GUIDA UTILE SUL FOTOVOLTAICO - Come, quando e perché conviene sfruttare questa tecnologia

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GUIDA UTILE SUL FOTOVOLTAICO - Come, quando e perché conviene sfruttare questa tecnologia
GUIDA UTILE SUL FOTOVOLTAICO
     Come, quando e perché conviene
       sfruttare questa tecnologia

                  A cura di
          www.fotovoltaico-sicuro.it
GUIDA UTILE SUL FOTOVOLTAICO - Come, quando e perché conviene sfruttare questa tecnologia
Indice

PREMESSA..........................................................................................................................................3
IL CONTO ENERGIA                   E   DETRAZIONE FISCALE 50%...............................................................4
IMPIANTO FOTOVOLTAICO.............................................................................................................5
    Come funziona...........................................................................................................................5
    Pannello Fotovoltaico...............................................................................................................6
    Celle fotovoltaiche monocristalline e policristalline.....................................................8
    Parametri tecnici........................................................................................................................9
INVERTER.........................................................................................................................................10
GARANZIE.........................................................................................................................................12
    Garanzia pannelli fotovoltaici.............................................................................................12
    Garanzia Inverter....................................................................................................................13
    Garanzia cavo solare e componenti elettriche.............................................................13
CONTRATTO......................................................................................................................................14
OPERE       DI    SICUREZZA...................................................................................................................15
BUROCRAZIA....................................................................................................................................16
LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI SUL FOTOVOLTAICO..........................................18

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Premessa
La Guida utile sul fotovoltaico è un documento rivolto al consumatore finale;
pur riportando nozioni tecniche essenziali, vuole guidare verso una scelta che
non riservi sorprese, che permetta di utilizzare al meglio i vantaggi che si con-
seguono installando un impianto fotovoltaico, capirne il funzionamento, gli
aspetti burocratici e i contributi erogati dal GSE.

Per questo, il nostro obbiettivo è che sia possibile cogliere dalla guida le
conoscenze necessarie per scegliere la soluzione migliore.
E soprattutto non dimentichiamo il bene che facciamo all'ambiente, perché
l'installazione di questi impianti evita le emissioni di sostanze inquinanti
responsabili dell'effetto serra.

Infatti la produzione di ogni kWh prodotto da un impianto fotovoltaico consente
di evitare l'emissione in atmosfera di 0,40 Kg di CO2, che è uno dei gas principali
responsabili dell'effetto serra.

Considerando un impianto con una potenza di un 1 kWp, con un
funzionamento di 1500 ore annue e una produzione di 1500 kWh, eviteremo di
produrre ben 975 Kg di CO2 (fonte: ENEA).

Copyright:   questo    documento     è   stato   realizzato   dalla   redazione    di
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Il Conto Energia e Detrazione Fiscale 50%
Il Conto Energia è il nome comune assunto dal programma europeo d’incenti-
vazione per la produzione di elettricità mediante impianti fotovoltaici perma-
nentemente connessi alla rete elettrica.
                                      Il Conto Energia, a differenza di altre for-
                                      me d’incentivo alla produzione di elettrici-
                                      tà mediante impianti fotovoltaici, non è
                                      un contributo a fondo perduto destinato
                                      all’acquisto dell’impianto o alla defiscaliz-
                                      zazione dello stesso, bensì un incentivo
                                      erogato sull’energia prodotta dal si-
                                      stema.
                                      In Italia il Conto Energia prevede il rico-
                                      noscimento, per un periodo di 20 anni,
                                      di una tariffa incentivante per ogni KWh
                                      prodotto da sistemi solari fotovoltaici.
In alternativa al Conto Energia, e solo per il privato, è possibile optare per la
Detrazione Fiscale Del 50% in abbinamento allo Scambio Sul Posto o al
Ritiro Dedicato.
La Detrazione Fiscale Del 50% consiste in uno “sconto” sulle tasse che il
proprietario dell’impianto paga anno per anno fino ad un massimo del 50% del
valore dell’impianto spalmato in 10 anni.
Lo Scambio Sul Posto, disponibile per impianti inferiori ai 200 kWp, prevede
che l’energia prodotta, al netto di quella autoconsumata, una volta immessa
nella rete nazionale rimanga fruibile dall’utente a seconda delle sue necessità,
facendo svolgere in questo modo alla rete stessa la funzione di accumulatore.
Il Ritiro Dedicato altro non è che una convenzione con il GSE per cui
quest’ultimo si impegna a ritirare l’energia elettrica immessa nella rete, al net-
to di quella autoconsumata, ad una tariffa fissata dall’Acquirente Unico e per-
tanto non può più essere immagazzinata e utilizzata in caso di bisogno in un
secondo momento.
Indipendentemente dalla tipologia di regime scelto, l’utente che investe nella
realizzazione di un impianto fotovoltaico deve sommare il ricavo derivante dalla
tariffa incentivante (o dalla detrazione fiscale 50%) al risparmio per il mancato
acquisto della corrente (risparmio valido per tutta la vita dell’impianto fotovol-
taico). Quindi, al termine dei 20 anni di durata del Conto Energia, l’utente con-
tinuerà a produrre corrente elettrica fotovoltaica, e potrà auto-consumarla, im-
metterla in rete o prelevarla dalla rete (anche gratuitamente nel caso di regime
di scambio sul posto) a seconda delle proprie esigenze.
Per una completa ed esaustiva descrizione vi rimandiamo al sito del GSE
all’indirizzo www.gse.it dove potrete scaricare l’intero documento.

