Genova e Murcia, due "illustri sconosciute": che senso ha il gemellaggio e cosa possiamo imparare

Pagina creata da Silvia Cattaneo
 
CONTINUA A LEGGERE
Genova e Murcia, due "illustri sconosciute": che senso ha il gemellaggio e cosa possiamo imparare
1

     Genova e Murcia, due “illustri sconosciute”: che senso ha
     il gemellaggio e cosa possiamo imparare
     di Fabio Canessa
     17 Ottobre 2021 – 18:53

     Genova. “La grande sconosciuta di Spagna“. È così che gli addetti ai lavori chiamano
     spesso Murcia, settima città del Paese per popolazione, centro universitario di primaria
     importanza e capoluogo di una regione nota come “l’orto d’Europa” per l’enorme
     produzione agricola delle sue fertili pianure alluvionali.

     Ed è proprio questa percezione, che a volte contraddice la realtà, a costituire una delle
     premesse fondanti del gemellaggio che presto la unirà ufficialmente a Genova, in un
     certo senso una “grande sconosciuta d’Italia” per il potenziale turistico e culturale
     ancora inespresso nonostante l’indubitabile crescita registrata negli ultimi trent’anni.

     Una delegazione genovese composta da giornalisti, dirigenti e funzionari del Comune e
     del Provveditorato agli studi ha appena concluso una visita di cinque giorni a Murcia.
     Scopo della spedizione, consolidare le relazioni e avviare una serie di incontri tecnici per
     sviluppare gli scambi e la promozione reciproca in diversi campi, dall’economia alla
     cultura, dall’istruzione alla comunicazione.

     Ma non solo. Nella piazza della cattedrale, fulcro della vita cittadina, si è tenuta una gara
     eliminatoria del campionato mondiale del pesto al mortaio, la prima all’estero dopo
     lo stop imposto dal Covid, in vista della finalissima che tornerà a Palazzo Ducale nel 2022.
     Ben poca cosa rispetto all’evento che i murciani porteranno a Genova a maggio, l’Entierro
     de la Sardina, tradizionale festa di stampo carnevalesco con sfilate in maschera e uno
     spettacolare falò conclusivo con fuochi d’artificio. Ma al di là degli eventi sono numerose e

Genova24.it                                     -1/6-                                        09.12.2021
Genova e Murcia, due "illustri sconosciute": che senso ha il gemellaggio e cosa possiamo imparare
2

     concrete le strade percorribili nel segno di una collaborazione che stavolta – a differenza
     di altri gemellaggi rimasti lettera morta – non vuole essere solo di facciata.

     Gemelle diverse

     Due città che in verità non si assomigliano quasi per niente. Il dato più rilevante è
     quello demografico: Murcia ha quasi 450mila abitanti, poco meno dei 554mila di
     Genova. Eppure, mentre la Superba continua a invecchiare in un inesorabile declino, la
     città dei sardineros attira sempre più giovani grazie a un’offerta universitaria ritenuta
     eccellente in tutti i campi. Dal punto di vista orografico l’unico punto in comune è la
     presenza di un fiume, il Segura, che in passato – a dispetto del nome – ha causato
     disastrose inondazioni. Murcia non è sul mare, non ha rilievi montuosi, non ha mai avuto
     carenza di spazi su cui espandersi. Impossibile fare confronti sul piano geografico.
     Entrambe le città però scontano la carenza di collegamenti, soprattutto aerei.

     Una strada nel centro storico di Murcia

     Un’altra notevole differenza è nella struttura urbana. “Molti turisti che vanno in Italia
     conoscono solo Roma, Firenze e Venezia, ma Genova è una città sorprendente –
     raccontano alcuni giornalisti murciani della delegazione che aveva visitato il capoluogo
     ligure negli anni scorsi -. Quello che ci ha colpito è soprattutto lo stato di conservazione
     del centro storico, nonostante sia una città che vive al passo con questo secolo“. A
     Murcia infatti è difficile, se non impossibile, imbattersi in uno scorcio medievale perché gli
     elementi antichi sono quasi sempre nascosti dalle stratificazioni successive e non esiste un
     vero e proprio confine tra la città vecchia e quella moderna. Le vestigia della fondazione
     araba sono conservate quasi tutte nei musei, in particolare quello di Santa Clara che
     sintetizza in maniera sorprendente la storia del luogo.

     Passato, presente e futuro

     Più forti sono invece i legami storici. I genovesi frequentavano Murcia ben prima della
     Reconquista, attratti anzitutto dal commercio della seta: il primo patto commerciale
     risale addirittura al 1149. Nel corso dei secoli – grazie anche al progressivo avvicinamento
     tra le due realtà politiche – esponenti di famiglie liguri come Pinello, Usodimare,

Genova24.it                                      -2/6-                                        09.12.2021
Genova e Murcia, due "illustri sconosciute": che senso ha il gemellaggio e cosa possiamo imparare
3

     Fontana, Pagano, Interiano e Serra hanno ricoperto incarichi pubblici e religiosi,
     spesso erodendo sfere di potere agli stessi murciani. Solo per fare alcuni esempi, nel 1410
     è attestato un Mallán Usodimare alcalde (cioè sindaco) di Murcia. Le sorelle Luisa e
     Juana Fajardo y Pinello furono le fondatrici del convento delle Agostiniane Scalze, mentre
     suor Clara de Elepiane (Dellepiane) era abbadessa delle Cappuccine e scrittrice. La
     cappella più ricca della cattedrale fu realizzata da un artista genovese.

