Guida ai finanziamenti europei per la progettazione sociale
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Guida ai finanziamenti europei per la progettazione sociale Schede dei principali Programmi co-finanziati dall’UE per la realizzazione di progetti sociali A cura di Progetti Sociali s.r.l. Impresa Sociale
La redazione e l’aggiornamento della Guida sono curati da: Progetti Sociali s.r.l. Impresa Sociale Corso Umberto I, n. 54 – 65122 Pescara www.progettisociali.it Telefono: +39 085 2059470 - E-mail: info@progettisociali.it Ultimo aggiornamento: SETTEMBRE 2010
Presentazione La Guida ai finanziamenti europei per la progettazione sociale è uno strumento di informazione completa, sintetica e accessibile, per promuovere la conoscenza delle opportunità finanziarie offerte dall’Unione Europea per la realizzazione di progetti finalizzati al miglioramento e all’innovazione sociale. La Guida si rivolge ad Enti pubblici, Organizzazioni del Terzo Settore (Imprese Sociali, Cooperative, Associazioni), Associazioni sindacali e datoriali, Imprese e Cittadini, che necessitano di un quadro aggiornato e ragionato dei Programmi co-finanziati dall’Unione Europea: il documento contiene le Schede di presentazione dei principali Programmi e strumenti finanziari adottati dall’Unione Europea che, direttamente o trasversalmente, possono finanziare interventi nei diversi settori delle politiche sociali. Per favorire la consultazione e la facile individuazione dei settori di interesse, la Guida raggruppa i Programmi europei in Aree tematiche, sulla base della prevalenza dell’ambito di intervento. La maggior parte dei Programmi abbraccia, comunque, una pluralità di settori: in ciascuna Scheda sono sintetizzati, attraverso un elenco di parole-chiave, i possibili ambiti di intervento di ciascun Programma. Le Schede forniscono informazioni su: Autorità di Gestione del Programma - Ambito di intervento – Obiettivi - Settori e modalità di intervento – Beneficiari - Durata e budget - Procedure di assegnazione dei fondi - Documenti utili - Siti utili. Per avere ulteriori e più approfondite informazioni sui Programmi europei, per valutare la fattibilità di possibili idee progettuali, per la redazione di un progetto europeo, per la costruzioni di partenariati transnazionali, per la gestione di interventi finanziati, Progetti Sociali è a disposizione di Enti pubblici e privati con lo staff dei suoi professionisti. Progetti Sociali si fa anche promotore ed attuatore diretto dei processi di innovazione nella comunità dei cittadini, attraverso iniziative autonome o in partenariato con altri enti e organizzazioni locali, regionali, nazionali ed internazionali. Per essere sempre aggiornato su bandi ed avvisi pubblici relativi ai Programmi Europei, consulta il sito www.progettisociali.it ed iscriviti alla nostra Newsletter. La Guida è consultabile e scaricabile gratuitamente dal sito di Progetti Sociali www.progettisociali.it.
Indice delle Schede AREA ―INCLUSIONE SOCIALE‖ 1 PROGRAMMA COMUNITARIO PROGRESS ...................................................................................................................................................... 3 FONDO SOCIALE EUROPEO – FSE............................................................................................................................................................... 5 2010 – ANNO EUROPEO DELLA LOTTA ALLA POVERTÀ ED ALL’ESCLUSIONE SOCIALE ....................................................................................................... 7 AREA ―IMMIGRAZIONE‖ 9 FONDO EUROPEO PER I RIFUGIATI – FER ..................................................................................................................................................... 11 FONDO EUROPEO PER L’INTEGRAZIONE DI CITTADINI DI PAESI TERZI – FEI ............................................................................................................. 13 FONDO EUROPEO PER I RIMPATRI .............................................................................................................................................................. 15 FONDO EUROPEO PER LE FRONTIERE ESTERNE ................................................................................................................................................ 17 AREA ―GIUSTIZIA E DIRITTI FONDAMENTALI‖ 19 PROGRAMMA EUROPEO DAPHNE III .......................................................................................................................................................... 21 PROGRAMMA EUROPEO DIRITTI FONDAMENTALI E CITTADINANZA ............................................................................................................... 23 PROGRAMMA EUROPEO GIUSTIZIA CIVILE ................................................................................................................................................ 25 PROGRAMMA EUROPEO GIUSTIZIA PENALE ............................................................................................................................................... 27 PROGRAMMA EUROPEO PREVENZIONE E INFORMAZIONE IN MATERIA DI DROGA ........................................................................................................... 29 AREA ―RICERCA, INNOVAZIONE E ICT‖ 31 7° PROGRAMMA QUADRO PER LA RICERCA E LO SVILUPPO TECNOLOGICO ................................................................................................................. 33 CIP – PROGRAMMA DI SOSTEGNO ALLA POLITICA IN MATERIA DI TIC (ICT PSP)........................................................................................................ 35 PROGRAMMA EUROPEO INTERNET PIU’ SICURO ......................................................................................................................................... 37 AREA ―COESIONE SOCIALE E SVILUPPO SOSTENIBILE‖ 39 STRUMENTO EUROPEO DI PRE-ADESIONE IPA ................................................................................................................................................ 41 PROGRAMMA IPA TRANSFRONTALIERO ADRIATICO 2007-2013 ................................................................................................................. 43 PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE SUD-EST EUROPA - SEE ......................................................................................................... 45 AREA ―SALUTE‖ 47 PROGRAMMA D’AZIONE COMUNITARIA IN MATERIA DI SALUTE ............................................................................................................................ 49
AREA ―INCLUSIONE SOCIALE‖
