Global Finance Periodico di informazione finanziaria - Consigli Associati
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Paolo Delfini Private Wealth Protection
in collaborazione con Matteo Lotti
Global Finance
Periodico di informazione finanziaria
Edizione n°69 2020
Gentili Clienti,
nelle ultime settimane abbiamo osservato un aumento dei casi e dei
decessi, soprattutto negli Stati Uniti, come vi avevamo prospettato
alcune settimane addietro.
I 3000 decessi giornalieri sembravano un numero irraggiungibile solo
poche settimane fa, e invece sono stati raggiunti.
(da sinistra a destra, test effettuati, casi giornalieri, ospedalizzati e numero di morti, sempre negli
Stati Uniti)
In aggiunta, dovremo aspettarci le conseguenze delle festività del
ringraziamento (avvenuto il 26 novembre), molto importante negli
Stati Uniti, e le imminenti feste natalizie.
Pochi giorni fa la Merkel ha pronunciato un accorato discorso di fronte
al parlamento, chiedendo di ascoltare gli scienziati e non accettando
la morte di 500 connazionali al giorno come una semplice fatalità.
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(Numero di letti in terapia intensiva occupati da malati di Covid-19 in USA. Il rosso equivale a valori
superiori al 50%. Come potete osservare la situazione al 27 novembre, figura di destra, rispetto al 7
agosto, è notevolmente peggiorata)
Nel mentre, in Italia, con oltre 800 decessi al giorno, il quinto paese
al mondo per mortalità, con le scuole chiuse e i trasporti in tilt, il
centro del contendere continuano ad essere gli impianti sciistici e
qualsiasi domanda sulla crisi rivolta al commissario Arcuri viene
tacciata di antipatriottismo e minacciata di querela.
(Paesi con il più alto numero di morti ogni 100,000 abitanti. Come si può vedere 2 dei paesi con
valori più alti sono pochi significativi essendo Città-Stato come San Marino e Andorra)
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In questo momento tutte le attenzioni sono rivolte ai piani vaccinali.
Tutti i principali paesi hanno predisposto un piano di
somministrazione, mentre in Italia si inizia a parlarne solo ora.
Tutto questo comporterà che, molto probabilmente, saremo l’ultimo
paese europeo a distribuire il vaccino, e tutto questo costerà altre
ospedalizzazioni e altri decessi, oltre a ulteriori danni per l’economia.
Per non parlare del Recovery Fund, il piano europeo di rinascita, in
cui siamo i principali beneficiari dei fondi distribuiti dalla EU (200
miliardi di Euro), ma siamo l’unico paese che deve ancora presentare
i propri progetti per poter disporre dei fondi.
Il principale paese che ne fa richiesta, e l’ultimo che presenta i
progetti.
Intanto, i mercati azionari continuano ad assistere ad un’euforia
simile al 1999, quando eravamo in piena ‘bolla’ del settore
tecnologico.
Negli ultimi mesi hanno chiesto la quotazione moltissime aziende,
spinte dalle alte valutazioni offerte dal mercato.
(Valutazioni del mercato americano, con valori in linea con quelli raggiunti durante la bolla di
fine millennio)
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Snowflake, società di software valutata da investitori professionali 12
miliardi solamente a febbraio, adesso vale 120 miliardi sul mercato.
Solo negli ultimi giorni si sono quotate Doordash e Airbnb.
Per farvi meglio comprendere l’esuberanza del mercato, Doordash è
una società di consegne alimentari a domicilio, che ha perso 1
miliardo di $ nel 2019 e 200 milioni anche nel 2020, nonostante il
periodo della pandemia fosse il migliore possibile per essere una
società di consegne.
Questo per ricordare sempre alcuni concetti essenziali quando si
investe.
Gli investitori ricercano sempre la nuova Amazon o Google, ma solo
una società su 1000 raggiunge tale obiettivo.
In questi momenti è importante una forte diversificazione, perché la
possibilità di incontrare forti perdite e aziende truffaldine è molto alta.
