Fondazione Musei Civici di Venezia - Palazzo Ducale - Fondazione ...
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Il Palazzo Capolavoro dell’arte gotica, il Palazzo Ducale di Venezia si struttura in una grandiosa stratificazione di elementi costruttivi e ornamentali: dalle antiche fondazioni all’assetto tre-quattrocentesco dell’insieme, ai cospicui inserti rinascimentali, ai fastosi segni manieristici. Esso è formato da tre grandi corpi di fabbrica che hanno inglobato e unificato precedenti costruzioni: l’ala verso il Bacino di San Marco (che contiene la Sala del Maggior Consiglio) e che è la più antica, ricostruita a partire dal 1340; l’ala verso la Piazza (già Palazzo di Giustizia) con la Sala dello Scrutinio, la cui realizzazione nelle forme attuali inizia a partire dal 1424; sul lato opposto, l’ala rinascimentale, con la residenza del doge e molti uffici del governo, ricostruita tra il 1483 e il 1565. L’ingresso per il pubblico di Palazzo Ducale è la Porta del Frumento (così chiamato perchè vi si trovava accanto l’”Ufficio delle Biade”), che si apre sotto il porticato della facciata trecentesca prospiciente il Bacino San Marco. La storia Le origini Nell’anno 810 il doge Angelo I primi dogi. Partecipazio sposta la sede del I primi insediamenti stabili governo dall’isola di Malamocco nella laguna veneta risalgono alla zona di Rivoalto (l’attuale con ogni probabilità a un Rialto). A questa fase risale momento successivo alla la scelta di far edificare qui il caduta dell’Impero Romano palatium duci, il Palazzo Ducale. d’Occidente (476). Col tempo, Si può ipotizzare che il modello questi insediamenti diventano potesse essere il palazzo di Palazzo Ducale, Venezia sempre più duraturi, tanto Diocleziano di Spalato, anche se da essere considerati vere e delle strutture del IX secolo nulla proprie postazioni d’avamposto è sopravvissuto. dell’Impero Bizantino. All’inizio — Il del IX secolo, quella che ormai Palazzo viene configurandosi come la L’antico castello (X–XI). città di Venezia acquista una Non sappiamo dunque come Palazzo Ducale, Venezia maggiore autonomia, favorita doveva essere l’antico palazzo; dalla lontananza della capitale probabilmente l’area che oggi e sottolineata anche dal punto occupa era costituita da un di vista religioso. La devozione agglomerato di costruzioni di a Teodoro, santo patrono diversa forma e destinazione, orientale, viene sostituita dal protetto e circondato da una culto dell’apostolo Marco, le cui consistente muraglia rafforzata spoglie mortali, secondo una agli angoli da massicce torri storiografia di origine più tarda, e isolato da un canale. Nelle sarebbero state conservate numerose strutture edilizie che nella città lagunare. affollavano quest’area, alla quale Illustrazione dell’antico castello di Palazzo Ducale (IX–XI secolo) > 1
si accedeva da una grande porta aumento del numero delle fortificata, collocata più o meno persone aventi diritto a all’altezza della Porta della partecipare all’assemblea Carta, trovavano posto uffici legislativa, da quattrocento pubblici, il palazzo di giustizia e a milleduecento. I lavori che le carceri, l’abitazione del Doge, condurranno Palazzo Ducale le scuderie, le armerie e altro all’aspetto che ci è familiare ancora. iniziano intorno al 1340 sotto il doge Bartolomeo Gradenigo Il Palazzo del Doge Ziani (1339 – 1343) e interessano l’ala Illustrazione di Palazzo Ducale dal XII secolo Nel X secolo il palazzo è verso il molo. Per questa fase dei parzialmente distrutto da un lavori sono documentati anche incendio. La ricostruzione che alcuni degli artefici coinvolti: nel ne segue è voluta dal doge 1361 ad esempio, si nominano Sebastiano Ziani (1172-1178). un certo Filippo Calendario Grande riformatore, il Doge tajapietra e un Pietro Basejo ristruttura radicalmente l’intera magister prothus. Nel 1365 il area di Piazza San Marco. pittore padovano Guariento Realizza, per il palazzo, due viene chiamato a decorare la nuovi corpi di fabbrica: uno parete orientale della sala con verso la piazzetta, per ospitare un grande affresco, mentre le funzioni legate alla giustizia l’esecuzione del finestrato è e uno verso il Bacino, per le opera dei Delle Masegne. Il funzioni di governo. L’antico Maggior Consiglio si riunisce qui castello chiuso e fortificato per la prima volta nel 1419. viene dunque sostituito con una costruzione più aperta I rinnovamenti del doge Foscari verso la città, per aderire alle e il Quattrocento. nuove esigenze di una struttura Solo nel 1424, sotto il doge politica, economica, sociale Francesco Foscari (1423 – in espansione. Probabilmente 1457), si decide di proseguire l’aspetto che acquisisce quest’opera di rinnovamento Illustrazione di Palazzo Ducale dal XIV secolo Palazzo Ducale in questo anche nell’ala verso la periodo è quello dei maggiori piazzetta, quella destinata al edifici dell’epoca, con le forme “Palazzo di Giustizia”. Il nuovo peculiari dell’architettura edificio si configura come il veneto-bizantina, di cui un proseguimento del “Palazzo esempio tipico è il Fontego dei del Governo”: al piano terra Turchi (attualmente sede del presenta all’esterno un porticato Museo di Storia Naturale). e al primo piano logge aperte, Di questa fase della costruzione anche sul lato verso il cortile; sono sopravvissute solo allo stesso livello della sala del poche tracce, individuabili Maggior Consiglio vi è un vasto sostanzialmente in un resto salone, detto della Libreria (poi di basamento d’Istria e in dello Scrutinio). pavimentazioni in cotto a spina I finestroni e il coronamento di pesce. a pinnacoli riprendono i medesimi motivi decorativi Il Palazzo trecentesco. che caratterizzano la facciata Un nuovo ampliamento si rende sul molo. La facciata sulla necessario alla fine del XIII piazzetta viene completata con secolo. Nel 1297, mutamenti la costruzione della Porta della politici – la cosiddetta “serrata Carta (1438 – 1442), ad opera del Maggior Consiglio” – di Giovanni e Bartolomeo Bon. Illustrazione di Palazzo Ducale dal XV secolo determinano un considerevole A partire dalla Porta della Carta > 2