Programma Comunitario PROGRESS PROGRAMMA COMUNITARIO PROGRESS Autorità di Gestione Commissione Europea – DG Occupazione, affari sociali e pari opportunità Ambito di intervento Inclusione sociale - Occupazione - Pari opportunità – Innovazione sociale L'Unione Europea, con Decisione 1672/2006/CE, ha istituito il Programma comunitario per l'occupazione e la solidarietà sociale – PROGRESS 2007-2013, che sostituisce i quattro precedenti programmi conclusi nel 2006, che riguardavano il contrasto alla discriminazione, l'uguaglianza tra uomini e donne, interventi per l'occupazione e la lotta all'esclusione sociale. PROGRESS è il Programma europeo finalizzato a supportare il raggiungimento degli obiettivi nei settori dell'occupazione, degli affari sociali e delle pari opportunità, definiti nell'Agenda Sociale Europea. La mission del Programma è di rafforzare il contributo dell'UE per supportare gli impegni e gli sforzi degli Stati Membri per creare maggiori e migliori opportunità di lavoro e per costruire una società più inclusiva. Gli obiettivi generali di PROGRESS sono: migliorare la conoscenza e la comprensione della situazione degli Stati membri e degli altri paesi partecipanti mediante l’analisi, la valutazione e l’attento controllo delle politiche; Obiettivi appoggiare lo sviluppo di strumenti e metodi statistici e di indicatori comuni suddivisi, se del caso, per sesso e gruppo di età, nei settori contemplati dal programma; sostenere e seguire, se del caso, l’attuazione della legislazione e degli obiettivi strategici della Comunità negli Stati membri e valutarne l'efficacia e l’impatto; promuovere la creazione di reti, l’apprendimento reciproco, l’identificazione e la diffusione di buone prassi e di impostazioni innovative a livello europeo; sensibilizzare maggiormente le parti interessate e il grande pubblico alle politiche e agli obiettivi comunitari attuati nel quadro di ciascuna delle cinque sezioni; migliorare la capacità delle principali reti europee di promuovere, sostenere e sviluppare le politiche dell’Unione ed i suoi obiettivi. Il Programma PROGRESS, attuato sulla base dei Programmi di lavoro annuali approvati dalla Commissione Europea, è così articolato: Sezione 1: implementazione della Strategia Europea per l'Occupazione; Sezione 2: implementazione del metodo aperto di coordinamento nel campo della protezione e dell'inclusione sociale; Settori e modalità di intervento Sezione 3: miglioramento dell'ambiente e delle condizioni di lavoro, comprese la salute e la sicurezza sul posto di lavoro e la conciliazione dei tempi tra lavoro e vita familiare; Sezione 4: efficace implementazione del principio di non-discriminazione e promozione del suo mainstreaming nelle politiche dell'UE; Sezione 5: efficace implementazione del principio dell'uguaglianza di genere e promozione del suo mainstreaming nelle politiche UE. 3
Programma Comunitario PROGRESS Il Programma finanzia le seguenti tipologie di azione, anche in ambito transnazionale: Attività analitiche: raccolta, elaborazione e diffusione di dati e statistiche; elaborazione e diffusione di metodologie ed indicatori o criteri di riferimento; realizzazione di studi, analisi e indagini e diffusione dei risultati; realizzazione di valutazioni e analisi dell’impatto e diffusione dei risultati; elaborazione e pubblicazione di guide, relazioni e materiale didattico tramite supporti mediatici. Attività di apprendimento reciproco, sensibilizzazione e diffusione: identificazione e scambio di buone prassi, impostazioni ed esperienze innovative, organizzazione di valutazioni a pari livello e apprendimento reciproco mediante riunioni/workshop/seminari a livello nazionale, transnazionale o europeo; organizzazione di conferenze/seminari a sostegno dello sviluppo e dell’attuazione della normativa e degli obiettivi politici della Comunità; organizzazione di campagne e manifestazioni nei mezzi di comunicazione; raccolta e pubblicazione di materiali al fine di diffondere informazioni e risultati del programma. Sostegno ai principali operatori: sostegno alle spese di funzionamento delle principali reti di livello europeo le cui attività sono collegate all'attuazione degli obiettivi del programma; organizzazione di gruppi di lavoro costituiti da funzionari nazionali per seguire l’applicazione del diritto comunitario; finanziamento di seminari specializzati destinati a coloro che sono attivi nel settore, ai principali funzionari e ad altri operatori pertinenti; creazione di reti fra organismi specializzati a livello europeo; finanziamento di reti di esperti; finanziamento di osservatori europei; scambio di personale fra amministrazioni nazionali; cooperazione con istituzioni internazionali. Possono partecipare le Autorità Centrali degli Stati Membri, le Autorità locali e regionali, i servizi pubblici per l'occupazione e agenzie statistiche nazionali; sono eleggibili, inoltre, organizzazioni specializzate, università ed istituti di ricerca, parti sociali ed organizzazioni non Beneficiari governative. Ciascun bando definirà le categorie di beneficiari eleggibili per le azioni specifiche. L'area di ammissibilità del Programma PROGRESS comprende i 27 Stati Membri dell'UE, i Paesi candidati e i Paesi EFTA/EEA. La dotazione finanziaria per l’attuazione del Programma PROGRESS è di 743,25 milioni di EURO per il periodo 2007 - 2013. Durata e Budget Il Programma fornisce un cofinanziamento massimo dell'80%, con alcune eccezioni. Procedure di Avvisi pubblici (Call for proposals) assegnazione dei fondi Gare di appalto (Call for tenders) Decisione 1672/2006/CE (modificata dalla Decisione 284/2010/CE) Documenti utili General Guidelines for the implementation of the Community Action Programme PROGRESS (inglese) Agenda Sociale Europea rinnovata (COM 412/2008/CE) Siti utili Commissione Europea – DG Occupazione, affari sociali ed occupazione: http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=327 4
