Genova, 16 Novembre 2015 No. 1680 Fonti: burkenovi.com
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Genova, 16 Novembre 2015 No. 1680 Fonti: Burke & Novi S.r.l. Il Sole 24 Ore Il Messaggero Marittimo Corriere dei Trasporti La Gazzetta Marittima Lloyd’s List Lloyd’s Ship Manager Fairplay Shipping Weekly Trade Winds – International Shipping Gazette Journal pour le Transport International Shipping News International The Journal of Commerce (European edition) B.P. Statistical Review of World Energy H.P. Drewry: Shipping, Statistics & Economics Intertanko port information & bunkers International Bulk Journal Containerisation International Editore: Burke & Novi S.r.l. Via Domenico Fiasella, 4/14 – 16121 Genova Tel. 01054921 – Telefax 010543342 / 010591392 Direttore responsabile: Giovanni Novi Registro Stampa del Tribunale di Genova N. 23/87 con autorizzazione n° 6133 del 23.6.1987 Website: www.burkenovi.com E-mail address: tankers@burkenovi.com dry@burkenovi.com sandp@burkenovi.com accounting@burkenovi.com
ANDAMENTO DEI NOLI NELLA SETTIMANA 46 (9/13 Novembre 2015) CISTERNE Nonostante la strenua difesa degli armatori di VLCC (oltre 200.000 dwt), i noli hanno perso in media qualche punto, ma la forte domanda in Africa occidentale ha mantenuto la fiducia e impedito cadute drammatiche. Tuttavia, i programmi più ridotti da Basrah per inizio dicembre e le molte navi presenti minacciano di penalizzare il settore. Nella settimana, i noli si sono attestati intorno a Ws 60 (equivalenti a 77.250 dollari al giorno base timecharter) per i viaggi dal Golfo mediorientale al Far East e ai medi Ws 30 per le destinazioni occidentali via Capo. In West Africa, le VLCC hanno avuto una settimana attiva mantenendo noli di poco inferiori a Ws 70 per il Far East e 5,25 milioni di dollari lumpsum per la costa occidentale indiana, ma l’indebolimento nel Golfo Arabo potrebbe ostacolare il mantenimento di questi livelli. Nei Caraibi, nonostante un calo iniziale, queste navi sono riuscite ad ottenere ancora intorno a 7 milioni di dollari lumpsum per Singapore e 6 milioni di dollari per la costa occidentale indiana, valori che potrebbero confermarsi anche nella prossima settimana. In Mare del Nord, le VLCC sono state fissate per fueloil da Rotterdam a Singapore a noli da 5,9 a 6,35 milioni di dollari lumpsum, a seconda delle date di caricazione, mentre per un viaggio con greggio Hound Point/Korea del Sud hanno ottenuto 8,1 milioni di dollari lumpsum. Le Suezmax (125.000-200.000 dwt) hanno perso poco per volta il precedente vantaggio in West Africa e hanno chiuso la settimana intorno a Ws 77,5 (pari a 48.250 dollari al giorno) per tutte le opzioni in Atlantico. Tuttavia, non appena le navi in arrivo in zavorra saranno state assorbite, le altre aree di caricazione in Atlantico e Mediterraneo contribuiranno a far aumentare i noli. In Mediterraneo, all’iniziale rallentamento ha fatto seguito una reazione più ferma con l’apparire degli stem di dicembre e i noli sono risaliti sino a Ws 100 per i viaggi Mar Nero/destinazioni europee, mentre i viaggi per la Cina hanno fatto ottenere noli vicini a 4,5 milioni di dollari lumpsum e non sono esclusi altri miglioramenti nei prossimi giorni. In Mare del Nord, le Suezmax hanno ottenuto una maggiore attenzione ma i noli non hanno superato il livello di Ws 65 per i viaggi attraverso l’Atlantico e la notevole disponibilità di navi non rende possibile un miglioramento sensibile. Le Aframax (80.000-125.000 dwt) hanno realizzato recuperi notevoli in Mare del Nord, aiutate da un aumento dei ritardi. La disponibilità appare sufficientemente ridotta perché i noli possano mantenere il livello corrente di Ws 125 (equiv. a 53.250 dollari al giorno) per i viaggi in UK Cont. e Ws 107,5 per quelli dal Baltico con 100.000 tonn. di carico. Anche in Mediterraneo, una settimana attiva ha permesso a queste navi di ottenere noli sino a Ws 120 per i viaggi inter-Med. con la possibilità di nuovi miglioramenti nella prossima settimana. Nei Caraibi, i ritardi hanno ulteriormente ridotto la disponibilità di navi permettendo di ottenere noli di oltre 2