si avviano i lavori di costruzione L’incendio del 1577. dell’androne Foscari, che si Nel 1577 un altro devastante protraggono per alcuni anni e incendio coinvolge la Sala vengono conclusi sotto il doge dello Scrutinio e la Sala del Giovanni Mocenigo (1478 – Maggior Consiglio, distruggendo 1485). irrimediabilmente i dipinti che le decoravano, opere Le altre ali del palazzo di artisti tra cui Gentile da e gli incendi. Fabriano, Pisanello, Alvise Nel 1483 un grosso incendio Vivarini, Carpaccio, Bellini, Matteo Stom, San Nicola da Tolentino spegne divampa nel lato del palazzo Pordenone, Tiziano. Si procede l’incendio del Palazzo Ducale di Venezia affacciato sul canale, che ospita velocemente a un restauro l’Appartamento del Doge. delle strutture dell’edificio, che Si rendono così necessari conserva l’aspetto originale, importanti lavori, affidati ad che si conclude tra il 1579 e il Antonio Rizzo, che introduce 1580 quando è doge Niccolò da nel Palazzo il nuovo linguagggio Ponte. della Rinascenza. Viene costruito su questo versante Le prigioni e gli interventi un edificio nuovo, con un corpo seicenteschi. di fabbrica che si erge lungo il Sino a quel momento il Palazzo Rio, dal Ponte della Canonica Ducale aveva ospitato, oltre al Ponte della Paglia. I lavori all’Appartamento del Doge, la negli appartamenti ducali Sede del Governo e i Tribunali, si concludono entro il 1510. anche le prigioni (al piano terra, Nel frattempo, Antonio Rizzo a destra e sinistra della porta del è sostituito dal “maestro” Frumento). Solo nella seconda Pietro Lombardo, sotto la cui metà del XVI secolo Antonio da direzione vengono realizzate Ponte ordina la costruzione delle la decorazione scultorea della Prigioni Nuove, costruite da facciata e la Scala dei Giganti; Antonio Contin intorno al 1600 poi, nel 1515 succeduto da e collegate al palazzo dal Ponte Hogenberg, Franz Antonio Abbondi dei Sospiri. L’incendio del Palazzo Ducale di Venezia del 1577 “lo Scarpagnino”. Il trasferimento delle prigioni Incisione Venezia, Museo Correr Palazzo Ducale viene libera spazi al piano terra del completato solo nel 1559. Palazzo Ducale e permette la La posa in opera di due grandi ristrutturazione dell’area del statue di Sansovino, Marte e cortile all’inizio del XVII secolo. Nettuno, sulla Scala dei Giganti, Viene realizzato, nella parte del avvenuta nel 1567, si può dire palazzo di giustizia affacciata sancisca la fine di questa sul cortile, un porticato analogo importante fase di lavori. a quello della facciata di Nel 1574 un altro incendio rinascimentale che gli sta di distrugge però quest’ala, fronte; inoltre, sul lato del cortile danneggiando in particolare opposto all’ala sul molo, a fianco la Sala delle Quattro Porte, dell’arco Foscari, viene eretta l’Anticollegio, il Collegio e il un’ulteriore facciata marmorea Senato, fortunatamente senza ad archi, sormontata da un intaccare le strutture portanti. orologio (1615), su progetto di Si procede immediatamente alla Bartolomeo Manopola. Illustrazione di Palazzo Ducale dal XVI secolo risistemazione delle parti lignee e dell’apparato decorativo. > 3
Il palazzo dopo la fine della In quell’occasione si procede Repubblica. alla rimozione e sostituzione Le funzioni del Palazzo Ducale, di molti capitelli del porticato simbolo e cuore della vita trecentesco, che, restaurati, politica e amministrativa lungo costituiscono oggi il corpus del tutto l’arco della millenaria Museo dell’Opera. storia della Repubblica di Vengono inoltre trasferiti Venezia, non possono che tutti gli istituti, ad eccezione cambiare a partire dal 1797, dell’Ufficio statale per la tutela anno in cui la Serenissima cade. dei monumenti, che ancor oggi Da allora si succedono in città la vi risiede, come Soprintendenza dominazione francese e quella per i Beni Ambientali e austriaca, fino all’annessione Architettonici di Venezia e all’Italia, nel 1866. In questo Laguna. periodo il palazzo diviene sede Nel dicembre del 1923 lo Stato, di diversi uffici, oltre a ospitare proprietario dell’edificio, affida al per quasi un secolo (dal 1811 al Comune di Venezia la gestione 1904) la Biblioteca Nazionale del palazzo, aperto al pubblico Marciana e altre importanti come museo. Dal 1996 Palazzo istituzioni culturali della città. Ducale è a tutti gli effetti parte A fine Ottocento, l’edificio del sistema dei Musei Civici di presenta evidenti segni di Venezia. degrado: il governo italiano decreta allora un ingente finanziamento per provvedere a un radicale restauro. Palazzo Ducale di Venezia > 4
I Percorsi di visita Il percorso di visita suggerito dal museo non segue linearmente i singoli piani del palazzo, ma traccia un itinerario che sale e scende attraversandoli più volte. Dal piano terra, dove sono ospitati i servizi al pubblico, il percorso comincia con il Museo dell’Opera e, passando attraverso lo straordinario cortile, prosegue verso le sale superiori del Palazzo con la visita delle Sale Istituzionali che si sviluppano tra il secondo piano e il piano delle Logge, per concludersi infine con la visita all’Armeria e alle Prigioni. Ci sono poi gli Itinerari Segreti, che non fanno parte del normale percorso del Palazzo, ma sono visitabili solo a condizioni particolari. Percorsi di visita Museo dell’Opera Armeria Il Cortile e le Logge Prigioni Sale Istituzionali Il Museo allestito, al piano terreno, il Museo dell’Opera, destinato a raccogliere dell’Opera queste ed altre importanti vestigia architettoniche del Palazzo. L’Opera, chiamata anche I Capitelli del Museo dell’Opera fabbriceria o procuratoria, sono una parte preziosa e era anticamente una specie importante dello straordinario di ufficio tecnico preposto alla apparato di sculture e rilievi che manutenzione del palazzo e arricchiscono le facciate medievali alla gestione degli innumerevoli di Palazzo Ducale. Non si tratta di interventi di riforma e semplice decorazione, ma di un ristrutturazione subiti nel corso articolato “discorso” allegorico, della sua lunga storia. religioso, morale, politico che certo L’Opera conservava documenti e risultava di più facile lettura e vestigia della propria attività. Uno comprensione all’uomo del XIV e dei più importanti piani di restauro XV secolo che a noi. dei tempi moderni fu varato a I significati delle sculture erano partire dal 1875, e coinvolse sia le poi particolarmente importanti facciate del palazzo che gli antichi nelle decine e decine di capitelli capitelli del portico terreno e del scolpiti, un vero e proprio poema loggiato: ben 42 di questi capitelli, in pietra, popolato di donne, particolarmente antichi, preziosi uomini, bambini, animali, piante, o fragili vennero allora sostituiti segni zodiacali, miti, simboli, vizi, da copie. Gli originali, depositati in virtù raggruppati in storie e favole, palazzo, furono in seguito oggetto, parabole e dimostrazioni, allegorie durante l’ultimo decennio del ‘900, e ammaestramenti morali, in di un accurato lavoro di restauro, un percorso che univa, secondo Museo dell’Opera mentre veniva progettato e un procedimento tipicamente Palazzo Ducale di Venezia > 5
