FINTECH LIGHTHOUSE OUTLOOK OPPORTUNITÀ OLTRE LA MINACCIA - ANNO 2018 - CETIF
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Il valore dell’informazione economica e anagrafica al servizio del portafoglio RC Auto FinTech Lighthouse Outlook Opportunità oltre la minaccia ANNO 2018 ISSN 1972 - 7216 1
Il valore dell’informazione economica e anagrafica al servizio del porta Strategia, innovazione e finanza. Questi i tre elementi fondanti le attività del CeTIF Il Centro di Ricerca su Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari (CeTIF) dal 1990 realizza studi e promuove ricerche sulle dinamiche di cambiamento strategico e organizzativo nei settori finanziario, bancario e assicurativo. Ogni anno CeTIF attiva più di 15 strutture di ricerca, quali Competence Centre e Osservatori, cui possono partecipare gli oltre 20.000 professionisti che sono parte del network e organizza oltre 10 workshop dedicati a banche assicurazioni e aziende non finanziarie con l’obiettivo di favorire fra i partecipanti lo scambio di esperienze e l’adozione di pratiche innovative. Le attività di ricerca si focalizzano principalmente sugli effetti dello sviluppo di nuove strategie, sull’innovazione normativa, sull’approfondimento di prassi organizzative e di processo e sugli effetti dell’introduzione dell’innovazione tecnologica. Tra i partner istituzionali di CeTIF figurano: Banca d’Italia, IVASS, ABI, ANBP, ANIA, AIPB e CONSOB. In seno a CeTIF è stato costituito il CEFIRS - Centre for European Financial Regulations Studies - un Osservatorio Permanente sulla regolamentazione nel settore finanziario, bancario e assicurativo. Inoltre è presente la struttura CeTIF Academy, scuola di Alta Formazione Universitaria, che si pone l'obiettivo di trasferire ai top e middle manager le conoscenze sviluppate in oltre vent’anni di ricerca. Il CeTIF è, inoltre, socio fondatore del FIT: l’Associazione europea dei centri di ricerca sulla finanza e l’Information Technology. CeTIF - Università Cattolica Via San Vittore, 18 - 20123 Milano Tel. +39 02 7234.2590 Fax +39 02 7234.8340 E-mail: cetif@unicatt.it www.cetif.it
FinTech Outlook - CeTIF ANNO 2018 FinTech Outlook AUTORI: Federico Rajola Chiara Frigerio Clelia Maria Tosi Carlo La Rosa Pubblicato nel mese di Dicembre 2018 Copyright © CeTIF. Tutti i diritti riservati. Ogni utilizzo o riproduzione anche parziale del presente documento non è consentita senza previa autorizzazione di CeTIF. DISCLAIMER: CeTIF assicura che il presente documento è stato realizzato con la massima cura e con tutta la professionalità acquisita nel corso della sua lunga attività. Tuttavia, stante la pluralità delle fonti d’informazione e nonostante il meticoloso impegno da parte di CeTIF affinché le informazioni contenute siano esatte al momento della pubblicazione, né CeTIF né i suoi collaboratori possono promettere o garantire (anche nei confronti di terzi) esplicitamente o implicitamente l'esattezza, l'affidabilità o la completezza di tali informazioni. CeTIF, pertanto, declina qualsiasi responsabilità per eventuali danni, di qualsiasi tipo, che possano derivare dall'uso delle informazioni contenute nel presente rapporto. Si evidenzia, inoltre, che il presente rapporto potrebbe contenere proiezioni future o altre dichiarazioni in chiave prospettica, circostanza che comporta rischi e incertezze. Si avvisano pertanto i lettori che tali affermazioni sono solamente previsioni e potrebbero quindi discostarsi in modo considerevole dagli effettivi riscontri ed eventi futuri. CeTIF declina fin d’ora qualsiasi responsabilità e garanzia in relazione a tali proiezioni. 3
INDICE DEI 1. INTRODUZIONE .................................................................................. 5 1.1 IL CONTESTO 5 CONTENUTI 1.2 I NUMERI DEL FINTECH 6 1.3 I NUMERI DEL FINTECH IN ITALIA 8 2. LA FINTEGRATION .......................................................................... 10 2.1 I MODELLI DI PARTNERSHIP 11 3. IL FINTECH LIGHTHOUSE ............................................................. 14 3.1 COS’È IL CeTIF FINTECH LIGHTHOUSE 14 3.2 IL PERCORSO DEL FINTECH LIGHTHOUSE 15 4. LIGHTHOUSE FOCUS ON: FINTECH............................................ 20 4.1 LE FINTECH SELEZIONATE 22 5. LIGHTHOUSE FOCUS ON: INSURTECH ...................................... 25 5.1 LE INSURTECH SELEZIONATE 28 6. LIGHTHOUSE FOCUS ON REGTECH ........................................... 30 6.1 – LE CARATTERISTICHE DEL REGTECH 31 7. CONCLUSIONE ................................................................................. 36 Gli incontri sono stati organizzati e gestiti dal Gruppo di Lavoro CeTIF nelle persone di: Clelia Tosi Carlo La Rosa 4 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF 1. INTRODUZIONE 1.1 IL CONTESTO La “rivoluzione” FinTech sta rimodellando l’intero ecosistema finanziario. La Digital Transformation da una priorità è diventata, oggi, una necessità. Tutti i mercati vengono attraversati da impulsi di evoluzione tecnologica, che li rendono aperti a nuovi prodotti, servizi e alla nascita di realtà innovative che fanno della tecnologia la propria value proposition. Al pari della rivoluzione in atto nel settori dei media e della comunicazione, quello finanziario, forse con qualche anno di ritardo rispetto ad altri mercati, è riuscito a diventare un terreno fertile e stabile per questa innovazione. La nascita dei fenomeni FinTech, InsurTech e RegTech, iniziati come risposta alla “disillusione” delle aspettative dei clienti dopo la crisi finanziaria del 2008, oggi viene percepita come un’evoluzione fondamentale dei player all’interno del panorama finanziario. A conferma di questa visione, possono essere analizzati alcuni aspetti: • Le FinTech, le InsurTech e le RegTech, che per prime hanno ascoltato gli interessi reali dei clienti più evoluti nell’uso della tecnologia e nei bisogni (come i Millennials), hanno ormai conquistato la fiducia degli stessi. Sono infatti riuscite a rispondere in maniera efficace e concreta a queste nuove esigenze con soluzioni totalmente customer centric che rendono più accessibili i servizi finanziari. • Le nuove Direttive Europee in materia finanziaria sono state sviluppate per incentivare i rapporti tra le FinTech e le Istituzioni al fine di garantire la tutela della clientela, la stabilità del mercato, incentivando la trasparenza e la concorrenza nel mercato e sviluppando un level playing field tra i diversi operatori; • Dopo l’exploit dei servizi di pagamento1, altri mercati FinTech in Italia si stanno evolvendo, dal punto di vista della tecnologia e di processo, come quello del peer to peer lending (che permette ai clienti di prestare o ricevere denaro, in maniera più efficiente e in alcuni casi “disintermediando” di fatto gli Istituti di Credito tradizionali) e quello delle piattaforme di Invoice Trading, cariche dei record appena raggiunti, che le pongono come un reale ampliamento dei servizi di credito tradizionali.2 1 Analizzato nel CeTIF FinTech Outlook 2017 2 Descritto nel paragrafo 1.3 – I numeri del fintech in Italia 5
