Highlights ed esempi di domande d'esame - Iannas
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Highlights ed esempi di domande d’esame Materiale didattico di proprietà dell’Istituto Italiano di Project Management ® 0 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
I Gruppi e gli Elementi di conoscenza B Gestione dell'integrazione di progetto Progetto A CONOSCENZE CONOSCENZE DI Gestione dell'ambito e dei deliverable di Project Management CONTESTO TECNICHE E METODOLOGICHE progetto Strutture organizzative e progetti Gestione dei Tempi di progetto Program e Portfolio Management Gestione delle Risorse di progetto Governance dei progetti Elementi di Conoscenza Gestione Contrattualistica e Acquisti di Avvio progetto Pianificazione Processi di PM Controllo C Gestione Rischi di progetto Esecuzione CONOSCENZE Gestione dei Costi di Progetto Chiusura COMPORTAMENTALI Gestione Configurazione e Modifiche di Contesto e gestione Stakeholder progetto Comunicazione Fasi del progetto (ciclo di vita) Valutazione dell’avanzamento di progetto Leadership Criteri di Successo del Progetto Gestione delle informazioni e della Motivazione ed orientamento al risultato documentazione di progetto Strategie di progetto, requisiti ed obiettivi Team working/Temam building Gestione della Qualità di Progetto Il Responsabile di Progetto Negoziazione Standard e normative (Project Manager) Conflitti e crisi Modelli di Maturità di PM Problem solving Criteri di Valutazione del progetto Etica 1 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo A – Highlights (1/2) Definizioni • Progetto (parole chiave: unicità, triplo vincolo, temporaneo, elaborazione progressiva, risorse, ecc.) • Project Management (obiettivi: tempi, costi, prestazioni, uso efficace delle risorse, Customer Satisfaction) • Program Management (progetti e operations correlati … raggiungere benefici strategici) • Portfolio Management (progetti, programmi e operations non necessariamente correlati … raggiungere obiettivi strategici di Business) Processi di Project Management • Avvio (definizione e/o approvazione formale, Scheda Progetto, Definizione dell’Ambito) • Pianificazione (7 domande … WBS, OBS, RAM, Reticolo, Risorse, Tempi, Costi … baseline) • Esecuzione (coordinare risorse, realizzare i deliverable, fornire info, assicurare la qualità) • Controllo (monitoraggio, analisi degli scostamenti, misure correttive, previsioni a finire) • Chiusura (accettazione formale, chiusura amministrativa/di contratto, lessons learned) 2 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo A – Highlights (2/2) Approccio sistemico e integrazione (progetto = insieme di interazioni tra variabili) Contesto e Stakeholder (ambiente di progetto … analisi SWOT, portatori di interesse … griglia interesse/influenza) Fasi del progetto (ciclo di vita = sequenza di fasi, i processi di PM si ripetono in ogni fase) Criteri di Successo del progetto (obiettivi, tempi, costi, qualità, soddisfazione stakeholder) Strategie, Obiettivi e Requisiti (linee d’azione … per raggiungere obiettivi … tradotti in requisiti) Valutazione del progetto (analisi di fattibilità/realizzabilità tecnica, economica, finanziaria) Il Responsabile di progetto (responsabile coordinamento/integrazione del progetto, risponde allo Sponsor) Modelli di Maturità di PM (livello di crescita delle Organizzazioni nel PM) 3 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo A – Domanda 1 La definizione di progetto si completa precisando il cosiddetto “triplo vincolo”, cioè: A. Qualità, Tempi, Costi B. Tempi, Costi, Risorse C. Costi, Risorse, Deliverable D. Costi, Tempi, Deliverable Risposta A – Scheda A.01 “Progetto” Tempi, Costi e Qualità/Ambito sono i tre vincoli interdipendenti di progetto 4 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo A – Domanda 2 Quale, tra questi, non è un processo di gestione del progetto: A. Definizione del prodotto B. Avvio C. Controllo D. Esecuzione Risposta A – Scheda A.06 “Processi di Project Management” I processi di PM possono essere classificati nei seguenti gruppi: Avvio, Pianificazione, Esecuzione, Controllo, Chiusura 5 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo A – Domanda 3 Il PM organizzò un meeting di lessons learned. Con ciò intendeva: A. Analizzare le cause che avevano determinato successi/insuccessi di progetto B. Analizzare le richieste correttive apprese dai Clienti durante la