Elementi di Informatica - UNIMIB

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Elementi di Informatica - UNIMIB
Elementi di Informatica
Dr. Paolo Napoletano
a.a. 2019/2020

 Rappresentazione digitale dell’informazione
 Argomenti: Introduzione all’informatica, concetto di informazione, rappresentazione digitale dei numeri,
 digitalizzazione dei segnali, rappresentazione digitale dell’audio, delle immagini, del video e dei caratteri,
 organizzazione della conoscenza in un calcolatore.

 Obiettivi di apprendimento di questa sezione. Essere in grado di:
 o    Comprendere la nozione di Informazione, dato e conoscenza.
 o    Definire il bit come unità di misura dell’informazione
 o    Codificare in binario specifiche configurazioni
 o    Trovare la rappresentazione binaria di un numero e viceversa
 o    Comprendere I rudimenti della rappresentazione del suono, immagini e video
 o    Definire un semplice modello concettuale dei dati
Elementi di Informatica - UNIMIB
Rappresentazione dei caratteri
Elementi di Informatica - UNIMIB
Rappresentazione digitale dei caratteri
Dai simboli ai bit passando per i numeri

﹢   Una delle caratteristiche principali che distingue la specie umana dalle
    altre presenti sul nostro pianeta è quella del comunicare. Tale capacità è
    da sempre legata allo sviluppo tecnologico che ha permesso nel corso
    del tempo di rendere sempre più efficiente ed efficace il processo di
    comunicazione.

﹢   La capacità di comunicare si è concretizzata in maniera rilevante
    attraverso la scrittura,

﹢   La scrittura è composta da sequenze di simboli appartenenti ad un
    alfabeto, per esempio l’alfabeto latino è un repertorio di caratteri.

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Elementi di Informatica - UNIMIB
Rappresentazione digitale dei caratteri
Dai simboli ai bit passando per i numeri

          Repertorio dei caratteri

      Codice dei caratteri

     Rappresentazione binaria dei caratteri

       Visualizzazione e/o stampa dei caratteri

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Rappresentazione digitale dei caratteri
Codice dei caratteri

﹢   Esprimono una corrispondenza uno-a-uno (spesso rappresentata in
    forma tabulare) tra i caratteri del repertorio e numeri interi non- negativi.
    In pratica ad ogni elemento del repertorio di caratteri viene associato un
    codice numerico chiamato code position.

﹢   e.g. il cara)ere “A” è rappresentato dal code posi4on “65”

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Rappresentazione digitale dei caratteri
Codice binario

﹢   E’ il modo in cui il code position viene convertito in bit ossia in una
    sequenza di bytes (algoritmo di mappatura tra code position e una o più
    sequenze di bit). Nel caso più semplice ogni ad carattere può essere
    associato un intero nell’intervallo 0 - 255 (vale a dire un byte), ma questo
    funziona solo quando il repertorio ha al più 256 caratteri. Per insiemi più
    grandi bisogna inventarsi codifiche più complesse.

﹢   (e.g. il cara)ere “A”, rappresentato dal code posi4on “65” è rappresentato dalla
    sequenza binaria 01000001)

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Elementi di Informatica - UNIMIB
Rappresentazione digitale dei caratteri
Visualizzazione e/o stampa dei caratteri

﹢   FONT: E’ la forma o layout del testo, cioè una serie di codici che ne
    definiscono il formato (numero di colonne, larghezza dei margini,
    eccetera) e che indicano i punti dove iniziano e terminano determinati
    attribuiti grafici (il tipo di font, la dimensione del testo, il suo colore,
    eccetera) .

﹢   (e.g. il font che s4amo u4lizzando è un “Handwri4ng - Dakota” di dimensione 23,
    di colore grigio)

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Elementi di Informatica - UNIMIB
Standard di codifica dei caratteri
Compatibilità tra sistemi

﹢   I problemi di compatibilità sono stati affrontati dai primi progettisti di
    computer che proposero una codifica standardizzata denominata
    American Standard Code for Information Interchange (ASCII): un codice
    convenzionale usato per la rappresentazione dei caratteri di testo in cui
    la regola di associazione dei bit ai caratteri era ben definita.

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Standard di codifica dei caratteri
Codice ASCII

﹢   Il codice ASCII (American Standard Code for
    Information Interchange) è la codifica più nota                                               >>

    nel mondo dell’informatica.                                1963 Un Ingegnere, Bob Bemer,

                                                                                                       Storia della codifica
                                                               propone uno standard per la
                                                               codifica dei caratteri, lo standard
                                                               ASCII (American Standard Code for
                                                               Information Interchange). Ogni
                                                               produttore di calcolatori aveva
﹢   E’ uno standard ANSI (X3.4 - 1968) che definisce           utilizzato il proprio standard per la
                                                               codifica dei caratteri, rendendo
    valori per 128 caratteri, ovvero 7 bit su 8. Nello         impossibile la comunicazione:
    standard originale il primo bit non è                      “abbiamo oltre 60 modi differenti di
                                                               rappresentare i caratteri nei
    significativo ed è pensato come bit di parità.             computer, una vera e propria Torre
                                                               di Babele” , Bob Bermer.