Ws 175 per il Golfo americano con la possibilità di un ulteriore aumento. Nel segmento delle Product Tanker pulite, le Medium Range (25.000-50.000 dwt) hanno iniziato la settimana fissandosi per i viaggi da UK Cont. alla costa atlantica americana a Ws 110 mentre per il West Africa hanno ottenuto Ws 135 e, per effetto della buona domanda, sono riuscite a migliorare questi noli ad ogni fissato terminando la settimana rispettivamente a Ws 137,5 (pari a 21.750 dollari al giorno) e Ws 170 con soggetti. Ad est di Suez, le Large Range 2 (80.000-120.000 dwt) sono state fissate per carichi di nafta Golfo Arabo/Giappone a Ws 70 (= 19.250 dollari al giorno) mentre per il jet-fuel Golfo Arabo/UK Cont. hanno ottenuto 2,10 milioni di dollari lumpsum. Per gli stessi viaggi, le Large Range 1 (60.000-80.000 dwt) hanno ottenuto noli rispettivamente di Ws 80 (= 17.000 dollari al giorno) e 1,50 milioni di dollari lumpsum. CARICO SECCO Il settore delle Capesize (150.000-180.000 dwt) registra il calo del BCI a 809 punti in chiusura di settimana, da 1.003 una settimana prima, un indebolimento avvertito in tutte le principali rotte di traffico. La media ponderata timecharter ha perso oltre 1.000 dollari attestandosi a USD 6.280 al giorno, il minimo da cinque mesi. La tendenza depressionaria è stata accentuata dalla dichiarazione di forza maggiore in Brasile per un incidente che ha riguardato la Samarco, una joint-venture tra Vale e BHP Billiton. Le caricazioni verranno interrotte quando si esauriranno le scorte di minerale che secondo le fonti, ammontano a 1,8 milioni di tonnellate. Inoltre, tutte le operazioni di Samarco rimarranno sospese fin tanto che non termineranno le inchieste in corso e non verranno sviluppati piani di rettifica. Ma non è solo la forza maggiore che deprime i noli, sono anche i macro fattori che riguardano il settore, come una minore domanda e una eccedenza di navi. I fissati spot si sono dimezzati nella settimana a 27, contro 46 nella precedente settimana. Oltre al fattore Brasile, anche le festività di Diwali in Asia hanno contribuito alla minore attività. Per i viaggi dall’Australia, una nave del 2004 è stata fissata con consegna Dalian, per trip via costa orientale Australia riconsegna Singapore-Giappone a USD 9.000 al giorno. Nel mercato a periodo, è riportata fissata la Alpha Prudence del 2008 per sei mesi a USD 9.000 al giorno. Anche la curva a termine si è indebolita e il nolo timecharter per il primo trimestre è quotato a USD 5.936 al giorno, da USD 6.590 di una settimana prima. Per quanto riguarda le Panamax (70.000-95.000 dwt), il mercato dell’Atlantico è pervaso da un’aria di rassegnazione con i noleggiatori che continuano a spingere i noli più in basso sulla base di scarsi volumi di carichi e forte disponibilità di navi. Per quanto riguarda i carichi da costa orientale Sud America, il quadro è più severo poiché le navi che arrivano in zavorra dal Sud Africa sono in netta eccedenza rispetto agli scarsi stem disponibili e ai viaggi in Atlantico o fronthaul. I noli sono quindi scesi poiché gli armatori fissano al 3
meglio solo per coprire le loro posizioni. I fronthaul valgono ora USD 9.000 al giorno + USD 90.000 BB base APS, come ottenuto da una Kamsarmax giapponese, e USD 6.500-7.000 base APS senza BB per viaggi in Atlantico per Skaw-Pass. I livelli di nolo per i viaggi in Nord Atlantico sono apparsi leggermente più positivi con fissati solo leggermente inferiori all’ultimo fatto base APS. Un miglioramento della domanda di minerale dal Golfo americano, Baltico e costa settentrionale Sud America ha dato al mercato qualche sollievo in termini di possibilità in Atlantico. Per date più avanzate, le opportunità di fronthaul di grano e minerale in Atlantico rimangono limitate con le offerte dei noleggiatori in linea con la curva del mercato cartaceo e le aspettative di mercato per l’anno di calendario 2016. Il mercato del Pacifico ha registrato ulteriori cadute, in linea con l’Atlantico e il Sud America. Essendo diminuiti i fronthaul e i round voyage in Atlantico, è venuto meno anche l’ottimismo in Far East e gli armatori hanno iniziato a competere in maniera più aggressiva per i round di breve durata. Questo ha avuto l’effetto di far diminuire i noli e, in alcuni casi, per i bassi noli APS, gli