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I prezzi
delle barche
Perchè alcune barche costano molto più di
altre, dove sono le differenze?
di Maurizio Anzillotti
Articolo pubblicato su SVN n° 21 - gennaio 2015
© riproduzione riservata
SVN
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Il prezzo Sopra l’Hanse 415 in navigazione. Una costruzione
di serie con un prezzo molto contenuto, che vuole un
L
contenimento molto spinto dei costi di produzione
eggendo l’annuario di SVN uscito a dicem-
Hanse 415 bre scorso, dove sono presenti tutte le bar-
listino 132.900 euro che che hanno un certo rilievo sul merca-
accessori* 46.515 euro to italiano, si nota come, all’interno della
iva** 19.736 euro stessa fascia di lunghezza, possa essere
Prezzo finale 199.151 euro registrata tra un modello e un altro una differenza di
prezzo che può variare dal 35% al 50%. Non è fa-
cile capire tale differenza. Spesso, specialmente se
non si è molto esperti, due barche con prezzi diversi
Grand Soleil 39 possono sembrare simili. Inoltre bisogna considera-
listino 199.000 euro re che la distanza che c’è tra due prezzi di listino è
accessori* 69.650 euro destinata ad aumentare nel prezzo finale perché gli
iva** 29.552 euro accessori della barca con il prezzo più alto, con tutta
Prezzo finale 298.202 euro probabilità, saranno di qualità maggiore e quindi più
costosi.
*Accessori e servizi sono considerati per un Molti, quando visitano le barche nei saloni nautici, si
valore pari al 35% del prezzo di listino dell’im- chiedono perché un Jeanneau debba costare la metà
barcazione con le dotaizoni di serie
di un Wauquiez e, spesso, la risposta che si danno
**L’iva è considerata agevolata all’11% è che la Jeanneau, essendo un cantiere più grande
di Wauquiez, ha delle economie di scala che gli per-
mettono di avere dei prezzi più bassi. Logicamente
non è così, altrimenti sul mercato esisterebbero solo
i grandi cantieri che fanno migliaia di barche l’anno.
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Grand Soleil 39 Barche a confronto
Le differenze tra le barche ci sono e si trovano nei
Lunghezza scafo m 11,82
diversi aspetti del prodotto, come i livelli di finitura o
Lunghezza gall. m 10,70
i materiali e le tecniche utilizzate per la costruzione.
Larghezza m 3,70 Differenze ci sono anche nel servizio di post vendita
Pescaggio max m 2,40 che per alcuni cantieri è particolarmente efficiente e
Dislocamento kg 7.530 per altri meno. Prendiamo ad esempio due modelli di
Zavorra kg 2.450 due cantieri molto importanti, l’Hanse, che può
Motore hp 29 rappresentare i grandi costruttori di barche in serie
Superficie Velica mq 82 di fascia economica e il Cantiere del Pardo, che può
Progettista Claudio Maletto rappresentare i cantieri con elevati standard qua-
Interni Nauta Design litativi che hanno un prezzo decisamente più alto.
I due cantieri producono barche che per tipologia
Hanse 415 sono simili, entrambi producono barche performan-
ti. Sia Hanse, sia Cantiere del Pardo, sponsorizzano
Lunghezza scafo m 11,99 i loro prodotti come barche veloci e comode da vi-
Lunghezza gall. m 11,40 vere, barche che potremmo definire dei fast cruiser.
Larghezza m 4,17 L’Hanse ha affidato il disegno delle sue carene allo
Pescaggio max m 2,10 studio Judel/Vrolijk, uno tra i pochi studi al mon-
Dislocamento kg 8.900 do che può vantare dei progetti in Coppa America,
Zavorra kg 2.900 unanimemente considerato uno dei migliori a livello
Motore hp 38 mondiale per questo tipo d’imbarcazioni. Pardo si è
Superficie Velica mq 87 affidato a Claudio Maletto, anche lui disegnatore di
Progettista Judel/Vrolijk Coppa America che è stato capo progetto per la re-
Interni Hanse yacht
alizzazione degli ultimi monoscafi di Luna Rossa nel
2007, prima che si passasse ai grandi catamarani.
