FOGLIETTO SETTIMANALE "PORTAMI A CASA TUA!"

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FOGLIETTO SETTIMANALE "PORTAMI A CASA TUA!"
Parrocchia di S. Francesco Stimmatizzato Arezzo –
                          Saione
          FOGLIETTO SETTIMANALE
           “PORTAMI A CASA TUA!”
                      II domenica di Pasqua
                           19. 04. 2020
Tel. Parrocchia: 0575-905242,

    O Sangue e Acqua, che scaturisti dal Cuore di
                       Gesù
come sorgente di misericordia per noi, confido in
                      Te!

                                Gesù, confido in Te!

FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA
FOGLIETTO SETTIMANALE "PORTAMI A CASA TUA!"
Fu scelta proprio la domenica dopo Pasqua per il forte legame tra il mistero
pasquale della Redenzione e il mistero della Divina Misericordia ed è il concetto
principale della Novena alla Divina Misericordia che precede la festa e inizia il
Venerdì Santo e durante la quale si recita la Coroncina. La festa non è soltanto
un giorno di particolare adorazione di Dio nel mistero della misericordia, ma è un
tempo di grazia per tutti gli uomini: «Desidero che la Festa della Misericordia sia
un rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori. In quel giorno
sono aperte le viscere della mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie
sulle anime che si avvicineranno alla sorgente della mia Misericordia. L'anima che
si accosta alla confessione ed alla Santa Comunione, riceve il perdono totale
delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali
scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me, anche
se i suoi peccati fossero come lo scarlatto (Diario 699). Figlia mia, dì che la Festa
della mia Misericordia è uscita dalle mie viscere a conforto del mondo intero
» (Diario, p. 440).

Dal diario di Faustina si evince concretamente perché Gesù ha voluto fortemente
l'istituzione della festa: « Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa
Passione. Concedo loro l'ultima tavola di salvezza, cioè la festa della Mia
Misericordia. Se non adoreranno la Mia Misericordia, periranno per sempre
» (Diario, p. 561)

L'importanza di questa festa si misura con le straordinarie promesse che Gesù ha
legato ad essa: « In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi
conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene » (Diario, p. 235)

Per ottenere questi grandi doni bisogna adempiere alle condizioni del Culto alla
Divina Misericordia (fiducia nella bontà di Dio e carità attiva verso il prossimo),
essere in stato di grazia (dopo la confessione) e ricevere degnamente la santa
Comunione: « Nessun'anima troverà giustificazione finché non si rivolgerà con
fiducia alla Mia Misericordia e perciò la prima domenica dopo Pasqua deve
essere la festa della Misericordia ed i sacerdoti in quel giorno debbono parlare
alle anime della Mia grande ed insondabile Misericordia »(Diario, p.378).

PREGHIERA. Dio, Padre Misericordioso, che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio
Tuo Gesù Cristo, e l'hai riversato su di noi nello Spirito Santo Consolatore, Ti
affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo. Chinati su di noi peccatori,
risana la nostra debolezza, sconfiggi ogni male, fa' che tutti gli abitanti della terra
sperimentino la Tua Misericordia, affinché in Te, Dio Uno e Trino, trovino sempre
la fonte della speranza. Eterno Padre, per la dolorosa Passione e la Resurrezione
del Tuo Figlio, abbi misericordia di noi e del mondo intero. Amen.
INTENZIONI DELLE S. MESSE

                          Dal 19 al 25 Aprile 2020

Domenica 19.04    8.00    + Palmira e Umberto
                  10.00   - Per il Popolo
                  11.30    + Alessandro Terziani
                  18.30    + Rovero, Lida

Lunedì    20.04   7.30 -
                  9.00 -
                  18.30 + Romeo

Martedì   21.04   7.30 -
                  9.00 + Leonardo, Nicola, Giuseppe
                  18.30 + Luigia, Giuseppe, Aldo, Silvio, Rosa

Mercoledì 22.04   7.30 -
                  9.00 -
                  18.30 + Armandoe Luigia

Giovedì   23.04   7.30 -
                  9.00 -
                  18.30 + Per i defunti non ricordati

Venerdì   24.04   7.30 -
                  9.00 -
                  18.30 + Nespoli

Sabato    25.04   7.30 -
                  9.00 -
                  18.30 + Pira, Rolando, Roberto, Beatrice
Dal Vangelo secondo Giovanni
                                Gv 20,19-31

    La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le
  porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne
   Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò
    loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù
  disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io
  mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo.
 A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non
 perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato
       Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri
   discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo
    nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei
  chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni
  dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso.
    Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi
 disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua
 mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli
   rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi
      hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno
  creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che
    non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché
   crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate
                               la vita nel suo nome.

                       PAROLE DEL SANTO PADRE

 Gesù ci invita a guardare queste piaghe, ci invita a toccarle, come ha fatto
   con Tommaso, per guarire la nostra incredulità. Ci invita soprattutto ad
     entrare nel mistero di queste piaghe, che è il mistero del suo amore
 misericordioso. Di fronte agli eventi tragici della storia umana rimaniamo a
volte come schiacciati, e ci domandiamo “perché?”. La malvagità umana può
aprire nel mondo come delle voragini, dei grandi vuoti: vuoti di amore, vuoti
   di bene, vuoti di vita. E allora ci domandiamo: come possiamo colmare
queste voragini? Per noi è impossibile; solo Dio può colmare questi vuoti che
   il male apre nei nostri cuori e nella nostra storia. È Gesù, fatto uomo e
   morto sulla croce, che colma l’abisso del peccato con l’abisso della sua
  misericordia. (Omelia Santa Messa per i fedeli di rito armeno – 12 aprile
                                       2015)
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