verifica C. Analizzare gli issue log del progetto D. Valutare le prestazioni dei fornitori e l’accettazione formale dei Clienti Risposta A – Scheda A.06.05 “Processi di Project Management – Chiusura” In sede di riunione di fine progetto (close-out meeting), viene svolta una sessione di analisi critica del progetto, con particolare approfondimento delle cause che ne hanno determinato successo o insuccesso, al fine di dedurre le lezioni apprese (lessons learned) 6 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo A – Domanda 4 Un programma può comprendere, in generale: A. Un portafoglio e un gruppo di progetti B. Un gruppo di progetti e altre operazioni C. Un gruppo di progetti D. Un portafoglio, un gruppo di progetti e altre attività Risposta B – Scheda A.04 “Program e Portfolio Management” Un programma è costituito da un gruppo di progetti e altre operazioni correlate, che concorrono al raggiungimento di un certo obiettivo di rilevanza strategica per l’Organizzazione 7 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo A – Domanda 5 Individuare la frase, in generale, più vera: A. Il progetto può essere un fallimento e il prodotto un successo B. Il progetto può essere un successo e il prodotto un fallimento C. Tutte le presenti frasi possono essere vere D. Progetto e prodotto possono entrambi essere un successo o un fallimento Risposta C – Scheda A.09 “Criteri di successo” Il soddisfacimento dei criteri di successo di un progetto non garantisce il successo del prodotto realizzato, e viceversa 8 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo A – Domanda 6 Con portafoglio di progetto si intende: A. Un insieme di progetti aventi un obiettivo finanziario B. Un insieme di progetti, programmi e altre operazioni non necessariamente correlati C. Un insieme di progetti, programmi e altre operazioni fra loro correlati D. Un insieme di progetti, programmi e altre operazioni fra loro correlati e aventi un obiettivo finanziario Risposta B – Scheda A.04 “Program e Portfolio Management” Il portafoglio rappresenta un insieme di progetti, programmi e altre operazioni aziendali, non necessariamente correlati o fra loro indipendenti, la cui selezione e assegnazione di priorità per esecuzione o esclusione dipende da obiettivi strategici generali (es. entrare in un nuovo mercato), obiettivi di natura finanziaria (es. massimizzazione dei dividendi) 9 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo A – Domanda 7 I processi di pianificazione del PM mirano a definire: A. Responsabilità e ruoli, risorse necessarie e percorso critico delle attività B. Cosa fare, chi fa/chi fa cosa, come e con chi, quando e quanto costa C. Responsabilità e ruoli del Team, milestone e qualità dei deliverable D. Costi, fabbisogni di risorse e qualità dei deliverable Risposta B – Scheda A.06.02 “Processi di PM – Pianificazione” Le 7 domande da farsi … alle quali bisogna dare risposta 10 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo A – Domanda 8 I gruppi di processi di PM comprendono (risposta più giusta): A. Avvio, pianificazione, verifica, chiusura B. Pianificazione, esecuzione, accettazione e collaudo C. Requisiti, progettazione, esecuzione, verifica, collaudo D. Avvio, pianificazione, esecuzione, chiusura Risposta D – Scheda A.06 “Processi di PM” I processi di PM, relativi alla gestione del progetto, possono essere suddivisi in gruppi: Avvio, Pianificazione, Esecuzione, Controllo, Chiusura 11 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo A – Domanda 9 La parte più rilevante dei costi di progetto viene generalmente sostenuta nell’ambito di quale gruppo di processi? A. Esecuzione B. Avvio C. Controllo D. Pianificazione Risposta A – Scheda A.06.03 “Processi di PM – Esecuzione” Ai processi di esecuzione corrispondono i costi più rilevanti del progetto, dato che è proprio in questa fase che vengono prodotti i deliverable come risultato delle attività di progetto 12 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo A – Domanda 10 I criteri di successo di un progetto sono definiti: A. Dai Clienti del prodotto o servizio B. Dallo sponsor C. Dal Project Manager D. Dal Project Team Risposta B – Scheda A.09 “Criteri di successo” I criteri di successo del progetto sono, in generale, definiti dallo Sponsor o da un Project/Steering Board. Il Responsabile di progetto ha il compito di acquisirli, specificarli nella documentazione