Fondo Sociale Europeo - FSE FONDO SOCIALE EUROPEO – FSE Commissione Europea – DG Occupazione, affari sociali e pari opportunità Autorità di Gestione Autorità di Gestione dei Programmi Operativi (Stato, Regioni, Province Autonome) Ambito di intervento Occupazione - Inclusione sociale – Discriminazione – Capitale umano Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è uno dei fondi strutturali dell’Unione Europea per il periodo 2007-2013, ed è disciplinato dai Regolamenti (CE) 1081/2006 e 1083/2006. Il FSE contribuisce a realizzare le priorità della Comunità riguardo al rafforzamento della coesione economica e sociale migliorando le possibilità di occupazione e di impiego, favorendo un alto livello di occupazione e nuovi e migliori posti di lavoro. A tal fine esso sostiene le politiche degli Stati membri intese a conseguire la piena occupazione e la qualità e la produttività sul lavoro, promuovere l'inclusione sociale, compreso l'accesso all'occupazione delle persone svantaggiate, e ridurre le disparità occupazionali a livello nazionale, regionale e locale. Il FSE costituisce lo strumento finanziario principale a sostegno della Strategia Europea per l’Occupazione. Il FSE finanzia interventi nell’ambito degli Obiettivi Convergenza e Competitività Regionale ed Obiettivi Occupazione, per il conseguimento dei seguenti obiettivi: Accrescere l'adattabilità dei lavoratori e delle imprese. Migliorare l'accesso all'occupazione e l'inserimento nel mercato del lavoro. Potenziare l'inclusione sociale combattendo ogni forma di discriminazione e promuovendo l'integrazione delle persone svantaggiate nel mondo del lavoro. Promuovere partenariati per le riforme nei settori dell'occupazione e dell'integrazione. Espandere e migliorare gli investimenti nel capitale umano, migliorando in particolare i sistemi di istruzione e formazione. I finanziamenti dell'FSE sono disponibili tramite gli Stati membri e le regioni, che li utilizzano sulla base di Programmi Operativi (PO). I PO definiscono le priorità di intervento ed i relativi obiettivi, e vengono attuati tramite progetti gestiti dalle organizzazioni partecipanti. Nel periodo 2007-2013, l'Italia attuerà 24 PO, sulla base del Quadro Strategico Nazionale (QSN): 19 PO regionali, 2 PO per le province autonome di Trento e Bolzano e 3 PO nazionali (PON Azioni di sistema per tutte le Regioni; PON Competenze per lo sviluppo e Settori e modalità di Governance e azioni di sistema per le Regioni in Obiettivo Convergenza). I finanziamenti del FSE coprono cinque aree prioritarie (più una intervento supplementare per le Regioni in obiettivo Convergenza): Priorità 1 - Adattabilità: Migliorare la competitività preparando al cambiamento, incentivando le nuove attività e sostenendo le PMI nel mercato globale - Sviluppare sistemi di formazione continua, migliorando al contempo la qualità e l’organizzazione del lavoro - Incoraggiare la mobilità geografica e professionale. Priorità 2 – Occupabilità: Combinare la flessibilità e la sicurezza del mercato del lavoro, concentrandosi sullo sviluppo locale e sul 5
Fondo Sociale Europeo - FSE sostegno mirato a gruppi quali gli immigrati - Promuovere l’accesso sostenibile delle donne al mercato del lavoro - Migliorare i servizi per l’occupazione e favorire i partenariati nazionali e locali tra attori pubblici e privati - Ridurre il lavoro sommerso tramite specifiche misure. Priorità 3 - Inclusione sociale: Rimuovere gli ostacoli che impediscono ai gruppi vulnerabili di trovare e mantenere un impiego, fornendo percorsi personalizzati al lavoro - Aiutare i più svantaggiati a ottenere un impiego combattendo contro la discriminazione sul posto di lavoro, anche basandosi su progetti precedenti finalizzati alla promozione delle pari opportunità (ad esempio, Equal). Priorità 4 - Capitale umano: Concentrarsi sulla qualità, sulla gestione e sull’integrazione dei sistemi di istruzione e formazione e del sistema occupazionale - Approntare programmi di certificazione e valutazione per gli enti di formazione in modo da assicurare un'istruzione e una formazione migliori - Migliorare l’istruzione superiore puntando su reti tra università, centri di ricerca e aziende, ovvero rispondendo ai bisogni dell'economia della conoscenza - Ridurre l’abbandono scolastico tramite specifiche misure (nell’ambito dell’obiettivo Convergenza). Priorità 5 - Transnazionalità e interregionalità: Scambi di buone pratiche nel campo dell’occupazione - Agevolare progetti congiunti transnazionali e interregionali Priorità 6 - Capacità istituzionale (solo per le Regioni di Convergenza): Potenziare le amministrazioni locali: assicurare servizi pubblici migliori formando i funzionari e migliorando il coordinamento fra i vari enti Possono essere beneficiari del FSE amministrazioni pubbliche, enti di formazione, ONG, organizzazioni del Terzo Settore e parti sociali Beneficiari attive nei campi dell'occupazione e dell'inclusione sociale. L’allocazione finanziaria complessiva del FSE per il periodo 2007 – 2013 ammonta a 117.501.192.762 EURO, di cui 75.952.731.148 EURO Durata e Budget come quota di contributo comunitario. All’Italia è stato attribuito un budget complessivo di 15.320.983.077 EURO, di cui 6.938.007.896 a carico del bilancio comunitario e 8.382.975.181 EURO a titolo di co-finanziamento nazionale. Procedure di Avvisi pubblici (Call for proposals) assegnazione dei fondi Gare di appalto (Call for tenders) Regolamento generale sui Fondi Strutturali (Regolamento (CE) 1081/2006) Documenti utili Regolamento sul Fondo Sociale Europeo (Regolamento (CE) 1081/2006) Quadro Strategico Nazionale 2007 – 2013 Commissione Europea – DG Occupazione, Affari sociale e pari opportunità: http://ec.europa.eu/employment_social/esf/index_it.htm Siti utili Ministero dello Sviluppo Economico: http://www.dps.mef.gov.it/qsn/qsn_programmioperativi.asp 6
2010 – Anno EU della lotta a povertà ed esclusione sociale 2010 – ANNO EUROPEO DELLA LOTTA ALLA POVERTÀ ED ALL’ESCLUSIONE SOCIALE Commissione Europea – DG occupazione, affari sociali e pari opportunità Autorità di Gestione Organismo Nazionale di Attuazione: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ambito di intervento Inclusione sociale – Povertà Per contribuire all’azione comunitaria di lotta all’esclusione sociale, l’Unione Europea ha designato, con Decisione 1098/2008/CE, l’anno 2010 come «anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale». Gli obiettivi ed i principi guida dell’Anno Europeo sono: Riconoscimento di diritti — riconoscere il diritto fondamentale delle persone in condizioni di povertà e di esclusione sociale di vivere dignitosamente e di far parte a pieno titolo della società. Responsabilità condivisa e partecipazione — aumentare la partecipazione pubblica alle politiche e alle azioni di inclusione sociale, sottolineando la responsabilità collettiva e individuale nella lotta alla povertà e all'esclusione sociale e l'importanza di promuovere e sostenere le attività di volontariato. Coesione — promuovere una società più coesa, sensibilizzando i cittadini sui vantaggi offerti a tutti da una società senza povertà, che Obiettivi consente l'equità distributiva e nella quale nessuno è emarginato. Impegno e azioni concrete — riaffermare il fermo impegno politico dell'Unione europea e degli Stati membri ad attivarsi con determinazione per eliminare la povertà e l'esclusione sociale e