I salti a scuola Corso di aggiornamento tenuto dal prof. Balsamo Giuseppe

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I salti a scuola Corso di aggiornamento tenuto dal prof. Balsamo Giuseppe
I salti a scuola

Corso di aggiornamento tenuto dal prof. Balsamo
                  Giuseppe
I salti a scuola Corso di aggiornamento tenuto dal prof. Balsamo Giuseppe
A scuola noi vogliamo Educare con il salto , cioè arricchire la
motricità di base dei nostri alunni con una ampia gamma di
attività legate a questo schema motorio di base.
Possiamo utilizzare allo scopo queste tipologie di esercitazioni :
 Giochi e percorsi e altre libere attività di salto
• Salti in basso ( e dal basso)
• Andature di salto - impulso
• Rimbalzi e balzi
• Esercitazioni di pre- acrobatica elementare generale e
    specifica

•   Pratica delle specialità di salto
I salti a scuola Corso di aggiornamento tenuto dal prof. Balsamo Giuseppe
Le tipologie citate sviluppano di fatto i pre-requisiti
necessari per il lavoro sulle specialità e costituiscono il
nucleo del lavoro di base sullo schema motorio del salto.

Lo sviluppo delle abilità nella pre- acrobatica elementare
( in particolare tuffi- rotolamenti semplici e saltati- cadute
indietro sotto varie forme ) è a sua volta premessa
indispensabile al lavoro sulle specialità ( anche sotto il
profilo della sicurezza )
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Obiettivo del lavoro di oggi :

-Fornire strumenti , ossia :

• Esercizi e progressioni didattiche

• Modalità organizzative dell’ attività

• Suggerimenti per l’ utilizzo di semplici attrezzature

Allo scopo di lavorare CON EFFICACIA IN SCUOLA CON LE DISCIPLINE
DI SALTO E LE ESERCITAZIONI AD ESSE COLLEGATE
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Programma di oggi

.   Pre – requisiti necessari al lavoro sul salto : esempi di attività
per svilupparli e consolidarli

•    Salto in alto a scuola : percorso di apprendimento storico-
     didattico e modalità organizzative delle lezioni

•    Salto in lungo a scuola . Percorso di approfondimento dopo la
     presentazione globale del gesto

•    Es. di rimbalzo e didattica dei balzi
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Pre – requisiti : Salti in basso – rimbalzi – salti
       in elevazione – salti in estensione
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Pre – requisiti. Attività di pre-acrobatica
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Pre acrobatica
: es. specifici
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Modello tecnico alto : salto frontale

Con pochi passi di rincorsa presa di fronte all’ asticella , staccare con un piede ,
raccogliere gli arti inferiori in volo, ed atterrare sui due piedi su materassino duro
Modalità elementare di superamento , ma molto importante , sintetizza in se’ il
possesso di molti prerequisiti e stimola alla pura capacità di spinta verso l’ alto.

Modello tecnico : sforbiciata
Rincorsa diagonale di 4 -5 passi , stacco con il piede piu’ distante dall’ asticella, (destro
se la rincorsa parte da sinistra e viceversa ) poco oltre il ritto prossimale. L’ arto
sollevato per primo supera l’ asticella e poi si abbassa , mentre l’ arto di spinta a sua
volta supera. Il movimento ricorda quello della forbice
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Salto in alto : Modello tecnico scolastico fosbury- flop

Per il fosbury, utilizziamo a scuola una rincorsa di 6-8 passi ( 8-9 piedi x 26-30 a
sei passi e 10-12 piedi x 36-40 piedi x 8 passi ) di cui 3 –4 in curva .
Lo stacco deve essere posizionato vicino al ritto prossimale ,( da 40 a 70 cm.
oltre )ed eseguito con il piede sinistro se la rincorsa parte da destra rispetto al
piano dei ritti e viceversa.
La traiettoria del salto deve prevedere un passaggio sull’ asticella con il corpo
sostanzialmente perpendicolare ad essa. L’ atterraggio deve avvenire sulla parte
alta del dorso in piena sicurezza tenendo le ginocchia divaricate e evitando l’
iper- estensione della testa
Salto in alto : fotogrammi di una alunna
Progressione storico- didattica per apprendere il salto in alto

Semplice progressione didattica ( e “storica” )

a) Salto frontale con atterraggio dapprima libero, poi richiesto a piedi pari

b) Sforbiciata di destro e sinistro con rincorsa diagonale e, quindi rincorsa in curva

N.b. : in questa fase si puo’ lavorare senza materassoni ,con ritti anche di fortuna e utilizzando l’ elastico.
Si potrebbe saltare semplicemente al suolo, ma è meglio usare comunque un tappetino( che non scivoli !)

c) Sforbiciata con rincorsa in curva e arrivo sui materassoni di ricaduta
Scegliere a questo punto il piede di stacco

d) Mantenere precedente rincorsa e eseguirla con stacco e salita sui materassi puntualizzando il punto di
stacco ( segnare l’ area di stacco e posizionarsi all’ interno dei ritti).
e) Rincorsa stacco e salita sul materassone con arrivo a piedi pari e fronte rivolta al centro della pedana (
avendo realizzato la rotazione tipica del fosbury )
Confermare la scelta del piede di stacco

f) idem e dopo l’ atterraggio lasciarsi cadere con schiena sul materasso
g) salto completo flop “grezzo” prima con elastico e poi con asticella.
Video sulla progressione didattica per apprendimento
Video su organizzazione attività a lezione : frontale-sforbiciata diagonale ed
in curva
Organizzazione lezione 2 sforbiciata 1,2 e flop
Per passare a livelli esecutivi piu’ evoluti :
• Lavorare sulla corsa in curva con varie soluzioni e percorsi imparando
   ad adattare al raggio di curvatura la velocità ed il controllo del gesto

• Precisare il punto di stacco ( area segnaletica ) e anche il punto di inizio
  della curva ( segnaletica )

• Lavorare sulla efficacia dello stacco usando forme di jump-reach e
  varianti opportune delle andature di salto. Lavorare anche sul
  condizionale.