armatori hanno fissato equivalenti DOP tra USD 2.000 e USD 3.000 al giorno. Round voyage dall’Australia occidentale sono stati coperti a USD 3.700 al giorno + USD 75.000 base APS e brevi round voyage in Indonesia a USD 3.750 + USD 27.000 BB. Carichi per il Golfo Persico e l’India hanno continuato ad imporre un premio e Kamsarmax e post-Panamax hanno ottenuto in alcuni casi noli base DOP intorno a USD 4.000 al giorno. Il mercato a periodo ha registrato qualche attività e una Kamsarmax moderna ha ottenuto per breve periodo USD 5.500 al giorno. A questi noli, naturalmente, gli armatori sono riluttanti a fissare per periodi più lunghi. COMPRAVENDITA Questa settimana il mercato della compravendita si è mostrato abbastanza attivo riportando un certo numero di unità compravendute. Con riferimento al mercato delle cisterne tuttavia, non è stato registrato un significativo aumento dei valori tale da rispecchiare l’attuale andamento del mercato dei noli. Tra le unità compravendute da segnalare la vendita della Aframax MT EXPLORER (105.715 DWT – Blt. 1999 Namura – Sulzer – Zinc Coated / Coiled – 13.114 LDT) a compratori del Far East per circa USD 15.75 MLN. Tra le unità di più piccola dimensione si evidenzia la vendita della MT ARDMORE CALYPSO e della MT ARDMORE CAPELLA (17.589 DWT / 17.567 DWT – Blt. 2010 Samho – Man- Burmeister & Wain – IMO II/III) ad acquirenti di Singapore (Brostrom) per circa USD 19 MLN ciascuna. Per quanto concerne il mercato delle Bulk Carriers, da evidenziare che acquirenti greci hanno acquistato la MV STAR AQUARIUS (60.916 DWT – Blt. 2015 Japan Marine – Man-Burmeister & Wain – 5/5 stive/boccaporte – gru 4x30t) per circa USD 23 MLN. Da segnalare inoltre la vendita a compratori al momento non ancora noti della MV GALVESTON e della MV BYRON (51.201 DWT – Blt. 2002 / 2003 New Century – Man-Burmeister & 4
Wain – 5/5 stive/boccaporte – gru 4x30t - Semi open/box) rispettivamente per USD 6 MLN e USD 6.5 MLN. Il mercato delle nuove costruzioni questa settimana non ha registrato un significativo numero di ordinativi; tra questi ultimi si segnala che il gruppo armatoriale Eletson Corp. si è reso protagonista dell’ordine di 1 unità cisterna da 175.000 DWT presso il cantiere SWS con consegna prevista nel 2018 per circa USD 50 MLN. Per quanto concerne il mercato della demolizione questa settimana si è registrato un timido aumento dei valori: il Bangladesh si è nuovamente affermato mercato di riferimento avendo pagato 305 USD/LDT per le Bulker e 335 USD/LDT per le Tanker seguito dal Pakistan che ha invece pagato 300 USD/LDT per le Bulker e 330 USD/LDT per le Tanker. India e Turchia hanno infine pagato rispettivamente 290-180 USD/LDT per le Bulker e 320-185 USD/LDT per le Tanker. ALTRE NOTIZIE John Michael Radziwill, a.d. di C Transport Maritime (CTM), uno dei cinque fondatori di Capesize Chartering, invita gli armatori membri ad essere meglio informati e a non fissare le navi a qualunque prezzo. La proposta è di seguire l’esempio degli armatori di VLCC, offrendo una nuova app che illustri nel dettaglio i recenti fissati di grandi bulkcarrier per portare una maggiore trasparenza in un mercato piuttosto opaco. La nuova app, che sarebbe modellata su quella lanciata dal pool di VLCC Tankers International (TI) nel febbraio 2014, potrebbe essere disponibile per download gratuito prima della fine dell’anno. La app di TI elenca i recenti fissati e valori in dollari con frecce che indicano la direzione del mercato e il profitto realizzato sul capitale. Mr Radziwill ritiene che il mercato dei noli di carico secco, e in particolare il segmento delle Capesize, sia eccessivamente pervaso da sentimenti negativi, mentre gli armatori devono battersi per ottenere rate di nolo migliori. La riduzione dei costi per migliorare la competitività potrebbe creare un giro potenzialmente disastroso di noli molto bassi con il rischio di incidenti. Gli armatori di navi da carico secco sono frammentati e quelli con bassi volumi da muovere possono prendere decisioni basate su informazioni scarse o insufficientemente chiare circa le condizioni del mercato. I noli dei carichi secchi sono probabilmente i peggiori da lungo tempo e la fiducia nel