medievale, sacro e profano, Il piano delle Logge consente storia e leggenda, astronomia e un giro lungo le tre ali est, sud e astrologia. Il Museo dell’Opera offre ovest del palazzo, con suggestivi un poetico itinerario lungo questa punti di vista sul cortile e sulla sorta di enciclopedica trattazione. Piazzetta San Marco. Sono le L’allestimento attuale si sviluppa in logge a conferire all’architettura sei sale. del Palazzo quella straordinaria, caratteristica leggerezza. Oggi il piano delle logge Il Cortile e le Logge ospita, nell’ala trecentesca, la Soprintendenza per i Beni Entrati nel Palazzo dalla Porta Ambientali e Architettonici di del Frumento, posta sull’ala sud Venezia, e, nell’ala rinascimentale, più antica, a sinistra è l’ala verso alcuni uffici della direzione dei la Piazzetta, rivolta a ovest, a Musei Civici veneziani, oltre a uno destra l’ala rinascimentale, a est. dei bookshop del Museo. Il cortile è chiuso, di fronte, da un Qui si trovavano gli uffici di varie quarto lato, a nord, in cui Palazzo magistrature. Sulla parete sono Ducale confina con la Basilica di incastonate diverse “bocche di San Marco, che era la cappella leone” , in cui, a partire dalla fine Cortile Palazzo Ducale di Venezia del doge. La piccola facciata del XVI secolo, potevano essere marmorea con l’orologio che vi introdotte denunce di crimini o si trova risale ad un intervento di malversazioni. Una volta introdotto ristrutturazione del 1615. Al centro nella fessura, il biglietto finiva del cortile sono due vere da pozzo, nella cassetta di legno che si massicce e ornatissime fusioni apriva dall’altra parte del muro, in in bronzo risalenti alla metà del corrispondenza dell’ufficio a cui XVI secolo. Le due ali più antiche la denuncia era rivolta. Va detto del palazzo presentano sul cortile che solo raramente questi esposti facciate più semplici e severe, venivano recepiti dal Governo, e in mentre l’ala rinascimentale ha una ogni caso dopo un’attenta verifica. decorazione più ricca che culmina, Notevoli poi sono due lapidi: una sul fondo, con la Scala dei Giganti, trecentesca (1362), in caratteri antico ingresso d’onore, con le due gotici, risale al papato di Urbano V colossali statue di Marte e Nettuno, e promette indulgenze a chi faccia “Bocca di leone” Palazzo Ducale di Venezia scolpite da Sansovino nel 1565, elemosina ai carcerati, l’altra, di simbolo della potenza di Venezia fronte alla Scala dei Giganti, è una per terra e per mare. La scala, raffinata esecuzione di Alessandro ideata da Antonio Rizzo, è contigua Vittoria a ricordo della visita a all’Arco dedicato al Doge Francesco Venezia di Enrico III di Francia Foscari (1423 – 1457), vero arco (1574) e si trova oltre il sontuoso trionfale, a tutto sesto, a fasce accesso alla Scala d’Oro, ornato alterne in pietra d’Istria e marmo ai lati da due gruppi marmorei rosso di Verona, collegato alla Porta realizzati da Tiziano Aspetti nel XVI della Carta attraverso l’androne secolo: rappresentano Atlante che Foscari, da cui oggi, nel percorso di regge la volta celeste (a destra) ed visita, si esce dal palazzo. Ercole che uccide l’Idra (a sinistra). A destra della scala dei Giganti si apre il cinquecentesco Cortile dei Il percorso di visita prevede Senatori, dove questi si adunavano di percorrere la Scala d’Oro per in attesa delle riunioni di governo. salire ai piani superiori. Sulla stessa ala del palazzo, ma dalla parte opposta rispetto alla Scala dei Giganti, si apre, sotto il porticato, la larga Scala dei Censori, costruita nel 1525 forse su progetto dello Scarpagnino. Da qui inizia oggi il percorso di visita ai piani superiori del Palazzo. Scala d’Oro Palazzo Ducale di Venezia > 6
Le Sale Cambi detto il Bombarda, ospita affreschi a soggetto mitologico Istituzionali e raffigurazioni di città e regioni Piano 2 sotto il dominio veneto, realizzati da Jacopo Tintoretto a partire dal Inizia con l’Atrio Quadrato il lungo 1578. Questa decorazione vuole percorso attraverso le Sale mostrare, strettamente connesse Istituzionali del Palazzo, dove si tra loro, la fondazione di Venezia, la svolgeva ai massimi livelli la vita sua indipendenza sin dalle origini e politica e amministrativa della la missione storica dell’aristocrazia repubblica, per secoli oggetto veneziana, secondo il programma d’ammirazione: stupivano la celebrativo già segnato dalla sua immutabilità – peraltro mai decorazione della Scala d’Oro. codificata, mai posta per iscritto – Le opere alle pareti, tra cui Il doge e la sua efficienza capace di sfidare Antonio Grimani in adorazione il tempo, garantendo la pace davanti alla Fede e san Marco in sociale. gloria di Tiziano, furono realizzate solo alla fine del Cinquecento. Atrio Quadrato — Atrio Quadrato Palazzo Ducale di Venezia Questa stanza aveva soprattutto Sala dell’Anticollegio una funzione di anticamera ai Questa sala era l’ anticamera luoghi in cui si riunivano i più d’onore per le ambascerie e le importanti organi di governo. delegazioni che attendevano di Il decoro risale al XVI secolo, essere ricevute dal Collegio, cui durante il dogado di Girolamo era delegata la politica estera dello Priùli, raffigurato sul soffitto, in un Stato. Anche questo ambiente, dipinto di Tintoretto, ornato delle come il precedente, fu restaurato prerogative del potere e dei simboli dopo l’incendio del 1574 e il suo di Giustizia e Pace. apparato decorativo è perciò simile Agli angoli quattro scene bibliche, a quello della Sala delle Quattro che alludono forse alle virtù del Porte, con stucchi ed affreschi doge, e le stagioni, probabilmente