Farmaci in uso per il Sistema Cardiovascolare. Differenze di Genere - Mariagrazia Sclavo - Ordine Medici AL

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Farmaci in uso per il Sistema Cardiovascolare. Differenze di Genere - Mariagrazia Sclavo - Ordine Medici AL
Farmaci in uso per il Sistema Cardiovascolare.
             Differenze di Genere
                     Mariagrazia Sclavo
               Malattie Apparato Cardiovascolare
             Delegato Regione Piemonte SIPREC,
        (Societa’Italiana di Prevenzione Cardiovascolare)
                        Policlinico di Monza
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RISPOSTA AI FARMACI

 •   Dipende dal singolo principio attivo
 Farmacocinetica
 Farmacodinamica

 • Efficacia terapeutica: È il risultato della integrazione
 tra la farmacodinamica (meccanismo di azione, comune a
 quella classe di farmaci) e la farmacocinetica
 (assorbimento, distribuzione, metabolismo, eliminazione,
 emivita, interazioni con altri farmaci etc )

…… possibili differenze nella sicurezza relativa ai farmaci sulla
base del metabolismo e differenze di genere nel
metabolismo………
 La sicurezza dei farmaci è anche una questione di
 genere?
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FARMACOCINETICA (PK)
                                                       Effetto di Genere sui Farmaci CV
             FARMACODINAMICA (PD)

                          Somministrazione di Farmaci

                                                  DISTRIBUZIONE
Assorbimento
                                                    FARMACO

                                                                                       Volume plasmatico,
                                              Spazio Intravascolare
                                                                                       flusso
                                              Spazio Extravascolare
                                                                                   Legame proteico(Protein Binding)
                                                                                   plasmatico e tissutale
                                              Portata cardiaca(minore)

                                           < Volume di distribuzione(Vd) dei Farmaci Idrofili: livelli plasmatici
< peso corporeo e < volume plasmatico      iniziali piu’ alti ed effetti maggiori vs

 % > di grasso corporeo     Inizio piu’ precoce; durata d’azione >; > Vd dei Farmaci Lipofili vs
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DIFFERENZE NEL METABOLISMO
Le donne hanno intervallo QT più lungo e maggior rischio di “torsade de pointes”; il
fatto di essere donna rappresenta un fattore di rischio per la “long QT syndrome”
iatrogena (Owens RC, Drugs 2004; Roden DM, NEJM 2004).

 La causa più frequente di LQT acquisito sono i Farmaci Almeno 50 differenti farmaci possono
provocare “torsades de pointes”..
Il meccanismo più frequente è l’alterazione del potenziale di azione con inibizione dei canali di
potassio Ikr:    Antiaritmici (es amiodarone – sotalolo)
Ma anche molti farmaci NON antiaritmici e NON CV
                               Lista aggiornata su crediblemeds.org
Qualora alcuni farmaci, gia’ in grado di provocare la Sindrome del QT lungo, siano somministrati
in associazione a farmaci capaci di inibire gli enzimi CYP(metabolizzanti i farmaci), es. Antiaritmici
Classe I e III, antidepressivi, macrolidi.., allora i livelli plasmatici possono aumentare, portando ad
un ulteriore allungamento dell’intervallo QT e aumentando il rischio di aritmie

     CYP3A4 , > presenti (+ 20-30%) nelle
     donne, sono attivi nel metabolismo
     delle statine e dei Ca++ channels
     blockers
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DIFFERENZE NEL METABOLISMO E FARMACI

Female gender is an independent risk factor for the development of torsades de pointes (TdP) in
LQTS while pregnancy may be associated with protection against cardiac events in LQTS, the 9-
month post-partum period represents a time of increased arrhythmogenicity. These cardiac events
during the post-partum period are more common in patients with LQT2. The precise mechanisms
that influence the cardiac repolarization during the post-partum period are unclear.

Beta-blockers are considered reasonably safe during pregnancy and should be continued or initiated in patients
with LQTS to reduce the risk of cardiac events.
Implantable cardioverter defibrillators are safe in pregnancy, and there is no evidence that pregnant women with
these devices are at any greater risk for adverse complications solely on the grounds of having the device.
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DIFFERENZE NON SOLO NEL METABOLISMO

                Variabilità del rapporto dose/risposta
Gli enzimi del citocromo CYP450 sono una delle cause alla base della differente
risposta in soggetti diversi che assumono lo stesso farmaco

                                   Le donne risultano generalmente sottoposte a
                                   dosaggi di farmaci che sono stati stabiliti su
                                   risultati ottenuti in sperimentazioni effettuate
                                   prevalentemente su uomini.