﹢   L’alfabeto latino, nella sua diversa declinazione
    attraverso le varie lingue del mondo che lo
    adottano, presenta una grande quantità di
    varianti grafiche che per la loro numerosità
    hanno fatto sì che il codice ASCII fosse esteso a
    8 bit raddoppiando, quindi, il numero di
    caratteri rappresentabili (256)
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Standard di codifica dei caratteri
Codifica ASCII a 7 bit

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Standard di codifica dei caratteri
Ascii Art

Il codice ASCII ha rivestito un ruolo molto importante nella ASCII Art. Questa
espressione artistica, ancora attiva oggi, considera l’utilizzo dei 95 caratteri
del codice ASCII a 7 bit per realizzare immagini di ogni tipo.

Pensate anchee alle famose emoticon :-) ;-) |-) :-(
Standard di codifica dei caratteri
Unicode

﹢   Ben presto anche il codice a 8 bit ha mostrato dei limiti: la necessità di
    rappresentare caratteri appartenenti ad alfabeti appartenenti a lingue
    diverse, come per esempio il cirillico o il cinese.

﹢   Per questo motivo nel 1991 è stato introdotto lo standard Unicode nel
    cui schema di rappresentazione dei caratteri viene assegnata una
    configurazione di 16 bit (potendo quindi arrivare a rappresentare fino a
    216 = 65536 caratteri).

﹢   Ogni versione di standard di Unicode identifica la corrispondente
    versione nello standard ISO/IEC 10646.

﹢   La pagina ufficiale di Unicode http://www.unicode.org/versions/
    permette di identificare per ogni versione se e come è allineata ad una
    versione di ISO/IEC 10646.

﹢   Si pensi ad esempio ai vari UTF-8, UTF-16 o UTF-32 (utilizzati nel web)
    con 4294967296 configurazioni possibili.

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Concetto di Font
Font e glifi

﹢   Un testo digitale che contenga solo la codifica del
    contenuto si definisce testo semplice (plain text);
    se invece contiene anche informazioni sul formato
    tipografico si definisce testo ricco (rich text).
﹢   Quando si utilizza un programma di
    videoscrittura, ci si imbatte nella definizione
    dell’aspetto grafico dei caratteri, ovvero nel
    cosiddetto font. Le sigle Times New Roman, Arial,
    Garamond ecc. si riferiscono ad alcuni esempi di
    font.
﹢   Formalmente, un font è univocamente
    determinato dal repertorio di caratteri e
    dall’aspetto grafico di questi, i cosiddetti glifi.
﹢   Per glifo si intende un’unità grafica, cioè
    un’immagine vettoriale, in grado rappresentare i
    caratteri appartenenti a un particolare insieme in
    uno stile o disegno particolare
    indipendentemente dalla dimensione.

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Concetto di Font
Font e glifi

﹢   Esistono diverse centinaia di font, ma una possibile classificazione di
    questi vede la presenza di quattro macro-famiglie: serif, sans-serif,
    calligrafici e fantasia.

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Rappresentazione dell’audio
I segnali in un calcolatore
Dal segnale alla sequenza di bit

﹢   Un segnale si ottiene grazie alla variazione nel tempo di una grandezza
    fisica che, assumendo valori differenti, trasmette informazione.

﹢   Ritroviamo in questa definizione il concetto di simbolo introdotto nelle
    slide precedenti; in questo caso, alcuni valori prescelti, o tutti, della
    grandezza fisica sono associate ad un simbolo differente, per cui un
    segnale in un certo intervallo di tempo corrisponde ad una sequenza di
    simboli, con la quale, ovviamente , è possibile codificare informazione

                                               I(t)

    Caso del segnale elettrico: la
    grandezza fisica I che varia nel
    tempo t è la corrente o la
    tensione elettrica all’interno di
                                                                                                 t
    un elemento fisico conduttore,                                                            tempo
    e quindi un cavo o un circuito

                                                      V   F    V      F   V   F V   F   V F

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I segnali in un calcolatore
Segnali continui e discreti

﹢   Esempi di segnali. Nella colonna di sinistra segnali a tempo continuo e
    nella colonna di destra a tempo discreto. Nella riga superiore segnali ad
    ampiezza continua e nella riga inferiore ad ampiezza discreta
                                                    Tempo continuo                               Tempo discreto

                                           I(t)                                           I(n)
                                     Max                                            Max
                 Ampiezza continua

                                                                               t                                           n
                                                                            tempo                                        tempo
                                     Min                                            Min

                                                               Segnale analogico

                                           I(t)                                           I(n)
                                     Max                                            Max
                 Ampiezza discreta

                                                                               t                                           n
                                                                            tempo                                        tempo
                                     Min                                            Min

                                                                                                            Segnale numerico

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Rappresentazione digitale dell’audio
La fisica del suono

﹢   Un’onda sonora si genera grazie alla vibrazione
    di un oggetto in un mezzo elastico (gas, liquido
    o solido), detta sorgente sonora. Questa
    vibrazione è in grado, grazie alle proprietà
    meccaniche del mezzo, di indurre alle particelle
    adiacenti (atomi e molecole) dei movimenti
    oscillatori (movimenti nello spazio) intorno alla
    posizione di riposo. Questa massa che vibra
    provoca una variazione locale di pressione che
    consente al suono di propagarsi nello spazio.

﹢   La variazione di pressione è in grado di propagarsi nel mezzo come una
    successione di rarefazioni e condensazioni (cioè variazioni di densità)
    lungo la direzione di propagazione dell’onda.