promuovere tale impegno con azioni a tutti i livelli del potere. In attuazione dei principi guida, l’Anno Europeo affronterà i seguenti temi: promozione di strategie multidimensionali integrate per prevenire e ridurre la povertà; lotta contro la povertà infantile; promozione di mercati del lavoro inclusivi; eliminazione degli svantaggi in materia di istruzione e di formazione; presa in considerazione delle dimensioni di genere e dell'età nella povertà; parità di accesso a risorse e servizi adeguati, alla cultura e alle attività ricreative; eliminazione della discriminazione e promozione dell'inclusione sociale degli immigrati e delle minoranze etniche; promozione di approcci integrati all'inclusione attiva; risposta alle esigenze delle persone con disabilità e loro familiari, dei senzatetto e di altre categorie o persone in situazioni vulnerabili. L’Anno Europeo è attuato con azioni a livello comunitario e con azioni a livello nazionale. Ogni Stato membro designa un «organismo nazionale di attuazione», responsabile dell’elaborazione e della gestione del Programma nazionale dell’anno europeo. Per Settori e modalità di l’Italia, l’organismo nazionale di attuazione è il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervento Azioni a livello comunitario: Incontri e manifestazioni; Campagne informative e promozionali; 7
2010 – Anno EU della lotta a povertà ed esclusione sociale Indagini e studi a livello comunitario; Promozione di studi sulle relazioni fra grave stato di povertà e diritti fondamentali; Cooperazione con il settore privato, gli organismi di radiodiffusione e altri media per informare e sensibilizzare sulle questioni sociali. Azioni previste nel Piano nazionale dell’Italia: Campagne di mobilitazione e partecipazione: campagna di mobilitazione nelle scuole; eventi nazionali e locali che promuovano un ampio processo di partecipazione delle persone in condizioni di povertà; campagna rivolta a promuovere la partecipazione a programmi pubblici, come ad esempio quello del Fondo Carta Acquisti, degli operatori privati, campagna sull’inclusione digitale. Azioni per il miglioramento della conoscenza dei fenomeni: consolidamento di modelli di simulazione per la previsione di scenari futuri e la valutazione d’impatto delle alternative di intervento; attività di studio sull’impatto delle misure di contrasto della povertà; sviluppo e promozione nell’utilizzo di più sofisticati indicatori di povertà ed esclusione sociale; ricerche per favorire la conoscenza delle condizioni di vita delle persone senza dimora; promozione di reti di osservatori territoriali pubblici e privati o in partnership; promozione di azioni di sensibilizzazione specifica per i decisori politici. Stabilizzazione di un metodo aperto di coordinamento interno per le politiche di contrasto alla povertà, attraverso momenti partecipativi che includano oltre i diversi livelli di governo, anche gli organismi operanti nel campo della lotta alla povertà. La partecipazione è aperta ad enti pubblici e privati, di livello comunitario, nazionale, regionale e locale, appartenenti agli Stati membri Beneficiari dell’UE. La partecipazione di beneficiari appartenenti ai Paesi candidati, ai Balcani occidentali, ai paesi EFTA, ai Paesi partner della PEV è subordinata agli specifici accordi. Avvisi pubblici e bandi di gara indicheranno per ciascun intervento le categorie di beneficiari ammissibili. Per l'Anno europeo 2010 è stato stanziato un totale di 17 Milioni di EURO provenienti dal bilancio UE (9 Milioni destinato alle attività negli Stati membri). L’UE ha previsto un co-finanziamento massima degli interventi pari al 50%. Il Piano nazionale dell’Italia prevede un budget Durata e Budget complessivo di circa 1,5 milioni di EURO, con co-finanziamento comunitario di 750.807 EURO. Circa 400.000 EURO sono destinati a progetti. Procedure di Avvisi pubblici (Call for proposals) assegnazione dei fondi Gare di appalto (Call for tenders) Decisione 1098/2008/CE Documenti utili Documento quadro strategico della Commissione Europea Piano Nazionale Italiano Commissione Europea – DG Occupazione, affari sociali e pari opportunità: http://www.2010againstpoverty.eu/?langid=it Siti utili Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: http://www.lavoro.gov.it/annoeuropeopoverta 8
AREA ―IMMIGRAZIONE‖
Fondo Europeo per i Rifugiati - FER FONDO EUROPEO PER I RIFUGIATI – FER Commissione Europea – DG Giustizia, Libertà e Sicurezza Autorità di Gestione Ministero dell’Interno – Dip. per le Libertà Civili e l’Immigrazione, Direzione Centrale per i Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo Ambito di intervento Immigrazione - Rifugiati – Integrazione L’UE, con Decisione 573/2007/CE, ha istituito il Fondo Europeo per i Rifugiati per il periodo 2008-2013, nell'ambito del Programma generale «Solidarietà e gestione dei flussi migratori». Obiettivi generali del Fondo sono: Sostenere e promuovere gli sforzi compiuti dagli Stati membri per accogliere rifugiati o destinatari di protezione internazionale; Rafforzare, sviluppare, monitorare e valutare le politiche di Asilo dei singoli Stati membri; Favorire il reinsediamento, ovvero il processo mediante il quale cittadini di Paesi terzi o apolidi, su richiesta dell’Acnur, motivata dal Obiettivi loro bisogno di protezione internazionale, siano trasferiti da un Paese terzo a uno Stato membro; Supportare le conseguenze di tale accoglienza attraverso il cofinanziamento di specifiche azioni. I gruppi di riferimento del Fondo comprendono qualsiasi cittadino: di un Paese terzo o apolide che benefici dello status definito dalla Convenzione di Ginevra e sia autorizzato a risiedere quale rifugiato in uno degli Stati membri; di un Paese terzo o apolide che benefici di una forma di protezione sussidiaria ai sensi della direttiva 2004/83/CE; di un Paese terzo o apolide che abbia chiesto di essere ammesso ad una delle forme di protezione previste alle lettere a) e b); di un Paese terzo o apolide che benefici di un regime di protezione temporanea ai sensi della direttiva 2001/55/CE; di un paese terzo o apolide da re insediare o reinsediato in uno Stato membro. Il Fondo prevede due modalità di attuazione: Azioni ammissibili negli Stati membri, tramite la gestione decentrata affidata ad Autorità di Gestione nazionali, sulla base di una programmazione multiannuale e di Programmi annuali. Le Priorità e le Azioni della Programmazione multiannuale dell’Italia sono: Accoglienza e accesso al territorio: Manuale e formazione per operatori dei centri di prima accoglienza (CDA, CARA) – Elaborazione e diffusione di linee guida per un approccio alla ―accoglienza integrata‖, comprensiva di interventi di assistenza materiale Settori e modalità di intervento e di servizi di orientamento, informazione e supporto alla persona - Formazione per personale di CARA ed Asl sulla presa in carico di minori non accompagnati, vittime di tortura o di violenza estrema o di naufragio, persone con disagio mentale; nuclei monoparentali - Progetti per implementare misure di supporto e riabilitazione psico-sociale di vittime di tortura - Misure di supporto alle donne con specifici interventi di mediazione e accompagnamento - Allestimento presso i centri di prima accoglienza di sportelli operativi, per l’orientamento ai servizi dello SPRAR e del territorio - Programma pilota per le procedure di riconoscimento dei titoli di studio - Progetti per l’attuazione di piccoli interventi di sostegno ai percorsi di integrazione dei titolari di protezione internazionale - Progetti 11