di progetto, utilizzarli come riferimento nella conduzione del progetto stesso e nella valutazione dei risultati finali 13 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo A – Domanda 11 Riferendosi al modo in cui il Sistema di PM è inserito nell’organizzazione aziendale, è possibile ricondurre i casi di struttura organizzativa a tre tipologie: A. Funzionale, Gerarchica, Matrice B. Funzionale, Progetto, Matrice C. Matrice debole, Matrice forte, Matrice bilanciata D. Progetto, Matrice, Comitato Risposta B – Scheda A.03 “Strutture Organizzative e Progetti” 14 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Highlights (1/6) Gestione ambito del progetto e deliverable (obiettivo: gestire l’ambito ovvero lo scopo di un progetto cosa deve essere fatto e cosa non deve essere fatto) Deliverable (prodotto/servizio/risultato del progetto può essere univocamente definito, misurabile, controllabile, può essere intermedio o finale, interno o esterno, dettagliato o sintetico) Ambito di progetto (comprende tutto ciò che è previsto dal lavoro richiesto e nient’altro … WBS come principale strumento di descrizione) Work Package (chi risponde, cosa fare, cosa produrre, entro quando, con quali risorse, quanto costa e chi paga, input e output finali) Strutture gerarchiche di progetto (scomposizione del progetto nelle sue parti di rilievo, aspetto grafico ad “albero rovesciato”, supportare la pianificazione e il controllo del progetto) WBS (scomposizione del lavoro da svolgere nell’ambito del progetto che cosa fare, i nodi foglia - work package – devono essere misurabili, controllabili, assegnabili ad un unico responsabile) OBS (scomposizione delle organizzazioni responsabili del progetto chi fa, di norma è indipendente dalla gerarchia aziendale, incrociando WBS e OBS RAM ovvero chi fa cosa) PBS (scomposizione nelle parti costituenti il prodotto finale) 15 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Highlights (2/6) Gestione dei tempi di progetto (obiettivo: definire, pianificare e controllare la sequenza logico-temporale delle attività di progetto) Identificazione delle attività (scomposizione di livello più basso riconoscibile nel progetto) Elaborazione del reticolo logico (grafo aciclico del tipo AOA o AON, connessione tra attività attraverso legami logici di dipendenza, lead & lag, calendari delle attività/risorse) Stima delle durate e delle risorse necessarie (stima delle durate in relazione alle risorse L = D * U) Schedulazione delle attività (individuazione di date inizio/fine attività, individuazione del percorso critico e della data di fine progetto uso di tecniche reticolari CPM, PERT, CCM, calcolo dei margini o float delle attività, ottimizzazione del piano tempi in relazione ai costi e alle risorse disponibili) CPM (metodo deterministico … individua inizio e fine progetto, cammino critico, float … produce in output il GANTT conferendogli dinamicità) PERT (metodo probabilistico … individua date di inizio e fine più probabili per ogni attività, individua la fine progetto in forma probabilistica) CCM (estensione del CPM, individuazione della catena critica (tempo, risorse)) Gestione delle risorse di progetto (obiettivo: gestire le risorse umane, le risorse materiali, i servizi utilizzati ottimizzare l’impiego delle risorse di progetto) Pianificazione delle risorse (stima del fabbisogno o carico, verifica della disponibilità, analisi delle criticità (sopra/sotto carico), livellamento a tempi/risorse limitate, ottimizzazione) Gestione del trade off tempi/risorse (Crashing, Fast Tracking) 16 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Highlights (3/6) Gestione contrattualistica e acquisti di progetto (obiettivo: definire, pianificare, eseguire, controllare il processo di approvvigionamento dei beni/servizi necessari al progetto Make or Buy, gestione dei contratti, Claim Management ovvero la gestione delle inadempienze contrattuali) Ciclo di vita di un contratto (individuazione del tipo/modalità di contratto, richiesta di preventivo/offerta, ricezione offerte e selezione fornitore, stipula del contratto, amministrazione del contratto, chiusura del contratto) Tipologie di invito (richiesta d’offerta o bando di gara pubblico/privato (licitazione)) Tipologie di contratto (prezzo fisso rischio per il fornitore, a tempo e materiali rischio ripartito, a costi e spese rischio per l’acquirente) Gestione rischi e