GLOSSARIO LE DEFINIZIONI DELLA DISCRIMINAZIONE MULTIPLA: CONOSCERE PER CAPIRE - AISM
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Associazione Italiana Sclerosi Multipla Onlus Copyright 2021 Associazione Italiana Sclerosi Multipla - Onlus Pubblicato e distribuito da: Associazione Italiana Sclerosi Multipla - Onlus Via Operai, 40 - 16149 Genova Progetto I>DEA - Progetto cofinanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche Sociali – DG Terzo Settore e RSI Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore - art. 72 del D.Lgs 117/2017 - Avviso n. 1/2018 In collaborazione con Differenza Donna, Asphi, Human Foundation Le definizioni del Glossario sono state redatte dalle donne della Rete RED con un particolare ringraziamento a Haidèe Longo e Silvia Pellegrini. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione con qualsiasi mezzo, anche se parziale, senza il permesso scritto dell’editore. ISBN 978-88-7148-155-5
PREMESSA “Ho subito negli anni una forma di discriminazione multipla subdola e massacrante. Una discriminazione lavorativa, istituzionale, personale, di genere e di malattia…”. Quanto è importante saper riconoscere la doppia discriminazione che subiscono le ragazze e le donne con disabilità? Quanto avere a disposizione strumenti per poterla fronteggiare? In questa breve premessa vogliamo diritti delle persone con SM; ha un forte condividere lo scenario e le coordinate radicamento su tutto il territorio nazionale: generali che hanno orientato il Progetto 98 Sezioni provinciali, 15 Coordinamenti I>DEA, definire alcuni elementi chiave regionali, 13.000 volontari. La lotta alla rispetto alla sclerosi multipla e ad AISM, discriminazione è uno dei principali come associazione di riferimento ed obiettivi dell’Agenda della SM 2020 e una esplicitare le informazioni indispensabili delle priorità individuate per la costruzione ad una comprensione consapevole della dell’Agenda della SM 2022-2025 con condizione delle donne con disabilità, un’attenzione particolare al tema delle quali la Convenzione ONU sui diritti delle discriminazioni multiple e delle donne con persone con disabilità e l’Agenda ONU disabilità. Ancora oggi la parità tra uomini 2030. e donne è un obiettivo non raggiunto, conseguenza di modelli sociali, culturali, La sclerosi multipla è una patologia del economici e organizzativi. Raggiungere sistema nervoso centrale che insorge in l’uguaglianza di genere è uno tra i 17 età giovanile, e accompagna la persona per obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda l’intero arco della vita e, a seconda delle 2030. sue differenti forme e di conseguenza dei La Convenzione Onu sui diritti delle sintomi e della disabilità che può causare, persone con disabilità afferma ed esplicita necessita di strumenti evoluti e specifici sia con forza, nell’art. 6, che le donne e le sul piano clinico e riabilitativo-abilitativo, ragazze con disabilità sono soggette a sia su quello degli interventi sociali, di discriminazioni multiple e il riferimento tutela e di promozione dell’autonomia e alla questione di genere è presente anche dell’empowerment. nel preambolo e negli artt. 3. 8. 16. 28. Colpisce oltre 130.000 persone in Italia, Essere donne con disabilità implica un con una diffusione doppia nelle donne, e si maggior impegno nel far emergere e stimano più di 3.400 nuovi casi l’anno. contrastare le discriminazioni, le molestie È la seconda causa di disabilità neurologica e le violenze subite perché spesso la nei giovani adulti, dopo i traumi da incidenti condizione di disabilità oscura il genere. stradali e viene diagnosticata, nella Le donne con disabilità subiscono maggior parte dei casi, tra i 20 e i 40 anni una doppia discriminazione che ne di età, proprio nel pieno dell’età lavorativa condiziona pesantemente le opportunità e nelle fasi della vita nelle quali si assumono di partecipazione, autodeterminazione e orientamenti e decisioni per il proprio scelta in vari ambiti della vita. futuro in vari ambiti (es. famiglia, maternità, La parità di genere è un diritto umano formazione, lavoro). fondamentale che la Convenzione sancisce. AISM, Associazione Italiana Sclerosi multipla, è l’Associazione di riferimento, che agisce e promuove la tutela e i 3
I>DEA inclusIone, donne, empowerment, autodeterminazione È un progetto promosso da AISM che ha dalle attività proposte, azioni informative ottenuto il co-finanziamento dal Ministero verso aziende e associazioni di donne del Lavoro e delle Politiche Sociali. impegnate nel contrasto alla violenza e alla AISM ha messo in campo strumenti discriminazione. concreti coinvolgendo ragazze e donne con sclerosi multipla in modo che Alla conclusione del Progetto, AISM ha possano riconoscere e fronteggiare le individuato i temi e l’approccio di I>DEA discriminazioni che subiscono e rafforzare come un percorso da proseguire attraverso la loro consapevolezza riguardo al genere, l’Agenda della SM 2025 che consentirà di che spesso viene “coperta” dall’esperienza dare continuità, attenzione e sostenibilità della propria malattia e disabilità. alle azioni di supporto, empowerment, protagonismo in favore delle ragazze e I>DEA ha proposto alla RETE RED, formata delle donne con SM. dalle partecipanti al Progetto, di avere la possibilità di contribuire a migliorare i In questa parte del glossario troverete servizi di accoglienza, informazione e tutela le definizioni corrette dei temi, degli che le riguardano e ai quali si rivolgono sia atteggiamenti, dei pensieri e delle in ambito associativo che in quello dei convinzioni sociali che determinano la servizi socio-sanitari, legali, per la salute discriminazione multipla. riproduttiva, il lavoro. L’idea di fondo del Progetto I>DEA è basata sulla necessità di fornire nuovi e specifici strumenti per rispondere e orientare in modo competente e coerente le richieste delle donne con SM e nello stesso tempo di far emergere risorse, esperienze, criticità anche in collaborazione con i territori e con i centri antiviolenza in una logica che promuova e valorizzi le capacità e competenze delle donne con SM e della rete associativa AISM. Con il progetto sono stati realizzati percorsi formativi in presenza e a distanza, incontri con la rete AISM, sessioni di formazione rivolte alla rete psicologi attiva presso le Sezioni, ricerca su problematiche in ambito lavorativo, azioni di valutazione degli impatti generati 5
LE DEFINIZIONI DELLA DISCRIMINAZIONE MULTIPLA Conoscere per capire