Fondo Europeo per i Rifugiati - FER per sostenere i percorsi socio-economici dei minori non accompagnati, richiedenti/titolari di protezione internazionale - Realizzazione di uno studio di fattibilità sulle opportunità di microcredito per di titolari di protezione internazionale. Rafforzamento della capacità dello Stato membro di sviluppare, monitorare e valutare le politiche nazionali di asilo: Realizzazione di uno studio sull’applicazione dei decreti di recepimento della normativa in materia di asilo - Realizzazione di uno studio di fattibilità per la definizione delle prospettive di sviluppo delle politiche di asilo in Italia. Reinsediamento: Realizzazione di uno studio per la: valutazione sulle esperienze pregresse di reinsediamento; analisi di fattibilità sulle prospettive di realizzazione di programmi futuri. Azioni comunitarie, gestite dai Servizi della Commissione Europea sulla base di Programmi annuali di lavoro, e dirette a: promuovere la cooperazione comunitaria nell'attuazione della normativa comunitaria e delle buone pratiche; sostenere la realizzazione di reti di cooperazione transnazionale e di progetti pilota, basati su partenariati transnazionali; sostenere campagne transnazionali di sensibilizzazione; sostenere l'analisi, la diffusione e lo scambio di informazioni sulle migliori pratiche e su tutti gli altri aspetti delle politiche sull’asilo; sostenere progetti pilota, compresi progetti innovativi e studi su nuove eventuali forme di cooperazione e normativa comunitaria; sostenere lo sviluppo e l'applicazione da parte degli Stati membri, di strumenti statistici, di metodi e di indicatori comuni; sostenere le reti di ONG di assistenza a rifugiati e richiedenti asilo presenti in almeno dieci Stati membri per lo scambio di esperienze; fornire agli Stati membri servizi di sostegno nelle situazioni di emergenza, che richiedono un intervento urgente. Possono partecipare alle Azioni del Fondo Pubbliche Amministrazioni, ONG, organizzazioni internazionali, enti di formazione, parti sociali Beneficiari ed altri enti non profit degli Stati membri. Avvisi pubblici e bandi di gara indicheranno per ciascun intervento le categorie di beneficiari. La dotazione finanziaria del Fondo per il periodo 2008-2013 è di 628 milioni di EURO. All’Italia è stato assegnato un budget di 26.528.000 Durata e Budget EURO (cifra indicativa), a fronte di un co-finanziamento nazionale pari a 14.079.000 EURO, per un totale complessivo di € 40.607.000. Procedure di Avvisi pubblici (Call for proposals) assegnazione dei fondi Gare di appalto (Call for tenders) Decisione 573/2007/CE Documenti utili Programma multiannuale dell’Italia e Programmi annuali Commissione Europea – DG Giustizia, Libertà, Sicurezza: http://ec.europa.eu/justice_home/funding/refugee/funding_refugee_en.htm Siti utili Ministero dell’Interno: http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/asilo/sottotema010.html 12
Fondo Europeo per l’Integrazione - FEI FONDO EUROPEO PER L’INTEGRAZIONE DI CITTADINI DI PAESI TERZI – FEI Commissione Europea – DG Giustizia, Libertà e Sicurezza Autorità di Gestione Ministero dell’Interno – Dip. per le Libertà Civili e l’Immigrazione, Direzione Centrale per i Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo Ambito di intervento Immigrazione – Integrazione sociale L’UE, con Decisione 435/2007/CE, ha istituito il Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi Terzi per il periodo 2007- 2013, nell'ambito del Programma generale «Solidarietà e gestione dei flussi migratori». Obiettivo generale del Fondo è sostenere gli sforzi compiuti dagli Stati membri per permettere a cittadini di paesi terzi provenienti da contesti economici, sociali, culturali, religiosi, linguistici ed etnici diversi di soddisfare le condizioni di soggiorno e di integrarsi più facilmente nelle società europee. Il Fondo contribuisce al conseguimento dei seguenti obiettivi specifici: agevolare lo sviluppo e l'applicazione di procedure di ammissione che facilitino il processo di integrazione di cittadini di paesi terzi; Obiettivi sviluppare e attuare il processo di integrazione dei cittadini di paesi terzi appena arrivati negli Stati membri; rafforzare la capacità degli Stati membri di sviluppare, applicare, sorvegliare e valutare le politiche e le misure di integrazione; perseguire lo scambio di informazioni e di migliori pratiche e la cooperazione all'interno degli Stati membri e fra di essi per quanto riguarda lo sviluppo, l'attuazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche e delle misure di integrazione. Per cittadino di un Paese terzo si intende qualsiasi persona che non sia cittadino dell’UE. Rientrano nell’ambito del FEI i cittadini di Paesi terzi che si trovano nel territorio di un paese terzo e soddisfano le specifiche misure e/o condizioni antecedenti alla partenza previste dal diritto nazionale, comprese quelle relative alla capacità di integrarsi nella società di tale Stato membro. Il Fondo prevede due modalità di attuazione: Azioni ammissibili negli Stati membri, tramite la gestione decentrata affidata ad Autorità di Gestione nazionali, sulla base di una programmazione multiannuale e di Programmi annuali. Le Priorità e le Azioni della Programmazione multiannuale dell’Italia sono: Attuazione di azioni destinate ad applicare i principi fondamentali comuni della politica di integrazione degli immigrati nell'UE: Formazione linguistica e di orientamento civico - Orientamento al lavoro e formazione professionale - Programmi di Settori e modalità di intervento accoglienza, orientamento e inserimento scolastico di alunni extracomunitari - Azioni di sensibilizzazione, informazione e comunicazione - Definizione e promozione della figura del mediatore culturale - Interventi a favore di donne, minori stranieri e delle ―seconde generazioni‖ - Azioni volte a favorire i processi di ricongiungimento - Realizzazione di programmi innovativi. Elaborazione di indicatori e metodi di valutazione per misurare i progressi, adeguare politiche e misure e agevolare il coordinamento dell'apprendimento comparativo: Strumenti di monitoraggio e schemi di valutazione (individuazione ed applicazione di indicatori omogenei atti a valutare l’efficacia e l’efficienza delle politiche e dei percorsi di integrazione sul territorio 13