sul soffitto. Quello centrale, Sala delle Quattro Porte opera della bottega di Tintoretto. con Venezia in atto di conferire Palazzo Ducale di Venezia Il programma celebrativo era ricompense ed onori, si deve a completato da quattro dipinti di Paolo Caliari detto Veronese. Mitologie che si trovano ora nella Un prezioso fregio orna le sommità sala dell’Anticollegio. delle pareti, e sontuosi sono il Al loro posto vi sono L’angelo camino tra le finestre e la bella annunciante ai pastori di Girolamo porta che immette nella sala del Bassano e opere di soggetto biblico Collegio, adorna di colonne e con dubitativamente attribuite a Paolo un frontone sormontato da un Veronese. gruppo marmoreo di Alessandro — Vittoria. Accanto alle porte sono Sala delle Quattro Porte collocate le quattro tele dipinte La sala aveva la duplice funzione da Jacopo Tintoretto per l’Atrio di anticamera d’attesa e di Quadrato, portate qui nel 1716 passaggio e prende il nome a sostituzione dell’originaria Sala dell’Anticollegio Palazzo Ducale di Venezia da quattro splendide porte decorazione con pannelli di cuoio. incorniciate da preziosi marmi In tutte, le scene mitologiche hanno orientali, sormontati ciascuno significati allegorici del saggio da un gruppo scultoreo che si governo della Repubblica. riferisce all’ambiente al quale dà Sono in questa stanza altre opere accesso. L’aspetto attuale risale celebri tra cui il Ratto di Europa di ad un’imponente ristrutturazione Paolo Veronese. operata dopo il disastroso incendio — del 1574 da Antonio da Ponte su Sala del Collegio progetto di Andrea Palladio. Il Collegio, o Pien Collegio riuniva i Il soffitto a botte, la cui decorazione Savi e la Signoria, organi distinti ed Paolo Veronese, Ratto di Europa a stucchi si deve a Giovanni autonomi. Palazzo Ducale di Venezia > 7
I primi si dividevano in Savi del su quella turca, con il prevalente Consiglio, che si occupavano contributo di navi e uomini soprattutto di politica estera, Savi veneziani. Il resto delle opere di di Terraferma, competenti sulle questa sala è dovuto a Tintoretto questioni inerenti i territori fuori e aiuti. Vi sono raffigurati dogi della laguna e Savi agli Ordini, assistiti dal Salvatore, dalla Vergine che sovrintendevano alle materie e dai Santi. marittime. — La Signoria era composta dai tre Sala del Senato capi della Quarantia e dal Minor Questa sala detta anche dei Consiglio, formato dal doge e Pregadi, perché il doge “pregava” dai sei consiglieri, uno per ogni i membri di partecipare alle sestiere. Questa interrelazione riunioni, ospitava le adunanze tra diverse cariche era uno del Senato, una delle più antiche dei segreti della costituzione istituzioni veneziane, la cui veneziana, che fu in grado di creazione risale al XIII secolo. garantire per secoli da un lato gli Era l’organo deputato a equilibri istituzionali, dall’altro sovrintendere alle materie la pace sociale e fu oggetto di economico-finanziarie, come la ammirazione delle principali produzione, il commercio e la potenze europee. I compiti del politica estera e divenne una sorta Collegio erano soprattutto quelli di comitato ristretto del Maggior di predisporre e coordinare i lavori Consiglio a cui avevano accesso del Senato, leggendo i dispacci solo gli esponenti delle famiglie degli ambasciatori e dei rettori, più abbienti. I lavori di rifacimento Sala del Collegio Palazzo Ducale di Venezia ricevendo le delegazioni straniere della sala dopo l’incendio del 1574 e promuovendo l’attività legislativa avvennero negli anni ottanta del e politica. La decorazione della Cinquecento. Terminato il soffitto, sala fu completata dopo l’incendio si diede inizio alla decorazione del 1574 su progetto di Andrea pittorica, che risulta terminata Palladio. Francesco Bello e completamente nel 1595. Andrea da Faenza lavorarono alla Tintoretto e la sua bottega sono gli realizzazione del rivestimento autori di alcune opere in cui si nota ligneo delle pareti, del tribunale la preminente figura del Cristo; sul fondo e del soffitto intagliato. è forse un’allusione alle funzioni Le splendide tele del soffitto di “conclave” riservate al Senato furono invece commissionate al nella elezione del Doge, tutelata Veronese che le eseguì tra il 1575 dal Figlio di Dio; di Jacopo Palma il e il 1578. Il soffitto del Collegio è Giovane sono invece quattro dipinti uno dei capolavori dell’artista che votivi, legati a vicende storiche celebra qui il Buon Governo della della Repubblica. Repubblica, la Fede su cui esso — riposa e le Virtù che lo guidano e Sala del Consiglio dei Dieci lo rafforzano. Il primo scomparto Il Consiglio dei Dieci fu istituito rettangolare ci presenta la visione in seguito alla congiura ordita del campanile di San Marco che nel 1310 da Bajamonte Tiepolo Sala del Senato emerge dietro alle figure di Marte e altri nobili per rovesciare le Palazzo Ducale di Venezia e Nettuno, signori della guerra istituzioni statali. Essendo stato e del mare. Al centro è Il trionfo costituito per giudicare gli aderenti della Fede e nello scomparto al complotto avrebbe dovuto rettangolare, verso la tribuna, essere un organo provvisorio ma, Venezia con la Giustizia e la Pace. come spesso accade nella storia Tutto attorno, in otto pannelli a delle istituzioni veneziane, finì col forma di T e di L, stanno le Virtù diventare un organo permanente. di Governo. La grande tela posta Le sue competenze si estesero ad sopra il Tribunale, ancora di Paolo ogni settore della vita pubblica: Veronese, esalta la prestigiosa ortodossia religiosa, politica estera, vittoria ottenuta a Lepanto il 7 spionaggio, difesa dello Stato. Sala del Consiglio dei Dieci ottobre 1571 dalla flotta cristiana Da qui il sorgere del mito di un Palazzo Ducale di Venezia > 8
