Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia - Risultati e Prospettive
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Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia Risultati e Prospettive con il contributo di
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes SOMMARIO Premessa1 Glossario5 Capitolo 1 L’importanza di conoscere le dimensioni del maltrattamento in Italia 6 1.1 La promozione di un sistema permanente di monitoraggio della violenza sui bambini: il progetto dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza 6 1.2 Il ruolo del CISMAI e di Terre des Hommes nel promuovere un sistema di monitoraggio in Italia 8 1.3 Il monitoraggio quale strumento fondamentale per il contrasto del maltrattamento 9 1.4 Monitoraggio del maltrattamento: la situazione italiana 12 1.5 Analisi comparativa sulla rilevanza del maltrattamento a livello internazionale 14 Capitolo 2 Metodologia dell’indagine e significatività dei dati 16 2.1 Il Piano Campionario 17 Capitolo 3 I risultati dell’indagine 19 3.1 I minorenni presi in carico dai Servizi Sociali in Italia 19 3.2 I minorenni presi in carico dai Servizi Sociali per maltrattamento 21 3.3 Le tipologie di maltrattamento 24 3.4 Gli interventi attivati dai Comuni per i minorenni maltrattati 27 Capitolo 4 Il caso di Roma 28 4.1 I minorenni maltrattati sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria 28 Capitolo 5 Conclusioni32 Capitolo 6 Raccomandazioni34 Appendice Nota metodologica 36 A Il Piano Campionario 36 B I Comuni rispondenti 38 C L’indagine e le fasi di rilevazione 40 D La struttura della scheda di rilevazione dati: obiettivi specifici e domande 42 E Le tabelle 44 Indice dei grafici e delle tabelle 48 Bibliografia 49
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia PREMESSA Vincenzo Spadafora Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Ho fortemente voluto questo di uno dei genitori (la donna nata stia alimentando una cultura della lavoro di ricerca per misurare e in prigione che ora è in prigione violenza “normalizzata” (leggi vi- analizzare, fino in fondo, la portata con la figlia piccola; il sedicenne deogiochi, serie tv, film, ecc.) e del del maltrattamento e della violen- recluso per reati di camorra, gli sessismo esasperato, con la merci- za su bambini e adolescenti. stessi del padre…). La violenza è ficazione dei corpi, considerati dei Il risultato mi investe con una cioè quasi sempre una lingua che veri e propri «oggetti». Non solo: realtà con la quale mi misuro ogni si impara da piccoli, è un «lessico una cultura che certifica che tutti settimana, direi purtroppo quasi famigliare», comune alle diverse sono liberi di prendersi ciò che ogni giorno, per i fatti di cronaca classi sociali, oppure è una risposta vogliono pur di appagare i propri e per le molte segnalazioni che ad un contesto sociale degradato. desideri. Anche quando ciò che riceviamo dai singoli e dalle asso- In presenza di uno Stato attento, vogliono danneggia un adolescente ciazioni. È insomma una realtà che uno Stato che fa lo Stato con poli- o un bambino. ben conosco, eppure la lettura delle tiche di sostegno e recupero, con violenze e dei maltrattamenti subi- una scuola capace di forgiare, quel Avere dati affidabili e comparabili ti dai minorenni, chiusi in numeri «lessico famigliare» trova un anta- negli anni è solo il primo passo, senza appello e senza possibili gonista in un sistema di valori e di occorre poi lavorare, come stiamo interpretazioni, mi pone quesiti solidarietà: e con ogni probabilità cercando di fare insieme ai tanti antichi e riflessioni dure. si stempera fino a scomparire, fino soggetti attivi in questo ambito, per a tradursi in un nuovo linguaggio. rendere più efficaci i nostri inter- Vorrei condividere con quanti venti. A partire proprio dalla pro- stanno lavorando per arginare Terzo, se viene violato il rappor- mozione di una cultura fondata sui questo fenomeno le mie riflessioni to di fiducia primario, quello fra diritti umani, sul senso profondo più immediate scaturite da quanto genitore e figlio, tra la cerchia dei della collettività e della solidarietà. emerge da questa ricerca. parenti, degli amici più intimi e il Se non si terranno presenti questi minorenne: come si può pensare aspetti, ci ritroveremo a breve Primo, i danni. Segni profondi, che un bambino o una ragazza travolti e segnati dai numeri affilati vissuti incancellabili, sanabili possa credere in qualcosa? I geni- dei maltrattamenti, delle violenze nella misura in cui si lavora e ci si tori, gli adulti di riferimento sono a danno dei minorenni. Ma noi impegna ad aiutare i minorenni il nostro primo e più importante faremo di tutto, perché ciò non vittima di maltrattamenti. E qui tramite col mondo, di lì passa non succeda. torniamo ad uno dei temi cari solo l’equilibrio personale, ma all’Authority: l’ascolto. Spesso la anche il rapporto con l’esterno. Se soglia di attenzione verso gli under in famiglia scorre violenza, sarà 18 è limitata, viziata da pregiudizi difficile per un minorenne riuscire («sono vuoti, sono apatici, non ad avere una normale relazione seguono…»), mentre dovremmo con il «fuori», non solo per il danno sempre ascoltare i ragazzi, alzare subìto (e per i sensi di colpa e la il livello dell’attenzione invece che vergogna che, come sappiamo, l’ansia di controllo. Quante volte si spesso accompagnano la vittima), sarebbero potuti evitare orrori più ma perché il mondo fuori non può grandi se solo avessimo ascoltato essere che cattivo visto che il mon- di più quella ragazza, letto i segnali do “dentro” lo è già stato. di sofferenza di quella bambina, preso sul serio quel ragazzino… Quarto e ultimo: il terreno di coltura. Nessuno di noi è un’isola Secondo, che la violenza come come ci ricordava Aristotele, siamo la povertà, spesso si eredita, lo immersi in una società, siamo dimostrano le tante storie che i condizionati da ciò che ci circonda ragazzi mi hanno raccontato in e dalla cultura del periodo, siamo questi mesi girando l’Italia, storie collegati l’uno all’altra. E allora, che di frequente replicano quella mi viene da domandarmi se non si 1