Fondo Europeo per l’Integrazione - FEI anche mediante la costituzione di gruppi di monitoraggio) - Ricerche e progetti di benchmark. Consolidamento delle capacità politiche e di coordinamento, miglioramento delle competenze a livello interculturale negli Stati Membri a tutti i livelli e in tutti i settori delle PA: Costituzione e/o rafforzamento delle reti di coordinamento ai diversi livelli di governo - Migliorare l’accessibilità ai servizi pubblici. Scambio tra Stati Membri di esperienze, buone pratiche e informazioni sull'integrazione: Collaborazione con le Istituzioni Comunitarie e dei Paesi Membri attraverso uno scambio di informazioni e di buone pratiche che possa favorire la messa in rete di esperienze, servizi e misure adottate - Reti bilaterali/multilaterali per lo scambio di buone pratiche, esperienze e informazioni sulle procedure di ingresso, nonché sui programmi attivati per facilitare i processi di integrazione. Azioni comunitarie, gestite dai Servizi della Commissione Europea sulla base di Programmi annuali di lavoro, e dirette a: promuovere la cooperazione comunitaria nell'attuazione delle norme UE e di buone pratiche in tema di immigrazione ed integrazione; sostenere la realizzazione di reti e progetti pilota transnazionali tra organismi di più Stati membri, per incoraggiare l'innovazione, agevolare lo scambio di esperienze e di buone pratiche e migliorare la qualità delle politiche in materia di integrazione; sostenere campagne transnazionali di sensibilizzazione; sostenere l'analisi, la diffusione e lo scambio di informazioni sulle migliori pratiche su immigrazione e integrazione; sostenere progetti pilota e studi su nuove forme di cooperazione e normativa comunitaria in materia di immigrazione e i integrazione; sostenere lo sviluppo e l'applicazione negli Stati membri di strumenti statistici, metodi e indicatori comuni per misurare gli sviluppi politici in materia di immigrazione e integrazione. Possono partecipare al Fondo enti pubblici, ONG, organizzazioni internazionali, enti di formazione, parti sociali ed altri enti non profit degli Beneficiari Stati membri. Avvisi pubblici e bandi di gara indicheranno per ciascun intervento le categorie di beneficiari. La dotazione finanziaria del Fondo per il periodo 2007-2013 è di 825 milioni di EURO. All’Italia è stato assegnato un budget di 95.508.000 Durata e Budget EURO (cifra indicativa), a fronte di un co-finanziamento nazionale pari a 39.964.000 EURO, per un totale complessivo di € 135.472.000. Procedure di Avvisi pubblici (Call for proposals) assegnazione dei fondi Gare di appalto (Call for tenders) Decisione 435/2007/CE Documenti utili Orientamenti strategici della Commissione Europea C(2007)3926 Programma multiannuale dell’Italia e Programmi annuali Commissione EU –DG Giustizia, Libertà, Sicurezza: http://ec.europa.eu/justice_home/funding/integration/funding_integration_en.htm Siti utili Ministero Interno: www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/immigrazione/Fondo_Europeo_per_lxIntegrazione_di_cittadini_di_Paesi_Terzi.html 14
Fondo Europeo per i Rimpatri FONDO EUROPEO PER I RIMPATRI Commissione Europea – DG Giustizia, Libertà e Sicurezza Autorità di Gestione Ministero dell’Interno – Dip. per le Libertà Civili e l’Immigrazione, Direzione Centrale per i Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo Ambito di intervento Immigrazione – Rimpatrio L’UE, con Decisione 575/2007/CE, ha istituito il Fondo Europeo per i Rimpatri per il periodo 2008-2013, nell'ambito del Programma generale «Solidarietà e gestione dei flussi migratori». Obiettivo generale del Fondo è sostenere gli sforzi compiuti dagli Stati UE per migliorare la gestione dei rimpatri, sulla base del principio della gestione integrata dei rimpatri, prevedendo azioni comuni attuate dagli Stati membri o azioni nazionali che perseguono gli obiettivi comunitari ai sensi del principio di solidarietà, tenendo conto della normativa comunitaria in materia e nel pieno rispetto dei diritti fondamentali. Gli obiettivi specifici sono: introdurre una gestione integrata dei rimpatri e migliorarne l'organizzazione e l'attuazione da parte degli Stati membri; rafforzare la cooperazione tra Stati membri nel quadro della gestione integrata dei rimpatri e della sua attuazione; Obiettivi promuovere l’applicazione efficace ed uniforme delle norme comuni concernenti il rimpatrio. Per cittadino di un Paese terzo si intende qualsiasi persona che non sia cittadino dell’UE. I gruppi di riferimento del Fondo comprendono tutti i cittadini di Paesi terzi che: non hanno ricevuto rifiuto definitivo alla richiesta di protezione internazionale in uno Stato UE e che possono scegliere di utilizzare il rimpatrio volontario, purché non abbiano acquisito una nuova cittadinanza né abbiano lasciato il territorio dello Stato UE; che beneficiano di una forma di protezione internazionale ai o di protezione temporanea in uno Stato UE e che scelgono di utilizzare il rimpatrio volontario, purché non abbiano acquisito una nuova cittadinanza né abbiano lasciato il territorio dello Stato UE; che non soddisfano o non soddisfano più le condizioni di ingresso e/o soggiorno in uno Stato UE e che utilizzano il rimpatrio volontario; che non soddisfano o non soddisfano più le condizioni di ingresso e/o soggiorno in uno Stato UE. Il Fondo prevede due modalità di attuazione: Azioni ammissibili negli Stati membri, tramite la gestione decentrata affidata ad Autorità di Gestione nazionali, sulla base di una programmazione multiannuale e di Programmi annuali. Le Priorità e le Azioni della Programmazione multiannuale dell’Italia sono: Sostegno allo sviluppo di un approccio strategico alla gestione del rimpatrio da parte degli Stati Membri: Mappatura delle Settori e modalità di intervento comunità di immigrati in Italia, per individuare i luoghi di aggregazione degli immigrati regolari eleggibili per l’opzione del rimpatrio volontario - Rafforzamento della capacità di raggiungere ed informare i potenziali rimpatriati sulle opzioni offerte nelo schema di rimpatrio volontario assistito e reintegrazione - Programmi di Rimpatrio Volontario Assistito e reintegrazione in corso di svolgimento nei Paesi di origine per specifici gruppi vulnerabili - Operazioni effettuate sia con voli commerciali che con voli charter nazionali, per il rimpatrio sotto scorta di extracomunitari sbarcati sulle coste italiane e/o intercettati sul territorio nazionale 15
