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Gli ospiti indesiderati: pidocchi, zecche, ossiuri PEDIATRI e INFERMIERI Dr.ssa Leila Bianchi INSIEME PER LA SALUTE SODc Malattie Infettive Pediatriche, DEL BAMBINO AOU Meyer, Firenze
Pediculosi ❖ Pediculus humanus capitis (pidocchio del capo) Forma più frequente nel bambino ❖ Pediculus humanus corporis (pidocchio del corpo) ❖ Phthirus pubis (pidocchio del pube)
Pediculosi del capo INFESTAZIONE ENDEMICA sia nei paesi occidentali che in quelli a risorse economiche limitate NON E' INDICE DI SCARSA IGIENE, può interessare individui di ogni età e condizioni socioeconomiche Impatto delle assenze su attività scolastica e lavorativa Spese sostenute per il trattamento Disagio del bambino e ansia della famiglia
Sintomi • Prurito al cuoio capelluto e dietro le orecchie • Eritema del cuoio capelluto • Lesioni da grattamento • Sovra-infezioni batteriche • Tumefazione dei linfonodi cervicali
Diagnosi ISPEZIONE DEI CAPELLI E DEL CUOIO CAPELLUTO COME CERCARE? ✓ BUONA ILLUMINAZIONE ✓ LENTE DI INGRANDIMENTO ✓ PETTINE A DENTI STRETTI ✓ CAPELLI ASCIUTTI DOVE CERCARE? ✓ NELLA REGIONE RETROAURICOLARE E SULLA NUCA COSA CERCARE? ✓ LE LENDINI SONO SALDAMENTE ADESE AL CAPELLO ✓ LE UOVA VITALI FANNO UN CARATTERISTICO “CLICK” SE SCHIACCIATE TRA LE DITA
Terapia INDICAZIONI GENERALI AL TRATTAMENTO • Emulsioni, gel, mousse e lozioni vanno applicate senza bagnare i capelli per evitare la diluizione del prodotto • Applicare uniformemente sui capelli (dalla radice alla punta) insistendo sulla nuca e dietro le orecchie • Dopo l’applicazione: shampoo neutro, pettine fitto, risciacquo • I prodotti a risciacquo devono essere preferiti agli shampoo pediculocidi
Terapia PRODOTTI PRODOTTI RIMOZIONE TOPICI ORALI MECCANICA Piretroidi Ivermectina Pettine a denti fitti Piretrine naturali Trimethoprim/ sinergizzate sulfametossazolo Malathion Pediculociti non neurotossici
Terapia PRODOTTI IN COMMERCIO Permetrina 1% emulsione 10’ posa Malathion 0,5% gel 10’ posa Fenotrina 0,5% gel 15’ posa Piretrina 0,15% mousse massaggiare 3’ + piperonil- butossido 1,5% 10’ posa
Terapia ➢ DIMETICONE 4% Agisce incapsulando il pidocchio e lo uccide per soffocamento SI PUO' USARE NEI BAMBINI > 6 MESI, NELLE DONNE IN GRAVIDANZA, NEI SOGGETTI ALLERGICI AGLI ALTRI TRATTAMENTI MENO IRRITANTE PEDICULOCITA NON Efficacia sovrapponibile al NEUROTOSSICO malathion e ai piretroidi
Terapia E’ NECESSARIO RIPETERE IL TRATTAMENTO? Permetrina → generalmente sufficiente un solo trattamento (altrimenti ripetere dopo 8 giorni) Malathion → generalmente sufficiente un solo trattamento (altrimenti ripetere dopo 8 giorni) Piretrine naturali → ripetere dopo 7-10 giorni Dimeticone → ripetere dopo 7 giorni
Terapia NOVITA’ ➢ ABAMETAPIR (lozione 0,74%) inibitore delle metallo-proteasi Due studi di fase 3 randomizzati controllati: • 704 pazienti con pidocchi • 1/3 bambini > 6 mesi • Lozione applicata a capello asciutto, lasciata in posa per 10 min Bowles VM, et al. Pediatr Dermatol 2018
Terapia Bowles VM, et al. Pediatr Dermatol 2018
Terapia Adverse reactions Abametapir lotion Vehicle lotion N = 349 N = 350 Erythema 14 (4%) 6 (1.7%) Rash 11 (3.2%) 8 (2.3%) Skin burning sensation 9 (2.6%) 0 (0%) Contact dermatitis 6 (1.7%) 4 (1.1%) Vomiting 6 (1.7%) 2 (0.6%) Eye irritation 4 (1.2%) 2 (0.6%) Hair color changes 3 (1%) 0 (0%) Bowles VM, et al. Pediatr Dermatol 2018
Terapia PRODOTTI NATURALI -Echinacea purpura - Adhatoda vasica - Olio di geranio - Olio di timo - Olio di citronella - Succo di limone - Noce di cocco NON - Anice - Ylang-ylang RACCOMANDATI - Vasellina - Olio d'oliva - Maionese -...
