Fondazione Musei Civici di Venezia - Palazzo Ducale - Fondazione ...

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Fondazione Musei Civici di Venezia - Palazzo Ducale - Fondazione ...
Fondazione
Musei
Civici
di Venezia
—
Palazzo Ducale

                 ITA
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Il Palazzo
Capolavoro dell’arte gotica, il Palazzo Ducale di Venezia si struttura in una grandiosa
stratificazione di elementi costruttivi e ornamentali: dalle antiche fondazioni
all’assetto tre-quattrocentesco dell’insieme, ai cospicui inserti rinascimentali, ai
fastosi segni manieristici.
Esso è formato da tre grandi corpi di fabbrica che hanno inglobato e unificato
precedenti costruzioni: l’ala verso il Bacino di San Marco (che contiene la Sala del
Maggior Consiglio) e che è la più antica, ricostruita a partire dal 1340; l’ala verso la
Piazza (già Palazzo di Giustizia) con la Sala dello Scrutinio, la cui realizzazione nelle
forme attuali inizia a partire dal 1424; sul lato opposto, l’ala rinascimentale, con la
residenza del doge e molti uffici del governo, ricostruita tra il 1483 e il 1565.
L’ingresso per il pubblico di Palazzo Ducale è la Porta del Frumento (così chiamato
perchè vi si trovava accanto l’”Ufficio delle Biade”), che si apre sotto il porticato della
facciata trecentesca prospiciente il Bacino San Marco.

La storia
Le origini                           Nell’anno 810 il doge Angelo
I primi dogi.                        Partecipazio sposta la sede del
I primi insediamenti stabili         governo dall’isola di Malamocco
nella laguna veneta risalgono        alla zona di Rivoalto (l’attuale
con ogni probabilità a un            Rialto). A questa fase risale
momento successivo alla              la scelta di far edificare qui il
caduta dell’Impero Romano            palatium duci, il Palazzo Ducale.
d’Occidente (476). Col tempo,        Si può ipotizzare che il modello
questi insediamenti diventano        potesse essere il palazzo di
                                                                           Palazzo Ducale, Venezia
sempre più duraturi, tanto           Diocleziano di Spalato, anche se
da essere considerati vere e         delle strutture del IX secolo nulla
proprie postazioni d’avamposto       è sopravvissuto.
dell’Impero Bizantino. All’inizio    —
                                     Il
del IX secolo, quella che ormai      ­ Palazzo
viene configurandosi come la         L’antico castello (X–XI).
città di Venezia acquista una        Non sappiamo dunque come
                                                                           Palazzo Ducale, Venezia

maggiore autonomia, favorita         doveva essere l’antico palazzo;
dalla lontananza della capitale      probabilmente l’area che oggi
e sottolineata anche dal punto       occupa era costituita da un
di vista religioso. La devozione     agglomerato di costruzioni di
a Teodoro, santo patrono             diversa forma e destinazione,
orientale, viene sostituita dal      protetto e circondato da una
culto dell’apostolo Marco, le cui    consistente muraglia rafforzata
spoglie mortali, secondo una         agli angoli da massicce torri
storiografia di origine più tarda,   e isolato da un canale. Nelle
sarebbero state conservate           numerose strutture edilizie che
nella città lagunare.                affollavano quest’area, alla quale
                                                                           Illustrazione dell’antico castello di Palazzo
                                                                           Ducale (IX–XI secolo)

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si accedeva da una grande porta       aumento del numero delle
fortificata, collocata più o meno     persone aventi diritto a
all’altezza della Porta della         partecipare all’assemblea
Carta, trovavano posto uffici         legislativa, da quattrocento
pubblici, il palazzo di giustizia e   a milleduecento. I lavori che
le carceri, l’abitazione del Doge,    condurranno Palazzo Ducale
le scuderie, le armerie e altro       all’aspetto che ci è familiare
ancora.                               iniziano intorno al 1340 sotto
                                      il doge Bartolomeo Gradenigo
Il Palazzo del Doge Ziani             (1339 – 1343) e interessano l’ala      Illustrazione di Palazzo Ducale dal XII secolo
Nel X secolo il palazzo è             verso il molo. Per questa fase dei
parzialmente distrutto da un          lavori sono documentati anche
incendio. La ricostruzione che        alcuni degli artefici coinvolti: nel
ne segue è voluta dal doge            1361 ad esempio, si nominano
Sebastiano Ziani (1172-1178).         un certo Filippo Calendario
Grande riformatore, il Doge           tajapietra e un Pietro Basejo
ristruttura radicalmente l’intera     magister prothus. Nel 1365 il
area di Piazza San Marco.             pittore padovano Guariento
Realizza, per il palazzo, due         viene chiamato a decorare la
nuovi corpi di fabbrica: uno          parete orientale della sala con
verso la piazzetta, per ospitare      un grande affresco, mentre
le funzioni legate alla giustizia     l’esecuzione del finestrato è
e uno verso il Bacino, per le         opera dei Delle Masegne. Il
funzioni di governo. L’antico         Maggior Consiglio si riunisce qui
castello chiuso e fortificato         per la prima volta nel 1419.
viene dunque sostituito con
una costruzione più aperta            I rinnovamenti del doge Foscari
verso la città, per aderire alle      e il Quattrocento.
nuove esigenze di una struttura       Solo nel 1424, sotto il doge
politica, economica, sociale          Francesco Foscari (1423 –
in espansione. Probabilmente          1457), si decide di proseguire
l’aspetto che acquisisce              quest’opera di rinnovamento
                                                                             Illustrazione di Palazzo Ducale dal XIV secolo
Palazzo Ducale in questo              anche nell’ala verso la
periodo è quello dei maggiori         piazzetta, quella destinata al
edifici dell’epoca, con le forme      “Palazzo di Giustizia”. Il nuovo
peculiari dell’architettura           edificio si configura come il
veneto-bizantina, di cui un           proseguimento del “Palazzo
esempio tipico è il Fontego dei       del Governo”: al piano terra
Turchi (attualmente sede del          presenta all’esterno un porticato
Museo di Storia Naturale).            e al primo piano logge aperte,
Di questa fase della costruzione      anche sul lato verso il cortile;
sono sopravvissute solo               allo stesso livello della sala del
poche tracce, individuabili           Maggior Consiglio vi è un vasto
sostanzialmente in un resto           salone, detto della Libreria (poi
di basamento d’Istria e in            dello Scrutinio).
pavimentazioni in cotto a spina       I finestroni e il coronamento
di pesce.                             a pinnacoli riprendono i
                                      medesimi motivi decorativi
Il Palazzo trecentesco.               che caratterizzano la facciata
Un nuovo ampliamento si rende         sul molo. La facciata sulla
necessario alla fine del XIII         piazzetta viene completata con
secolo. Nel 1297, mutamenti           la costruzione della Porta della
politici – la cosiddetta “serrata     Carta (1438 – 1442), ad opera
del Maggior Consiglio” –              di Giovanni e Bartolomeo Bon.
                                                                             Illustrazione di Palazzo Ducale dal XV secolo
determinano un considerevole          A partire dalla Porta della Carta
>                                                                                                                             2
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si avviano i lavori di costruzione   L’incendio del 1577.
dell’androne Foscari, che si         Nel 1577 un altro devastante
protraggono per alcuni anni e        incendio coinvolge la Sala
vengono conclusi sotto il doge       dello Scrutinio e la Sala del
Giovanni Mocenigo (1478 –            Maggior Consiglio, distruggendo
1485).                               irrimediabilmente i dipinti
                                     che le decoravano, opere
Le altre ali del palazzo             di artisti tra cui Gentile da
e gli incendi.                       Fabriano, Pisanello, Alvise
Nel 1483 un grosso incendio          Vivarini, Carpaccio, Bellini,           Matteo Stom, San Nicola da Tolentino spegne
divampa nel lato del palazzo         Pordenone, Tiziano. Si procede          l’incendio del Palazzo Ducale di Venezia
affacciato sul canale, che ospita    velocemente a un restauro
l’Appartamento del Doge.             delle strutture dell’edificio, che
Si rendono così necessari            conserva l’aspetto originale,
importanti lavori, affidati ad       che si conclude tra il 1579 e il
Antonio Rizzo, che introduce         1580 quando è doge Niccolò da
nel Palazzo il nuovo linguagggio     Ponte.
della Rinascenza. Viene
costruito su questo versante         Le prigioni e gli interventi
un edificio nuovo, con un corpo      seicenteschi.
di fabbrica che si erge lungo il     Sino a quel momento il Palazzo
Rio, dal Ponte della Canonica        Ducale aveva ospitato, oltre
al Ponte della Paglia. I lavori      all’Appartamento del Doge, la
negli appartamenti ducali            Sede del Governo e i Tribunali,
si concludono entro il 1510.         anche le prigioni (al piano terra,
Nel frattempo, Antonio Rizzo         a destra e sinistra della porta del
è sostituito dal “maestro”           Frumento). Solo nella seconda
Pietro Lombardo, sotto la cui        metà del XVI secolo Antonio da
direzione vengono realizzate         Ponte ordina la costruzione delle
la decorazione scultorea della       Prigioni Nuove, costruite da
facciata e la Scala dei Giganti;     Antonio Contin intorno al 1600
poi, nel 1515 succeduto da           e collegate al palazzo dal Ponte        Hogenberg, Franz
Antonio Abbondi                      dei Sospiri.                            L’incendio del Palazzo Ducale di Venezia del
                                                                             1577
“lo Scarpagnino”.                    Il trasferimento delle prigioni         Incisione
                                                                             Venezia, Museo Correr
Palazzo Ducale viene                 libera spazi al piano terra del
completato solo nel 1559.            Palazzo Ducale e permette la
La posa in opera di due grandi       ristrutturazione dell’area del
statue di Sansovino, Marte e         cortile all’inizio del XVII secolo.
Nettuno, sulla Scala dei Giganti,    Viene realizzato, nella parte del
avvenuta nel 1567, si può dire       palazzo di giustizia affacciata
sancisca la fine di questa           sul cortile, un porticato analogo
importante fase di lavori.           a quello della facciata di
Nel 1574 un altro incendio           rinascimentale che gli sta di
distrugge però quest’ala,            fronte; inoltre, sul lato del cortile
danneggiando in particolare          opposto all’ala sul molo, a fianco
la Sala delle Quattro Porte,         dell’arco Foscari, viene eretta
l’Anticollegio, il Collegio e il     un’ulteriore facciata marmorea
Senato, fortunatamente senza         ad archi, sormontata da un
intaccare le strutture portanti.     orologio (1615), su progetto di
Si procede immediatamente alla       Bartolomeo Manopola.                    Illustrazione di Palazzo Ducale dal XVI secolo
risistemazione delle parti lignee
e dell’apparato decorativo.