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Impianto Fotovoltaico

Come funziona
Un impianto fotovoltaico produce energia elettrica sfruttando l'irraggiamento
solare tramite l'effetto fotovoltaico che è basato sulle proprietà di alcuni ma-
teriali semiconduttori, in grado di convertire l'energia della radiazione solare
in energia elettrica, senza parti meccaniche in movimento e senza l'uso di al-
cun combustibile.
                                                 Il funzionamento è assai sem-
                                                 plice: il sole investe i nostri
                                                 pannelli fotovoltaici generando
                                                 corrente continua (DC) che poi
                                                 viene trasformata in corrente
                                                 alternata (AC) dall'inverter, po-
                                                 sizionato a valle del nostro im-
                                                 pianto.

                                                  Il contatore A viene posizionato
                                                  di fianco all'inverter e permette
                                                  di verificare l'energia elettrica
prodotta, mentre il contatore B sostituisce il vostro contatore vecchio e si defi-
nisce bidirezionale per conteggiare l’energia prodotta e quella consumata.
Tutti e due i contatori vengono installati successivamente dal gestore locale
(Enel,Asm etc…) alla conclusione dell’impianto fotovoltaico, ma di questo ne
parleremo più avanti.
Grazie al Conto Energia, il sistema incentivante attualmente vigente che pre-
mia l'energia proveniente da fonte fotovoltaica (a condizione che l'impianto sia
collegato alla rete elettrica), abbiamo la possibilità di ottenere una doppia va-
lorizzazione economica dell'energia elettrica prodotta dal nostro impianto e da
noi consumata.

Da un lato, infatti, autoconsumando l'energia elettrica prodotta, eviteremo di
acquistarla dal nostro gestore di rete locale, mentre nei momenti di scarsa in-
solazione, oppure più semplicemente di notte, l'energia elettrica che ci serve
verrà prelevata normalmente dalla rete.
Avremo così un risparmio energetico, tanto maggiore quanto più la quota di
energia elettrica prodotta dall'impianto si avvicina alla quota di energia elettri-
ca da noi consumata.

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La riduzione dei costi della nostra bolletta elettrica va a costituire la prima va-
lorizzazione economica dei kWh prodotti dal nostro impianto e da noi consu-
mati.
Dall'altro lato guadagneremo, invece, l'incentivo che il Ministero per lo Sviluppo
Eco- nomico, tramite il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), ci riconoscerà per
20 anni su tutta l'energia elettrica prodotta dall'impianto.
E questo importo ci consente di conseguire la seconda valorizzazione economi-
ca dei nostri kWh.
Si calcola che l'investimento per un impianto fotovoltaico possa essere ripagato
in 8-10 anni al Nord e in 6-7 al Sud (per la evidente diversa insolazione) somman-
do il risparmio sulla bolletta e il riconoscimento degli incentivi statali erogati dal
GSE per l'energia elettrica venduta.

