Enteriti acute e protratte a eziologia microbica e virale: metodologia operativa e percorsi diagnostici clinico-microbiologici
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Vol. 98, N. 11. Novembre 2007 Osservatorio Pagg. 553-559 Enteriti acute e protratte a eziologia microbica e virale: metodologia operativa e percorsi diagnostici clinico-microbiologici Daniele Crotti1, Maria Letizia D’Annibale2 Riassunto. Vengono descritte le modalità operative per una razionale e finalizzata dia- gnostica delle enteriti acute e protratte comunitarie, con particolare attenzione alla di- scriminazione tra forme autoctone e diarree del viaggiatore o importate, con riferimento al 2005. Sono stati reclutati nell’indagine retrospettiva 381 soggetti, di cui 192 pediatrici e 189 adulti, per le forma acute, e 110 (16 e 94 rispettivamente) per le diarree protratte. Nel primo gruppo Salmonella prevalse nel’11,0% dei casi (10,9% nei bambini e 11,1% ne- gli adulti); Campylobacter nel 9,2% (8,9% e 9,5% rispettivamente), mentre altri agenti pa- togeni batterici furono reperiti nel 3,2% dei casi (1,0% e 3,8%). Nel 29,5% e nel 6,2% dei soggetti pediatrici furono individuati rispettivamente Rotavirus e Adenovirus enterici. Protozoi patogeni furono reperiti nell’1,6% dei soggetti (0,5% e 2,7%). In tema di diarree protratte prevalsero le infezioni protozoarie, con il 6,4% di positività (6,3% dei bambini e 6,4% degli adulti); tra le rarissime infezioni batteriche spicca l’8,5% di positività comples- sive per la tossina A di C. difficile. Si sottolinea la opportunità di ricercare sempre Sal- monella, Shigella e Campylobacter con criteri colturali diversificati. Nei bambini con vo- mito (nelle enteriti acute non invasive) è necessario ricercare sempre Rotavirus, mentre nelle forme protratte è altrettanto utile ricercare la presenza di C. difficile, produttore di tossina A/B e procedere con le colorazioni opportune per identificare eventuali agenti pro- tozoari. In base agli aspetti clinici e più ancora in base a quelli epidemiologici si può esten- dere la ricerca anche ad altri agenti patogeni, in misura delle risorse a disposizione. Parole chiave. Adenovirus, Campylobacter, diarrea protratta, enterite acuta, Rotavirus, Salmonella Summary. Acute and prolonged infectious diarrheas: how to operate for a rational and aethiological diagnosis. The Authors relate clinical-microbiological criteria for a rational diagnosis of acute and prolonged enteritis, distinguishing between home and imported diarrhoeas. During 2005, 381 subjects (192 children and 189 adults) with acute diarrhoea and 110 subjects (16 chil- dren and 94 adults) with prolonged diarrhoea were examined. In the first group Salmo- nella prevailed in 11.1% of cases (10.9% among children and 11.1% among adults); Campylobacter in 9.2% (respectively 8.9% and 9.5%); other bacteria were identified in 3.2% of cases (1.0% and 3.8% respectively). Rotavirus were observed in 29.5% of children and Adenovirus in 6.2% of pediatric population. Pathogenic protozoa were observed in 1.6% of people (0.5% in children and 2.7% in adults). Among second group pathogenic pro- tozoa prevailed in 6.4% (6.3% in children and 6.4% in adults); toxin A of C. difficile were detected in 8.5% of total cases. The Authors emphasize the importance to investigate al- ways for Salmonella, Shigella and Campylobacter; in children with vomit (with acute non invasive enteritis) is necessary to investigate for Rotavirus too; if the diarrhoea is pro- longed could be important investigate for toxin A/B of C. difficile and for protozoa with specific stains. On the base of clinical and epidemiological findings other pathogens could be researched, if possible for own resources. Key words. Acute enteritis, Adenovirus, Campylobacter, prolonged diarrhoea, Rotavirus, Salmonella. 1Libero Professionista in Parassitologia e Microbiologia Medica, Perugia; 2Struttura Complessa di Microbiologia, Azienda Ospedaliera, Perugia. Pervenuto il 22 marzo 2007.