opportunità di progetto (obiettivo: diminuire probabilità/impatto di eventi negativi o minacce e aumentare probabilità/impatto di eventi positivi o opportunità) Identificazione dei rischi (identificazione e descrizione degli eventi rischiosi, paradigma , brainstorming) Analisi quali-quantitativa dei rischi (valutazione quali-quantitativa dei rischi probabilità e impatto, valutazione economica del danno prioritizzazione dei rischi) Pianificazione della risposta ai rischi (strategie di azione e responsabilità … elusione, mitigazione, trasferimento, assunzione) Controllo dei rischi (valutazione dello stato attuale, attuazione di piani di prevenzione/contenimento, gestione di nuovi rischi e dei rischi residui, verifica dell’efficacia) 17 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Highlights (4/6) Gestione dei costi di progetto (obiettivo: stimare i costi previsti, distribuire i costi nel tempo produrre il budget o baseline dei costi (curva a S), controllare i costi) Tipologie di costi (costi diretti/indiretti, costi interni/esterni, costi fissi/variabili) Tipologie di stima (stima analitica – bottom up, stima parametrica, stima per analogia – top down, analisi delle offerte) Cash flow (confronto costi/ricavi ridurre area di fabbisogno (costi > ricavi)) Gestione configurazione e modifiche (regole e procedure per definire, identificare, registrare, controllare il prodotto nel suo ciclo realizzativo garantire piena rispondenza alle specifiche iniziali) Change Management (processo che assicura il corretto passaggio da una configurazione ad un’altra, obiettivo: tenere sotto controllo le modifiche apportate al progetto ausilio di un Sistema di Project Management per controllare il flusso dei Change e le Configurazioni di prodotto) Sistema di gestione della configurazione (versioning, gestione del ciclo di gestione dei Change) 18 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Highlights (5/6) Valutazione dell’avanzamento (rilevazione dello stato di avanzamento ad una certa data, valutazione dell’effettivo lavoro svolto, analisi degli scostamenti rispetto alla baseline, analisi delle performance, valutazione delle stime a finire o al completamento del progetto) EVM (PV o BCWS ovvero la spesa pianificata alla data, AC o ACWP ovvero il costo sostenuto alla data, EV o BCWP ovvero il lavoro effettivamente svolto alla data, misurato a costi di budget) EVM (calcolo scostamenti SV = EV – PV e CV = EV - AC, ci dicono se siamo avanti o indietro rispetto al piano e se stiamo spendendo di più o di meno) EVM (calcolo indici prestazionali SPI = EV / PV e CPI = EV / AC, ci dicono con quale efficienza stiamo usando il tempo e le risorse) EVM (calcolo stime EAC = AC + ETC e ETC = (BAC – EV) (o (BAC – EV) / CPI o (BAC – EV) / (SPI * CPI)), ci dicono quanto costerà il progetto nel suo complesso e quanto ancora ci resta da spendere) • Standard e normative (UNI ISO 10006, UNI ISO 21500, PMI - PMBOK, OGC - Prince2, IPMA - ICB) Gestione degli aspetti legali (garantire il rispetto delle leggi e normative nel Paese in cui si realizza il progetto) Finanza e aspetti legali (gestione finanziamenti e affari legali di progetto) 19 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Highlights (6/6) Gestione Documentazione e Reportistica (obiettivo: pianificare, eseguire e controllare le attività che afferiscono alla definizione, raccolta, diffusione e condivisione delle informazioni di progetto nonché della loro corretta archiviazione, sia durante il corso del progetto sia in fase di chiusura) Piano di comunicazione (a chi inviare, chi invia, che cosa inviare, quando inviare, come inviare) Distribuzione delle informazioni (raccolta delle informazioni su consuntivi e prestazioni, gestione delle Change Request, analisi dei dati e preparazione dei report di progetto, utilizzo dei canali di distribuzione a disposizione) Lessons learned (tesaurizzazione delle esperienze positive/negative del progetto) Gestione della qualità di progetto (obiettivo: garantire che la qualità dei deliverable e le performance del progetto siano in linea con gli obiettivi e i requisiti del progetto stesso) Incipit della qualità (politica obiettivi di qualità si elabora un piano) Processi (pianificazione, assicurazione garantire i livelli di prestazione di processo predefiniti, controllo monitorare e controllare gli obiettivi di qualità del prodotto) Qualità di progetto in