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes Linda Laura Sabbadini Istituto Nazionale di Statistica Il lavoro svolto dall’Autorità Ga- vittime e degli autori di reato mino- rante per l’Infanzia e l’Adolescenza renni. nella conoscenza del fenomeno e nel monitoraggio del maltrat- Altresì importante la ricognizione tamento minorile si è rivelato di delle tante esperienze territo- particolare importanza e costitui- riali e associative sul territorio, sce una prima tappa significativa che sebbene non forniscano dati nel tentativo di riempire un vuoto omogenei, sono testimonianza informativo. L’ISTAT ha fornito di una ricchezza conoscitiva e di supporto nella definizione del dise- una elevata sensibilità. Da questa gno di indagine. prima analisi dovrebbe derivare l’identificazione dei gap conoscitivi Come più volte raccomandato, in- e l’individuazione delle possibili fatti, dalle organizzazioni interna- strategie per colmarli, al fine di zionali, è essenziale sviluppare un disegnare strumenti utili e standar- sistema di informazioni e monito- dizzati sul territorio nazionale. raggio del maltrattamento dell’in- Essenziale anche l’attenzione alle fanzia per disegnare e adottare fasce più vulnerabili dei minoren- politiche efficaci per la soluzione ni, ad esempio le vittime di sfrut- e prevenzione dei problemi dei tamento economico, i rifugiati e i minorenni, nonché per il moni- richiedenti asilo, i rom o i minoren- toraggio della protezione stessa ni in situazioni di gravi limitazioni dell’utenza presa in carico. fisiche o psichiche. In tal senso, l’indagine sul maltrat- Si ringrazia l’Autorità Garante per tamento dei bambini e degli ado- il prezioso lavoro svolto che rap- lescenti in Italia rappresenta una presenterà un tassello fondamenta- prima sperimentazione di rilievo le nel processo di definizione di un che permette di iniziare a definire sistema di informazioni adeguate i contorni del disagio sociale. Rile- utili per le politiche. vazioni di questo tipo necessitano tuttavia di un investimento ancora più ampio che permetta di garanti- re la periodicità dell’informazione e soprattutto la sua completezza. In futuro sarà fondamentale realiz- zare un approccio più comprensivo alla conoscenza del fenomeno, che preveda come prima fase il censimento delle fonti inerenti al maltrattamento dei minorenni, cito come esempio l’indagine sulla violenza contro le donne dell’ISTAT che raccoglie alcune informazioni sulla violenza sessuale vissuta pri- ma dei 16 anni o la violenza fisica subita da parte dei genitori, o le fonti giudiziarie che, anche se limi- tatamente al fenomeno di violenza conclamata, offrono il quadro delle 2
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia Achille Variati Sindaco di Vicenza e delegato ANCI al welfare I Comuni sono gli enti cui il sistema te e attenta ai bisogni dei minoren- giuridico pone in capo l’erogazione ni vittime di maltrattamenti. delle prestazioni sociali e l’organiz- zazione dei relativi servizi e delle Non possiamo non evidenziare che risorse ad essi destinate e sono in questo periodo di crisi i Comuni il luogo in cui i diritti diventano si debbano confrontare anche con concretamente esigibili e questo è le difficoltà connesse alla ridu- tanto più vero per i minorenni in zione dei fondi disponibili per le quanto categoria più debole. politiche sociali, una realtà che ha dirette ricadute anche negli inter- L’impegno delle amministrazioni venti a favore dei minorenni. Oltre locali nel promuovere e tutelare i alla contrazione generalizzata degli diritti delle persone di minore età, altri fondi destinati agli interventi applicando il pieno riconoscimento sociali, più specificatamente preoc- della specificità della condizione cupa la riduzione dei finanziamen- minorile e del superiore interesse ti riservati all’attuazione dei diritti del minore in ogni questione che lo dei minorenni ascrivibili alla legge riguardi, deve diventare ancora più 285/1997, riduzione che certo non forte quando il minore in questio- rappresenta un segnale di impulso ne è vittima, anche solo presunta, verso il rafforzamento dell’azione di maltrattamenti o abusi. di tutela. ANCI ha partecipato a questa Ringraziamo l’Autorità Garante per ricerca consapevole che si tratti di l’Infanzia e l’Adolescenza che ha un importante primo passo verso promosso la ricerca e auspichiamo una sempre più approfondita che la proficua collaborazione atti- conoscenza di queste delicatissime vata con CISMAI, Terre des Hom- tematiche e dell’avvio di una rac- mes Italia, ISTAT possa proseguire colta sistematica di dati attraverso per costruire insieme un sistema l’utilizzo di un linguaggio comune. permanente di monitoraggio della Ed è grazie alla disponibilità dei Co- violenza sui bambini, indispen- muni che si sono resi disponibili a sabile per poter programmare partecipare che si è potuti giungere interventi soprattutto in un’ottica a questa prima “Indagine naziona- di prevenzione. le sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia”. Riteniamo infatti necessario affrontare queste problematiche con conoscenze che consentano agli operatori dei servizi, interventi mirati e a supporto dei minorenni coinvolti e delle loro famiglie. Questa ricerca ci impone un im- pegno maggiore ad organizzare un preventivo lavoro in rete tra Servizi Sociali dei Comuni e quelli specialistici del servizio sanitario, al fine di garantire quella tempesti- vità della presa in carico competen- 3
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes Ermenegilda Siniscalchi Capo Dipartimento Pari Opportunità L’indagine sul maltrattamento dei stero dell’Interno e della Giustizia, bambini e degli adolescenti in Ita- tutte le informazioni utili per il lia, promossa dall’Autorità Garante monitoraggio del fenomeno. per l’Infanzia e l’Adolescenza e realizzata in collaborazione con La banca dati rappresenta uno CISMAI, Terre des Hommes, con il degli strumenti a disposizione supporto di ANCI e di ISTAT, offre dell’Osservatorio per il contrasto un contributo fondamentale alla della pedofilia e della pornografia rappresentazione della dimensio- minorile, che ha il compito di ne del fenomeno nel nostro Paese acquisire e monitorare i dati e le e colma un vuoto di conoscenze informazioni relativi alle attività segnalato da anni a livello istituzio- delle pubbliche amministrazioni nale e dalla società civile. per la prevenzione e la repressione della pedofilia. La rilevazione costante dei dati sul- la condizione dei bambini e degli I risultati di questa indagine of- adolescenti è una responsabilità frono una importante prospettiva istituzionale per gli Stati parti che complementare a quella propo- hanno ratificato la Convenzione sui sta dai flussi informativi raccolti diritti del fanciullo al fine di moni- nella banca dati, descrivendoci il torare l’effettiva e concreta appli- fenomeno dal punto di vista dei cazione dei diritti da essa sanciti. Servizi Sociali territoriali e dell’in- Inoltre, in relazione alle situazioni tensità del lavoro che investe le di abuso e sfruttamento sessuale, operatrici e gli operatori, e ai quali specifici obblighi di monitoraggio siamo profondamente riconoscenti discendono anche dalla Conven- per le energie dedicate a fornire zione del Consiglio d’Europa sulla le informazioni alla base di questa protezione dei bambini contro importante iniziativa. l’abuso e lo sfruttamento sessuale, che il nostro Paese ha ratificato con la legge 1 ottobre 2012, n. 172. L’articolo 10 c. 2 della Convenzio- ne richiede, infatti, che gli Stati istituiscano “meccanismi per la raccolta di dati o punti di informa- zione a livello nazionale o locale e in collaborazione con la società civile, che consentano, nel rispetto delle esigenze legate alla protezio- ne dei dati personali, l’osservazio- ne e la valutazione dei fenomeni di sfruttamento e di abusi sessuali a danno dei bambini”. In questa direzione si è mosso anche il Dipartimento per le Pari Opportunità sostenendo la creazio- ne di una banca dati che raccoglie, con l’apporto delle Amministrazio- ni centrali, in particolare del Mini- 4