tribunale potente, occhiuto e decorazione era mirata ad spietato al servizio dell’oligarchia enfatizzare la solennità del rituale dominante, le sui sentenze giuridico-politico dello Stato venivano emesse in tempi marciano, che qui trovava uno rapidissimi e con rito segreto. dei suoi cardini più efficaci e più L’assemblea era composta da celebrati. La sistemazione della 10 membri scelti dal Senato ed stanza risale alla metà del XVI eletti dal Maggior Consiglio, a cui secolo; anche questo soffitto si aggiungevano il Doge e i suoi fu affidato al Veronese, che ne sei consiglieri. Di qui i diciassette completò la decorazione nel 1554 riquadri a semicerchio, che ancora con opere volte all’esaltazione del si notano nella sala. “buon governo” della Serenissima. La decorazione del soffitto è Purtroppo anche in questa sala la dovuta a Gian Battista Ponchino tela centrale con San Marco che in collaborazione con il giovane scende ad incoronare le tre Virtù Paolo Veronese e Gian Battista teologali, è una copia il cui originale Zelotti. Intagliato e dorato, è diviso si trova oggi al Louvre. Il grande in venticinque scomparti con camino posto tra le finestre fu all’interno divinità ed allegorie che ideato da Jacopo Sansovino nel illustrano il potere del Consiglio 1553-54. il cui compito, ad immagine del Tutte le stanze in cui si svolgevano tribunale celeste, era di punire funzioni connesse alla giustizia i crimini e liberare l’innocente. erano collegate tra loro in senso L’interpretazione dei singoli quadri verticale, a partire dal piano terra, è particolarmente complessa a con le prigioni chiamate Pozzi, per Paolo Veronese, Giunone che sparge i suoi doni causa dell’ambiguità delle figure proseguire poi al piano delle logge su Venezia Sala del Consiglio dei Dieci mitologiche e della tendenza con l’Avogaria, al primo piano con le Palazzo Ducale di Venezia degli ideatori dei programmi a Quarantie e la sala del Magistrato sovrapporre significati legati alle Leggi, al secondo piano con all’ideologia veneziana a quelli le diverse sale con funzioni di tradizionali. Celebri i dipinti di tribunale- che stiamo ora visitando- Veronese, dal Vecchio orientale fino alle prigioni del sottotetto, i a Giunone che sparge i suoi doni Piombi. su Venezia, mentre l’ ovale al I collegamenti erano garantiti centro con Giove che scende dal anche da scalette, corridoi, cielo a fulminare i vizi è una copia vestiboli. dell’originale dello stesso autore, portato al Louvre da Napoleone Da questa sala si può accedere Bonaparte. all’Armeria — Sala della Bussola Inizia da questa sala la serie degli spazi dedicati alle funzioni della L’Armeria Giustizia. Ed è appunto la statua Paolo Veronese, Vecchio orientale Fin dai tempi più lontani il palazzo della Giustizia che sormonta la Sala del Consiglio dei Dieci fu dotato di un deposito d’armi e di Palazzo Ducale di Venezia grande bussola lignea che dà guarnigioni armate a presidio delle il nome alla stanza, maschera attività di governo. l’angolo e conduce nelle stanze dei La collocazione di questo Tre Capi del Consiglio dei X e degli “deposito” nell’area in cui ora ci Inquisitori (visitabili solo nel corso troviamo è documentata fin dal XIV della visita agli Itinerari Segreti). secolo. In questa stessa epoca la L’ambiente in cui ci troviamo era responsabilità e la cura dell’armeria perciò utilizzato come anticamera vengono affidate al Consiglio dei per coloro che erano stati Dieci, il cui acronimo, CX, appare convocati dal potente magistrato. inciso su molte armi e sugli stipiti E’ dunque un’anticamera, peraltro delle porte. lussuosamente arredata: il Il primo nucleo delle armi qui controsenso è solo apparente, conservate era costituito da perché la magnificenza della Armeria strumenti pronti all’uso, scelti Palazzo Ducale di Venezia > 9
con criteri di efficienza e praticità Quarantia Civil Vecchia d’impiego e costantemente Proseguono le stanze dedicate aggiornati in base ai progressi all’amministrazione della Giustizia. tecnici del settore. La Quarantia, creata dal Maggior Nel tempo a questa dotazione si Consiglio pare già alla fine del XII aggiunsero armi da parata o di secolo, era il massimo organo di rappresentanza e armi oggetto appello dello Stato veneziano. di dono o di scambio in occasioni Originariamente era un unico ufficiali. Si tratta in questi casi di organismo formato da quaranta oggetti preziosi, in cui il valore membri dotati di ampi poteri, Armeria estetico può anche prevalere sulla politici e legislativi. Nel corso del XV Palazzo Ducale di Venezia funzionalità d’uso. L’armeria, infine, secolo le quarantie divennero tre: conserva armi, vessilli e altri reperti Quarantia Criminal (per le sentenze giunti qui perché conquistati come nell’ambito che oggi chiameremmo bottino di guerra o perché oggetto penale), Quarantia Civil Vecchia di sequestri avvenuti per varie (per le cause civili in territorio ragioni. veneziano), Quarantia Civil Nuova La raccolta era vastissima e (per cause civili in terraferma). impressionante, ma dopo la La sala venne restaurata nel XVII caduta della Repubblica, nel 1797, secolo, ma reca ancora, dell’antica venne ampiamente saccheggiata. decorazione, un frammento di Restano oggi oltre 2000 pezzi affresco visibile vicino all’entrata a tra armi bianche e da fuoco, da destra. Le tele che vi sono collocate difesa e da combattimento, oltre attualmente risalgono al Seicento. a elementi da parata, armature e — accessori diversi. Resta comunque Sala del Guariento Liagò una collezione storica molto La sala, anticamente deposito Palazzo Ducale di Venezia importante, con pezzi di enorme d’armi e munizioni, era collegata da valore, strettamente legata alla una scala all’Armeria e al Consiglio storia della Repubblica di Venezia e dei Dieci. Oggi ospita ciò che resta perciò altamente rappresentativa dell’affresco con L’incoronazione della sua vita millenaria. della Vergine e le gerarchie celesti realizzato dal pittore padovano Usciti dalle sale dell’Armeria, la Guariento tra il 1365 e il 1368 per scala dei Censori consente di la parete orientale della Sala del proseguire il percorso delle Sale Maggior Consiglio. Istituzionali del primo piano. L’affresco, celebre e apprezzato esempio del linguaggio gotico- cortese, dai preziosi cromatismi su toni bruniti e dorati, viene quasi Le Sale completamente distrutto da un Istituzionali violento incendio, scoppiato nel Piano 1 1577 in Sala dello Scrutinio e in sala del Maggior Consiglio, in seguito al quale si procede al restauro Liagò delle sale e a un nuovo programma Nel percorso di visita, si accede decorativo, che prevede, per la a questa stanza e alle seguenti vasta parete del trono ove era dopo la visita al secondo piano, l’affresco del Guariento, una grande proveniendo dall’Armeria. tela con il Paradiso. Per eseguirla, Nel dialetto veneziano “liagò” la Repubblica bandisce nel 1582 significa veranda o terrazzo chiuso un concorso cui partecipano i più da vetrate. Questo ambiente importanti pittori attivi a Venezia serviva da passeggio e ritrovo per i in quel periodo tra cui Tintoretto, patrizi negli intervalli delle frequenti Veronese, Palma il Giovane, sedute del Maggior Consiglio. Francesco Bassano. La tela esposta Il soffitto di travi dipinte e dorate in questa sala è uno dei bozzetti risale alla metà del Cinquecento, preparatori eseguiti da Tintoretto, mentre le tele alle pareti, sono del nell’ambito di questa vicenda. Sala del Guariento Sei-Settecento. Palazzo Ducale di Venezia > 10
