FOTOGRAMMETRIA CON METASHAPE STANDARD E CLOUD COMPARE - Giampaolo Beretta

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FOTOGRAMMETRIA CON METASHAPE STANDARD E CLOUD COMPARE - Giampaolo Beretta
FOTOGRAMMETRIA CON METASHAPE
STANDARD E CLOUD COMPARE

In questo articolo descriverò come realizzare un rilievo fotogrammetrico utilizzando i software
Metashape Standard della Agisoft e Cloud Compare. Metashape Standard è la versione base del
software, infatti ne esiste anche una Professional che ha molte più funzioni e, soprattutto, permette
di ottenere dei modelli scalati alle dimensioni reali. La differenza di prezzo tra le due versioni è
notevole. Attualmente la versione standard costa 179 dollari, mentre quella Professional 3499
dollari. Cloud Compare, invece, è gratuito ed open source.
In calce a questo articolo troverete i riferimenti ad un video nel quale ho mostrato come utilizzare i
due software per sviluppare un rilievo fotogrammetrico riportando i risultati ottenuti in termini di
accuratezza rispetto ai punti rilevati in loco con uno strumento GNSS.
Non posso e non voglio affermare che questi due software rappresentano un’alternativa a soluzioni
più complete in quanto ognuno potrà valutare se l’accuratezza ottenuta sia sufficiente per il lavoro
che deve svolgere, oppure se sia necessaria un’accuratezza maggiore.

A mio avviso, come spiegato nel video, l’accuratezza del rilievo di prova che ho eseguito può essere
migliorata aumentando la sovrapposizione trasversale tra le foto ed editando la nuvola sparsa di
punti. Inoltre, un più accurato posizionamento di un paio di Ground Control Points (GCP) avrebbe
giovato.

Il procedimento che illustrerò nel video si articola nei seguenti passaggi:

1 – Pianificazione del volo in termini di rotta che l’APR dovrà seguire, intervallo tra gli scatti, GSD,
velocità di crociera, sovrapposizione tra i fotogrammi. In questo passaggio ho utilizzato un foglio di
calcolo realizzato da me per la pianificazione della missione, il software open source QGIS e Mission
Hub di Litchi. Tra i miei articoli puoi trovare anche come utilizzarli per tale scopo.
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2 – Per l’esecuzione del volo ho utilizzato un Phantom 4 Pro ed ho scattato 211 fotografie che ho
elaborato con Metashape Standard. L’allineamento dei fotogrammi non è stato ottimizzato con i
Ground Control Points (GCP) in quanto la versione Standard del software non lo permette. Questo
implica che la nuvola densa risultante dall’elaborazione conterrà in sé una deformazione non lineare
che non può essere corretta. Inoltre, il modello non sarà scalato alle dimensioni reali.
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3 – Ho caricato la nuvola densa in Cloud Compare assieme alla “nuvola” dei punti rilevati con lo
strumento GNSS. Il software permette di allineare le due nuvole con una trasformazione a sette
parametri: tre traslazioni, tre rotazioni ed una variazione di scala. La deformazione non lineare non è
risolvibile. Il procedimento di georeferenziazione avviene creando una corrispondenza tra i punti
della nuvola (centro dei GCP) ed i punti rilevati in loco.

Nuvole di punti densa e punti rilevati.

Risultato della georeferenziazione.

4 – Per determinare l’accuratezza dell’elaborazione del rilievo fotogrammetrico, ho estratto dalla
nuvola le coordinate dei GCP.
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Poi le ho confrontate con le coordinate dei medesimi punti rilevati con lo strumento GNSS.

A questo punto l’accuratezza del rilevo, almeno in corrispondenza dei GCP, è nota.
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5 – Il passo successivo è stato quello di eseguire l’ottimizzazione dell’allineamento delle foto
sfruttando i GCP. Questa funzione, come detto, non è presente nella versione Standard di
Metashape, ma nella Professional c’è. La nuvola densa così ottenuta è stata importata in Cloud
Compare dal quale ho estratto le coordinate dei GCP mettendole poi a confronto con quelle rilevate.

Come si può notare dal confronto con la tabella riportata al punto 4, gli scarti planimetrici sono più o
meno gli stessi, mentre le quote sono state corrette.

6 – Ho voluto eseguire un’ulteriore prova mettendo a confronto le due nuvole di punti per valutare
quanto influisca la deformazione non lineare del modello. Per farlo ho importato le due nuvole in
Cloud Compare e gli ho chiesto di determinare la distanza tra le due nuvole separando le tre
componenti lungo gli assi cartesiani x, y, z (Est, Nord, Quota).
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Distanza tra nuvole lungo l’asse z.
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Distanza tra nuvole lungo l’asse z nella zona di interesse.

La maggior parte dei punti ha una distanza compresa tra -10 cm e +10 cm dalla nuvola non distorta.

Nel seguito riporto un video che ho caricato su YouTube nel quale mostro l’intero procedimento ed i
risultati ottenuti. Come al solito sono ben accetti i vostri riscontri. Intanto vi auguro buona visione.

Vi ricordo che mi trovate anche su Telegram (https://t.me/giampaoloberetta) dove ho aperto un
canale nel quale vi parlo della mia attività e condivido informazioni
(https://t.me/inggiampaoloberetta).

Ciao!
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