Fondo Europeo per i Rimpatri Sostegno per la collaborazione strategica alla gestione del ritorno da parte degli Stati Membri: Organizzazione di voli charter congiunti in collaborazione con altri Stati membri e FRONTEX per il rimpatrio. Sostegno a specifici strumenti innovativi (inter)nazionali per la gestione del rimpatrio: Creazione di una rete di riferimento di personale, enti locali e ONG ed Ambasciate e Consolati dei paesi di origine. Sostegno agli standard comunitari e alle migliori prassi sulla gestione del rimpatrio: Scambio di migliori prassi tra Stati UE e formazione degli operatori. Azioni comunitarie, gestite dai Servizi della Commissione Europea sulla base di Programmi annuali di lavoro, e dirette a: promuovere la cooperazione comunitaria nell'attuazione della normativa comunitaria e delle buone pratiche; sostenere reti di cooperazione e progetti pilota transnazionali basati su partenariati europei tra organismi di più Stati membri, per incoraggiare l'innovazione, agevolare lo scambio di esperienze e di buone pratiche e migliorare la qualità della politica di rimpatrio; sostenere campagne transnazionali di sensibilizzazione; sostenere l'analisi, la diffusione e lo scambio di informazioni su best practices ed altri aspetti delle politiche in materia di rimpatrio; sostenere progetti pilota e studi per nuove forme di cooperazione comunitaria e di normativa comunitaria in questo settore; sostenere lo sviluppo e l'applicazione negli Stati membri di strumenti statistici, metodi ed indicatori comuni per misurare gli sviluppi politici nel settore del rimpatrio, in particolare per la diffusione di statistiche disaggregate in base ai rimpatri volontari e forzati; sostenere lo sviluppo e l'aggiornamento periodico di un manuale comune sulle migliori pratiche nel settore del rimpatrio; fornire agli Stati membri servizi di sostegno in caso di situazioni di emergenza debitamente giustificate che richiedano azioni urgenti. Possono partecipare al Fondo Enti pubblici, ONG, organizzazioni internazionali, enti di formazione, parti sociali ed altri enti non profit degli Beneficiari Stati UE. Avvisi pubblici e bandi di gara indicheranno per ciascun intervento le categorie di beneficiari. La dotazione finanziaria del Fondo per il periodo 2008-2013 è di 676 milioni di EURO. All’Italia è stato assegnato un budget di 71.063.000 Durata e Budget EURO (cifra indicativa), a fronte di un co-finanziamento nazionale pari a 40.318000 EURO, per un totale complessivo di € 111.381.000. Procedure di Avvisi pubblici (Call for proposals) assegnazione dei fondi Gare di appalto (Call for tenders) Decisione 575/2007/CE Documenti utili Orientamento strategici della Commissione Europea C(2007)5822 Programma multiannuale dell’Italia e Programmi annuali Commissione EU –DG Giustizia, Libertà, Sicurezza: http://ec.europa.eu/justice_home/funding/return/funding_return_en.htm Siti utili Ministero dell’Interno: http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/immigrazione/fondo_europeo_rimpatri.html 16
Fondo Europeo per le Frontiere Esterne FONDO EUROPEO PER LE FRONTIERE ESTERNE Commissione Europea – DG Giustizia, Libertà e Sicurezza Autorità di Gestione Ministero dell’Interno – Dip. per le Libertà Civili e l’Immigrazione, Direzione Centrale per i Servizi Civili per l’Immigrazione e l’Asilo Ambito di intervento Immigrazione – Sicurezza L’UE, con Decisione 574/2007/CE, ha istituito il Fondo Europeo per le Frontiere Esterne per il periodo 2008-2013 al fine di contribuire al rafforzamento dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia e all’applicazione del principio di solidarietà tra gli Stati membri, nell'ambito del Programma generale «Solidarietà e gestione dei flussi migratori». Il Fondo contribuisce ai seguenti obiettivi generali: organizzazione efficiente dell’attività di controllo e di sorveglianza delle frontiere esterne; Obiettivi gestione efficiente, da parte degli Stati membri, dei flussi di persone alle frontiere esterne, per assicurare un elevato livello di protezione l’attraversamento delle frontiere nel rispetto dell’acquis di Schengen e dei principi di trattamento rispettoso e dignità; applicazione uniforme, da parte degli operatori di frontiera, della normativa comunitaria sull’attraversamento delle frontiere esterne; miglioramento della gestione delle attività organizzate dai servizi consolari e da altri servizi degli Stati membri nei Paesi terzi in relazione ai flussi di cittadini di Paesi terzi verso il territorio degli Stati membri e alla cooperazione tra Stati membri al riguardo. Il Fondo prevede due modalità di attuazione: Azioni ammissibili negli Stati membri, tramite la gestione decentrata affidata ad Autorità di Gestione nazionali, sulla base di una programmazione multiannuale e di Programmi annuali. Le Priorità e le Azioni della Programmazione multiannuale dell’Italia sono: Supporto alla graduale istituzione di sistemi comuni di gestione integrate delle frontiere, per quanto riguarda i controlli delle persone nella sorveglianza delle frontiere esterne: Introduzione di nuove tecnologie per migliorare l’attrezzatura tecnica per rilevare documenti falsi o falsificati – Acquisto di nuovi automezzi per migliorare la mobilità delle forze di polizia – Integrazione dei Settori e modalità di sistemi di monitoraggio e raccolta-dati in riferimento alle categorie di viaggiatori e alle operazioni di controllo alle frontiere – intervento Rafforzare l’efficacia e l’affidabilità delle comunicazioni tra Amministrazioni, centri operativi e postazioni coinvolte nei piani operativi. Supporto allo sviluppo ed alla implementazione delle componenti nazionali del Sistema di Vigilanza Europea per le frontiere esterne e di un Network Europeo di sorveglianza permanente nelle frontiere marittime meridionali degli Stati membri: Acquisto di tecnologie, supporti logistici e servizi per trasformare il NCC in un unico centro di coordinamento delle frontiere – Estendere i progetti SIA alle Regioni dell’Italia centrale e settentrionale – Aggiornamento e rafforzamento del network di accesso alla fibra ottica del network del Ministro dell’Interno – Rafforzare od aggiornare le capacità di sorveglianza delle stazioni fisse, che coprono le frontiere esterne – Acquisto di beni aerei, navali e terrestri e delle tecnologie correlate. 17