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia GLOSSARIO Abuso sessuale Coinvolgimento di un minorenne in atti sessuali, con o senza contatto fisico, a cui non può liberamente consentire in ragione dell’età e della preminenza dell’abusante; lo sfruttamento sessuale di un bambino o di un adolescente; la prostituzione infantile; le diverse forme di pedo-porno- grafia. Cintura metropolitana Comuni posti alla periferia delle Città metropolitane. Città metropolitana Comuni posti al centro dell’area metropolitana secondo la definizione ISTAT (Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania, Cagliari). Incidenza Nuovi casi registrati entro un determinato arco temporale. Maltrattamento all’infanzia L’abuso o maltrattamento all’infanzia è costituito da tutte le forme di maltrattamento fisico e/o psicologico, abuso sessuale, trascuratezza o trat- tamento trascurante o sfruttamento commerciale o di altro tipo, che ha come conseguenza un danno reale o potenziale alla salute del bambino, alla sua sopravvivenza, sviluppo o dignità nel contesto di una relazione di responsabilità, fiducia o potere (OMS, 2002). Maltrattamento fisico Presenza di un danno fisico dovuto ad aggressioni fisiche, maltrattamenti, punizioni corporali o gravi attentati all’integrità fisica e alla vita. Maltrattamento psicologico Relazione emotiva caratterizzata da ripetute e continue pressioni psicologiche, ricatti affettivi, indifferenza, rifiuto, denigrazione e sva- lutazioni che danneggiano o inibiscono lo sviluppo di competenze cognitivo-emotive fondamentali quali l’intelligenza, l’attenzione, la perce- zione, la memoria. Patologia delle cure Somministrazione di cure inadeguate ai bisogni fisici e/o psichici del bam- bino, e soprattutto alla sua età ed al suo sviluppo (discuria, in caso di cure distorte; ipercuria, in caso di cure eccessive). Prevalenza Tutti i casi presenti entro una popolazione definita in un determinato momento o intervallo di tempo. Presa in carico del minore Processo attraverso il quale il Servizio Sociale, a fronte di una domanda espressa o inespressa, progetta ed eroga una o più prestazioni/interventi rivolti al minore e alla sua famiglia, sulla base della propria specifica competenza istituzionale. Trascuratezza fisica e/o affettiva Si intende la grave e/o persistente omissione di cure nei confronti del bambino o gli insuccessi in alcune importanti aree dell’allevamento, che hanno come conseguenza un danno significativo per la salute o per lo sviluppo e/o un ritardo della crescita in assenza di cause organiche. Violenza assistita Situazione nella quale un minorenne assiste, direttamente o indiretta- mente, o percepisce gli effetti di atti di violenza compiuti su figure di riferimento per lui o lei affettivamente significative. Regioni per ripartizione geogra- Nord (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia Trentino-Alto Adige, fica Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna); Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio); Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Cala- bria, Sicilia, Sardegna). 5
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes CAPITOLO 1 L’IMPORTANZA DI CONOSCERE LE DIMENSIONI DEL MALTRATTAMENTO IN ITALIA 1.1 La promozione di un sistema permanente di monitoraggio della violenza sui bambini: il progetto dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza L’Autorità Garante per l’Infanzia e relativa alla lotta contro l’abuso e violenza, che si evidenzia sia in un l’Adolescenza viene istituita con la lo sfruttamento sessuale dei mino- sommerso difficilmente calcolabile, legge 12 luglio 2011, n. 112. L’Italia renni e la pornografia minorile. ma evidente, sia in una difficoltà risponde così alle raccomandazioni a dotarsi di strumenti di cono- espresse dai principali organismi Il Rapporto “Toward a world free scenza e monitoraggio del feno- internazionali, in particolare dal from violence” sulla violenza contro meno, nonché di valutazione delle Comitato ONU sui Diritti dell’In- l’infanzia nel mondo, pubblicato politiche specifiche messe in atto. fanzia, dotandosi di un organismo dal Rappresentante Speciale per Si riscontra anche una insufficiente indipendente per la protezione e le violenze contro i minorenni del formazione degli operatori, anche promozione dei diritti delle perso- Segretario Generale delle Nazioni di quelli del mondo della scuola e ne di minore età. Unite nell’ottobre 2013, fornisce della sanità, che dovrebbero saper un quadro esaustivo del fenomeno riconoscere e farsi carico dei casi Il tema dell’abuso e maltrattamen- a livello mondiale evidenziando che intercettano quotidianamente. to dell’infanzia ha costituito uno quanto povertà, disuguaglianze e dei principali focus di attenzione condizioni di disagio possano costi- L’esperienza di ricerca di CISMAI del lavoro di questi anni. In parti- tuire fattori di rischio. Il Rapporto e Terre des Hommes si è concretiz- colare, anche in alleanza con chi sottolinea inoltre la necessità di po- zata negli scorsi anni nella “Prima da tempo si occupa di questi temi, litiche solide per la prevenzione e il Indagine nazionale quali–quantita- è emersa con forza la necessità, da contrasto, anche per mettere fine al tiva sul maltrattamento a danno di un lato, di conoscere e monitorare fenomeno dell’impunità, oltre alla bambini”, che ha fornito un quadro il fenomeno in modo completo e necessità di una raccolta di dati si- sui dati del fenomeno in Italia puntuale – anche a fronte dell’am- stematica e di una ricerca continua raccolti attraverso i casi in carico pio sommerso –, dall’altro, di sul fenomeno della violenza e degli ai Servizi Sociali e nello studio sviluppare modalità che permetta- abusi sui minorenni. nazionale “Tagliare sui Bambini è