Pannello Fotovoltaico
Il settore del fotovoltaico è diventato talmente rilevante che abbiamo
l'imbarazzo della scelta per i pannelli: nuovi produttori e produttori già ro -
dati hanno immesso nel mercato italiano la loro offerta.
                                 Tutto a favore dei consumatori: non è più un
                                 mercato di nicchia dove pochi operatori pos-
                                 sono giostrare il settore a proprio piacimen-
                                 to, ma un mercato dove la concorrenza si è
                                 fatta numerosa e agguerrita, con il conse-
                                 guente abbattimento dei costi.
                                 Se questa ricchezza di modelli rende i prezzi
                                 sempre più bassi, l'altra faccia della medaglia
                                 è la difficoltà di operare una scelta.
                                 Attualmente possiamo suddividere i moduli
                                 presenti nel mercato in due categorie: Foto-
                                 voltaico cristallino e Fotovoltaico a film sottile.
                                 Nella prima categoria esistono due tipologie
                                 di pannelli che sono tra i più commercializzati
                                 e utilizzati: monocristallino e policristallino.

Nella seconda categoria sono racchiuse tre differenti tipologie di moduli:

• Amorfo;
• CdTe (Telloruro di Cadmio);
• CIS - Copper (=Rame) , Indium (=Indio), Selenium (=Selenio)

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Possiamo affermare che ogni pannello fotovoltaico che ha superato i test det-
tati dalla normativa IEC61215 (cristallino) e IEC61646 (film sottile) corrispon-
de a determinati requisiti di qualità e durata nel tempo.

In questa guida ci occuperemo della prima categoria, ossia quella del fotovol-
taico cristallino, che comprende i pannelli più commercializzati. Ma entriamo
subito nel dettaglio tecnico elencando i componenti di un pannello fotovoltaico
cristallino:
Cornice - Sigillante - Vetro - Eva - Cella - Tedlar

Sopra una superficie posteriore di supporto, in genere realizzata in un materia-
le isolante anti-umidità come il vetro temperato o un polimero come il Tedlar
(6) viene appoggiato un sottile strato di acetato di vinile, identificato come in-
capsulante Eva che serve per l'isolamento delle celle dall'umidità e per isola-
mento elettrico (4).

Sopra le nostre celle assemblate (5) c'è un secondo strato di Eva e un materia-
le trasparente che funge da protezione meccanica anteriore per le celle foto-
voltaiche, in genere vetro temperato (3).

Il procedimento di pressofusione trasforma l'Eva in mero collante inerte (2). Le
celle vengono chiuse in una scatola di giunzione nella parte posteriore del mo-
dulo fotovoltaico e il "sandwich" ottenuto viene fissato a una cornice in alluminio
(1).

È stato necessario illustrare le caratteristiche tecniche della costruzione di un
modulo fotovoltaico cristallino per rendere evidente l'importanza di una buona

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qualità sia dei componenti sia dell'assemblaggio.
Una buona qualità costruttiva eviterà la spiacevole sorpresa di trovare i vostri
pannelli, dopo alcuni anni di funzionamento, con le cornici sollevate, fenomeni
di delaminazione e infiltrazioni di umidità.

Celle fotovoltaiche monocristalline e policristalline
La cella fotovoltaica è l'elemento che determina il rendimento del nostro
modulo fotovoltaico cristallino.

La versione più diffusa di cella fotovoltaica, quella in materiale cristallino, è co-
stituita da una lamina di materiale semiconduttore, il più diffuso dei quali è il
silicio, e si presenta in genere di colore nero o blu e con dimensioni variabili
dai 10 ai 12 cm.
Esistono due tipologie di celle cristalline:
• Monocristalline
• Policristalline

                                   Silicio monocristallino: ogni cella è realizzata
                                   a partire da un wafer la cui struttura cristal-
                                   lina è omogenea (monocristallo). Una cella di
                                   un modulo al silicio monocristallino è costitui-
                                   ta da un singolo cristallo di silicio, il che ga-
                                   rantisce una massima conducibilità grazie al
                                   perfetto allineamento degli atomi di silicio
                                   allo stato puro.