     Sulla base di queste antiche radici condivise, Genova e Murcia oggi provano a
     darsi una mano a vicenda. Anzitutto attraverso la reciproca promozione turistica,
     che passa dall’esportazione di tipicità identitarie come il pesto e l’Entierro de la Sardina,
     ma non solo. Durante l’ultima visita sono stati concordati scambi didattici per le scuole
     superiori in ambito scientifico, artistico e umanistico e nei prossimi mesi saranno
     individuati tre istituti pilota per partire col progetto. Nel 2018 le due città hanno aderito al
     progetto europeo Sister e attualmente presiedono il gruppo di lavoro Digital Citizenship di
     Eurocities. Nel 2022 uno stand di Murcia sarà presente alla nuova edizione di Euroflora
     ai parchi di Nervi. Ed entro quella data probabilmente verrà firmato il gemellaggio,
     deliberato da entrambi i consigli comunali nel 2019 ma mai formalizzato a causa della
     pandemia.

     Prendere esempio

     Città diverse, che tuttavia potranno tentare di assomigliarsi sempre di più. I murciani
     guardano a Genova per potenziare il percorso di valorizzazione e comunicazione
     del loro patrimonio storico e culturale, ancora in gran parte sepolto sotto la cenere
     delle rivoluzioni urbanistiche del Novecento. Ma Genova cosa potrebbe imparare da
     Murcia? Senz’altro la cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità, un tratto fondante del
     carattere iberico. Ma anche la capacità di riqualificare gli spazi urbani per adibirli a
     nuove funzioni pubbliche. Un esempio lampante è il Cuartel de Artilleria, ex caserma
     dell’esercito, da un decennio completamente riconvertito in un polo culturale
     multifunzionale che ospita servizi universitari, una biblioteca, musei, mostre, concerti ed
     eventi di ogni tipo. Tutto gratuito e liberamente accessibile, a circa un chilometro dal
     cuore del centro storico. Non a caso la rigenerazione non si è fondata su accordi coi
     privati, ma su sostanziosi finanziamenti europei.

Genova24.it                                       -3/6-                                         09.12.2021
Genova e Murcia, due "illustri sconosciute": che senso ha il gemellaggio e cosa possiamo imparare
4

     Un concerto nel Cuartel de Artilleria

     Di notevole impatto – ma decisamente low cost – è il progetto Adn Urbano (Dna Urbano)
     cofinanziato all’80% dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Si tratta in sostanza di
     riqualificare un quartiere mantenendo sempre l’essenza e le radici proprie del luogo.
     Ma ciò che fa la differenza è il metodo realmente partecipativo. “Anzitutto si includono
     stakeholder locali come associazioni, gruppi di donne e anziani, studenti universitari,
     famiglie con bambini e si fanno incontrare con esperti di vari settori – spiega Kasper van
     Hout, esperto di progetti europei del Comune di Murcia che ha accompagnato la
     delegazione negli scorsi giorni -. Per tre mesi si organizzano attività in cui gli abitanti
     presentano disegni, si tracciano percorsi scuola-casa, si gira tutto il quartiere, si
     identificano piccoli difetti. Alla fine si elabora un documento che si confronta con le
     conclusioni degli esperti e vengono individuate 3mila piccole azioni di agopuntura
     urbana che vengono realizzate tutte nel giro di 10 giorni. Se così non fosse, nessuno si
     accorgerebbe del cambiamento. L’obiettivo non è realizzare un grande progetto, ma
     ottenere un grande impatto“.

Genova24.it                                    -4/6-                                       09.12.2021
Genova e Murcia, due "illustri sconosciute": che senso ha il gemellaggio e cosa possiamo imparare
5

     L'orto collettivo Huertolab nel quartiere di Santa Eulalia

     A Murcia il progetto è stato applicato in tre quartieri tra cui il barrio di Santa Eulalia, in
     parte ricompreso nel centro storico. Tra gli interventi più interessanti c’è Huertolab, uno
     spazio collettivo ricavato nello spazio lasciato vuoto da un edificio demolito perché
     fatiscente. Il Comune ha sottoscritto col proprietario un accordo di cessione a titolo
     gratuito per 50 anni a patto di usarlo solo per finalità pubbliche. Oggi quello spazio ospita
     un orto con piante autoctone condiviso dalle scuole del quartiere per attività didattiche,
     una sala esposizioni, uno spazio culturale dove si tengono ad esempio lezioni di chitarra.
     La gestione dell’area, l’apertura, la chiusura, la pulizia e la manutenzione sono affidate
     direttamente agli abitanti in maniera “disinteressata e volontaria”, come recita il
     regolamento apposto all’entrata.

     La piazza principale di Santa Eulalia dopo la riqualificazione

     Ciò che ha cambiato il volto della zona non è stata una grande trasformazione, ma

Genova24.it                                      -5/6-                                        09.12.2021
Genova e Murcia, due "illustri sconosciute": che senso ha il gemellaggio e cosa possiamo imparare
6

     tanti piccoli interventi decisi da chi ci vive: dipingere e colorare una strada grigia e
     triste, migliorare l’illuminazione, rinnovare i giochi per i bambini, esporre in strada
     fotografie d’epoca per mantenere viva la memoria storica del luogo. Molte volte lo fanno
     gli stessi cittadini, con mezzi forniti dall’amministrazione. E quando non è possibile si
     adotta semplicemente il concetto della priorità: ad esempio, se in tutta la città è
     programmata la sostituzione dei cassonetti dell’immondizia con un sistema di raccolta
     sotto il livello della strada, si decide di partire da lì senza necessità di trovare nuove
     risorse nel bilancio comunale. Una rivoluzione silenziosa ed economica, ma
     percepita chiaramente dagli abitanti, dalla quale Genova potrebbe trarre una grande
     lezione.

Genova24.it                                    -6/6-                                      09.12.2021
Puoi anche leggere