no di agire in un’ottica preventiva Il Rapporto sottolinea anche la davvero un risparmio?” condotto oltre che riparativa. Abbiamo così necessità di dare priorità agli dalle stesse realtà in collabora- realizzato delle collaborazioni, con interventi preventivi, dedicando zione con l’Università Bocconi, attori istituzionali e non, per poter particolare attenzione all’accre- che ha chiaramente dimostrato, intervenire su leggi, politiche e scimento delle competenze dei anche attraverso comparazioni prassi e realizzare analisi e propo- professionisti del settore, all’ascol- internazionali, quale sia il costo di ste che mirano a creare un sistema to e partecipazione dei minorenni medio e lungo periodo, anche in nel suo insieme più efficace nella (che possono fornire indicazioni termini economici, del mancato presa in carico dei casi di maltrat- preziose per rendere più efficaci le investimento sull’infanzia. Questi tamento sui minorenni. azioni di prevenzione e contrasto) studi hanno suscitato l’interesse e alla prospettiva di genere. dell’Autorità Garante che ha voluto A livello internazionale la violen- approfondire la sperimentazione za e gli abusi sono un tema più In Italia, nonostante esista un della raccolta dati, estendendola ad volte affrontato: sia le Convenzioni sistema normativo di buon livello un numero statisticamente valido delle Nazioni Unite che la Carta dei e siano state sperimentate buone di Comuni, contribuendo a fornire, Diritti Fondamentali dell’Unione pratiche per la tutela e l’assistenza tra l’altro, gli strumenti per rispon- Europea riconoscono l’abuso e lo dei minorenni maltrattati, sembra dere alle raccomandazioni ed agli sfruttamento sessuale quali viola- però mancare un sistema integrato impegni presi dall’Italia di fronte zioni dei diritti dei minorenni, in che garantisca sufficienti stru- agli organismi internazionali. particolare del diritto alla prote- menti per l’attuazione concreta di zione. L’Unione Europea nel 2011 quelle leggi. A questo si affianca un Questo lavoro rientra nel com- ha emanato una Direttiva specifica problema di scarsa “cultura” della plesso delle iniziative intraprese 6
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia dall’Autorità in questo campo, Su questo medici, pediatri ed inse- quando possibile in collaborazione gnanti possono giocare un ruolo di con i Garanti delle regioni e delle rilievo, per il rapporto privilegiato province autonome attivi in Italia. che hanno con i minorenni e le famiglie, ma per questo è fonda- Tra le altre, l’istituzione di una mentale assicurare, nella forma- Commissione Consultiva per la zione universitaria e poi con una prevenzione e cura del maltratta- costante attività di aggiornamento, mento, che ha avuto il compito di gli strumenti utili per riconoscere e individuare proposte concrete per gestire questi fenomeni. È impre- migliorare il sistema di prevenzio- scindibile che la presa in carico sia ne e presa in carico dei minorenni completa e risponda anche all’esi- maltrattati; la predisposizione di genza di intervenire sul trauma. una proposta, in collaborazione con la Rete “Batti il 5”, sui Livelli Questa ricerca ha prodotto risultati Essenziali delle Prestazioni per interessanti ed allarmanti allo stes- l’Infanzia e l’Adolescenza, che in- so tempo, che si integrano agli sfor- clude uno specifico paragrafo con zi fatti dalle altre amministrazioni, proposte dettagliate in materia di e mette in evidenza le disomoge- violenza e maltrattamento; il Pro- neità territoriali che costituiscono tocollo con il Dipartimento della ancora un elemento discriminante Pubblica Sicurezza che ha prodotto nell’accesso ai diritti. Per questo un Vademecum per gli operatori l’indagine entra a pieno diritto nel delle Forze di Polizia per meglio lavoro di promozione e protezione affrontare le situazioni di criticità dei diritti dell’infanzia, e auspichia- che quotidianamente incontrano mo possa aver costituito un punto nel loro lavoro con i bambini e gli di svolta. adolescenti, e, infine, la promo- zione di studi e approfondimenti È la dimostrazione che le sinergie sul tema dei minorenni vittime di tra diverse istituzioni (fondamen- abuso, in particolare lo studio della tale il sostegno di ANCI e ISTAT), il dottoressa Giuliana Olzai “Abuso supporto delle associazioni e delle sessuale sui minori. Scenari, dina- organizzazioni, l’impegno dimo- miche, testimonianze”, che analizza strato dagli enti locali, nonostante diverse storie di violenza, raccon- le oggettive difficoltà a rispondere tate attraverso le evidenze proces- al questionario, possono dare ri- suali e i racconti delle vittime. sposte concrete. Un sistema di tute- la è possibile iniziare a immaginar- Ovviamente, per ottenere un reale lo. L’Autorità, con i suoi partner, ha cambio di passo sulla capacità provato anche a costruirlo. delle istituzioni di tutelare i nostri bambini e ragazzi è indispensabile che si agisca per assicurare alle vittime di abusi, compresi i mino- renni che assistono alle violenze, tutti gli strumenti per affrontare e superare il trauma, anche metten- do in atto meccanismi di ascolto e partecipazione. È necessario che si intervenga in termini di prevenzio- ne e rilevazione precoce dell’abuso. 7
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes 1.2 Il ruolo del CISMAI e di Terre des Hommes nel promuovere un sistema di monitoraggio in Italia CISMAI, rete italiana di centri e ser- fatti, è risultato in carico ai Servizi È infatti importante ricordare che vizi pubblici e privati contro il mal- Sociali per solo maltrattamento, la presente esperienza progettuale trattamento e l’abuso all’infanzia, e percentuale che sale all’1,49%, è la prima ad aver adottato una Terre des Hommes, organizzazione se si considerano anche i casi di metodologia riconosciuta a livello internazionale per la protezione minorenni presi in carico per altre internazionale e già propria dei più dei bambini, da tempo sono con- ragioni ma risultati poi vittime di avanzati studi europei in mate- sapevoli e sollecitano le istituzioni maltrattamento. ria, fattore che quindi permette affinché l’Italia si doti di un sistema all’Italia di uscire dal novero dei di raccolta dati statisticamente Questi dati successivamente sono Paesi privi di dati, permettendo affidabile in grado di quantificare stati utilizzati per uno studio sui un’analisi comparativa del fenome- la dimensione del fenomeno del costi della violenza sui bambini no a livello internazionale. maltrattamento all’infanzia nel in Italia dal titolo “Tagliare sui nostro Paese. Bambini è davvero un risparmio?”, condotto da CISMAI e Terre des Entrambe le organizzazioni par- Hommes in