Terapia METODI MECCANICI La rimozione delle lendini con un PETTINE A DENTI FITTI è l'unico trattamento raccomandato nei lattanti < 6 mesi ed è anche quello meglio accettato dai genitori Il trattamento va ripetuto ogni 2-3 giorni per almeno 2 settimane Va sempre utilizzato anche nei trattamenti topici
Terapia RECIDIVA LA CAUSA PRINCIPALE E' L'UTILIZZO NON CORRETTO DEI PEDICULOCIDI ✓ Dosaggio ✓ Durata trattamento ✓ Tipo di formulazione ✓ Terapia ai conviventi - UTILIZZARE UN SOLO TRATTAMENTO PER VOLTA - CAMBIARE TIPO DI FARMACO SOLO IN CASO DI FALLIMENTO - FORME ALTERNATIVE DI TRATTAMENTO: AGENTI TOPICI NON NEUROTOSSICI, FARMACI PER VIA ORALE, METODI FISICI
Terapia RECIDIVA o RESISTENZA Segnalate resistenze a permetrina e malathion 1. E’ stato utilizzato uno dei prodotti raccomandati? 2. E’ stato applicato adeguatamente? 3. E’ stato ripetuto un trattamento dopo 7 giorni? 4. E’ stata utilizzata una quantità adeguata di prodotto (min 50 mL)? 5. Sono stati trattati i conviventi? 6. Sono stati correttamente controllati i contatti? 7. E’ stata una re-infezione (pidocchi adulti, NO lendini)? 8. Sono presenti pidocchi o solo il prurito?
Prevenzione • Controllare i componenti della famiglia e i contatti stretti • Lavare la biancheria in acqua calda (> 60° o a secco) o chiudere in un sacchetto per 2 settimane • Trattare i pettini con pediculocidi o lavarli in acqua calda • Segnalare l'infestazione alle comunità frequentate dal soggetto (scuola, palestra, ecc.) • Non è indicata la disinfestazione dell’ambiente domestico o scolastico • Non è raccomandato l’utilizzo profilattico di insetticidi e il lavaggio preventivo dei capelli con prodotti pediculocidi • Il soggetto potrà fare ritorno a scuola dopo un adeguato trattamento
Ossiuriasi
Ossiuri (Enterobius vermicularis) Nematode ubiquitario (anche aree a clima freddo o temperato) Elevata diffusione in età infantile
Patogenesi i vermi adulti si localizzano nel cieco → la femmina fecondata non depone le uova → migra verso l’ano → si disidrata e muore liberando fino a 16.000 uova (il ciclo si completa in 6 settimane) trasporto delle uova con le dita alla bocca → AUTOINFEZIONE reinfesta ciclicamente lo stesso ospite e i conviventi CONTAMINAZIONE BIANCHERIA E LENZUOLA FORSE ANCHE INALAZIONE (le uova si attaccano alla polvere) Le uova NON vengono eliminate con le feci
Sintomi causati dallo spostamento del verme femmina per raggiungere l’ano incubazione: 1-2 mesi ➢ irritazione, prurito in regione perianale ➢ irritabilità e insonnia ➢ dolore lieve o acuto in ore notturne ➢ perdita di appetito ➢ grattamento con escoriazioni ➢ perdita di peso ➢ vulvite e prurito vulvare
Diagnosi SCOTCH TEST (esame microscopico diretto) la mattina, appena svegli, prima di lavarsi se negativo → ripetere 3-4 volte
Terapia • MEBENDAZOLO: 100 mg • PYRANTEL PAMOATO: 11 mg/kg (max 1 gr) • ALBENDAZOLO: 400 mg in dose unica da ripetere dopo 2-3 settimane TERAPIA FARMACOLOGICA a tutta la famiglia
Terapia ACCURATO LAVAGGIO DEL BAMBINO LAVARE BIANCHERIA A 60°C, SOLE, CALORE SECCO le uova resistono nell’ambiente 2-3 settimane
Terapia Pirantel Pamoato SINGOLA Dose: 11 mg/Kg Indicato > 1 anno di età Nelle ossiuriasi è necessario ripetere il trattamento dopo 2 settimane Assorbimento scarso meno del 15% viene escreto con le urine immodificato, la Compresse masticabili 250 mg maggior parte nelle feci Sospensione 250 mg/5 mL
