Comune di Cadoneghe mercoledì, 20 marzo 2019

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Comune di Cadoneghe mercoledì, 20 marzo 2019
Comune di Cadoneghe
mercoledì, 20 marzo 2019
Comune di Cadoneghe mercoledì, 20 marzo 2019
Comune di Cadoneghe
                                                     mercoledì, 20 marzo 2019

Dicono di noi

 19/03/2019   Padova Oggi
 Compra online due costosi violini, poi la sorpresa: erano stati rubati quasi vent' anni fa                                                      3

 19/03/2019   Padova Oggi
 Controllo del Vicinato: a Montegrotto Terme si fa il punto della situazione nazionale                                                           4

 20/03/2019   Il Mattino di Padova Pagina 29
 Controllo di vicinato Sabato nella sede Iat il congresso nazionale                                                                              5

 20/03/2019   mattinopadova.it                                                                                             CRISTINA SALVATO
 Gli amministratori della Lega in campo per Schiesaro                                                                                            6

 20/03/2019   Il Mattino di Padova Pagina 28
 Recuperati i violini sottratti nel 2002 a un liutaio padovano                                                                                   7

 20/03/2019   Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 43                                                                          MARINA LUCCHIN
 Ritrovati i due violini rubati 17 anni fa                                                                                                       8

 20/03/2019   Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 52
 Si riunisce la rete nazionale dei controlli di vicinato                                                                                         9

 20/03/2019   Il Mattino di Padova Pagina 29
 Veggiano primatista In meno di 50 anni la sua popolazione aumentata del 254%                                                                 10

 20/03/2019   La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 31
 Violini rubati sul web smascherato il truffatore                                                                                                11

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Comune di Cadoneghe mercoledì, 20 marzo 2019
[ § 1 9 8 9 2 5 3 1 § ]

                          martedì 19 marzo 2019

                                                                                     Padova Oggi
                                                                                         Dicono di noi

                          Compra online due costosi violini, poi la sorpresa: erano stati rubati quasi
                          vent' anni fa
                          data-amp="amp-text" Approfondimenti Artigiano truffato su internet per
                          migliaia di euro, rintracciato il venditore fantasma 4 marzo 2019 La
                          vittima ha fatto valutare a uno stimato liutaio due violini da poco
                          acquistati, scoprendo che erano gli stessi strumenti di cui dal 2002 si
                          erano perse le tracce. L' acquisto Protagonista suo malgrado della
                          vicenda è un maestro musicista milanese di 61 anni. Lo scorso dicembre
                          navigando in rete ha trovato sul sito Subito.it l' annuncio di vendita per
                          due pregiati violini. Strumenti d' eccellenza, erano in vendita per la cifra di
                          12.500 euro. Vista l' entità della transazione l' acquirente ha fatto diverse
                          verifiche prima di procedere al pagamento. Dopo una lunga serie di
                          contatti con il venditore, è arrivato personalmente in Veneto per ritirare la
                          merce. Appurato che gli oggetti erano originali e fidandosi dell'
                          atteggiamento rassicurante del sessantenne che si trova di fronte, gli ha
                          consegnato l' intera somma. La sorpresa Vicenda conclusa? Tutt' altro.
                          Per maggior sicurezza il milanese ha deciso di far valutare i violini al
                          mastro artigiano che li aveva prodotti, uno stimato professionista
                          padovano che ha il suo negozio in centro storico. Quando il liutaio si è
                          trovato tra le mani i due strumenti è rimasto di sasso. Senza alcun dubbio
                          erano due prodotti scomparsi nel 2002 in circostanze ancora non del tutto
                          chiarite. Pare che all' epoca li avesse dati in prova a un sedicente cliente,
                          il quale aveva poi fatto perdere le sue tracce senza restituirli. Le denunce
                          Dove siano stati per diciassette anni stanno cercando di capirlo i
                          carabinieri di Cadoneghe, a cui il milanese si è rivolto dopo essere stato
                          informato dall' artigiano. Gli inquirenti sono risaliti alle due persone che, spacciandosi per venditori, glieli avevano
                          ceduti a dicembre. Sono M.L. 60enne di Pordenone e P.B. 30enne di Cavarzere, già noti per essere autori di diversi
                          raggiri online e nuovamente denunciati. L' accusa è però di ricettazione, perché se la compravendita non può
                          propriamente essere definita una truffa ai danni del milanese, la merce ceduta era di fatto rubata. Le indagini
                          proseguono ora per capire come i due denunciati siano entrati in possesso degli strumenti, la cui reale valutazione si
                          aggira sui 30mila euro, e dove siano stati per tutto questo tempo.