Infatti la crescita esponenziale avvenuta nelle prime fasi di vita di alcune FinTech, InsurTech e RegTech, descritta dai critici come l’inizio di una bolla, oggi si è attestata e stabilizzata portando alcune startup finanziarie a raggiungere una alta maturità e stabilità economico/finanziaria. L’insieme di questi eventi ha reso gli Incumbent sempre più coscienti e predisposti nei confronti di queste realtà innovative, considerate non più come soli competitor ma come dei possibili partner abilitatori e acceleratori all’evoluzione corso. In modo particolare, sviluppata nell’ottica di abbattere i limiti alla collaborazione e porre il cliente al centro, la PSD2 riconosce che i dati raccolti dalle banche sono di proprietà degli utenti e che, di conseguenza, essi possono richiedere alle stesse di fornire l’accesso alle informazioni che li riguardano a soggetti terzi (TPPs), tramite API (application programming interface). Questo cambio di paradigma, recepito a livello legislativo e regolamentare, che si pone alla base delle strategie di Open Banking, permetterà dunque a soggetti come le FinTech di accedere al patrimonio informativo delle Istituzioni per offrire, nell’interesse del cliente finale, prodotti e servizi personalizzati. Questo processo di stabilizzazione ha portato ad un significativo aumento di iniziative di partnership e collaborazioni tra le FinTech e tra Incumbent e FinTech, nello sviluppo di quello che può essere definito come il moderno eco-sistema finanziario. A tal proposito, nei capitoli successivi verranno descritte le principali modalità di collaborazione tra le Istituzioni e le FinTech, le InsurTech e le RegTech3. 1.2 I NUMERI DEL FINTECH Alla luce di questi nuovi paradigmi che hanno portato ad una maggiore crescita e stabilità per le realtà FinTech, InsurTech e RegTech, il mercato è diventato sempre più appetibile per gli investitori, soprattutto per le Banche e le Compagnie di Assicurazione. A dimostrazione di ciò è possibile analizzare l’aumento del valore globale degli investimenti in realtà FinTech, InsurTech e RegTech che ha raggiunto, nel primo semestre del 2018, la somma di 57,9 miliardi di dollari, cifra molto superiore ai 38,1 miliardi di dollari investiti in tutto il 2017.4 L’attività delle FinTech a livello globale è cresciuta sensibilmente negli ultimi anni: Goldman Sachs prevede che nei prossimi anni quasi 660 miliardi di dollari di investimenti in FinTech potrebbero migrare dai tradizionali servizi alle nuove proposte 3 Capitolo 2. La Fintegration 4 The pulse of FinTech 2018. KPMG 6 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF di servizi finanziari, operati attraverso piattaforme digitali innovative5. Già oggi, le startup FinTech nel mondo sono oltre 2500, distribuite in 70 paesi e dal 2010 al 2018 nel settore sono stati investiti oltre 187 miliardi di dollari, con un numero totale di oltre 5800 deal (figura 1). In modo particolare, come evidenziato dal grafico, a livello mondiale, dopo la “corsa” all’investimento nel FinTech nel biennio 2014/15, seguita da una contrazione nel 2016 e del 2017, il 2018 è l’anno in cui si è generato un vero picco di investimenti che ha superato tutti i valori precedenti. Nonostante l’aumento generale, sia nei numeri che nei valori dei round di finanziamento avvenuti in Europa – guidati da Revolut ($250 milioni)6, e N26 ($160 milioni)7 – anche quest’anno i finanziamenti record sono stati registrati negli US, con l’acquisizione di WorldPay da parte di Vantiv per $10,4 miliardi8, e in Asia, con il più alto valore raggiunto dalla raccolta di capitali di AntFinancial di $14 miliardi9. Figura 1 – Gli investimenti nel FinTech (VC, PE e M&A) 2012-2018 – $ MLD Fonte: The Pulse of FinTech, KPMG International 2018 Numerosi sono gli elementi che possono giustificare la repentina crescita di investimenti nell’ultimo anno tra cui l’incremento dei clienti che nel mondo utilizzano servizi e prodotti 5The Future of Finance Part 3: The Socialization of finance, Goldman Sachs Global Investment Research, 13 Marzo 2015. 6 Businessinsider, 26 aprile 2018. 7 Techcrunch, 20 marzo 2018. 8 Il Sole 24 Ore, 10 agosto 2017. 9 Reuters, 7 giugno 2018. 7
FinTech. Tra i principali player globali analizzati è possibile notare una customer base superiore a quella di molti Incumbent. Ad esempio, la neo-bank tedesca N26 ha raggiunto 1 milione di clienti10; la controparte inglese Revolut oltre 2 milioni di clienti11, ma i valori maggiori vengono raggiunti da FinTech attive nel mercato del trasferimento di denaro, tra cui TransferWise (con 3 milioni di clienti)12, Square (7 milioni)13 e Coinbase, con la cifra record per l’Occidente di 20 milioni di utenti attivi14. Numeri che, per quanto in crescita ed estremamente rilevanti per U.S.A. e U.E., risultano molto contenuti rispetto all’Asia, che registra il valore record di 520 milioni di clienti con Alipay15. 1.3 I NUMERI DEL FINTECH IN ITALIA Sebbene sia in crescita il trend degli investimenti e della base clienti di realtà FinTech, InsurTech e RegTech, ogni mercato nazionale sta registrando diversi stimoli e resistenze differenti a questo fenomeno. L’Italia, oltre ad essere il mercato di riferimento per questo percorso di ricerca, risulta essere, per quest’anno, un punto di incontro particolarmente attrattivo per investitori e i clienti (oltre 425 mila)16, alla ricerca di realtà e servizi innovativi nel settore finanziario. Anche il trend europeo degli investimenti in FinTech è in crescita rispetto agli anni precedenti con un totale di $26 miliardi nel primo semestre del 2018, valore trainato dall’Inghilterra con il 61% del totale con $16 miliardi investiti in realtà FinTech. Alla luce di questi valori di mercato in crescita, in Italia, pur ereditando dai recedenti anni valori di investimento e di attrazione di investimenti in FinTech inferiori rispetto alla media dei mercati simili, è comunque possibile rilevare un trend in crescita. Risultato stimolato da alcuni investimenti che hanno interessato alcune realtà italiane di spicco tra cui Satispay, che ha per prima alzato l’asticella raccogliendo €42 milioni17 e Prima Assicurazioni che ha, poco tempo dopo, infranto ogni record aggiudicandosi finanziamenti guidati da Goldman Sachs e Blackstone per €100 milioni18. Diventano sempre più incoraggianti anche i valori risorse finanziarie gestite e intermediate dalle realtà FinTech, ad esempio è stato stimato che il mercato dei finanziamenti di PMI italiane 1,2 miliardi di €. Questo risultato è la somma di una serie di servizi e prodotti di finanziamento 10 Techcrunch, 4 giugno 2018. 