ABILISMO Con il termine “abilismo” da un punto di vista Si differenzia dal cosiddetto “abilismo sociologico si intende la discriminazione interiorizzato”, termine che indica invece il nei confronti delle persone con disabilità procedimento discriminatorio e svalutativo e più in generale ogni atto basato sul che la stessa persona con disabilità mette presupposto che tutte le persone abbiano in atto nei confronti di sé stessa e della un corpo abile, senza tener conto di chi ha propria categoria, a causa del processo una qualche disabilità. di interiorizzazione delle discriminazioni, stigma e pregiudizi che riversa su di loro la Il termine deriva dall’americano “ableism”, società (es: sentirsi inferiori, non all’altezza la cui diffusione ha avuto inizio negli anni degli altri, vergognarsi per quello che ‘80 anche grazie alla nascita dei “disability si è a causa della propria disabilità). Un studies”, corrente di studio accademica esempio concreto è quando ci si stupisce che esamina il significato, la natura e le se una persona con disabilità si laurea, è un conseguenze della disabilità da un punto di dirigente di azienda, fa sport… o viceversa vista multidisciplinare, analizzandola come quando si esalta fino all’eroismo il fatto che un fenomeno sociale, politico, storico e la persona con disabilità sia un campione, culturale. perché fa sport, si laurea o è un dirigente di azienda. Oltre ai “tipici” atti discriminatori (es: la presenza di barriere architettoniche Si tratta di un costrutto sociale che non all’ingresso di un edificio), vengono ha una modalità immediata di risposta: considerati anche i problemi legati alla la modifica dei processi culturali è un comunicazione sulla disabilità e dunque fenomeno ampio e articolato. Il primo gli eventuali utilizzi di termini o linguaggi passo è senz’altro la consapevolezza che che abbiano carattere discriminatorio o si tratti di un concetto discriminatorio. svalutativo della condizione di disabilità Infatti, nonostante sia stato portato (es: “portatore di handicap”, ma anche all’attenzione e sia in discussione da 40 espressioni che facciano riferimenti quali anni, si stenta ancora molto a riconoscerlo “…nonostante la tua disabilità” o “anche ed a comprenderne tutti i risvolti. se sei in carrozzina…”), ovvero l’utilizzo di termini propri di singole disabilità come se fossero insulti o svalutazioni per altre persone (es: “sei un down” o “sei un cerebroleso”). Nel concetto rientra anche l’ “inspiration porn”, forma particolare di abilismo che origina dal considerare le persone con disabilità degli eroi o degli esempi da seguire e pertanto farne fonte di ispirazione per tutti, per il solo fatto di vivere una vita come tutti gli altri (es: attribuire alle persone con disabilità delle caratteristiche preconfezionate, quali essere “guerrieri”, “coraggiosi”, “meravigliosi”, con l’idea che gli stessi abbiano molto da insegnare a chi invece non ha una disabilità, per averli visti compiere semplici e banali atti quotidiani). 7
ACCOMODAMENTI RAGIONEVOLI Gli accomodamenti ragionevoli sono Nel 2006 la Convenzione ONU delle definiti per la prima volta dalla Direttiva persone con disabilità introduce e Europea 2000/78. All’art. 5 si legge: “«per sancisce un concetto assai più ampio di garantire il rispetto del principio della parità accomodamento ragionevole inteso come di trattamento dei disabili, sono previste tutte le modifiche e gli interventi necessari soluzioni ragionevoli. Ciò significa che il ad assicurare alle persone con disabilità datore di lavoro prende i provvedimenti il godimento dei diritti umani, a parità appropriati, in funzione delle esigenze con gli altri, senza oneri eccessivi. Quindi delle situazioni concrete, per consentire all’articolo 2 definisce anche che “per alle persone con disabilità di accedere “accomodamento ragionevole” si intendono ad un lavoro, di svolgerlo o di avere una le modifiche e gli adattamenti necessari ed promozione o perché possano ricevere una appropriati che non impongano un onere formazione, a meno che tali provvedimenti sproporzionato o eccessivo adottati, ove richiedano da parte del datore di lavoro ve ne sia necessità in casi particolari, un onere finanziario sproporzionato…». per garantire alle persone con disabilità In Italia il concetto di accomodamento il godimento e l’esercizio, su base di ragionevole è stato introdotto con il D.Lgs. uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti 216/2003, all’art. 3, comma 3 bis, secondo umani e delle libertà fondamentali.” cui «Al fine di garantire il rispetto del All’art. 5, comma 3: “Al fine di promuovere principio della parità di trattamento delle l’eguaglianza ed eliminare le discriminazioni, persone con disabilità, i datori di lavoro gli Stati Parte prenderanno tutti i pubblici e privati sono tenuti ad adottare provvedimenti appropriati, per assicurare accomodamenti ragionevoli, come definiti che siano forniti gli accomodamenti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui ragionevoli.” diritti delle persone con disabilità, ratificata ai sensi della L. 3 marzo 2009, n. 18, nei Un esempio pratico di accomodamento luoghi di lavoro, per garantire alle persone ragionevole può essere l’entrata al lavoro con disabilità la piena eguaglianza con gli posticipata di un’ora soprattutto con altri lavoratori. I datori di lavoro pubblici riferimento alle persone con SM che fanno devono provvedere all’attuazione del cure che aggravano la stanchezza. E ancora, presente comma senza nuovi o maggiori un accomodamento ragionevole può essere oneri per la finanza pubblica e con le risorse individuato nella riduzione della pausa umane, finanziarie e strumentali disponibili pranzo così da consentire alla persona con a legislazione vigente. »” disabilità di poter uscire anticipatamente, pur rispettando l’orario lavorativo di 8 ore; Tuttavia proprio di recente si espressa la oppure un accomodamento ragionevole Corte di Cassazione (Marzo 2021, Sent. può essere quello di prevedere una n. 6497/2021) dicendo che “potrà dirsi postazione di lavoro vicina ai servizi ragionevole ogni soluzione organizzativa igienici, in caso di lavoratore o lavoratrice praticabile che miri a salvaguardare il affetto da problemi inerenti l’espletamento posto di lavoro del disabile in un’attività delle funzioni vitali e fisiologiche, cosa che sia utile per l’azienda e che imponga che avviene di frequente per le persone GLOSSARIO all’imprenditore, oltre che al personale con sclerosi multipla. Tuttavia, come la eventualmente coinvolto, un sacrificio Corte di Cassazione ha stabilito con la che non ecceda i limiti di una tollerabilità pronuncia citata sopra, non è compito considerata accettabile secondo “la del lavoratore o della lavoratrice stabilire comune valutazione sociale»” secondo il quale sia l’accomodamento ragionevole principio della buona fede. per l’impresa, bensì dell’imprenditore/trice avendo contezza dell’assetto organizzativo
