (adimensionale). l’equazione = rapporto di delle massa frequenze (7) tra la del formazione sistema e il accopp accop accopp Il Colosseo: sulle ragioni 142 La del ne-monumentosuo ne-monumento ne-monumento (16) statorappresenta di danneggiamento La (16)nell’ipotesi nell’ipotesi nell’ipotesi l’equazione didi monumento rappresenta diconnessione delle connessione connessione l’equazione (adimensionale).frequenze orizzontale delle frequenze orizzontale orizzontale del sistema rigida rigida rigida del sistema accopp tra tralala tra accoppiatolabb ne f(z) risolve l’equazione: ne ne-monumento nell’ipotesi di connessione orizzontale rigida fre-tra la baseb tra la f(z) risolve ne f(z) dove la l’equazione: risolve funzione2 mento l’equazione: sulledragioni mento mento φ(z) φ mento eeeililil risolve 2 ρω 2 e ilmento tetto tettodella tetto l’equazione: ne-monumento dellaformazione. della formazione. formazione. La (16) rappresenta nell’ipotesi di connessione l’equazione orizzontale delle rigida Il Colosseo: dd 22φ del + Ancora, suo Ancora, Ancora, ρω stato 2 φ = 0 tetto di dalla dalla dalla edellatettoformazione. danneggiamento il(15), (15), (15), se sequenze della se del sistema accoppiato formazione. (8) formazio nzione f(z)(8)risolve l’equazione: φ ρω (8) = 00 dalla (15), se mm Ancora, dalla (15), se ne-monumento nell’ipotesi di connessione dz 2 + + Ancora, G φ φ= 2 dz G m→ →0m00, →,,tg(tg( tg( ωθ ωθ )ωθ ))→ (8) ωθωθ →πππ/ /2/222 0 , ωθ ωθ → orizzontale rigida tg(tra →→ la ∞, base∞, ∞, ∞, delωθ→ → monu → π /mento dzd φ ρω 2 2 G 2 , )→ presentata funzione f(z) dall’integrale: e quindi risolve è rappresentata l’equazione: 142 dall’integrale: φ =0 m e ritrova→ ilritrova 0 tetto della tg( ωθ ) (8) → formazione.circolare∞, ωθ → π /2 presentata dall’integrale: dz eeela+la lafrequenza 2 frequenza frequenza G circolare circolare circolare e la frequenza www circolare ritrova lala w ritrova lafrequenza frequenza frequenza la frequenzacircolare circolare circolare dello dello dello dello strato strato strato strato inin in fre in presentata dall’integrale: d eφ laρω 2 frequenza 2 circolare Ancora, w ritrova dalla la (15), frequenzase circolare dello strato in φ (z) = Asin (9) dall’integrale: rappresentata + χ z φ+ =B0cos χ z m →Mario 0 , tg(ωθ) Como→(9) (8) ∞, Mario ωθ → Como π/2 φ (z) = Asin dz χGz + B cos χ z φ (z) = Asin χ z + B cos χ z 2 e la frequenza circolare (9) (9) ω ritrova la fre- o:è rappresentata dall’integrale: φ (z) = Asin χ z + B cos χ z (9) strato in free field, cioè o: o: dove si è posto: quenza circolare dello osto: χla =frequenzaρ / G di quelle oscillazioni la frequenza di quelle cheoscillazioni non (10) oscillazioni che non φ (z) =χ Asin = χρz/+GB cos laχfrequenza z di quelle (9)considerano 143 che non presente, considerano sul tetto prese de (10) χto, = ρ / G considerano presente, 143 (10) 143 143 sul tetto dello stra to, problema è quindi laχfunzione: èelposto: =la massa ρ / G delto,monumento: la massa del monumento: (10) (10) la massa del monumento: 143 el el problema problema èè quindi Incognita quindi la lalaχfunzione: del problema funzione: = èρ quindi/ G la funzione: πV ta del problema è quindi funzione: = ωS → ω (10) πVS T = 2π = 4H 2π u(z,t) = ( Asin χ z + B cos χ z)sin ω →ωωt f , f (19) = (11) T= = u(z,t) gnita del problema è= ( Asin quindi la χ z + funzione: B cos χ z)sin ω t 2H f , f 2H (11) ω f , f VS ω u(z,t) (11) ( Asin z u(z,t) = ( Asin χ z + cos χ z)sin ω t = χ + B cos χ z)sin ω t (11) (11) f , f dove χ zV+sfissa = cos (G/r) =ωVvelocità dove0,5 Vs onde delle 0,5 = (G/ρ) = velocità di taglio delle nella di onde (Newm formazione 0,5 la formazioneu(z,t) = ( Asin è d’altra parte B sulz)sin χdovebed trock. Deve = (G/r) =essere