11 Cnbc, 7 giugno 2018. 12 https://transferwise.com/us/ 13 Recode, 27 Febbraio 2018. 14 Forbes, 30 agosto 2018. 15 Dicembre, 2018. Rielaborazione dati Alibaba. 16 http://italiafintech.org/il-fintech-in-italia/ 17 Corriere della Sera, 22 settembre 2018. 18 EconomyUp, 12 ottobre 2018. 8 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF innovativi che negli ultimi anni sono stati introdotti nel mercato come il crowdfunding e l’invoice trading. 19 Il potenziale di crescita è quindi molto ampio. Nell’analisi effettuata è stato osservato come le principali differenze rispetto all’estero non dipendono da mancanze di competenze e/o tecnologie ma che, anzi, nel nostro Paese sono presenti molte eccellenze, che crescono insieme ad una maggiore inclinazione all’imprenditorialità. L’insieme di queste situazioni ha aumentato anche la qualità dell’ecosistema, sviluppando un terreno fertile alla nascita e alla crescita di queste realtà. A tal proposito, si è reso necessario studiare più nel dettaglio come le Banche e le Compagnie di Assicurazione si stiano interfacciando con le FinTech, le InsurTech e le RegTech e quali tipi di iniziative di collaborazione abbiano avviato nella visione dello sviluppo e dell’innovazione del sistema finanziario italiano e, data la dimensione di alcuni player, europeo. Rielaborazione de Il sole 24 Ore: “Pmi, dalla finanza «alternativa» arrivano risorse per 1,2 19 miliardi”. 9
2. LA FINTEGRATION Nel contesto dello scenario descritto, tre sono i driver fondamentali che stanno spingendo la crescita del sistema finanziario. Il primo è l’evoluzione tecnologica, portata dalla digitalizzazione dei processi e dallo sviluppo di standard di collaborazione resi obbligatori come per l’esposizione delle API in un contesto di Open Banking. Il secondo è l’introduzione di nuovi prodotti e servizi finanziari (ad esempio P2P Lending che ha creato nuove procedure e punti di accesso tra i clienti e i servizi di credito) e, il terzo, è la collaborazione strategica che porta allo sviluppo di sinergie e partnership, tra player tradizionali e innovativi e che, risulta essere il driver più efficace per lo sviluppo win-win del mercato. L’insieme di questi elementi vengono racchiusi all’interno del concetto di Fintegration, ossia di strategia di integrazione tra strutture, processi, servizi e prodotti degli Incumbent e delle FinTech, InsurTech e RegTech per il raggiungimento di una maggiore efficacia dei modelli di servizio. In questo panorama armonizzato di cooperazione e competizione definito coopetition, è indubbio che tutti i player debbano indirizzare le possibili iniziative di partnership strategiche verso ampliamento delle opportunità, mantenendo un focus sulle rispettive peculiarità (facilità di accesso, velocità di innovazione, usabilità, utilizzo della tecnologia da parte delle FinTech e dimensione, base utenti, sicurezza e livello di compliance da parte degli Incumbent) per la crescita e continuità del business. A tal proposito è stato necessario evolvere i benchmark precedenti in quanto si sta assistendo ad un bilanciamento di questa dicotomia e ad un avvicinamento progressivo dovuto dagli sforzi e dagli investimenti in innovazione avviati dagli Incumbent e ad una maggior attenzione ai temi di regulation, compliance e sicurezza da parte delle FinTech. Tuttavia, nonostante i processi di semplificazione in atto nelle Istituzioni tradizionali, la possibilità di avere una struttura basata sulle più moderne tecnologie digitali, eliminando il concetto di legacy, permette alle FinTech, alle InsurTech e alle RegTech di avere una scalabilità esponenziale. Ciò nonostante, per una serie di fattori, soprattutto quello culturale, l’utilizzo di servizi FinTech rimangono comunque limitatamente diffusi rispetto a quelli bancari e assicurativi offerti dalle istituzioni tradizionali. Inoltre risulta essere presente e presente una vera e propria barriera culturale che è causa ed effetto di un altro fattore di disallineamento tra Incumbent e Newcomers: i tempi di attuazione dell’innovazione. Infatti, nonostante le nuove strategie di innovazione adottate dalle Banche e dalle Compagnie di Assicurazione, che spingono verso una Open Innovation sempre più veloce e aperta, la realizzazione concreta dei progetti innovativi risulta essere ancora rallentata dalla complessità organizzativa e operativa. 10 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF 2.1 I MODELLI DI PARTNERSHIP Dagli incontri e dagli assessment svolti con le principali Istituzioni Finanziarie italiane è emerso che negli ultimi 18 mesi gli Incumbent hanno ampliato il ventaglio di approcci utilizzati per il rimodellamento dei processi operativi e per l’individuazione e lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi. Sempre con l’ottica della Fintegration, l’Osservatorio Fintech Lighthouse di CeTIF ha individuato sei approcci: In-House Innovation Initiative, Corporate Venture Capital Firm, Share Holding, Partnership Strategiche, Eco-system Engagement e la creazione di NewCo. Alla luce dell’elevata caratterizzazione di ognuna delle precedenti strategie e i successi registrati da parte delle Istituzioni che meglio le adottano, è emerso come non esiste un unico modello di collaborazione che risulti essere il migliore, ma che la maggiore efficacia venga ottenuta quando le Banche e le Compagnie di Assicurazione gestiscono e uniscono in maniera efficace queste iniziative di Open Innovation, dosando i vari approcci in base agli obiettivi e all’orientamento strategico nel medio lungo periodo. Il ruolo degli Incumbent, alla luce di questo scenario collaborativo, può essere quello di orchestratore delle realtà con le quali collabora, per offrire ai propri clienti un’esperienza più appagante nell’utilizzo dei prodotti e dei servizi finanziari che lo collegano con l’Istituzione stessa. 11
