Giornata dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
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III Domenica di Pasqua Giornata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Domenica 18 aprile si celebra la 97esima Giornata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ma il numero 97, già così impressionante, non rispecchia l’anniversario davvero straordinario che ricorre quest’anno: un secolo esatto dalla fondazione dell’Ateneo nel 1921. Che si tratti di un anniversario straordinario lo ha dimostrato la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico che si è tenuta solo pochi giorni prima, il 13 aprile. Cerimonia solenne e sobria insieme, condivisa grazie al web e ai canali social a causa delle ben note “restrizioni-covid”. Agli interventi del Rettore Franco Anelli e dell’Arcivescovo di Milano Mario Delpini si è unito quello dell’ospite d’onore, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in collegamento dal Quirinale; a questi si sono intrecciati inoltre alcuni contributi e testimonianze di docenti e di Alumni oggi impegnati nella ricerca e nelle professioni. Un caleidoscopio di voci con un duplice tratto in comune. Da un lato, il desiderio di omaggiare, fare memoria della storia, delle origini, della lungimiranza e dell’intraprendente coraggio di padre Agostino Gemelli e del gruppo dei fondatori. Dall’altro lato, il desiderio ancor più intenso di rilanciare verso il futuro, con rinnovato entusiasmo, la missione dell’Università Cattolica: una missione che intreccia tre “ingredienti”: la passione per la conoscenza scientifica e la ricerca della verità; l’impegno nella formazione e la cura della persona, per la sua crescita integrale; la responsabilità spesa “nel” e “per” il mondo in cui viviamo. Perché sia mondo di pace e giustizia, di solidarietà, uguaglianza e fraternità universale, come insiste Papa Francesco nella Fratelli tutti. Che si stratti di un anniversario straordinario lo dimostra, al di là delle cerimonie, il tempo attuale, segnato dalla pandemia e dalle sue urgenze sanitarie, ferito dalle pesanti conseguenze economiche, sociali e relazionali che gravano su tante persone e tante famiglie, anche nella nostra città. È il tempo che siamo chiamati a vivere in pienezza, non considerandolo semplicemente come Kronos: il tempo cronologico, che scorre implacabile, che misura gli anni che passano e gode dei successi accumulati, dei traguardi raggiunti, ma che ci getta nell’ansia se pensiamo al suo scorrere inesorabile e sempre uguale, che ci angoscia se ci lasciamo soggiogare dalla retorica negativa del tempo che ci è stato “sottratto” in questo ultimo anno. No! È il tempo che siamo chiamati a riconoscere come Kairòs: il tempo propizio, il tempo opportuno, il tempo scelto da Dio. È il tempo per agire, per mettere anche noi in campo la lungimiranza e l’intraprendente coraggio dei fondatori, e per farlo tutti, (non solo) dentro l’Università, nei diversi ruoli che ricopriamo, nei contesti che abitiamo e quotidianamente attraversiamo. Lo ha detto bene l’Arcivescovo Delpini durante la Santa Messa che ha aperto la giornata di inaugurazione. Lo ha detto considerando in particolare le giovani matricole universitarie, ma le sue parole valgono per tutto il corpo docente, amministrativo e studentesco. Certamente sento che valgono per me (una “vita alla Cattolica” la mia! iniziata oltre trent’anni fa da studentessa e proseguita come ricercatrice e docente), ma possono valere davvero ciascuno, anche la di fuori del contesto universitario: “La spiritualità delle matricole comporta il cammino dal pregiudizio allo stupore. Il pregiudizio è una forma di pigrizia e di inerzia; si nutre di luoghi comuni; ama ripetere invece che pensare; si accontenta di studiare invece che capire. Il pregiudizio non smette mai tratti di arroganza e non nasconde la presunzione di “sapere già”. […] Lo stupore è quella semplicità di riconoscere l’aprirsi di strade, il dilatarsi di orizzonti, l’azzardo di