Se come tipologia di barche e come caratura di pro-
In questa immagine il Grand Soleil 39, una barca dove la gettisti i due cantieri si somigliano, come dimensioni
ricerca della qualità è quasi maniacale sono molto distanti.
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L’Hanse è il terzo produttore di barche a vela in Eu-
ropa (per fatturato) dopo i due giganti del gruppo
Beneteau, la Beneteau e la Jeanneau. La sua pro-
duzione, come gruppo nautico, si conta in migliaia
di unità l’anno, mentre, il Cantiere del Pardo, è si il
più grande cantiere italiano, ma la sua produzione
quest’anno non raggiungerà le 35 unità.
Il prezzo
I due modelli che abbiamo messo a confronto sono
l’Hanse 415 e il Grand Soleil 39. L’Hanse 415, con un
baglio massimo di 4,17 metri, è più grande rispetto
Resine al Grand Soleil 39 che raggiunge i 3,90 metri, ma i
due modelli sono i più vicini per ordine di grandezza
Il tipo di resina utilizzato per stratificare una barca tra quelli delle gamme dei due cantieri. La differenza
è indicativo del livello della qualità della barca e di di costo tra le due barche è notevole: partendo dal
quello che sarà il suo prezzo finale. prezzo di listino, aggiungendo per entrambi i modelli
il 35% di spese per accessori e servizi vari e l’IVA
Ortoftalica (in questo si tiene conto dello sconto medio operato
E’ una resina con grande potere bagnante e buone ca-
ratteristiche meccaniche. Il suo problema è che ten- dal cantiere al cliente che acquista senza avere una
de ad assorbire umidità e ha poca elasticità, il che, se permuta), otteniamo un prezzo finale di 199.000 euro
non adeguatamente protetta con degli strati di resina per l’Hanse 415 e di 298.000 euro per il Grand Soleil
vinilica o epossidica, favorisce l’insorgere di fenome- 39 del Cantiere del Pardo. Questo significa che tra un
ni osmotici. L’ortoftalica è la resina più economica tra Hanse 415 e un Grand Soleil 39 ci sono circa 100.000
tutte le poliesteri e viene comunemente usata per la euro di differenza, ovvero il Grand Soleil 39 costa il
fabbricazione di silos. E’ molto usata anche nella co-
struzione d’imbarcazioni di qualità media per via del 50% in più rispetto all’Hanse 415.
suo costo contenuto.
La costruzione
Isoftalica Cerchiamo di capire quali sono i maggiori capitoli di
E’ una resina con un buon potere impregnante e buo- spesa che giustificano tali differenze. Iniziamo dalla
ne caratteristiche meccaniche. Ha un indice d’assor- costruzione. La qualità delle resine utilizzate da uno
bimento dell’acqua molto basso e ha un’ottima resi-
e dall’altro cantiere sono diverse. Hanse utilizza una
stenza agli agenti chimici. La resina isoftalica è molto
elastica. Con un prezzo decisamente più alto della re- mano di resina vinilica seguita dagli altri strati impre-
sina ortoftalica la iso tende a non essere usata per ma- gnati con resine ortoftaliche, resine molto economi-
nufatti che non richiedano le sue caratteristiche speci- che considerate non marine per la facilità con cui le
fiche. In genere, grazie al basso indice di assorbimento loro molecole si legano a quelle dell’acqua. Il Can-
dell’acqua, è utilizzata per la fabbricazione di grandi tiere del Pardo, invece, stende i primi due strati im-
serbatoi o per la stratificazione di scafi di qualità me-
dio alta. In quest’ultimo caso, per quanto la sua mole- pregnandoli con resine viniliche (il doppio di Hanse)
cola sia restia a legarsi con la molecola dell’acqua, è e impregna gli strati seguenti con resine isoftaliche,
bene proteggere gli strati impregnati con isoftalica con considerate resine marine per le loro qualità mecca-
della resina vinilica che ha un indice di assorbimento niche e per la maggiore difficoltà ad assorbire acqua.
dell’acqua molto più basso.