                                   Silicio policristallino: il wafer non è struttural-
                                   mente omogeneo ma organizzato in grani lo-
                                   calmente ordinati; si ottiene riciclando com-
                                   ponenti elettronici scartati, ossia il cosiddetto
                                   "scraps di silicio" il quale viene rifuso per otte-
                                   nere una composizione cristallina compatta.
                                   Le celle di un modulo policristallino, o multi-
                                   cristallino, sono costituite da un insieme di
                                   più cristalli di silicio e si presentano general-

                                                                                  8/18
mente di colore blu intenso con una forma quadrata.

Parametri tecnici
Di seguito elenchiamo solo alcuni dei parametri tecnici necessari alla valutazio-
ne della qualità di un modulo fotovoltaico:

   •   Tensione di isolamento del modulo
   •   Coefficienti termici della tensione
   •   Certificazioni
   •   Efficienza di conversione Tolleranza della potenza
   •   Tecnologia del materiale attivo
   •   Massima corrente inversa tollerabile dal modulo
   •   Classe di isolamento del modulo

Tali parametri, già di difficile comprensione per chi non abbia competenze spe-
cifiche, vanno oltretutto analizzati, per un corretta valutazione.
Cosa possiamo fare, quindi, per capire se stiamo acquistando un buon
prodotto?
Vi diamo alcuni suggerimenti che, dal nostro punto di vista, sono alla portata
anche di chi non è tecnico. I parametri ai quali possiamo porre attenzione
sono:

   •   Marca pannelli
   •   Tolleranza pannelli
   •   Garanzia pannelli

Un parametro strettamente tecnico a cui possiamo interessarci è la tolleranza
del pannello, altrimenti definita potenza minima.

Visto che i processi di fabbricazione non sono precisi e la potenza effettiva ge-
nerata non è mai quella dichiarata, c'è un margine di tolleranza, espresso in
percentuale, che può oscillare da +5 a - 5 per cento.

Questo significa che se il vostro impianto è costituito da pannelli con una po-
tenza di 250 Wp con una tolleranza di +/-5%, il modulo potrà scendere sotto
la sua potenza al massimo del 5% (se sale oltre il 5%, tanto meglio).
Naturalmente, un pannello che non prevede tolleranze in negativo, ossia valori
preceduti da un meno, offre una prestazione migliore.

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Inverter
L'inverter è il cuore del nostro impianto e ricopre un ruolo fondamentale per
ottenere il maggior quantitativo di kWh possibile.
                                        Ha il compito, come dice la parola
                                        stessa, di invertire la corrente continua
                                        prodotta dal nostro impianto fotovoltai-
                                        co in corrente alternata, per poi utiliz-
                                        zarla in ambito domestico o aziendale
                                        e immetterla nella rete nazionale.
                                        Generalmente l'inverter è posizionato a
                                        valle del nostro campo fotovoltaico.
                                        Questo non vuol dire che la corrente
"cade" naturalmente nell'inverter.
È quest'ultimo che deve andare a prenderla, assolvendo tre funzioni fondamen-
tali:

   •   trasformare la corrente continua prodotta dai pannelli fotovoltaici in cor-
       rente alternata;
   •   permettere al vostro impianto fotovoltaico di rendere sempre al massi-
       mo, inseguendo il punto di massima potenza MPPT (Maximum Power
       Point Tracker);
   •   permettere il monitoraggio dell'intero sistema, impianto fotovoltaico-rete
       elettrica, assicurando che tutto si svolga in condizioni di sicurezza.

Ecco perché è importante valutare tutto l'impianto nel suo insieme con un oc-
chio di riguardo per l'inverter, quando ci troviamo a decifrare la scheda tecni-
ca. Niente paura, il dato che ci interessa maggiormente prende il nome
dall'acronimo inglese MPP (Maxi- mum Power Point), che permette di estrapo-
lare la massima potenza dai nostri pannelli fotovoltaici in qualsiasi condizione
meteorologica.

Nota tecnica: MPP è il punto di massima potenza del generatore fotovoltaico
risultante dalla diversa combinazione tra corrente e tensione, in base all'irrag-
giamento.
Durante il giorno ci sono passaggi di nuvole, il sole va e viene, la radiazione
solare è assolutamente variabile, ecco perché un inverter che è in grado di in-
seguire e rimanere agganciato a questo punto ottiene la massima potenza di-
sponibile in qualsiasi condizione.