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Il palazzo dopo la fine della         In quell’occasione si procede
Repubblica.                           alla rimozione e sostituzione
Le funzioni del Palazzo Ducale,       di molti capitelli del porticato
simbolo e cuore della vita            trecentesco, che, restaurati,
politica e amministrativa lungo       costituiscono oggi il corpus del
tutto l’arco della millenaria         Museo dell’Opera.
storia della Repubblica di            Vengono inoltre trasferiti
Venezia, non possono che              tutti gli istituti, ad eccezione
cambiare a partire dal 1797,          dell’Ufficio statale per la tutela
anno in cui la Serenissima cade.      dei monumenti, che ancor oggi
Da allora si succedono in città la    vi risiede, come Soprintendenza
dominazione francese e quella         per i Beni Ambientali e
austriaca, fino all’annessione        Architettonici di Venezia e
all’Italia, nel 1866. In questo       Laguna.
periodo il palazzo diviene sede       Nel dicembre del 1923 lo Stato,
di diversi uffici, oltre a ospitare   proprietario dell’edificio, affida al
per quasi un secolo (dal 1811 al      Comune di Venezia la gestione
1904) la Biblioteca Nazionale         del palazzo, aperto al pubblico
Marciana e altre importanti           come museo. Dal 1996 Palazzo
istituzioni culturali della città.    Ducale è a tutti gli effetti parte
A fine Ottocento, l’edificio          del sistema dei Musei Civici di
presenta evidenti segni di            Venezia.
degrado: il governo italiano
decreta allora un ingente
finanziamento per provvedere a
un radicale restauro.                                                         Palazzo Ducale di Venezia

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I Percorsi di visita
Il percorso di visita suggerito dal museo non segue linearmente
i singoli piani del palazzo, ma traccia un itinerario che sale e scende
attraversandoli più volte.
Dal piano terra, dove sono ospitati i servizi al pubblico, il percorso comincia con
il Museo dell’Opera e, passando attraverso lo straordinario cortile, prosegue
verso le sale superiori del Palazzo con la visita delle Sale Istituzionali che si
sviluppano tra il secondo piano e il piano delle Logge, per concludersi infine con
la visita all’Armeria e alle Prigioni.

Ci sono poi gli Itinerari Segreti, che non fanno parte del normale percorso del
Palazzo, ma sono visitabili solo a condizioni particolari.

Percorsi di visita
     Museo dell’Opera                    Armeria
     Il Cortile e le Logge               Prigioni
     Sale Istituzionali

    Il Museo                             allestito, al piano terreno, il Museo
                                         dell’Opera, destinato a raccogliere
    dell’Opera                           queste ed altre importanti vestigia
                                         architettoniche del Palazzo.
L’Opera, chiamata anche                  I Capitelli del Museo dell’Opera
fabbriceria o procuratoria,              sono una parte preziosa e
era anticamente una specie               importante dello straordinario
di ufficio tecnico preposto alla         apparato di sculture e rilievi che
manutenzione del palazzo e               arricchiscono le facciate medievali
alla gestione degli innumerevoli         di Palazzo Ducale. Non si tratta di
interventi di riforma e                  semplice decorazione, ma di un
ristrutturazione subiti nel corso        articolato “discorso” allegorico,
della sua lunga storia.                  religioso, morale, politico che certo
L’Opera conservava documenti e           risultava di più facile lettura e
vestigia della propria attività. Uno     comprensione all’uomo del XIV e
dei più importanti piani di restauro     XV secolo che a noi.
dei tempi moderni fu varato a            I significati delle sculture erano
partire dal 1875, e coinvolse sia le     poi particolarmente importanti
facciate del palazzo che gli antichi     nelle decine e decine di capitelli
capitelli del portico terreno e del      scolpiti, un vero e proprio poema
loggiato: ben 42 di questi capitelli,    in pietra, popolato di donne,
particolarmente antichi, preziosi        uomini, bambini, animali, piante,
o fragili vennero allora sostituiti      segni zodiacali, miti, simboli, vizi,
da copie. Gli originali, depositati in   virtù raggruppati in storie e favole,
palazzo, furono in seguito oggetto,      parabole e dimostrazioni, allegorie
durante l’ultimo decennio del ‘900,      e ammaestramenti morali, in
di un accurato lavoro di restauro,       un percorso che univa, secondo          Museo dell’Opera
mentre veniva progettato e               un procedimento tipicamente             Palazzo Ducale di Venezia