Terapia Pirantel Pamoato Meccanismo d’azione: Bloccante neuromuscolare → induce paralisi spastica nel verme TOSSICITA’ ed EFFETTI COLLATERALI E’ un farmaco sicuro! Compresse masticabili 250 mg Sospensione 250 mg/5 mL
Terapia Mebendazolo Indicato > 2 anni tra 1 e 2 anni valutare rischio/beneficio Dose: 1 cpr o 5 ml Meccanismo d’azione: Impedisce la polimerizzazione dei microtubuli del parassita Blocca la captazione del glucosio Compresse masticabili 100 mg Sospensione 20 mg/ml
Terapia Mebendazolo ASSORBIMENTO ✓ poco solubile in acqua ✓ poco assorbite nel tratto gastrointestinale ESCREZIONE ✓ nelle urine solo in piccola parte immodificato ✓ la frazione assorbita viene metabolizzata dal fegato ed eliminata con la bile TOSSICITA’ ✓ scarsa, scarso assorbimento Compresse masticabili 100 mg Sospensione 20 mg/ml
Terapia Albendazolo SINGOLA DOSE: 12 mg/Kg Nelle ossiuriasi è necessario ripetere il trattamento dopo 2 settimane Indicato > 2 anni Compresse 400 mg
Terapia Albendazolo Meccanismo d’azione: inibisce l’assemblaggio della tubulina e quindi varie funzioni del parassita tra cui l’uptake di glucosio TOSSICITA’: scarsa solo per trattamenti prolungati (gastrointestinale, Compresse 400 mg midollare, ipersensibilità)
Prevenzione ➢ Lavarsi le mani prima di ogni pasto. ➢ Usare asciugamani separati per ciascun membro della famiglia e utilizzare sapone liquido con spazzolina per unghie ➢ Scoraggiare eventuali abitudini, quali la suzione del pollice. ➢ Detersioni della regione perianale ripetute utilizzando guanti monouso ➢ Tutta la biancheria notturna (lenzuola, pigiama e mutande) utilizzata dal bambino/a deve essere cambiata e adeguatamente lavata in lavatrice a 60 C ogni giorno. ➢ Mutandine strette la notte. LE NORME IGIENICHE DEVONO ESSERE SEGUITE PER TUTTA LA DURATA DEL TRATTAMENTO E PER LA SETTIMANA SUCCESSIVA: LE UOVA RESISTONO NELL’AMBIENTE 2-3 SETTIMANE
Cosa fare in caso di recidiva? ➢ Verificare la corretta esecuzione della terapia farmacologica ➢ Verificare che siano state seguite scrupolosamente le norme igieniche ➢ Verificare che siano stati trattati tutti i membri della famiglia ➢ La terapia antiparassitaria è sicura, può essere ripetuta in più occasioni Non noto perché in alcuni bambini si verifichino episodi con frequenza più elevata
Malattie trasmesse da zecca
Malattie trasmesse da zecca in Italia PATOLOGIA VETTORE Malattia di Lyme Ixodes Tick borne encephalitis Ixodes (TBE) Rickettsiosi Rhipicephalus sanguineus Tularemia Ixodes
Ixodes ricinus ✓ Detta anche ZECCA DEI BOSCHI ✓ Molto piccola (2-8 mm) ✓ Serbatoio naturale: roditori, uccelli e mammiferi ✓ In Europa predilige il caldo umido temperato, zone boschive, altitudini < 1200 m
Malattia di Lyme
Epidemiologia Malattia infettiva a decorso polifasico causata da una spirocheta: Borrelia burgdorferi Descritta in Italia dal 1984 • Liguria • Friuli Venezia Giulia • Veneto • Emilia-Romagna • Toscana
Fattori di rischio • Maggiore durata del pasto ematico (oltre 48 ore) • Morso della ninfa (più piccola dell’acaro adulto e difficilmente visibile, maggiore durata pasto ematico) • Periodo tra maggio e luglio (prevalenza delle ninfe) • Categorie a rischio: campeggiatori, escursionisti, ecc. • Residenza in aree endemiche (paesi a clima temperato, zone boscose e umide sotto i 1200 m) • Ampie aree del corpo scoperte (maniche e pantaloni corti, sandali) • Non segnalate infezioni congenite, né trasmissione da latte materno