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Comune di Cadoneghe mercoledì, 20 marzo 2019
[ § 1 9 8 9 2 5 3 2 § ]

                          martedì 19 marzo 2019

                                                                                      Padova Oggi
                                                                                          Dicono di noi

                          Controllo del Vicinato: a Montegrotto Terme si fa il punto della situazione
                          nazionale
                          data-amp="amp-text" Sabato prossimo, 23 marzo, Montegrotto Terme
                          sarà la capitale italiana della sicurezza "dal basso", quella dei cittadini che
                          fanno rete per sostenere con le loro segnalazioni l' operato delle forze
                          dell' ordine e che aiutano non solo a creare sicurezza, ma anche a far
                          sentire i cittadini una comunità solidale. L' Associazione italiana del
                          Controllo del Vicinato, ACdV, ha infatti scelto la cittadina termale come
                          sede per il proprio congresso nazionale e il Comune di Montegrotto, che
                          già dal 2017 ha aderito all' associazione stipulando un protocollo d' intesa
                          con la Prefettura di Padova, ha offerto i locali dello Iat per il Congresso.
                          Sindaco Montegrotto «"A Montegrotto Terme - afferma il sindaco
                          Riccardo Mortandello - il progetto di controllo ha avuto un' ottima
                          accoglienza da parte dei cittadini: oggi ci sono 700 aderenti residenziali e
                          70 commerciali. Il controllo di vicinato per noi è molto importante perché
                          oltre a dare risultati importanti nel controllo del territorio, aumenta anche
                          la sicurezza percepita da parte dei cittadini». ACdV (Associazione
                          Controllo del Vicinato) «Il congresso - spiega il presidente nazionale
                          Ferdinando Raffero - sarà un importante momento di confronto e di
                          crescita per l' associazione che è l' unica depositaria sul territorio
                          nazionale del logo Controllo del Vicinato e che è finalizzata a diffondere
                          una metodologia di sicurezza partecipata tramite la sensibilizzazione al
                          senso civico e la massima collaborazione con le Forze dell' Ordine». Il
                          "Controllo del Vicinato" in Italia conta l' adesione di 61.500 famiglie su
                          grande parte del territorio italiano. La maggiore presenza si registra nelle
                          regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana. Nel Veneto hanno già aderito oltre 40 Comuni, si
                          sono formati circa 300 gruppi, a cui afferiscono quasi 10.000 famiglie. Padova e provincia Nella Provincia di Padova
                          hanno sottoscritto il Protocollo d' intesa con la Prefettura di Padova i comuni di Albignasego, Cittadella, Montegrotto
                          Terme e Selvazzano Dentro nel 2017, Padova, Agna, Cadoneghe, Noventa Padovana e Piazzola sul Brenta (2018),
                          Carmignano di Brenta, Casalserugo, Galliera Veneta e Tombolo (2019). Il primo comune che ha attivato il controllo di
                          vicinato nel padovano è stato Albignasego, seguito da Montegrotto Terme. I gruppi sono già attivi anche ad Agna,
                          Cadoneghe, Cittadella e Galliera veneta, mentre a Padova, Due Carrare, Casalserugo, Carmignano di Brenta, Gazzo
                          Padovano, Legnaro, Noventa Padovana, San Martino di Lupari, Solesino, Tombolo, Torreglia, Veggiano e Vigonza il
                          controllo di vicinato è in fase di attuazione. L' adesione all' Associazione Controllo del Vicinato aiuta a sviluppare un
                          contesto di sicurezza integrata dove viene rafforzato il modello collaborativo, attraverso il quale forze dell' ordine,
                          istituzioni pubbliche e soggetti privati, si mobilitano in sinergia. Programma Il programma prevede l' auto-
                          organizzazione tra vicini per controllare l' area o la via intorno alla propria abitazione e tale attività sarà segnalata con
                          appositi cartelli stradali: lo scopo è quello di avvertire chiunque transiti nell' area interessata al controllo che la sua
                          presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all' interno della propria
                          area di residenza. Un insieme di piccole attenzioni di chi popola il quartiere costituisce un deterrente per chi volesse
                          compiere furti o altro genere di illeciti "da strada" come graffiti, scippi, truffe, scassi, vandalismi, ecc. La
                          collaborazione tra vicini è fondamentale affinché si instauri un clima di sicurezza che venga percepito da tutti i
                          residenti e particolarmente dalle fasce più deboli come anziani e bambini.