                        UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica               18
Rappresentazione digitale dell’audio
La fisica del suono

﹢   In questo modo, il semplice
    movimento vibratorio di un
    oggetto, considerato sorgente del
    suono, si propaga meccanicamente
    originando un’onda sonora (o onda
    acustica) longitudinale, perché le
    particelle del mezzo oscillano lungo
    la direzione di propagazione                             Rarefazioni
                                                                             direzione di

    dell’onda stessa. Dato che il suono                     Condensazioni
                                                                            propagazione

    per propagarsi ha bisogno del
    movimento oscillatorio delle
    particelle del mezzo circostante, se
    ne deduce che nel vuoto esso non
    si propaga.

                      UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                                   19
Rappresentazione digitale dell’audio
La fisica del suono

﹢   L’osservazione del suono in punto consiste dunque nella rivelazione
    della variazione locale di pressione in tale punto e nella trasduzione di
    questa variazione meccanica in una variazione elettrica, quindi di
    tensione o corrente. Il segnale risultante da questo processo di
    trasduzione è continuo in ampiezza e nel tempo e viene detto: segnale
    audio analogico.

                      UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                  20
Rappresentazione digitale dell’audio
Acquisizione del suono

﹢   Il suono generato da una sorgente e raccolto da un microfono o
    semplicemente percepito dal sistema uditivo umano in un punto
    specifico dell’ambiente circostante non è altro che il risultato di un
    processo di trasduzione meccano-elettrica.

                                                                      x

                             sorgente
                              sonora                 dispositivo di
                                                     trasduzione
                                                                          Segnale audio analogico
                                                               I(t)
                                                        Max

                                  Ambiente

                                                                                           t
                                                        Min                             tempo

                         y

                         UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                                        21
Rappresentazione digitale dell’audio
Suono come fenomeno psicofisico

﹢   l suono può essere studiato sia come propagazione di un fenomeno
    ondulatorio in un mezzo, e quindi osservato come fenomeno fisico, sia
    come eccitazione del meccanismo uditivo che dà luogo alla percezione
    acustica e quindi osservato come fenomeno psicofisico.

                                          130                                                                                                               130

                                          120                                                                                                               120
                                                                                                                                                                                      soglia di rumore
                                          110                                                                                                               110
       Livello di pressione sonora [dB]

                                                                                                                         Livello di pressione sonora [dB]
                                                                                       100 phon
                                          100                                                                                                               100          area di udibilità
                                                                                         90
                                           90                                                                                                                90
                                                                                          80
                                           80                                                                                                                80
                                                                                         70
                                                                                                                                                                                             Musica
                                           70                                                                                                                70
                                                                                          60
                                           60                                                                                                                60
                                                                                          50                                                                                                             voce
                                           50                                                                                                                50
                                                                                          40
                                           40                                                                                                                40
                                                                                          30
                                           30                                                                                                                30
                                                                                          20
                                           20                                                                                                                20
                                                                                          10
                                           10                                                                                                                10
                                                     soglia di udibilità                                                                                               soglia di udibilità
                                            0                                                                                                                 0

                                          -10                                                                                                               -10
                                                16   31,5   63    125      250   500     1k       2k   4k   8k   16k                                              16   31,5   63    125      250   500    1k    2k   4k   8k   16k
                                                                            Frequenza [Hz]                                                                                                    Frequenza [Hz]

                                                                  Curve isofoniche                                                                                                        Audiogramma

                                                                                   UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                                                                                                               22
Rappresentazione digitale dell’audio
Registrazione

﹢    Esistono diversi dispositivi di registrazione, che si distinguono in
     funzione del numero di segnali audio, canali, che possono essere
     acquisiti contemporaneamente, in funzione della tecnica di registrazione
     che può essere sia analogica che digitale e in funzione del supporto di
     registrazione che può essere ottico, magnetico o elettronico

           Casse
          acustiche
                                                                                                                 Registratore
                                                                                                                  a 2 piste      Amplificatore

                                                                             Strumenti
                                                                                                                                                            Casse
                                                                                                     Microfoni
                                                                                                                                                           acustiche

                                                               Software
                                  Workstation
                                                                                         Strumenti                       Mixer
                                                                                                                                                     Registratore
                                                                                                                                                      a 2 piste

    Interfaccia
       audio

                      Strumenti                                                                      Microfoni                            Cuffie o Casse
                                                                                                                                            acustiche

                                       UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                                                                                         23
Rappresentazione digitale dell’audio
Campionamento e quantizzazione

La digitalizzazione del segnale audio analogico avviene selezionando un
certo numero di campioni dal segnale audio a intervalli di tempo prefissato
(campionamento) e rappresentando ogni campione con una sequenza
fissata di bit (quantizzazione e codifica).

     I(t)                                                   I(t)

                                                      4

                                                      3

                                                      2
               fc
                                                      1

                                                      0
                                            t                                           t
                                         tempo        -1

                                                      -2           ∆
                                                      -3

              campionamento                                            quantizzazione

                      UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                                   24
Rappresentazione digitale dell’audio
Campionamento e quantizzazione

La digitalizzazione del segnale audio analogico avviene selezionando un
certo numero di campioni dal segnale audio a intervalli di tempo prefissato
(campionamento) e rappresentando ogni campione con una sequenza
fissata di bit (quantizzazione e codifica).

     I(t)                                                   I(t)

                                                      4

                                                      3

                                                      2
               fc
                                                      1

                                                      0
                                            t                                           t
                                         tempo        -1

                                                      -2           ∆
                                                      -3

              campionamento                                            quantizzazione

                      UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                                   25
Rappresentazione digitale dell’audio
Campionamento e quantizzazione

La digitalizzazione del segnale audio analogico avviene selezionando un
certo numero di campioni dal segnale audio a intervalli di tempo prefissato
(campionamento) e rappresentando ogni campione con una sequenza
fissata di bit (quantizzazione e codifica).