collaborazione con l’U- tecipano sin dalla sua nascita al niversità Luigi Bocconi di Milano. Gruppo di Lavoro per la Conven- zione Onu sui Diritti dell’Infanzia Da tale originale indagine è emerso (CRC), deputato ad un monitoraggio che nell’anno tipo (2010), scelto costante dei diritti dei bambini nel dallo studio, il maltrattamento nostro Paese attraverso la stesura all’infanzia è costato allo Stato 13 di un rapporto annuale. miliardi di euro, a copertura delle spese (dirette e indirette) generate Nell’ultimo Rapporto del Gruppo di dall’abuso. La spesa si attesta inve- lavoro CRC (2013 – 2014), si eviden- ce a circa 1 miliardo (940 milioni) zia che il Comitato ONU ribadisce all’anno laddove sono considerati la necessità che l’Italia si doti di i costi correlati all’incidenza del un “sistema nazionale di raccolta, fenomeno, ossia l’incremento pro- analisi e distribuzione dei dati e di dotto dai soli casi nuovi ogni anno. un’agenda di ricerca sulla violenza e il maltrattamento contro i bambini” Lo studio dimostra come la man- (CRC/C/ITA/CO/3-4, punto 44). canza di investimenti sistematici di lungo periodo nella prevenzio- L’elaborazione di efficaci strate- ne del maltrattamento produca gie di contrasto della violenza sui maggiori costi sociali e sanitari bambini e gli adolescenti, sia in per lo Stato nel breve e medio un’ottica di prevenzione che di pro- periodo. Investire di più e meglio tezione e cura, non può che essere nella prevenzione della violen- fondata su una conoscenza siste- za sui bambini significherebbe, matica e scientificamente valida quindi, produrre un decisivo della dimensione epidemiologica cambiamento strutturale della del fenomeno. politica della spesa con evidenti benefici economici per il bilancio Per dare una prima risposta a que- dello Stato, oltre alla realizzazio- sta esigenza, le due organizzazioni ne di una più efficace tutela dei hanno realizzato nel 2012-2013 diritti dei bambini. un’indagine pilota su un campione di 40 Comuni, non statisticamente Alla luce di queste innovative ri- rappresentativi della realtà italiana cerche per il nostro Paese, CISMAI nel suo complesso, e pur tuttavia e Terre des Hommes hanno accolto utili a dare una prima rudimen- con grande favore la proposta tale fotografia dell’ampiezza del dell’Autorità Garante per l’Infan- fenomeno. zia e l’Adolescenza di realizzare insieme la presente indagine, che I risultati emersi da tale primissi- ha finalmente puntato all’obiettivo ma analisi, che ha raggiunto una di dotare l’Italia di una metodolo- popolazione di oltre 4,9 milioni di gia validata scientificamente per la residenti e di 758.932 bambini e quantificazione del fenomeno della adolescenti, hanno anticipato un violenza sui bambini, grazie alla dato preoccupante. Lo 0,98% dei collaborazione con ISTAT e ANCI. minorenni residenti in Italia, in- 8
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia 1.3 Il monitoraggio quale strumento fondamentale per il contrasto del maltrattamento La raccolta dei dati e il monito- nale per queste funzioni. Dovrebbe dati siano raccolti, elaborati raggio sul fenomeno del maltrat- creare legami con altre istituzioni e resi pubblici per verificare i tamento all’infanzia costituiscono e agenzie simili al fine di scambiare progressi raggiunti nel corso uno strumento indispensabile per dati, strumenti e metodi di ricerca. del tempo. Nel caso in cui non la conoscenza del fenomeno, l’ado- La raccolta dei dati è un elemento siano stati ancora istituiti e attivati, zione di efficaci politiche di contra- importante a tutti i livelli, ma è a dovrebbero essere previsti, su tutto sto e prevenzione, la misurazione livello locale che vengono definite il territorio nazionale, gli uffici ana- dei risultati di queste politiche. la qualità e la completezza dei dati. grafici. Gli Stati dovrebbero anche Già l’Organizzazione Mondiale del- È necessario elaborare sistemi creare e aggiornare una banca dati la Sanità (OMS), nel suo primo rap- che siano realizzabili in modo relativa ai bambini senza genito- porto su violenza e salute1, richia- semplice ed efficace dal punto di ri e a quelli presenti negli istituti mava la necessità di un approccio vista dei costi, adeguati al livello di detenzione. I dati dovrebbero di salute pubblica alla violenza, di competenze del personale che essere disaggregati per sesso, età, fondato su una “rigorosa imposta- li utilizza e conformi a stan- aree urbane/rurali, caratteristiche zione del metodo scientifico”, che dard nazionali e internazionali. delle famiglie, livello di istruzione e aveva come primo step l’individua- Ancora, si dovrebbero prevedere origine etnica. Gli Stati dovrebbero zione della “maggiore quantità di procedure per la condivisione dei mettere a punto anche un piano per conoscenze di base relative a tutti dati tra le autorità coinvolte (quali la ricerca nazionale sulla violenza gli aspetti della violenza – attraver- quelle responsabili per la salute, la sui bambini, che prenda in esame so una sistematica raccolta dei dati giustizia penale e la politica sociale) gli ambienti in cui viene perpetrata sulle dimensioni, la portata, le ca- e le parti interessate, e si dovrebbe e che sia realizzata anche attraver- ratteristiche e le conseguenze della contemplare la capacità di effettua- so interviste a bambini e genitori, violenza a livello locale, nazionale e re analisi comparative”2. prestando particolare attenzione ai internazionale”. gruppi più vulnerabili” (ONU, 2006). Si tornerà su questi aspetti nelle Lo stesso Rapporto nella Racco- Conclusioni allo studio, in quan- Nello stesso anno, anche ISPCAN mandazione 2 ribadiva l’obiettivo to questa Raccomandazione (International Society for Preven- per tutti gli Stati di “migliorare la costituisce, a oltre 12 anni dalla tion of Child Abuse and Neglect) capacità di raccolta dei dati sulla sua formulazione, una sfida ancora e OMS hanno ribadito in diversi violenza”, che, all’interno di un aperta nelle istituzioni del nostro studi e lavori la necessità di svilup- piano di azione nazionale per Paese, cui questa indagine intende pare strumenti atti a migliorare la la prevenzione della violenza, offrire un primo contributo. raccolta dei dati sulle violenze a contemplasse: “la creazione o il danno dei minorenni all’interno miglioramento della capacità na- Una raccomandazione specifica della famiglia e in altri contesti, zionale di raccogliere e analizzare agli Stati ad attuare un sistema in quanto “la ricerca, la raccolta i dati relativi ad ampiezza, cause e organico di raccolta dati sulla regolare di dati, il monitoraggio e conseguenze della violenza. Questi violenza sui bambini è stata anche la