554 Recenti Progressi in Medicina, 98, 11, 2007 Introduzione Le enteriti acute (assai più frequenti) sono es- senzialmente sostenute da agenti batterici o vira- Le infezioni intestinali contratte in ambiente li, mentre le enteriti (o diarree) protratte (ossia comunitario possono essere causate sia da batte- prolungate oltre i 14 giorni in assenza di interven- ri che da virus e protozoi. Tra gli agenti batterici ti terapeutici mirati) vedono in causa più sovente meritano particolare attenzione gli enterobatteri agenti protozoari (come G. duodenalis e D. fragilis, patogeni, quali Salmonella, Shigella, Escherichia e, più raramente, Cryptosporidium spp.) che non coli (ceppi enteritogeni) e Yersinia, i vibrioni (so- agenti batterici (nel qual caso ed in particolare prattutto Vibrio, ma anche Aeromonas), e le spe- Clostridium difficile, purché tossino – produttore, cie termotolleranti di Campylobacter (box 1)1. seppur non frequente, proprio quest’ultimo, in am- Tali agenti possono bienti comunitari aperti e colpire sia bambini sia in assenza di pregresse adulti o anziani e, nei terapie antibiotiche)5,6,11. soggetti immunocom- Intendiamo mettere in evidenza quali Se le forme acute pos- promessi, possono es- sono o possono essere gli agenti sono essere anche invasi- sere responsabili di se- eziologici di enterite, solitamente in ve, eventualmente con veri quadri clinici1. causa nel nostro Paese, agenti prima di tut- sintomi sistemici (febbre to endemici, ma anche importati in seguito elevata e altro), le forme a viaggi o a causa degli spostamenti migra- Tra gli agenti virali protratte sono per lo più tori; vogliamo suggerire alcuni percorsi specifici spiccano soprat- operativi metodologici (box 2 e 3 a pag. se- responsabili di quadri cli- tutto i Rotavirus, pressoché guente) al fine anche di garantire una buo- nici moderati ma persi- esclusivamente nei bambi- na qualità diagnostica, in funzione delle ri- stenti nel tempo6,11. ni, ma altri agenti virali sorse (umane e finanziarie) a disposizione; Difficilmente, da un possono essere coinvolti, infine vogliamo offrire al microbiologo clini- punto di vista clinico, è in- quali Adenovirus, Norovi- co e al medico curante spunti e indicazioni tuibile o ipotizzabile l’agen- rus, Astrovirus e forse altri per un’interazione nell’approccio diagnosti- te eziologico in causa (salvo ancora, sempre maggior- co di tali patologie infettive, siano esse au- ricorrere ad indicazioni at- mente frequenti nella popo- toctone o di importazione (dal che si evince tente e complete indicazio- lazione pediatrica2. come anche gli aspetti epidemiologici e le ni epidemiologiche), fatte Tra gli agenti proto- informazioni anamnestiche siano importan- salve un paio di condizioni zoari, quattro sono i princi- ti in un iter operativo razionale, efficace ed particolari, come frequenti pali agenti responsabili di efficiente), patologie che possono colpire e violenti episodi di vomito enterite vera e propria: En- tanto il bambino (d’età prescolare e scolare) che sono correlati a Rotavi- tamoeba histolytica, Giar- quanto l’adulto, giovane o anziano9,10. rus (nei bambini con ente- dia duodenalis, Dientamoe- rite non invasiva, ossia non ba fragilis e Cryptospori- associata alla produzione dium spp. (C. hominis e C. parvum). Ne sono colpiti sia di muco e con assenza di ematochezia), o la emissio- bambini sia adulti, ma sono comunque più frequenti ne di feci sanguinolente, ove in causa possono essere nei paesi in via di sviluppo (PVS): Africa, Centro e Sud sia Campylobacter che Salmonella (quanto meno in America, Asia3. Italia), essendo