mercato è in ribasso. Inoltre, la comunità armatoriale non deve sentirsi in colpa per l’eccesso di nuove costruzioni. Esiste un numero di fattori positivi per il settore delle Capesize, come un tasso di utilizzazione simile a quello di due anni fa, un aumento dei viaggi su lunga tratta dal Brasile e dall’Australia, al massimo storico negli ultimi 12 mesi, e assenza di crescita della flotta nel segmento oltre 100.000 dwt negli ultimi 10 mesi. Inoltre, il prezzo del bunker è sceso in un anno di quasi il 50%. Tuttavia, mentre il settore delle petroliere ha approfittato di questo a proprio beneficio, il settore delle bunlkcarrier ha dato via questo vantaggio. Mr Radziwill mette in guardia contro il mercato degli FFA che non sempre segue la logica del mercato fisico. 5
La China Merchants Energy Shipping, ramo cisterne e bulkcarrier del conglomerato statale China Merchants Group, sta per ordinare 10 very large ore carrier (VLOC) con le quali la sua flotta di Valemax salirà a 14 unità. La compagnia, quotata alla borsa di Shanghai, ha già ottenuto l’approvazione del consiglio di amministrazione ed è in attesa del via da parte degli azionisti. Tutte e 10 le bulkcarrier giganti avranno un contratto di trasporto per 25 anni con la compagnia brasiliana Vale per trasportare minerale di ferro e di manganese dal Brasile alla Cina sulla base di un precedente accordo che CMES ha concluso con Vale. Otto delle navi saranno costruite presso cantieri non associati e due presso la China Merchants Heavy Industries, ramo costruzioni navali di CMG. La CMES ha già quattro Valemax acquistate di seconda mano in luglio dalla compagnia mineraria brasiliana per 448 milioni di dollari con contratti di trasporto simili. Nel frattempo, le connazionali Cosco e China Shipping, che hanno firmato anch’esse un accordo di base con Vale per le nuove costruzioni, hanno già preso decisioni simili. Il mese scorso i cantieri Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding hanno confermato che la China Ore Shipping, una joint-venture tra i due conglomerati stava per concludere un accordo per la costruzione di sette Valemax presso il cantiere. Le bulkcarrier da 400.000 dwt hanno un prezzo di circa 90 milioni di dollari ciascuna e la loro consegna è prevista dalla fine del 2017. Questi contrati di costruzione, se realizzati, faranno aumentare la flotta Valemax gestita dai cinesi a 32 navi, comprese quattro navi date in leasing alla China Shandong Shipping. Vale, da parte sua, si aspetta che il numero delle Valemax raggiunga in futuro le 64 unità, sulla base della continua crescita della domanda cinese di minerale di ferro. Durante la presentazione dei risultati finanziari per il terzo trimestre, i dirigenti di compagnie armatoriali quotate in borsa hanno concordato sul fatto che il settore dei trasporti di greggio registrerà una stagione invernale altamente remunerativa, una opinione condivisa anche dagli analisti. Ma hanno anche espresso la fiducia che l’orderbook corrente non sia ancora sufficientemente grande da minacciare i noli del prossimo anno. I noli delle petroliere da greggio sono già tendenti al rialzo, ma anche volatili, dopo essere aumentati nella prima parte dell’anno ed essere poi crollati in estate, pur essendo sempre più alti delle medie storiche. Nikolas Tsakos, a.d. della Tsakos Energy Navigation (TEN) quotata in borsa, e anche presidente della Intertanko, ritiene che vi siano buone prospettive per il mercato spot e un interesse incoraggiante da parte dei noleggiatori per contratti a lungo termine. Le prospettive per il 2016, secondo Mr Tsakos, sono simili o migliori di quelle per l’anno in corso e il 2017 non si presenta molto diverso. Gli analisti hanno espresso preoccupazioni per le dimensioni dell’orderbook che vedrà molte nuove VLCC entrare in mercato nella seconda metà del 2016 e nel 2017, ma Mr Tsakos sostiene che quei noleggiatori 6