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Comune di Cadoneghe mercoledì, 20 marzo 2019
[ § 1 9 8 9 2 5 3 3 § ]

                          mercoledì 20 marzo 2019
                          Pagina 29

                                                                              Il Mattino di Padova
                                                                                          Dicono di noi

                          montegrotto terme

                          Controllo di vicinato Sabato nella sede Iat il congresso nazionale
                          MONTEGROTTO TERME. Sabato Montegrotto sarà la capitale italiana
                          della sicurezza. L' Associazione italiana del Controllo del Vicinato, Acdv,
                          ha infatti scelto la cittadina termale come sede per il proprio congresso
                          nazionale e il Comune di Montegrotto, che già dal 2017 aveva aderito all'
                          associazione stipulando un protocollo d' intesa con la Prefettura di
                          Padova, ha offerto i locali dello Iat per il congresso.
                          «A Montegrotto», afferma il sindaco Riccardo Mortandello, «il progetto di
                          controllo ha avuto un' ottima accoglienza da parte dei cittadini: oggi ci
                          sono 700 aderenti residenziali e 70 commerciali».
                          «Il congresso», spiega il presidente nazionale Ferdinando Raffero, «sarà
                          un importante momento di confronto e di crescita per l' associazione».
                          Il "Controllo del Vicinato" in Italia conta l' adesione di 61. 500 famiglie. La
                          maggiore presenza si registra nelle regioni Lombardia, Veneto, Emilia
                          Romagna, Piemonte e Toscana.
                          Nel Veneto hanno già aderito oltre 40 comuni, si sono formati circa 300
                          gruppi, a cui afferiscono quasi 10mila famiglie. Il primo comune che ha
                          attivato il controllo di vicinato nel padovano è stato Albignasego, seguito
                          da Montegrotto. I gruppi sono già attivi anche ad Agna, Cadoneghe,
                          Cittadella e Galliera veneta, mentre a Padova, Due Carrare, Casalserugo,
                          Carmignano di Brenta, Gazzo Padovano, Legnaro, Noventa Padovana,
                          San Martino di Lupari, Solesino, Tombolo, Torreglia, Veggiano e
                          Vigonza.
                          -- Federico Franchin.

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Comune di Cadoneghe mercoledì, 20 marzo 2019
[ § 1 9 8 9 2 5 3 5 § ]

                          mercoledì 20 marzo 2019

                                                                               mattinopadova.it
                                                                                        Dicono di noi

                          Gli amministratori della Lega in campo per Schiesaro
                          CADONEGHE. Marco Schiesaro, aspirante sindaco a Cadoneghe, sabato scorso ha ottenuto l' appoggio ufficiale
                          alla sua candidatura a primo cittadino da parte della Lega e del Popolo della famiglia. Al mattino, al mercato a
                          Castagnara, come il sabato precedente, quando aveva annunciato la sua volontà di correre alle prossime elezioni
                          amministrative con la sua omonima lista e il Partito dei pensionati, Schiesaro ha invitato i sindaci Adolfo Zordan
                          (Vigodarzere), Luca Pierobon (Cittadella), Roberto Miatello (San Giorgio in Bosco), Modesto Lazzarin (Terrassa
                          Padovana) e Tiberio Businaro (Carceri), che gli hanno assicurato il loro sostegno. Presenti anche altri esponenti
                          della Lega come Mariella Mazzetto e Luisa Serato, presidente di Cav spa. «Cadoneghe deve uscire dall' isolamento
                          in cui è rimasta finora» ha dichiarato Schiesaro. «Dobbiamo collaborare con le amministrazioni contermini. Oltre a
                          un maggior dialogo, occorre mettere a frutto le esperienze migliori delle altre amministrazioni. I sindaci che erano
                          con me

