Efficienza energetica: le misure europee

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Efficienza energetica: le misure
        europee
Focus

        Cambiamento climatico e sicurezza energetica sono da mesi al top dell'agenda del
        Parlamento europeo. Il bisogno di rifornimenti sicuri di energia a livello europeo è
        rinforzato dalle continue fluttuazioni del prezzo del petrolio, dalle crisi energetiche
        internazionali e dal riscaldamento della terra. Ecco le tre misure approvate in via de-
        finitiva dal Parlamento per raggiungere uno degli obiettivi chiave dell'UE in materia
        di clim: il 20% di risparmio energetico entro il 2020.

        In dicembre del 2008 gli eurodeputati hanno approvato il cosiddetto 'pacchetto clima-ener-
        gia' volto conseguire gli obiettivi che l'UE si è fissata per il 2020: ridurre del 20% le emissioni
        di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo
        di fonti rinnovabili.

        Uno degli obiettivi, quello del risparmio energetico, verrà raggiunto grazie alle misure del
        cosiddetto 'pacchetto efficienza energetica', approvato in via definitiva a Strasburgo il 19
        maggio scorso.

        Edifici a basso consumo, elettrodomestici intelligenti e pneumatici non inquinanti sono i tre
        pilastri delle nuove leggi comunitarie.

        Ecco un approfondimento sui tre dossier 'efficienza energetica', più un'intervista a Ivo Belet,
        responsabile del dossier 'pneumatici':

            • Regolamento sull'etichettatura dei pneumatici in base al consumo di carburante -
            approvato in via definitiva a novembre 2009. Entra in vigore dal 2012.

            • Direttiva sull'efficienza energetica degli edifici- approvata in via definitiva il 18 mag-
            gio 2010. Valida per gli edifici di nuova costruzione a partire dal 2020.
            • Revisione della Direttiva sull'etichettatura energetica degli elettrodomestici - appro-
            vata in via definiva il 19 maggio 2010. Entra in vigore a un anno dalla pubblicazione
            sulla Gazzetta ufficiale.

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Focus
Pneumatici efficienti? Si risparmia benzina e CO2
Il Parlamento ha dato il via libera in novembre del 2009 a un Regolamento che impone
un'etichettatura degli pneumatici in base alla loro performance energetica, il rumore
emesso e l'aderenza sul bagnato. La scala colorata sarà simile a quella degli elettro-
domestici, e permetterà al consumatore di capire quali sono le gomme più efficienti.

Quanto contano i pneumatici in termini di emissioni?

In Europa un quarto delle emissioni di CO2 è prodotto dalle automobili, con un aumento
del 40% dal 1990 al 2004. Il 20-30% del consumo di carburante (e quindi delle emissioni di
CO2) dipende dallo stato dei pneumatici.

Gomme efficienti ed amiche dell'ambiente

Come quello degli elettrodomestici, il sistema di etichettatura per gli pneumatici informe-
rà dell'efficienza, la sicurezza e la rumorosità delle gomme grazie ad una scala di efficienza
dalla "A" ( la classe "verde", la migliore) alla "G" (la classe "rossa", la peggiore).

Fabbricanti e rivenditori dovranno così fornire informazioni trasparenti su tutte le tipologie di
pneumatici in vendita, da quelli per automobili a quelli per camion per il trasporto merci.
Le nuove gomme dovranno essere anche silenziose: proposto un bollino che raffigura una
gomma con i paraorecchie se il rumore è inferiore ai 68 decibel (C1), 69 decibel (C2) or
70 decibel (C3).

"Tutto di guadagnato per gli automobilisti"

Il deputato che ha curato la relazione (Ivo Belet, belga del PPE), è sicuro che "pneumatici
sicuri possono salvare la vita degli automobilisti e tutelare l'ambiente abbattendo i consumi
di carburante fino al 10 per cento".
Circa l' 80% delle gomme vendute in Europa sostituiscono quelle vecchie. Belet è convinto
che quando il nuovo tipo di etichettatura entrerà in vigore gli automobilisti non avranno al-
cuna difficoltà: "Scegliere le gomme amiche dell'ambiente diventerà molto semplice grazie
alle nuove etichette europee. E il risparmio sulla benzina sarà evidente: una misura molto
semplice che aiuterà sia le tasche degli automobilisti che il clima".