Organizzazione o promozione di eventi come Hackathon e Award interni per ricercare tra i dipendenti le attitudini più innovative. E la creazione di nuove strutture organizzative dedicate all’innovazione con i relativi ruoli di responsabilità (divisione Innovation). Creazione di una società o di un veicolo ad hoc di Venture Capital con il capitale adeguato all’investimento nelle startup innovative in ambito finanziario e non con l’obiettivo di supportarne l’espansione e beneficiare di una parte dei risultati ottenuti. Acquisto a titolo definitivo (e non speculativo) di una quota di equity di una FinTech, InsurTech e RegTech al fine di assicurarsi un ruolo più vantaggioso nello sviluppo delle partnership. Accordi commerciali di fornitura, vendita e distribuzione di prodotti e servizi innovativi con due scopi principali: deliverare a terzi i processi meno efficienti e aumentare l’efficacia nell’offerta di nuovi servizi/prodotti o nell’ingresso in nuovi mercati con un partner già affermato nel settore. Creazione e gestione di uffici adibiti al co-working per offrire alle startup un posto in cui poter operare e contaminarsi con le altre realtà con cui condividono gli spazi, al fine di accrescere la collaborazione all’interno dell’ecosistema finanziario. Costituzione, all’interno del gruppo bancario e assicurativo, di una nuova società indipendente e autonoma per poter sviluppare nuovi servizi e prodotti in maniera più agile e innovativa. 12 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF Figura 2 – La Fintegration Fonte: CeTIF - 2018 A questo scopo risulta totalmente ridisegnato il concetto di Fintegration, rispetto a come era inteso negli anni precedenti, considerato non più come un approccio atto a colmare i punti di forza e di debolezza di Incumbent, startup, FinTech, InsurTech e RegTech ma come una strategia sviluppata da tutti i player volta a rendere più efficiente l’ecosistema. Questo cambio di paradigma, oggi, viene affrontato focalizzandosi sull’innovazione di processi, pratiche, elementi culturali, prodotti e servizi finanziari disegnati sulle esigenze del cliente e non vincolati alle strutture organizzative e operative suscettibili ad obsolescenza. Situazione che, come descritta nella figura 3, porta molti benefici a tutti i driver di efficacia ed efficienza richiesti nel settore finanziario. 13
3. IL FINTECH LIGHTHOUSE 3.1 COS’È IL CeTIF FINTECH LIGHTHOUSE CeTIF rafforza il suo ruolo di acceleratore dell’innovazione grazie al FinTech Lighthouse, un’iniziativa che sviluppa il mercato FinTech, InsurTech e RegTech all’interno dell’ecosistema finanziario. Ponendosi l’obiettivo di rispondere alle necessità di collaborazione e contaminazione tra Incumbent e nuovi player per la crescita e la competitività del mercato italiano nello scenario internazionale. Gli strumenti e i processi utilizzati per la riuscita e il raggiungimento di questo obiettivo sono racchiusi nel Research Funnel, ossia un percorso di ricerca costituito da una serie di attività, da pratiche e driver volti a mappare, analizzare e selezionare le FinTech più sinergiche e interessanti da far incontrare ai principali innovation decision maker delle Istituzioni del Centro. 14 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF 3.2 IL PERCORSO DEL FINTECH LIGHTHOUSE Per analizzare i trend del settore italiano, il team di ricerca del CeTIF FinTech Lighthouse ha individuato un totale di 202 realtà del nostro Paese suddivise in quattro cluster in base alle macro-categorie di appartenenza, di cui 144 sono emerse come puramente riconducibili ai settori FinTech, InsurTech e RegTech: 1. FinTech: 112 2. InsurTech: 26 3. RegTech: 6 4. Finergic20: 58 Figura 3 – Il campione di FinTech, InsurTech e RegTech analizzato Fonte: CeTIF - 2018 L’ampliamento dello spettro di analisi a un numero maggiore di realtà e il rimodellamento dei driver di analisi, rispetto all’anno precedente, hanno permesso non solo di aumentare il campione di realtà studiate portando il numero di FinTech, InsurTech e RegTech studiate da 57 a 202 realtà, ma anche di poter avere una visione più ampia e approfondita della composizione del mercato italiano. 20 Per Finergic si intendono tutte quelle realtà che offrono servizi e prodotti tecnologici non finanziari ma che, in ottica di partnership con le Istituzioni finanziarie, abilitano alla creazione di servizi a valore aggiunto. È stato raccolto, dunque, un campione di 58 aziende appartenenti a questo segmento, che non è stato sottoposto ad ulteriori analisi specifiche. 15
Nell’analizzare queste realtà, si è fatta particolare attenzione ai seguenti parametri: • Team e struttura di funding: approfondendo il curriculum e le precedenti esperienze dei CEO, la struttura e le competenze del team e le strategie di crescita e operatività perseguite con un focus particolare agli economics e alla struttura di funding. • Solidità del business model e del business plan, intendendo con questo indicatore l’efficacia del modello di generazione delle revenue, la sostenibilità nel lungo periodo e le possibilità di essere competitivi a livello internazionale. • Stadio di sviluppo, ossia in quale fase del ciclo di vita di un’azienda si trova la realtà (concept, early, growth e financial institution21). • Sinergie con il mondo finanziario, compreso il livello di integrabilità del modello di business e della tecnologia e la propensione della FinTech allo sviluppo di partnership. • Innovazione tecnologica e usabilità, l’utilizzo di tecnologie innovative quali: A.I., Blockchain, Advanced Analytics, Big Data e la sicurezza e la stabilità IT della soluzione ovvero la scalabilità, e l’esperienza e la facilità di utilizzo del servizio che ne deriva, rispetto ai modelli tradizionali. Figura 4 – Research funnel del FinTech Lighthouse Fonte: CeTIF - 2018 Il primo passo del Research Funnel è stato quello di analizzare tutte le realtà presenti sul mercato italiano che offrono servizi e prodotti innovativi nel mercato finanziario. Questo processo è avvenuto sia tramite un percorso di analisi in back office delle realtà, sia attraverso più call to action, che invitavano le startup attive nel settore a fornire una 21 Per le realtà che, vigilate dalle Autorità, necessitano di strutture patrimoniali e operative particolari. 