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medievale, sacro e profano,              Il piano delle Logge consente
storia e leggenda, astronomia e          un giro lungo le tre ali est, sud e
astrologia. Il Museo dell’Opera offre    ovest del palazzo, con suggestivi
un poetico itinerario lungo questa       punti di vista sul cortile e sulla
sorta di enciclopedica trattazione.      Piazzetta San Marco. Sono le
L’allestimento attuale si sviluppa in    logge a conferire all’architettura
sei sale.                                del Palazzo quella straordinaria,
                                         caratteristica leggerezza.
                                         Oggi il piano delle logge
    Il Cortile e le Logge                ospita, nell’ala trecentesca,
                                         la Soprintendenza per i Beni
Entrati nel Palazzo dalla Porta          Ambientali e Architettonici di
del Frumento, posta sull’ala sud         Venezia, e, nell’ala rinascimentale,
più antica, a sinistra è l’ala verso     alcuni uffici della direzione dei
la Piazzetta, rivolta a ovest, a         Musei Civici veneziani, oltre a uno
destra l’ala rinascimentale, a est.      dei bookshop del Museo.
Il cortile è chiuso, di fronte, da un    Qui si trovavano gli uffici di varie
quarto lato, a nord, in cui Palazzo      magistrature. Sulla parete sono
Ducale confina con la Basilica di        incastonate diverse “bocche di
San Marco, che era la cappella           leone” , in cui, a partire dalla fine    Cortile
                                                                                  Palazzo Ducale di Venezia
del doge. La piccola facciata            del XVI secolo, potevano essere
marmorea con l’orologio che vi           introdotte denunce di crimini o
si trova risale ad un intervento di      malversazioni. Una volta introdotto
ristrutturazione del 1615. Al centro     nella fessura, il biglietto finiva
del cortile sono due vere da pozzo,      nella cassetta di legno che si
massicce e ornatissime fusioni           apriva dall’altra parte del muro, in
in bronzo risalenti alla metà del        corrispondenza dell’ufficio a cui
XVI secolo. Le due ali più antiche       la denuncia era rivolta. Va detto
del palazzo presentano sul cortile       che solo raramente questi esposti
facciate più semplici e severe,          venivano recepiti dal Governo, e in
mentre l’ala rinascimentale ha una       ogni caso dopo un’attenta verifica.
decorazione più ricca che culmina,       Notevoli poi sono due lapidi: una
sul fondo, con la Scala dei Giganti,     trecentesca (1362), in caratteri
antico ingresso d’onore, con le due      gotici, risale al papato di Urbano V
colossali statue di Marte e Nettuno,     e promette indulgenze a chi faccia       “Bocca di leone”
                                                                                  Palazzo Ducale di Venezia
scolpite da Sansovino nel 1565,          elemosina ai carcerati, l’altra, di
simbolo della potenza di Venezia         fronte alla Scala dei Giganti, è una
per terra e per mare. La scala,          raffinata esecuzione di Alessandro
ideata da Antonio Rizzo, è contigua      Vittoria a ricordo della visita a
all’Arco dedicato al Doge Francesco      Venezia di Enrico III di Francia
Foscari (1423 – 1457), vero arco         (1574) e si trova oltre il sontuoso
trionfale, a tutto sesto, a fasce        accesso alla Scala d’Oro, ornato
alterne in pietra d’Istria e marmo       ai lati da due gruppi marmorei
rosso di Verona, collegato alla Porta    realizzati da Tiziano Aspetti nel XVI
della Carta attraverso l’androne         secolo: rappresentano Atlante che
Foscari, da cui oggi, nel percorso di    regge la volta celeste (a destra) ed
visita, si esce dal palazzo.             Ercole che uccide l’Idra (a sinistra).
A destra della scala dei Giganti si
apre il cinquecentesco Cortile dei       Il percorso di visita prevede
Senatori, dove questi si adunavano       di percorrere la Scala d’Oro per
in attesa delle riunioni di governo.     salire ai piani superiori.
Sulla stessa ala del palazzo, ma
dalla parte opposta rispetto alla
Scala dei Giganti, si apre, sotto il
porticato, la larga Scala dei Censori,
costruita nel 1525 forse su progetto
dello Scarpagnino.
Da qui inizia oggi il percorso di
visita ai piani superiori del Palazzo.                                            Scala d’Oro
                                                                                  Palazzo Ducale di Venezia
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Le Sale                               Cambi detto il Bombarda, ospita
                                          affreschi a soggetto mitologico
    Istituzionali                         e raffigurazioni di città e regioni
    Piano 2                               sotto il dominio veneto, realizzati
                                          da Jacopo Tintoretto a partire dal
Inizia con l’Atrio Quadrato il lungo      1578. Questa decorazione vuole
percorso attraverso le Sale               mostrare, strettamente connesse
Istituzionali del Palazzo, dove si        tra loro, la fondazione di Venezia, la
svolgeva ai massimi livelli la vita       sua indipendenza sin dalle origini e
politica e amministrativa della           la missione storica dell’aristocrazia
repubblica, per secoli oggetto            veneziana, secondo il programma
d’ammirazione: stupivano la               celebrativo già segnato dalla
sua immutabilità – peraltro mai           decorazione della Scala d’Oro.
codificata, mai posta per iscritto –      Le opere alle pareti, tra cui Il doge
e la sua efficienza capace di sfidare     Antonio Grimani in adorazione
il tempo, garantendo la pace              davanti alla Fede e san Marco in
sociale.                                  gloria di Tiziano, furono realizzate
                                          solo alla fine del Cinquecento.
Atrio Quadrato                            —                                         Atrio Quadrato
                                                                                    Palazzo Ducale di Venezia
Questa stanza aveva soprattutto           Sala dell’Anticollegio
una funzione di anticamera ai             Questa sala era l’ anticamera
luoghi in cui si riunivano i più          d’onore per le ambascerie e le
importanti organi di governo.             delegazioni che attendevano di
Il decoro risale al XVI secolo,           essere ricevute dal Collegio, cui
durante il dogado di Girolamo             era delegata la politica estera dello
Priùli, raffigurato sul soffitto, in un   Stato. Anche questo ambiente,
dipinto di Tintoretto, ornato delle       come il precedente, fu restaurato
prerogative del potere e dei simboli      dopo l’incendio del 1574 e il suo
di Giustizia e Pace.                      apparato decorativo è perciò simile
Agli angoli quattro scene bibliche,       a quello della Sala delle Quattro
che alludono forse alle virtù del         Porte, con stucchi ed affreschi
doge, e le stagioni, probabilmente        sul soffitto. Quello centrale,
                                                                                   Sala delle Quattro Porte
opera della bottega di Tintoretto.        con Venezia in atto di conferire         Palazzo Ducale di Venezia
Il programma celebrativo era              ricompense ed onori, si deve a
completato da quattro dipinti di          Paolo Caliari detto Veronese.
Mitologie che si trovano ora nella        Un prezioso fregio orna le sommità
sala dell’Anticollegio.                   delle pareti, e sontuosi sono il
Al loro posto vi sono L’angelo            camino tra le finestre e la bella
annunciante ai pastori di Girolamo        porta che immette nella sala del
Bassano e opere di soggetto biblico       Collegio, adorna di colonne e con
dubitativamente attribuite a Paolo        un frontone sormontato da un
Veronese.                                 gruppo marmoreo di Alessandro
—                                         Vittoria. Accanto alle porte sono
Sala delle Quattro Porte                  collocate le quattro tele dipinte
La sala aveva la duplice funzione         da Jacopo Tintoretto per l’Atrio
di anticamera d’attesa e di               Quadrato, portate qui nel 1716
passaggio e prende il nome                a sostituzione dell’originaria           Sala dell’Anticollegio
                                                                                   Palazzo Ducale di Venezia
da quattro splendide porte                decorazione con pannelli di cuoio.
incorniciate da preziosi marmi            In tutte, le scene mitologiche hanno
orientali, sormontati ciascuno            significati allegorici del saggio
da un gruppo scultoreo che si             governo della Repubblica.
riferisce all’ambiente al quale dà        Sono in questa stanza altre opere
accesso. L’aspetto attuale risale         celebri tra cui il Ratto di Europa di
ad un’imponente ristrutturazione          Paolo Veronese.
operata dopo il disastroso incendio       —
del 1574 da Antonio da Ponte su           Sala del Collegio
progetto di Andrea Palladio.              Il Collegio, o Pien Collegio riuniva i
Il soffitto a botte, la cui decorazione   Savi e la Signoria, organi distinti ed   Paolo Veronese, Ratto di Europa
a stucchi si deve a Giovanni              autonomi.                                Palazzo Ducale di Venezia

