I fenomeni naturali mettono

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I fenomeni naturali mettono
MERCOLEDÌ 19 OTTOBRE 2022               N. 2243

                                        RICERCHE
       PRIMO PIANO
                                              I fenomeni naturali mettono
  Polizze Uk,
                                          a rischio un’impresa su tre in Italia
   uno store
  di Amazon                                   È quanto emerge da uno studio di Crif e Red che ha stimato la
                                           probabilità che si verifichino perdite economiche, siano esse costi di
   Parte l’avventura di Amazon           riparazione di danni, mancati introiti o costi da interruzione di servizio,
nel settore delle polizze casa                          innescate da eventi di origine non umana
nel Regno Unito. Il colosso
dell’e-commerce fornisce da
                                           I cambiamenti climatici, che nell’ultimo
oggi una piattaforma per la
                                        decennio sembrano aver registrato una ac-
vendita di prodotti casa. Inizial-
                                        celerazione, stanno portando i valutatori del
mente Amazon venderà con-
                                        rischio a rivedere i paradigmi attraverso cui
tratti di LV=General Insurance,
                                        stimano gli impatti e i danni dei fenomeni
Ageas e Co-op Insurance, ma
                                        naturali. Su questi aspetti, Crif e Red (società
nei prossimi mesi si aggiun-
                                        specializzata nello sviluppo di prodotti e ser-
geranno nuovi assicuratori, ha
                                        vizi nel campo della valutazione dei rischi in-
annunciato la società di Seatt-
                                        dotti da eventi naturali estremi e connessi al
le. Amazon Insurance Store,
                                        clima) hanno promosso uno studio analitico a
questo il nome della piattafor-
                                        supporto delle compagnie assicurative, volto
ma, mostrerà le valutazioni dei
                                        a definire e misurare i rischi fisici, tenendo in
clienti, il rating, le recensioni e i
                                        considerazione i potenziali impatti del cam-
tassi di accoglimento dei recla-
                                        biamento climatico su di essi.
mi da parte delle compagnie,
                                           Nello specifico, lo studio ha stimato la pro-
in un modo del tutto simile alle
                                        babilità che si verifichino perdite economiche,
modalità di vendita degli altri
                                        siano esse costi di riparazione di danni, man-
prodotti. Ovviamente, Amazon

                                                                                                                                  © puckillustrations - Fotolia
                                        cati introiti o costi da interruzione di servizio,
riceverà una commissione per
                                        innescate da fenomeni naturali. La metodolo-
ogni polizza venduta.
                                        gia utilizzata dallo studio di Crif e Red copre
   Oltre ad ampliare le collabo-
                                        17 rischi climatici elencati nel regolamento
razioni con altre imprese, il pro-
                                        delegato Ue 2021/2139 del 4 giugno 2021, e
getto di Amazon è assumere il
                                        aggiunge la valutazione della rischiosità lega-
controllo di siti di comparatori
                                        ta al terremoto, data la sua significativa rile-
di polizze associate ai mutui.
                                        vanza sul territorio italiano e non solo.
L’obiettivo di Amazon è sem-
                                           Più nel dettaglio, il quadro che emerge mostra che, in Italia, un’impresa su tre è esposta
plificare il processo di acquisto
                                        a potenziali perdite economiche a causa di fenomeni naturali. Nello studio vengono inda-
dell’assicurazione, consenten-
                                        gati gli impatti odierni ma anche quelli futuri, in un orizzonte al 2050, influenzati dai cam-
do ai clienti di richiedere e ri-
                                        biamenti climatici. Sul mercato infatti si assiste a una sottostimata percezione di pericolo
vedere preventivi, selezionare
                                        da parte delle aziende e a una non ancora perfettamente adeguata offerta sul mercato di
una polizza e acquistarla, tutto
                                        prodotti a tutela del rischio da eventi naturali”
sul suo sito.
                                           (continua a pag. 2)
   “Questo è solo l’inizio”, ha
detto Jonathan Feifs, a capo
della divisione European Pay-
ment Products di Amazon.
“Esistono molte diverse cate-
gorie di assicurazioni, ascoltia-
mo sempre i clienti per trovare
altri modi per semplificare loro
la vita”, ha chiosato Feifs.