16 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF serie di dati pubblici ma aggiornati, come ad esempio il segmento di appartenenza e i prodotti e servizi offerti. La fase successiva è stata quella dello scouting in cui le realtà ritenute più interessanti durante la mappatura iniziale sono state invitate ad incontri personalizzati, con il team di ricerca del CeTIF Lighthouse, per approfondire i valori analizzati durante la fase precedente e, nel dettaglio, i processi di business, le tecnologie sviluppate, le peculiarità dei modelli di servizio, gli indicatori di bilancio utili alla comprensione dell’azienda, il profilo dei founder e la composizione del team. Dalla queste prime fasi della mappatura è stato possibile analizzare e segmentare alcune informazioni chiave per l’analisi e la comprensione del mercato Fintech, InsurTech e RegTech. Di seguiti i risultati: Figura 5 – La ragione sociale 19% 3% 10% 68% S.r.l. S.p.a. S.r.l.s. Internazionali Fonte: CeTIF - 2018 Dall’analisi sviluppata sulle principali caratteristiche aziendali emerge come oltre il 68% del campione di FinTech, InsurTech e RegTech abbia optato di operare sotto forma di S.r.l. Il dato rappresenta il primo cambio di paradigma rispetto ai player istituzionali ai quali invece, la regolamentazione impone delle strutture societarie ben più complesse con norme e vincoli ad hoc. Questo elemento però rimane comune per le società costituite come S.p.a., che rappresentano il 19% del campione, poiché hanno scelto questa forma 17
sociale in quanto espressamente previsto dalla normativa vigente, come ad esempio per gli Istituti di pagamento e di Moneta Elettronica (Figura 7). 18 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF Figura 6 – Il modello di business B2B 34% B2C B2B2C 26% 40% Fonte: CeTIF - 2018 Il modello di generazione delle revenue varia in funzione del business model e dell’ambito in cui operano le FinTech, InsurTech e RegTech. Innanzitutto, dall’ analisi emerge come il 40% delle realtà prese in considerazione adotti un modello di business unicamente rivolto al B2B, mentre il 34% opta per un modello B2C. Il 24% ha diversi prodotti rivolti ad entrambi i mercati o utilizzano un modello B2B2C. Inoltre diventa sempre più rilevante la presenza del modello di business/distributivo Peer- to-peer (P2P), che trae origine dal settore informatico e viene trasposto nel mercato finanziario sfruttando piattaforme digitali che permettono lo scambio e la divisione di beni e servizi tra soggetti paritetici (tra cui non vi sono differenti poteri contrattuali). Le realtà che sfruttano questo paradigma rappresentano il 15% del campione e offrono innovativi servizi creditizi (P2P Lending), assicurativi (P2P Insurance) e pagamenti (P2P Payments). Dal punto di vista del modello di pricing, sono stati analizzati tre differenti strategie: • Free to use: gratuito per l’utente, con i ricavi ottenuti tramite servizi accessori e/o monetizzazione delle informazioni; • Subscription: pagamento di una quota fissa mensile o annuale utilizzato soprattutto in logiche B2B; • Fee a transazione: remunerazione in quota percentuale per ogni utilizzo; 19
4. LIGHTHOUSE FOCUS ON: FINTECH Nello scenario italiano, il settore FinTech risulta essere quello che registra il più alto numero di realtà operanti ma anche una maggiore maturità delle strutture e dei servizi e prodotti offerti. Come emerge dalla frammentazione del panel esposto precedentemente, le FinTech (112) in Italia rappresentano il 77% del campione analizzato (escludendo le realtà Finergic). All’interno di questo insieme di FinTech si assiste a un’estrema eterogeneità di servizi e prodotti offerti, peculiarità dovuta da una pluralità di fattori. Tra i più importanti vi è la relativa giovinezza, sia delle aziende sia dei membri dei team, che permette alle FinTech di rispondere in maniera agile al contesto complesso e competitivo in cui si trovano. Questo aspetto però rappresenta anche un limite, perché obbliga ad una alta concentrazione e focalizzazione delle risorse a determinati modelli di business per rendere efficace ed efficiente la propria Value Proposition. Per riuscirci, queste realtà tendono a specializzarsi su un determinato servizio o prodotto finanziario, su cui costruire un modello di business più efficiente rispetto a quello utilizzato dalle banche. Il secondo motivo, che da una seconda visione su questa frammentazione, è dovuto all’ampiezza dell’offerta e di conseguenza della value chain bancaria che si occupa di molti servizi, dalla gestione dei conti correnti, all’emissione di crediti fino a quelli più specifici di consulenza, sia degli investimenti che i principali servizi di interesse per i clienti. L’ampiezza di quest’offerta determina per le FinTech il campo su cui poter lavorare e dunque specializzarsi. 20 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF Figura 7 – Overview della frammentazione dei servizi finanziari offerti dalle FinTech in Italia Fonte: CeTIF - 2018 Nonostante la frammentarietà di servizi e prodotti offerti dalle FinTech, risultano esserci segmenti maggiormente rappresentati rispetto ad altri. Ad esempio, nell’ambito delle 112 FinTech analizzate, il valore più rilevante è rappresentato delle piattaforme di crowdfunding (31%). All’interno di queste realtà vi è una suddivisione sul tipo di servizi o prodotti offerti: il 37% delle piattaforme di Crowdfunding è specializzata nel far incontrare la domanda e l’offerta di Prestiti (Lending- Crowdfunding); il 14% si è specializzato nel rendere più efficiente la compravendita di anticipi su fatture (Invoice Trading) e uno speculare 14% nella collocazione di quote di capitale di startup e PMI (Equity-Crowdfunding), mentre il restante 35% è 21
distribuito nel finanziamento di progetti di varia natura (Product/Service-Based) e altri servizi. Inoltre, risulta sempre più in crescita il settore dei servizi di pagamento che rappresenta il 14% del campione di FinTech italiane e che sta subendo in maniera preponderante gli impatti della direttiva sui pagamenti (PSD2). I servizi di questo tipo risultano essere anche quelli più diffusi ed utilizzati (non sorprende che uno dei maxifinanziamenti registrati durante il 2018 sia avvenuto proprio su una FinTech di questo segmento: Satispay). Ma le stime sono in forte crescita, visto lo stimolo che porterà la PSD2 dando, ad esempio, la possibilità ai player (AISP) di offrire ai clienti il servizio di aggregare su un'unica interfaccia le informazioni di tutti i conti e posizioni di investimento aperte presso le varie banche di cui si è clienti (valore dall’impatto non ancora misurabile vista la non attuale operatività della Direttiva). È stato possibile analizzare nel dettaglio le realtà più interessanti, focalizzate ognuna in uno specifico servizio o prodotto finanziario. A seguito dell’analisi effettuata, ne sono emerse 5 che risultano essere tra le realtà best in class nello scenario FinTech Italiano nel 2018. 4.1 LE FINTECH SELEZIONATE Piattaforma di equity crowdfunding con innovativo sistema di Lead Investor, che permette ai soci di minoranza di avere una forte rappresentanza e un continuo flusso informativo rispetto alla gestione aziendale. 22 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF Piattaforma che permette agli utenti di impostare e raggiungere i propri obiettivi finanziari aiutandoli e istruendoli nell’accumulo, gestione e investimento dei risparmi. Piattaforma di Strong Customer Authentication unificata per dispositivi fissi e mobili, che permette l’accesso a portali, app, alla firma di documenti e ai pagamenti online e in store. 23