altri agenti rarissimi o del tutto ecce- Se molti agenti batterici (come Shigella spp, zionali, salvo essere stati importati da zone endemi- Vibrio cholerae, E.coli-ETEC, ad esempio) sono che (E. coli – EHEC compreso)7. prevalenti, al pari dei protozoi E. histolytica, Cy- Ne consegue che – sebbene (principalmente nel- clospora cayetanensis ed Isospora belli, nei paesi in le forme più gravi) l’approccio terapeutico sia comu- via di sviluppo, configurandosi così, nelle realtà oc- ne e debba garantire un tempestivo e soddisfacente cidentali, come tipici responsabili di “diarrea del apporto idrico e salino onde evitare (in ogni caso viaggiatore”, buona parte degli agenti virali, Rota- compensare) pericolose disidratazioni – difficile è virus in particolare, sono assai frequenti in Italia ipotizzare, e a volte solo sospettare, l’agente re- nei bambini in età prescolare e scolare, al pari di sponsabile della enterite, sia essa acuta o protratta, Salmonella enterica e Campylobacter jejuni 4,5. sporadica o epidemica1,8,9. BOX 1 - COMUNI AGENTI BATTERICI RESPONSABILI DI INFEZIONI INTESTINALI (SPORADICHE, EPIDEMICHE, COMUNITARIE) Salmonella enterica Shigella sonnei / flexneri / boydii / dysenteriae Campylobacter jejuni / coli / lari / upsaliensis e Arcobacter butzleri Escherichia coli ETEC / EPEC / EIEC / VTEC / EHEC / EAEC Yersinia enterocolitica Vibrio cholerae / haemolyticus Aeromonas hydrophila / caviae e Plesiomonas shigelloides Clostridium difficile produttore di tossina A / B
D. Crotti, M.L. D’Annibale: Enteriti acute e protratte a eziologia microbica e virale: percorsi diagnostici 555 BOX 2 - SCHEMI OPERATIVI ROUTINARI DI BASE Protocolli operativi principali Agenti patogeni da ricercare Protocollo minimo Salmonella, Shigella, Campylobacter Diarrea acuta Rotavirus in bambini Protocolli allargati: Diarrea del viaggiatore/d’importazione Salmonella, Shigella, Campylobacter E. coli enteritogeni Vibrio, Aeromonas, Yersinia Protozoi Diarrea protratta Salmonella, Shigella, Campylobacter (e generi correlati) Tossina A/B di C. difficile Protozoi Tossinfezioni alimentari Salmonella Tossine specifiche di S. aureus, C. perfringens, B. cereus Diarree ematiche Salmonella, Shigella, Campylobacter E. coli-EHEC Situazioni particolari In base a peculiari elementi e fattori vari NB: Le indicazioni sono orientative. Sulla base delle risorse a disposizione, delle endemie note e di altre variabili può essere op- portuno estendere la ricerca anche ad altri patogeni. BOX 3 - ENTERITI PROTOZOARIE Agente patogeno Criteri/modalità diagnostiche Giardia duodenalis Microscopia diretta (SF/SI) / colorazione Giemsa Dientamoeba fragilis Microscopia diretta (SF/SI) / colorazione Giemsa Cryptosporidum spp. Colorazione merbromina (o analoga) / colorazione acido-resistenza (ZN o simile) Entamoeba histolytica Microscopia diretta (SF/SI) / colorazione Tricromica (Fe-ematossilina) Altri protozoi Microscopia diretta (SF/SI) / colorazioni permanenti SF: soluzione fisiologica; SI: soluzione iodata; ZN: Ziehl-Neelsen (anche modificata) Materiale e metodi Tutti i campioni fecali, qual tali o risospesi in solu- zione fisiologica sterile, vennero dapprima osservati al Nel corso del 2005 sono stati analizzati i campioni microscopio ottico. Sulla base della valutazione micro- fecali di 381 soggetti (192 bambini, di età compresa tra scopica e delle informazioni clinico-anamnestico-epide- 1 e 14 anni, e 189 adulti) in quanto affetti da diarrea miologiche (fornite nella scheda), vennero condotte le acuta (sospetta enterite o gastro-enterite), e quelli di specifiche indagini