                Fabrizio Aurilia

                                                                   1
I fenomeni naturali mettono
MERCOLEDÌ 19 OTTOBRE 2022                 N. 2243

   (continua da pag. 1)
   I CAMBIAMENTI NELLA PERICOLOSITÀ NON SONO UNIFORMI IN TUTTO IL
TERRITORIO
   Con riferimento ad alcuni dei rischi fisici più tipici, prendendo in considerazione
le 10 province più esposte (in termini di percentuale di aziende esposte a livelli
di rischio alto o molto alto) alle frane, alle inondazioni e alle forti precipitazioni, i
dati elaborati da Crif e Red rivelano che i cambiamenti nella pericolosità non sono
uniformi in tutto il territorio italiano. Per quanto riguarda il rischio frane, lo studio
rivela che le province interamente ubicate in zone montuose, in particolare nelle
Alpi, sono quelle più esposte. Aosta, Sondrio, Trento e Belluno presentano più del

                                                                                                                                       © Vladimir Melnikov - Fotolia
40% delle loro aziende esposte a un rischio alto. Il rischio inondazione è elevato
nelle province ubicate nella bassa valle del Po (Rovigo e Ferrara), in zone costiere
a scarsa elevazione (Gorizia) o in zone caratterizzate da piogge torrenziali e inon-
dazioni improvvise (Genova e Catania). In termini di forti precipitazioni la provincia
più esposta è quella del Verbano-Cusio-Ossola, che presenta sia rischio di forti ne-
vicate che di grandine, seguita da Lecce e Siracusa, dove il regime di precipitazioni
è particolarmente intenso e sono frequenti anche le grandinate.

    SICCITÀ E ONDATE DI CALORE
    Lo studio approfondisce poi i potenziali impatti sulle aziende anche di altri feno-
meni naturali, al giorno d’oggi spesso considerati secondari in termini di impatto
economico, come le ondate di calore e lo stress idrico. Il rischio da ondate di calore
(per il quale si presentano i dati estratti in condizioni di clima previsto per il 2040-
2049), data la forte influenza del riscaldamento globale su questo fenomeno, ri-
sulterà più omogeneo tra i territori pur interessando maggiormente le province nel
sud Italia e quelle della valle del Po.
    Da un punto di vista settoriale, invece, agricoltura, commercio e logistica risul-
tano essere i settori maggiormente colpiti nel contesto prospettico. Al contrario,
il settore servizi è quello con il minor numero di aziende esposte ad almeno un ri-
schio alto, a causa della sua elevata resilienza ai rischi considerati. Ciononostante,

                                                                                                                                       © Rafael Ben-Ari - Fotolia
anche nel settore più resiliente tra tutti, la percentuale di imprese a rischio alto su
almeno un pericolo supera il 25%, rendendo di immediata comprensione l’impatto
e la rilevanza del rischio fisico nel futuro delle aziende italiane.

   LE PERDITE MEDIE ATTESE
   Nello studio è infine presentata una quantificazione delle perdite medie annue
attese derivanti dagli impatti dei rischi fisici che permettono di trarre alcune con-
clusioni preliminari ma significative. La quantificazione è frutto dell’applicazione di
una suite Crif-Red di prodotti di analisi (Climate risk analytics suite) riconosciuta dalla Banca d’Italia e dall’Innovation hub della
Banca dei regolamenti internazionali come vincitrice del premio G20 TechSprint 2021 nell’ambito della finanza green e sostenibi-
le. Si stima che la perdita media annua attesa causata da inondazioni, terremoti, frane e vento estremo sia circa pari allo 0,65%
del fatturato odierno delle aziende. Il dato è ancora più significativo se si considera che, per effetto del cambiamento climatico,
tali perdite cresceranno al 2050 di circa l’8%.
   Secondo Giuseppe Dosi, haed of insurance di Crif, il beneficio per le aziende, nonché il futuro vantaggio competitivo per le
compagnie assicurative, “è strettamente collegato alla possibilità di disporre, in un contesto climatico in evoluzione che rende
obsoleti i tradizionali modelli attuariali, di strumenti evoluti di valutazione dei rischi collegati a fenomeni climatici per migliorare il
pricing e l’underwriting sul business danni, per quanto riguarda il segmento aziende, gli immobili residenziali e i veicoli”. In chiave
prospettica, afferma Dosi, “la disponibilità di scenari evolutivi a 20/30 anni contribuisce a definire, come sollecitato anche da
Eiopa, l’orizzonte di medio/lungo periodo per la strategia di offerta assicurativa e la valutazione complessiva del rischio collegati
al cambiamento climatico”.

                                                                                                                       Beniamino Musto

                                                                    2
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MERCATO

                        Coface vede arrivare la recessione
         L’Europa è la regione con le prospettive più cupe, secondo l’ultima edizione del barometro

