EU ETS 2013-2020: lo stato dell'arte dell'applicazione dello schema per i vari settori industriali Annalisa Oddone, Confindustria - Workshop ...

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EU ETS 2013-2020: lo stato dell'arte dell'applicazione dello schema per i vari settori industriali Annalisa Oddone, Confindustria - Workshop ...
Workshop Federchimica
 “L’evoluzione dello schema di Emissions
 Trading e le opportunità per le imprese”

  EU ETS 2013-2020: lo stato dell’arte
dell’applicazione dello schema per i vari
            settori industriali

    Annalisa Oddone, Confindustria

            Milano, 13 marzo 2014
TEMI TRATTATI DALLA PRESENTAZIONE

Introduzione e elementi generali

Attuazione a livello nazionale

•   Applicazione del Dlgs 30/2013
•   Assegnazione e rilascio quote
•   Questione costi indiretti
•   Rimborso quote nuovi entranti periodo 2008-2012

Sviluppi in sede europea

•   Introduzione del backloading
•   Applicazione del CSCF
•   Revisione lista carbon leakage
•   Riforma del sistema per il post 2020
INTRODUZIONE E ELEMENTI GENERALI

• La Direttiva Emissions Trading (ETS) ha istituito dal 2005
  un sistema di “cap and trade”, per ridurre le emissioni di
  CO2, basato sul mercato dei permessi di emissione

• La Direttiva è stata modificata nel 2009 (Direttiva
  2009/29/CE) introducendo diverse innovazioni per la III
  fase di applicazione: sistema d’asta delle quote,
  benchmark settoriali per assegnazione di quote gratuite,
  regole centralizzate a livello europeo ecc.

• Le imprese europee sottoposte all’ETS dovranno ridurre le
  proprie emissioni del 21% entro il 2020

• Il tema è una priorità per Confindustria sia per quanto
  riguarda l’applicazione del sistema a livello nazionale, sia
  lo scenario presente e futuro in ambito UE e internazionale

• Centrale è anche l’evoluzione della politica climatica UE
  per i prossimi anni che influenzerà direttamente e
  indirettamente gli sviluppi dell’ETS
ATTUAZIONE A LIVELLO NAZIONALE:
                 IL Dlgs 30/2013

La Direttiva è stata recepita in Italia con il Dlgs 30/2013 che
ha ripreso sia le disposizioni della Direttiva, sia parte delle
disposizioni previste dalla Decisione della Commissione
europea 2011/278/UE che stabilisce regole armonizzate per
l’assegnazione delle quote gratuite

L’applicazione pratica del Dlgs avviene anche tramite
deliberazioni del Comitato Nazionale ETS per quanto
riguarda in particolare:
   Rilascio, aggiornamento e revoca delle autorizzazioni
   Assegnazione e rilascio delle quote
   Adozione modulistica e adempimenti operativi (es.
     monitoraggio )
ATTUAZIONE A LIVELLO NAZIONALE:
               IL Dlgs 30/2013

Tuttavia sono stati riscontrati alcune criticità operative e
dubbi interpretativi del Dlgs; pertanto Confindustria è
recentemente      intervenuta    chiedendo      al   Comitato
chiarimenti sui seguenti aspetti (in attesa di risposta):

 comunicazione delle emissioni entro fine marzo

 comunicazioni relative all’interruzione e cessazione di
  attività, alle modifiche alla natura e al funzionamento
  dell’impianto, alla cessazione parziale e alla riduzione
  sostanziale di capacità & relativa gestione quote

 aggiornamento approvazione Piani di monitoraggio (v.
  slide seguente)
ATTUAZIONE A LIVELLO NAZIONALE:
          Monitoraggio emissioni 2013-2020

• Gli impianti ETS devono monitorare annualmente le
proprie emissioni secondo quanto previsto dal Regolamento
(UE) n. 601/2012

• In attuazione del Regolamento il Comitato ETS ha
emanato la deliberazione 27/2012 che prevede e detta le
modalità per la predisposizione di un Piano di monitoraggio
• Gli impianti hanno pertanto presentato, nel 2013, il loro
Piano di monitoraggio
• Ad oggi il Comitato ETS sta ancora valutando i singoli Piani
e dovrà procedere alla loro approvazione con apposite
deliberazioni!