affidarsi, la gioia di trovare saperi ignorati e bellezze che chiedono tempo e umiltà per essere riconosciute. […] Il percorso universitario non vuole solo preparare buoni professionisti perché siano a servizio del sistema, ma vuole accendere un desiderio, un senso critico, una capacità di distinguere il bene e il male, proprio lì, nella competenza necessaria, nel sapere utile, nella disciplina che mi è costata tanta fatica. La spiritualità delle matricole comporta il cammino che trasforma da osservatore esterno a protagonista che si fa avanti”. Poco dopo il termine della celebrazione avevo lezione online, a distanza, “da remoto” come si suole dire. Ma non mi sentivo così vicina ai “miei studenti” e alle “mie studentesse” da tanto tempo. Ne abbiamo parlato insieme. Perché questo (anche) si fa in università: si ricerca, si studia, si impara ad aprirsi al mondo e agli altri, insieme, nel dialogo, in un percorso che diventa di crescita condivisa. E se hai il privilegio di compiere questo percorso dentro l’Università Cattolica, sai di avere anche la responsabilità di coltivare la Speranza, di sostenere l’audacia di “tornare a sognare e a sognare insieme”, come ancora il Papa dice nella Fratelli tutti. Tornare a sognare insieme per costruire insieme il futuro, abitando con coraggio il presente che ci è dato, facendoci avanti, perché anche questo può essere un tempo propizio. Rosangela Lodigiani
LA MORTE in SIRACIDE e SAPIENZA Riflessioni della prof.ssa EMANUELA GIULIANI “La morte ha alzato la mano fermandoci al posto di blocco dell’inviolabile”: questa è la constatazione che facciamo ogni giorno in tempo di Covid, la morte sta alzando la voce e sembra prendersi il ruolo di protagonista. Siamo costretti a fare i conti con l’ineluttabile destino dell’uomo proviamo allora a metterci in gioco lasciandoci aiutare dalla riflessione di due libri dell’antico testamento: Il Siracide e la Sapienza (per motivi di spazio non possiamo riportare i testi biblici, lasciamo a voi cercare sulla Bibbia tutti i riferimenti proposti). Il Siracide non affronta il tema della morte in modo sistematico, non offre soluzioni (non ha l’idea della vita eterna), non si perde in dissertazioni filosofiche, non scappa nel futuro ma guarda bene al presente e a come viverlo in vista della morte. L’autore descrive la concretezza della difficoltà del dover vivere a lungo e malati. La medicina fa resistere fisicamente il corpo, ma non sempre la psiche e lo spirito resistono al pari del corpo. Hanno bisogno di sostegno. Questo non apre le porte all’eutanasia ma deve aiutare a prendere sul serio il dilemma che molti ammalati e anziani vivono (Sir. 30-17). Riflette su come la morte è pensata in modo diverso a partire dalle nostre condizioni di vita (amara per chi sta bene, gradita per chi è privo di forze e preoccupato di tutto) e della necessità di comprendere questo per non parlare con superficialità a chi vive nella sofferenza (Sir. 41, 1-4). Ben Sira si fa poi vicino a chi vive il lutto perché di fronte alla morte non bastano consigli generici. Per entrare nel suo mistero è importante entrare nel dolore di chi soffre per la morte, esserci (Sir. 38, 16-23). E tanti scappano da chi vive il lutto, la paura vince sulla presenza. Da ultimo (cap. 14), l’autore invita a trattarsi bene perché poi tutto finisce a godere della vita nell’amore del Signore . Non si deve guardare con angoscia alla morte perché è un dato di fatto e la vita va regolata sul pensiero di dover morire. Il libro della Sapienza ci fa fare un passo in più rispetto a Ben Sira cercando di dare un senso alla morte. Alla fine del cap.1 leggiamo che Dio non ha creato la morte poiché ha creato tutto per l’esistenza ma sono gli empi che attirano su di sé la morte, che la chiamano amica (Sap. 2), quelli che dicono che la vita non ha senso e che quindi bisogna abusarne, abusare del creato e delle creature, togliendo di mezzo il giusto che con la sua vita è un richiamo ad altro. Ma se Dio ha creato l’uomo per l’immortalità