   Nell’edizione del barometro di Coface sul terzo trimestre              elevato a livello mondiale, circa la metà dei 49 declassamenti
2022, la maggior parte dei rischi menzionati in quelli prece-             interessa le industrie energivore. Coface ha declassato questi
denti si sono concretizzati: dalla crisi energetica alla forte in-        settori anche nella maggior parte delle economie asiatiche e
flazione, fino alla stretta monetaria. Ecco perché Coface ha              in Sudafrica, segno di una crisi sempre più globale.
rivisto al ribasso le previsioni di crescita globali per il 2023,            Un altro rischio arriva dal mix di politiche fiscali restrittive
con un’aspettativa inferiore al 2% come nel 2001, 2008, 2009              e aggressive da parte delle banche centrali (Fed e Bce, so-
e 2020.                                                                   prattutto) e le misure dei singoli governi: mentre i banchieri
   L’Europa è la regione con le prospettive più cupe, dicono              centrali sono determinati nel contrastare l’inflazione “a qua-
gli analisti, con una recessione che “sembra ormai inevita-               lunque costo”, i governi nazionali, che lottano contro il rallen-
bile” in tutte le principali economie. La crisi energetica del            tamento della crescita, hanno moltiplicato le misure a soste-
vecchio continente causerà da un lato una “riduzione vo-                  gno del potere d’acquisto delle famiglie e della liquidità delle
lontaria”, cioè l’auto-sospensione di attività non redditizie,            imprese. “Il risultato – avvertono gli analisti – è un cocktail
e dall’altro un “razionamento decretato dai governi” con la               potenzialmente esplosivo per le finanze pubbliche: aumento
riduzione dei consumi di energia che si tradurrà in una minor             del deficit pubblico e impennata dei costi di finanziamento”.
produzione e un calo del Pil.                                                “L’attuale barometro – ha commentato Ernesto de Mar-
   Otto paesi tra cui Italia, Danimarca, Svizzera, Egitto e Cile          tinis, ceo di Coface in Italia e head of strategy della regio-
sono stati riclassificati al ribasso dopo 19 declassamenti                ne Mediterraneo e Africa – conferma il quadro economico
settoriali nel corso del secondo trimestre. Solo la Norvegia,             e sociale che Coface aveva iniziato a tracciare già nei giorni
paese produttore di gas, beneficia della miglior valutazione              successivi all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia,
di rischio. “I 49 declassamenti delle valutazioni settoriali – si         quando era stato avvertito il potenziale aumento dei rischi
legge nel barometro – evidenziano il netto peggioramento                  sociali associati all’incremento dei prezzi dei beni di prima
delle condizioni per i settori sensibili al ciclo economico come          necessità e dell’energia”.
le costruzioni, i metalli e il legno, in diverse aree geografie”. Di
fronte alla prospettiva del prezzo dell’energia costantemente                                                                           F.A.

                                                                         Per poter partecipare alla selezione
                                                                         è necessario inviare la candidatura
                                                                           compilando il form all’indirizzo:
                                                                       https://forms.gle/A5TG1x3aEFt69cLC9

                        Milano                                         Per info: awards@insuranceconnect.it
                  30 novembre 2022
                   East End Studios                                        SCARICA IL REGOLAMENTO COMPLETO

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                                   Per inserzioni pubblicitarie contattare info@insuranceconnect.it
      Supplemento al 19 ottobre di www.insurancetrade.it – Reg. presso Tribunale di Milano, n. 46, 27/01/2012 – ISSN 2385-2577
I fenomeni naturali mettono
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 L’RC AUTO VERSO NUOVI
 PERCORSI DI SVILUPPO
 9 NOVEMBRE 2022 | 9:00 - 17:00

Tra inflazione, crisi energetica e gravi difficoltà sociali, il ramo Rc auto è condizionato dalla necessità di conciliare il rigore tecnico con la qualità della relazione con
il cliente in fase assuntiva, nella proposizione di servizi a valore aggiunto, nella gestione dei sinistri. La tenuta del sistema Rc auto richiede ulteriori interventi
legislativi in grado di limitare l’evasione assicurativa, migliorare in particolare la gestione del risarcimento diretto e gli elementi di valutazione nei meccanismi di
bonus-malus. Ma il settore assicurativo si confronta anche con le opportunità introdotte dalla nuova mobilità mettendo in campo investimenti, stringendo
partnership, costruendo modelli di business basati sulla tecnologia ma non solo, che stanno contribuendo a modificare la fisionomia dell’assicurazione nel nostro
Paese. Il tutto con la certezza che, anche per l’Rc auto, i prossimi mesi saranno decisivi per il ruolo che il mondo assicurativo potrà ricoprire in un ambito di offerta
fondamentale per i cittadini, le imprese e per l’economia italiana.