     I(t)                                                   I(t)

                                                      4

                                                      3

                                                      2
               fc
                                                      1

                                                      0
                                            t                                           t
                                         tempo        -1

                                                      -2           ∆
                                                      -3

              campionamento                                            quantizzazione

                      UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                                   26
Rappresentazione digitale dell’audio
Campionamento e quantizzazione

La digitalizzazione del segnale audio analogico avviene selezionando un
certo numero di campioni dal segnale audio a intervalli di tempo prefissato
(campionamento) e rappresentando ogni campione con una sequenza
fissata di bit (quantizzazione e codifica).

     I(t)                                                   I(t)

                                                      4

                                                      3

                                                      2
               fc
                                                      1

                                                      0
                                            t                                       t
                                         tempo        -1

                                                      -2

                                                      -3

              campionamento                                        quantizzazione

                      UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                               27
Rappresentazione digitale dell’audio
Campionamento e quantizzazione

﹢   Il teorema del campionamento (approfondimenti su questo nel testo) ci
    insegna che un numero adatto di campioni al secondo sono sufficienti
    per ricostruire in maniera affidabile il segnale originale. Il numero di
    campioni al secondo (Hertz – Hz) è definito dalla frequenza di
    campionamento (fc)

﹢   Per completare la digitalizzazione, si applica ai campioni discretizzati un
    procedimento di binarizzazione. Il numero di bit con cui si codificano i
    livelli del segnale, si dicono livelli di quantizzazione. Maggiore sono i
    numeri di livelli e maggiore è l’affidabilità nella rappresentazione.
                                  I(t)

                            4

    0 3 -2 0 0 0 ….
                            3
﹢                           2

                            1

                            0
                                                             t
                           -1

                           -2

                           -3

                       UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                   28
Rappresentazione digitale dell’audio
Campionamento e quantizzazione

Es. Un segnale audio campionato a fc = 8000Hz = 8 KHz è un segnale rappresentato
da 8000 campioni al secondo, dunque se il segnale audio (e.g. una canzone) dura
3,35 minuti si ha:

﹢   3,35 min x 8000 campioni= 215 sec x 8000 campioni = 1.720.000 campioni

Se ad esempio la fc = 16000Hz = 16 KHz, allora si ha:

﹢   3,35 min x 16000 campioni= 215 sec x 16000 campioni = 3.440.000 campioni

Es. Un segnale audio di durata 3,35 min a 8 KHz è rappresentato da 1.720.000
campioni.
Se uso 5 livelli di quantizzazione significa che ogni campione può essere
rappresentato da 3 bit, se invece uso 256 livelli, mi servono 8 bit a campione, per cui
si ha:

﹢   (1.720.000 campioni) x 3 bit = 5.600.000 bit = 683.59 KB

﹢   (1.720.000 campioni) x 8 bit = 13.760.000 bit = 1.64 MB

                         UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                        29
Rappresentazione digitale dell’audio
Bit rate

Un parametro che riassume frequenza di campionamento e intervalli di
quantizzazione è il bit rate.
Questo valore indica il numero di bit al secondo che siamo obbligati a trasmettere se
vogliamo trasferire informazione digitale.

Es. Un segnale audio campionato a fc = 8000Hz = 8 KHz e rappresentato da 256 livelli di
quantizzazione ha un bit rate:

﹢   (8.000 campioni al secondo) x 8 bit = 64.000 bit-per-secondo = 64.000 bps = 64 Kbps

Nota la durata del segnale e il suo bit rate, si determina univocamente la sua
dimensione in byte.

Es. Un segnale audio di durata 3,35 min con bitrate = 64Kbps occupa:

﹢   215 sec x 64 Kbps = 13760000 b = 1,64 MB

                           UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                            30
Rappresentazione digitale dell’audio
Bit rate

In maniera inversa il bit rate può essere utilizzato per capire quanto tempo ci si
impiega per trasferire una determinata quantità di informazione su un canale di
trasmissione (che può essere il wifi, il bus del processore ecc.).
Supponiamo che il nostro canale permette un bit rate (e quindi una velocità) di 6
Mbps (vuol dire che in un secondo si possono trasmettere 6 x 106 bit = 5,72 Mb)

Es. Un segnale audio di durata 3,35 min a fc = 8 KHz e 8 bit (215 sec x 64 Kbps = 13760000 b =
13,12 Mb). Nel caso in cui abbiamo a disposizione 6 Mbps allora abbiamo bisogno di 13,12/6 =
2,19 secondi per traferire il segnale.

Se il segnale è una canzone e dobbiamo scaricarla con la nostra connessione WiFi di casa a 6
Mbps, allora ci vogliono 2,19 secondi.

                           UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                             31
Rappresentazione digitale dell’audio
Segnale audio monocanale e stereo

﹢   Un segnale audio si definisce mono, o anche a singolo canale, quando è
    composto da un solo segnale elettrico.

﹢   Un segnale mono quando registrato su un supporto, o rappresentato in
    un software di editing, appare come una sola traccia audio.

﹢   Un segnale audio può essere invece multicanale quando è stato
    ottenuto grazie all’unione di più segnali audio mono e quindi più segnali
    elettrici

﹢   l concetto di multicanalità è particolarmente legato a quello di spazialità
    del suono, grazie al quale è possibile attribuire maggiore realismo ai
    suoni riprodotti attraverso altoparlanti e che è alla base della stereofonia
    e del surround.