microbiologiche (parassitologiche 110 soggetti affetti da diarrea protratta (da oltre 14 incluse, nel caso). A tutti i campioni venne eseguita, in giorni). ogni caso e di routine, la ricerca colturale di Salmonel- Tutti i campioni (usualmente uno per soggetto) era- la, Shigella e Campylobacter11. Sulla base delle infor- no adeguati, ovvero raccolti ed inviati in laboratorio mi- mazioni pre-analitiche vennero ricercati in coltura an- crobiologico in tempi e quantità idonei, ed accompagna- che altri enterobatteri patogeni, venne condotta la ri- ti da congrua scheda clinico-anamnestica. Tutti i cam- cerca di Rotavirus ed Adenovirus (con sistemi al lattice pioni erano rappresentati da feci non solide, ossia da feci o in immunoenzimatica commerciali), venne eseguita liquide, poltacee o comunque non formate. I campioni fe- la ricerca della tossina A di C. difficile (con tecnica im- cali, raccolti nelle primissime o prime ore del mattino, munoenzimatica), vennero condotte colorazioni estem- vennero processati entro poche ore dalla loro consegna, poranee ed eventualmente permanenti per la indivi- dando priorità, nei tempi analitici, ai campioni costitui- duazione e/o identificazione di strutture protozoa- ti da feci microscopicamente correlabili ad un quadro di rie3,12. enterite invasiva in atto5,10. Per Salmonella, Shigella, Yersinia, Aeromonas, Tutti i soggetti non avevano verosimilmente assunto Vibrio, E. coli enteritogeno (ma soltanto EHEC 0159) farmaci antibiotici nel corso delle settimane precedenti. si ricorse alle colture su agar secondo le consuete I campioni fecali analizzati appartenevano o a soggetti prassi batteriologiche10; per la ricerca di Campylo- ospedalizzati per la patologia intestinale in causa (più bacter si ricorse alla tecnica della membrana filtran- spesso bambini) oppure a soggetti non ospedalizzati ma te, in quanto più completa, perché utile anche per l’i- presentatisi all’ambulatorio del laboratorio per dirimere solamento di specie e/o generi diversi da C. jejuni/co- il quesito diagnostico. li/lari 13.
556 Recenti Progressi in Medicina, 98, 11, 2007 Altri batteri enteropatogeni non furono ricercati, Elevata è stata invece la frequenza delle enteriti da vuoi perché non presenti nella nostra realtà, vuoi perché Rotavirus nella popolazione pediatrica: 39 casi su 132, non in possesso dei necessari strumenti diagnostici al ri- pari al 29,5%. Adenovirus sono stati reperiti, sempre in guardo, vuoi perché non vennero fornite specifiche indi- bambini, in 8 casi su 130 analizzati specificatamente, cazioni motivanti indagini più allargate1,4,5,14. pari al 6,2%. Le identificazioni batteriche vennero condotte con i con- Rarissime sono state le infezioni protozoarie nei sueti sistemi biochimici ed immunologici13. La valutazione bambini: un solo caso di giardiasi, pari allo 0,5%; negli ai chemioantibiotici venne sempre condotta con il sistema adulti sono state leggermente meno infrequenti, con 2 di diffusione in agar, secondo quanto raccomandato13. casi di giardiasi (1,1%) e 3 casi di dientamoebiasi (1,6%). In tale presentazione saranno omessi i dettagli relativi Altri protozoi non furono mai reperiti, salvo 3 casi di alle procedure identificative e gli esiti degli antibiogrammi, blastocistosi in adulti, in cui fu evidenziata la sola B. ho- sempre eseguiti, quando possibile, sugli isolati batterici13. minis, peraltro ritenuta non patogena o a patogenicità Si fa presente infine come mai furono osservati episo- dubbia3. di epidemici di tossinfezione alimentare (usualmente cau- Nel complesso, solamente 138 casi su 381 complessi- sabili