Plick è il servizio di pagamento offerto a Banche e Istituti di Pagamento da PayDo che rende, irrevocabili, immediati, sicuri ed efficienti i pagamenti di somme, anche considerevoli, di denaro tra privati e/o aziende. Piattaforma di Social Investing. Permette agli utenti di classificarsi in sulla base del rischio/rendimento dei segnali operativi generati. 24 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF 5. LIGHTHOUSE FOCUS ON: INSURTECH Il secondo settore analizzato è stato quello delle InsurTech, ossia di aziende che attraverso le più innovative tecnologie offrono prodotti e servizi assicurativi. Partendo da quanto descritto dell’articolo 1882 del Codice Civile: “L'assicurazione è il contratto col quale l'assicuratore, verso il pagamento di un premio, si obbliga a rivalere l'assicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro, ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana”, sono stati analizzati e clusterizzati tutti i componenti della catena del valore Assicurativa (tentando di mettere a fattor comune le strutture B2B e B2C): 1 product design e development – l’insieme dei processi di analisi dei bisogni della clientela potenziale, dei dati di carattere macroeconomico e di sviluppo contrattuale del prodotto; 2 pricing e underwriting – intesa come la fase di sviluppo economico del prodotto/servizio composta dall’insieme di tutte le analisi svolte sulla sostenibilità finanziaria del singolo contratto e dei portafogli in cui viene inserito fino alla definizione del premio; 3 marketing e communication – area che raggruppa l’insieme delle attività svolte dalle Compagnie per promuovere i propri prodotti sul mercato e per aumentare e migliorare i rapporti con la clientela finale; 4 distribution & sales – l’insieme di tutti processi che vengono svolti dalla Compagnia di Assicurazione per distribuire e vendere i propri prodotti, sia direttamente sia tramite intermediari; 5 claims e fraud – quest’ultima area racchiude tutte le attività che vengono utilizzate dalla Compagnia Assicuratrice per liquidare i sinistri denunciati e individuare le frodi per potersi tutelare e nel caso rivalere. 25
Figura 8 – Value Chain assicurativa e servizi InsurTech Fonte: CeTIF - 2018 Successivamente, sono stati analizzati i servizi offerti dalle InsurTech e, di conseguenza, ricondotti alle categorie sopracitate. Dalla ricerca svolta, emerge come il 32% delle InsurTech si posizioni nello sviluppo di nuovi prodotti dove vengono raggruppate le realtà che si occupano di P2P Insurance, Instant Insurance, Micro Insurance e On-Demand Insurance. I nuovi prodotti/servizi che ne derivano sono stati interamente progettati sulle esigenze del cliente e, su di esse, successivamente, sono stati implementati i modelli di business. Tale genealogia aumenta l’esposizione ad alcuni rischi e, più in generale, la propensione del cliente ad assicurarsi nei momenti che si percepiscono come più rischiosi. Questo tipo di inclinazione, naturale in ogni acquirente, espone gli assicuratori a rischi come il rischio morale (comportamento negligente o doloso compiuto per ottenere un beneficio economico piuttosto che una copertura da un rischio) e quello di selezione avversa (acquisizione di una clientela più rischiosa rispetto a quella target). Per evitare, o comunque arginare, questi rischi le InsurTech che offrono prodotti e servizi di questo tipo hanno dovuto innovare i modelli di analisi e raccolta dei dati utilizzati. Il successivo 13% delle InsurTech studiate si occupa di offrire in outsourcing e vendere proprio questi nuovi modelli di analisi e gestione dei rischi, andando dunque ad arricchire quelli attuariali tradizionali basati solo su alcune fonti dati. In queste realtà è connaturato l’utilizzo di dati anche non strutturati, come quelli sui comportamenti, provenienti da fonti esterne ad esempio social-network. L’utilizzo così massivo dei dati e di modelli avanzati di analisi crea un cambio di paradigma rispetto ai processi tradizionali di 26 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF risk analysis e risk management. Questo tipo di evoluzione operativa, oltre che tecnica e tecnologica, risulta fondamentale per le InsurTech non solo per aumentare l’efficacia dei nuovi prodotti e servizi assicurativi, ma anche e soprattutto per offrirne di più efficienti agli Incumbent. Il 21% del campione si focalizza nel ridisegnare e gestire i processi distributivi e il contatto con il cliente finale. Per ottenere una migliore efficacia ed efficienza, rispetto ai modelli tradizionali, le InsurTech fondano il proprio modello di servizio sull’utilizzo dei dati generati e condivisi dal cliente per poi utilizzarli per sviluppare nuovi modi di relazione. Un esempio di questo processo è l’utilizzo di Chatbot evoluti, che possono essere contattati e offrire supporto ai clienti 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Uno dei processi chiave di ogni mercato assicurativo è quello della distribuzione e vendita dei prodotti e dei servizi. In Italia il settore assicurativo è un mercato basato su un rapporto personale tra il cliente e gli intermediari22 ma negli ultimi anni, soprattutto nel 2018, assistiamo ad un rilevante numero di InsurTech (17% del campione) che si pongono come nuovi canali di distribuzione sviluppando piattaforme, che permettono al cliente finale di interagire direttamente, o con un supporto digitalizzato, con la Compagnia Assicurativa per poterne acquistare i prodotti e i servizi, rendendo il processo più rapido e meno costoso. Da ultimo, sia come posizione sia per dimensione del campione, il 17% delle InsurTech si incardina nell’anello della catena del valore assicurativo definita Claims & Fraud. Queste realtà hanno sviluppato, attorno ad una strategia data-driven, processi innovativi di analisi e gestione dei sinistri volti a rendere più agile per il cliente l’interazione con la compagnia in caso di sinistri. Viceversa, per la Compagnia, risulteranno sempre più semplificate le attività operative sia dal punto di vista attuariale sia liquidativo. Infine, un’ulteriore effetto positivo portato da questi nuovi processi digitalizzati è quello di rendere più agile l’identificazione dei frodatori e la tutela dagli stessi. 22 Il 76,3% delle polizze nel settore danni è stato venduto attraverso il canale agenziale e il 61,3% delle polizze vita è distribuito attraverso gli sportelli bancari. Ania, 2018. L’assicurazione italiana in cifre. 27