>                                                                                                                    7
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I primi si dividevano in Savi del       su quella turca, con il prevalente
Consiglio, che si occupavano            contributo di navi e uomini
soprattutto di politica estera, Savi    veneziani. Il resto delle opere di
di Terraferma, competenti sulle         questa sala è dovuto a Tintoretto
questioni inerenti i territori fuori    e aiuti. Vi sono raffigurati dogi
della laguna e Savi agli Ordini,        assistiti dal Salvatore, dalla Vergine
che sovrintendevano alle materie        e dai Santi.
marittime.                              —
La Signoria era composta dai tre        Sala del Senato
capi della Quarantia e dal Minor        Questa sala detta anche dei
Consiglio, formato dal doge e           Pregadi, perché il doge “pregava”
dai sei consiglieri, uno per ogni       i membri di partecipare alle
sestiere. Questa interrelazione         riunioni, ospitava le adunanze
tra diverse cariche era uno             del Senato, una delle più antiche
dei segreti della costituzione          istituzioni veneziane, la cui
veneziana, che fu in grado di           creazione risale al XIII secolo.
garantire per secoli da un lato gli     Era l’organo deputato a
equilibri istituzionali, dall’altro     sovrintendere alle materie
la pace sociale e fu oggetto di         economico-finanziarie, come la
ammirazione delle principali            produzione, il commercio e la
potenze europee. I compiti del          politica estera e divenne una sorta
Collegio erano soprattutto quelli       di comitato ristretto del Maggior
di predisporre e coordinare i lavori    Consiglio a cui avevano accesso
del Senato, leggendo i dispacci         solo gli esponenti delle famiglie
degli ambasciatori e dei rettori,       più abbienti. I lavori di rifacimento    Sala del Collegio
                                                                                 Palazzo Ducale di Venezia
ricevendo le delegazioni straniere      della sala dopo l’incendio del 1574
e promuovendo l’attività legislativa    avvennero negli anni ottanta del
e politica. La decorazione della        Cinquecento. Terminato il soffitto,
sala fu completata dopo l’incendio      si diede inizio alla decorazione
del 1574 su progetto di Andrea          pittorica, che risulta terminata
Palladio. Francesco Bello e             completamente nel 1595.
Andrea da Faenza lavorarono alla        Tintoretto e la sua bottega sono gli
realizzazione del rivestimento          autori di alcune opere in cui si nota
ligneo delle pareti, del tribunale      la preminente figura del Cristo;
sul fondo e del soffitto intagliato.    è forse un’allusione alle funzioni
Le splendide tele del soffitto          di “conclave” riservate al Senato
furono invece commissionate al          nella elezione del Doge, tutelata
Veronese che le eseguì tra il 1575      dal Figlio di Dio; di Jacopo Palma il
e il 1578. Il soffitto del Collegio è   Giovane sono invece quattro dipinti
uno dei capolavori dell’artista che     votivi, legati a vicende storiche
celebra qui il Buon Governo della       della Repubblica.
Repubblica, la Fede su cui esso         —
riposa e le Virtù che lo guidano e      Sala del Consiglio dei Dieci
lo rafforzano. Il primo scomparto       Il Consiglio dei Dieci fu istituito
rettangolare ci presenta la visione     in seguito alla congiura ordita
del campanile di San Marco che          nel 1310 da Bajamonte Tiepolo            Sala del Senato
emerge dietro alle figure di Marte      e altri nobili per rovesciare le         Palazzo Ducale di Venezia
e Nettuno, signori della guerra         istituzioni statali. Essendo stato
e del mare. Al centro è Il trionfo      costituito per giudicare gli aderenti
della Fede e nello scomparto            al complotto avrebbe dovuto
rettangolare, verso la tribuna,         essere un organo provvisorio ma,
Venezia con la Giustizia e la Pace.     come spesso accade nella storia
Tutto attorno, in otto pannelli a       delle istituzioni veneziane, finì col
forma di T e di L, stanno le Virtù      diventare un organo permanente.
di Governo. La grande tela posta        Le sue competenze si estesero ad
sopra il Tribunale, ancora di Paolo     ogni settore della vita pubblica:
Veronese, esalta la prestigiosa         ortodossia religiosa, politica estera,
vittoria ottenuta a Lepanto il 7        spionaggio, difesa dello Stato.          Sala del Consiglio dei Dieci
ottobre 1571 dalla flotta cristiana     Da qui il sorgere del mito di un         Palazzo Ducale di Venezia

