Il Bifacciale - Museo San Daniele Po
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Il Bifacciale Numero 15/ 24 Febbraio 2018 Notiziario periodico del Gruppo Naturalistico Paleontofilo di San Daniele Po (CR) PRODOTTO IN PROPRIO - Gruppo Naturalistico Paleontofilo, via Cantone, 26046 San Daniele Po (CR) - www.museosandanielepo.com DARWIN DAY 2018 - “IL LUPO DI DARWIN” Durante l’ormai famoso viaggio a bordo del brigantino Beagle, Charles Darwin descrisse uno strano canide, ormai estinto, che inspiegabilmente abitava le Isole Falkland. La specie, simile ad un lupo (Dusicyon australis), chiamato anche volpe delle Falkland o warrah, è rimasta sempre un mistero. Per cercare di far luce sulle sue origini, ricercatori dell'Università della California a Los Angeles e dell'Università di Adelaide in Australia analizzarono e confrontarono il DNA estratto da quattro esemplari imbalsamati di quelli conservati nei musei. "E' davvero strano che l'unico mammifero nativo dell'isola fosse un grande canide. Non ci sono altri mammiferi indigeni, neppure un topo. Ed è ancora più strano se si considera che le Falkland distano 480 chilometri dalle coste del Sud America. Il problema è: come ci è arrivato?" si chiedeva Graham Slater, coautore di un articolo su "Current Biology". Anche quella del lupo delle Falkland fu una delle scoperte naturalistiche che influì sul pensiero di Darwin che, dopo aver notato le differenze fra il lupo che viveva su Falkland occidentale e quello che risedeva su Falkland orientale, fu indotto a ritenere che le specie non fossero entità fisse... In questo contesto evoluzionistico e nel clima di crescente e assolutamente ingiustificata preoccupazione per il ritorno del lupo nella Pianura padana, nasce l’idea del Museo Paleoantropologico del Po, di dedicare a questa meravigliosa specie di predatore una intera mattinata di conferenze scientifiche. "Il Lupo di Darwin" è quindi il tema proposto ai quattro relatori che si alterneranno parlando, in modi differenti, dell’evoluzione, della biologia, dell’ecologia e dell’antropologia del Lupo. Il Darwin day 2018 sarà anche l’occasione per rendere pubblico e visibile in Museo del primo ed unico cranio fossile di Lupo mai rinvenuto nel fiume Po. RELATORI E ATTI DEL CONVEGNO Dawid Adam Iurino si è laureato nel 2010 in Scienze Naturali alla Sapienza Università di Roma con una tesi riguardante l'applicazione della tomografia nello studio dei vertebrati fossili, approfondisce questa tematica prima con un dottorato di ricerca e successivamente come assegnista. Ad oggi, continua ad occuparsi di “paleontologia virtuale” con particolare attenzione verso i vertebrati neogenico-quaternari. La sua attività di ricerca è focalizzata soprattutto su tematiche riguardanti la paleopatologia, la paleoneurologia e le ricostruzioni 3D utilizzate come base per interpretare e comprendere meglio aspetti autoecologici e di anatomia morfo-funzionale di questi animali. Elisabetta Cilli è Professore a contratto e tecnico di laboratorio presso l'Università di Bologna. Effettua ricerche nel campo del DNA antico, analizzando il materiale genetico di reperti umani e animali, presso il Dipartimento di Beni Culturali di Ravenna, Università di Bologna. I principali interessi di ricerca spaziano dalla genetica e genomica delle popolazioni umane, alla paleopatologia molecolare, fino allo studio dell'evoluzione delle specie e dei cambiamenti correlati con l'attività antropica, mediante analisi molecolari di reperti animali. Attualmente, tra le altre ricerche, collabora allo studio dell'origine del lupo italiano e dei processi di domesticazione del cane. Marco Galaverni è dottore di ricerca in Biodiversità ed Evoluzione all'Università di Bologna, ha collaborato per anni con ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) svolgendo ricerche su genetica, evoluzione e conservazione del lupo, con oltre 20 pubblicazioni in riviste internazionali. Sempre credendo nell'importanza delle divulgazione della ricerca e della conservazione attiva, da un anno è diventato Responsabile Specie ed Habitat di WWF Italia, dove continua ad occuparsi in particolare di studio e conservazione dei grandi carnivori. Romolo Caniglia è ricercatore presso il Laboratorio di Genetica della Conservazione dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), per anni si è occupato di monitoraggio del lupo grazie alla genetica non-invasiva ed è tra i maggiori esperti italiani di ibridazione, che approfondisce anche grazie alle tecniche genetiche di ultima generazione, con una trentina di articoli su riviste internazionali. Mario Ferraguti, scrittore. Vive in collina a Faviano Superiore. Ha scritto Malalisandra, Dove il vento si ferma a mangiare le pere - da cui lo spettacolo teatrale Viaggio tra le creature magiche dell'Appennino - Ti segno e ti incanto, Sulle tracce del lupo che mi gira in testa . da cui lo spettacolo teatrale LM15 Storia di un lupo che finirà in Francia più di 1000 km dopo - La voce delle case abbandonate (piccolo alfabeto del silenzio) e I mostri d'aria, illustrato da Giacomo Agnetti. Ha scritto il film Folletti Streghe magie. Il lungo viaggio nella tradizione dell'Appennino e realizzato, con Andrea Rossi, Tre volte al tramonto. E' tra gli organizzatori del Piccolo Festival di Antropologia della Montagna. David Grattoni, in arte Emiliano Troco, è il paleoillustratore di Cividale del Friuli (UD). Titolare dell’Atelier Troco, collabora col Museo Paleoantropologico del Po da diversi anni. A lui si devono I numerosi dipinti ad olio dislocati nel percorso museale e i quadri commemorativi dei Darwin Day di San Daniele Po. Autore di grande prestigio, ha esposto in numerose mostre collettive nazionali vedendo anche alcune sue ricostruzioni paleontologiche pubblicate su importanti riviste scientifiche italiane e internazionali.