Il concorso è inizialmente del Guariento di cui abbiamo visto assegnato ex aequo a Veronese e i resti e da opere dei più famosi Bassano, ma il lavoro, alla morte artisti dell’epoca. del primo nel 1588 non è ancora Nel dicembre del 1577, un iniziato. Sarà quindi affidato a incendio divampato nella vicina Tintoretto che lo realizzerà in sala dello Scrutinio le distrusse, modo sensibilmente diverso, col danneggiando gravemente anche preponderante aiuto del figlio la struttura della sala. Venne Domenico, entro il 1592. quindi avviata una decorazione — che vide impegnati artisti come Sala del Maggior Consiglio Veronese, Jacopo e Domenico È la sala più grande e maestosa Tintoretto, Palma il Giovane, di Palazzo Ducale e, con i suoi secondo un programma che 53 metri di lunghezza e 25 di prevedeva alle pareti episodi della larghezza , è una delle più vaste storia veneziana con particolare d’Europa. Qui si tenevano le riferimento ai rapporti col papato assemblee della più importante e l’impero, sul soffitto le gesta di magistratura dello stato veneziano: cittadini valorosi e le Virtù, mentre il Maggior Consiglio. lo spazio centrale era riservato alla Organismo molto antico, era glorificazione della Repubblica. formato da tutti i patrizi veneziani, I dodici dipinti laterali, sei per a prescindere dal prestigio, dai lato, ricordano particolari atti di meriti o dalle ricchezze. valore o episodi bellici accaduti Per questo, nonostante col lungo l’arco della storia della città. trascorrere dei secoli il Senato Immediatamente sotto il soffitto tendesse a limitarne sempre più corre un fregio con i ritratti dei i poteri, esso fu sempre sentito primi settantasei dogi della storia come il baluardo dell’antica veneziana (gli altri si trovano nella uguaglianza repubblicana, sia sala dello Scrutinio). Si tratta di pure ristretta al solo ambito effigi immaginarie, visto che quelle nobiliare. Il Maggior Consiglio precedenti il 1577 furono distrutte aveva diritto di controllo su nell’incendio, commissionate a tutte le altre magistrature e Jacopo Tintoretto ma eseguite cariche dello Stato che, quando in gran parte dal figlio Domenico. esorbitavano troppo dai loro Sul cartiglio che ogni doge tiene in poteri, venivano prontamente mano sono riportate le opere più ridimensionate. I 1200-2000 importanti del suo dogado. Il doge nobili che lo costituivano non Marin Faliero, che tentò un colpo Sala del Maggior Consiglio cessarono mai, infatti, di sentirsi di stato nel 1355, è rappresentato Palazzo Ducale di Venezia gli autentici depositari del diritto da un drappo nero: condannato statale, da cui tutte la altre in vita alla decapitazione e alla magistrature derivavano. In questa damnatio memoriae, ossia alla sala si effettuavano anche le cancellazione totale del suo nome e prime fasi dell’elezione del doge della sua immagine, come traditore che proseguivano in quella dello dell’istituzionen repubblicana. Scrutinio. Lungo un’intera parete, dietro al Le procedure erano estremamente trono, si staglia la più grande tela Jacopo e Domenico Tintoretto lunghe e complesse per evitare del mondo, il Paradiso, realizzata Il Paradiso possibili brogli elettorali. da Jacopo Tintoretto e dalla sua Palazzo Ducale di Venezia Ogni domenica, al suono della bottega tra il 1588 ed il 1592 al campana di San Marco, i membri posto dell’affresco del Guariento. si riunivano sotto la presidenza — del Doge che sedeva al centro Sala dello Scrutinio. della pedana, mentre i consiglieri L’immensa sala si trova nell’ala di occupavano seggi disposti secondo palazzo Ducale edificata fra il terzo la lunghezza della sala in file ed il quinto decennio del XV secolo, doppie, dandosi la schiena. durante il dogado di Francesco Ristrutturata nel corso del XIV Foscari (1423–1457). Il grande Sala dello Scrutinio secolo, era decorata dall’affresco ambiente era stato dapprima Palazzo Ducale di Venezia > 11
destinato a ospitare i preziosi decorazione volta all’esaltazione manoscritti lasciati dal Petrarca della saggezza politica, ma non si e dal Bessarione alla Repubblica deve dimenticare che l’ambiente (1468): e infatti anticamente fu “pensato” all’incirca nel lasso questa sala era denominata della di tempo che intercorre tra la Libreria. Poi, nel 1532, venne deciso battaglia di Lepanto (1571) e di tenervi pure gli scrutinii, ossia le l’Interdetto (1606): da un lato operazioni di conteggio elettorale quindi, in un contesto di orgoglio e/o deliberativo che assiduamente per la vittoria ottenuta, dall’altro in scandivano i ritmi della politica un momento in cui , con particolare veneziana, basata – come è noto impegno, settori dell’aristocrazia – su un sistema assembleare che veneziana cercavano di imprimere aveva il suo epicentro nel vicino nuovo dinamismo alla politica della salone del Maggior Consiglio; repubblica, sfidando la Spagna di sicché per un certo periodo qui Filippo II e la Santa Sede. convissero due diverse funzioni, Nel fregio sotto il soffitto continua quella culturale e quella politica. la serie dei dogi iniziata nell’attigua In seguito alla realizzazione della sala del maggior Consiglio, mentre Libreria sansoviniana, questa sala la parete sud è decorata da un Sala dello Scrutinio Palazzo Ducale di Venezia rimase destinata unicamente alle Giudizio Universale, di Jacopo operazioni elettorali, a cominciare Palma il Giovane, dipinto fra il 1594 dalla più importante, quella del ed il 1595, idealmente collegato al Doge. Paradiso del Maggior Consiglio. L’attuale