e quindi delle modifiche che possono essere ottenere tutela dei propri diritti. apportate. Se la persona ha la Sclerosi multipla e una In generale possono essere esempi di disabilità, può rivolgersi direttamente agli accomodamento ragionevole anche avvocati di diritto del lavoro del numero soluzioni personalizzate per garantire agli verde AISM e della Rete Avvocati AISM. studenti con disabilità la piena fruizione In generale in tutti i casi in cui si incontrino delle attività scolastiche quali gite, ecc. ostacoli all’esercizio dei propri diritti, a Nel caso di esercizio dell’accomodamento parità degli altri nella stessa situazione, si ragionevole sul luogo di lavoro, il primo potrà valutare con l’aiuto di consulenti alla modo per tutelarsi oltre a confrontarsi con pari o Associazioni o consulenti legali la persone informate, è quello di rivolgersi portata della restrizione e gli strumenti o a un sindacato ovvero con un avvocato interventi utili e l’eventuale identificazione specializzato in diritto del lavoro, che darà le di accomodamenti ragionevoli. opportune indicazioni alla persona disabile Più in generale da un punto di vista a cui siano negati gli accomodamenti amministrativo e giuridico, si tratta di ragionevoli. soluzioni individualizzate, realizzate Ove non si addivenga a una valida soluzione attraverso il dialogo fra il soggetto tenuto in via, per così dire, bonaria, sarà possibile, a predisporre la modifica e la persona con per il tramite del supporto di un avvocato, disabilità interessata. rivolgersi al Giudice del Lavoro al fine di AUTODETERMINAZIONE Da un punto di vista giuridico, con il termine di genere e orientamento sessuale - e “autodeterminazione” si intende il diritto pertanto ad autodeterminarsi rispetto al di ogni individuo di essere titolare della proprio genere senza subire restrizioni a capacità di effettuare scelte autonome livello sociale o privato. e indipendenti concernenti la propria Il concetto di autodeterminazione persona. costituisce il bene giuridico la cui tutela Il termine riguarda principalmente gli sta alla base del contrasto alla violenza di individui che fanno parte di popoli o gruppi genere. sociali qualificabili quali “minoranze”, tra i Accanto a tale principio vi è altresì il diritto quali le donne e le persone con disabilità. a ricevere adeguata protezione dalla Il concetto di autodeterminazione delle violenza subita a causa o in connessione al donne nasce dai movimenti femministi genere. inizialmente per indicare il diritto di ogni Il diritto all’autodeterminazione si declina donna a poter effettuare scelte autonome in molteplici ambiti: dal diritto alla libertà di e indipendenti sul proprio corpo con adesione alle cure al diritto ad individuare riferimento alle questioni relative alla nel ruolo di caregiver ovvero di assistenti sessualità e alla riproduzione. personali, figure di cui la persona abbia profonda stima e fiducia (si pensi per GLOSSARIO Oggi, il concetto di autodeterminazione di l’ipotesi di necessità di addivenire alla genere ha assunto un’accezione più ampia, nomina di un amministratore di sostegno, ricomprendendo il diritto di ogni persona alla valorizzazione, nell’individuazione a relazionarsi ed esprimersi liberamente dell’amministratore, dell’eventuale con il proprio genere – ciò in tutti gli aspetti designazione già fatta dal futuro che lo connotano: identità di genere, ruolo beneficiario).
BULLISMO Il termine bullismo indica una forma di avvocati di diritto del lavoro di AISM. comportamento sociale di tipo violento Infine, se le condotte sono di particolare e intenzionale, tanto di natura fisica che gravità è possibile anche sporgere psicologica, ripetuto nel corso del tempo e denuncia-querela presso la polizia attuato nei confronti di persone percepite giudiziaria cosicché possa essere avviato un come più deboli dal soggetto che agisce procedimento penale (Carabinieri, Polizia, uno o più atti in questione. Per questo Polizia locale, ecc.). Se le minacce e le motivo, le persone con disabilità sono condotte vessatorie sono particolarmente particolarmente esposte ad atti di bullismo, persecutorie l’autorità giudiziaria, anche su poiché percepite, appunto, come più deboli indicazione della polizia giudiziaria ovvero e meno capaci di difendersi. Inoltre, nel della vittima, potrà chiedere che venga caso in cui la persona disabile abbia dei posta in essere una misura cautelare, quale problemi cognitivo-comportamentali, ad esempio il divieto di avvicinamento alla avrà più difficoltà sia ad accorgersi delle persona vittima di molestie. azioni vessatorie nei suoi confronti sia a denunciare gli atti che subisce; tali elementi Il bullismo come fenomeno sociale di ampia portano i bulli ad una sorta di senso di portata, da un punto di vista giuridico può impunità, che può condurre ad atti sempre rientrare anche nell’ipotesi dei reati di: più gravi o perduranti nel tempo. • Violenza privata Il bullismo come fenomeno sociale e art. 610 c.p. “Chiunque, con violenza o deviante è oggetto di studio tra gli esperti minaccia, costringe altri a fare, tollerare delle scienze sociali, della psicologia od omettere qualche cosa è punito con giuridica, clinica, dell’età evolutiva e di la reclusione fino a quattro anni. La pena altre discipline affini. Il termine viene usato è aumentata se concorrono le condizioni per descrivere il fenomeno soprattutto in prevedute dall’articolo 339.” ambito scolastico, sebbene non esista una definizione univoca per gli studiosi. • Minaccia Il bullismo oggi può essere particolarmente art. 612 c.p. “Chiunque minaccia ad altri pericoloso perché amplificato dagli un ingiusto danno è punito, a querela della strumenti dei social media. Infatti, se prima persona offesa, con la multa fino a euro il bullismo scolastico o lavorativo terminava 1.032 .Se la minaccia è grave, o è fatta in con l’orario di uscite da scuola o dal lavoro, uno dei modi indicati nell’articolo 339, la oggigiorno con i social in generale e nello pena è della reclusione fino a un anno. Si specifico con l’utilizzo di messaggistica procede d’ufficio se la minaccia è fatta in istantanea, come WhatsApp e Telegram, uno dei modi indicati nell’articolo 339.” il bullismo o il cosiddetto “cyberbullismo” continua fino a dentro le mura di casa e può • Molestia o disturbo alle persone non smettere mai. art. 660 c.p. “Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo Per tutelarsi è opportuno rivolgersi ad del telefono, per petulanza o per altro avvocati specializzati in Diritto del Lavoro biasimevole motivo, reca a taluno molestia GLOSSARIO (nel caso in cui il bullismo avvenga sul posto o disturbo è punito con l’arresto fino a sei di lavoro) cosicché la questione sia risolta mesi o con l’ammenda fino a euro 516.” in via giudiziaria con il dovuto risarcimento del danno per i danni morali eventualmente patiti. Se la persona ha una disabilità, come ad esempio causata dalla sclerosi multipla, può rivolgersi direttamente alla rete