     Tutta la documentazione e le informazioni per eventuale
aggiornamento del Piano sono disponibili al seguente link del MATT:
 http://www.minambiente.it/pagina/monitoraggio-delle-emissioni-
     di-gas-ad-effetto-serra-il-periodo-2013-2020-gli-impianti
ATTUAZIONE A LIVELLO NAZIONALE:
          Assegnazione e rilascio quote (1)

• Gli SSMM della UE hanno predisposto le cd NIMs (National
Implementation Measures) procedendo all’assegnazione
delle quote gratuite agli impianti aventi diritto

• Il processo è stato lungo e ha richiesto più tempo del
previsto in tutta la UE

• A seguito della raccolta dati da parte degli impianti, il
Comitato ETS ha quindi elaborato la proposta di allocazione
preliminare delle quote che è stata trasmessa alla
Commissione europea

• L’assegnazione inizialmente proposta è stata poi rivista, in
tutti gli SSMM, applicando il CSCF (fattore transettoriale di
correzione). La nuova assegnazione è stata nuovamente
trasmessa alla Commissione europea per approvazione
definitiva avvenuta, per l’Italia, lo scorso 26 febbraio
ATTUAZIONE A LIVELLO NAZIONALE:
         Assegnazione e rilascio quote (2)

Ad oggi sono quindi disponibili:
   assegnazione definitiva delle quote gratuite per gli anni
    2013 -2020
   rilascio delle quote relative al 2013 (disponibili per le
    imprese sui “conti” del Registro)

Principali deliberazioni di interesse:
   Deliberazione 29/2013 e 5/2014: assegnazioni definitive
    2013-2020 (con applicazione del CSCF)
   Deliberazione 10/2014: rilascio quote 2013
   Deliberazione 6/2014: quantitativi crediti CER e ERU
    utilizzabili

NB:
•Nelle prossime settimane dovranno essere rilasciate anche
le quote relative al 2014
•L’assegnazione per i prossimi anni potrebbe essere rivista
se intervengono modifiche alla lista carbon leakage
ATTUAZIONE A LIVELLO NAZIONALE
             Rimborso quote nuovi entranti

• Nel periodo 2008-2012 diversi impianti nuovi entranti
hanno dovuto acquistare le quote spettanti loro a titolo
gratuito a causa dell’esaurimento della riserva
• Questa situazione ha generato numerose criticità per le
imprese interessate che si sono trovate in una situazione di
disparità rispetto ai propri competitors
• La questione è stata parzialmente risolta dalla Legge 19
luglio 2010 n.111 che prevede il rimborso delle quote agli
impianti interessati sulla base della disponibilità dei
proventi delle aste
•Fino al 2012 i crediti spettanti sono circa 653 milioni di
euro!
• Ad oggi si è ancora in attesa dei decreti attuativi previsti
dalla Legge! Confindustria è intervenuta più volte sul
Governo per sollecitare la conclusione dell’iter e permettere
così la liquidazione dei crediti agli impianti interessati
ATTUAZIONE A LIVELLO NAZIONALE
           Compensazione costi indiretti

• La Direttiva (Art. 10 bis co. 6) prevede che gli SSMM
  possano prevedere compensazioni per i “costi indiretti”
  dell’ETS per settori energivori

• Ciò ha richiesto una parziale riforma della disciplina sugli
  aiuti di stato della UE             Linee     Guida    della
  Commissione europea approvate a maggio 2012 che
  indicano criteri e settori eleggibili (es. NACE 2413, 2414,
  2415)

• Decisione rimessa ai singoli SSMM!!