                                   Le donne presentano una maggiore incidenza
                                   di ADR rispetto agli uomini
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ASPIRINA in Prevenzione Primaria
   Una vera e propria rivoluzione nell’impiego tradizionale dell’aspirina(ASA) e’ stato lo sviluppo
   e l’utilizzo del basso dosaggio soprattutto in Prevenzione IIaria nella Cardiopatia Ischemica e
   nella Malattia Cerebrovascolare associata ad una significativa riduzione della mortalita’
   e dell’incidenza di eventi aterotrombotici maggiori a fronte di un accettabile
   rischio emorragico
…Tuttavia questa considerazione non sembra essere trasferibile “sic et simpliciter” alla
eterogenea popolazione di individui che potrebbero avere indicazione ad assumere ASA in
assenza di precedenti CV, ovvero in Prevenzione Iaria, individui etichettati come soggetti
“ a rischio” ….       Il Rischio deve essere considerato come
                      un “continuum” che va dai livelli
                      bassi(popolazione generale)a livelli
                      molto elevati(paz gia’ colpiti da
                      manifestazioni acute delle malattie CV)

L’interesse crescente per l’ASA in Prevenzione Iaria deriva dall’accumularsi di evidenze a favore
dell’ipotesi secondo cui l’ASA, oltre a favorire la protezione CV, sarebbe in grado di ridurre
significativamente il rischio di cancro colon-rettale..l’interesse della comunita’ scientifica si e’
tradotta nell’avvio di Studi Prospettici e nella pubblicazione di Raccomandazioni
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ASPIRINA in Prevenzione Primaria

                                                                         Dal 2010 vengono pubblicate numerose
                                                                         Meta-Analisi…
                                                                         Antithrombotic Trialists(ATT), 2009…
                                                                         USPSTF(US Preventive Society Task Force),
                                                                         2016

           Studi Clinici Randomizzati(RCT) 1998-2010

Il (WHS) Womens’ Health Study N Engl J Med 2005: fornito dati per quanto riguarda la popolazione femminile. Circa
40000 donne apparentemente sane di età >45 anni sono state assegnate ad assumere terapia con aspirina 100 mg o
placebo. La durata del follow up è stata di 10 anni. Non è stata dimostrata una riduzione significativa per l’endpoint
primario di IMA, stroke e morte CV, ma il rischio di ictus ischemico è risultato ridotto del 17%.
Beneficio maggiore se eta’>65 aa : eventi CV -26%, ictus ischemico -30%
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USPSTF(US Preventive Society Task Force)

  118445 soggetti,55-65aa, solo maschi in 3 trials, solo donne in uno, f-up 3-10aa
oral aspirin (a minimum of 75 mg every other day for 1 year or more) compared with placebo or no treatment in
adults aged 40 years or older

                                             RESULTS :
                    Benefits of aspirin for nonfatal MI and nonfatal stroke.
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USPSTF(US Preventive Society Task Force)
  17% numero eventi coronarici e IMA non fatale e idem ictus non fatale se nell’analisi inclusi
studi con ASA a basso dosaggio(100mg o
Antithrombotic Trialists(ATT), 2009
 endpoint primario : a) numero di eventi coronarici( IMA fatale e non fatale), b) numero totale di eventi CV(IMA, ictus ischemico e
     morte CV), c) ictus ischemico ed emorragico non fatale, mortalita’ totale.
     “….We undertook meta-analyses of serious vascular events (myocardial infarction, stroke, or vascular death) and major bleeds in six
     primary prevention trials (95 000 individuals at low average risk, 660 000 person-years, 3554 serious vascular events) and 16
     secondary prevention trials (17 000 individuals at high average risk..”

     a) e ictus ischemico.     Ictus emorragico.          ASA vs placebo anche nel
sottogruppo paz diabetici, nessuna differenza se correzione per eta’, sesso, FR CV
compreso il DM

Serious vascular events in primary prevention trials—proportional effects of aspirin allocation
Antithrombotic Trialists(ATT), 2009

     a) + c),>ictus ischemico.    Ictus emorragico.          ASA vs placebo anche nel
sottogruppo paz diabetici, nessuna differenza se correzione per eta’, sesso, FR CV
compreso il DM

                       Maschi                                     Femmine

                         IIary                                                       IIary

           IIary

                                                                  IIary

    Iary              Iary

                                                           Iary               Iary
ESC Working Group on Thrombosis

Elementi di valutazione clinica del beneficio/rischio dell’aspirina in Prev.Iaria

                                                                            WG Thr suggerisce di stabilire un livello di
                                                                           rischio CV al di sopra del quale i benefici
                                                                           derivanti dalla terapia con aspirina
                                                                           superino con certezza i rischi emorragici.
                                                                           Tale livello è identificato come il 2% di
                                                                           probabilità di eventi CV maggiori/anno
                                                                           che corrisponde
                                                                           ad un rischio SCORE del 7-10% di morte a
                                                                           10 anni.
Aspirina nella Prevenzione Iaria Neoplasie Colon-retto