﹢   l’audio elaborato dal nostro cervello non è altro che un segnale
    multicanale, ottenuto dall’unione del segnale monocanale destro e di
    quello sinistro, detto segnale stereo.

                       UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                   32
Rappresentazione digitale dell’audio
Segnale audio monocanale e stereo

﹢   La natura stereofonica del nostro sistema uditivo ci consente di percepire
    un fattore di spazialità associato al suono, detto, appunto, spazialità del
    suono.

﹢   Il segnale audio multicanale che è composto dai due monocanali così
    differenziati è chiamato segnale audio stereo.

﹢   Sebbene la natura del nostro sistema percettivo sia stereofonica, i suoni
    che percepiamo possono provenire da qualsiasi direzione dello spazio
    circostante, per cui la riproduzione attraverso due altoparlanti stereo non
    sempre è adeguata a ricreare la spazialità del suono.

﹢   Per questo motivo, alcuni anni fa sono state introdotte delle tecniche di
    riproduzione più sofisticate, chiamate surround, che utilizzano segnali
    audio differenziati su più di due canali, per esempio 5 o 7, e quindi
    altrettanti altoparlanti disposti intorno all’ascoltatore in modo da avere
    suoni provenienti da diverse direzioni.

                       UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                   33
Rappresentazione digitale dell’audio
Segnale audio musicale e vocale

Tra le varie tipologie di segnali audio, quelli di maggiore interesse nell’ambito della
compressione audio sono quelli vocali e quelli musicali. Analizziamo il bitrate
necessario per poterli rappresentare in formato digitalizzato non compresso:

 Segnale Musicale:
 in ambito musicale è diventato uno standard de facto il Compact Disc (CD) le cui
 caratteristiche vengono oramai prese come riferimento per il cosiddetto “audio ad alta
 qualità”. I CD utilizzano codifiche stereo (due canali) con frequenza di campionamento
 44.1KHz e valori di quantizzazione a 16 bit.
 Dunque, il bitrate di un tale segnale è pari a circa:

 2 canali x 44100 Hz x 16 bit = 1.4Mbit/sec

 Segnale Vocale:
 in ambito vocale, come riferimento viene generalmente preso il sistema
 telefonico digitale dove i segnali sono campionati con frequenza di campionamento 8 KHz e
 quantizzati con parole da 8bit. Dunque, il bitrate di un tale segnale è pari a:

 2 canali x 8000Hz x 8 bit = 128kbit/s

                          UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                           34
Rappresentazione digitale dell’audio
Segnale audio musicale e vocale

Generalmente un segnale audio non compresso è rappresentato dal formato

WAV

Sviluppato da Microsoft e IBM per PC compatibile

IFF o AIFF

Sviluppato da Apple per piattaforma Macintosh

Formato compresso è principalmente:

mp3

 NOTA: L’errore che si commette nella digitalizzazione del segnale audio è difficilmente
 rilevabile da parte di un orecchio umano

                         UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                          35
Esercizio 1
Segnale audio musicale e vocale

Devo trasferire 1000 brani musicali con durata media è di 100 secondi,
campionati a 16KHz con dimensione del campione 8bit. Quale tra le
seguenti dimensioni di pen drive consente di trasferire i file tutti assieme
lasciando libero il minor spazio possibile?

﹢   512 MB
﹢   1 GB
﹢   2 GB

                        UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                    36
Esercizio 1
Segnale audio musicale e vocale

Devo trasferire 1000 brani musicali con durata media è di 100 secondi,
campionati a 16KHz con dimensione del campione 8bit. Quale tra le
seguenti dimensioni di pen drive consente di trasferire i file tutti assieme
lasciando libero il minor spazio possibile?

﹢      512 MB
﹢      1 GB
﹢      2 GB

    Risoluzione

    In questo caso l’audio si intende monocanale.

    1000 X (100 s X 16.000 Hz) X 8 bit = 1000 X 1.600.000 X 1 Byte =
    = (((1000 X 1.600.000)/1024)/1024)/1024) Gbyte =

    = 1,49 Gbyte

                              UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica              37
Esercizio 2
Segnale audio musicale e vocale

Ho un piano tariffario di 500 MB settimanali di dati e non ho connessione
WiFi disponibile. Devo effettuare una telefonata whatsapp audio ogni giorno
con un’amica per 7 giorni. Quanto lunga può essere la telefonata media
considerando che whatsapp codifica il segnale vocale a 8000 Hz e 10 bit a
campione?

﹢   Circa 15 min
﹢   Circa 1 ora
﹢   Circa 36 sec

                        UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica            38
Esercizio 2
Segnale audio musicale e vocale

Ho un piano tariffario di 500 MB settimanali di dati e non ho connessione
WiFi disponibile. Devo effettuare una telefonata whatsapp audio ogni giorno
con un’amica per 7 giorni. Quanto lunga può essere la telefonata media
considerando che whatsapp codifica il segnale vocale a 8000 Hz e 10 bit a
campione?

﹢      Circa 15 min
﹢      Circa 1 ora
﹢      Circa 36 sec

    Risoluzione

    In questo caso l’audio si intende monocanale.