CENTRI ANTI VIOLENZA E CASE RIFUGIO I Centri Antiviolenza (cosiddetti “CAV”) Le Case rifugio, sono invece deputate ad e le Case Rifugio sono nodi importanti ospitare per un periodo di emergenza le della rete antiviolenza territoriale che donne ed i loro figli minorenni. operano nell’ambito della prevenzione e del contrasto alla violenza contro le donne. NB: Per tutelare vittime di violenza e di Sviluppatisi in molti paesi del mondo negli atti persecutori (stalking) è stato istituito anni ‘70 e 80, con l’emersione della violenza un numero verde di pubblica utilità, il domestica come fenomeno strutturale, 1522, presso la Presidenza del Consiglio sono arrivati anche in Italia negli anni ‘90. dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità (cfr. Legge 23 aprile 2009 I CAV in particolare sono centri di n. 38). E sancita l’Intesa, ai sensi dell’art. accoglienza e sostegno delle donne 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, vittime di violenza che offrono una serie n. 131, tra il Governo e le Regioni, le di strumenti e servizi per il supporto nel Provincie autonome di Trento e Bolzano percorso di fuoriuscita dalla violenza, tra e le Autonomie locali, relativa ai requisiti i quali: accoglienza telefonica, colloqui, minimi dei Centri Antiviolenza e delle Case consulenza psicologica e legale, e se Rifugio. necessario accoglienza in case rifugio. CONSAPEVOLEZZA La consapevolezza è un processo sesso di appartenenza. Ciò rappresenta fondamentale per le persone con un passaggio fondamentale per la disabilità soprattutto quando la disabilità consapevolezza dei propri diritti in quanto è acquisita e non congenita. Nel caso gruppo sociale, specifico e discriminato. di persone con sclerosi multipla, in cui Questi cammini di consapevolezza la disabilità è acquisita, il percorso di rappresentano un percorso importante di consapevolezza e di presa coscienza emancipazione, infatti, l’appartenenza ad della malattia, rappresenta una fase un gruppo sociale è fondamentale per la delicata di convivenza con la malattia. rivendicazione dei propri diritti. Questa fase può essere caratterizzata Per quanto riguarda il movimento delle da stati depressivi e o ansiosi e più in donne questo processo di consapevolezza e generale di problemi legati, ad esempio, autonomia può dirsi iniziato verso la fine del all’umore, all’attenzione e al sonno. Ma 18esimo secolo con Mary Wollstonecraft, questi percorsi di consapevolezza o di autrice inglese, e il suo saggio “Sui diritti GLOSSARIO autoconsapevolezza sono tipici anche di della donna”. L’argomentazione della persone appartenenti a gruppi come, ad Wollstonecraft si incentra sulla convinzione esempio, le minoranze etniche e religiose, e che qualsiasi idea di inferiorità femminile le stesse persone con disabilità, nonché alle rispetto agli uomini sia solo frutto del persone con orientamento sessuale diverso costrutto sociale. Alle donne dovrebbero da quello eterosessuale e da persone che si quindi essere concessi pari diritti, in riconoscono in un genere in contrasto col particolare il diritto alla educazione la cui
assenza nella vita delle donne è identificata riguarda invece i diritti delle persone con dalla Wollstonecraft come la causa disabilità, le prime rivendicazioni hanno principale della debolezza delle donne e avuto inizio dopo le due guerre mondiali; della loro condizione di subordinazione. infatti, a seguito delle mutilazioni subite Sebbene tale saggio sia stato fondamentale in combattimento e a seguito delle in quel percorso di consapevolezza e disabilità cognitive data dallo stress post- appartenenza, i primi passi oggettivi traumatico, negli anni ‘40 e ‘50 i veterani verso l’emancipazione delle donne è di guerra hanno iniziato a sottolineare le avvenuto col movimento delle suffragiste discriminazioni e soprattutto la difficoltà che ha avuto inizio con la rivendicazione di trovare lavoro, così sia negli Stati Uniti, del diritto di voto anche per le donne e sia in Inghilterra si è dato avvio ad una anche non abbienti negli anni ‘20 del 900. legislazione che garantisse posti di lavoro Altro importante fenomeno è quello nato idonei alle persone con disabilità dovute ai dalle rivendicazioni di libertà sessuale conflitti armati. Ma è a partire dagli anni ‘90, degli anni ‘60 e ‘70 del 900. Quest’ultima che prima negli Stati Uniti con l’Americans rivendicazione, soprattutto in Italia, ha with Disabilities Act (ADA) e poi in Europa, fatto sì che si conquistassero il diritto di che le discriminazioni contro le persone divorzio e il diritto all’aborto. Per quanto disabili sono state vietate e limitate. CONVENZIONE ONU Per Convenzione ONU si intende la Si compone di un preambolo e di 50 articoli, Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti tra i quali uno in particolare dedicato delle persone con disabilità e il relativo al tema delle donne con disabilità e la protocollo opzionale, sottoscritta dall’Italia discriminazione multipla che le stesse il 30 marzo 2007 e ratificata con la Legge n. subiscono. 18/2009. Il suo scopo è quello di promuovere, Alla Convenzione si affianca poi un proteggere e assicurare il pieno ed uguale Protocollo opzionale, composto invece da godimento di tutti i diritti e di tutte le 18 articoli. libertà da parte delle persone con disabilità. CONVENZIONE ONU disposizioni che riguardano nello specifico le donne con disabilità PREAMBOLO (Q) Riconoscendo che le donne e le minori con disabilità corrono spesso maggiori rischi nell’ambiente domestico ed all’esterno, di violenze, lesioni e abusi, di abbandono o mancanza di cure, maltrattamento e sfruttamento; GLOSSARIO ARTICOLO 3 – PRINCIPI GENERALI – Lett. g I principi della presente Convenzione sono: … Lett. (g) la parità tra uomini e donne; ARTICOLO 6 - DONNE CON DISABILITÀ 1. Gli Stati Parti riconoscono che le donne e le minori con disabilità sono soggette A discriminazioni multiple e, a questo riguardo, adottano misure per garantire il
pieno ed uguale godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali da parte delle donne e delle minori con disabilità. 2. Gli Stati Parti adottano ogni misura idonea ad assicurare il pieno sviluppo, progresso ed emancipazione delle donne, allo scopo di garantire loro l’esercizio ed il godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali enunciati nella presente Convenzione. ARTICOLO 16 - DIRITTO DI NON ESSERE SOTTOPOSTO A SFRUTTAMENTO, VIOLENZA E MALTRATTAMENTI – comma 5 Gli Stati Parti devono adottare una legislazione e delle politiche efficaci, ivi comprese una legislazione e delle politiche specifiche per le donne ed i minori, per garantire che i casi di sfruttamento, di violenza e di abuso contro persone con disabilità siano identificati, indagati e, ove del caso, perseguiti. ARTICOLO 28 - ADEGUATI LIVELLI DI VITA E PROTEZIONE SOCIALE – comma 2, lett. b Gli Stati Parti riconoscono il diritto delle persone con disabilità alla protezione sociale ed al godimento di questo diritto senza alcuna discriminazione fondata sulla disabilità, e adottano misure adeguate a tutelare e promuovere l’esercizio di questo diritto, ivi incluse misure per: … (b) garantire l’accesso delle persone con disabilità, in particolare delle donne e delle minori con disabilità nonché delle persone anziane con disabilità, ai programmi di protezione sociale ed a quelli di riduzione della povertà. DISABILITà L’ICF (International Classification of Successivamente, la Convenzione delle Functioning, Disability and Health) nel Nazioni Unite sui diritti delle persone con 2001 utilizza il termine “disabilità” e disabilità nel 2006 porterà ad una ulteriore ridefinisce il funzionamento umano e la innovazione formulando la definizione disabilità, con una nuova classificazione. Da tutt’ora ufficiale con il termine “persone con quel momento “la disabilità viene definita disabilità”: “per persone con disabilità si come la conseguenza o il risultato di una intendono coloro che presentano durature complessa relazione tra la condizione di menomazioni fisiche, mentali, intellettive o salute di un individuo e i fattori personali, sensoriali che in interazione con barriere e i fattori ambientali che rappresentano le di diversa natura possono ostacolare la circostanze in cui vive l’individuo.” loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri”. GLOSSARIO
