Guida MICHELIN Italia 2014

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Guida MICHELIN Italia 2014
COMUNICATO STAMPA

                           Milano, 5 novembre 2013

Guida MICHELIN Italia 2014

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Guida MICHELIN Italia 2014:
                        boom di novità e di stelle
La nuova edizione della guida MICHELIN Italia raccoglie segnali molto positivi nello scenario
della ristorazione del nostro Paese. Molte le novità: 36 Bib Gourmand, 1 ristorante o, 3n
e 29 m. La guida MICHELIN Italia consolida la seconda posizione sul podio mondiale con
329 ristoranti stellati, confermando l'eccellente qualità della cucina italiana.

Una Guida dinamica con una copertura capillare del territorio

Sono circa 400 le novità contenute nella 59a edizione della guida MICHELIN Italia, che
propone ai suoi lettori oltre 6.500 esercizi distribuiti su più di 2.000 comuni.
Si conferma anche quest’anno il costante aumento dei ristoranti e ristoranti di albergo che
offrono un pasto semplice ad un prezzo inferiore a 25 €, con una impennata percentuale
importante rispetto alla scorsa edizione:
|      940 i ristoranti e ristoranti d’albergo che offrono un pasto semplice a meno di 25 €, circa
       il 30% in più rispetto allo scorso anno.

Ristoranti che si distinguono per l’alta qualità

I 2.722 ristoranti presenti in guida hanno tutti superato la rigorosa selezione effettuata dagli
Ispettori Michelin.
Tra questi, vengono segnalati 623 ristoranti che si distinguono per l’alta qualità, con il simbolo
(=) Bib Gourmand o (m) Stelle.
Continua la crescita del numero dei ristoranti Bib Gourmand nel nostro Paese: dal 2010 ad
oggi registriamo un + 25%.
Il lavoro di ricerca degli Ispettori Michelin ha fatto emergere un trend in crescita di ristoratori
che, pur in un momento economico non favorevole, non rinunciano alla qualità, ma anzi la
rendono più accessibile. Sergio Lovrinovich, Caporedattore Guida MICHELIN Italia.

=      Sono 294 i Bib Gourmand, 36 le novità. Il simbolo indica gli esercizi che propongono
       una cucina di qualità, spesso a carattere tipicamente regionale, con un menu completo
       a meno di 30 € (35 € nelle città capoluogo e nelle località turistiche importanti).
Boom di stelle per una guida che registra un altro record

La selezione 2014 si arricchisce di un nuovo ristorante tre stelle: fa il suo ingresso nell’Olimpo il
ristorante Reale, del talentuoso chef Niko Romito.
Il giovane chef ha incuriosito gli Ispettori Michelin con il suo straordinario stile di cucina.

Uno chef dotato di forte personalità, che dona un tocco distintivo ad ogni piatto. Nelle sue
presentazioni minimali cela sapori intensi, netti e in perfetto equilibrio, che rivelano una grande
tecnica e un’anima radicata nel territorio. Sergio Lovrinovich.
La selezione effettuata dagli Ispettori della guida MICHELIN ha individuato su tutto il territorio
nazionale 33 novità, cosi ripartite:
       m               29 novità                  totale ristoranti 281
       n               3 novità                   totale ristoranti 40

       o               1 novità                   totale ristoranti 8
       Per un totale di 329 ristoranti stellati
Anche in questa edizione spiccano molti giovani talenti, ai quali viene assegnata per la prima
volta o aggiunta l’ambita stella. Tra le novità, infatti, 1/3 degli chef ha un’età inferiore ai 35
anni, 2 di loro hanno 29 e 30 anni. Le tre novità n sono state assegnate ai ristoranti Devero,
chef Enrico Bartolini, Locanda Don Serafino, chef Vincenzo Candiano, entrambi
trentaquattrenni, e a Villa Feltrinelli, chef Stefano Baiocco, quarantenne.