    D x 7 x 8000 x 10 bit = 500 MB = 524.288.000 bit à

    D = Durata media = 524.288.000 bit / 560.000 bit = 936, 23 sec = 15 min e 36,23 sec

                              UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                         39
Rappresentazione delle immagini
Rappresentazione digitale delle immagini
Qual è la grandezza fisica che varia

L’intero processo di rappresentazione digitale di un’immagine può essere
ben compreso una volta che è chiara qual è la grandezza fisica che varia e
che porta informazione.

                          UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica            41
Rappresentazione digitale delle immagini
Formazione delle immagini

La formazione di un’immagine può essere considerata, più in generale,
come un processo di rivelazione e registrazione che “ferma”, in un istante di
tempo specifico, l’immagine su un supporto adatto agli usi successivi.
Questo avviene grazie alla proiezione su una matrice di rivelazione
fotosensibile della radiazione elettromagnetica (raggi di luce), raccolta in un
istante di tempo da un sistema ottico, proveniente da tutti i punti della
scena che si trovano su un piano.

                                                  Sistema ottico
                                   Raggi di
                                    luce

                                                                                    Immagine
                    Punti sul
                     piano
                                                                         Matrice di
                                                                        Rivelazione
                                                                   (retina, pellicola o ccd)

                         UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                                   42
Rappresentazione digitale delle immagini
Formazione delle immagini

La matrice opera una trasduzione di un segnale luminoso in un segnale
elettrico e può essere schematizzata come la retina dell’occhio umano
(processo neuro- fisiologico), una pellicola fotografica (tecnologia
analogica) o un sensore fotosensibile (rivelatore elettronico - tecnologia
digitale).

                                                  Sistema ottico
                                   Raggi di
                                    luce

                                                                                    Immagine
                    Punti sul
                     piano
                                                                         Matrice di
                                                                        Rivelazione
                                                                   (retina, pellicola o ccd)

                         UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                                   43
Rappresentazione digitale delle immagini
L’informazione è il colore

L’informazione di cui si compone un’immagine è il colore dei singoli punti
(oggetti) della scena che viene rivelato attraverso un sistema di acquisizione.
Il colore è il risultato della mescolanza delle componenti spettrali
contenute nella radiazione luminosa incidente che è un’onda
elettromagnetica, e come tale, è un segnale continuo nello spazio e nel
tempo. La matrice di rivelazione può essere schematizzata come una matrice
che contiene una distribuzione regolare di elementi fotosensibili

                                 Radiazione
                                 Luminosa
                        Vmax

                        Vmin

                           Sensore
                         fotosensibile
                                                                   Matrice di Rivelazione
                                                                    (piano dell'immagine)

                             UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                            44
Rappresentazione digitale delle immagini
Campionamento e quantizzazione

Abbiamo imparato che un processo di digitalizzazione, e quindi di
rappresentazione binaria dell’informazione, quando si riferisce a
un’informazione analogica, prevede sempre il susseguirsi di due fasi: il
campionamento e la quantizzazione.

                            Radiazione
                            Luminosa
                    Vmax

                    Vmin

                       Sensore
                     fotosensibile
                                                             Matrice di Rivelazione
                                                              (piano dell'immagine)

                       UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                            45
Rappresentazione digitale delle immagini
Campionamento

﹢   La radiazione luminosa è un segnale continuo (ha valori in tutti i punti
    dello spazio) ed eccita i sensori in modo da ottenere valori (numeri) reali
    di carica e quindi di tensione elettrica che vanno da un valore massimo
    (Vmax) e minimo (Vmin). La matrice di rivelazione, poiché è composta
    da un numero finito di sensori fotosensibili, compie intrinsecamente un
    campionamento nello spazio e la circuiteria che segue i sensori
    quantizza i valori di tensione elettrica convertendo così il segnale
    luminoso in digitale.

﹢   Chiameremo il più piccolo elemento, dunque il campione o punto, pixel
    (dalla contrazione delle due parole PICture ELements)

﹢   Risoluzione - Stabilisce il numero di punti con cui si rappresenta
    l’immagine e quindi l’area del piano dell’immagine stessa. Si ottiene
    moltiplicando il numero di punti della larghezza con quella della
    lunghezza (si esprime in pixel, per esempio .

                      UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                   46
Rappresentazione digitale delle immagini
Campionamento

Immagine campionata da una matrice di rivelazione con 52 x 40 punti
(sinistra) e 26 x 20 (destra)

                     UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica              47
Rappresentazione digitale delle immagini
Quantizzazione

﹢   L’informazione associata a ogni campione, come abbiamo già detto, è il
    colore rivelato dal sensore fotosensibile. Seguendo la Teoria dei Colori,
    un colore può essere sempre ottenuto come mescolanza di tre colori
    primari, e generalmente si fa riferimento ai tre colori Rosso, Verde e Blu
    (Red, Green, Blue - RGB).

﹢   È solito considerare anche una rappresentazione diversa da quella
    ottenibile con la mescolanza dei colori primari e che considera invece di
    identificare il colore attraverso la sua parte di luminanza, relativa
    all’intensità di luce del fascio incidente sul fotosensore, e la sua parte di
    crominanza, relativa dunque alla parte di colore

﹢   Quando consideriamo un’immagine formata dalla sola parte di
    luminanza, stiamo considerando un’immagine priva di colori che viene
    detta a livelli di grigio.

                       UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                     48
Rappresentazione digitale delle immagini
Quantizzazione

﹢   Un segnale di questo tipo, per essere rappresentato su una macchina,
    deve essere codificato con un numero finito di simboli

﹢   Profondità di colore: Il numero di bit con cui rappresentiamo ogni
    singolo campione stabilisce il numero di livelli di luminosità (oppure
    colore primario) rappresentabili.