Fasi cliniche ❑ Asintomatica o con sintomi aspecifici (febbre, cefalea, astenia, artromialgie) nel 50% dei casi ❑ Periodo di incubazione: 7-14 giorni (da 3 a 30 gg) ❑ 3 stadi clinici successivi: 1- fase precoce con infezione localizzata 2- fase precoce con infezione disseminata 3- fase tardiva
Stadio precoce localizzato: Stagione estiva. Lesione cutanea eritematosa in estensione dal punto di inoculo: erythema migrans (60-80% dei casi) febbre affaticamento cefalea artralgia Nachman S, Pediatrics 2009
Stadio precoce disseminato: eritema migrante multiplo (15-20% dei casi) 80% 70% 45% febbre astenia cefalea Feder HM, et al. Infect Dis Clin N Am 2008
Stadio precoce disseminato: NEUROBORRELLIOSI: 15-20% dei bambini non trattati. La manifestazione più comune è la paralisi del VII n.c. Meno frequenti: meningite linfocitaria, atassia, neuropatia periferica, … CARDITE: rara nei bambini (5% dei casi). La più comune manifestazione della cardite è un blocco AV di II-III grado. Feder HM, et al. Infect Dis Clin N Am 2008
Stadio tardivo: Il 60% dei bambini non trattati sviluppa artrite tra 2 settimane-2 anni (media 6 mesi). Pauciarticolare: grandi articolazioni soprattutto il ginocchio. Febbre presente nel 25-50% dei casi di artrite di Lyme. Altre manifestazioni: - oculari: congiuntivite, neurite ottica, cheratite, uveite - più rare: encefalomielite, polineuropatia, acrodermatite cronica necrotizzante Feder HM, et al. Infect Dis Clin N Am 2008
Diagnosi • Clinica (eritema cutaneo, artralgie-artriti, cefalea, paralisi del faciale, rigidità nucale) • Esami di laboratorio (lieve anemia, aumento VES, transaminasi, LDH, IgM) • Sierologia (ricerca IgM e IgG tramite ELISA, IFA, Western blot) • Rx/ecografia articolazioni, ECG • Isolamento borrelie da biopsia cutanea, liquor, liquido sinoviale (esame colturale, PCR)
Terapia a novità rispetto alle indicazioni del 2006
Terapia a novità rispetto alle indicazioni del 2006
Tick-borne encephalitis (TBE) Meningoencefalite da zecche
Eziologia causata da un arborvirus appartenente al genere Flavivirus, molto simile ai virus responsabili della febbre gialla, della dengue e chikungunya (trasmessi da zanzare). Tre virus appartenenti al genere Flavivirus • Sottotipo dell’est (o Russo) • Sottotipo Siberiano (anche detto virus Vasilchenko) • Sottotipo Europeo
Epidemiologia Vettore: zecca del genere Ixodes Serbatoio: animali selvatici o domestici (roditori, caprioli, ovini, caprini, uccelli, uomo) Trasmissione: in primavera ed estate nelle zone temperate e anche in autunno nell’area del Mediterraneo La trasmissione avviene entro pochi minuti dal morso, per cui la rimozione precoce non previene l’infezione Morso di zecca riportato solo nel 50% dei casi Trasmissione anche da latte e latticini infetti
Epidemiologia
Epidemiologia Eurosurveillance 2012
febbre + encefalite Clinica febbre periodo di incubazione da 2 a 28 giorni Andamento bifasico: 1. febbre + segni tipo simil-influenzale 2. può esserci febbre molto elevata e rigidità nucale, alterazione sensorio, convulsioni, segni focali. Nei bambini decorso più mite nel 70% asintomatica/paucisintomatica rara in età pre-scolare