e se la morte è solo per gli empi ,perché muoiono anche i giusti? Di che morte parla l’autore della Sapienza? Non parla della morte fisica che fa parte del nostro essere creature, parla invece della morte “seconda”, che non è quella fisica ma quella eterna . I giusti pare che muoiono ma non sono toccati dalla morte eterna anzi sono nelle mani di Dio (3, 1-2). Ma cosa sono queste mani? Cosa ci racconta la Scrittura sulle mani di Dio? Nell’Antico Testamento la mano di Dio crea (Is. 66, 1-2), si prende cura (Sal. 104, 27-28), le mani di Dio salvano (Dt. 5, 15), proteggono (Sal. 89, 22),rialzano chi è caduto (Sal. 37, 24), inviano e spingono (Ez. 2, 9 - 2Re. 3, 15 - Is. 8, 11). La mano di Dio è pure simbolo della sua giustizia (Is. 5, 25 - 2Sam. 24, 14). Nel Nuovo Testamento il richiamo alle mani sananti di Gesù risuona 39 volte. Egli riceve il potere del Padre nelle sue mani con esse protegge le pecore dai nemici, benedice bambini e discepoli, guarisce, accarezza, tocca malati e resuscita i morti, salva Pietro che affonda. Le mani di Gesù risorto portano i segni del suo amore. La speranza nella resurrezione nasce dal guardare queste mani. Alcune provocazioni per la riflessione personale o condivisa: Se stringiamo i denti, il fisico forse ce la farà ad attraversare la pandemia … ma la psiche?! La prospettiva con cui affronti la pandemia (e anche la morte) dipende dalle condizioni in cui vivi. Tu come esprimi la tua sofferenza? “Dio non ha creato la morte”: ci credi? Le nostre parole banali sfuggono la morte e tentano di correre oltre … la pandemia è come la mano ferma che intima un perentorio ALT, un “posto di blocco” alla nostra vita ordinaria. Suor Maura
VITA IN COMUNITÀ Bobbiate Adorazione eucaristica con possibilità di confessione fino all’orario della SABATO 17 16.30 Messa Masnago Inizio della formazione degli animatori in preparazione all’Oratorio DOMENICA 18 Masnago 18.00 Estivo LUNEDÌ 19 Online 21.00 Incontro decanale giovani MERCOLEDÌ 21 Online 20.45 Consiglio Pastorale GIOVEDÌ 22 Masnago 20.45 Presentazione del cammino giovani decanale sulla Via Francigena Percorso di catechesi per adulti e giovani presso la Cripta di Masnago. La VENERDÌ 23 Masnago 20.30 morte nei libri biblici sapienziali. Modera Suor Maura Bobbiate Adorazione eucaristica con possibilità di confessione fino all’orario della 16.30 Masnago Messa SABATO 24 Ritiro per i genitori e i bambini di 4a elementare di Avigno e Velate e Avigno 17.00 celebrazione della S. Messa delle ore 18.00 Masnago 18.00 Incontro PreAdo Ritiro per i genitori e i bambini di 4a elementare di Bobbiate e Bobbiate 10.00 celebrazione della S. Messa delle ore 11.00 DOMENICA 25 Celebrazione della S. Messa per genitori e bambini di 4a elementare di Masnago 10.30 Masnago. A seguire tempo di ritiro fino alle 12.00 Masnago 18.00 Incontro ADO e 18/19enni DOVE È MORTE LA TUA VITTORIA? - PERCORSO DI CATECHESI PER ADULTI E GIOVANI ORE 20.30 PRESSO LA CRIPTA DI MASNAGO VENERDÌ 23 APRILE La morte nei libri biblici sapienziali - modera Suor Maura VENERDÌ 7 MAGGIO La speranza oltre la sofferenza e la morte - modera don Peppino VENERDÌ 14 MAGGIO Intuizioni filosofiche e psicologiche sulla morte - modera don Giampietro VENERDÌ 21 MAGGIO La Peste nel 252 d.C. e la reazione di Cipriano di Cartagine - modera don Francesco VENERDÌ 28 MAGGIO Accompagnare la morte nella celebrazione liturgica - modera don Felice DOMENICA 16 MAGGIO 2021 - CELEBRAZIONE DEGLI ANNIVERSARI DI MATRIMONIO Celebrazione degli anniversari di matrimonio (1, 5, 10, 15, 20, 25, ...) nelle parrocchie di Avigno, Bobbiate, Calcinate, Capolago, Cartabbia, Lissago, Velate nelle Messe principali. Prenotazioni nelle sacrestie delle parrocchie.