• Confindustria ha più volte portato il tema all’attenzione
  del Governo italiano; tuttavia la posizione dell’Italia è
  incerta soprattutto a causa della difficoltà di reperire i
  fondi necessari. Ruolo determinante del MEF!!

• Rischio di squilibri all’interno della UE
SVILUPPI IN SEDE EUROPEA:
                 Il backloading (1)

• Negli ultimi anni, soprattutto a causa della crisi
economica, il prezzo della CO2 ha continuato a diminuire
fino ad arrivare sotto i 5 euro a tonnellata

• La COM UE ha stimato un surplus di quote all’inizio della
terza fase del sistema ETS tra 1.4 e 1.5 miliardi con la
previsione di un incremento costante del surpuls

• Secondo la COM e diversi SSMM con un prezzo cosi basso
non vi è alcun incentivo ad effettuare gli investimenti
necessari a ridurre le emissioni!

• La COM ha pertanto presentato una proposta di
intervento a breve termine nel sistema ETS che prevede
un ritiro temporaneo di un certo quantitativo di quote da
mettere all’asta (“backloading”) in modo da rilanciare il
prezzo della CO2
SVILUPPI IN SEDE EUROPEA:
                  Il backloading (2)
Su questa proposta vi è stato un acceso e lungo dibattito in
sede europea con l’industria manifatturiera, nonché
Confindustria e Businesseurope, fortemente contrari

Controversa anche la discussione nelle istituzioni UE:
 dopo una prima bocciatura (con esigua maggioranza) da
  parte della plenaria del PE, l’iter è proseguito con un nuovo
  esame presso la commissione ambiente ed una successiva
  plenaria che ha definitivamente approvato il backloading
 Approvazione anche da parte degli Stati membri
  generalmente favorevoli alla proposta (con eccezione di
  alcuni Paesi). Favorevole anche l’Italia

La decisione finale stabilisce che la COM può effettuare
l’adattamento della tempistica delle aste una sola volta nel
periodo 2013-2020 e per un massimo di 900 mil. di quote di
CO2. Questo ammontare di quote verrà ritirato dal mercato
tra il 2013 e il 2015 e reintrodotto tra il 2019 e il 2020
SVILUPPI IN SEDE EUROPEA:
                Il backloading (3)

• Il pacchetto “backloading” è quindi composto da due
provvedimenti recentemente adottati:

  1. Decisione 1359/2013/UE: emendamento all’articolo 10
    co. 4 della Direttiva per consentire un adeguamento del
    calendario delle aste

  2. Regolamento UE n. 176/2014 della Commissione:
    modifica     il Regolamento       aste  prevedendo    un
    adeguamento dei volumi di quote da mettere all’asta
    (ritiro di 400 milioni nel 2014, 300 m. nel 2015, 200 m.
    nel 2016, reintroduzione di 300 milioni nel 2019 e di
    600 m. nel 2020)

• Avvio backloading il 12 marzo. Prezzo CO2 attuale intorno
  a 7 euro/ton.
SVILUPPI IN SEDE EUROPEA:
             L’applicazione del CSCF (1)

A settembre 2013 la COM ha adottato la Decisione
2013/448/Ue relativa alle NIMs che stabilisce, tra l’altro,
l’applicazione e il valore del CSCF

Si tratta di un fattore correttivo applicato trasversalmente
alle quote gratuite che verranno assegnate ai diversi settori
interessati

Tale fattore si è reso necessario per garantire il
conseguimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni
stabilito dalla Direttiva Emissions Trading al 2020

Infatti, il totale delle allocazioni preliminari delle quote
calcolate dai singoli SSMM eccedeva l’ammontare massimo
delle quote gratuite disponibili
SVILUPPI IN SEDE EUROPEA:
                    L’applicazione del CSCF (2)

 La Decisione stabilisce quindi il fattore di riduzione da
 applicare per ogni anno dal 2013 al 2020. La riduzione varia
 dal 6% circa per l’anno 2013 al 18% circa per il 2020.
 L’applicazione del CSCF determinerà quindi una riduzione dei
 quantitativi di quote gratuite assegnate agli impianti UE