che si offrono di prendere le navi per tre o cinque anni per coprire il loro fabbisogno di trasporto, mettono in conto le nuove costruzioni quando fanno le loro offerte. Un inverno più rigido nell’emisfero settentrionale potrebbe far aumentare la domanda globale di greggio di 250.000 barili al giorno nel trimestre in corso e la sola domanda cinese dovrebbe aumentare di 100.000 barili al giorno. Non sono previsti tagli produttivi da parte dell’OPEC e i prezzi bassi, se rimarranno tali, favoriranno un aumento della domanda. Secondo Paddy Rodgers della Euronav, non dovrebbero esservi ordinativi nel quarto trimestre di quest’anno poiché buona parte dei nuovi ordinativi sono stati assegnati in previsione della scadenza per gli standard delle emissioni della International Maritime Organization (IMO) Tier III. Inoltre, gli ordinativi con il sostegno di private equity sono scomparsi, un segnale che il finanziamento è più difficile da reperire. Mentre ogni nuovo ordinativo ai cantieri mette a rischio la tenuta del mercato, Mr Rodgers è dell’opinione che l’orderbook corrente sia moderato e gestibile, date le previsioni per i fondamentali del settore. La Cina è diventata importatore netto di greggio a metà degli anni ’90 e ha aumentato rapidamente le sue importazioni negli ultimi 20 anni. Nel settembre 2013, le importazioni petrolifere della Cina hanno superato per la prima volta quelle degli Stati Uniti che mantengono comunque la leadership come consumi di greggio (19,8 milioni b/g contro 11,1 milioni b/g). Tuttavia, mentre la dipendenza degli Stati Uniti dalle importazioni si sta riducendo, per la maggiore produzione interna, la Cina si muove nella direzione opposta. Il forte affidamento della Cina sul greggio di importazione, unitamente alle incertezze geopolitiche nelle principali nazioni produttrici, hanno indotto la Cina ad iniziare a costituire una riserva strategica di greggio con l’intenzione di portarla ad almeno 500 milioni di barili entro il 2020. La IEA stima che la Cina abbia già riserve per 220 milioni di barili e l’aggiunta di altri 280 milioni di barili di greggio nei prossimi cinque anni potrebbe far aumentare la domanda di greggio di 154.000 milioni b/g equivalente a 28 viaggi di VLCC per anno. Sino al 2014, le importazioni di greggio della Cina erano monopolizzate da cinque giganti statali, CNPC, Sinopec, CNOOC, Zhuhai Zhenrong e Sinochem. Alla fine dello scorso anno le quote di importazione di greggio per compagnie non-statali raggiunsero 590.000 b/g, o grosso modo il 10% delle importazioni complessive della Cina. Anche se è ragionevole aspettarsi che la crescita della domanda cinese di greggio (in termini percentuali) sarà inferiore in futuro rispetto al passato, il valore assoluto rimarrà notevole. Il mercato delle petroliere beneficerà anche di altri sviluppi come la realizzazione della riserva strategica e il potenziamento delle importazioni via mare derivante dall’autorizzazione per molte raffinerie del Paese di importare greggio indipendentemente. 7
E’ probabile che la vendita in un breve periodo di tempo di partecipazioni azionarie in compagnie armatoriali di petroliere da parte di importanti investitori, sia dovuta alla necessità di realizzare un profitto piuttosto che all’opinione che il mercato abbia ormai raggiunto il picco massimo. A inizio settimana, la compagnia di private equity Apollo Management ha venduto la sua intera quota del 5,2% nella Teekay Tankers. A questo ha fatto seguito la notizia che Peter Livanos ha venduto la sua tranche da 125 milioni di dollari della Euronav e Greenbriar Equity Group metà della sua quota nella Ardmore Shipping. Una conclusione ovvia da queste vendite sarebbe che gli investitori ritengono che la forza del mercato delle petroliere sia diminuita e una ulteriore ripresa sia quanto meno limitata. Tuttavia, vi sono prove convincenti che le vendite sono più un giudizio sulla performance di questi investimenti piuttosto che la previsione che i mercati delle petroliere dovranno affrontare un brusco declino che intaccherà il valore delle equities. A causa della natura deflazionaria di molti mercati finanziari negli ultimi anni, i profitti previsti dai gestori di fondi si sono ridotti e sarebbero ora in media al 4%-6%, in confronto alle valutazioni più alte del passato. Di conseguenza, il recente rafforzamento del mercato delle petroliere avrebbe incoraggiato i gestori di fondi a cristallizzare le loro posizioni per liberare liquidità per nuovi investimenti. Nell’insieme, queste