PARROCCHIA S. GIOVANNI BATTISTA IN AVIGNO PARROCCHIA SS. PIETRO E PAOLO IN MASNAGO PARROCCHIA S. STEFANO IN VELATE Calendario liturgico dal 17 al 25 aprile Sabato 17 BIANCO feria At 5, 17-26 17.30 Velate Defunti Elsa e Giuseppe Crosta 1Cor 15, 12-20 18.00 Avigno Defunti Ines, Angelo, Tina e Giovanni Gv 3, 31-36 18.30 Masnago Defunto Ambrogio Mazzola Domenica 18 BIANCO III DOMENICA DI PASQUA At 16, 22-34 8.30 Masnago Defunti Gennaro Fortino - Rosanna Col 1, 24-29 9.00 Avigno Per la comunità Gv 14, 1-11a 10.30 Masnago Defunti famiglia Della Chiesa Rovera Rabattoni 11.00 Avigno Defunta Isa Fiorese Liturgia delle ore 11.30 Velate Defunto Camillo Benetti III settimana 18.00 Masnago Defunti Donatella Ballerini – Maurilio Nicoli Lunedì 19 BIANCO feria 8.30 Masnago Secondo intenzioni offerente At 5, 27-33 9.00 Avigno Defunto Carlo Carcano 9.00 Velate Gv 5, 19-30 Defunti Ferruccio Fracassi – Carmela Sbarra 18.30 Masnago Mariuccia Tamborini – Mario farsetti Martedì 20 BIANCO feria 8.00 Velate At 5, 34-42 8.30 Masnago Gv 5, 31-47 9.00 Avigno 18.30 Masnago Defunto Giancarlo Pala Mercoledì 21 BIANCO feria 8.30 Masnago At 6, 1-7 9.00 Avigno Defunti Laura e Vittorio Fumagalli Gv 6, 1-15 18.30 Masnago Giovedì 22 BIANCO feria 8.30 Masnago At 6, 8-15 9.00 Avigno Defunto Valentino Ferro Gv 6, 16-21 Defunti Antonio Mercuri – Domenica Imperio - Giuseppe Bettiati e Maria 18.30 Masnago Parolin - Silvana Brambilla - Maria e Angela Vurro - famiglia Gelao Venerdì 23 BIANCO feria 8.30 Masnago At 7, 55-8,1a 9.00 Avigno Defunti Francesco, Gemma e Pinuccio Gv 6, 22-29 18.00 Velate 18.30 Masnago Defunto Giovannino Fantinato Sabato 24 BIANCO feria At 8, 1b-4 17.30 Velate 1Cor 15, 21-28 18.00 Avigno Defunti Mariuccia e Carlo Gv 6, 30-35 18.30 Masnago Defunta Angela Di Fabio Domenica 25 BIANCO IV DOMENICA DI PASQUA At 20, 7-12 8.30 Masnago Defunta Anna Fettucciari 1Tm 4, 12-16 9.00 Avigno Defunto Emilio Piatti Gv 10, 27-30 10.30 Masnago 11.00 Avigno Defunti Lina e Carlo Negri Liturgia delle ore 11.30 Velate Defunto Claudio Testa IV settimana 18.00 Masnago Su www.comunitapastoralemami.it altre info e news sulla nostra comunità
PARROCCHIA S. GRATO IN BOBBIATE PARROCCHIA SS. NAZARIO E CELSO IN CALCINATE DEL PESCE PARROCCHIA S. TRINITÀ IN CAPOLAGO PARROCCHIA S. SILVESTRO IN CARTABBIA PARROCCHIA S. CARLO IN LISSAGO Calendario liturgico dal 17 al 25 aprile Sabato 17 BIANCO feria At 5, 17-26 17.30 Capolago Defunti suor Agnese e Giuseppina 1Cor 15, 12-20 18.00 Bobbiate Defunti Luigi e Fanny Gv 3, 31-36 18.30 Calcinate Pesce Domenica 18 BIANCO III DOMENICA DI PASQUA 8.30 Bobbiate Defunti Giancarlo, Francesco, Augusto e Caterina At 16, 22-34 9.30 Capolago Defunti Augusto, Agnese e Urbica – Mariuccia Molinari Col 1, 24-29 10.00 Calcinate Pesce Defunti famiglia Campi Caprioli Gv 14, 1-11a 10.30 Cartabbia Defunta Enrica Montalbetti Defunti Rosangela Pagani e Adelio Ossola – Dante Brunetti Liturgia delle ore 11.00 Bobbiate Elisa e Gianna – Franco e Rita Pagani III settimana 11.00 Lissago 18.00 Bobbiate Per la comunità Lunedì 19 BIANCO feria At 5, 27-33 9.00 Capolago Defunti famiglia Molinari Maineri Gv 5, 19-30 18.00 Bobbiate Defunti famiglia Girola Martedì 20 BIANCO feria At 5, 34-42 6.30 Bobbiate Gv 5, 31-47 8.30 Calcinate Pesce Mercoledì 21 BIANCO feria 8.30 Bobbiate Defunto Bruno Sironi At 6, 1-7 17.30 Capolago Defunti famiglia Quercia Acchini Gv 6, 1-15 18.30 Lissago Giovedì 22 BIANCO feria 8.30 Bobbiate Defunti Angelina e Pietro Nicora At 6, 8-15 17.30 Cartabbia Defunti Angelo e Angelina Gv 6, 16-21 18.00 Calcinate Pesce Venerdì 23 BIANCO feria At 7, 55-8,1a 8.30 Lissago Gv 6, 22-29 18.00 Bobbiate Sabato 24 BIANCO feria At 8, 1b-4 17.30 Capolago Defunti Mario e Esterina Acchini 1Cor 15, 21-28 18.00 Bobbiate Defunti Santina e Aurelio Gv 6, 30-35 18.30 Calcinate Pesce Defunto Umberto Bertoni Domenica 25 BIANCO IV DOMENICA DI PASQUA 8.30 Bobbiate At 20, 7-12 9.30 Capolago Defunti famiglia Casarin Martini 1Tm 4, 12-16 10.00 Calcinate Pesce Gv 10, 27-30 10.30 Cartabbia Defunti Giuseppe, Maria, Rosa e Angela Defunti Carla e Luigino Bertucci – Francesco Mura Liturgia delle ore 11.00 Bobbiate Luigi e Rosa Zingaro IV settimana 11.00 Lissago 18.00 Bobbiate Su www.comunitapastoralemami.it altre info e news sulla nostra comunità
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