accordo con il sistema di qualità aziendale Qualità di progetto riguarda sia la gestione del progetto sia la gestione della qualità del prodotto di progetto 20 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 1 Nella definizione del piano dei tempi, si individuano, come dipendenze tra attività (legami di precedenza/successione), le seguenti: A. SF e FS (S - Start Inizio, F - Finish Fine) B. SS, SF, FS, FF C. SFS, FSF, SSF, FFS D. SF, FS, S, F Risposta B – Scheda B.03 “Gestione dei Tempi di Progetto” I legami logici sono 4: Start Start, Start Finish, Finish Start, Finish Finish 21 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 2 Lo sponsor saltò su tutte le furie appena seppe che l’EAC era pari a mezzo milione di euro. A che valore si riferiva? A. La differenza tra il costo corrente e quello pianificato del progetto B. Il fabbisogno ancora necessario per concludere il progetto C. Il costo totale previsto (stimato) al completamento del progetto D. La differenza tra la stima iniziale (dal Charter) e quella attuale del costo di progetto Risposta C – Scheda B.09 “Valutazione dell’Avanzamento” EAC Estimate At Completion ovvero Stima al Completamento. E’ pari alla somma tra la spesa sostenuta e ciò che, in previsione, dobbiamo spendere in relazione al lavoro che ci resta da fare 22 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 3 Il documento con cui si individuano le parti costituenti un nuovo prodotto che deve essere realizzato si chiama A. PBS B. ABS C. WBS D. PPS Risposta A – Scheda B.02 “Gestione dell’ambito e dei deliverable di progetto” Un progetto può essere scomposto dal punto di vista del prodotto usando la Product Breakdown Structure 23 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 4 La struttura organizzativa di un progetto viene rappresentata mediante A. WBS (Work Breakdown Structure) B. OBS (Organization Breakdown Structure) C. OMR (Organization Matrix Responsibility) D. POS (Project Organization Sructure) Risposta B – Scheda B.04 “Gestione delle Risorse di Progetto” Le unità organizzative impiegate nel progetto possono essere rappresentate graficamente attraverso un albero rovesciato denominato OBS 24 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 5 Nel Project Management, il principale strumento di controllo dei costi è: A. Il reporting derivato dalla contabilità analitica dell’Azienda B. Il reporting derivato dalla contabilità generale, integrato con i dati di contabilità industriale C. Il controllo dei costi consuntivati rispetto al budget D. Il metodo dell’Earned Value, usato in fase di valutazione dell’avanzamento Risposta D – Scheda B.07 “Gestione dei Costi di Progetto” Il controllo dei costi è parte integrante del processo di controllo del progetto e della valutazione dell’avanzamento (metodo dell’EV) 25 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 6 Individuare i rischi di un progetto significa A. Individuare e descrivere le tipologie di eventi rischiosi, pianificando le azioni i risposta B. Individuare e descrivere le tipologie di eventi rischiosi, valutandone danno e probabilità di accadimento C. Individuare e descrivere le tipologie di eventi rischiosi, valutandone il danno potenziale D. Individuare e descrivere le tipologie di eventi rischiosi Risposta D – Scheda B.06 “Gestione Rischi e Opportunità di Progetto” L’identificazione dei rischi consiste nell’individuazione/descrizione delle tipologie di eventi rischiosi e/o opportunità che potrebbero manifestarsi in corso d’opera 26 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 7 Con deliverable si intende: A. Un prodotto, servizio, risultato (anche parziale) previsto nel piano di progetto B. Un prodotto, servizio, risultato (anche parziale) di un Work Package C. Un output relativo al prodotto/servizio del progetto D. Risposte A e C insieme Risposta A – Scheda B.02 “Gestione Ambito del Progetto e Deliverable” Un deliverable è un prodotto, servizio, o, più in generale, un risultato (anche parziale) del progetto che può essere univocamente definito, misurato e verificato 27 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 8 In caso di analisi “make or buy”, la valutazione A. Si applica solamente a beni/servizi di alto rischio e complessità B. Deve completarsi con la firma di un contratto C. Può completarsi con la firma di un contratto D. Deve applicarsi a beni/servizi di uso comune Risposta C – Scheda