quindi: (11) velocità delle onde taglio nella form la formazione della La la formazione base formazione è d’altra della è d’altra è d’altra parte formazione parte senblueth, fissa è fissa parte fissa sul d’altra sul 1975; sul bed parte bed Como rock. fissa s rock. bed rock. senblueth, e Deve di Deve Lanni, Deve 1975; essere taglio essere nellaquindi: quindi: 1979). essere Como formazione quindi: e 1975; Lanni, 1979). (Newmark- sulφbed (Hrock. Deve essere ) =è(Asin quindi: H +fissa B cos H )rock. =0 Deve Rosenblueth, Como e Lanni, 1979). ase della formazione d’altra χparte sul χbed essere quindi: (12) φ (H φ φ (H (H )) = =) =(Asin (Asin (Asin χχH χ + B cos H + B cos Valutazioni H χχHH) )=0=0 numeriche cos (12) φ (H ) = (Asin χ H + B cos χ H ) =0 χ H ) =0 numeriche Valutazioni (12) (12) Valutazioni numeriche (12) (12) si Le valutazioneLe sono state fatte valutazione sullastate Le sono basefatte dei dati sonosulla illustrati statebase fattedei nella dati descrizione illustrati ne 12)ha: si si ha: ha: numento. valutazione sulla base asi(12) ha:si ha: Atg( Atg(χχH H )) = −B numento. 14 Atg( = −B (13) (13) Atg(χ Atg( PesiχχH HH))) = −B = −B = −B Pesi (13) (13) (13)
IL COLOSSEO dei dati illustrati nella descrizione del Volte circumferenziali e pareti monumento. – Peso delle volte circumferenziali e pareti: Wp = 287.424 t Pesi Il Colosseo: sulle ragioni del suo stato di danneggiamento Fondazione Peso totale del monumento – Area del basamento ellittico: Il Colosseo: W sulle = 946.401 IlMColosseo: ragioni del suo stato di danneggiamento sulletragioni del suo stato di danneggiamento A = π/4(187,2·156,5 – 84,2·54,5)Volte=19.405,5 m circumferenziali 2 e pareti – Volume complessivo del basamento: Massa – Peso delle volte circumferenziali totale del monumento e pareti: Wp = 287.424 t V = 19.405,5·12,0 = 232.866,0 m 3 VolteVolte circumferenziali circumferenziali m = 96.473 e paretit·s /m e pareti 2 – Peso specifico: γ = 2 t/m– 3 Peso – totale Peso delledelle Peso del monumento volte circumferenziali volte circumferenzialie epareti: pareti:Wp Wp== 287.424 287.424 tt – Peso della fondazione: Pressione media sulla WM = 946.401 t base dell’anello ellit- Wf = 232.866,0·2 = 465.732Peso t Peso totale totale del monumento del monumento tico di fondazione Massa totale del monumento: σm = (946.557 –W28.483 WM= =946.401 - 18.452,1)/19405,5 946.401 tt = M Ipogei 899.622,0/19405,5 = 46 t/m22 La struttura sotterranea degli Massa ipogei totale si svi-del monumento: m = 96.473 t·s /m Massa totale del monumento: luppa sotto l’arena e ha pianta ellittica pari Periodo proprio m =di 96.473oscillazione t·s2/m del com- all’ellisse interna dell’anelloPressione di fondazione media su sulla plesso baseformazione dell’anello m = 96.473 ellitticot·s2/mdi fondazione alluvionale-monumento indicato e altezza pari a 8 m. Nel = (946.557 scalcolo Pressione m del –sulla media La28.483 base-dell’anello velocità 18.452,1)/19405,5 delle onde di=fondazione di taglio ellittico 899.622,0/19405,5 nella for- =4 Pressione peso è stato considerato un rapporto media sm =vuoto sulla (946.557mazione base dell’anello – 28.483alluvionale ellittico - 18.452,1)/19405,5 di è stata valutata fondazione pari a = 899.622,0/19405,5 = 46 per pieno pari a 0,4 con γ = Periodo 1,6st/m = 3 .proprio di– oscillazione (946.557 270m/s. 28.483 - Il18.452,1)/19405,5 peso del specifico della complesso formazione = formazione alluvionale-mo 899.622,0/19405,5 =4 m – Area in pianta degli ipogei:La Periodo velocitàpropriodelle onde è inoltre di taglio risultato nella essere formazione γ di oscillazione del complesso formazione alluvionale-mon = 1,85t/m alluvionale 3 . Il è stata valu A = π/4·84,2·54,5 = 3.604,1Periodo m 270m/s. 