>                                                                                                               8
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tribunale potente, occhiuto e            decorazione era mirata ad
spietato al servizio dell’oligarchia     enfatizzare la solennità del rituale
dominante, le sui sentenze               giuridico-politico dello Stato
venivano emesse in tempi                 marciano, che qui trovava uno
rapidissimi e con rito segreto.          dei suoi cardini più efficaci e più
L’assemblea era composta da              celebrati. La sistemazione della
10 membri scelti dal Senato ed           stanza risale alla metà del XVI
eletti dal Maggior Consiglio, a cui      secolo; anche questo soffitto
si aggiungevano il Doge e i suoi         fu affidato al Veronese, che ne
sei consiglieri. Di qui i diciassette    completò la decorazione nel 1554
riquadri a semicerchio, che ancora       con opere volte all’esaltazione del
si notano nella sala.                    “buon governo” della Serenissima.
La decorazione del soffitto è            Purtroppo anche in questa sala la
dovuta a Gian Battista Ponchino          tela centrale con San Marco che
in collaborazione con il giovane         scende ad incoronare le tre Virtù
Paolo Veronese e Gian Battista           teologali, è una copia il cui originale
Zelotti. Intagliato e dorato, è diviso   si trova oggi al Louvre. Il grande
in venticinque scomparti con             camino posto tra le finestre fu
all’interno divinità ed allegorie che    ideato da Jacopo Sansovino nel
illustrano il potere del Consiglio       1553-54.
il cui compito, ad immagine del          Tutte le stanze in cui si svolgevano
tribunale celeste, era di punire         funzioni connesse alla giustizia
i crimini e liberare l’innocente.        erano collegate tra loro in senso
L’interpretazione dei singoli quadri     verticale, a partire dal piano terra,
è particolarmente complessa a            con le prigioni chiamate Pozzi, per       Paolo Veronese, Giunone che sparge i suoi doni
causa dell’ambiguità delle figure        proseguire poi al piano delle logge       su Venezia
                                                                                   Sala del Consiglio dei Dieci
mitologiche e della tendenza             con l’Avogaria, al primo piano con le     Palazzo Ducale di Venezia
degli ideatori dei programmi a           Quarantie e la sala del Magistrato
sovrapporre significati legati           alle Leggi, al secondo piano con
all’ideologia veneziana a quelli         le diverse sale con funzioni di
tradizionali. Celebri i dipinti di       tribunale- che stiamo ora visitando-
Veronese, dal Vecchio orientale          fino alle prigioni del sottotetto, i
a Giunone che sparge i suoi doni         Piombi.
su Venezia, mentre l’ ovale al           I collegamenti erano garantiti
centro con Giove che scende dal          anche da scalette, corridoi,
cielo a fulminare i vizi è una copia     vestiboli.
dell’originale dello stesso autore,
portato al Louvre da Napoleone           Da questa sala si può accedere
Bonaparte.                               all’Armeria
—
Sala della Bussola
Inizia da questa sala la serie degli
spazi dedicati alle funzioni della
                                             L’Armeria
Giustizia. Ed è appunto la statua                                                  Paolo Veronese, Vecchio orientale
                                         Fin dai tempi più lontani il palazzo
della Giustizia che sormonta la                                                    Sala del Consiglio dei Dieci
                                         fu dotato di un deposito d’armi e di      Palazzo Ducale di Venezia
grande bussola lignea che dà
                                         guarnigioni armate a presidio delle
il nome alla stanza, maschera
                                         attività di governo.
l’angolo e conduce nelle stanze dei
                                         La collocazione di questo
Tre Capi del Consiglio dei X e degli
                                         “deposito” nell’area in cui ora ci
Inquisitori (visitabili solo nel corso
                                         troviamo è documentata fin dal XIV
della visita agli Itinerari Segreti).
                                         secolo. In questa stessa epoca la
L’ambiente in cui ci troviamo era
                                         responsabilità e la cura dell’armeria
perciò utilizzato come anticamera
                                         vengono affidate al Consiglio dei
per coloro che erano stati
                                         Dieci, il cui acronimo, CX, appare
convocati dal potente magistrato.
                                         inciso su molte armi e sugli stipiti
E’ dunque un’anticamera, peraltro
                                         delle porte.
lussuosamente arredata: il
                                         Il primo nucleo delle armi qui
controsenso è solo apparente,
                                         conservate era costituito da
perché la magnificenza della                                                       Armeria
                                         strumenti pronti all’uso, scelti          Palazzo Ducale di Venezia
>                                                                                                                                   9
con criteri di efficienza e praticità      Quarantia Civil Vecchia
d’impiego e costantemente                  Proseguono le stanze dedicate
aggiornati in base ai progressi            all’amministrazione della Giustizia.
tecnici del settore.                       La Quarantia, creata dal Maggior
Nel tempo a questa dotazione si            Consiglio pare già alla fine del XII
aggiunsero armi da parata o di             secolo, era il massimo organo di
rappresentanza e armi oggetto              appello dello Stato veneziano.
di dono o di scambio in occasioni          Originariamente era un unico
ufficiali. Si tratta in questi casi di     organismo formato da quaranta
oggetti preziosi, in cui il valore         membri dotati di ampi poteri,              Armeria
estetico può anche prevalere sulla         politici e legislativi. Nel corso del XV   Palazzo Ducale di Venezia

funzionalità d’uso. L’armeria, infine,     secolo le quarantie divennero tre:
conserva armi, vessilli e altri reperti    Quarantia Criminal (per le sentenze
giunti qui perché conquistati come         nell’ambito che oggi chiameremmo
bottino di guerra o perché oggetto         penale), Quarantia Civil Vecchia
di sequestri avvenuti per varie            (per le cause civili in territorio
ragioni.                                   veneziano), Quarantia Civil Nuova
La raccolta era vastissima e               (per cause civili in terraferma).
impressionante, ma dopo la                 La sala venne restaurata nel XVII
caduta della Repubblica, nel 1797,         secolo, ma reca ancora, dell’antica
venne ampiamente saccheggiata.             decorazione, un frammento di
Restano oggi oltre 2000 pezzi              affresco visibile vicino all’entrata a
tra armi bianche e da fuoco, da            destra. Le tele che vi sono collocate
difesa e da combattimento, oltre           attualmente risalgono al Seicento.
a elementi da parata, armature e           —
accessori diversi. Resta comunque          Sala del Guariento                         Liagò
una collezione storica molto               La sala, anticamente deposito              Palazzo Ducale di Venezia