Sotto, paratie in composito di un Grand Soleil 43 realizza-
Vinilica te su richiesta dell’armatore che vuole essere più competiti-
Le caratteristiche più interessanti di questa resina per vo in regata. La paratia principale pesa appena 35 chili, una
la costruzione delle barche sono l’alta resistenza al ca- frazione di quello che pesa la stessa paratia in legno
lore, l’elasticità e il bassissimo indice di assorbimento
dell’acqua uniti ad una grande resistenza meccanica.
Per queste sue caratteristiche è usata nella costruzio-
ne di scafi da regata dove il contenimento del peso è
una priorità. Con la resina vinilica si impregnano stuoie
di vetro, di kevlar e di carbonio. Il suo costo è circa il
doppio della resina isoftalica.
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La costruzione in sintesi: le differenze
Hanse 415 Grand Soleil 39
1 mano di protezione con resina vinilica 2 mani di protezione con resina vinilica
stuoie impregnate con resina ortoftalica stuoie impregnate con resina isoftalica
utilizzo di stuoie bidirezionali comuni utilizzo di stuoie bidirezionali comuni e uni-
strutture stratificate con stuoie bidirezionali direzionali dove necessario
ragno strutturale resinato allo scafo strutture stratificate con stuoie di vetro
intervallate con stuoie in carbonio
deriva in ghisa
ragno strutturale resinato e incollato con
putrelle di acciaio tra scafo e dadi del bulbo collanti metracrilici nella parte sottoposta a
centraggio bulbo in modo tradizionale maggior sforzo
deriva in tre materiali diversi: ghisa, acciaio,
piombo
piastra di acciaio recessata nello scafo per
accogliere i prigionieri del bulbo
Rotoli di stuoie
sistema di centraggio del bulbo (leggi box)
di vetro
Tecniche in comune Anche nelle strutture, realizzate per entrambi i can-
tieri con la stessa tecnica del ragno strutturale resi-
Barche come l’Hanse 415 e il Grand nato a terra, i materiali sono diversi. Hanse continua
Soleil 39, per quanto siano realizzate in con i materiali utilizzati per lo scafo, mentre Pardo
modo diverso, hanno alcuni elementi in passa a strati ibridi di stuoie di vetro e di carbonio
comune. tutte impregnate con resine viniliche per le loro mag-
giori qualità meccaniche.
Paratie resinate allo scafo: rendono lo
scafo più rigido. Alcuni costruttori non Generalmente anche le ore impiegate per stratifica-
resinano le paratie allo scafo, ma le in- re sono diverse, maggiori nei cantieri di qualità che
collano, una soluzione che non è consi- tendono a pulire maggiormente lo stratificato tra una
derata ideale. stuoia e l’altra per eliminare la resina in eccesso che
non solo aumenta il peso, ma diminuisce la robu-
Strutture resinate allo scafo: le struttu-
stezza del manufatto.
re di entrambe le barche sono stratifi-
cate fuori opera in quello che si chiama
controstampo del ragno strutturale. Lo Le strutture
stampo del ragno strutturale una volta Al di là dei diversi materiali, entrambi i cantieri appli-
realizzato è posizionato all’interno del- cano le strutture ai rispettivi scafi con perizia e ca-
lo scafo dove viene resinato. Entrambi pacità. Entrambi resinano le strutture allo scafo per
i cantieri usano resinare lo stampo per
tutta la loro lunghezza. La consistenza della strati-
tutto il suo perimetro, cosa che è garan-
zia di solidità del manufatto. ficazione con cui incollano le strutture allo scafo è
tale da rendere il manufatto molto rigido. Stesso di-
scorso vale per le paratie. I due cantieri creano un re-
cesso nel perimetro delle paratie e utilizzano questo
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per stratificarle allo scafo, un particolare importante
perché questa tecnica costruttiva incide molto sulla
robustezza dello scafo. In particolare il Pardo utilizza
delle stuoie aggiuntive per rinforzare le giunture tra
longherone e madiere e, oltre a resinare la struttu-
ra allo scafo nella parte centrale, in corrispondenza
all’attacco della chiglia stende sotto le strutture un
tappeto di collante metacrilico per aumentare ulte-
riormente la resistenza nei punti di maggiore sforzo.