Diagnosi e terapia DIAGNOSI Clinica (sospetto diagnostico) Sierologia EEG aspecifico Anomalie RMN solo nel 18% dei casi TERAPIA e PROGNOSI Nessun trattamento specifico, ma terapia solo sintomatica e di supporto Gli anticorpi persistono per tutta la vita e sono protettivi
Prevenzione - evitare morso zecca e latticini non pastorizzati - prevenzione ambientale: camminare su sentieri, abiti lunghi e chiari, repellenti… - vaccinazione: raccomandata in soggiorni in aree boscose con attività all’aperto in paesi endemici tra aprile e novembre formulazione pediatrica 1-15 anni (metà dose) 3 dosi im: a 0, 1-3, 5-12 mesi (accelerato 0, 14 gg, 21 gg o 5 mesi) richiamo dopo 3 anni, poi ogni 3-5 anni
Rickettsiosi (febbre bottonosa del Mediterraneo)
Eziologia Malattia infettiva causata da Rickettsia conorii (batterio gram-), trasmessa all’uomo da puntura della zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus)
Epidemiologia Italia 2001-2009. Numero di casi di rickettsiosi Italia: attualmente circa 1000 casi all’anno specie in Sicilia, Sardegna, Calabria, Umbria, Lazio, Liguria. Andamento stagionale: fine estate (Max. agosto-settembre) Acquisizione intra o peri-abitazioni (Diffusione domestica)
Clinica Incubazione: 5-7 giorni (rickettsiemia) Inizio brusco con febbre subito elevata, compromissione condizioni generali, cefalea, artro- mialgie, linfoadenopatia, congiuntivite In ≥50% dei casi presente escara nerastra, nel punto di inoculo (puntura della zecca): tache noire Rash: In 3°-5°giorno di malattia esantema maculo- papuloso lenticolare, diffuso al volto, tronco, arti, palme mani e piante piedi componente petecchiale (vasculite) Epatomegalia :~ 35% Splenomegalia:~ 25%
Clinica Tache noir
Clinica SNC e altre manifestazioni cliniche Raro obnubilamento del sensorio, meningite sierosa Più frequente interessamento apparato respiratorio (polmonite interstiziale) Raro interessamento cardiaco Laboratorio: Lieve aumento VES e GB Alterazione funzionalità renale (azotemia e creatininemia); proteinuria++, cilindruria± Alterazione funzionalità epatica (transaminasi) Sierologia Rickettsia POSITIVA
Terapia 1a scelta a qualsiasi età: Doxiciclina: 2-4 mg/kg/die (200 mg/die max), in 2 dosi per 7-14 gg Più efficace se iniziato in 1a settimana di malattia (< 8 anni claritromicina o azitromicina, ma non 1a scelta)
Tularemia
Eziologia .. Francisella tularensis Coccobacilli, pleomorfi, molto piccoli, Gram negativi Parete esterna spessa Molto resistenti (diverse settimane nel fango, nelle carcasse di animali) Sopravvivono e si replicano all’interno di amebe (come la Legionella) Alta capacità infettante
Modalità di trasmissione all’uomo 1) contatto con animali/carcasse infette, 2) morso di zecche, 3) carne (sopravvive al congelamento) o acqua contaminata da urine o da carcasse (attività venatoria) 4) morso di animali infetti (rara). Contaminazione dell’acqua può essere dovuta alla capacità del batterio di sopravvivere nelle amebe
Clinica Incubazione breve, 3-5 (1-21) giorni - Febbre, brividi, cefalea, mialgia - Forma clinica dipende dalla modalità di trasmissione: Forma più frequente nei bambini è ulceroghiandolare (o ghiandolare senza ulcera) Lesione maculo-papulare con conseguente ulcerazione e linfoadenopatia regionale dolente, suppurativa che drena spontaneamente contagio da acqua o da puntura di zecca