da Salmonella e dai ceppi produttori di tossine spe- vi, pari al 36,2%, di enteriti acute (o presunte tali) non cifiche di Staphylococcus aureus, Clostridium perfringens furono orfane di un agente patogeno, tra quelli che si po- e Bacillus cereus; assai raramente da Listeria spp.)13. terono ricercare. In altre parole, solamente nel 45,3% dei bambini e nel 27,0% degli adulti fu identificato un agente verosimilmente patogeno e ritenuto responsabi- Risultati le dell’enterite in atto5,10. In tema di diarree protratte, i risultati sono riporta- I risultati complessivi sono riportati in tabella 1 (per ti nella tabella 2. le diarree acute) e in tabella 2 (per le diarree protratte). Come si legge in tabella, ben più rari sono stati gli Per quanto concerne le diarree acute, tra gli agenti agenti eziologici in causa, sia negli adulti che, ancor più, batterici, Salmonella enterica prevalse rispetto a nei bambini. Nei soggetti adulti, in 1 caso (su 94 esami- Campylobacter spp.: 42 casi (11,0%) versus 35 (9,2%), nati) fu isolato un ceppo di Campylobacter jejuni (pari sia nei bambini (21, pari al 10,9% vs 17 pari all’8,9%) che all’1,1%), in 4 casi (su 56 indagati al riguardo) fu indivi- negli adulti (21 casi, 11,1%, vs 18 casi, 9,5%). In un caso duata la presenza della tossina A di C. difficile (7,1%), ed (in soggetto adulto, come riportato in tabella 1) i due in 5 casi (5,3%) era presente D. fragilis 3. Difficile è inve- agenti furono associati. Altri batteri sono stati eccezio- ce attribuire un ruolo patogeno a B. hominis, reperita co- nali. Al riguardo va sottolineato come la ricerca di tali munque in altri 4 casi (4,3%). Tra i bambini, invece, in 1 diversificati enterobatteri patogeni sia stata inferiore ri- caso era presente C. difficile (produttore di tossina A) e spetto a Salmonella, Shigella e Campylobacter; in par- in un altro furono reperiti trofozoiti di D. fragilis (6,3%). ticolare Yersinia e Aeromonas furono ricercati specifica- In tema di enteriti acute, per quanto riguarda S. en- tamente (ossia con terreni selettivi più idonei, sebbene terica, prevalsero sempre i ceppi appartenenti al siero- anche quelli utilizzati per Salmonella e Shigella avreb- gruppo B (SGB), quasi sempre S. enterica Tiphymurium, bero potuto permettere comunque un loro isolamento) in sia nei bambini con 17 casi su 21 (81,0%) che negli adul- 128 soggetti (41 bambini e 87 adulti), Vibrio in 22 (7 e 15 ti con 15 casi su 21 (71,4%), come riportato in tabella 3, rispettivamente); E. coli EHEC fu ricercato soltanto in Per quanto concerne Campylobacter, sia nei bambini che 41 soggetti (13 bambini e 28 adulti). La tossina A di C. negli adulti prevalse C. jejuni, con il 94,1% nei bambini difficile fu ricercata in 17 bambini e in 90 adulti. ed il 71,4% negli adulti. Tabella 1 - Positività osservate nelle diarree acute. Agente eziologico Bambini Adulti Totali (tra parentesi le ricerche 192 soggetti 189 soggetti 381 soggetti eseguite) (tra parentesi (tra parentesi (tra parentesi le percentuali corrette) le percentuali corrette) le percentuali corrette) Salmonella 21 10,9% 21** 11,1% 42 11,0% Shigella 0 - 2 1,1% 2 0,5% Campylobacter 17^ 8,9% 18** 9,5% 35 9,2% Yersinia (vedi testo) 1 0,5% (2,4%) 0 - 1 0,3% (0,8%) Aeromonas (vedi testo) 1^ 0,5%(2,4%) 1 0,5% (1,2%) 2 0,5% (1,6%) Vibrio (vedi testo) 0 - 0 - 0 - E. coli EHEC (vedi testo) 0 - 0 - 0 - Tossina A* (vedi testo) 0 - 2°° 2,2% 2°°° 1,9% Rotavirus (vedi testo) 39 (su 132) 29,5% 0^^ - Adenovirus (vedi testo) 8 (su 130) 6,2% 0^^ - G. duodenalis 1 0,5% 2 1,1% 3 0,8% D. fragilis 0 - 3 1,6% 3 0,8% Cryptosporidium spp. 0 (su 5) - 0 (su 5) - 0 - B. hominis ° 0 - 3 1,6% 3 0,8% Totale Positivi 87 45,3% 51 27,0% 138 36,2% Totale Negativi 105 54,7% 138 73,0% 243 63,8% Note: * di C. difficile; °non patogena o a patogenicità dubbia; ^1 associazione; **1 associazione; °°su 90 ricerche; ^^su 16 determi- nazioni; °°°su 117 determinazioni