Il Bifacciale Numero 15/ 24 Febbraio 2018 C’ERA UNA VOLTA IL LUPO popolazionistiche sono state di ungulati. razze canine. La cosa divertente è Storia naturale di un predatore oggetto di numerosi studi Cosa c'è di vero e cosa di falso che le ricerche sul DNA ci Dawid Adam Jurino scientifici. Infatti, l'attuale nella storia recente del lupo mostrano come il cane sia a tutti popolazione italiana di lupi è italiano? gli effetti un lupo. Forse un po' C'era una volta il lupo o per stata ampiamente studiata per la più di consapevolezza di cosa sia meglio dire i lupi. Quello che oggi sua unicità morfologica e un animale selvatico, di quale sia ELOGIO DEL LUPO è tornato a essere il massimo genetica, ma l'analisi di campioni la sua storia evolutiva ed CATTIVO predatore dei nostri territori, antichi, che permetterebbe di ecologica ci permetterebbe di Mario Ferraguti ispiratore di tanti miti e racconti, indagare direttamente la collocare nella giusta dimensione possiede un passato complesso e variabilità genetica del passato, è questo binario stevensoniano, il C'è una paura che stanno pieno di misteri che in pochi rappresentata da un unico studio cane-lupo, che in chiave biologica costruendo con le parole; si conoscono. La storia evolutiva basato su un esiguo potrebbe essere un buon punto di alimenta e si rafforza attraverso del lupo, affonda le sue radici in campionamento. La possibilità di partenza per risolvere un altro la superficialità e la non sedimenti antichi di centinaia di fare un salto indietro nel tempo si problema dei nostri tempi: il conoscenza, viene diffusa, difesa migliaia di anni, un tempo a noi può realizzare grazie all'analisi culturalismo ("razzismo" o e formalizzata soprattutto dai lontano in cui in Italia del DNA antico. Con tale termine "etnismo") emergente nelle nostre giornali. E' la paura di ciò che coesistevano più specie di canidi, si indica il materiale genetico, società, che cerca sempre false non si conosce ed è scomodo differenti tra loro per forma e solitamente degradato, estratto spiegazioni biologiche quando è affrontare; è la paura del lupo taglia. Alcuni di questi ricordano da reperti biologici, animali o un fenomeno del tutto memetico. simbolico, l'archetipo del male, i licaoni africani, altri i cani rossi vegetali, del passato. impariamo a usare le giuste un lupo nero che trova nell'uomo dei racconti di Kipling, altri Il presente progetto, sviluppato metafore, impariamo a usare le nero, extracomunitario, una ancora sono i lontani progenitori tramite la collaborazione con giuste discipline, mandiamo i sorta di alter ego. Entrano di quelli che oggi noi chiamiamo l'ISPRA di Ozzano, Biosfera nostri figli a scuola e non entrambi in conflitto con la lupi. La paleontologia, attraverso Itinerari, il Museo sostituiamoci al lavoro degli nostra tranquillità, scardinano le lo studio dei reperti fossili, ci Paleoantropologico del Po di San specialisti, perché se nel mondo nostre sicurezze, la nostra offre la possibilità unica di Daniele Po (CR), il Museo della c'è ancora una cosa che funziona visione del mondo; forestieri ci esplorare le origini del lupo con Preistoria “Luigi Donini” di San onestamente questa è la ricerca portano in casa il buio della tecnologie digitali sempre più Lazzaro di Savena (BO), il Museo scientifica. foresta, vorremmo eliminarli per avanzate. Vedremo insieme quali Civico Archeologico "Luigi non vederli. Ma il lupo, quello sono e come si studiano i fossili Fantini" di Monterenzio (BO) e PERCHE’ DIV ENTARE vero, col suo ritorno ci di questo predatore, qual è stato l'Ente di Gestione per i Parchi e la SOCIO DEL GRUPPO riconsegna anche un altro tipo di il primo lupo italiano e come Biodiversità Emilia Orientale, ha N A T U R A L I S T I C O paura; quella del bosco, un bosco questi sono cambiati nel tempo. permesso di effettuare lo studio PALEONTOFILO DI SAN senza il lupo, senza la percezione Verranno presentati i risultati