valutazione dei programmi sono dati sono necessari per fissare le formulata nel 2006 da Paulo Sérgio essenziali per il successo di un ap- priorità, guidare l’elaborazione del Pinheiro nel Rapporto indipenden- proccio sistematico al maltratta- programma e monitorare il progres- te3 curato per le Nazioni Unite: mento sui minorenni”4. so del piano di azione (…). In alcuni “Raccomandazione 11. Svilup- paesi la soluzione più efficiente pare e istituire un sistema di ri- “La raccolta routinaria di dati sul per il governo centrale potrebbe cerca e di raccolta dati a livello maltrattamento sui minorenni deve consistere nell’investire un’istitu- nazionale. essere basata su definizioni accet- zione, un’agenzia o un’unità del 107. Raccomando agli Stati di po- tate e standardizzate, in modo che governo della responsabilità di tenziare e migliorare la raccolta le categorie siano uniformi e i set di raccogliere e confrontare le in- di dati e i sistemi informativi, dati possano essere effettivamente formazioni delle autorità sanita- per individuare i gruppi più comparati. Per un buon sistema rie, giudiziarie e di altro genere vulnerabili, per aggiornare le di sorveglianza epidemiologica, le che hanno contatti regolari con politiche e la programmazione definizioni operative devono essere le vittime e i responsabili della a tutti i livelli e per verificare i adottate con chiarezza e concordate violenza. Tale istituzione potrebbe progressi compiuti nella preven- tra i differenti settori coinvolti nella essere un “centro di eccellenza”, con zione della violenza sui bambini. raccolta di dati. responsabilità relative alla docu- Gli Stati dovrebbero utilizzare degli Questo processo di identificazione e mentazione delle dimensioni della indicatori nazionali basati su accordo sulle definizioni operative, violenza all’interno del paese, alla standard accettati internazio- tuttavia, comporta tempo e dovreb- promozione o alla conduzione della nalmente e fare in modo che i be essere svolto attentamente. La ricerca e alla formazione di perso- 2 OMS, 2004, pag. 343 4 World Health Organization – ISPCAN, Preventing 1 World Health Organization, World Report on Vio- 3 ONU, Assemblea generale, Paulo Sergio Pinheiro, child maltreatment: a guide to taking action and gene- lence and Health, 2002; trad. it. Violenza e salute nel I diritti dei bambini. Rapporto a cura dell’esperto indi- rating evidence, 2006; trad. it. OMS-ISPCAN, Prevenire mondo, in Quaderni di sanità pubblica, CIS Editore, pendente delle Nazioni Unite incaricato di realizzare il maltrattamento sui minori. Indicazioni operative e n. 133-134, Anno 27, 2004 uno studio sulla violenza sui bambini, Agosto 2006 strumenti di analisi, 2009 9
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes definizione del caso dovrebbe essere fondamentale per i governi attiva, strutturata su una raccol- sensibile e specifica, dovrebbe essere centrali e regionali per una serie ta dati specifica per investigare semplice e non ambigua e dar luogo di ragioni: l’incidenza del problema (ad a un numero limitato di falsi positivi »» la valutazione e il monitoraggio esempio con interviste e rileva- e falsi negativi. Classificare i casi delle condizioni, circostanze, zioni presso polizia, tribunali, come “conclamati”, “sospetti” o tendenze del benessere dei Servizi Sociali e di salute, scuole, “non comprovati”, e riportarli all’in- bambini e l’impatto sociale della etc.); terno di queste categorie può essere spesa pubblica e delle politiche »» sorveglianza (monitoraggio) utile per assicurare sia che un nu- per l’infanzia e l’adolescenza; passiva, basata su dati esistenti mero minore di falsi positivi venga »» la conoscenza del numero dei che sono adattati agli scopi della incluso, sia che un numero minore bambini vittime di abuso, le sorveglianza. di casi veri venga tralasciato. caratteristiche della violenza, le In molti paesi, uno o più servizi rac- condizioni di vita, le caratteri- Il documento di ChildONEurope colgono e elaborano le informazioni stiche della famiglia e degli abu- identifica poi almeno 4 categorie sui casi registrati di maltrattamento santi, le dimensioni e l’impatto di indicatori utili per il monitorag- sui minorenni. I sistemi di sorve- della violenza, la comprensione gio: la domanda e l’accessibilità al glianza epidemiologica dovrebbero dei fattori di rischio e protettivi, servizio (ad esempio, numero dei basarsi su questi sistemi esistenti, l’organizzazione dei servizi e bambini che accedono ai servizi di laddove possibile e coordinare ide- degli operatori; protezione); le risorse (ad es., i costi almente i sistemi esistenti utilizzati »» la verifica sulle tipologie di del trattamento di un bambino dai diversi settori se sono indipen- servizio disponibili alla vittime vittima); il processo (ad es., il tem- denti gli uni dagli altri. Molto lavo- di abuso per migliorare l’assi- po di permanenza in comunità); ro è già stato fatto per identificare stenza, l’aiuto, l’attuazione delle gli esiti (ad es., rivittimizzazione, i componenti di un buon sistema leggi, la conoscenza sull’efficacia etc.)6. di sorveglianza epidemiologica del dei servizi, gli esiti degli inter- maltrattamento sui minorenni, e venti; L’ISPCAN nel 2012 ha pubblicato su come costruirne uno. La tavola »» la comparazione del fenomeno e un manuale7 curato da Nicole 1.1 evidenzia le caratteristiche di le politiche nel corso del tempo Petrowski. Il manuale si apre con un buon sistema di sorveglianza per monitorare i cambiamenti la constatazione che, nonostante epidemiologica” (OMS-ISPCAN 2009, prodotti (dimensione longitudi- le difficoltà metodologiche nella pag. 41) nale dell’analisi); raccolta e comparazione dei dati »» la valutazione dei costi sociali sul maltrattamento sui minorenni, Un importante contributo alla ed economici e gli esiti della pre- la violenza contro i bambini è definizione di un sistema di moni- venzione primaria, secondaria e sempre più riconosciuta come un toraggio sulla violenza all’infanzia terziaria. problema diffuso e grave in ogni è venuto anche da ChildONEurope, Paese, comunità, gruppo sociale, il network europeo di Osservatori Il documento di ChildONEurope etnico, culturale, economico e reli- Nazionali sull’Infanzia, che nel distingue la raccolta dati dal moni- gioso, con conseguenze devastanti 2009 ha redatto, grazie a un ampio toraggio. Il monitoraggio è, infatti, a breve e lungo termine per la gruppo di lavoro coordinato da strutturato su una raccolta regola- salute e il benessere dei bambini. Donata Bianchi e Roberta Ruggie- re di dati circa i nuovi eventi (ad Secondo il manuale, gli obiettivi ro dell’Istituto degli Innocenti di