D. Crotti, M.L. D’Annibale: Enteriti acute e protratte a eziologia microbica e virale: percorsi diagnostici 557 Tabella 2 - Eziologia delle diarree (enteriti) protratte. Agenti eziologici Bambini Adulti Totali Salmonella 0/16 - 0/94 - 0/110 - Shigella 0/13 - 0/91 - 0/104 - Campylobacter 0/16 - 1/94 1,1% 1/110 0,9% Yersinia 0/ 7 - 0/31 - 0/ 38 - Aeromonas 0/ 7 - 1/31 1,1% 1/ 38 2,6% E. coli – EHEC 0/ 1 - 0/ 4 - 0/ 5 - Vibrio 0/ 1 - 0/ 2 - 0/ 3 - C. difficile (tossina A) 1/ 3 33,3% 4/56 7,1% 5/ 59 8,5% Rotavirus 0/ 8 - 0/ 4 - 0/ 12 - Adenovirus 0/ 8 - 0/ 4 - 0/ 12 - G. duodenalis 0/16 - 0/94 - 0/110 - D. fragilis 1/16 6,3% 5/94 5,3% 6/110 5,5% B. hominis * 0/16 - 4/94 4,3% 4/110 3,6% Cryptosporidium spp. - - 1/ 4° 25,0% 1/ 4 25,0% Totale positività 2/16 12,5% 16/94 17,0% 18/110 16,4% * a patogenicità dubbia; ° in soggetto HIV positivo Tabella 3 - Identificazioni batteriche relative ai ceppi di Salmonella e Campylobacter isolati dai casi riportati. Agenti eziologici Bambini Adulti Totali S. enterica 21 21 42 Salmonella gruppo B (SGB) 17 81,0% 15 71,4% 32 76,2% Salmonella gruppo C (SGC) 2 9,5% 5 23,8% 7 16,7% Salmonella gruppo D (SGD) 2 9,5% 2 4,7% Salmonella gruppo G (SGG) 1 4,8% 1 2,4% Campylobacter spp. 17 18 35 C. jejuni 16 94,1% 15 71,4% 31 88,6% C. coli 1 5,9% 2 11,1% 3 8,6% C. upsaliensis 1 5,5% 1 2,8% Entrambi i ceppi di Aeromonas appartenevano alla Dalle informazioni desunte dalle schede allega- specie A. caviae, mentre l’unico ceppo di Yersinia alla te ai campioni biologici, la stragrande maggioran- specie Y. enterocolitica. Infine i due ceppi di Shigella, en- za della salmonellosi era sicuramente autoctona trambi di importazione, appartenevano alla specie S. sonnei. (100% nei bambini e 95,2% negli adulti), così come le campylobacteriosi (88,2% e 94,4% rispettiva- mente) e le infezioni da Rotavirus (84,6%). A dire che soltanto in un esiguo numero di circostanze il Commento dei risultati paziente (bambino o adulto) aveva riferito di un pregresso e recente viaggio in paesi in via di svi- Limitandoci all’analisi delle enteriti acute, in luppo, ove più frequenti sono tali patologie e la cir- quanto in numero significativo per una parziale colazione di tali agenti microbici, quantomeno quel- e/o iniziale elaborazione (non strettamente sta- li batterici13,16; sebbene non necessariamente quel- tistica in tale contesto), si osserva quanto atte- le infezioni, ipotizzate di importazione, lo potessero so: la prevalenza di Salmonella e Campylobacter essere. Per contro, per quanto riguarda i rarissimi tra gli agenti batterici (nella popolazione pedia- casi sostenuti da diversificati agenti batterici, oltre trica come in quella adulta) e un’elevata fre- alle due precitate shigellosi (importate da Egitto e quenza di infezioni sostenute da Rotavirus nel- Marocco), anche una infezione causata da A. caviae la popolazione infantile, ove tale agente virale è ed una infezione da C. difficile erano probabilmen- la causa principale di infezione, che sovente ri- te state contratte all’estero, durante un viaggio ri- chiede un’ospedalizzazione, come riportato in ferito, in entrambe le circostanze, in America Cen- tabella 4 (a pag. seguente)5,10,11,14. trale. Le infezioni protozoarie, giardiasi e dienta- moebiasi, erano tutte autoctone.