                                                                                                                                                CRISTINA SALVATO
                          CADONEGHE. Marco Schiesaro, aspirante sindaco a Cadoneghe,
                          sabato scorso ha ottenuto l' appoggio ufficiale alla sua candidatura a
                          primo cittadino da parte della Lega e del Popolo della famiglia. Al
                          mattino, al mercato a Castagnara, come il sabato precedente, quando
                          aveva annunciato la sua volontà di correre alle prossime elezioni
                          amministrative con la sua omonima lista e il Partito dei pensionati,
                          Schiesaro ha invitato i sindaci Adolfo Zordan (Vigodarzere), Luca
                          Pierobon (Cittadella), Roberto Miatello (San Giorgio in Bosco), Modesto
                          Lazzarin (Terrassa Padovana) e Tiberio Businaro (Carceri), che gli hanno
                          assicurato il loro sostegno. Presenti anche altri esponenti della Lega
                          come Mariella Mazzetto e Luisa Serato, presidente di Cav spa.
                          «Cadoneghe deve uscire dall' isolamento in cui è rimasta finora» ha
                          dichiarato Schiesaro. «Dobbiamo collaborare con le amministrazioni
                          contermini. Oltre a un maggior dialogo, occorre mettere a frutto le
                          esperienze migliori delle altre amministrazioni. I sindaci che erano con me
                          sabato mattina torneranno a Cadoneghe nei prossimi giorni, ciascuno
                          portando la miglior delibera approvata nel proprio Comune».Nel
                          pomeriggio, attraverso una conferenza stampa trasmessa via Facebook,
                          Marco Schiesaro ha incontrato il dirigente nazionale del Popolo della
                          Famiglia, Mirko De Carli, che gli ha ufficializzato il suo sostegno.«Il
                          programma con cui ci presenteremo alle elezioni non lo scriverò io»
                          conclude Schiesaro, «ma sarà il frutto di un lavoro collettivo, una parte
                          del quale costruita sulle decine di segnalazioni che mi stanno arrivando al
                          numero di telefono che ho attivato appositamente per ricevere idee e proposte dai cittadini». -

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Comune di Cadoneghe mercoledì, 20 marzo 2019
[ § 1 9 8 9 2 5 3 6 § ]

                          mercoledì 20 marzo 2019
                          Pagina 28

                                                                             Il Mattino di Padova
                                                                                         Dicono di noi

                          cadoneghe

                          Recuperati i violini sottratti nel 2002 a un liutaio padovano
                          Maestro milanese li acquista in buona fede su Internet e li sottopone al costruttore che li riconosce: due denunce

                          CADONEGHE. Si trova di tutto on line, persino preziosi violini scomparsi
                          da quasi vent' anni, incredibilmente ritornati in possesso, dopo tutto
                          questo tempo, del mastro liutaio padovano che li aveva pazientemente e
                          amorevolmente realizzati diversi anni fa e che gli erano stati sottratti nel
                          2002.
                          A imbattersi in loro, del tutto casualmente, è stato un maestro di musica
                          milanese, che li aveva visti in un sito di compravendita e li aveva
                          acquistati per la considerevole cifra di 12. 500 euro.
                          Visto il pregio degli strumenti e l' importanza dell' acquisto si è preso la
                          briga di verificarne l' autenticità, contattando il liutaio padovano, il cui
                          nome era inciso sul legno degli strumenti, il quale non poteva credere a
                          quello che gli stava accadendo: quei due strumenti, che valgono
                          trentamila euro, ben più di quanto li ha pagati il sessantaduenne milanese,
                          gli erano stati rubati.
                          Il liutaio si è rivolto pertanto ai carabinieri di Cadoneghe - con i quali ha un
                          particolare rapporto di fiducia- ad esporre la questione e i militari, dopo
                          un paio di mesi di indagini, hanno rintracciato i due uomini che avevano
                          pubblicato l' annuncio, denunciandoli pertanto per ricettazione.
                          Il liutaio Roberto Lanaro, che ha il suo atelier a Padova, tra i diversi
                          strumenti che ha realizzato con le sue sapienti mani aveva costruito
                          anche questi due violini. Nel 2002 si era presentato un sedicente
                          possibile acquirente, che gli aveva chiesto di poterli provare prima di
                          procedere all' acquisto. Lanaro si è fidato, mal riponendo la sua fiducia a
                          quanto pare: i violini presero il volo e scomparvero insieme al falso acquirente. Dove siano stati in questi diciassette
                          anni, per ora è impossibile saperlo. Forse sono rimasti nascosti per anni e poi passati di mano in mano fino ad
                          arrivare al sessantenne di Pordenone e al trentenne di Cavarzere, che hanno architettato la vendita on line e che sono
                          stati denunciati per ricettazione.
                          Ad avere la peggio in tutta questa rocambolesca vicenda è il maestro di musica milanese, che ha consentito di
                          smascherare la truffa e di recuperare la refurtiva, rimanendo però privo dei soldi e pure dei violini.
                          --Cristina Salvato.