importante, con pezzi di enorme            d’armi e munizioni, era collegata da
valore, strettamente legata alla           una scala all’Armeria e al Consiglio
storia della Repubblica di Venezia e       dei Dieci. Oggi ospita ciò che resta
perciò altamente rappresentativa           dell’affresco con L’incoronazione
della sua vita millenaria.                 della Vergine e le gerarchie celesti
                                           realizzato dal pittore padovano
Usciti dalle sale dell’Armeria, la         Guariento tra il 1365 e il 1368 per
scala dei Censori consente di              la parete orientale della Sala del
proseguire il percorso delle Sale          Maggior Consiglio.
Istituzionali del primo piano.             L’affresco, celebre e apprezzato
                                           esempio del linguaggio gotico-
                                           cortese, dai preziosi cromatismi
                                           su toni bruniti e dorati, viene quasi
    Le Sale                                completamente distrutto da un
    Istituzionali                          violento incendio, scoppiato nel
    Piano 1                                1577 in Sala dello Scrutinio e in sala
                                           del Maggior Consiglio, in seguito
                                           al quale si procede al restauro
Liagò                                      delle sale e a un nuovo programma
Nel percorso di visita, si accede          decorativo, che prevede, per la
a questa stanza e alle seguenti            vasta parete del trono ove era
dopo la visita al secondo piano,           l’affresco del Guariento, una grande
proveniendo dall’Armeria.                  tela con il Paradiso. Per eseguirla,
Nel dialetto veneziano “liagò”             la Repubblica bandisce nel 1582
significa veranda o terrazzo chiuso        un concorso cui partecipano i più
da vetrate. Questo ambiente                importanti pittori attivi a Venezia
serviva da passeggio e ritrovo per i       in quel periodo tra cui Tintoretto,
patrizi negli intervalli delle frequenti   Veronese, Palma il Giovane,
sedute del Maggior Consiglio.              Francesco Bassano. La tela esposta
Il soffitto di travi dipinte e dorate      in questa sala è uno dei bozzetti
risale alla metà del Cinquecento,          preparatori eseguiti da Tintoretto,
mentre le tele alle pareti, sono del       nell’ambito di questa vicenda.             Sala del Guariento
Sei-Settecento.                                                                       Palazzo Ducale di Venezia
>                                                                                                                 10
Il concorso è inizialmente              del Guariento di cui abbiamo visto
assegnato ex aequo a Veronese e         i resti e da opere dei più famosi
Bassano, ma il lavoro, alla morte       artisti dell’epoca.
del primo nel 1588 non è ancora         Nel dicembre del 1577, un
iniziato. Sarà quindi affidato a        incendio divampato nella vicina
Tintoretto che lo realizzerà in         sala dello Scrutinio le distrusse,
modo sensibilmente diverso, col         danneggiando gravemente anche
preponderante aiuto del figlio          la struttura della sala. Venne
Domenico, entro il 1592.                quindi avviata una decorazione
—                                       che vide impegnati artisti come
Sala del Maggior Consiglio              Veronese, Jacopo e Domenico
È la sala più grande e maestosa         Tintoretto, Palma il Giovane,
di Palazzo Ducale e, con i suoi         secondo un programma che
53 metri di lunghezza e 25 di           prevedeva alle pareti episodi della
larghezza , è una delle più vaste       storia veneziana con particolare
d’Europa. Qui si tenevano le            riferimento ai rapporti col papato
assemblee della più importante          e l’impero, sul soffitto le gesta di
magistratura dello stato veneziano:     cittadini valorosi e le Virtù, mentre
il Maggior Consiglio.                   lo spazio centrale era riservato alla
Organismo molto antico, era             glorificazione della Repubblica.
formato da tutti i patrizi veneziani,   I dodici dipinti laterali, sei per
a prescindere dal prestigio, dai        lato, ricordano particolari atti di
meriti o dalle ricchezze.               valore o episodi bellici accaduti
Per questo, nonostante col              lungo l’arco della storia della città.
trascorrere dei secoli il Senato        Immediatamente sotto il soffitto
tendesse a limitarne sempre più         corre un fregio con i ritratti dei
i poteri, esso fu sempre sentito        primi settantasei dogi della storia
come il baluardo dell’antica            veneziana (gli altri si trovano nella
uguaglianza repubblicana, sia           sala dello Scrutinio). Si tratta di
pure ristretta al solo ambito           effigi immaginarie, visto che quelle
nobiliare. Il Maggior Consiglio         precedenti il 1577 furono distrutte
aveva diritto di controllo su           nell’incendio, commissionate a
tutte le altre magistrature e           Jacopo Tintoretto ma eseguite
cariche dello Stato che, quando         in gran parte dal figlio Domenico.
esorbitavano troppo dai loro            Sul cartiglio che ogni doge tiene in
poteri, venivano prontamente            mano sono riportate le opere più
ridimensionate. I 1200-2000             importanti del suo dogado. Il doge
nobili che lo costituivano non          Marin Faliero, che tentò un colpo
                                                                                 Sala del Maggior Consiglio
cessarono mai, infatti, di sentirsi     di stato nel 1355, è rappresentato       Palazzo Ducale di Venezia
gli autentici depositari del diritto    da un drappo nero: condannato
statale, da cui tutte la altre          in vita alla decapitazione e alla
magistrature derivavano. In questa      damnatio memoriae, ossia alla
sala si effettuavano anche le           cancellazione totale del suo nome e
prime fasi dell’elezione del doge       della sua immagine, come traditore
che proseguivano in quella dello        dell’istituzionen repubblicana.
Scrutinio.                              Lungo un’intera parete, dietro al
Le procedure erano estremamente         trono, si staglia la più grande tela
                                                                                 Jacopo e Domenico Tintoretto
lunghe e complesse per evitare          del mondo, il Paradiso, realizzata       Il Paradiso
possibili brogli elettorali.            da Jacopo Tintoretto e dalla sua         Palazzo Ducale di Venezia

Ogni domenica, al suono della           bottega tra il 1588 ed il 1592 al
campana di San Marco, i membri          posto dell’affresco del Guariento.
si riunivano sotto la presidenza        —
del Doge che sedeva al centro           Sala dello Scrutinio.
della pedana, mentre i consiglieri      L’immensa sala si trova nell’ala di
occupavano seggi disposti secondo       palazzo Ducale edificata fra il terzo
la lunghezza della sala in file         ed il quinto decennio del XV secolo,
doppie, dandosi la schiena.             durante il dogado di Francesco
Ristrutturata nel corso del XIV         Foscari (1423–1457). Il grande           Sala dello Scrutinio
secolo, era decorata dall’affresco      ambiente era stato dapprima              Palazzo Ducale di Venezia

