Beppe Madaudo torna a Viterbo con la spettacolare mostra ?Mattatoio 22?

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Beppe Madaudo torna a Viterbo con la spettacolare mostra ?Mattatoio 22?
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Beppe Madaudo torna a Viterbo con la spettacolare mostra ?Mattatoio 22?

 di MARIA ANTONIETTA GERMANO -
VITERBO ? ?Mattatoio 22? (24 febbraio-12 marzo 2017). Questa mattina, 22 febbraio, autorità e giornalisti invitati all'anteprima
della magnifica mostra del famoso pittore palermitano Beppe Madaudo, promossa dalla Biblioteca Consorziale di Viterbo presso il
Polo Culturale della Fondazione Carivit (Via di Valle Faul), sono entrati in un'altra dimensione, quella onirica.
Collezioni di farfalle, cavalieri, principi indiani, ballerine del Can-Can che si muovono tra lettere dell'abbecedario e accompagnano
il visitatore nella cruenta realtà del mattatoio, dove un solerte macellaio compie il rito quotidiano, mentre gli animali, di ogni razza e
dimensione fanno capolino dalle pareti e sembrano spettatori della mattanza. Un toro è sdraiato a terra come un enorme puzzle già
realizzato, composto da ottanta pezzi è pronto ad essere smembrato, pesato e venduto al miglior offerente (prezzi che vanno dalle 20
alle 200 euro), come in un comune ?mercato della carne?.
Venerdì 24 febbraio alle 18, giorno dell'inaugurazione, si terrà la semiseria performance. Beato a chi arriva prima.

 Lettrice, opera di Madaudo (Foto MAG)
Quaranta sono le opere in mostra, alcune di queste, di recente fattura, sono state pensate dall'artista appositamente per lo spazio
dell'ex mattatoio che evoca sofferenza degli animali mandati al macello. La mostra d'arte è illustrata in un ricco e significativo
catalogo (Primaprint,Viterbo), con l'allestimento di My Print e LM Installazioni.
Alla presentazione di ?Mattatoio22?, che si è svolta nell'Auditorium della Fondazione Carivit, è intervenuto il padrone di casa
Mario Brutti che ospita la mostra e dopo i ringraziamenti al Maestro Madaudo e Paolo Pelliccia, promotore dell'evento e
Commissario della Biblioteca Consorziale, ha posto l'accento sull'importanza dell'arte coniugata alla lettura di libri che genera
cultura in tutti i suoi svariati aspetti. Ha coordinato Leonardo Vietri.
A questo punto parte un video-messaggio del sindaco di Palermo Leoluca Orlando che racconta l'importanza di San Benedetto il

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Moro, co-patrono di Palermo, dipinto da Beppe Madaudo dopo la conoscenza delle sue origini. La raffigurazione è posta nel
convento dei frati minori francescani di Santa Maria di Gesù. Benedetto fu il primo santo nero della storia grazie all'intervento del
papa Pio VII (1807) che lo proclamò Santo. Il sindaco Orlando ricorda che Palermo è da sempre città di accoglienza e condivisione.
La copia serigrafica del dipinto è stata portata in sala dal Maestro Madaudo. Flash dei fotografi.
Il sindaco Leonardo Michelini risponde a quello di Palermo e nell'ammirare il Santo nero, condivide le parole di Orlando
ricordando che anche Viterbo e tutto il suo territorio, è sempre stata solidale nell'accoglienza dello straniero e si augura, guardando
la bellissima mostra di Madaudo, che la Città diventi porto di arrivo di tante navi ricche di cultura.

 Nuotatore, opera di Madaudo (foto MAG)
La parola passa quindi a Paolo Pelliccia che con la solita schiettezza precisa che l'evento non ha ricevuto soldi pubblici e la sua
realizzazione è stata resa possibile grazie solo ai dipendenti e volontari della Biblioteca. L'idea della mostra è nata dalla volontà di
fondere la cultura della lettura che si esplica in biblioteca, con l'arte che invade e contamina spazi. In più ricorda due prossimi
appuntamenti organizzati dalla Biblioteca all'Auditorium. Il 3 marzo, ore 17,30, Claudio Strinati presenta il libro Raffaello, (edizioni
Scripta Manent); il 7 marzo ore 17,30, Lauretta Colonnelli presenta il suo libro Cinquanta quadri. I dipinti che tutti conoscono.
Davvero? (edizioni Clichy).
Conclude l'incontro, prima della visita guidata, il pittore palermitano che non ama farsi chiamare artista Beppe Madaudo che spiega
con poche ed esaustive parole la tecnica e la materia usata nei suoi lavori (legno, canapa, resine e pigmenti), un condensato di
ispirazioni e idee provenienti da esperienze di viaggi e soste in paesi esotici.
NOTA - Beppe Madaudo ha già esposto le sue opere a Viterbo nel 2010 (7-16 maggio), con la mostra ?I.N.R.I.?, ospitata nella
Sala Alessandro IV di Palazzo dei Papi, un ciclo di opere incentrato sulla figura del Cristo.

  Conferenza (FOTO MAG)

  Leoluca Orlando (foto MAG)

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  Michelini e Pelliccia (Foto MAG)

  Il Santo nero (FOTO MAG)

  Brutti, Michelini, Pelliccia (Foto MAG

  Michelini e Delli Iaconi (Foto MAG)

  Madaudo,Brutti e Michelini (Foto MAG)

  Madaudo, Brutti, Delli Iaconi, Michelini (foto MAG)

  Divano, opera di Madaudo (foto MAG)

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  Brutti, Madaudo e Michelini (foto MAG)

  Opere di Beppe Madaudo (foto MAG)

  Toro in vendita (Foto MAG)

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