DISCRIMINAZIONE La Convenzione ONU ci dà una prima • Discriminazione MULTIPLA definizione di ciò che si intende per Basata su più fattori di discriminazione (es: “discriminazione fondata sulla disabilità”, e genere + disabilità). Se ne sta cominciando cioè: “qualsivoglia distinzione, esclusione a parlare ora per quanto riguarda le donne o restrizione sulla base della disabilità che con disabilità, ma ancora acerbamente. La abbia lo scopo o l’effetto di pregiudicare o Convenzione ONU ne parla espressamente annullare il riconoscimento, il godimento all’art. 6 (“Donne con disabilità”) e 7 e l’esercizio, su base di uguaglianza con gli (“Bambini con disabilità”). altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, • Discriminazione PER ASSOCIAZIONE sociale, culturale, civile o in qualsiasi con questa espressione si intende in altro campo. Essa include ogni forma di particolare la discriminazione che colpisce discriminazione, compreso il rifiuto di un una persona (es: la persona con disabilità), accomodamento ragionevole”. ma chi ne subisce le conseguenze negative è un’altra persona che invece non ne era • Discriminazione DIRETTA direttamente colpita (es: il caregiver della Quando, a causa della disabilità (o altra persona con disabilità o il suo partner). condizione di svantaggio sociale), una persona è trattata meno favorevolmente • Discriminazione DI GENERE di quanto sia stata o sarebbe stata trattata È la distinzione o differenziazione operata un’altra in una situazione analoga. Consiste fra persone in base al genere sessuale, anche nell’ordine di discriminare una ciò significa che gli individui vengono persona a causa della disabilità (o altra giudicati semplicisticamente in base ad condizione di svantaggio sociale). alcune caratteristiche fisiche o del gruppo Si fa riferimento alla discriminazione di appartenenza, in questo caso il gruppo diretta: “quando (...) una persona (con maschi o femmine. disabilità) è trattata meno favorevolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe trattata All’art. 25 del Decreto Legislativo un’altra in una situazione analoga» (d. lgs. 198/2006 (Codice delle pari opportunità 216/2003 art. 2, 1° co., lett. a), tra uomo e donna) le disposizioni del decreto hanno ad oggetto le misure volte • Discriminazione INDIRETTA ad eliminare ogni discriminazione basata Quando una disposizione, un criterio, sul sesso, che abbia come conseguenza una prassi, un atto, un patto o un o come scopo di compromettere o di comportamento apparentemente neutri impedire il riconoscimento, il godimento o possono mettere le persone con disabilità l’esercizio dei diritti umani e delle libertà (o altra condizione di svantaggio sociale) fondamentali in campo politico, economico, in una posizione di particolare svantaggio sociale, culturale e civile o in ogni altro rispetto ad altre persone (d. lgs. 216/2003 campo. art. 2, 1° co., lett. b). • Discriminazione COLLETTIVA GLOSSARIO Quando riguarda una pluralità di soggetti e non sono individuabili in modo diretto ed immediato le persone lese dalla discriminazione.
GENERE Come è inteso secondo l’accezione più • Ruolo di genere contemporanea quello di “genere” è Per “ruolo di genere” si intende un concetto che si rifà direttamente l’aspettativa sociale che si ha nei confronti al concetto di diritto anglosassone di di una persona basata unicamente sulla “gender”, nato a sua volta dai cosiddetti sua appartenenza ad un genere oppure “gender studies” (anche noti come ad un altro: da qui nascono molte delle “women studies”). Con tale termine si discriminazioni che le società occidentali, indica una corrente di pensiero di stampo prevalentemente a stampo maschilista, giuridico-sociologico nata a fine anni ‘80 mostrano di avere nei confronti delle donne con l’obbiettivo di introdurre le tematiche e della loro emancipazione, e più in generale legate alle pari opportunità e al genere delle minoranze, spesso schiacciate dalle (inizialmente inteso prevalentemente aspettative sociali che ancora oggi si come “genere femminile”) all’interno dei esauriscono nella bipolarizzazione uomo- pensieri giuridici e delle prassi giudiziarie. donna. A livello normativo, troviamo una Esempio 1: definizione di “genere” nella Convenzione l’aspettativa sociale che sia comunque la del Consiglio d’Europa sulla prevenzione donna a farsi carico in misura prevalente dei e la lotta contro la violenza nei confronti compiti familiari. delle donne e la violenza domestica, nota come Convenzione di Istanbul, che Esempio 2: all’articolo 3, lettera c), dispone che: “… l’aspettativa sociale che vede la famiglia c) con il termine “genere” ci si riferisce a composta solo da due persone appartenenti ruoli, comportamenti, attività e attributi a sessi diversi (maschile e femminile), senza socialmente costruiti che una determinata considerare le famiglie omo-affettive. società considera appropriati per donne e uomini”. • Orientamento sessuale Per “orientamento sessuale” si intende A livello sociologico, attualmente tale il modo in cui un individuo risponde concetto si suddivide in almeno tre sub- consapevolmente ad uno stimolo affettivo categorie: e sessuale. Tra gli orientamenti sessuali si includono: eterosessualità, omosessualità • Identità di genere e bisessualità. Non ha necessaria attinenza Per “identità di genere” si intende il con l’identità di genere, in quanto nel caso modo in cui una persona percepisce in cui ci sia sintonia tra sesso biologico ed esprime la propria appartenenza e identità di genere può riscontrarsi un ad un genere invece che ad un altro, orientamento sessuale di tipo omo, o bi, anche indipendentemente dal proprio affettivo e/o sessuale. sesso biologico. Tale identificazione può risolversi nella scelta di uno solo dei due sessi (maschile e femminile), ovvero di una serie di intersessualità (cd. genderfluid), GLOSSARIO che oscillano tra maschile e femminile.