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Comune di Cadoneghe mercoledì, 20 marzo 2019
[ § 1 9 8 9 2 5 3 7 § ]

                          mercoledì 20 marzo 2019
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                                                                       Il Gazzettino (ed. Padova)
                                                                                          Dicono di noi

                          Ritrovati i due violini rubati 17 anni fa
                          `Il liutaio Lanaro: «Non credevo li avrei mai rivisti, invece sono "tornati" da me»

                                                                                                                                                  MARINA LUCCHIN
                          IL CASO PADOVA Due costosi violini rubati, dopo 17 anni, tornano nelle
                          mani del proprietario, il famoso liutaio padovano Roberto Lanaro, che ne
                          viene in possesso solo perché un maestro di musica milanese 61enne,
                          raggirato sul web da due ricettatori, li porta nel suo studio per farli
                          valutare.
                          Sembra la trama di un film, sulla falsariga della pellicola del 98 di François
                          Girard, invece la vicenda, che si snoda per metà Nord Italia, è accaduta
                          realmente. Ora i due strumenti sono stati sequestrati dai carabinieri, che
                          hanno anche individuato e denunciato sia per ricettazione che per truffa
                          M.L., un 60enne di Pordenone, e P.B, 30enne di Cavarzere, nel
                          Veneziano, ovvero i due che hanno venduto on-line su Subito.it all' ignaro
                          - e poco avveduto - insegnante di musica milanese i due violini del valore
                          rispettivamente di 30 e 15mila euro. Continuano, poi, le indagini per
                          scoprire l' identità del primo ladro.
                          A raccontare come sono andate le cose è il proprietario, Roberto Lanaro,
                          dalla sua bottega di mastro liutaio di via Belzoni, dove da più di quarant'
                          anni lavora sulle orme del padre Luigi, noto maestro degli strumenti ad
                          arco e a corda.
                          LA TESTIMONIANZA «I due strumenti di cui stiamo parlando sono un
                          violino realizzato da me nel 1999, un pezzo unico presentato a un
                          concorso internazionale di Parigi, cui tenevo in particolar modo, del
                          valore di circa 15mila euro, e un altro strumento realizzato da un autore di
                          pregio nel 1934, che era stato recuperato da mio padre, del valore di
                          circa 30mila euro. Li avevo prestati a un musicista nel 2002, facendogli
                          firmare tutti i documenti necessari. Partito per una tournée all' estero, non mi ha mai pagato i due strumenti e ha fatto
                          perdere le sue tracce. L' ho denunciato alla polizia, ma non ne ho più saputo niente».
                          A dicembre dello scorso anno, poi, la strabiliante sorpresa: «Mi ha contattato questo insegnante di musica
                          meneghino, raccontandomi di aver acquistato i due violini per 12.500 euro, in contanti, da un uomo di Pordenone che
                          diceva di averli ricevuti in eredità dal nonno che li aveva acquistati da mio padre.
                          Voleva che glieli certificassi. Ma ho capito subito che si trattava dei miei due strumenti rubati ormai 17 anni fa. Così
                          gli ho fissato un appuntamento e ho avvisato della cosa i carabinieri di Cadoneghe, il cui comandante, in borghese,
                          ha assistito poi all' incontro».
                          IL RAGGIRO In realtà il malcapitato maestro di musica milanese è a sua volta una vittima in questa bizzarra vicenda:
                          si è fidato del pordenonese e del veneziano che gli hanno venduto i due strumenti, pagati in contanti per 12.500 euro,
                          anche se forse proprio questo prezzo doveva insospettirlo, visto che entrambi i violini hanno un valore decisamente
                          superiore. «La cosa che mi ha colpito è che fossero in condizioni perfette - spiega il liutaio così come lo erano le
                          custodie e gli archetti. Il maestro si è fidato dei due venditori, non sospettando la dubbia provenienza. A lui hanno
                          raccontato che gli strumenti erano stati ereditati dal nonno».
                          Presto Lanaro tornerà in possesso dei suoi due archi: «Non so se li terrò con me. Il musicista milanese mi ha chiesto
                          di poterli acquistare regolarmente. Evidentemente ci ha proprio lasciato il cuore».
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Comune di Cadoneghe mercoledì, 20 marzo 2019
[ § 1 9 8 9 2 5 3 8 § ]