2 Il pesodelle La velocità proprio di modulo specifico onde didella oscillazione di del taglio elasticità formazione nella tangenziale è inoltre formazione complesso dellaalluvionale-mo for- risultato alluvionale formazione èessere g=1 stata valuta – Volume complessivoLamodulo degli di ipogei: elasticità mazione tangenziale è quindi: della formazione velocità delle onde di taglio nella formazione alluvionale è stata =valu 270m/s. Il peso specifico della formazione è inoltre è quindi: risultato essere g 1,8 V=3.604,1·8,0 = 28.832 m3 270m/s. modulo di elasticità tangenziale Il peso specifico della formazione della formazione 1,85 è quindi: è inoltre risultato essere g = 1 2 – Peso degli ipogei: G = 270 ⋅ 1,85 = 13.748 modulo di elasticità tangenziale della formazione G = 270 ⋅9,81 = 13.748 2 è quindi: Gip = 28.832·0,4·1,6= 18.452,1 t 9,81 Il fattore q, il tempo delloθ,strato, Il fattore vale 1,85 quindi, convale la seconda quindi, delle (17) Gil=tempo ⋅ dello =strato, 2 270 13.748 Il fattore Fondazione degli ipogei do un’altezza della sacca q , il tempo dello con laalluvionale, strato, seconda delle vale H,9,81 quindi, pari (17), a 25 con assumen m:la do seconda un’al-delle (17), a do un’altezza della sacca alluvionale, H, pari a 25 m: – Altezza: 4 m Il fattore q, il tempo tezza della dello saccavale strato, alluvionale, quindi, con H, pari a 25 m: delle (17) la seconda – Volume fondazione ipogei: do un’altezza della sacca alluvionale, ρ H 2 H, pari 2 1,85a⋅ 25 2 252 m:= 0,093 θ= ρH = 1,85 ⋅ 25 V=3.604,1·4,0 = 14.416 m3 θ = G = 9,81⋅13748 = 0,093 – Peso fondazione ipogei: G 9,81⋅13748 La La massa specifica mθmdel ρ H 2 1,85 ⋅ 25la2 Gfip = 14.416·2,0 = 28.483 t massa La massa specifica =delmonumento, specifica= m del monumento, cioè cioè massa monumento, la massa= 0,093 totale cioèdel totale delmonum monum portata all’area A della la superficie massa G totale della del 9,81⋅13748 fondazione, monumento portata all’area A della superficie della fondazione, viene calcolata come: viene calcolata rapportata come: Pareti radiali (setti) all’area A della superficie M W W della σ fondazione, La massa specifica m del monumento, == M ==cioè mmcome: =laσ mmmassa totale del monum – Peso di tutte le pareti radiali (setti): viene calcolata portata all’area A della superficie dellaAfondazione, A Ag Ag g viene calcolata come: Ws = 69.120,0 t se ssem sèmlaè pressione la pressione (20)media mediacomplessiva complessivaM agente agenteσ sulla W sulla fondazione, fondazione,precedepreced m= = = m Pareti del podio valutata valutata pari paria a 46 46 t/m t/m2 2. . A Ag g Il rapporto Il rapporto di di massab btra massa tra laformazione formazione ee il il monumento risulta risultaquindi – Peso delle due pareti delsepodio: è la pressione se media σ è lala pressione mediamonumento complessiva quind smvamente vamente per perH H = = 25 25 m: m:m complessiva agente sulla fondazione, preced Wmp1 = 11,374.0 t; Wmp2 = 4664 t valutata pari a 46 t/magente 2 . sulla fondazione, precedentemente ρHHt/m1,85 1,85 25 Il rapporto di massa b trapari valutata aρ 46 . e⋅⋅ 25 2 laββformazione == m == 46 il monumento = 1,00 = 1,00 risulta quind Gradonate Il rapporto di massa m β tra 46 la formazione e il vamente per H = 25 m: – Peso delle gradonate: Wg = 63.848,0 t La frequenza monumento circolare w delle risulta quindi, rispetti oscillazioni del sistemavamenteaccoppiato for La frequenza circolare w delle ρ Hoscillazioni 1,85 ⋅ 25 del dell’equazione: sistema accoppiato f alluvionale e monumento si βottiene = come come soluzione = soluzione = 1,00 alluvionale e monumento si ottiene dell’equazione: 15 m x ⋅ tgx46 = 1,0 x ⋅ tgx = 1,0
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