La chiglia
L’Hanse 415 ha una normale chiglia in ghisa a T ben
collegata allo scafo con una serie di perni passanti
e dadi in acciaio inox. La chiglia del Grand Soleil 39
è invece molto complessa. Questa ha la lama com-
posta da uno scatolato di acciaio fuso nella ghisa e
in fondo ha un grande siluro in piombo saldato alla
pinna di ghisa e acciaio. La deriva è tenuta allo scafo
con prigionieri che passano attraverso una lastra di
acciaio recessata nel fondo della barca e serrati con
dadi in acciaio. La differenza di costo tra queste due
chiglie è molto elevata come è elevata la differenza
di rendimento in navigazione.
L’albero
L’albero dell’Hanse è un estruso di alluminio sem-
plice con scassa in coperta. Questo è sostenuto da
due ordini di crocette con sartie spiroidali che atter-
rano a bordo scafo. Posteriormente ha un pateraz-
zo sdoppiato con controllo a paranco. L’albero del
Grand Soleil 39 è uno Sparcraft rastremato, un albe-
ro molto più sofisticato, sostenuto da quattro sartie
Il montaggio del bulbo per parte su tre ordini di crocette.
Nella foto in basso un set
I l momento in cui si monta il bulbo sotto lo scafo è
sempre un momento delicato. Nella maggior parte
dei casi si solleva la barca e la si fa scendere sopra
di paratie nel cantiere Hanse
pronte per essere portate
alla catena di montaggio.
i prigionieri del bulbo che è fermo all’interno di una Di lato, il particolare di una
gabbia. Il sistema, seppur molto efficiente e ampia- paratia dove si vede lo spazio
mente sperimentato in decine di migliaia d’imbar- recessato per poter resinare
cazioni, non raggiunge il massimo della precisione la paratia allo scafo
in materia di allineamento. I cantieri che producono
barche di qualità particolarmente elevata, hanno pre-
sente il problema e cercano di risolverlo in modi di-
versi. Il Cantiere del Pardo ha un suo sistema per la
collimazione del bulbo. La pinna di ghisa e piombo è
posta all’interno di una gabbia che si può muovere in
ogni direzione per mezzo di motori elettrici, mentre
lo scafo è poggiato sopra di questa su di una slitta
che, ugualmente, può inclinarsi sull’asse verticale e
orizzontale. La possibilità di muovere agilmente sia
lo scafo che la deriva permette di fare combaciare
perfettamente i due elementi.
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Attrezzatura di coperta: le differenze
Hanse 415 Grand Soleil 39
trasto: assente, la randa ha il sistema alla trasto: rotaia e carrello Harken, recessate
tedesca con due bozzelli in tuga sul fondo del pozzetto
tendipaterazzo con pararanco 1:32 tendipaterazzo meccanico Harken
2 winche Lewmar EVO 6 winche Harken
salpancore elettrico: optional salpancore elettrico da 1000 W Quick
motore Volvo 40 hp SD motore Volvo da 29 hp SD
colonnine timone Lewmar colonnine timone Harken con tientibene
wang con paranco tessile wang rigido
drizze in Dacron drizze in Spectra
bozzellame Lewmar bozzellame Harken in alluminio
4 gallocce in alluminio fisse 4 gallocce in acciaio a scomparsa
antisdrucciolo da stampo antisdrucciolo a vernice con microsfere
Le sartie atterrano a scafo. Il risultato finale è che il quest’ultimo, non avendo la rotaia del trasto, limita
Grand Soleil 39 ha un albero più flessibile e malle- la possibilità di regolare a dovere la randa. Proprio
abile che si presta meglio a regolare le vele e che, per l’assenza della rotaia del trasto, l’Hanse, in de-
in definitiva, rende la barca più divertente e veloce. terminate condizioni, sbanda di più del Grand Soleil
Anche in questo caso la differenza di costo tra i due 39 che, invece, ha la possibilità di mantenere la vela
componenti è notevole, come notevole è la differen- più magra camminando di più e sbandando di meno.