Pacchetto efficienza energetica
La proposta di etichettare i pneumatici fa parte del cosiddetto "pacchetto efficienza energe-
tica" messo a punto dalla Commissione europea sulla base della "seconda revisione della
strategia energetica" che mira a completare la politica europea comune sull'energia.

Questa misura fa parte dell'obiettivo 'risparmio energetico', uno dei tre pilastri del pacchetto
clima adottato dall'Unione europea in dicembre 2008. I tre obiettivi principali sonoil 20% di
emissioni in meno, il 20% di energia risparmiata grazie a una maggiore efficienza energetica
e il 20% di energie rinnovabili in più entro il 2020.

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Focus
Svegliare la bella addormentata: edifici a emissioni ze-
ro (o quasi)
Riscaldamento, elettrodomestici, aria condizionata: il 40% di energia in Europa se ne
va...restando a casa. Gli edifici sono fra le principali fonti di emissioni di CO2, ma hanno un
enorme potenziale di risparmio energetico ancora inesplorato. La nuova direttiva europea
propone di svegliare la bella addormentata: tutti gli edifici potranno essere autosufficienti o
a basso consumo a partire dal 2020.

Bollette salate, emissioni alle stelle: casa nostra divora troppa energia

Tutti ce ne siamo accorti: negli ultimi anni, le bollette non hanno smesso di aumentare. In
media in Europa il prezzo dell'elettricità è cresciuto del 15%, del 21% il gasolio e del 28%
il gas naturale.

Se si considera che ci sono oltre 160 milioni di edifici in Europa, che in tutto assorbono il
40% dell'energia primaria, è facile dedurre che le nostre case sono responsabili di una
buona parte delle emissioni di CO2, e contribuiscono massicciamente alla nostra dipenden-
za energetica: basta pensare che l'Europa importa il 51% del suo fabbisogno di gas.

La nuova direttiva europea sull'efficienza energetica nel settore edilizio mira a predisporre
gli strumenti perché anche gli edifici facciano la loro parte nella lotta ai cambiamenti climatici
ingaggiata dall'Unione europea.

Quali strumenti? Edifici a impatto zero…o quasi

Martedì 18 maggio i deputati hanno approvato la nuova normativa sull'efficienza energetica
degli edifici che aiuterà i consumatori a tagliare i costi della bolletta energetica e l'Unione
europea centrare l'obiettivo del 20% di risparmio energetico. Gli Stati membri dovranno
adeguare le norme di fabbricazione in modo che tutti gli edifici costruiti dalla fine del 2020
saranno conformi ai più elevati standard di risparmio energetico.
La nuova direttiva stabilisce che tutti gli edifici costruiti dalla fine del 2020 dovranno pos-
sedere elevati standard di risparmio energetico e dovranno essere alimentati in larga misu-
ra con forme di energia rinnovabili. I progetti di costruzione degli edifici pubblici dovranno
dare l'esempio partendo due anni prima. Una parte dei finanziamenti per queste innovazioni
proverrà dal bilancio dell'Unione europea.
Rinnovare le vecchie installazioni
Dove possibile il consumo energetico degli immobili esistenti dovrà essere migliorata nel
corso di lavori di ristrutturazione. Durante questi lavori i proprietari saranno incentivati a
installare "contatori intelligenti" e a sostituire gli impianti di riscaldamento, quelli idraulici per
l'acqua calda e i sistemi di climatizzazione con soluzioni alternative ad alta efficienza come
le pompe di calore. La normativa nazionale richiederà, inoltre, ispezioni regolari alle caldaie
e ai sistemi di climatizzazione.

La relazione, approvata il 18 maggio, è stata preparata dalla socialista rumena Sivia Adria-
na Tiçau.

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Focus
Nuova etichetta per l'efficienza energetica: il Parla-
mento critico sulla nuova scala
Quanto consuma un frigorifero? Ed una lavastoviglie? Grazie all'etichetta sull'effi-
cienza energetica, che marca i prodotti con un colore e una lettera da A a G, è possi-
bile saperlo. Il Parlamento ha approvato il 19 maggio una revisione della scala, per
riflettere i più recenti sviluppi tecnologici. Alla classe A, saranno affiancate le cate-
gorie A+, A++ e A+++, per distinguere le apparecchiature più efficienti.