• Correggere la traiettoria laddove palesemente errata

• Utilizzare situazioni specifiche per migliorare il valicamento e , piu’ in
  generale, la preacrobatica
Video su es. per corsa in curva
Salto in lungo : descrizione -

Fase di rincorsa : permette di accumulare l’ energia necessaria per
il gesto. Si esegue su una pedana che termina con una fossa
riempita di sabbia

Fase di stacco : si realizza il lavoro principale . L’ alunno spinge con
un piede e con forte componente in avanti ed in alto.

Fase di volo : si mantiene l’ equilibrio con semplici movimenti
degli arti sup. ed inferiori.

Fase di atterraggio : si atterra con i due piedi
contemporaneamente in sabbia , ammortizzando bene la
ricaduta, in piena sicurezza
Salto in lungo : modello tecnico ( scuola secondaria
primo grado )

• La rincorsa va da 12 a 14 passi ( a seconda dell’ età )

• E’ progressiva con deciso incremento nel finale

• Lo stacco è eseguito senza frenare e le parti libere sono coordinate

• La fase di volo è semplice , con tecnica a raccolta, l’ atterraggio in
  sicurezza con buon ammortizzamento

• Si utilizza l’ asse di battuta regolamentare
Salto in lungo – modello tecnico – scuola primaria

-   Rincorsa di 10- 15 metri

-   Stacco in una zona di almeno un metro di larghezza e
    utilizzando l’ inizio della sabbia come limite

-   Si atterra sui due piedi contemporaneamente dopo
    semplicissima fase di volo

-   Si assegna , a volte, un punteggio per la distanza
    raggiunta invece che misurare tutti i salti
Progressione didattica per avviamento salto in
lungo

•   Primo approccio globale : obiettivo saltare in estensione con pochi metri di rincorsa ,
    staccare con un piede ed atterrare con due in sabbia ( avendo magari superato una
    zona predisposta)

•   Approfondimento del gesto . Saltare da fermo con part. in diva sagittale e con azione
    studiata piu’ precisamente, ( sentire l’ avanzamento della gamba libera – atterrare in
    divaricata – controllare l’ azione degli arti superiori – migliorare la fase di atterraggio)

•   Trasportare l’ esecuzione appresa con rincorse di 3-5 passi , inserendo anche l’
    esercizio di stacco, atterraggio su gamba libera e uscita in corsa dalla pedana

•   Stacco e salto con 3, 5 passi di rincorsa e superamento di oggetti o zone delimitate
    .Staccare a bordo buca, controllare l’ esecuzione ed invitare, poi, i ragazzi a superare
    oggetti, zone delimitate, righe etc. per stimolarli a spingere bene in avanti e dare loro
    un obiettivo

•   Allungare progressivamente la rincorsa e staccare in zona ( 1 mt. circa per 1 mt. ).
    Normali errori tipo passettini, sbilanciamenti, atterraggi scorretti.

•   Infine rincorse 12 passi con asse di battuta regolare
Progressione didattica salto in lungo piu’ evoluta ( per la prima
specializzazione del movimento ) con controllo preciso e
«ricercato» degli arti superiori.

Dimostrazione pratica o osservazione video.
• Dai rimbalzi ai balzi

Dai saltelli a piedi pari alle varie forme di balzo a piedi pari

• Rimbalzi p. pari sul posto : cura dell’ appoggio dei piedi e dell’
  allineamento della parte superiore del corpo lavorando anche «sulla
  catena tesa»
   Varie modalità di utilizzo degli arti superiori e variazioni di
   intensità
   Varie modalità di utilizzo degli arti inferiori
• Rimbalzi p. pari in avanzamento:
   Controllo dell’ appoggio simultaneo - esecuzione con su-
    peramento di coni, over, etc.
   Esecuzione con richiamo alto delle ginocchia alternato a gi
   nocchia basse e poi consecutivo
   Balzi in avanzamento con vari angoli di pieg. ginocchia
Dai rimbalzi alternati e successivi ai balzi alternati e
successivi

   •    Rimbalzi alternati con poco avanzamento e cura dell’appoggio del
        piede
   •    Idem con cura dell’azione degli arti superiori
   •    Idem con cura dell’ azione dell’ arto libero
   •    Dai rimbalzi ai balzi
   •    Medesima progressione per il balzo successivo
       comprese, per i piu’ abili, azioni con il richiamo
       dell’ arto di spinta
Le principali andature di salto : passo stacco e passo
saltellato

   • Il passo saltellato e le sue varianti esecutive con
     modifica delle traiettorie, dell’ utilizzo delle
     braccia, delle ritmiche esecutive
   • Il passo- stacco e le sue varianti esecutive con le
     modifiche precedenti piu’ l’ incremento
     progressivo della velocità esecutiva.

   Entrambe le andature possono essere collegate in
   pedana col salto vero e proprio
Temi di discussione

 Come organizzare il lavoro per ridurre i tempi morti ?

 Elastico e asticella didattica per salto in alto ?

 Aspetti relativi alla sicurezza nel lavoro sui salti
N.b.

Le sequenze fotografiche sono tratte dal volume « insegnamento dell’ atletica
leggera a scuola di G. Paissan , che consiglio di procurarsi assieme all’ altro testo, del
medesimo autore, « I salti nelle categorie giovanili «.
Entrambi i testi sono edizioni del Centro studi e ricerche della Fidal
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