EMPOWERMENT Il termine empowerment deriva dal L’empowerment è anche il processo verbo to empower che in italiano significa dell’azione sociale attraverso il quale le “conferire o attribuire poteri”, “mettere in persone, le organizzazioni e le comunità grado di”, “dare autorità a”, “accrescere in acquisiscono competenza sulle proprie potere”. Con riferimento alla condizione vite, al fine di cambiare il proprio della donna, il termine definisce un processo ambiente sociale e politico attraverso la destinato a modificare le relazioni di potere partecipazione attiva e il protagonismo nei diversi contesti del vivere sociale e individuale e di gruppo. personale e volto in particolare a fare in modo che le donne siano ascoltate, che le Tale definizione contempla, oltre all’aspetto loro conoscenze ed esperienze vengano psicologico dell’empowerment, anche riconosciute; che le loro aspirazioni, i loro quello organizzativo e di comunità, bisogni, le loro opinioni e i loro obiettivi presentando l’empowerment quale siano presi in considerazione; che possano costrutto multilivello. Tale approccio partecipare ai processi decisionali in multilivello è stato originariamente ambito politico, economico e sociale. proposto da Rappaport (1984) ed elaborato Il concetto di empowerment delle donne approfonditamente da Zimmerman, che ha non è solo qualche frase di circostanza su dato una chiara descrizione dei tre livelli di una generica “forza delle donne”. analisi: psicologico, organizzativo, sociale e di comunità. È un principio che le stesse Nazioni Unite indicano come fondamentale per lo sviluppo della società, perché va di pari passo con l’uguaglianza di genere, che assicura un futuro migliore per tutti. INTERSEZIONALITà Definizione: Il termine “intersezionalità” La Crenshaw ha successivamente è stato usato per la prima volta nel specificato ulteriormente il concetto, 1989 da Kimberlé Crenshaw, docente di suddividendo l’intersezionalità in tre diritto e teorica della razza, per indicare categorie principali: tutte quelle situazioni in cui si verifica la sovrapposizione (o “intersezione”) di • Strutturale diverse identità sociali e di quelle che • Politica possono essere le relative discriminazioni, • Rappresentativa GLOSSARIO oppressioni, o dominazioni. Attualmente esiste un’ampia varietà di termini utilizzati per descrivere e spiegare le discriminazioni multiple:
• “Discriminazione multipla” (nota anche • “Discriminazione intersezionale” come “discriminazione multipla ordinaria”) con cui si indica quella discriminazione quella discriminazione che si verifica multipla che ha luogo quando l’evento quando una persona è discriminata sulla discriminatorio è basato su più fattori base di più fattori, ma ogni discriminazione di rischio - come ad esempio, genere, avviene in momenti diversi e si basa ogni sesso, orientamento sessuale, religione, volta su fattori differenti. che interagiscono tra loro in modo tale da determinarsi a vicenda e fondersi • “Discriminazione additiva” completamente, al punto da non poter più tale termine indica quel particolare tipo essere distinti e separati. In questo caso di discriminazione che avviene quando pertanto, finisce per trattarsi di un “unico l’evento discriminatorio ha luogo nella fattore intersezionale”, in quanto di verifica stessa occasione, ma sulla base di fattori una “commistione” completa tra i vari discriminatori diversi che si aggiungono fattori in gioco. l’uno all’altro, restando tuttavia separati e mantenendo pertanto una propria individualità. Ogni fattore in gioco aggrava comunque la discriminazione. LINGUAGGIO Il linguaggio connota la nostra percepite dalla consuetudine come prive di rappresentazione del mondo che ci connotazione offensiva. circonda, condiziona il nostro modo di Non solo nel parlare quotidiano, ma anche percepire, decodificare e “registrare” nei libri di testo, nei dizionari, sui giornali si situazioni, persone, relazioni. registra frequentemente un uso improprio Quando siamo adesso in contesti che e sessista della lingua, una grande riguardano le donne, le persone con disattenzione circa le conseguenze dell’uso disabilità, con diverso orientamento di un linguaggio discriminatorio, nonché sessuale o migranti possiamo constatare atteggiamenti accompagnati da un certo il frequente utilizzo di termini che qual fastidio ad adottare una terminologia stigmatizzano, offendono, umiliano, rispettosa del principio di parità tra uomo discriminano. e donna e rispondente alla differenza di Il linguaggio è lo specchio della nostra genere. società, delle regole che la governano, Il processo di superamento della dei rapporti e delle caratteristiche più discriminazione va di pari passo con profonde che la costituiscono quindi le quello di sviluppo e crescita della nostra modalità di espressione contribuiscono a società, a livello individuale e collettivo e caratterizzare e a forgiare le idee e i modelli questo presuppone un cambiamento che di riferimento della società stessa. potrebbe e dovrebbe partire dal linguaggio Nonostante ciò l’utilizzo di un linguaggio quotidiano. GLOSSARIO discriminatorio è generalmente Utilizzare un linguaggio corretto sottovalutato e spesso si accettano l’uso contribuisce a migliorare la nostra di espressioni discriminatorie e/o sessiste, comunicazione e le relazioni sociali solo perché esse sono ormai considerate perché le parole sono decisive nel “comuni” o, addirittura, erroneamente produrre il cambiamento culturale che reputate frutto di vere e proprie regole riguarda tutti e tutte nel cammino verso grammaticali o, in ogni caso, perché una società più inclusiva.