                          mercoledì 20 marzo 2019
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                                                                       Il Gazzettino (ed. Padova)
                                                                                          Dicono di noi

                          Si riunisce la rete nazionale dei controlli di vicinato

                          MONTEGROTTO Sabato il Comune ospiterà nei locali dello Iat di viale
                          Stazione il congresso nazionale dell' Associazione italiana controllo di
                          vicinato (Acdv), la rete che riunisce i cittadini impegnati nel segnalare alle
                          forze dell' ordine persone e comportamenti sospetti. Nella nostra
                          cittadina - afferma il sindaco Riccardo Mortandello - il progetto ha avuto
                          un' ottima accoglienza: oggi ci sono 700 aderenti fra i residenti e 70 fra i
                          titolari di attività commerciali».
                          «Il congresso - spiega il presidente nazionale Ferdinando Raffero - sarà
                          un importante momento di confronto e di crescita per l' associazione che
                          si pone l' obiettivo di diffondere una metodologia di sicurezza partecipata
                          tramite la sensibilizzazione al senso civico». La maggiore presenza si
                          registra in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana.
                          Nel Veneto hanno già aderito oltre 40 Comuni, si sono formati circa 300
                          gruppi per un totale di 10.000 famiglie. Nella provincia di Padova hanno
                          sottoscritto il protocollo d' intesa con la Prefettura Padova, Montegrotto,
                          Albignasego, Cittadella, Selvazzano, Agna, Cadoneghe, Noventa,
                          Piazzola sul Brenta, Carmignano di Brenta, Casalserugo, Galliera Veneta
                          e Tombolo.
                          E.G.

                                                          Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :..   Pagina 9
[ § 1 9 8 9 2 5 3 9 § ]

                          mercoledì 20 marzo 2019
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                                                                             Il Mattino di Padova
                                                                                         Dicono di noi

                          CINTURA URBANA

                          Veggiano primatista In meno di 50 anni la sua popolazione aumentata del 254%
                          Mestrino e Rubano tra gli enti con maggior tasso di crescita Solo Barbona figura nell' elenco dei Comuni in caduta
                          libera