za di costo e di qualità di tutti gli accessori dell’al-
bero stesso a partire dall’acciaio delle sartie e degli I pesi
arridatoi per arrivare al vang rigido. La costruzione di una barca di livello come il Grand
Soleil 39 vuole che anche le priorità siano diverse.
Attrezzatura di coperta Se su un Hanse il serbatoio grande viene prima del
L’attrezzatura di coperta è un altro di quei capitoli controllo del peso e di quello della sua collocazione,
dove le differenze di qualità e quindi di costo si fanno su di un Grand Soleil accade il contrario. Il risultato
più evidenti. Sul Grand Soleil tutto il bozzellame è è che un Grand Soleil 39, forse, avrà un serbatoio
Harken con sfere, mentre su Hanse è Lewmar tradi- dell’acqua leggermente più piccolo, ma navigherà
zionale. Oltre a differire per qualità di costruzione, i con un assetto migliore e con una maggiore como-
due modelli differiscono anche per dimensioni, diffe- dità perché i suoi movimenti saranno più dolci e di
renze dettate dal fatto che il Grand Soleil, essendo minore ampiezza.
una barca più “tirata” è sottoposta a maggiori sforzi
che richiedono attrezzature in grado di sopportare Gli interni
carichi maggiori. Il risultato finale è che cazzare la Entrando nelle due barche la differenza è evidente.
scotta di randa del Grand Soleil 39 quando questo è Il Grand Soleil 39 è una barca molto curata e ricca di
di bolina stretta con 20 nodi di vento è meno fatico- particolari con un legno trattato in modo naturale che
so e veloce che sull’Hanse 415, senza contare che lascia viva la venatura.
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Interni: le differenze
1 5
2 6
3 4 7 8
1 La dinette dell’Hanse 415 utilizza ampie su- 5 Si può notare l’alto grado di finitura della
perfici bianche per aumentare la luminosità e falegnameria
la sensazione di spazio
6 Il mobile della cucina è ben lavorato e
2 La cucina a L ha diversi ripostigli e un rifinito
ampio piano di lavoro
7 Il pannello elettrico utilizza interruttori
3 Il pannello elettrico utilizza fusibili e ha magnetotermici
poche utenze
8 I masselli sono uniti l’uno all’altro con un
4 I masselli sono uniti con tagli a 45° tassello stondato
Hanse 415 Grand Soleil 39
qualità del legno media qualità legno elevata
finitura del legno in vernice poliuretanica finitura del legno in vernice naturale
limitato uso di masselli largo uso di masselli
mobili modulari uguali per diversi modelli mobili non modulari
giunture delle modanature di massello con giunture delle modanature con ginocchio di
taglio a 45° legno
pagliolato in laminato pagliolato in legno
celetto in controstampo celetto rifinito con tessuto pregiato
quadro elettrico a fusibili quadro elettrico ampio con termici
serbatoi e batterie a poppa serbatoi e batterie a centro barca
piano cucina in laminato antigraffio piano cucina in Corian
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Di lato, il sistema di asciugandosi di giorno, nell’Hanse sono in contro-
assemblaggio dei mobili al stampo, non adatti ad assorbire l’umidità.
Cantiere del Pardo. Sotto
un particolare di un mobile
I vari accessori destinati agli allestimenti interni uti-
della dinette dell’Hanse lizzati nei due modelli, come porte, maniglie, faretti,
415, dove si vede come, serrature e cerniere, di differente qualità e prezzo,
nella sua realizzazione, non daranno un diverso risultato finale dal punto di vista
siano usati masselli estetico e funzionale. Altre differenze sono riscon-
trate negli impianti idraulici e idrici. Il pannello elet-
trico basato su magnetotermici di un Grand Soleil 39
costa circa 7/8 volte in più rispetto a quello basato
su fusibili usato in un Hanse 415.