Fondo Europeo per le Frontiere Esterne Supporto in material di visti e per affrontare l’immigrazione clandestine, compreso il rilevamento di documenti falsi o falsificati, attraverso il rafforzamento delle attività organizzate dai consolati e dagli altri servizi degli Stati membri nei Paesi terzi: Partecipazione alla cooperazione locale consolare – Favorire l’adozione di procedure comuni per armonizzare i requisiti e le condizioni per l’acquisizione delle richieste di visto – Elaborazione di manuali di istruzione contenti esempi di documenti falsificati, informazioni sulle caratteristiche di sicurezza relative ai documenti di viaggio locali – Acquisto di lettori di passaporti e macchinari di supporto per l’individuazione di documenti falsi. Supporto per la creazione di un sistema IT per l’implementazione degli strumenti legali della Comunità nel settore delle frontiere esterne e dei visti: Acquisto di strumenti ICT e sviluppo di software per l’esame di visti alle frontiere – Rafforzamento ed integrazione dei sistema informativi nazionali per le frontiere ed i visti – Sviluppo e manutenzione dei sistemi SIS III e investimenti per l’aggiornamento delle infrastrutture tecnologiche – Sviluppo e manutenzione dei software per la richiesta e la gestione dei visti. Supporto per l’efficace ed efficiente applicazione degli strumenti legali Comunitari nel settore delle frontiere esterne e dei visti, in particolare il Codice delle Frontiese di Schengen e il Codice Europeo dei Visti: Formazione della polizia di frontiera per l’utilizzo delle nuove tecnologie – Formazione degli operatori navali – Corsi nei settori della cooperazione aerea e navale. Azioni comunitarie, gestite dai Servizi della Commissione Europea sulla base di Programmi annuali di lavoro, e dirette a: contribuire a potenziare le attività organizzate dai servizi consolari e da altri servizi degli Stati membri nei Paesi terzi in relazione ai flussi di cittadini di Paesi terzi verso il territorio degli Stati membri e alla cooperazione tra gli Stati membri al riguardo; promuovere la progressiva inclusione dei controlli doganali, veterinari e fitosanitari nella gestione integrata delle frontiere; fornire agli Stati membri servizi di sostegno nelle situazioni di emergenza, che richiedono un intervento urgente alle frontiere esterne. Possono partecipare al Fondo Enti pubblici, ONG, organizzazioni internazionali, enti di formazione, parti sociali ed altri enti non profit degli Beneficiari Stati UE. Avvisi pubblici e bandi di gara indicheranno per ciascun intervento le categorie di beneficiari. La dotazione finanziaria del Fondo per il periodo 2007-2013 è di 1.820 milioni di EURO. All’Italia è stato assegnato un budget di Durata e Budget 211.556.000 EURO (cifra indicativa), a fronte di un co-finanziamento nazionale di 194.809.000 EURO, per un totale di € 406.365.000. Procedure di Avvisi pubblici (Call for proposals) assegnazione dei fondi Gare di appalto (Call for tenders) Decisione 574/2007/CE Documenti utili Programma multiannuale dell’Italia e Programmi annuali Commissione EU –DG Giustizia, Libertà, Sicurezza: http://ec.europa.eu/justice_home/funding/borders/funding_borders_en.htm Siti utili Min. Interno: www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/immigrazione/Fondo_Europeo_per_le_Frontiere_Esterne.html 18
AREA ―GIUSTIZIA E DIRITTI FONDAMENTALI‖
Programma Europeo DAPHNE III PROGRAMMA EUROPEO DAPHNE III Autorità di Gestione Commissione Europea – DG Giustizia, Libertà e Sicurezza Ambito di intervento Minori – Giovani - Donne – Violenza – Salute - Prevenzione – Protezione – Giustizia Con Decisione 779/2007/CE, l’UE ha istituito per il periodo 2007-2013 il Programma specifico DAPHNE III, per prevenire e combattere la violenza contro i bambini, i giovani e le donne e per proteggere le vittime e i gruppi a rischio, nell’ambito del Programma generale «Diritti fondamentali e giustizia» (che comprende altri quattro Programmi specifici: Prevenzione ed informazione in materia di droga; Diritti fondamentali e cittadinanza; Giustizia civile; Giustizia penale). Il Programma generale ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di una società europea basata sulla cittadinanza dell’Unione, che sia rispettosa dei diritti fondamentali, che combatta l’anti- semitismo, il razzismo e la xenofobia e rafforzi la società civile. Obiettivo generale del Programma specifico DAPHNE IIII è contribuire a proteggere i bambini, i giovani e le donne da tutte le forme Obiettivi di violenza e raggiungere un livello elevato di tutela della salute, benessere e coesione sociale. Obiettivo specifico è di contribuire alla prevenzione e alla lotta contro tutte le forme di violenza che si verificano nella sfera pubblica o privata contro i bambini, i giovani e le donne, compresi lo sfruttamento sessuale e la tratta degli esseri umani, adottando misure di prevenzione e fornendo sostegno e protezione alle vittime e ai gruppi a rischio. Il Programma è a favore di bambini (0-18 anni), adolescenti (13-19 anni), giovani (123-25 anni) e donne che sono o rischiano di diventare vittime di violenza. I principali gruppi destinatari sono, tra gli altri, le famiglie, gli insegnanti e gli educatori, gli assistenti sociali, la polizia e le guardie di frontiera, le autorità locali, nazionali e militari, il personale medico e paramedico, il personale giudiziario, le ONG, i sindacati e le comunità religiose. Il Programma DAPHNE III è attuato sulla base di programmi di lavoro annuali, nell’ambito delle seguenti tipologie di azioni: Azioni specifiche della Commissione, quali studi e ricerche, sondaggi e inchieste, sviluppo di indicatori e metodologie, raccolta, sviluppo e diffusione di dati e statistiche, seminari, conferenze e riunioni di esperti, organizzazione di campagne ed eventi pubblici, sviluppo e aggiornamento di un servizio di assistenza e di siti web, preparazione e diffusione di materiale informativo (comprese le Settori e modalità di applicazioni informatiche e lo sviluppo di strumenti pedagogici), creazione e sviluppo di un laboratorio d’idee composto dalle parti intervento interessate per offrire consulenze specialistiche in materia di violenza, supporto ad altre reti di esperti nazionali e attività di analisi, di monitoraggio e di valutazione. Progetti transnazionali specifici di interesse comunitario che coinvolgano almeno due Stati membri conformemente alle condizioni fissate nei programmi di lavoro annuali. Sostegno alle attività delle ONG e altre organizzazioni che perseguono un obiettivo di interesse europeo generale nel quadro degli 21
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