MANIFESTO UE RAGAZZE E DONNE CON DISABILITà Manifesto sui diritti delle Donne e delle Il Manifesto è articolato nelle seguenti Ragazze con Disabilità nell’Unione aree: Europea Uno strumento per attivisti e politici. Il Manifesto al quale AISM • uguaglianza e non discriminazione ha aderito formalmente nel 2018 con • sensibilizzazione, mass media molte altre Associazioni, EE.LL, altri ed immagine sociale organismi e organizzazioni pubbliche • accessibilità e private è declinato in 18 aree che • situazioni di rischio ed emergenze consentono di approfondire ciascun tema umanitarie e di farlo concretamente attraverso attività specifiche di cui le donne e le ragazze con • pari riconoscimento davanti alla legge disabilità siano protagoniste competenti. ed accesso effettivo alla giustizia • violenza contro le donne • vivere nella comunità • diritti sessuali e riproduttivi • istruzione • salute • abilitazione e riabilitazione • lavoro ed occupazione • standard adeguati di vita e di protezione sociale • emancipazione e ruolo di guida • accesso alla cultura allo sport ed al tempo libero • intersezionalità, genere e disabilità • raccolta di dati e statistiche • cooperazione internazionale GLOSSARIO
MOBBING Il mobbing viene ricondotto ad una Il mobbing viene pertanto identificato tipologia di violazione del diritto alla salute nell’aggressione psicologica effettuata ed alla tutela della personalità, inseriti nel con comportamenti tipici (es: vessazioni) nostro ordinamento ex art. 32 Cost e art. e/o atipici o neutri (es: isolamento della 2087 c.c. persona nel contesto lavorativo), e svolta Tale ultima disposizione assume in modo sistematico e per un apprezzabile valore infatti anche con riferimento periodo di tempo tipicamente con lo scopo a comportamenti tesi all’umiliazione, di: mortificazione e marginalizzazione dei lavoratori all’interno di un ambiente di • indurre il lavoratore a dimettersi lavoro, che siano tali da provocare disturbi di natura psico-fisica, danni alla salute • a rinunciare ad eventuali incarichi e alla personalità morale, denominati comunemente come mobbing. • di creare tutti i presupposti affinché la vittima designata venga progressivamente Lo psicologo Leymann nel definire il e lentamente estromessa ed emarginata mobbing individua una serie di elementi dal contesto lavorativo. caratteristici di questo fenomeno. Esso consiste in una comunicazione “ostile o non Il mobbing, inoltre, può anche essere di tipo etica” da parte di uno o più individui, contro orizzontale quando viene perpetrato dai/ un individuo che è privo di difesa a causa dalle colleghi/e di lavoro di pari grado. Ad delle continue azioni mobbizzanti, che si esempio succede se la persona mobbizzata verificano con un’alta frequenza cioè, una è disabile e può essere isolata dagli stessi o più volte la settimana per una durata di o dalle stesse pari grado, non invitandola almeno sei mesi. per la pausa caffè o non includendola per L’autrice francese Marie- France Hirigoyen la pausa pranzo e in generale escludendo segnala un comportamento abusivo che le persone disabile dai momenti di socialità con la sua ripetizione o “sistematizzazione” e ricreazione. La gravità del mobbing è minaccia la dignità e l’integrità psicofisica data dal fatto che tutte queste condotte di una persona, mettendo in pericolo il suo protratte nel tempo portano la persona posto di lavoro o il clima di lavoro. ad avere importanti problemi di ansia e di depressione. Il primo modo per tutelarsi Purtroppo allo stato attuale non esiste una oltre a confrontarsi con persone fidate è disciplina specifica del mobbing nel nostro quello di rivolgersi a un sindacato ovvero ordinamento giuridico. In particolare, a un avvocato specializzato in diritto del da dottrina e giurisprudenza il mobbing lavoro, che darà le opportune indicazioni viene definito come l’insieme di quei alla persona mobbizzata. comportamenti che: È sempre consigliabile intraprendere un • sono posti in essere da datore di lavoro, dialogo con l’azienda funzionale a evitare di intermedi e colleghi; esacerbare situazioni che già di per sé sono fonte di grande disagio e malessere psico- GLOSSARIO • si traducono in atteggiamenti persecutori, fisico per la persona che ne è vittima. attuati con specifica determinazione e continuità, tali da arrecare danni rilevanti Solo ove tale strada si palesi non alla condizione psico-fisica del lavoratore, percorribile ovvero non proficua si potrà anche solo al fine di allontanarlo dalla valutare di azionare giudizialmente collettività nel cui ambito svolge la propria il proprio diritto a svolgere l’attività opera. lavorativa in un clima sereno e non
vessante, chiedendo all’autorità giudiziaria Infine, se le condotte sono di particolare di condannare il datore di lavoro alla gravità è possibile anche sporgere cessazione della condotta vessante denuncia-querela presso la polizia oltreché al risarcimento del danno. giudiziaria cosicché possa essere avviato un procedimento penale. Se la persona ha una disabilità, come ad esempio la Sclerosi multipla, può rivolgersi direttamente alle avvocate di diritto del lavoro di AISM. STALKING Con il termine “stalking” si indicano una ovvero da costringere lo stesso ad alterare serie di atteggiamenti posti in essere da le proprie abitudini di vita”. un individuo (cd. “stalker”) che affliggono Mutuato dall’ordinamento inglese, è stato un’altra persona, perseguitandola e introdotto in Italia dal Decreto Legge generandole stati di paura e ansia, tali 23 febbraio 2009, n. 11., convertito con da poter persino compromettere lo modificazioni nella legge 23 aprile 2009, n. svolgimento della normale vita quotidiana 38, e ulteriormente modificato dal Decreto da parte della stessa. Legge 14 agosto 2013, n. 93 convertito in Legge 15 ottobre 2013, n. 119. Entrambi i termini deriva dal verbo inglese “to stalk”, con cui si indica il “camminare Lo stalking, anche definito come condotte furtivamente, con circospezione”, ma persecutorie, è quell’insieme di azioni anche il “cacciatore in agguato”. In queste invadenti e persistenti che pongono la circostanze, viene invece utilizzato vittima in una condizione di agitazione per indicare un vero e proprio modello costante, di ansia e/o di paura per comportamentale, posto in essere da l’incolumità della propria o altrui vita. un individuo nei confronti di un altro Purtroppo nella maggior parte dei casi nell’ambito di una qualunque relazione, la vittima è una donna. Nel caso in cui la caratterizzato da intrusioni costanti nella vittima portatrice di disabilità può essere vita pubblica e privata di una o più persone. ancora più pervicace, poiché lo stalker spesso ritiene che la persona disabile abbia È un vero e proprio reato, tutelato dall’art. meno capacità di difendersi o di chiedere 612-bis del Codice Penale. aiuto nella maniera idonea, come si vedrà in seguito. Tale articolo dispone in particolare che costituisce il delitto di “atti persecutori” (c.d. Le condotte persecutorie possono stalking) “chiunque, con condotte reiterate, avvenire, ad esempio, alla fine di una GLOSSARIO minaccia o molesta taluno in modo da relazione in cui uno dei due ex partner cagionare un perdurante e grave stato di tormenta l’altro/a. Questo può avvenire ansia o di paura ovvero da ingenerare un tramite pedinamenti, appostamenti fuori fondato timore per l’incolumità propria dall’abitazione o dai luoghi di lavoro e può o di un prossimo congiunto o di persona essere spesso accompagnato da minacce. al medesimo legata da relazione affettiva Oggigiorno le vessazioni più pervicaci