                          VEGGIANO. Sono per lo più ubicati nella Cintura Urbana del capoluogo i
                          Comuni padovani che vantano il maggior tasso di crescita della
                          popolazione nel periodo compreso tra il 1971 e il 2018. A certificarlo,
                          sulla base dei dati raccolti dall' Istat, è Comuniverso, che assegna il
                          primato a Veggiano, con un incremento percentuale del 254%. Dai 1.870
                          abitanti dell' inizio degli anni Settanta l' amministrazione guidata da
                          Simone Marzari, che nel giugno 2017 ha raccolto il testimone di Anna
                          Lazzarin, è infatti arrivata a 4.765 (con un aumento che sfiora le tremila
                          unità). Nella classifica che fotografa i primi mille Municipi italiani per
                          crescita, Veggiano occupa il 168° posto.
                          MESTRINOLa piazza numero 227 spetta invece a Mestrino che, nel giro
                          di dieci lustri, ha più che raddoppiato (più 237%) il numero dei residenti:
                          da 4.840 a 11.502. Ben collocato (271° posto) anche il Comune di
                          Rubano: da 7.240 abitanti del 1971 l' anagrafe municipale si è allargata l'
                          anno passato fino a 16.448 residenti. Bisogna invece scendere a metà
                          classifica per trovare Villafranca Padovana (al 433° posto, più 203%, da
                          5.140 a 10.458) e Ponte San Nicolò (478° posto, più 198%, da 6.810 a
                          13.508).
                          Ma l' aumento più signicativo, in cifre assolute, è quello di Albignasego (al
                          533° posto tra i mille Comuni radiografati), che nell' arco di tempo
                          considerato ha incrementato i suoi abitanti di ben 12.631 unità (da 13.440
                          a 26.071, più 193%).
                          SELVAZZANOAssai vicino a quello di Albignasego è lo sviluppo
                          demografico di Selvazzano Dentro (più 192%): il Comune pilotato da Enoch Soranzo annoverava, nel 1971, 11.920
                          residenti, che l' anno scorso sono diventati 22.903.
                          MASSANZAGONella graduatoria elaborata da Comuniverso troviamo poche eccezioni alla regola che vuole presenti
                          i Municipi della Cintura Urbana. Ecco allora, al 253° posto, Massanzago (più 230%), realtà del Camposampierese,
                          che è schizzato da 2.620 abitanti a 6.039 (più 230%). Nella Federazione troviamo anche Loreggia, che fa capolino al
                          490° posto, con una variazione percentuale del 197% (da 3.900 del 1971 a 7.709 del 2018). E ancora Trebaseleghe,
                          Comune ancorato alla piazza numero 943 (con un aumento del 166%, da 7.750 a 12.916).Nei primi mille posti figura
                          un solo Comune della Saccisica: si tratta di Brugine, che è salito dai 4.180 cittadini di poco meno di cinquant' anni fa
                          ai 7.116 dell' anno passato. Nelle prime mille posizioni figurano ancora, tornando alla Cintura urbana di Padova,
                          Noventa (da 6.700 a 11.423), Cadoneghe (da 9.480 a 16.176) e Vigonza (da 13.840 a 22.958, con un saldo positivo
                          di più di novemila unità).
                          BARBONA SI SPOPOLAUna sola amministrazione padovana campeggia invece tra i mille Comuni che, nel periodo
                          in esame, hanno perso il maggior numero di residenti: da 1.050 a 648 (ovvero il 38%): si tratta di Barbona, Erano
                          molti di più un secolo fa, nel 1921, quando l' amministrazione municipale, oggi retta da Francesco Peotta, contava
                          1.704 abitanti, poi aumentati a 1.726 nel 1931 e a 1.759 nel 1936.
                          --Claudio Baccarin BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI.

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                          mercoledì 20 marzo 2019
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                                                               La Nuova di Venezia e Mestre
                                                                                      Dicono di noi

                          cavarzere

                          Violini rubati sul web smascherato il truffatore
                          CAVARZERE. Si trova di tutto online, persino preziosi violini scomparsi
                          da quasi 20 anni, incredibilmente ritornati in possesso del mastro liutaio
                          padovano che li aveva pazientemente realizzati e che gli erano stati
                          sottratti.
                          A ritrovarli per caso è stato un maestro di musica milanese che li aveva
                          acquistati su un sito di compravendita per 12.500 euro. Visto il pregio
                          degli strumenti e l' importanza dell' acquisto, l' uomo si è preso la briga di
                          verificarne l' autenticità, contattando il liutaio, il cui nome era inciso sul
                          legno degli strumenti. Il maestro non poteva credere a quello che gli stava
                          accadendo: quei due strumenti, dal valore di 30 mila euro, ben più di
                          quanto li aveva pagati il milanese, erano quelli che gli erano stati rubati.
                          Il liutaio padovano si è rivolto così ai carabinieri di Cadoneghe a esporre
                          la questione e i militari, dopo un paio di mesi di indagini, hanno
                          rintracciato i due uomini che avevano pubblicato l' annuncio,
                          denunciandoli per ricettazione.
                          Il liutaio Roberto Lanaro, che ha il suo atelier a Padova, tra i diversi
                          strumenti che ha realizzato con le sue sapienti mani, aveva costruito
                          anche questi due violini. Nel 2002 si era presentato un sedicente
                          possibile acquirente, che gli aveva chiesto di poterli provare prima di
                          procedere all' acquisto. Lanaro si era fidato, mal riponendo la sua fiducia
                          a quanto pare: i violini presero il volo e scomparvero insieme al falso
                          acquirente. Dove siano stati in questi diciassette anni, per ora è
                          impossibile saperlo. Forse sono rimasti nascosti per anni e poi passati di
                          mano in mano fino ad arrivare al sessantenne di Pordenone e al trentenne di Cavarzere che hanno architettato la
                          vendita online e che sono stati denunciati per ricettazione.
                          Ad avere la peggio in tutta questa rocambolesca vicenda è il maestro di musica milanese che ha consentito di
                          smascherare la truffa e di recuperare la refurtiva, rimanendo però privo dei soldi e pure dei violini.
                          --Ilaria Purassanta.

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