﹢   Nel caso di immagini a colori possiamo utilizzare, per ogni campione e
    per ogni colore primario, da 1 bit fino a 8 bit, che equivale a una
    rappresentazione che va da 8 colori (3 bit) fino a 16 777 216 milioni di
    colori (24 bit). Questa ultima rappresentazione viene chiamata truecolor
    e la più comune rappresentazione che consente di ottenere il maggior
    numero di colori.

                       UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                    49
Rappresentazione digitale delle immagini
Quantizzazione

Esempio di immagine quantizzata con diversi livelli di profondità di colore

                 2                    4                      8    16

                 32                  64                     128   256

                      UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                  50
Rappresentazione digitale delle immagini
Quantizzazione

Schema sintetico        del         processo         di       quantizzazione      che   porta   alla
digitalizzazione.

                                          7
                 Vmax                     0
                 Vmin

                              3.4       6.6                      3        7
                                                               (011)     (111)

                              2.6       3.4                      3        3
                                                               (011)     (011)

                            [Vmin, ..., Vmax]                 [0,1,2,3,4,5,6,7]

                        UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                                     51
Rappresentazione digitale delle immagini
Esempi

Alcuni esempi a risoluzione e livelli variabili

Es. Un’immagine di risoluzione 1024 x 1024 è composta da 1048576 pixel, e se
quantizzata con 256 livelli per canale (24 bit), otteniamo:

﹢   1 048 576 x 24 = 25 165 824 bit = 3 MB

Se quantizziamo con 16 livelli per canale (12 bit), otteniamo:

﹢   1 048 576 x 12 = 12 582 912 bit = 1,5 MB

Es. Un’immagine di risoluzione 512 x 512, è composta da 262144 pixel, e se
quantizzata con 256 livelli per canale (24 bit), otteniamo:

﹢   262144 x 24 = 6291456 bit = 0,75 MB

Se quantizziamo con 16 livelli per canale (12 bit), otteniamo:

﹢   262144 x 12 = 31 45 728 bit = 0,38 MB
                          UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                  52
Rappresentazione digitale delle immagini
Visualizzazione, stampa, qualità e bit-rate

﹢   Qualità percepita - È il livello di qualità giudicata da esseri umani a cui
    è stata sottoposta un’immagine.

﹢   Dpi (dot per inch) - È un fattore geometrico e rappresenta il numero di
    punti per lunghezza unitaria misurata in pollici.

﹢   È evidente che, assegnato il dpi e la risoluzione, si riesce a stabilire la
    grandezza fisica dell’immagine quando questa è acquisita da una
    fotocamera, rappresentata su uno schermo o stampata su un foglio.

                           UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                    53
Rappresentazione digitale delle immagini
Visualizzazione, stampa, qualità e bit-rate

﹢   Il valore di dpi è un limite fisico dei dispositivi di visualizzazione e/o
    stampa, perchè indirettamente influenza la dimensione geometrica del
    più piccolo elemento visualizzabile e/o stampabile.

﹢   Nel caso delle matrici di rivelazione digitale delle fotocamere o degli
    scanner il dpi è legato alle dimensioni geometriche del singolo sensore
    disposto sulla matrice di rivelazione. Nei display, il dpi è legato alla
    dimensione geometrica degli elementi più piccoli con cui si visualizza
    l’immagine (per esempio i cristalli liquidi nel caso di un display LCD).

﹢   Nel caso della stampa è legato alla geometria dell’elemento più piccolo
    che è possibile stampare su un foglio (per esempio la dimensione della
    testina dell’ago in una stampante ad aghi).

                           UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica              54
Rappresentazione digitale delle immagini
Ppi

﹢     È importante notare che la dimensione geometrica del più piccolo
      elemento varia a seconda del dispositivo. Per questo motivo,
      generalmente si fa riferimento al ppi, cioè al pixel per inch, quando si
      parla di numero di punti per pollice di un display digitale.

﹢     Il ppi è più appropriato per misurare i punti visualizzabili in un’immagine
      digitale, ed è, da un punto di vista concettuale, simile al dpi, anche se
      questo è maggiormente impiegato nella stampa.

                         UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                      55
Rappresentazione digitale delle immagini
Dpi e risoluzione

Esempio di immagine a dpi variabile da 300 fino a 37 e con dimensione
geometrica fissa

                      300                                  150

                                                                 256

                       75                                  37

                     UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                56
Rappresentazione digitale delle immagini
Dpi e risoluzione

Esempio di immagine a dpi variabile da 300 a 37 e dimensione geometrica
del più piccolo elemento visualizzabile fissa

                                                                     37
                                                                75

                                                          150

                    300

                    UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                   57
Rappresentazione digitale delle immagini
Aspect ratio

﹢   Dalla risoluzione si riesce a derivare anche un altro parametro che è
    l’aspect ratio, cioè il rapporto tra la larghezza e l’altezza dell’immagine.

﹢   Quando si parla di visualizzazione non si può trascurare una delle
    caratteristiche più utilizzate per definire la grandezza geometrica del
    piano di visualizzazione e cioè la lunghezza della diagonale, espressa
    in pollici, calcolata tra due angoli opposti del pannello.