Osservate solo Nikola, l’azienda che sarebbe dovuta essere la rivale
di Tesla nelle auto elettriche, ma che è stata accusata di
manipolazione di mercato e di informazioni non veritiere; ha visto le
dimissioni del fondatore, e le azioni hanno perso il 75% del valore (e
la valutazione è ancora troppo alta).
(Andamento del titolo Nikola, dall’inizio dell’anno ad oggi, con un prezzo massimo di 80$ toccato in
estate, e un prezzo attuale inferiore ai 20$)
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Come ricorda Warren Buffet, sui mercati finanziari è necessario
essere spaventati quando gli altri sono avidi, ed essere avidi quando
gli altri sono spaventati.
Passando ai mercati obbligazionari, i tassi in Europa sono tutti
negativi sulle scadenze fino ai 10 anni, tranne che per Italia e Grecia.
Riassumendo, il QE della Bce, che doveva essere utilizzato per
guadagnare tempo in modo tale che i paesi più deboli potessero
attuare le riforme strutturali necessarie, è diventata la scusa per
procrastinare quelle stesse riforme.
(Tassi d’interesse dei singoli paesi europei suddivisi per scadenze)
In ultimo, come di consueto, alcuni grafici esplicativi di alcuni trend in
atto.
Nel primo si può osservare l’utilizzo delle metropolitane nei principali
centri urbani americani, che continuano ad essere fortemente
sottoutilizzate. Sistemi di trasporto che rappresentano ingenti
investimenti (miliardi di dollari) e un elevato numero di addetti, e in
cui sembra che la fine della crisi sia ancora lontana.
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(Occupazione delle principali linee di metropolitana, rispetto all’inizio dell’anno continua ad osservare
un -70%/-80% di utilizzo)
Il secondo grafico segnala la quota di proprietari di abitazioni e dei
soggetti in affitto. Come si può vedere, sembrerebbe che più il paese
è sviluppato, più la proprietà delle abitazioni diminuisca. Esistono
varie spiegazioni a questo fenomeno, come la maggiore mobilità
lavorativa e sociale, che molte volte fanno propendere i cittadini per
l’affitto, visto le maggiori probabilità di spostarsi per lavoro o per
altre motivazioni.
(Quota di proprietari di case e affittuari suddivisi per paese. Fatto 100 il totale, la parte blu sono i
proprietari mentre la parte arancione gli affittuari. L’Italia si ritrova a metà della classifica)
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Infine, un grafico sulla ricerca in Europa.
Come si può vedere, nel grafico a sinistra si vede il numero di
‘sovvenzioni alla ricerca’ offerti dalla Commissione Europea suddivisi
per nazionalità dell’istituzione che li riceve, in cui l’Italia ne ottiene
meno persino di Austria e Svizzera, in una classifica comandata dalla
Germania. Mentre la parte destra del grafico segnala la nazionalità
dei ricercatori riceventi le sovvenzioni, in cui gli italiani risultano i
primi.
In conclusione, gli italiani sono molto bravi, ma i migliori propendono
per lavorare all’estero, perché non gli vengono forniti i mezzi per
eccellere nel proprio paese.
La presente pubblicazione viene a Voi fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, non costituendo in nessun caso
offerta al pubblico di prodotti finanziari ovvero promozione di servizi e/o attività di investimento né nei confronti di persone
residenti in Italia né di persone residenti in altre giurisdizioni, a maggior ragione quando tale offerta e/o promozione non
sia autorizzata in tali giurisdizioni e/o sia contra legem se rivolta alle suddette persone. La presente pubblicazione è
distribuita da Paolo Delfini. Pur ponendo la massima cura nella predisposizione della presente pubblicazione e
considerando affidabili i suoi contenuti, Paolo Delfini non si assume tuttavia alcuna responsabilità in merito all’esattezza,
completezza e attualità dei dati e delle informazioni nella stessa contenuti ovvero presenti sulle pubblicazioni utilizzate ai
fini della sua predisposizione. Di conseguenza il Paolo Delfini declina ogni responsabilità per errori od omissioni
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