5.1 LE INSURTECH SELEZIONATE Alla luce delle fasi di mappatura e clusterizzazione precedentemente descritte, sono state studiate 26 InsurTech, al fine di analizzare i driver di innovazione. Al termine di questa ultima fase sono state poi selezionate le InsurTech che, per i parametri descritti al capitolo 2, risultano essere le più interessanti nel 2018. Sistema di digital assistance che scrive ed invia per i clienti assicurati la denuncia di sinistro perfetta. Funziona per qualsiasi polizza di tutte le Compagnie Assicurative, con migliaia di suggerimenti esperti in oltre 140 scenari di sinistro. Software cloud-based che permette di eseguire video verifiche da remoto in ambito peritale assicurativo. 28 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF Realtà innovativa che offre un servizio di instant insurance, interamente digitale e basato su piattaforma blockchain. Società che dal 2016 lavora con compagnie assicurative ed agenti sulla generazione automatica di preventivi, rinnovi di polizze e reclamo di sinistri utilizzando la tecnologie basate su interfacce conversazionali. 29
6. LIGHTHOUSE FOCUS ON REGTECH Secondo una rilevazione CeTIF condotta all’Interno del Business Compliance HUB 2018. La nozione “Regulatory Technology” si riferisce all’utilizzo della tecnologia per affrontare le complessità derivanti dal quadro legislativo e regolamentare di riferimento. La Financial Conduct Authority, prima Autorità di Vigilanza a interessarsi al tema, ha sottolineato che quelle sviluppate dalle imprese RegTech sono . Lungi dal considerare il RegTech come una costola del FinTech, è importante evidenziare quanto l’uso della tecnologia, nell’ambito dei processi di reporting e della compliance alle disposizioni normative vigenti, rappresenti la più importante opportunità nel FinTech. L’incremento della complessità normativa e delle sanzioni, irrogate nei confronti delle Istituzioni Finanziarie considerate a livello globale, ha determinato un forte impulso all’utilizzo di processi automatici e di nuove tecnologie, che siano in grado di ridurre drasticamente i crescenti costi di compliance che le Istituzioni Finanziarie sono chiamate ad affrontare. Secondo una rielaborazione di CeTIF, tuttavia non esaustiva, si stima che entro il 2020 saranno pubblicate più di 120.000 pagine di documenti normativi e che i costi in compliance e in obblighi normativi annuali delle banche ammontino a 270 miliardi di dollari, con il 10-15 % delle risorse destinato alla funzione Compliance. Sul fronte delle sanzioni, invece, entro il 2020 queste ammonteranno a 400 miliardi di dollari. 30 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF Figura 9 – Pubblicazioni regolamentari tra il 2008 e il 2016 a livello globale Fonte: CeTIF - 2018 6.1 – LE CARATTERISTICHE DEL REGTECH La necessità di analizzare e gestire dati non strutturati generati da funzioni aziendali disconnesse, la presenza di processi inefficienti e la mancanza di standardizzazione comportano significative spese in termini di risorse per la raccolta e l'organizzazione dei dati stessi. Gli analisti oggi trascorrono il 90% del loro tempo per la raccolta e l'organizzazione dei dati e solo il 10% per l'analisi dei dati. Le implementazioni RegTech consentirebbero di generare e configurare velocemente i report, grazie alla velocità di analisi e alla possibilità di estrarre valore dai dati, altrimenti privi di significato e di utilità concreta. Inoltre l’agilità nell’organizzare i data set non integrati e/o strutturati, che possono essere combinati e analizzati, rappresenta una delle caratteristiche principali insieme alla capacità di analisi, ossia all’utilizzo di strumenti analitici per minare in modo intelligente grandi quantità di dati e sbloccare il loro vero potenziale, utilizzando, ad esempio, gli stessi dati per più scopi, e all’integrabilità con i sistemi aziendali al fine di ridurre i tempi di implementazione. 31
Figura 10 – RegTech: tra rischi, automazione e nuovi approcci Fonte: CeTIF - 2018 Le aree tecnologiche all’interno delle quali si stanno sviluppando le diverse esperienze RegTech sono diverse e coinvolgono: • le API (Application Programming Interface): soluzioni software che consentono, off- the-shelf, di automatizzare la condivisione dei dati e di consentire l’interoperabilità tra software diversi; • i Big Data: strumenti di elaborazione real time in grado di creare valore dalla massiccia quantità di dati eterogenei e testuali disponibili; • il Machine Learning: tecnologia che apprende dai dati e consente la rivalutazione automatica e il perfezionamento del processo in risposta agli input degli utenti; • il Cloud Computing: piattaforma aperta che consente di archiviare, gestire e condividere, con più soggetti, enormi quantità di dati; • il Cognitive Computing: software che consente di automatizzare i processi di controllo nell’ambito dell’antiriciclaggio; 32 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF • la Predictive Analysis: soluzioni che cercano di identificare i modelli di attività, come l’uso insolito delle comunicazioni o il mancato completamento della formazione, che possono determinare potenziali problemi di condotta. Le articolazioni del RegTech sono diverse e possono investire diversi segmenti, tra cui quello delle Autorità di Vigilanza particolarmente attente ai benefici che la tecnologia può portare nell’ambito dei processi di supervisione, per poter svolgere l’attività in modo più efficace. In questo senso si registra positivamente lo sviluppo del “Supervisory Technology” o “SupTech”. A questo riguardo appare pertinente il riferimento al Principio 9, contenuto all’interno del “Core Principles for Effective Banking Supervision” del Comitato di Basilea, che fa riferimento all’utilizzo da parte dei supervisori di una . Sotto questo angolo visuale, l’utilizzo della tecnologia si pone come una delle cause di un’attività di vigilanza sempre più orientata ad una logica data driven e forward looking. A seguito di una rielaborazione di dati di sistema, è emerso che a livello globale il RegTech trova applicazione in relazione a diversi e numerosi impianti legislativi e regolamentari, come quelli sull’antiriciclaggio (AML) e sulla Know Your Customer (KYC) e la MiFID II, nell’ambito dei quali nel 2018 si sono impegnate il maggior numero delle imprese RegTech. Figura 11 – Le compagnie RegTech nel Mondo Fonte: CeTIF - 2018 33