558 Recenti Progressi in Medicina, 98, 11, 2007 In tabella 4 vengono riportate le correlazioni tra ta, se non assente. Un altro dato utile è la maggio- agenti eziologici e i principali aspetti clinici. Come re frequenza di leucocitosi fecale (spesso con muco si evince, nella maggior parte dei casi, segni e/o sin- evidente) nelle forme batteriche, in particolare nel- tomi quali febbre, vomito, dolori addominali sono o le campylobacteriosi (71,4%), laddove è assente o possono essere presenti in percentuale variabile, in pressoché assente nelle forme protozoarie e virali. tutte le enteriti batteriche. Soltanto nelle infezioni Anche l’ematochezia, più spesso in tale casisti- da Rotavirus è molto frequente la presenza del vo- ca rilevata come sangue occulto piuttosto che evi- mito (87,3%), così come la necessità di una ospeda- dente, non è frequente, ed in ogni caso è presente, lizzazione (76,9%), mentre nelle enteriti sostenute se presente, soltanto nelle forme batteriche, indi- da agenti protozoari la sintomatologia è più sfuma- pendentemente dall’agente in causa1,7,13. Tabella 4 - Correlazione (in percentuale) tra gli aspetti clinici e gli agenti eziologici nelle enteriti acute. Salmonella Campylobacter Altri agenti Rotavirus Protozoi (42 casi) (35 casi) batterici (39 casi (9 casi) (7 casi) pediatrici) Febbre 50,0% 48,6% 57,1% 33,3% 11,1% Dolori addominali 61,9% 48,6% 42,9% 43,6% 44,4% Vomito 35,7% 22,9% 57,1% 87,2% 22,2% Ospedalizzazione 64,3% 62,9% 14,3% 76,9% 0% Muco/leucocitosi fecale 38,1% 71,4% 42,9% 2,6% 0% Ematochezia 26,2% 25,7% 42,9% 2,6% 0% (sangue occulto/evidente) Conclusioni ■ Si ribadisce l’utilità di un approccio diagnostico di laboratorio delle enteriti acute (e protratte) che tenga conto di alcune discriminanti iniziali, ferma restando la necessaria ricerca – sempre e co- munque – di Salmonella, Campylobacter e Shigella (anche se quest’ultima rara e soltanto, sembre- rebbe, di importazione)13. In bambini, soprattutto con vomito, essenziale è la ricerca anche di Rota- virus, sebbene la futura verifica di altri agenti virali, soprattutto Norovirus ed Astrovirus, nel de- terminismo di tali patologie sia necessaria18. Se la presenza di vomito è maggiormente suggestiva per una potenziale virosi specifica (quando non accompagnata da altri segni/sintomi solitamente ap- pannaggio di forme batteriche), la presenza di leucocitosi/ematochezia, espressione di forme invasi- ve, è tipicamente correlabile ad una eziologia batterica, che può prevedere anche una terapia anti- biotica mirata1,13,18. ■ La ricerca di altri agenti batterici deve essere motivata, oltre che dalle risorse a disposizione, dalle informazioni fornite dalla scheda di accompagnamento, con particolare attenzione a recenti viaggi in paesi endemici per tali patologie, oltre alla possibilità di modificazioni nella circolazione di agenti pa- togeni o potenziali tali, in relazione a modifiche spesso misconosciute13,19,20. ■ Nelle forme protratte, infine, particolare attenzione va riservata alle eziologie protozoarie, meno infrequenti di quanto ipotizzabile anche nella popolazione autoctona, e, talora, a C. difficile (produt- tore di tossina A/B), non necessariamente e/o strettamente correlato ad una pregressa terapia anti- microbica8,10,11,13,17,18,20. ■ In definitiva, nulla – da un punto di vista clinico – è garante di corrette diagnosi eziolo- giche. Soltanto il laboratorio microbiologico può e deve invece predisporle e favorirle. E sol- tanto da una stretta collaborazione e da un rapporto fiduciario tra curante e diagnosta microbiologo può scaturire il giusto algoritmo, anche in termini di costo-beneficio, per una razionale e finalizzata dia- gnostica al riguardo, utile dai punti di vista epidemiologico, preventivo e terapeutico.