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Nelle schede tecniche trovate solitamente il grado di rendimento espresso in
percentuale (che altro non è se non il nostro MPP). Viene riportato il grado di
rendimento massimo e il grado di rendimento europeo, che è la soglia minima
di rendimento.
Per aiutarvi a capire le percentuali, un ottimo inverter arriva ormai a un grado
di rendi
mento del 97-98%, e stanno arrivando inverter con una percentuale di resa
addirittura del 99%.

Ricordiamo che, solamente pochi anni addietro, un buon inverter aveva un
grado di rendimento del 94-95%!

Il miglioramento della performance di questi dispositivi si è potuto ottenere
grazie allo studio sui transistor, sulle bobine e sul raffreddamento dei suoi
componenti.
Un'altra questione che può essere chiarita dalla scheda tecnica è se l'inverter è
dotato o meno di trasformatore.

I dispositivi privi di trasformatore risultano più leggeri, economici ed efficienti,
quindi se la proposta dell'offerta dell'impianto "chiavi in mano" comprende un
inverter con trasformatore, l'installatore dovrebbe motivare la sua scelta.
Gli inverter con il trasformatore sono richiesti per l'impiego con moduli a film
sottile o per determinati prodotti ad alte prestazioni, in particolare del mar -
chio americano SunPower Corp.

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Garanzie
Le garanzie devono essere sempre supportate dalle fatture di acquisto. È
fondamentale che chi ci fornisce l'impianto fotovoltaico ci fornisca anche tut-
te le garanzie dirette e indirette che ci tutele- ranno nel corso del tempo.

                                     Le garanzie dirette sono quelle fornite di-
                                     rettamente dall'azienda installatrice. Le ga-
                                     ranzie indirette sono relative ai singoli
                                     componenti dell'impianto e sono emesse
                                     dalle relative case produttrici.

                                     Le garanzie devono essere consegnate per
                                     iscritto e riportate in maniera esplicita nel
                                     contratto che andremo a sottoscrivere con
                                     l'azienda installatrice:

  •    Garanzia moduli fotovoltaici
  •    Garanzia inverter
  •    Garanzia e conformità del cavo solare
  •    Garanzia e conformità delle componenti elettriche dell'impianto
  •    Certificato di conformità dell'impianto

Garanzia pannelli fotovoltaici
Le garanzie dei pannelli fotovoltaici sono due:

   •   garanzia sul prodotto, che garantisce il pannello dai difetti di fabbrica e
       in generale varia a seconda del produttore da 5 a 10 anni;
   •   garanzia sul rendimento, che tutela il cliente garantendo la potenza di
       targa del modulo, in generale si attesta al 90% per i primi 10 anni e
       all'80% per 25 anni.

Per esempio se la potenza di targa di un pannello è di 240 Wp, il suo rendi-
mento non potrà essere mai essere inferiore al 90% per i primi 10 anni e
all'80% per 25 anni.
Le garanzie di rendimento si riferiscono a condizioni di misura di laboratorio in
luogo asettico e sono sempre riportate sulle schede tecniche dei moduli: le ga-
ranzie di rendi- mento sono riferite a un irraggiamento di 1000 W/mq con una
temperatura di 25 °C.

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Garanzia Inverter
La garanzia sui difetti di fabbrica degli inverter varia a seconda del produttore,
in generale da 3 a 7 anni con la possibilità di estenderla con un costo aggiunti-
vo.
Questo perché l'inverter è la componente dell'impianto più soggetta a usura. La
durata media di un inverter è di 10-12 anni, quindi è corretto prevederne la
sostituzione alme- no una volta nella vita dell'impianto fotovoltaico.

Sostituire dopo 10 anni l'inverter del proprio impianto valutando i continui pro-
gressi e aggiornamenti della tecnologia con migliorie sulla performance,
l'abbattimento dei costi e accorgimenti sul controllo qualità, non si potrà consi-
derare un esborso inatteso, bensì un esborso produttivo.
Anche per l'inverter è fondamentale che la casa madre sia un'azienda affidabi-
le, di dimensioni rassicuranti e di qualità verificabile.