Clinica altre manifestazioni cliniche: • oculo-ghiandolare → contaminazione attraverso dita contaminate • faringotonsillare o stomatite essudativa grave, con linfoadenopatia regionale • tifoidea ( febbre elevata, epato-splenomegalia) • intestinale (vomito, diarrea, dolori intestinali subentranti) • polmonite severa → inalazione o ingestione di acque contaminate • setticemica, febbre elevata → infezione di laboratorio
Diagnosi Diagnosi… difficile!!! Manifestazioni cliniche sono spesso di difficile interpretazione Esami colturali difficili perché batterio tende a scomparire rapidamente dal sito di infezione Test sierologici dalla II settimana di malattia: titolo > 1:128 (diagnosi presuntiva) Incremento x 4v del titolo a distanza di 2 settimane (più probativo) PCR da sangue, tessuto, ulcere, biopsia, BAL
Terapia Gentamicina 5 mg/kg in 2-3 dosi x 10 gg Ciprofloxacina x 14-21 gg (> 18 anni), alternativa nelle forme meno grave Doxiciclina x 14 -21 gg (> 8 anni) associata a recidive, non raccomandata di prima scelta Se meningite: gentamicina + ciprofloxacina o doxiciclina
Come gestire il morso di zecca?
Prevenzione puntura di zecca Prima di uscire di casa: • Conoscere le aree a rischio (erba alta, cespugli) e attività a rischio (campeggio, giardinaggio, contatto con animali) • Prediligere pantaloni e maniche lunghe. Trattare i vestiti con prodotti contenenti permetrina 0,5% • Utilizzare repellenti registrati EPA (Environmental Protection Agency) contenenti DEET, picaridina, IR3535, oil of lemon eucalyptus (OLE), para-menthane-diol (PMD), 2-undecanone. I repellenti possono essere utilizzati sopra i 2 mesi di età (eccetto OLE e PMD > 3 anni)
Prevenzione puntura di zecca Al rientro a casa: • Controllare la presenza di zecche nei vestiti. Utilizzare asciugatrice ad alta temperatura per 10 minuti, se i vestiti vengono lavati utilizzare alte temperature • Controllare la presenza di zecche negli animali domestici • Fare una doccia il prima possibile e comunque entro due ore • Controllare in modo scrupoloso la presenza di zecche in tutto il corpo
Cosa fare in caso di morso di zecca? • Rimuovere la zecca prima possibile (entro le 24 h) • Con una pinzetta posta il più possibile aderente alla cute, bisogna afferrare saldamente la zecca per la “testa” • Rimuoverla con movimenti rotatori e di trazione delicati e ripetuti senza schiacciarla • Disinfettare la cute e la pinzetta con un antisettico • Verificare che non sia rimasto il rostro ed in caso rimuovere con un ago sterile • Verificare lo stato vaccinale del tetano ISTRUIRE IL PAZIENTE SUI SINTOMI DA MONITORARE NEI 40 GIORNI SUCCESSIVI
Cosa non fare… Non usare metodi impropri di estrazione quali il caldo, sostanze come petrolio, acetone, olio → aumento del rischio di infezione Non toglierla con le mani o schiacciarla con le dita → rischio di contagio NON EFFETTUARE TERAPIA ANTIBIOTICA PROFILATTICA
Quando effettuare valutazione medica? • se compare chiazza rossastra tondeggiante che si allarga sempre di più, spesso schiarendo al centro in modo da formare un’immagine ad anello • se compaiono febbre, cefalea, malessere, artrite, artralgia, eruzioni cutanee, ingrossamento linfonodi vicino alla zona in cui sei stato punto nei successivi 40 giorni • nei 30-40 giorni di osservazione evitare di usare antibiotici. Se è necessario utilizzarli per altri motivi, avvisare il medico della puntura da zecca.
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