                                             4:3 (1,33:1)

                                              3:2 (1,5:1)
                                             16:9 (1,78:1)
                                                1,85:1
                                                2,39:1

                       UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                     58
Rappresentazione digitale delle immagini
Formati

﹢   Formati di visualizzazione

                                                                            HDTV - 1920 x 1080

          XGA - 1024 x 768
                                                                   HDTV -
                                                                   1280 x
          SDTV (PAL) - 768 x 576                                    720

      SDTV (NTSC) - 720 x 480

                             UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                                 59
Rappresentazione digitale delle immagini
Formati

﹢   Formati di visualizzazione

                      UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica   60
Rappresentazione digitale delle immagini
Formati

﹢   Formati di visualizzazione

                      UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica   61
Rappresentazione digitale delle immagini
Formati

﹢   Formati di visualizzazione confronto 8K vs SD (formato immagine tv
    digitale non fullHD)

             SD                                             8K

                      UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                62
Rappresentazione digitale delle immagini
Formati

﹢   Formati di visualizzazione confronto 8K vs SD

             SD                                             8K

                      UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica        63
Rappresentazione digitale delle immagini
Bit rate

Consideriamo un canale di trasmissione con capacità di 2 Mbit/s e
supponiamo di voler trasferire su questo canale un’immagine.

Poiché la capacità di un canale si riferisce alla quantità di informazione che
è possibile trasferire nell’unità di tempo, a partire da questa proveremo a
calcolare la quantità di tempo necessaria a trasferire due diverse immagini.

Dall’Esempio 1 trattato precedentemente, un’immagine di risoluzione 1024 x 1024 in truecolor
(24 bit), occupa 25 165 824 bit ovvero circa 24 Mbit, per cui si ha:

﹢   24 Mbit / 2 Mbit/s = 12 s

Un’immagine a risoluzione 512 x 512 codificata in truecolor, occupa invece circa 6 Mbit:

﹢   6 Mbit / 2 Mbit/s = 3 s

In questo esperimento confermiamo il fatto che abbiamo bisogno di un tempo 4 volte più
grande per inviare la stessa immagine ma a dimensione geometrica doppia.

                              UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                          64
Rappresentazione digitale delle immagini
Bitmap

﹢   L’immagine ottenuta seguendo il processo di digitalizzazione appena
    descritto si chiama anche frame e contiene una rappresentazione che
    viene detta formato raster ed è immagazzinata grazie a un file.

﹢   Questo formato si chiama anche mappa dei bit o bitmap, secondo cui
    per ogni pixel sono indicati 3 byte (RGB)

﹢   Ci sono altre informazioni necessarie per la corretta visualizzazione
    dell’immagine come numero di pixel in una riga, risoluzione spaziale,
    profondità di colore. I pixel sono organizzati secondo una griglia
    regolare, detta appunto raster.
                                                                                                           Pixel

                                                                                                            255

                                                                                                             0

                                                            Bitmap data in file:
                                                            0. 0. 0. 0. 0. 0. 0. 255. 255. 255. 255. 255. 0. 0. 255. 0

                      UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                                                                65
Rappresentazione digitale delle immagini
Formati di rappresentazione

﹢   BMP - Windows Bitmap: formato non compresso standard nei sistemi
    operativi della famiglia Microsoft;

﹢   TIFF - Tagged Image File Format: Famiglia di formati compressi, molto
    comuni nei dispositivi di acquisizione digitali come scanner, fax e
    macchine fotografiche digitali;

﹢   PNG - Portable Network Graphics: formato truecolor compresso adatto
    ad applicazioni in rete;

﹢   GIF - Graphics Interchange Format: formato che supporta al massimo
    256 colori, adatta per rappresentare diagrammi, animazioni, sfondi
    trasparenti. Si considera comunque un formato compresso;

﹢   JPEG - Joint Photographic Experts Group: formato truecolor
    compresso utilizzato principalmente nelle machine fotografiche digitali e
    in applicazioni multimediali in rete.

                        UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica              66
Rappresentazione digitale delle immagini
Immagini vettoriali

﹢   Le immagini possono essere anche rappresentate in vettoriale, ovvero
    come composizione di primitive geometriche (punti, linee, curve,
    poligoni ..) a loro volta codificate in termini di equazioni matematiche
    con riferimento alla geometria analitica.

﹢   Il formato vettoriale si basa sul principio che qualsiasi forma può essere
    sintetizzata con l’utilizzo di forme elementari, appunto punti, curve,
    poligoni ecc.

                      Linea                 Rettangolo         Curva

                       Keypoint

                         UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica                 67
Rappresentazione digitale delle immagini
Immagini vettoriali: formati

﹢   CGM - Computer Graphics Metafile: è un formato nato per contenere
    sia raster che vettoriale 2D, oggi di grande interesse perché è stato
    sviluppato un formato per il Web dal Consorzio W3C;

﹢   SVG - Scalable Vector Graphics: creato dal Consorzio W3C è basato sul
    formato XML (Extensible Markup Language) è utilizzato per la
    rappresentazione 2D sia statica che dinamica;

﹢   WMF - Windows Metafile: è un formato grafico sviluppato da Microsoft
    nel 1990, e può contenere sia rappresentazioni bitmap che vettoriali;

﹢   DXF - Drawing Interchange Format: è un formato vettoriale sviluppato
    per sostenere l’interoperabilità tra i software CAD e quelli di
    elaborazione delle immagini vettoriali;

﹢   DWG - Drawing: è un formato nativo del principale software di CAD,
    chiamato AutoCad e che oggi è supportato da molteplici software.

                          UNIMIB-TTC: Elementi di Informatica            68
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