>                                                                                                               11
destinato a ospitare i preziosi              decorazione volta all’esaltazione
manoscritti lasciati dal Petrarca            della saggezza politica, ma non si
e dal Bessarione alla Repubblica             deve dimenticare che l’ambiente
(1468): e infatti anticamente                fu “pensato” all’incirca nel lasso
questa sala era denominata della             di tempo che intercorre tra la
Libreria. Poi, nel 1532, venne deciso        battaglia di Lepanto (1571) e
di tenervi pure gli scrutinii, ossia le      l’Interdetto (1606): da un lato
operazioni di conteggio elettorale           quindi, in un contesto di orgoglio
e/o deliberativo che assiduamente            per la vittoria ottenuta, dall’altro in
scandivano i ritmi della politica            un momento in cui , con particolare
veneziana, basata – come è noto              impegno, settori dell’aristocrazia
– su un sistema assembleare che              veneziana cercavano di imprimere
aveva il suo epicentro nel vicino            nuovo dinamismo alla politica della
salone del Maggior Consiglio;                repubblica, sfidando la Spagna di
sicché per un certo periodo qui              Filippo II e la Santa Sede.
convissero due diverse funzioni,             Nel fregio sotto il soffitto continua
quella culturale e quella politica.          la serie dei dogi iniziata nell’attigua
In seguito alla realizzazione della          sala del maggior Consiglio, mentre
Libreria sansoviniana, questa sala           la parete sud è decorata da un            Sala dello Scrutinio
                                                                                       Palazzo Ducale di Venezia
rimase destinata unicamente alle             Giudizio Universale, di Jacopo
operazioni elettorali, a cominciare          Palma il Giovane, dipinto fra il 1594
dalla più importante, quella del             ed il 1595, idealmente collegato al
Doge.                                        Paradiso del Maggior Consiglio.
L’attuale decorazione fu realizzata          La sala è chiusa a nord da un
-dopo un disastroso incendio che             maestoso arco trionfale. Opera
colpì quest’ala del palazzo nel              di Andrea Tirali, venne eretto in
1577- tra il 1578 ed il 1615; il soffitto,   onore del doge Francesco Morosini
assai ricco, venne disegnato dal             Peloponnesiaco, morto nel 1694
pittore-cartografo Cristoforo                durante la guerra in Morea.
                                                                                       Andrea Vicentino,
Sorte. Nei diversi comparti sono             Sono esposte qui tre importanti           La battaglia di Lepanto, 1571
riprodotti episodi di storia militare        sculture: Adamo, Eva e il                 Sala dello Scrutinio
                                                                                       Palazzo Ducale di Venezia
che esaltano le gesta dei veneziani,         Portascudo. Sono gli originali delle
con particolare riferimento alla             opere concepite per decorare le
conquista dell’impero marittimo:             facciate dell’Arco Foscari nel cortile
fa eccezione solo l’ultimo ovale,            del Palazzo; capolavoro di Antonio
che ricorda la presa di Padova,              Rizzo, realizzate tra il 1462 ed il
nel 1405. Le pareti raccontano le            1471.
battaglie vinte dall’809 al 1656:            —
particolarmente suggestivo, su               Sala della Quarantia Criminal
quella orientale, il dipinto con La          e Sala dei Cuoi.
battaglia di Lepanto di Andrea               Ecco un’altra stanza dedicata
Vicentino, del 1571, contornato              all’amministrazione della Giustizia.
                                                                                       Le statue di Antonio Rizzoesposte in Sala dello
da altre scene di battaglia: la              Questa era la sala di una delle           Scrutinio
Vittoria dei Veneziani sui Turchi ai         tre Quarantie, cioè le massime            Palazzo Ducale di Venezia

Dardanelli di Pietro Liberi, dipinto         magistrature d’appello dello Stato
fra il 1660 e il 1665 e la Vittoria          veneziano. Creata nel corso del
dei Veneziani sui Turchi in Albania          XV secolo, la Quarantia Criminal
di Pietro Bellotti, del 1663; anche          si occupava delle sentenze
la parete ovest riporta episodi              nell’ambito che oggi chiameremmo
bellici, tra cui La conquista di Tiro        penale. Era un organismo di grande
di Antonio Aliense, del 1590 ca.             importanza: poichè i suoi membri
e la Vittoria navale di Veneziani            facevano parte anche del Senato,
a Giaffa contro gli Egiziani di              potevano essere investiti anche di
Sante Peranda, dipinto tra il                poteri legislativi. La sala è decorata
1598 e il 1605. Potrebbe stupire             da stalli lignei del XVII secolo; la
tutta questa celebrazione della              stanza successiva ne costituiva
virtù guerriera in una sala che,             l’archivio: si presume perciò che
per la sua delicata funzione,                le sue pareti fossero rivestite           Sala della Quarantia Criminal
avrebbe piuttosto richiesto una              di scaffalature ed armadi, dei            Palazzo Ducale di Venezia

>                                                                                                                                        12
quali vuol rendere un’idea quello        tribunale di Palazzo, oltrepassa il
addossato al muro di fondo: mobile       canale attraversando il ponte per
non originario, come del resto i         raggiungere la cella nella quale
“cuoridoro” cioè i cuoi ricamati in      sconterà la pena e può appena
oro sulle altre pareti.                  intravvedere, attraverso le piccole
—                                        finestre, la laguna, San Giorgio, la
Sala del Magistrato alle Leggi           libertà.
Questa era la sala che ospitava
la magistratura dei Conservatori         Dal ponte si accede alle Prigioni
                                                                                    Il Ponte dei Sospiri
ed esecutori delle leggi e ordini        Nuove.                                     Palazzo Ducale di Venezia
degli uffici di San Marco e di Rialto,   —
creata nel 1553 ed affidata a tre        Le Prigioni Nuove
patrizi che avevano il compito di        Il Palazzo Ducale, sede di tutti gli
far osservare la normativa che           istituti governativi della Repubblica,
regolava l’avvocatura.                   compresi quelli della Giustizia,
In una città-Stato come Venezia,         ospitava anche i luoghi di pena e
città mercantile per eccellenza, il      detenzione. A partire dalla seconda
settore giudiziario rivestiva enorme     metà del Cinquecento, si decise di
importanza (si pensi in primo luogo      costruire un nuovo edificio al di là
allo sterminato numero di cause, liti    del rio di Palazzo, completamente
e processi innescati dalla presenza      destinato a funzioni carcerarie,
di un vasto mercato come quello          con sale ad uso dei magistrati di
di Rialto) anche perché basato non       Notte al Criminal. La costruzione
sul diritto imperiale o comune o         di queste Prigioni Nuove, collegate
romano, ma su di una prassi del          al Palazzo con la successiva
tutto peculiare alla civiltà lagunare.   realizzazione del Ponte dei Sospiri,
                                         aveva il proposito di migliorare le
La visita alle Prigioni comincia con     condizioni di vita dei prigionieri
una piccola scala in discesa che         con celle più grandi, illuminate e
dalla Sala del Magistrato alle Leggi     areate. Malgrado ciò, alcune sezioni
conduce in uno stretto corridoio         delle nuove prigioni non parvero
che non è altro che uno dei due          rispondere a questo intento, e
attraversamenti del celebre Ponte        particolarmente critica appare
dei Sospiri.                             la vivibilità dei settori strutturati
                                         con un corridoio di ronda lungo
                                         i quattro lati e i gruppi di celle
                                         disposti verso l’interno dell’edificio.
    Le Prigioni                          Ogni cella era rivestita, secondo
                                         la tradizione, con tavole di legno
Ponte dei Sospiri                        di larice incrociate e inchiodate
Il ponte dei Sospiri fu realizzato       fittamente lungo le pareti, sul
nel 1614 per unire il Palazzo Ducale     pavimento e sulla volta. Le Prigioni
all’edificio adiacente destinato alle    Nuove rappresentano per l’epoca in
Prigioni Nuove.                          cui sono state erette uno dei primi
Chiuso e coperto, è costituito           esempi, se non il primo in Europa,
da due corridoi separati da una          di costruzione isolata a blocco,
parete. Uno collega le Prigioni alle     unifunzionale, destinata a prigione
Sale del Magistrato alle Leggi e         di Stato. Dopo aver effettuato la
della Quarantia Criminal al piano        visita del primo piano delle prigioni
nobile del Palazzo Ducale; l’altro       è possibile tornare subito al Ponte
mette in comunicazione le Prigioni       dei Sospiri, oppure visitare anche
con le Sale dell’Avogaria e col          i due piani sottostanti e il cortile
Parlatorio. Entrambi i corridoi,         delle prigioni; seguono poi alcune
inoltre, sono collegati alla scala di    celle in cui è stata collocata una
servizio che dai Pozzi sale fino ai      raccolta di ceramiche provenienti
Piombi. Il celebre soprannome di         da diversi scavi archeologici in
“ponte dei sospiri” risale all’epoca     zona , disposte lungo il percorso
romantica, e si riferisce al sospiro     che ricollega di nuovo al ponte dei        Le Prigioni Nuove
del prigioniero che, uscendo dal         Sospiri e, di là, alla Sala dei Censori.   Palazzo Ducale di Venezia