Il convegno si propone di analizzare:

      I motivi di una riforma dell'Rc auto
      Problematiche e opportunità di sviluppo del ramo auto
      Come ottimizzare il portafoglio auto
      Nuova mobilità: scenari, trend, iniziative e soluzioni assicurative
      Gli ecosistemi della mobilità: quali modelli di business?
      Evoluzione dell’offerta di servizi
      Strategie distributive e proposizioni commerciali
      Il contributo della tecnologia e dell’insurtech per la formulazione di prodotti, l’attività antifrode e la gestione di sinistri
      L’importanza del Preventivatore per l’Rc auto
      Il contrasto alle frodi
      Modelli vincenti per la gestione dei sinistri

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                                                                                                                    9 NOVEMBRE 2022 | 9:00 - 17:00

                                                                                               L’RC AUTO VERSO NUOVI
                                                                                                 PERCORSI DI SVILUPPO

 PROGRAMMA
09.00 – 09. 30   REGISTRAZIONE
09.30 – 09. 50   LA NUOVA MOBILITÀ PER LA TRASFORMAZIONE DEL PAESE
                 - Lorenzo Tavazzi, partner di The European House Ambrosetti
                 - Sergio Savaresi, professore di automazione del Politecnico di Milano
09.50 – 10. 10   AUTOMOTIVE: MODELLI DI BUSINESS E PARTNERSHIP, SOLUZIONI ASSICURATIVE PER LA NUOVA MOBILITÀ
                 - Giuseppe Barbati, direttore generale di Double S Insurance Broker

10.10 – 10. 40   Tavola Rotonda – STRATEGIE, TECNOLOGIE E INIZIATIVE PER LO SVILUPPO DELL’RC AUTO
                 - Matteo Bevilacqua, ceo di wefox Italia
                 - Roberto Lecciso, ceo del Gruppo Helvetia Italia
                 - Alberto Tosti, direttore generale di Sara Assicurazioni
10.40 – 11.00    RC AUTO EVOLUTION: A GUIDARE SONO I METADATI
                 - Giuseppe Dosi, head of insurance market di Crif
11.00 – 11.20    COSÌ CAMBIA L’ECOSISTEMA DELLA MOBILITÀ
                 - Alberto Busetto, head of connected business di Generali Jeniot
                 - Giacomo Lovati, chief beyond insurance officer di UnipolSai

11.20 – 11.45    Coffee break

11.45 – 13.00    Tavola Rotonda – I CITTADINI E LA RIFORMA DELL’RC AUTO: QUALI URGENZE PER LA TENUTA DEL SISTEMA?
                 - Fabiola Cipolloni, titolare del servizio stanza di compensazione e ruolo periti assicurativi di Consap
                 - Antonio De Pascalis, capo del servizio studi e gestione dati di Ivass
                 - Marco Festelli, vice presidente nazionale di Confconsumatori
                 - Umberto Guidoni, co-direttore generale di Ania

13.00 – 14.00    Pausa pranzo

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MERCOLEDÌ 19 OTTOBRE 2022                                      N. 2243

                                                                                                                                                                CONVEGNO
                                                                                                                                                  9 NOVEMBRE 2022 | 9:00 - 17:00

                                                                                                                          L’RC AUTO VERSO NUOVI
                                                                                                                            PERCORSI DI SVILUPPO

 PROGRAMMA
14.00 – 14.20                     IL VALORE DI UNA OFFERTA INTEGRATA E DIVERSIFICATA DELLA GESTIONE SINISTRI
                                  - Giovanni Campus, ceo di Msa Mizar
14.20 – 14.40                     PRESENTE E FUTURO DELL’AUTO: OPPORTUNITÀ E SOLUZIONI
                                  - Marco Morello, sales manager Italia di Glassdrive (Gruppo Saint-Gobain)

14.40 – 15.00                     MODELLI DISTRIBUTIVI PER IL MONDO AUTO
                                  - Nicola Bellome, direttore commerciale rete agenti di Axa Assicurazioni
                                  - Mauro Palonta, responsabile commerciale di Intesa Sanpaolo Assicura
                                  - Compagnia di assicurazione *

15.00 – 15.20                     IL RISARCIMENTO IN FORMA SPECIFICA
                                  - Maurizio Hazan, studio legale THMR

15.20 – 15.40                     INSURTECH: TECNOLOGIE E SOLUZIONI PER L’EVOLUZIONE DELL’RC AUTO

15.40 – 15.50                     KEYNOTE SPEECH
                                  - Massimiliano Caradonna, head of sales & marketing - Region Central East Europe & Middle East senior vice president di Dekra Group

15.50 – 16.50                     Tavola Rotonda – LA GESTIONE DEI SINISTRI VERSO MODELLI DI SERVIZIO AL PASSO CON I TEMPI
                                  - Luigi Baccaro, direttore sinistri di Sara Assicurazioni
                                  - Nicola Bajona, head express & direct claims di Zurich Italia
                                  - Luigi Barone, direttore sinistri di Reale Mutua
                                  - Massimiliano Caradonna, head of sales & marketing - Region Central East Europe & Middle East senior vice president di Dekra Group
                                  - Norberto Odorico, chief claims officer di UnipolSai
                                  - Maurizio Rainò, direttore claims & customer operation di Axa Italia

16.50 – 17.00                     Chiusura lavori

                (*) invitato a partecipare

                                                    ISCRIVITI CLICCANDO QUI
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