Garanzia cavo solare e componenti elettriche
Garanzia e conformità del cavo solare e delle componenti elettriche (interrut-
tori, differenziali ecc.) sono un'ulteriore tutela del committente.
Il certificato di conformità dell'impianto deve essere emesso dall'azienda instal-
latrice, come previsto dal D.M. 37 del 22 gennaio 2008, che ha sostituito la "vec-
chia" normativa 46/90.

La dichiarazione di conformità è un documento con cui l'installatore di un im-
pianto dichiara e certifica che questo è stato realizzato nel rispetto delle nor-
me particolari o delle specifiche tecniche.
L'installatore deve possedere i requisiti previsti dalla legge e con questo docu-
mento si assume la responsabilità che l'impianto risponda alle vigenti normati-
ve tecniche italiane ed europee, e a tutte le leggi in materia tecnica.

Il certificato di conformità è la "carta di identità dell'impianto" e va conservato
con attenzione per gli anni a venire.
Nell'ipotesi di vendita dell'immobile con l'impianto inglobato, è l'unico documento uf-
ficiale che attesti che l'impianto fotovoltaico è stato realizzato in regola con le
normative di legge.

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Contratto
Una volta chiarite le questioni tecniche, è fondamentale, oltre che obbligato -
rio, stipulare un contratto che disciplini obblighi reciproci, tempi e modalità
di fornitura, condizioni economiche e garanzie.
                               Il contratto deve essere stipulato all'inizio del
                               rapporto e deve contenere alcuni elementi fonda-
                               mentali.

                                   •   Numero e data dal contratto, dati dell'acqui-
                                       rente e dell'azienda installatrice.
                                   •   Oggetto del contratto, dove viene definito il
                                       tipo di impianto fornito, cosa è incluso nella
                                       formula "chiavi in mano" ed eventuali
                                       esclusioni, che devono essere dettagliate.
                                   Gli accordi economici, dettagliando il prez-
                                   •
                                   zo, il metodo di pagamento previsto, e spe-
                                   cificando quali possono essere le cause di
      eventuali modifiche del prezzo, stabilendone in maniera certa i parame-
      tri.
  •   La chiara specificazione del prezzo al netto e al lordo dell'IVA.
  •   L'indicazione di un termine entro il quale l'installatore è obbligato alla con-
      segna e all'ultimazione dell'impianto.
  •   Le garanzie, così come definite nell'apposito capitolo, devono essere
      espressamente elencate nel contratto.
  •   Le schede tecniche dei pannelli e dell'inverter devono essere allegate al
      contratto e diventarne parte integrante con un'apposita annotazione del
      tipo: "come da scheda tecnica allegata".

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Opere di Sicurezza
È un aspetto delicato che non bisogna sottovalutare assolutamente per evita -
re episodi spiacevoli.
                                             Quando si acquista un impianto foto-
                                             voltaico, è assolutamente bene ricor-
                                             darci che si apre un vero e proprio "can-
                                             tiere", con tutte le responsabilità che ne
                                             derivano.
                                             Pertanto, se si verifica un incidente nel
                                             corso dei lavori, vostro malgrado, sare-
                                             te corresponsabili.
                                             Come potete tutelarvi? Fondamental-
                                             mente accertandovi che i lavori siano
                                             eseguiti rispettando le normative.
                                          Ricordiamo che la vostra struttura,
casa o azienda, dalla data inizio lavori alla data di chiusura è un cantiere e può
essere soggetto a controlli per tutelare la sicurezza.
Siete il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata. In fase di
esecuzione dell'opera gli obblighi del committente, in sintesi, riguardano la no-
mina del coordinatore per l'esecuzione (nei casi previsti) e la verifica dell'ido-
neità tecnico-professionale delle imprese e dei lavoratori autonomi, con l'acqui-
sizione della relativa documentazione, riferita anche alla regolarità previdenzia-
le e assicurativa.
Il responsabile dei lavori è una figura accessoria (la nomina non è obbligatoria)
al quale il committente può delegare l'adempimento di tutti o alcuni dei propri
obblighi.
C'è poi una normativa ben precisa che disciplina i molteplici aspetti della sicu-
rezza, dall'obbligo del ponteggio superata una certa altezza dal suolo, all'obbligo
dell'installazione della linea vita certificata, reti anticadute, andatoie, passerelle ecc.