decorazione fu realizzata La sala è chiusa a nord da un -dopo un disastroso incendio che maestoso arco trionfale. Opera colpì quest’ala del palazzo nel di Andrea Tirali, venne eretto in 1577- tra il 1578 ed il 1615; il soffitto, onore del doge Francesco Morosini assai ricco, venne disegnato dal Peloponnesiaco, morto nel 1694 pittore-cartografo Cristoforo durante la guerra in Morea. Andrea Vicentino, Sorte. Nei diversi comparti sono Sono esposte qui tre importanti La battaglia di Lepanto, 1571 riprodotti episodi di storia militare sculture: Adamo, Eva e il Sala dello Scrutinio Palazzo Ducale di Venezia che esaltano le gesta dei veneziani, Portascudo. Sono gli originali delle con particolare riferimento alla opere concepite per decorare le conquista dell’impero marittimo: facciate dell’Arco Foscari nel cortile fa eccezione solo l’ultimo ovale, del Palazzo; capolavoro di Antonio che ricorda la presa di Padova, Rizzo, realizzate tra il 1462 ed il nel 1405. Le pareti raccontano le 1471. battaglie vinte dall’809 al 1656: — particolarmente suggestivo, su Sala della Quarantia Criminal quella orientale, il dipinto con La e Sala dei Cuoi. battaglia di Lepanto di Andrea Ecco un’altra stanza dedicata Vicentino, del 1571, contornato all’amministrazione della Giustizia. Le statue di Antonio Rizzoesposte in Sala dello da altre scene di battaglia: la Questa era la sala di una delle Scrutinio Vittoria dei Veneziani sui Turchi ai tre Quarantie, cioè le massime Palazzo Ducale di Venezia Dardanelli di Pietro Liberi, dipinto magistrature d’appello dello Stato fra il 1660 e il 1665 e la Vittoria veneziano. Creata nel corso del dei Veneziani sui Turchi in Albania XV secolo, la Quarantia Criminal di Pietro Bellotti, del 1663; anche si occupava delle sentenze la parete ovest riporta episodi nell’ambito che oggi chiameremmo bellici, tra cui La conquista di Tiro penale. Era un organismo di grande di Antonio Aliense, del 1590 ca. importanza: poichè i suoi membri e la Vittoria navale di Veneziani facevano parte anche del Senato, a Giaffa contro gli Egiziani di potevano essere investiti anche di Sante Peranda, dipinto tra il poteri legislativi. La sala è decorata 1598 e il 1605. Potrebbe stupire da stalli lignei del XVII secolo; la tutta questa celebrazione della stanza successiva ne costituiva virtù guerriera in una sala che, l’archivio: si presume perciò che per la sua delicata funzione, le sue pareti fossero rivestite Sala della Quarantia Criminal avrebbe piuttosto richiesto una di scaffalature ed armadi, dei Palazzo Ducale di Venezia > 12
quali vuol rendere un’idea quello tribunale di Palazzo, oltrepassa il addossato al muro di fondo: mobile canale attraversando il ponte per non originario, come del resto i raggiungere la cella nella quale “cuoridoro” cioè i cuoi ricamati in sconterà la pena e può appena oro sulle altre pareti. intravvedere, attraverso le piccole — finestre, la laguna, San Giorgio, la Sala del Magistrato alle Leggi libertà. Questa era la sala che ospitava la magistratura dei Conservatori Dal ponte si accede alle Prigioni Il Ponte dei Sospiri ed esecutori delle leggi e ordini Nuove. Palazzo Ducale di Venezia degli uffici di San Marco e di Rialto, — creata nel 1553 ed affidata a tre Le Prigioni Nuove patrizi che avevano il compito di Il Palazzo Ducale, sede di tutti gli far osservare la normativa che istituti governativi della Repubblica, regolava l’avvocatura. compresi quelli della Giustizia, In una città-Stato come Venezia, ospitava anche i luoghi di pena e città mercantile per eccellenza, il detenzione. A partire dalla seconda settore giudiziario rivestiva enorme metà del Cinquecento, si decise di importanza (si pensi in primo luogo costruire un nuovo edificio al di là allo sterminato numero di cause, liti del rio di Palazzo, completamente e processi innescati dalla presenza destinato a funzioni carcerarie, di un vasto mercato come quello con sale ad uso dei magistrati di di Rialto) anche perché basato non Notte al Criminal. La costruzione sul diritto imperiale o comune o di queste Prigioni Nuove, collegate romano, ma su di una prassi del al Palazzo con la successiva tutto peculiare alla civiltà lagunare. realizzazione del Ponte dei Sospiri, aveva il proposito di migliorare le La visita alle Prigioni comincia con condizioni di vita dei prigionieri una piccola scala in discesa che con celle più grandi, illuminate e dalla Sala del Magistrato alle Leggi areate. Malgrado ciò, alcune sezioni conduce in uno stretto corridoio delle nuove prigioni non parvero che non è altro che uno dei due rispondere a questo intento, e attraversamenti del celebre Ponte particolarmente critica appare dei Sospiri. la vivibilità dei settori strutturati con un corridoio di ronda lungo i quattro lati e i gruppi di celle disposti verso l’interno dell’edificio. Le Prigioni Ogni cella era rivestita, secondo la tradizione, con tavole di legno Ponte dei Sospiri di larice incrociate e inchiodate Il ponte dei Sospiri fu realizzato fittamente lungo le pareti, sul nel 1614 per unire il Palazzo Ducale pavimento e sulla volta. Le Prigioni all’edificio adiacente destinato alle Nuove rappresentano per l’epoca in Prigioni Nuove. cui sono state erette uno dei primi Chiuso e coperto, è costituito esempi, se non il primo in Europa, da due corridoi separati da una di costruzione isolata a blocco, parete. Uno collega le Prigioni alle unifunzionale, destinata a prigione Sale del Magistrato alle Leggi e di Stato. Dopo aver effettuato la della Quarantia Criminal al piano visita del primo piano delle prigioni nobile del Palazzo Ducale; l’altro è possibile tornare subito al Ponte mette in comunicazione le Prigioni dei Sospiri, oppure visitare anche con le Sale dell’Avogaria e col i due piani sottostanti e il cortile Parlatorio. Entrambi i corridoi, delle prigioni; seguono poi alcune inoltre, sono collegati alla scala di celle in cui è stata collocata una servizio che dai Pozzi sale fino ai raccolta di ceramiche provenienti Piombi. Il celebre soprannome di da diversi scavi archeologici in “ponte dei sospiri” risale all’epoca zona , disposte lungo il percorso romantica, e si riferisce al sospiro che ricollega di nuovo al ponte dei Le Prigioni Nuove del prigioniero che, uscendo dal Sospiri e, di là, alla Sala dei Censori. Palazzo Ducale di Venezia > 13