La guida di chi viaggia: gli alberghi

La Guida MICHELIN Italia 2014 offre una selezione dei maggiori alberghi per ogni fascia di
prezzo, in grado di soddisfare le esigenze di ognuno.
Sono 3.841 gli alberghi (circa 200 novità), suddivisi in 6 categorie di confort:

   38 l .. l           Gran lusso e tradizione
 242 k .. k            Gran confort
1.071 j .. j           Molto confortevole
1.427 i .. i           Di buon confort
 655 h .. h            Abbastanza confortevole
 408 I         Forme alternative di ospitalità (agriturismi, B&B, residenze d’epoca)
Attenzione: questi sono simboli Michelin e non corrispondono alle stelle attribuite in
base alle leggi vigenti.
I nostri Ispettori visitano personalmente le strutture e valutano il grado di confort, analizzando
l’aspetto esterno, l’ampiezza degli spazi, la tipologia e la qualità degli arredi, l’accoglienza, il
servizio, l’insonorizzazione, la qualità della ristorazione e il livello di manutenzione. Sergio
Lovrinovich.
Curiosità relative alla 59a edizione della Guida MICHELIN Italia 2014

La 59a edizione della Guida MICHELIN Italia 2014 fotografa una situazione positiva per il
mondo della ristorazione gourmet: negli ultimi 5 anni la crescita del numero di ristoranti stellati
è stata del 21%.
La Lombardia conferma il suo primato per numero di stellati: 57 ristoranti (2o 6n 49m).
Confermano le rispettive posizioni il Piemonte, seconda con 38 ristoranti (1o 5n 32m), e
la Campania, al terzo posto con 33 ristoranti (5n 28m).
Le regioni più dinamiche, con 5 novità, sono il Veneto, quinta nella classifica generale con
28 stellati (1o 4n 23m), e il Trentino, quarta con 30 stellati (3n 27m), 20 dei quali nella
provincia di Bolzano (3n e 17m), che risulta essere la più stellata della Penisola.
Roma consolida la sua posizione alle spalle di Bolzano con 18 ristoranti (1o 2n e 15m),
terza Napoli, con 17 esercizi (5n e 12m), prima provincia per numero di n.
Le regioni con più ristoranti Bib Gourmand sono:
Veneto 36 = (4 novità), Emilia Romagna 35 = (6 novità), Toscana 33 = (2 novità),
Lombardia 31 = (6 novità).
Bolzano, con 13 ristoranti = (4 novità), è al primo posto in Italia.
Le regioni con più monetine |sono:
Lombardia 151, Emilia 113, Toscana 102, Veneto 88.
La guida registra una crescita di ristoranti e alberghi che offrono un pasto semplice a meno di
25 €, interessante iniziativa per rispondere alla crisi economica. Sergio Lovrinovich.

La Guida MICHELIN Italia 2014: sintesi di Michael Ellis

Per riassumere in una sola frase la guida MICHELIN Italia 2014: è una guida che pone la lente
sull’eccellenza della cucina italiana e sulla sua ricchezza regionale, come testimoniano i
294 Bib Gourmand e le 329 stelle.
È la seconda guida più stellata del mondo!
                                                        Michael Ellis, Direttore Guide MICHELIN
Intervista a Sergio Lovrinovich, Caporedattore Guida MICHELIN Italia

Ci spiega perché ha deciso di stare in disparte e di non presentarsi
né alla stampa né agli chef?

Perché l’anonimato consente di vivere la “prova a tavola” come un normale
cliente. Inoltre, operare nell’anonimato è una scelta che aiuta anche gli
chef e il personale di sala a lavorare più serenamente. Le mie passate
esperienze maturate in importanti alberghi e ristoranti internazionali mi
hanno spinto in questa direzione. Ricordo ancora l’effetto che aveva sullo
staff sapere di essere sotto ispezione. Vorrei evitarlo.

Com’è la prima guida Michelin firmata da Sergio Lovrinovich?

La guida non è firmata. È il frutto del lavoro svolto dagli Ispettori Michelin e
le decisioni sono prese collegialmente con il caporedattore in base a un
metodo rigoroso, collaudato da oltre 100 anni e applicato in tutti i Paesi.
L’omogeneità di valutazione in tutte le 23 guide è assicurata dalla rete di
Ispettori che opera a livello nazionale e internazionale.

Che linea seguirà e quali tendenze di cucina predilige?
Il nostro ruolo non è dettare tendenze, è il consumatore che giudica e le
delinea. Noi valutiamo la qualità dei prodotti, le abilità tecniche di
manipolazione, la personalità dello chef nei piatti, l’equilibrio delle ricette.