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Burocrazia
La burocrazia a cui è soggetto chi voglia realizzare un impianto fotovoltaico
in Italia è, purtroppo, molto complessa.
                                       Fortunatamente per il cliente finale,
                                       quasi tutte le aziende del settore offrono
                                       l'impianto "chiavi in mano" accollandosi
                                       interamente l'onere di gestire tutti i docu-
                                       menti, richieste, raccomandate, fotogra-
                                       fie ecc.
                                       In primis bisogna verificare che il sito
                                       dell'installazione scelta sia compatibile
                                       con i piani del Comune di competenza,
                                       ossia non sia soggetto a vincoli paesag-
                                       gistici o di altro o di altro tipo.
In caso l'area sia soggetta a vincoli, bisogna preventivamente presentare la re-
lativa pratica, che deve essere predisposta da un tecnico abilitato, e attendere
l'esito.
Per gli impianti di taglia medio-grossa è opportuno verificare con il gestore di
rete che le linee elettriche e la cabina elettrica di zona siano adeguate
all'impianto che intendiamo realizzare, e verificare se siano richieste eventuali
opere integrative che, se non previste prima di partire, potrebbero presentare
la sgradita sorpresa di un aumento dei costi.

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LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI SUL FOTOVOLTAICO

Cosa significa kWp?
Chilowatt di picco: nel solare fotovoltaico rappresentano la massima potenza
che i pannelli fotovoltaici possono raggiungere. Per esempio, se abbiamo 12
pannelli con una potenza di 250 Wp il nostro impianto sarà di 3 kWp (250 Wp x
12 = 3000 Wp). Da non confondere con i kWh delle nostre utenze elettriche.

Quanto produce un impianto fotovoltaico?
Le rese dei moduli variano a seconda delle zone del territorio, chiaramente le -
gate all'esposizione solare (Fonte ENEA):

* Nord: per ogni kWp installato la produzione è di circa 1100/1300 kWh anno
* Centro: per ogni kWp installato la produzione è di circa 1100/1500 kWh anno
* Sud: per ogni kWp installato la produzione è di circa 1300/1800 kWh anno

Come faccio a calcolare la potenza del mio impianto fotovoltaico?
Per capire di quanti kWp deve essere il vostro impianto, bisogna estrapolare
questo dato dalle vostre bollette elettriche, dove è indicato il consumo annuo.
Nel Web comunque ci sono programmi gratuiti che vi possono aiutare a capire
la potenza necessaria, per esempio il programma della Comunità europea PV-
GIS (Photovoltaic Geographical In- formation System).

Qual è l'orientamento ideale per un impianto fotovoltaico?
L'orientamento ideale è di circa 30 gradi verso Sud, ma in ogni caso anche con
angoli di tilt compresi entro i 20-30 gradi a Est e Ovest la resa rimane presso-
ché invariata.

La manutenzione?
Un impianto fotovoltaico non necessita di particolare manutenzione, deve esse-
re semplicemente tenuto pulito. È consigliabile la pulizia una volta all'anno
dove il sito è di facile accesso.

L'impianto va assicurato?
Non è obbligatorio. È una scelta riservata al committente che può decidere di
stipulare un'assicurazione sugli agenti atmosferici (grandine, trombe d'arie
ecc..), sul furto e anche sulla mancata produzione.

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Se si verifica un black-out, l'impianto funziona?
In casi di black-out, per motivi di sicurezza l'impianto viene immediatamente e
automaticamente distaccato per permettere agli operatori di intervenire in pie-
na sicurezza.

Le bollette elettriche non mi arriveranno più?
Le bollette elettriche arriveranno come al solito, alleggerite per l'autoconsumo
dell'energia elettrica prodotta dal vostro impianto.

Vuoi saperne di più?
Desideri valutare l'installazione di un impianto fotovoltaico? Vuoi farti
un'idea di massima dei tempi e dei costi di realizzazione?

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