sono quelle poste in essere con le modalità comporterà un aggravamento della pena, del cosiddetto “cyberstalking” ovvero lo se ne scaturirà un procedimento penale. stalking consistente in: N.B. se è già stata sporta querela, la richiesta • numerose chiamate (nell’ordine anche di di ammonimento al Questore non può essere 30/40 chiamate al giorno) presentata. •ancora più numerosi messaggi su 2- Sporgere denuncia-querela presso la piattaforme social (WhatsApp, Instagram, polizia giudiziaria (Carabinieri, Polizia, Facebook, Telegram) Polizia locale ecc. ecc.), affinché lo stalker venga perseguito penalmente. Se le • creazione di profili falsi sui social per minacce e le condotte vessatorie sono controllare le attività dell’ex partner particolarmente persecutorie l’autorità giudiziaria, anche su indicazione della • utilizzo di applicazioni di tracciamento del polizia giudiziaria ovvero della vittima, telefono come “Find my iPhone” potrà chiedere che venga posta in essere una misura cautelare, quale ad esempio Nel caso ci siano episodi riconducibili allo il divieto di avvicinamento alla persona stalking ci sono due azioni che la vittima offesa (la vittima di molestie). può mettere in essere: N.B. Per i reati di violenza contro le donne è 1- richiesta di ammonimento al Questore. sempre previsto il gratuito patrocinio a spese La persona vittima di stalking può fare una dello Stato. richiesta motivata al Questore, affinché, questi ammonisca lo stalker a non porre in essere quelle condotte vessatorie. Se lo stalker, anche dopo essere ammonito, continua a stalkerare la vittima, questo STEREOTIPO Una idea preconcetta, prevenuta e da sottolineare infatti come, quando nella generalizzata spesso basata su background famiglia sia presente una persona con culturali, etnicità, orientamento sessuale disabilità, tendenzialmente ci si aspetta e religioso, disabilità, età e nazionalità anche sia la donna a prendersene cura cioè, che spinge ad etichettare un gruppo o la madre, la sorella o ancora le figlie femmine un individuo in maniera sia negativa che in caso di disabilità di uno o di entrambi i positiva. genitori. Gli stereotipi nei confronti delle donne sono riscontrabili anche sul posto • Stereotipi nei confronti delle donne di lavoro; ad esempio, a parità di mansioni GLOSSARIO Gli stereotipi nei confronti delle donne si preferisce assumere un uomo, perché si sono strettamente collegati alle aspettative pensa che non avrà figli di cui occuparsi o derivanti dal ruolo sociale percepito. Infatti, che comunque sia più coinvolto dal ruolo gli stereotipi tipici nei confronti delle donne di lavoratore invece che dagli altri ruoli sono quelli riguardanti il loro ruolo di madre sociali, come quello di padre. Lo stesso e/o moglie e, in generale, di caregiver. È dicasi per la figura del/della caregiver; la
discriminazione per associazione, cioè limitante per le persone con sclerosi quella che colpisce la persona che si multipla, poiché non essendo riconosciuto prende cura di un’altra persona che sia non vengono ritenute fondate, talvolta, disabile o minore, viene esercitata nella le relative richieste di differenziazione maggior parte dei casi contro le donne. dell’orario o del carico di lavoro. Spesso, alle Questo ricade negativamente sulla donna, persone con sclerosi multipla, essendo l’età perché non si valutano invece gli elementi di insorgenza della malattia mediamente di organizzazione delle scadenze e degli fra i 25 e i 40 anni, viene associato lo obiettivi e di gestione del tempo che una stereotipo dell’essere giovane e perciò più madre lavoratrice può aver assunto qualora capace di sostenere ritmi lavorativi e/o di si sia presa cura dei figli o delle figlie in vita più impegnativi, nonostante i livelli di maniera preponderante rispetto all’uomo. energia, possano non corrispondere a quelli Inoltre, ci sono stereotipi che incidono socialmente previsti. sull’interezza del genere femminile come ad esempio, il chiedere alle lavoratrici di sorridere - quando ciò non accade per i • Stereotipo di genere colleghi maschi- o fare degli apprezzamenti Insieme rigido di credenze condivise e frequenti sul loro aspetto fisico - cosa trasmesse socialmente, su quelle che decisamente poco frequente nei confronti sono e devono essere i comportamenti, il dei lavoratori maschi. ruolo, le occupazioni, i tratti, l’apparenza fisica di una persona, in relazione alla sua appartenenza di genere. La mancanza • Stereotipi nei confronti delle persone di conformità a tali attese fa sì che le con disabilità persone interessate vengano ritenute o Gli stereotipi inerenti alla disabilità giudicate come “poco femminili” o “poco possono avere varia natura in base al mascoline”. Nella fattispecie, definisce le fatto se la disabilità sia fisica o cognitiva caratteristiche di tutti/e coloro che hanno e se sia visibile o meno. Innanzitutto, il sesso femminile o maschile. Si tratta di primo stereotipo è quello di considerare una forma imprecisa di conoscenza perché le persone disabili non nella loro identità non coglie né le differenze all’interno del completa, bensì classificandole in base allo gruppo da esso definito né l’evoluzione a cui loro “status di persona disabile “Infatti, il gruppo stesso è inevitabilmente soggetto. il primo pregiudizio che si crea è che Per il modo in cui viene costruito, finisce tali persone siano diverse dalle persone pertanto con il cristallizzare l’immagine di cosiddette “normali”. Così facendo, si una realtà che è invece in movimento. etichetta la persona senza considerare le sue inclinazioni, passioni o preferenze. Un’altra questione fondamentale è quella inerente al tipo di disabilità: se la disabilità è fisica e visibile spesso, lo stereotipo e il conseguente pregiudizio è che la persona non sia in grado di svolgere mansioni lavorative rilevanti da un punto di vista cognitivo e che perciò la disabilità sia totalizzante. D’altro canto, quando la disabilità è “invisibile” spesso alla persona non vengono riconosciuti gli accomodamenti ragionevoli. Quest’ultima GLOSSARIO ipotesi è particolarmente insidiosa nei confronti delle persone con Sclerosi multipla, poiché uno dei sintomi più diffusi è proprio quello che viene identificato con “stanchezza”, “fatica”, “senso di affaticamento”. Quest’ultimo rappresenta un fattore invisibile particolarmente
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