L’interesse crescente per il settore food permea tutta la società
italiana: si tratta semplicemente di una moda o c’è dell’altro?
Non credo si tratti solo di una moda, ma anche di una presa di
consapevolezza, certamente veicolata anche dai media. I programmi
televisivi e la carta stampata, le interviste agli chef e persino i piccoli eventi
e i corsi di cucina organizzati nell’ambito di sagre stagionali in ogni città
sembrano aver reso le persone più consapevoli dell’importanza della
qualità del cibo, non solo come elemento determinante per la nostra
salute, ma anche come piacere e momento conviviale.
La crisi influisce in qualche modo sulla qualità della cucina?
La fotografia scattata dalla nostra selezione registra già da qualche anno
una reazione positiva del mondo della ristorazione di qualità al crescente
interesse del pubblico e anche alla crisi. Negli ultimi 5 anni sono cresciuti
del 25% i ristoranti Bib Gourmand che offrono pasti di qualità a meno di 30
€. Sono però cresciuti anche del 21% i ristoranti stellati, molti dei quali
offrono proposte interessanti per il mezzogiorno e talvolta anche per cena.
Anche questo è segno della “democratizzazione” del settore, oggi più
accessibile a tutti.
La “democratizzazione” ha annullato le specificità culinarie?
Tutt’altro. Come evidenzia la guida, sono molti i ristoranti non stellati in cui
si è diffusa una cucina personalizzata, attenta alle presentazioni, alla
ricerca degli ingredienti di qualità e al perfezionamento delle cotture. La
crisi ha incentivato la valorizzazione delle risorse del territorio del
cosiddetto Km 0. Non sono necessari ingredienti costosi come caviale e
foie gras per avere un piatto di qualità.

Quale ritiene essere il dato più interessante dell’edizione 2014 della
Guida Michelin?
329 stelle ne fanno la seconda guida più stellata al mondo. Questo è
certamente il dato più eclatante, ma anche una conferma della qualità dei
nostri prodotti e dell’abilità dei nostri chef.
Un segnale importante che emerge è il trend positivo di chef del Sud che,
dopo esperienze importanti, ritornano nei loro Paesi di origine per
valorizzare territorio e cucina.

A cosa si deve la “caduta” delle stelle?

A chiusure di attività e a cali di qualità rilevati attraverso le “prove tavola”
degli Ispettori. Per raggiungere e mantenere la stella è necessaria la
qualità in tutte le proposte del menu e la continuità nel tempo.
Che trend vede per la ristorazione nel prossimo futuro?
La guida fotografa la situazione attuale, che rivela il perdurante interesse
per i prodotti e le tradizioni del territorio (oltre al concetto del Km 0,
pensiamo, per esempio, ai ristoranti che si dotano di un proprio orto), ma
anche un fenomeno opposto, un neo-esotismo che ricerca ingredienti rari,
sconosciuti e d’importazione, e li combina con altri nostrani. Si prediligono
cotture semplici, con l’obiettivo di rispettare l’integrità dei prodotti. È invece
in diminuzione la cucina molecolare.
I dolci sono sempre meno “dolci”: diminuisce cioè la presenza degli
zuccheri e i dessert a base di verdure non costituiscono più una novità. Da
parte dei cuochi c’è una crescente attenzione per le allergie e le
intolleranze alimentari, a volte con menu appositamente dedicati.

Gli Ispettori hanno rilevato cambiamenti nel settore turistico-
alberghiero in questi anni?

Dal punto di vista alberghiero registriamo un grande interesse dei clienti
per forme alternative di soggiorno, come B&B, agriturismi e residenze
suggestive, di cui apprezzano il contesto storico, i prodotti del territorio, il
rapporto personale con i proprietari e il piacere di aver scovato un indirizzo
“di nicchia”.
I numeri della Guida MICHELIN Italia 2014

                            ESERCIZI SELEZIONATI

3841 Alberghi                    6563 Esercizi                 2722 Ristoranti

      38            l         Gran lusso e tradizione   ö            7
     242             k             Gran Confort         õ            69
     1071            j          Molto confortevole      ô           433
     1427             i          Di buon confort         ó          1368
     655              h      Abbastanza confortevole     ò          845
                               Forme alternative di
     408
                     I             ospitalità

     703                        Esercizi più ameni                  347
                    l                                   ö
                    .. h                                .. ò
                                  Carta dei vini
                                                                     775
                                  interessante           N

                                  LA TAVOLA
                            Ristoranti che propongono
      |                         un pasto completo                   940
                                  a meno di 25 €
                                 "Bib Gourmand"
                            Cucina di qualità con un
      =                     menu completo a meno di            294 di cui 36 N
                              30 € 35 € nelle città
                                   capoluogo

                              STELLE MICHELIN

      m                               mm                          mmm
281 di cui 29 N                   40 di cui 3 N                 8 di cui 1 N
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