                     Applicazione fattore di correzione transettoriale
                                       III fase ETS
       19
                                                                                 17,6
       17
                                                                       15,8
       15
                                                             14,1
       13
                                                   12,4
                                                                                     Riduzione %
       11                                10,7
        9                         9

        7                7,4
               5,7
        5
15          2013     2014      2015   2016      2017      2018      2019      2020
SVILUPPI IN SEDE EUROPEA:
             L’applicazione del CSCF (3)

La metodologia e i criteri con cui la COM ha stabilito
l’applicazione nonché la percentuale del CSFC sono state
fortemente criticate dall’industria e anche da diversi SSMM

Infatti, nonostante la COM abbia pubblicato una nota
esplicativa e alcune FAQ, vi è stata poca trasparenza sul
processo e sui dati utilizzati

Businesseurope ha scritto una lettera al Presidente Barroso
con cui chiede chiarimenti e evidenzia come questo
ennesimo taglio alle quote gratuite avrà un impatto
negativo sulle imprese europee, aumentando il rischio di
perdita di competitività sul piano internazionale

Diverse imprese europee ed italiane si stanno organizzando
per presentare ricorso contro la decisione sul CSCF: si tratta
in particolare di aziende dei settori chimico, siderurgico e
petrolifero
SVILUPPI IN SEDE EUROPEA:
           Revisione lista Carbon Leakage

Secondo la Direttiva la lista dei settori considerati esposti
al rischio “carbon leakage” dovrà essere rivista ogni 5 anni

Gli impianti dei settori ritenuti a rischio carbon leakage
riceveranno gratuitamente il 100% delle quote loro
spettanti

I lavori per la revisione della lista sono già iniziati, tuttavia
al momento vi sono poche informazioni da parte della COM

Elemento positivo: la COM ha annunciato che la revisione
della lista si baserà sugli stessi criteri utilizzati per la
definizione dell’attuale lista, applicabile fino a fine 2014

Il primo draft della nuova lista dovrebbe essere disponibile
a fine mese; nuova lista pronta entro fine anno e
applicabile dal 2015 (fino al 2019)
SVILUPPI IN SEDE EUROPEA:
  Principali fattori di impatto su quote gratuite

Allo stato attuale vi sono quindi tre principali elementi
che incidono sull’ammontare di quote disponibili e che
quindi potranno determinare un incremento del costo di
riduzione delle emissioni di CO2 per i settori
manifatturieri cui sono assegnate quote gratuite

1. Approvazione del backloading         rialzo del prezzo
   della CO2

2. Applicazione del CSCF          riduzione delle quote
   gratuite assegnate sulla base dei benchmark

3. Revisione della lista dei settori “carbon leakage”
          possibile riduzione dei settori inclusi che
   dovranno quindi sostenere i costi relativi all’acquisto
   all’asta di una parte delle quote necessarie
SVILUPPI IN SEDE EUROPEA:
                  Riforma dell’ETS
• Secondo la COM e la maggior parte degli SSMM sono
necessarie misure strutturali per riformare il sistema ETS e
assicurare un efficace funzionamento dello stesso

• La COM ha però indicato che non vi saranno altri
interventi entro il 2020 come auspicato dall’industria

• Recentemente la COM ha presentato una proposta che
prevede una “market stability reserve”. Si tratta cioè di una
riserva di quote con lo scopo di aggiustare in maniera
flessibile il quantitativo di quote da immettere o da ritirare
dal mercato (asta) a seconda dell’andamento dell’economia
• Confindustria e Businesseurope stanno esaminando la
proposta e valutando possibili misure alternative
• La COM ha comunque annunciato che la market stability
reserve non sarà sufficiente e sicuramente per il post 2020
dovranno essere previsti altri interventi strutturali
Grazie per l’attenzione
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