Oggi l'etichetta va dal rosso al verde scuro, e presenta una lettera: dalla A (verde, efficienza
massima) alla G (rossa, efficienza minima). E' un'idea nata in Europa e poi diffusa in tutto il
mondo: Cina, Brasile e Sud Africa seguono già l'esempio dell'UE.

La nuova scala

La nuova classificazione prevede l'estensione delle classi a tre nuovi gradi (A+, A++ e A++
+), ma limita il numero totale delle classi a sette: questo significa che le ultime lettere (G, F
ed E) spariranno quando i prodotti più efficienti entreranno nel mercato.

La Commissione europea definirà in un gruppo di lavoro ad hoc quali prodotti includere
nella nuova scala, probabilmente non limitandosi più agli elettrodomestici ma apllicandola
alla gran parte delle apparecchiature elettroniche.

Le nuove regole permetteranno un risparmio per le tasche dei consumatori (meno consumo
di energia), per i produttori (previsione dei consumi) e un passo importante a tutela dell'am-
biente (riduzione delle emissioni di CO2).

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Scala energetica obbligatoria nella pubblicità

Il compromesso raggiunto fra Parlamento e Consiglio prevede anche che la pubblicità dei
prodotti e degli elettrodomestici deve indicarne anche la classe energetica. Lo stesso vale
per i manuali di istruzione, gli opuscoli divulgativi e le informazioni sul prodotto diffuse via
internet.

Una volta pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, gli Stati hanno un anno di tempo per introdurre
la Direttiva nella legislazione nazionale. Il testo, approvato in via definitiva il 19 maggio, è
stato curato per il Parlamento dalla socialista greca Anni Podimata.

 Etichetta energetica
 •   E' stata introdotta da una direttiva comunitaria nel 1992
 •   Aiuta i produttori ad ottenere dei rimborsi per gli investimenti di risparmio energetico
 •   Si stima che nell'UE contribuisca a risparmiare l'equivalente di 3 tonnellate di petrolio all'anno

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Focus
Pneumatici efficienti, fanno bene al portafoglio e al-
l'ambiente
Scegliere gli pneumatici giusti per la nostra macchina potrà farci risparmiare fino al
10% sul costo della benzina e ridurrà la nostra impronta ecologica. In novembre scor-
so il Parlamento e gli Stati membri dell'UE hanno raggiunto un accordo sul nuovo si-
stema di etichettatura per le gomme. Abbiamo chiesto all'eurodeputato responsabile
del regolamento che cosa cambierà per i consumatori.

Ivo Belet, cristano-democratico belga, ha seguito i negoziati con il Consiglio dei Ministri per
conto dell'europarlamento.

Onorevole Belet, qual è il succo del regolamento?

Come esiste un'etichetta europea che indica l'efficienza energetica degli elettrodomestici,
ce ne sarà una per i pneumatici. Sarà una scala da 'A' (i migliori) a 'G' (i peggiori), che
tiene conto della performance delle gomme in termini di risparmio di carburante, di tenuta
sul bagnato e di rumore.

Quale impatto si aspetta dalla nuova scala?
Pneumatici più efficienti contribuiranno all'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 nell'UE:
la Commissione ha calcolato che si risparmieranno da 1,5 milioni a 4 milioni di tonnellate
di CO2 all'anno, che è come dire da mezzo milione a 3 milioni in meno di macchine sulle
strade all'anno. Ricordiamoci che le ruote sono responsabili del 20-30% delle emissioni di
una macchina.

Senza dimenticare i benefici sul portafoglio dei consumatori, che potrebbero spendere fino
al 10% in meno in benzina.

Che effetto concreto sulla vita quotidiana degli europei?

Il 78% delle ruote dovrà essere cambiato nei prossimi anni. Ognuno di noi ha la responsa-
bilità e la possibilità di scegliere pneumatici più efficienti, che fanno bene al portafoglio e
all'ambiente.

I prossimi passi

Il sistema di etichettatura entrerà in vigore nel 2012, ma i produttori potranno usare la scala
europea volontariamente anche prima.

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