Le Sale del Maggior Consiglio del 1297 ma solo più tardi, agli inizi del Istituzionali ’500, venne decisa una serie di restrizioni a tutela dell’aristocrazia: Piano delle Logge vietati i matrimoni tra patrizi ed appartenenti a diverse classi sociali Sala dei Censori , incrementati i controlli volti ad Torniamo a percorrere le sale accertare i titoli di nobiltà ecc. dedicate agli organi di giustizia. La competenza di questa materia La magistratura dei Censori fu delegata all’Avogaria di nacque nel 1517, su iniziativa di Comun, cui venne pure affidata la Marco Foscari di Giovanni, cugino compilazione del Libro d’oro delle del doge Andrea Gritti (1523-1538) nascite, nel quale erano registrate e nipote del grande Francesco le fedi di battesimo dei patrizi; Sala dei Censori Foscari. La sua denominazione e pertanto, se qualcuno non fosse Palazzo Ducale di Venezia le incombenze sono riconducibili stato regolarmente notificato, alla temperie politico-culturale rischiava di trovarsi escluso dalla umanistica: i Censori non erano nobiltà, e quindi dall’ingresso in infatti un organo giudicante, ma Maggior Consiglio e dall’ attività consulente soprattutto sul piano politica; divenne poi obbligatorio morale, come si evince dal numero per ogni patrizio produrre dei suoi membri, che erano due, all’Avogaria pure il certificato di ossia teoricamente incapaci di matrimonio, qualunque fosse esprimere una maggioranza. Loro la condizione sociale della compito era quello di reprimere il moglie. Esisteva inoltre un Libro broglio, la corruzione elettorale, d’argento in cui erano descritte difendendo così l’integrità delle le famiglie dell’ordine cittadino istituzioni pubbliche. Alle pareti originario, ossia quelle che, una serie di dipinti di Domenico accanto ai requisiti di “civiltà” e Tintoretto ritraggono alcuni “onorevolezza” potevano vantare magistrati e, al di sotto, gli stemmi un’antica origine veneziana: esse di coloro che ricoprirono tale fornivano allo Stato i quadri della carica. burocrazia, a cominciare dalla — Cancelleria ducale. Il Libro d’oro Sala dell’Avogaria de Comun e quello d’argento erano custoditi L’Avogaria de Comun era in uno scrigno collocato in questa Sala dell’Avogaria Comun un’antichissima magistratura, sala, dentro un armadio che Palazzo Ducale di Venezia come indica lo stesso nome: conteneva anche tutti i documenti risale infatti all’epoca comunale inerenti alla legittimità dei titoli. (XII° secolo). Compito dei tre Quello che si vede oggi occupa i tre avogadori era di tutelare il principio lati di una nicchia, è settecentesco, di legalità, ossia la correttezza laccato di bianco con decorazioni nell’applicazione delle leggi. in oro. Gli avogadori non raggiunsero mai — il prestigio ed il potere dei Dieci, Sala della Milizia da Mar tuttavia rimasero pur sempre una Formato da una ventina di patrizi delle magistrature più autorevoli tratti dal Senato e dal Maggior sino alla caduta della Repubblica. Consiglio, questo organo, istituito Vegliavano inoltre sulla purezza a metà del XVI secolo, aveva il del corpo aristocratico, ossia compito di reclutare gli equipaggi sulla legittimità dei matrimoni e per le galere da guerra, compito delle nascite dei patrizi iscritti al non facile, dato il gran numero di Libro d’oro, la cui compilazione persone necessarie all’ampia flotta era appunto affidata all’Avogaria. veneziana. Al contrario di quanto In questa sala alcuni avogadori si potrebbe credere, venivano sono ritratti in atto di devozione assoldati in primo luogo vogatori di fronte alla Vergine, al Cristo liberi tratti dal mondo produttivo risorto o ai santi. Sala dello Scrigno. veneziano, ossia dalle corporazioni Sala della Milizia da Mar La classe nobiliare veneziana di arti e mestieri che erano ritenute Palazzo Ducale di Venezia trasse origine dalla “Serrata” > 14
le più dirette interessate alla La scala, ideata da Antonio Rizzo, salvaguardia della patria. Affine è visivamente unita alla Porta della a questa magistratura era quella Carta attraverso l’ androne Foscari, denominata dei Provveditori che si conclude in un arco a tutto all’armar, le cui competenze sesto a fasce alterne in pietra concernevano però soprattutto d’Istria e marmo rosso di Verona. l’allestimento ed il disarmo delle navi, cioè gli scafi e le provviste A destra della scala dei Giganti di bordo. Gli arredi a dossali sono si apre la Scala dei Senatori, cinquecenteschi mentre le torciere da cui si raggiunge l’omonimo a muro risalgono al XVIII secolo. cortile e, attraverso l’androne Foscari, l’uscita dal Palazzo dalla La sala successiva, sede della monumentale, gotica Porta della Cancelleria ducale inferiore, oggi Carta. ospita il bookshop del palazzo. Nel percorso di visita, uscendo da qui ci si ritrova nella loggia, di fronte alla Scala dei Giganti. Qui, tra le due colossali statue di Marte e Nettuno, scolpite da Sansovino nel 1565, simbolo della potenza di Venezia per terra e per mare, il doge veniva solennemente incoronato in presenza di una folla numerosa. Scala dei Giganti Palazzo Ducale di Venezia Porta della Carta Palazzo Ducale di Venezia > 15
Informazioni generali Sede Palazzo Ducale Piazza San Marco, Venezia — Come arrivare Vaporetto Linea 1 fermata Vallaresso o San Zaccaria Linea 2 fermata Giardinetti Palazzo Ducale di Venezia Linea 5.1 / 5.2 / 4.1 fermata San Zaccaria — Orari e biglietti Palazzo Ducale Per scoprire gli orari di visita e le tariffe dei “Musei di Piazza San Marco”consulta il sito web di Palazzo Ducale: www.palazzoducale.visitmuve.it — Prenotazioni - on-line: www.palazzoducale.visitmuve.it - tramite call center: 848082000 (dall’Italia); +39 041 Vittore Carpaccio, Leone di San Marco Palazzo Ducale di Venezia 42730892 (dall’estero abroad) attivo dal lunedì al venerdì, festivi esclusi, dalle ore 09:00 alle ore 13:00 L’ufficio prenotazioni provvederà a rispondere ai clienti anche attraverso la mail prenotazionivenezia@coopculture.it — Seguici su www.palazzoducale.visitmuve.it DucaleVenezia ducalevenezia ducalevenezia Paolo Veronese, Dialettica, Palazzo Ducale, — Palazzo Ducale di Venezia Palazzo Ducale su Google Arts and Culture 16
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