ASA, inibendo irreversibilmente l’attività della cicloossigenasi di tipo 1 (a basso dosaggio) e di tipo 2
 (ad alto dosaggio),sembra possa inibire alcuni pathway della cancerogenesi. Studi di coorte hanno dimostrato
una riduzione della mortalità per tutte le cause e per cause oncologiche in pazienti affetti da cancro del colon-
retto non metastatico che avevano iniziato ad assumere regolarmente aspirina dopo la diagnosi
Questi dati sono supportati da meta-analisi condotte su ampie casistiche di pazienti che hanno dimostrato come
l’aspirina, assunta per più di 5 anni ad un dosaggio giornaliero di 75-300 mg, sia in grado di ridurre l’incidenza
di cancro del colon-retto del 40%, la mortalità a 20 anni (10.2% versus 11.1% placebo) ed il rischio di metastasi
per cancro del colon-retto, dopo un periodo di latenza di 8-10 anni. I benefici sembrano inoltre aumentare
in maniera proporzionale alla durata del trattamento. Tuttavia, tali risultati, oltre ad essere stati ottenuti da
analisi post-hoc di RCT disegnati e condotti per valutare outcomes CV, sono influenzati dall’esclusione
del WHS e del PHS che hanno preliminarmente fallito nel dimostrare un ruolo protettivo dell’aspirina nello
sviluppo del cancro. Si ritiene che i benefici maggiori si possano ottenere iniziando il trattamento in soggetti di
età compresa fra 40 e 59 anni.
Sulla base delle evidenze finora accumulate, non è raccomandato, tuttavia, al momento l’impiego
dell’ASA in prevenzione primaria in pazienti a rischio intermedio per cancro del colon retto (adulti
di 50-70 anni con storia familiare, ma in assenza di patologie ereditarie)

                           ESC Working Group on Thrombosis, JACC 2014
Evidence for ASPIRIN PRIMARY Prevention is
HETEROGENEOUS and limited by rare events and few
credible subgroup analyses.

   ESC Working Group on Thrombosis
Conclusions—These contemporary global data show that anticoagulant use for stroke prevention is no
different in men and women with nonvalvular AF. Thromboprophylaxis was, however, suboptimal in substantial
proportions of men and women, with underuse in those at moderate-to-high risk of stroke and overuse in those
at low risk.
(Circ Cardiovasc Qual Outcomes. 2015;8:S12-S20
DIFFERENZE DI GENERE NELLE TERAPIE
                      ANTICOAGULANTI
• Efficacia aVK e DOACs nel genere femminile (nella TEV e
  nella FA)
• Maggiori emorragie e CRNMB (clinical relevant non major
  bleedings) nella donna
• Bleeding piu’ intenso nella fase menstruale
• Anticoagulanti orali diretti (DOACs) ed indiretti (aVK):

Dose fissa a tutti i pazienti (a tutte le età? indipendentemente dal peso,
dalla funzione renale e dagli altri farmaci assunti ?)

al contrario dei partecipanti a sperimentazioni cliniche, i pazienti del real-world possono differire per
quel che riguarda fattori di rischio e comorbidità, con importanti implicazioni per l’estensione delle linee
guida per una pratica clinica basata sulle evidenze

                                                                                          Modificato da Dott.Bazan, 2016
Women had a higher incidence of major bleedings plus clinically relevant
minor bleedings (5.3% and 7.9% respectively; RR: 0.635; 95% CI: 0.54–
0.74; p < 0.001)
                                                             Modificato da Dott.Bazan, 2016
CONCLUSIONI

• Il sesso femminile è a maggior rischio cardioembolico nella
  FA, ed a minor rischio di recidiva trombotica nella TEV
• Il rischio di sanguinamento durante DOACs sembra essere più
  basso nelle pazienti con FA, ma più elevato nelle pazienti con
  TEV
• L’età media delle pazienti trattate per TEV è inferiore a
  quelle trattate per FA, va considerato il sanguinamento
  mestruale
• Nelle pazienti con TEV e pregressa storia di HMB, attenzione
  ai DOACs che prevedono la dose di carico, soprattutto se il
  peso corporeo è basso.

                                                 Modificato da Dott.Bazan, 2016
Statine: differenze di genere
    … Statin medication use in postmenopausal women is associated with an increased risk
    for DM. This may be a medication class effect. Further study by statin type and dose
    may reveal varying risk levels for new-onset DM in this population (Culver AL et al, 2012)

•   Metabolismo lipidico è molto
    influenzato da ormoni sessuali
    e, quindi, anche da pillola
    estro-progestinica
•   Donne sottorappresentate
    negli studi, sia di prevenzione
                                       TAKE HOME
    primaria che secondaria.
                                       MESSAGES
•   Dubbia l’efficacia delle statine
    in prevenzione primaria, nella
    donna.
•   In prevenzione secondaria,
    forse, maggiori effetti
    nell’uomo
•   Differente potenza e
    metabolismo delle statine
Statine: differenze di genere

Indicazioni alla terapia come da Linee Guida..
“…However, the consequences of statin-induced
DM have not been specifically defined and deserve
more attention…”

                                        M. Sclavo
per l’attenzione… e la pazienza
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