esempio, i bambini segnalati ogni della raccolta dati e del monitorag- Firenze, il documento Guidelines anno ai servizi di protezione o alla gio sul maltrattamento all’infanzia on Data Collection and Monitoring polizia come vittime di abuso) e sono: Systems on Child Abuse5. Lo studio sui risultati di ricerche su specifici »» registrare e monitorare i casi di consente, per la prima volta, di aspetti del problema. maltrattamento; avere una panoramica a livello Il monitoraggio richiede continu- »» sviluppare criteri omogenei per europeo sugli standard, le defini- ità e dovrebbe essere basato su riconoscere e classificare i casi zioni, i criteri e le esperienze che dati amministrativi o rilevazioni, di abuso all’infanzia; possono aiutare lo sviluppo sia di individuali o aggregati, raccolti »» misurare l’incidenza del mal- un sistema di raccolta dati che di a intervalli regolari. Questi dati trattamento dei bambini in uno monitoraggio sul maltrattamen- devono essere disseminati alle per- Stato; to, che contempla le dimensioni sone e agli stakeholder per favorire »» misurare la gravità del maltrat- istituzionale (quadro normativo azioni e programmi di intervento. tamento sui bambini; sulla raccolta dati), culturale (omo- Monitoraggio può anche essere »» misurare le caratteristiche geneità delle definizioni di abuso, considerato sinonimo di “sorve- familiari, dei caregiver e del caratteristiche, etc.), organizzativa glianza”, ovvero una raccolta, bambino, associate con il mal- (ruoli dei soggetti, fonte dei dati, analisi, interpretazione sistematica trattamento; etc.), metodologica (come i dati e continua di dati specifici per pia- 6 Un importante contributo alla ricerca di Comuni sono raccolti, trattati, analizzati, nificare, implementare, valutare la indicatori europei è rappresentato dal progetto condivisi, etc.). salute pubblica e le pratiche sociali. DAPHNE III “Coordinated Response to Child Abuse and Neglect via Minimum Data Set (CAN via MDS)”, realizzato da istituzioni di 8 paesi europei (per l’Italia La rilevazione dei dati è consi- Il sistema di sorveglianza (mo- il progetto è coordinato dall’Istituto degli Innocenti di Firenze) derata nello studio un elemento nitoraggio) può essere distinto in 7 International Society for the Prevention of Child due tipologie: Abuse and Neglect (ISPCAN), Data Collection and 5 ChildONEurope, Guidelines on Data Collection and »» sorveglianza (monitoraggio) Monitoring Systems: A Resource Guide for Child Monitoring Systems on Child Abuse, Firenze, 2009 Maltreatment Data Collection, 2012 10
Indagine nazionale sul maltrattamento dei bambini e degli adolescenti in Italia 1.1 Cosa fa funzionare un sistema di sorveglianza epidemiologica? Semplicità Il sistema dovrebbe produrre i dati necessari nel modo più semplice e diretto possibile Flessibilità Il sistema dovrebbe poter essere modificato con costi minimi in base alle condizioni operative e ai dati richiesti Accettabilità Le persone che devono fornire le informazioni, attraverso interviste e altre modalità, dovrebbe- ro essere disponibili a partecipare ed essere coinvolte nella progettazione del sistema, laddove possibile Affidabilità Un sistema affidabile è quello che scopre una schiacciante proporzione di casi nella popolazione di riferimento e esclude la maggior parte dei falsi casi, questo significa che il sistema dovrebbe avere un’alta sensibilità, specificità ed un alto valore predittivo positivo. Questo permette ai desti- natari finali di fidarsi dell’accuratezza dei dati Utilità Il sistema dovrebbe essere pratico, accessibile e accrescere la conoscenza sul problema Sostenibilità Il sistema dovrebbe essere di facile mantenimento ed aggiornamento, con adeguate risorse finan- ziarie ed umane dedicate per poter assicurare le operazioni in itinere Puntualità Il sistema dovrebbe generare informazioni aggiornate con ritardi minimi Adattato da: Injury survellance guidelines, Geneva, Word Health Organisation, 2004. »» misurare gli interventi nelle propria società sia da parte dei durre ricerche campionarie, anche indagini sul maltrattamento; decisori politici che dell’opinione di tipo probabilistico, sulla popola- »» informare i decisori politici sui pubblica in generale. zione rappresentativa che possano possibili rischi e sulle tendenza consentire di stimare l’effettiva che colpiscono la salute e la sicu- I dati epidemiologici possono dimensione del problema8. rezza dei bambini; contribuire direttamente a »» promuovere lo sviluppo di pro- prevenire il fenomeno del Le informazioni basate sui casi grammi e iniziative di preven- maltrattamento in quanto: registrati dai servizi di protezione, zione; »» offrono una definizione quanti- pur rappresentando una ridotta »» identificare le aree di ricerca; tativa del problema, proporzione di tutti i casi di mal- »» ispirare le pratiche professio- »» forniscono informazioni trattamento, consentono di avere nali; sistematiche sull’incidenza dati direttamente raccolti dalle »» individuare le priorità per la e la prevalenza, le cause e le famiglie o dalle persone che acce- prevenzione e l’intervento. conseguenze a livello locale, dono ai servizi. Nonostante questo regionale, nazionale, limite, esse aiutano ad assicurare Le principali fonti di dati per »» consentono la precoce iden- la continuità dell’informazione sui stimare la magnitudo del maltratta- tificazione delle tendenze casi trattati, anche in dimensione mento sui bambini vengono divise emergenti e delle aree proble- longitudinale, e a pianificare i di norma in due tipologie: dati matiche nel maltrattamento in- servizi. epidemiologici e dati basati sui fantile, i cambiamenti periodici singoli casi. e longitudinali nella prevalenza I bambini a rischio con esperien- e nei fattori di rischio, ze di maltrattamento entrano L’epidemiologia consente una »» suggeriscono priorità per la frequentemente in contatto con misurazione basata sull’inciden- prevenzione, una molteplicità di servizi, ognu- za (numero di nuovi casi in una »» indicano i mezzi per valutare no dei quali può rappresentare popolazione definita entro uno l’impatto degli sforzi di preven- una risorsa per rilevare il mal- specifico periodo di tempo) o sulla zione, trattamento e intervenire. Gli prevalenza (tutti i casi presenti en- »» offrono un quadro sinottico strumenti di rilevazione estesi tro una popolazione definita a un sulla distribuzione geografica a tutte le agenzie hanno, quindi, preciso punto o periodo di tempo). dei casi di maltrattamento. anche l’effetto diretto di favorire In molte parti del mondo, l’assenza l’emersione del maltrattamento. di dati epidemiologici sul maltrat- Sebbene i dati epidemiologici tamento all’infanzia può costituire riportino i casi segnalati e registra- 8 Significativa di questa tipologia di ricerca cam- il presupposto del rifiuto di accet- ti che rappresentano una piccola pionaria è stata l’indagine del Centro Nazionale di Documentazione sull’Infanzia e l’Adolescenza, Vite in tare che la violenza all’infanzia sia percentuale rispetto a quelli che si bilico. Indagine retrospettiva su maltrattamenti e abu- un aspetto grave e diffuso nella verificano, è altresì essenziale con- si in età infantile, a cura di Donata Bianchi e Enrico Moretti, Questioni e documenti n. 40, ottobre 2006 11
Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza | CISMAI | Terre des Hommes 1.4 Monitoraggio del maltrattamento: la situazione italiana Il monitoraggio sulla condizione economicamente e socialmente gio di specifici aspetti connessi al dell’infanzia ha costituito da svantaggiati; maltrattamento o a condizioni di sempre uno dei maggiori aspetti b. utilizzasse questi indicatori particolare vulnerabilità: dalla di vulnerabilità del sistema ita- e dati in modo efficace per la L. 451/1997 che istituì il Centro liano, sottolineato dai numerosi formulazione e valutazione delle Nazionale di documentazione e richiami del Comitato ONU sulla politiche e dei programmi per analisi per l’Infanzia e l’Adolescen- Convenzione di diritti dei bambi- l’applicazione e il monitoraggio za (CNDA), alla L. 269/1998, alla ni. Infatti, nonostante le numerose della Convenzione; L. 38/2006 sull’Osservatorio per il norme della legislazione italiana c. assicurasse coerenza nel pro- contrasto alla pedofilia. sul monitoraggio di specifici seg- cesso di raccolta dati da parte menti del maltrattamento all’infan- delle varie istituzioni, a livello Nei 4 Piani nazionali di Azione, zia e i tanti impegni presi nei Piani nazionale e regionale. redatti dall’Osservatorio Nazio- nazionali di azione e di interventi nale per l’Infanzia e l’Adolescen- per la tutela dei diritti e lo sviluppo Nelle ultime Osservazioni Conclu- za, e fino ad oggi approvati10, dei soggetti in età evolutiva, tutte le sive del 2011, il Comitato ONU al la questione della raccolta dati misure e le iniziative non sono sta- punto 16, pur prendendo atto della sulla condizione dell’infanzia te attuate o hanno dato luogo a epi- creazione di un sistema infor- costituisce sempre una priorità. sodiche raccolte dati, prive di tutti mativo nazionale sull’assistenza Come si sa, non solo la legge pre- i requisiti di stabilità, continuità, e la tutela dei minorenni e delle vedeva l’approvazione di un Piano sistematicità che un sistema di loro famiglie che doveva essere di Azione ogni due anni (ad oggi monitoraggio dovrebbe avere. completato nel 20129, conferma sarebbero dovuto essere almeno 8 i propri timori per la scarsità dei i Piani di Azione, mentre ne sono Già, nelle Osservazioni Conclusi- dati disponibili sul rispetto dei stati approvati soltanto 4), ma ve del 2003, il Comitato ONU, pur diritti dei minorenni, in particolare molti di questi impegni non sono apprezzando i passi avanti com- le statistiche sui bambini vittime stati realizzati in quanto i Piani di piuti con l’istituzione del Centro di violenza, privati dell’ambiente Azione non dispongono di risorse nazionale di documentazione ed familiare (compresi i minorenni certe. analisi per l’Infanzia e l’Adolescen- in affidamento), vittime di sfrutta- za, continuava a rilevare la caren- mento economico, affetti da disabi- Già nel Piano di Azione 1997-1998 za di dati in alcune aree previste lità, adottati, rifugiati e richiedenti si auspicava l’approvazione di dalla Convenzione, esprimendo asilo. Esprime inoltre preoccupa- leggi che istituissero un sistema di preoccupazione per il fatto che i zione per le notevoli differenze esi- Osservatori nazionali e regionali, dati venissero ancora raccolti sulla stenti nella capacità e nell’efficacia leggi poi approvate ma che nel lun- base di un approccio incentrato dei meccanismi di raccolta dei dati go termine non sono riuscite a dare sulla famiglia piuttosto che sulla a livello regionale. sistematicità ad un flusso informa- base di un approccio che prendesse tivo continuo e permanente di dati. in considerazione il bambino come Al successivo punto 17 il Comitato singolo individuo. Il Comitato ONU ONU raccomanda all’Italia di ga- Nel Piano 2000-2001, si afferma esprimeva, inoltre, preoccupazione rantire che il sistema informativo espressamente che “contro i mal- per la mancanza di coerenza tra i nazionale sull’assistenza e la tutela trattamenti e gli abusi nei confronti diversi enti incaricati della raccolta dei minorenni e delle loro famiglie dei minorenni il Governo intende dati e tra le varie Regioni. raggiunga la piena operatività e impegnarsi: nel reperimento dei dati disponga delle necessarie risorse relativi a questo fenomeno e nella Anche le Osservazioni 2006 del umane, tecniche e finanziarie per mappatura dei servizi e delle risorse Comitato ONU reiteravano la racco- essere efficace nella raccolta delle disponibili nel settore”. mandazione all’Italia affinché: informazioni pertinenti in tutto il Paese, rafforzando così la capacità Nel Piano 2002-2004, erano diver- a. rafforzasse il proprio meccani- dell’Italia di promuovere e tutelare si gli impegni del Governo per il smo per la raccolta e l’analisi i diritti dei minorenni. In partico- rafforzamento della conoscenza sistematica dei dati disaggregati lare, raccomanda all’Italia l’ado- dei fenomeni dell’abuso, fra i quali su tutti gli individui al di sotto zione di un approccio pienamente si ricordano: dei 18 anni, per tutte le aree coerente in tutte le regioni, per previste dalla Convenzione, con misurare e affrontare efficacemen- 1. Realizzare il Sistema Informa- particolare attenzione ai gruppi te le disparità regionali. tivo Nazionale sulla condizione maggiormente vulnerabili, tra dell’Infanzia e dell’Adolescenza; cui i bambini disabili, i bambini È utile richiamare le norme e gli 2. Promuovere l’istituzione in ogni rom, i bambini appartenenti a impegni che in questi anni preve- Regione di un’anagrafe di tutti i famiglie di immigrati, i bambini devano misure per il monitorag- minorenni fuori dalla famiglia non accompagnati, i bambini 9 Il SINBA – Sistema Informativo Nazionale Bambi- vittime di violenza e i bambini ni e Adolescenti, promosso dal Ministero del Lavoro 10 L’ultimo è del 2011, mentre attualmente l’Osser- e delle Politiche sociali, è ancora in attesa di piena vatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza sta appartenenti a nuclei familiari attuazione elaborando quello del prossimo biennio 12
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