I principali ambiti di applicazione sono: • il Regulatory Reporting, per la distribuzione automatizzata di dati e informazioni a supporto delle dettagliate e sempre più analitiche attività di reporting richieste dalle Autorità regolamentari (BCE o Autorità di Vigilanza locali). Le tecnologie alla base includono motori di analisi di dati e di real time reporting. Tra le case history di successo si registra l’esperienza di Vizor, società irlandese specializzata nella fornitura di sistemi di supervisione alle autorità di regolamentazione finanziaria; • la Compliance, per il monitoraggio e il tracking real time della Compliance e degli aggiornamenti regolamentari. FinTech Compliance, società inglese specializzata nella consulenza alle imprese di finanza innovativa e tecnologica, in materia di Compliance, è annoverata tra le principali imprese leader di mercato, insieme ad un’altra realtà britannica: FundApps; • il Transaction Monitoring, per il monitoraggio in real time delle attività di negoziazione. La candese Allagma Technologies rappresenta uno dei più importanti casi di successo nel contrasto alle frodi fiscali, attraverso il monitoraggio delle transazioni. • il Risk Management, per l’individuazione dei rischi da Compliance e per la valutazione dei livelli di esposizione a rischi e minacce future. Tra gli use case significativi è emersa l’esperienza di AQMETRICS, società irlandese leader nel monitoraggio automatizzato dei rischi e nel reporting normativo su un’unica piattaforma basata su cloud; • l’Identity Management & Controls/KYC, per il supporto alle procedure di Due Diligence e Know Your Customer (KYC), in relazione alle attività di antiriciclaggio e antifrode. In tale ambito è stata la società danese NewBanking IDENTITY a distinguersi come leader di mercato nella fornitura una piattaforma per consentire agli utenti di controllare e amministrare facilmente la propria identità online, rendendo più facili e meno costosi, per le aziende e le istituzioni finanziarie, i controlli di identità necessari per essere pienamente conformi ai requisiti normativi emessi dalle Autorità. Dalle evidenze emerse nel 2018, nell’ambito della ricerca realizzata da CeTIF Fintech Lighthouse, in Italia si sono sviluppate alcune esperienze RegTech, mappate secondo 34 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
FinTech Outlook - CeTIF la classificazione appena proposta. In particolare, nei settori dell’Identity Management & Controls/KYC si registrano le esperienze di Mailcoding, Spidchain, Vis–à–bit. In ambito AML-CTF (antiriciclaggio e antiterrorismo) e antifrode, invece, si segnala T3M Innovation. Pioniera nel Transaction Monitoring è stata Trakti, mentre nel settore della Compliance le realtà di successo sono Consulente.it, valuecube, Garanteasy, GDPR, Lab e InTheCyber. Il RegTech rappresenta una delle più grandi opportunità all’interno del FinTech, soprattutto per dare impulso ai sempre più necessari interventi di automatizzazione e digitalizzazione dei processi, per gestire i rischi, in particolare quelli operativi, che la funzione Compliance, e in generale le Istituzioni Finanziarie, sono chiamati quotidianamente ad affrontare. Si rende necessario, tuttavia, fare un breve excursus di quelli che possono essere i principali rischi derivanti dall’utilizzo della tecnologia nei processi di Compliance, tra i quali uno dei principali è rappresentato dalla sicurezza informatica, che può essere messa a repentaglio da eventuali cyber attack. Infine, non trascurabile appare il rischio legato alla necessità di spostarsi verso soluzioni tecnologiche muovendo da sistemi tradizionali. L’acquisizione di risorse e competenze specifiche potrà essere, quindi, uno dei passaggi fondamentali verso un approccio digital based della funzione. 35
7. CONCLUSIONE Al termine di questo percorso di ricerca, mappatura, analisi e scouting, molte sono state le evidenze che mostrano il percorso di crescita del mercato FinTech, InsurTech e RegTech italiano. Il processo evolutivo, al quale si è assistito nel 2018, è stato di tipo incrementale ossia non sono stati sviluppati particolari servizi disruptive ma si è assistito ad una affermazione delle FinTech, InsurTech e RegTech più efficaci nello sviluppo di servizi e prodotti disegnati sulle esigenze dell’utente. Sono stati registrati, di conseguenza, valori record sia dei finanziamenti da parte di investitori, sia di adesione e utilizzo da parte dei clienti finali. Questo ha portato ad una più alta maturità del mercato e ha cambiato gli approcci che le Istituzioni Tradizionali hanno nei confronti di questi nuovi player: una strategia di Open Innovation concretizzata nella Fintegration. Per ottenere questo obiettivo sono stati fatti dei passi in avanti sia a livello operativo sia culturale con la creazione di strutture di Innovation, l’inserimento di professionisti capaci di identificare e supportare le nuove realtà e la creazione di budget dedicati alla crescita delle startup e allo sviluppo di collaborazioni. Con queste premesse risulteranno senza dubbio esaudite le richieste del mercato nell’accelerare l’attivarsi della partnership facendo sì che Proof of Concept diventino progetti veri e propri. L’Open Innovation oggi si è attestata come una vera e propria strategia che necessita di una messa a terra agile e solida, per innovare l’intero settore finanziario e tutti i player bancari, assicurativi e le stesse FinTech, InsurTech e RegTech. Il CeTIF, tramite il percorso del FinTech Lighthouse, offre un supporto e un confronto sempre più efficace e concreto agli imprenditori, manager e innovatori parte di questa evoluzione tecnologica e operativa che sta alla base della solidità del sempre più ampio ecosistema finanziario. 36 Rapporto di Ricerca • Copyright © CeTIF 2017. Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione anche parziale del presente documento
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