vendite di partecipazioni sembrerebbero indicare la realizzazione di guadagni da posizioni forti piuttosto che la decisione di uscire prima di un crollo del mercato. L’Africa orientale dipende quasi interamente dalle importazioni di prodotti petroliferi e per effetto di una popolazione in rapido aumento, crescente urbanizzazione e aumento regionale del pil previsto tra il 6 e il 7% nel 2016, la crescita della domanda di prodotti raffinati dovrebbe rimanere sostenuta. Inoltre, la capacità di raffinazione regionale è diminuita a causa principalmente della chiusura nel 2014 dell’unica raffineria del Kenya mentre i nuovi progetti di raffinerie in Uganda e Kenya difficilmente verranno realizzati prima della fine del decennio in corso. Per quanto riguarda le prospettive di domanda di importazione di prodotti in Africa orientale, è importante non considerare solo i Paesi costieri. I porti di Mombasa, Beira e Maputo servono da porti di entrata anche per Paesi senza accesso al mare, come Zambia, Zimbabwe, Ruanda, Burundi, Uganda, Sud Sudan e zone orientali del Congo. Esaminando i fissati spot conclusi, si evidenzia una domanda in rapida crescita con 14 milioni di tonnellate di prodotti puliti fissati per il Kenya dall’inizio dell’anno, in confronto a 12 milioni di tonnellate nell’intero 2014. Le esportazioni dall’India e dal Medio Oriente dominano il mercato tuttavia la chiave per accedere al crescente mercato dell’Africa orientale è il controllo delle installazioni di stoccaggio necessarie per rifornire i mercati interni. Nuovi investimenti in impianti di stoccaggio e oleodotti possono diventare una opportunità per nuovi protagonisti di entrare in mercato. In ogni caso, i fondamentali della domanda di importazione di prodotti 8
nell’area dell’Africa orientale sono sostenuti e con il miglioramento delle infrastrutture, domanda in crescita e limitato aumento della capacità di raffinazione, le importazioni di prodotti proseguiranno nella tendenza alla crescita registrata negli ultimi anni. Una VLCC obsoleta è stata venduta ad un acquirente cinese ad un prezzo difficile da spiegare, sulla base dell’ultima vendita precedente. Sarà tanto se gli acquirenti riusciranno a realizzare 8 o 9 milioni di dollari l’anno nel gestire la nave che ha ancora un anno di vita residuo. Più realisticamente quello che possono fare della nave è impiegarla nello stoccaggio. La vendita riguarda la Cosmic Jewel della Eastern Pacific, costruita nel 1997 dalla Mitsubishi che sarebbe stata venduta per un prezzo soddisfacente di 30 milioni di dollari. Molti ritengono che l’acquirente sia la CSSC, mentre altri legano la vendita ad un equity fund cinese. La piattaforma di valutazione on line indica per la Cosmic Jewel un valore di mercato di 26,02 milioni di dollari e un valore di demolizione di 14,87 milioni di dollari. La vendita ha un prezzo interessante se confrontato con quella di sole due settimane fa in cui la New Shipping di Adam Polemis acquistò una VLCC leggermente più giovane, la GC Guangzhou costruita nel 1999 dalla GC Tankers, affiliata al gruppo HNA. La nave ha passato la visita di classe lo scorso anno. Il prezzo di vendita di questa nave è di 28 milioni di dollari circa. Questo significa che l’acquirente della Cosmic Jewel ha pagato un premio per una nave con un’aspettativa di vita notevolmente inferiore e che la Eastern Pacific è stata fortunata nel non veder confermata la vendita della nave in aprile quando fu erroneamente riportata venduta ad Agritrade di Hong Kong per 26 milioni di dollari. La Eastern Pacific acquistò la Cosmic Jewel come Irving Primrose nel 2003 per 30 milioni di dollari con un timecharter di cinque anni alla Irving Oil al nolo di 30.000 dollari al giorno. La compagnia possiede una flotta diversificata di LPG carrier, bulkcarrier , portacontainer e 17 petroliere. Ha ridotto la sua flotta di VLCC e la Cosmic Jewel è l’ultima nave ad essere venduta. La compagnia si concentra ora sulle petroliere più piccole. Possiede Handysize, come pure tre Suezmax e quattro Aframax, oltre ad avere in ordinazione due Aframax presso i cantieri Sumitomo Heavy Industries. 9
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