>                                                                                                               13
Le Sale                               del Maggior Consiglio del 1297
                                          ma solo più tardi, agli inizi del
    Istituzionali                         ’500, venne decisa una serie di
                                          restrizioni a tutela dell’aristocrazia:
    Piano delle Logge                     vietati i matrimoni tra patrizi ed
                                          appartenenti a diverse classi sociali
Sala dei Censori                          , incrementati i controlli volti ad
Torniamo a percorrere le sale             accertare i titoli di nobiltà ecc.
dedicate agli organi di giustizia.        La competenza di questa materia
La magistratura dei Censori               fu delegata all’Avogaria di
nacque nel 1517, su iniziativa di         Comun, cui venne pure affidata la
Marco Foscari di Giovanni, cugino         compilazione del Libro d’oro delle
del doge Andrea Gritti (1523-1538)        nascite, nel quale erano registrate
e nipote del grande Francesco             le fedi di battesimo dei patrizi;         Sala dei Censori
Foscari. La sua denominazione e           pertanto, se qualcuno non fosse           Palazzo Ducale di Venezia
le incombenze sono riconducibili          stato regolarmente notificato,
alla temperie politico-culturale          rischiava di trovarsi escluso dalla
umanistica: i Censori non erano           nobiltà, e quindi dall’ingresso in
infatti un organo giudicante, ma          Maggior Consiglio e dall’ attività
consulente soprattutto sul piano          politica; divenne poi obbligatorio
morale, come si evince dal numero         per ogni patrizio produrre
dei suoi membri, che erano due,           all’Avogaria pure il certificato di
ossia teoricamente incapaci di            matrimonio, qualunque fosse
esprimere una maggioranza. Loro           la condizione sociale della
compito era quello di reprimere il        moglie. Esisteva inoltre un Libro
broglio, la corruzione elettorale,        d’argento in cui erano descritte
difendendo così l’integrità delle         le famiglie dell’ordine cittadino
istituzioni pubbliche. Alle pareti        originario, ossia quelle che,
una serie di dipinti di Domenico          accanto ai requisiti di “civiltà” e
Tintoretto ritraggono alcuni              “onorevolezza” potevano vantare
magistrati e, al di sotto, gli stemmi     un’antica origine veneziana: esse
di coloro che ricoprirono tale            fornivano allo Stato i quadri della
carica.                                   burocrazia, a cominciare dalla
—                                         Cancelleria ducale. Il Libro d’oro
Sala dell’Avogaria de Comun               e quello d’argento erano custoditi
L’Avogaria de Comun era                   in uno scrigno collocato in questa        Sala dell’Avogaria Comun
un’antichissima magistratura,             sala, dentro un armadio che               Palazzo Ducale di Venezia
come indica lo stesso nome:               conteneva anche tutti i documenti
risale infatti all’epoca comunale         inerenti alla legittimità dei titoli.
(XII° secolo). Compito dei tre            Quello che si vede oggi occupa i tre
avogadori era di tutelare il principio    lati di una nicchia, è settecentesco,
di legalità, ossia la correttezza         laccato di bianco con decorazioni
nell’applicazione delle leggi.            in oro.
Gli avogadori non raggiunsero mai         —
il prestigio ed il potere dei Dieci,      Sala della Milizia da Mar
tuttavia rimasero pur sempre una          Formato da una ventina di patrizi
delle magistrature più autorevoli         tratti dal Senato e dal Maggior
sino alla caduta della Repubblica.        Consiglio, questo organo, istituito
Vegliavano inoltre sulla purezza          a metà del XVI secolo, aveva il
del corpo aristocratico, ossia            compito di reclutare gli equipaggi
sulla legittimità dei matrimoni e         per le galere da guerra, compito
delle nascite dei patrizi iscritti al     non facile, dato il gran numero di
Libro d’oro, la cui compilazione          persone necessarie all’ampia flotta
era appunto affidata all’Avogaria.        veneziana. Al contrario di quanto
In questa sala alcuni avogadori           si potrebbe credere, venivano
sono ritratti in atto di devozione        assoldati in primo luogo vogatori
di fronte alla Vergine, al Cristo         liberi tratti dal mondo produttivo
risorto o ai santi. Sala dello Scrigno.   veneziano, ossia dalle corporazioni       Sala della Milizia da Mar
La classe nobiliare veneziana             di arti e mestieri che erano ritenute     Palazzo Ducale di Venezia
trasse origine dalla “Serrata”
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le più dirette interessate alla         La scala, ideata da Antonio Rizzo,
salvaguardia della patria. Affine       è visivamente unita alla Porta della
a questa magistratura era quella        Carta attraverso l’ androne Foscari,
denominata dei Provveditori             che si conclude in un arco a tutto
all’armar, le cui competenze            sesto a fasce alterne in pietra
concernevano però soprattutto           d’Istria e marmo rosso di Verona.
l’allestimento ed il disarmo delle
navi, cioè gli scafi e le provviste     A destra della scala dei Giganti
di bordo. Gli arredi a dossali sono     si apre la Scala dei Senatori,
cinquecenteschi mentre le torciere      da cui si raggiunge l’omonimo
a muro risalgono al XVIII secolo.       cortile e, attraverso l’androne
                                        Foscari, l’uscita dal Palazzo dalla
La sala successiva, sede della          monumentale, gotica Porta della
Cancelleria ducale inferiore, oggi      Carta.
ospita il bookshop del palazzo.

Nel percorso di visita, uscendo
da qui ci si ritrova nella loggia, di
fronte alla Scala dei Giganti. Qui,
tra le due colossali statue di Marte
e Nettuno, scolpite da Sansovino
nel 1565, simbolo della potenza
di Venezia per terra e per mare,
il doge veniva solennemente
incoronato in presenza di una folla
numerosa.

                                                                               Scala dei Giganti
                                                                               Palazzo Ducale di Venezia

                                                                               Porta della Carta
                                                                               Palazzo Ducale di Venezia

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Informazioni generali
Sede
Palazzo Ducale
Piazza San Marco, Venezia
—
Come arrivare
Vaporetto
Linea 1 fermata Vallaresso o San Zaccaria
Linea 2 fermata Giardinetti                                       Palazzo Ducale di Venezia
Linea 5.1 / 5.2 / 4.1 fermata San Zaccaria
—
Orari e biglietti Palazzo Ducale
Per scoprire gli orari di visita e le tariffe dei “Musei di
Piazza San Marco”consulta il sito web di Palazzo Ducale:
www.palazzoducale.visitmuve.it
—
Prenotazioni
- on-line: www.palazzoducale.visitmuve.it
- tramite call center: 848082000 (dall’Italia); +39 041           Vittore Carpaccio, Leone di San Marco
                                                                  Palazzo Ducale di Venezia
42730892 (dall’estero abroad)
attivo dal lunedì al venerdì, festivi esclusi,
dalle ore 09:00 alle ore 13:00

L’ufficio prenotazioni provvederà a rispondere ai clienti anche
attraverso la mail prenotazionivenezia@coopculture.it
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—                                                                 Palazzo Ducale di Venezia

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