Effetto finale
Come abbiamo visto due barche appartenenti a fa-
sce di prezzo distanti tra loro differiscono pratica-
mente in tutto. Ogni differenza comporta una spesa
maggiore per la barca di qualità superiore determi-
nandone un prezzo finale più alto. Le conseguenze
dei diversi modi di costruire, di armare e di rifinire le
L’effetto di eleganza e lusso che si respira all’inte-
due barche si trovano sia a livello estetico, sia nel
ro del Grand Soleil 39 si ottiene dalla cura di un’infini-
comportamento della barca.
tà di piccoli particolari. I mobili del Grand Soleil sono
Un Grand Soleil 39 ha uno studio dei pesi diverso da
tutti costruiti intorno a un’armatura di legno massello
quello di un Hanse, un albero e un bulbo diverso. Il
che li rende più solidi e rigidi, cosa che contribuisce
passaggio sull’onda del Grand Soleil sarà più mor-
molto a non far scricchiolare la barca quando si navi-
bido di quello di un Hanse e anche quando la barca
ga come accade invece nell’Hanse che realizza i suoi
sarà ferma in rada, il Grand Soleil sarà più stabile
mobili senza l’ausilio di strutture in massello (negli
rispetto all’Hanse che rollerà molto di più.
ultimi modelli sta cambiando tecnica e inizia a uti-
lizzare dei masselli). I masselli usati dal Pardo sono
Il rapporto qualità prezzo
uniti tra loro grazie a degli inserti tondi, mentre quelli
Con questo articolo abbiamo voluto sottolineare che
dell’Hanse sono uniti con tagli a 45° destinati a ro-
le differenze di prezzo tra le imbarcazioni, nella mag-
vinarsi nel tempo. Diverse sono anche le cornicette
gioranza dei casi, sono giustificate da una differenza
degli sportellini che nel Grand Soleil 39 sono delle
di qualità. Una differenza che include tutti gli aspetti
vere e proprie cornici in massello, mentre nell’Han-
della barca, dalla costruzione dello scafo a quella de-
se sono delle fettucce di 1-2 millimetri di spessore
gli impianti, passando per le attrezzature di coperta e
incollate a caldo sulla tavola. Anche in questo caso,
gli accessori e concludendo con le finiture e la qua-
al di là del fattore estetico che pure è molto diverso
lità delle tappezzerie. Ribadiamo che il confronto tra
tra le due soluzioni, c’è una questione di durata. La
due livelli di costruzione diversa, non può portare a
cornicetta del Grand Soleil tra molti anni sarà intatta
dire che una barca è migliore di un’altra, in quanto
e più bella di prima perché il legno massello miglio-
queste vanno sempre giudicate nel loro rapporto con
ra con il tempo, mentre quella dell’Hanse, probabil-
il prezzo finale. Il Grand Soleil 39 è una barca costru-
mente, si sarà scollata e rotta. Diversi sono i celetti
ita in modo differente rispetto a un Hanse 415, con
che se nel Grand Soleil sono rivestiti di una tappez-
materiali e finiture diverse, ma quello che si ha in più
zeria pregiata in grado di assorbire l’umidità di notte
si riflette sul suo prezzo che è del 50% superiore a
quello dell’Hanse.
Conclusioni
La differenza tra l’Hanse, come barca industriale di
fascia economica, e il Grand Soleil 39, rappresen-
tante delle barche di qualità elevata, è profonda ed
Il pannello elettrico del Grand Soleil è determinata da molteplici fattori come i materiali
39 dove ogni utenza è protetta da un utilizzati, la qualità del legno usato, gli impianti e l’at-
interruttore elettrotermico trezzatura di coperta.
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