della variabilità genetica della DANIELE PO? di qualcuno che ci potrebbe preliminari della ricerca sul popolazione del lupo italiano nel Per sostenere il Museo, per mangiare, è un bosco finto, una primo lupo del Po, e verrà passato, grazie all'analisi del t e n e r s i i n fo r m a t i , p e r cartolina; il lupo fa paura perché impegnarsi nel volontariato, per discusso il loro contributo per la DNA antico di campioni datati ha ricominciato proprio da dove creare eventi, per partecipare comprensione della storia di tra 24.000 e 1.000 anni fa. l'uomo ha abbandonato. Con il alle iniziative e... per conoscere questo splendido predatore. Una lupo, quindi, ci bussano alla la natura studiandone la sua storia, dove il lupo non sarà WOLVES & THE CITY: porta due paure; una finta, evoluzione. l'antagonista ma il solo e unico L’ESPANSIONE DEL LUPO costruita, terribile. L'altra protagonista. TRA REALTA’ E BUFALE positiva, capace di farci fare un Tessera adulto 10€ Marco Galaverni e passo indietro, a noi e alla nostra Tessera bambino 5€ (under 14) L’ANALISI DEL DNA Romolo Caniglia arroganza antropocentrica, ANTICO SVELA L’ORIGINE provare per una volta a tendere DEL LUPO ITALIANO A cinquant'anni dal minimo le orecchie, restare in ascolto. E Elisabetta Cilli storico, la popolazione di lupo in sperimentare la paura vera, quel Italia è quasi decuplicata, brivido che ci porta al rispetto Il lupo rappresenta da sempre ricongiungendosi con quella una specie iconica e misteriosa dinarica e colonizzando che ha accompagnato l'uomo spontaneamente luoghi che CANIS LUPUS IN FABULA moderno nei millenni, dapprima sembravano impossibili solo Emiliano Troco come competitore nella qualche anno fa: periferie di città condivisione di territori e prede come Bologna, Firenze e Roma, il Quello realizzato in occasione mentre, in seguito al processo di litorale toscano, l'asta fluviale del del Darwin day 2018 è un dipinto domesticazione, ha dato origine Po in Pianura Padana, solo per sul lupo in tutti i suoi aspetti al suo più fedele compagno, il citarne alcuni. M a scientifici ed umanistici. Il lupo è cane. q u e s t ' e s p a n s i o n e , q u a s i un animale assiomatico che ha Le peculiari e complesse miracolosa dal punto di vista a c c o m p a g n a t o l ' u o m o i n caratteristiche biologiche ed della conservazione, ha un prezzo: tantissime culture. Da ciò COMUNE DI etologiche di questa specie, così i n c i d e n t i s t r a d a l i q u a s i derivano un'infinità di miti, SAN DANIELE PO come l'impatto delle attività quotidiani, e il rischio subdolo divinità , leggende e storie con G. N. P. umane sulla distribuzione, la dell'ibridazione con il cane questo protagonista. Ma il mito struttura e le dimensioni delle domestico, un bracconaggio che non si ferma ai tempi passati e si popolazioni, rendono la storia pare non avere mai fine inserisce nella cultura popolare genetica e filogeografica dei lupi nonostante la tutela legale, anche attraverso le nuove fobie dello molto complessa e difficile da perché non si placano le 'bufale' sgozza pecore. Un'esagerata districare basandosi solo su mediatiche che raccontano di caccia al lupo, quasi fosse un analisi di campioni attuali. fantomatiche reintroduzioni, capro espiatorio per i nostri GRUPPO NATURALISTICO PALEONTOFILO 1998 In particolare la popolazione di pericoli per i bambini che peccati ecologici e sociali. lupi italiani rappresenta un aspettano l'autobus, danni L'avversione per il lupo trova www.museosandanielepo.com unicum a livello europeo, la cui inimmaginabili al bestiame una controparte speculare origine e dinamiche domestico e crollo di popolazioni nell'amore esasperato per le
Il Bifacciale - allegato speciale Numero 15/ 24 Febbraio 2018 Emiliano Troco, 2018 “Canis lupus in fabula” (olio su tela 100x100 Coll. Museo Paleoantropologico del Po) G. N. P. COMUNE DI SAN DANIELE PO GRUPPO NATURALISTICO PALEONTOFILO 1998
Puoi anche leggere