B.05 “Gestione Contrattualistica e Acquisti di Progetto” In caso di “buy”, si procede con la stipula di un contratto e con la gestione della relativa fornitura 28 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 9 Una Change Request al progetto A. Richiede sempre una variazione della WBS B. Richiede una riemissione del Project Charter C. Richiede una modifica dei componenti del Team di progetto D. Può richiedere una modifica di configurazione al prodotto/servizio previsto dal progetto Risposta D – Scheda B.08 “Gestione Configurazione e Modifiche” La gestione di una Change Request (o richiesta di modifica) è oggetto del processo di Change Management: tale processo cura il passaggio da uno stato consolidato ad un nuovo stato di progetto 29 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 10 Un sistema efficiente ed efficace di reportistica deve essere impostato A. Secondo le norme aziendali e/o di legge B. Secondo le esigenze dei vari stakeholder di progetto C. Secondo la metodologia di Project Management adottata D. Secondo le esigenze dello Sponsor Risposta B – Scheda B.10 “Gestione delle informazioni e della Documentazione” La documentazione e la reportistica costituiscono la base per una corretta gestione della comunicazione di progetto, in ogni fase, tra tutti gli stakeholder coinvolti 30 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 11 L’Assicurazione di Qualità di un progetto deve A. Definire procedure, metodi e requisiti di documentazione necessari per stabilire livelli di prestazioni di processo predefiniti B. Selezionare i campioni da controllare e confrontare i dati misurati con gli obiettivi C. Definire procedure, metodi e requisiti di documentazione necessari per monitorare i livelli di qualità dei beni/servizi realizzati D. Assicurare il monitoraggio e controllo della qualità di progetto Risposta A – Scheda B.11 “Gestione della Qualità di Progetto” E’ la classica definizione di Assicurazione di Qualità di progetto 31 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 12 Caratteristiche del CPM sono A. Stima deterministica dei costi di progetto B. Stima probabilistica dei float (margini di scorrimento) C. Stima deterministica delle date di inizio/fine delle attività di progetto D. Stima probabilistica delle durate delle sole attività sul cammino critico Risposta C – Scheda B.03 “Gestione dei Tempi di Progetto” Nozioni generali sul Critical Path Method (metodo deterministico), al contrario del PERT (metodo probabilistico) 32 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 13 Nella gestione dei rischi, un’opportunità è vista come A. Il risultato di un’azione volta a mitigare i rischi B. Il risultato di un’analisi “make or buy” C. Un evento rischioso, portatore di positività e/o vantaggio D. Un evento rischioso, portatore di negatività e/o minaccia Risposta C – Scheda B.06 “Gestione Rischi di progetto” Le opportunità sono eventi positivi per il progetto 33 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 14 Con l’acronimo BCWP si intende A. Il budget dei costi a finire B. L’Earned Value calcolato alla data di avanzamento (TimeNow) C. I costi consuntivati D. Nessuna delle tre risposte Risposta B – Scheda B.09 “Gestione dell’Avanzamento di progetto” L’EV o BCWP (Budget Cost of Work Performed) è il valore del lavoro effettivamente eseguito alla data di avanzamento, calcolato a costi di budget 34 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 15 La norma UNI-EN-ISO “Linee guida per la gestione della qualità dei progetti” è identificata come A. UNI-EN-ISO 10007 B. UNI-EN-ISO 9001 C. Nessuna delle precedenti D. UNI-EN-ISO 10006 Risposta D – Scheda B.12 “Standard e Normative” 35 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo B – Domanda 16 Un sistema efficiente ed efficace di reporting deve essere impostato: A. Secondo il dettaglio richiesto dai diversi stakeholder B. Secondo le norme interne aziendali e quelle di legge C. Secondo le esigenze informative richieste ed esplicitate dallo sponsor D. Secondo i criteri della metodologia adottata di PM Risposta A – Scheda B.10 “Gestione delle informazioni e della documentazione” La gestione delle Comunicazioni coinvolge lo scambio di informazioni tra tutti i soggetti interessati al progetto 36 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo C – Highlights Gestione delle comunicazioni (chi comunica, cosa, a chi, come, quando … gestione del feedback) Leadership (influenzare le persone orientare il consenso raggiungere obiettivi specifici) Differenze tra capo e leader, autorità e autorevolezza Indurre il consenso (obiettivi da conseguire, persone “target”, contesto operativo) Abilità personali, relazionali, pensiero strategico e creativo, pensiero sistemico Negoziazione (raggiungere accordi mutuamente soddisfacenti) Individuare/proporre alternative, dimostrare flessibilità e prontezza/duttilità intellettuale Comprendere livelli e tolleranze di accettabilità di soluzioni di compromesso Raggiungere accordi mutuamente vantaggiosi (approccio win-win) Team Building/Team Working (Forming, Storming, Norming, Performing) Risoluzione dei problemi (Problem Solving) (identificazione cause, identificazione soluzioni, scelta e attuazione, verifica efficacia) Motivazione ed orientamento al risultato (spinta propulsiva interiore desiderio di agire raggiungere obiettivi specifici, tendere al raggiungimento di obiettivi SMART) Conflitti e crisi (disaccordo tra le parti ... può portare allo stallo, senza vie d’uscita) Fasi di un conflitto (pre/durante/post), Cause di conflitto (individuali, situazionali, organizzative) Risoluzione di un conflitto (Attenuazione, Confronto, Compromesso, Pressione, Rinuncia) Etica (responsabilità sociale/umana, rispetto degli interessi degli stkhr, buon governo insieme di valori) 37 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo C – Domanda 1 Un comportamento del PM non è etico se: A. Non rispetta gli interessi di tutti gli stakeholder di progetto B. Fa unicamente riferimento a valori personali, contrari all’Organizzazione C. Usa risolvere tutti i conflitti con lo stile del compromesso D. Risposta A e B insieme Risposta A – Scheda C.08 “Etica” L’Etica è un sistema di valori personali, organizzativi, istituzionali che fa da riferimento a comportamenti responsabili sotto l’aspetto sociale e umano e rispettosi degli interessi di tutti gli stakeholder di progetto 38 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo C – Domanda 2 La caratteristiche di leadership possono essere riassunte: A. Capacità di influenzare le persone allo scopo di indurre il consenso a conseguire determinati obiettivi B. Essere in grado di guidare un gruppo di persone grazie all’autorità C. Avere abilità personali, relazionali, pensiero strategico, creativo, sistemico D. Risposte A e C insieme Risposta D – Scheda C.02 “Leadership” La risposta A è la classica definizione, la risposta C richiama le specifiche abilità di un leader 39 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo C – Domanda 3 Nella gestione di un gruppo di progetto, un conflitto si genera se: A. Il progetto entra nella fase di “storming” B. Il conflitto viene reso manifesto e si chiede l’intervento dello sponsor C. Esiste un disaccordo o un aumento della tensione tra il PM e un componente del Team D. Esiste una situazione senza vie di uscita o un blocco/paralisi di lunga durata Risposta C – Scheda D.06 “Conflitti e crisi” Un conflitto è un disaccordo o aumento di tensione tra le parti, causati dalla percezione di una delle parti che i propri interessi siano ostacolati dall’altra 40 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo C – Domanda 4 La teoria X-Y di McGregor è: A. Una teoria motivazionale relativa ai bisogni B. Una teoria motivazionale di tipo processuale C. Una teoria motivazionale di tipo contenutistico D. Una teoria delle aspettative del gruppo Risposta B – Scheda C.03 “Motivazione ed orientamento al risultato” Le Teorie Processuali enfatizzano i processi decisionali degli individui e si propongono di spiegare il perché dei comportamenti degli individui stessi. La teoria X-Y è una delle teorie processuali 41 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
Gruppo C – Domanda 5 L’orientamento al risultato è A. L’attitudine ad operare nella maniera più idonea per il raggiungimento di un obiettivo prefissato B. L’abitudine ad operare con maggiore efficacia da soli che in gruppo C. L’attitudine al calcolo logico-matematico D. La capacità di realizzare i propri obiettivi in qualsiasi condizione Risposta A – Scheda C.03 “Motivazione ed orientamento al risultato” La A è la definizione classica di orientamento al risultato 42 © ISIPM 2017 – Materiale didattico ad uso esclusivo dei docenti accreditati
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