D. Crotti, M.L. D’Annibale: Enteriti acute e protratte a eziologia microbica e virale: percorsi diagnostici 559 Bibliografia 11. Crotti D, D’Annibale ML, Fonzo G, Medori MC, Ubaldi M. Diarree acute e protratte nella popolazio- 1. Guerrant RL, Van Gilder T, Steiner TS, et al. Prac- ne del territorio perugino: diagnosi microbiologica tice guidelines for the management of infectious delle enteriti ed aspetti clinico-epidemiologici relati- diarrhea. CID 2001; 32: 331-51. vi al 2001. Infezioni in Medicina 2002; 2: 81-7. 2. de Wit MA S, Koopmans MPG, van Duynhoven 12. Medici MC, Arcangeletti MC, Martinelli M, Valcavi YTHP. Risk factors for Norovirus, Sapporo-like Vi- P, Chezzi C, Dettori G. Infezioni da rotavirus. Mi- rus, and Group A Rotavirus gastroenteritis. EID crobiologia Medica 2001; 16: 78-91. 2003; 9: 1563-70. 13. Crotti D. Aspetti attuali nella diagnosi delle infezio- 3. Bernieri F, Crotti D. Infezioni da protozoi. Microbio- ni intestinali. La coprocoltura in chiave moderna. logia Medica 2001; 16: 98-108. Milano: Edizioni Scientifiche Mascia Brunelli – Bio- 4. Nimri LF, Meqdam M. Enteropathogens associated life. Le monografie di Documenta 1997. with cases of gastroenteritis in a rural population in 14. Caprioli A, Pezzella C, Morelli R, et al. Entero- Jordan. CMI 2004: 634-9. pathogens associated with childhood diarrhea in 5. Crotti D, Medori MC, Fonzo G, Del Sante M, D’An- Italy. Pediatr Infect Dis J 1996; 15: 876-83. nibale ML. Diarree in età pediatrica: l’infezione, la 15. Guarino A, De Marco G, Romano A, Bruzzese E. La diagnosi, l’eziologia. Microbiologia Medica 1999; 14: gastroenterite acuta in pediatria. Microbiologia Me- 263-8. dica 2001; 16: 3-11. 6. Arcieri R, Dionisi AM, Caprioli A, et al. Direct de- 16. Torres ME, Pirez MC, Schelotto F, et al. Etiology of tection of Clostridium perfringens enterotoxin in pa- children’s diarrhea in Montevideo: associated tients’ stools during an outbreak of food poisoning. pathogens and unusual isolates. JCM 2001; 39: FEMS Immunology and Medical Microbiology 1999; 2134-9. 23: 45-8. 17. Albert Mj, Faruque ASG, Faruque SM, Sack RB, 7. Chalmers RM, Samon RL. Primary care for acute Mahalanabis D. Case-control study of enteropatho- bloody diarrhea, Wales. EID 2000; 6: 412-4. gens associated with childhood diarrhea in Dhaka, 8. van den Brandhof WE, de Wit GA, de Wit MAS, van Bangladesh. JCM 1999; 37: 3458-64. Duynhoven YTHP. Costs of gastroenteritis in the 18. Klein EJ, Boster DR, Stapp JR, et al. Diarrhea etio- Netherlands. Epidemiol Infect 2004; 132: 211-21. logy in a Children’s Hospital Emergency Depart- 9. de Wit MAS, Koopmans MPG, Kortbeek LM, van ment: A prospective cohort study. CID 2006; 43: 807- Leeuwen NJ, Bertelds AIM, van Duynhoven YTHP. 13. Gastroenteritis in sentinel general practice, the 19. Vila J, Gallardo F, Vargas M, et al. Aeromonas spp. Netherlands. EID 2001; 7: 82-91. and Traveler’s Diarrhea: clinical features and anti- 10. Crotti D, D’Annibale ML, Medori MC. Diagnostica microbial resistance. EID 2003; 9: 552-5. microbiologica ed epidemiologia locale delle enteriti 20. Mattila L. Clinical features and duration of trave- acute e protratte: risultati relativi all’anno 2002. ler’s diarrhea in relation to its etiology. CID 1994; Giorn It Mal Inf 2002; 9: 1-8. 19: 728-34. Indirizzo per la corrispondenza: Dott. Daniele Crotti Strada Comunale per Pilonico Paterno, 4 06134 Pianello, Perugia E-mail: nenedc@tin.it
Puoi anche leggere