Comune di Cadoneghe mercoledì, 20 marzo 2019
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Comune di Cadoneghe mercoledì, 20 marzo 2019 Dicono di noi 19/03/2019 Padova Oggi Compra online due costosi violini, poi la sorpresa: erano stati rubati quasi vent' anni fa 3 19/03/2019 Padova Oggi Controllo del Vicinato: a Montegrotto Terme si fa il punto della situazione nazionale 4 20/03/2019 Il Mattino di Padova Pagina 29 Controllo di vicinato Sabato nella sede Iat il congresso nazionale 5 20/03/2019 mattinopadova.it CRISTINA SALVATO Gli amministratori della Lega in campo per Schiesaro 6 20/03/2019 Il Mattino di Padova Pagina 28 Recuperati i violini sottratti nel 2002 a un liutaio padovano 7 20/03/2019 Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 43 MARINA LUCCHIN Ritrovati i due violini rubati 17 anni fa 8 20/03/2019 Il Gazzettino (ed. Padova) Pagina 52 Si riunisce la rete nazionale dei controlli di vicinato 9 20/03/2019 Il Mattino di Padova Pagina 29 Veggiano primatista In meno di 50 anni la sua popolazione aumentata del 254% 10 20/03/2019 La Nuova di Venezia e Mestre Pagina 31 Violini rubati sul web smascherato il truffatore 11 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 2
[ § 1 9 8 9 2 5 3 1 § ] martedì 19 marzo 2019 Padova Oggi Dicono di noi Compra online due costosi violini, poi la sorpresa: erano stati rubati quasi vent' anni fa data-amp="amp-text" Approfondimenti Artigiano truffato su internet per migliaia di euro, rintracciato il venditore fantasma 4 marzo 2019 La vittima ha fatto valutare a uno stimato liutaio due violini da poco acquistati, scoprendo che erano gli stessi strumenti di cui dal 2002 si erano perse le tracce. L' acquisto Protagonista suo malgrado della vicenda è un maestro musicista milanese di 61 anni. Lo scorso dicembre navigando in rete ha trovato sul sito Subito.it l' annuncio di vendita per due pregiati violini. Strumenti d' eccellenza, erano in vendita per la cifra di 12.500 euro. Vista l' entità della transazione l' acquirente ha fatto diverse verifiche prima di procedere al pagamento. Dopo una lunga serie di contatti con il venditore, è arrivato personalmente in Veneto per ritirare la merce. Appurato che gli oggetti erano originali e fidandosi dell' atteggiamento rassicurante del sessantenne che si trova di fronte, gli ha consegnato l' intera somma. La sorpresa Vicenda conclusa? Tutt' altro. Per maggior sicurezza il milanese ha deciso di far valutare i violini al mastro artigiano che li aveva prodotti, uno stimato professionista padovano che ha il suo negozio in centro storico. Quando il liutaio si è trovato tra le mani i due strumenti è rimasto di sasso. Senza alcun dubbio erano due prodotti scomparsi nel 2002 in circostanze ancora non del tutto chiarite. Pare che all' epoca li avesse dati in prova a un sedicente cliente, il quale aveva poi fatto perdere le sue tracce senza restituirli. Le denunce Dove siano stati per diciassette anni stanno cercando di capirlo i carabinieri di Cadoneghe, a cui il milanese si è rivolto dopo essere stato informato dall' artigiano. Gli inquirenti sono risaliti alle due persone che, spacciandosi per venditori, glieli avevano ceduti a dicembre. Sono M.L. 60enne di Pordenone e P.B. 30enne di Cavarzere, già noti per essere autori di diversi raggiri online e nuovamente denunciati. L' accusa è però di ricettazione, perché se la compravendita non può propriamente essere definita una truffa ai danni del milanese, la merce ceduta era di fatto rubata. Le indagini proseguono ora per capire come i due denunciati siano entrati in possesso degli strumenti, la cui reale valutazione si aggira sui 30mila euro, e dove siano stati per tutto questo tempo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 3
[ § 1 9 8 9 2 5 3 2 § ] martedì 19 marzo 2019 Padova Oggi Dicono di noi Controllo del Vicinato: a Montegrotto Terme si fa il punto della situazione nazionale data-amp="amp-text" Sabato prossimo, 23 marzo, Montegrotto Terme sarà la capitale italiana della sicurezza "dal basso", quella dei cittadini che fanno rete per sostenere con le loro segnalazioni l' operato delle forze dell' ordine e che aiutano non solo a creare sicurezza, ma anche a far sentire i cittadini una comunità solidale. L' Associazione italiana del Controllo del Vicinato, ACdV, ha infatti scelto la cittadina termale come sede per il proprio congresso nazionale e il Comune di Montegrotto, che già dal 2017 ha aderito all' associazione stipulando un protocollo d' intesa con la Prefettura di Padova, ha offerto i locali dello Iat per il Congresso. Sindaco Montegrotto «"A Montegrotto Terme - afferma il sindaco Riccardo Mortandello - il progetto di controllo ha avuto un' ottima accoglienza da parte dei cittadini: oggi ci sono 700 aderenti residenziali e 70 commerciali. Il controllo di vicinato per noi è molto importante perché oltre a dare risultati importanti nel controllo del territorio, aumenta anche la sicurezza percepita da parte dei cittadini». ACdV (Associazione Controllo del Vicinato) «Il congresso - spiega il presidente nazionale Ferdinando Raffero - sarà un importante momento di confronto e di crescita per l' associazione che è l' unica depositaria sul territorio nazionale del logo Controllo del Vicinato e che è finalizzata a diffondere una metodologia di sicurezza partecipata tramite la sensibilizzazione al senso civico e la massima collaborazione con le Forze dell' Ordine». Il "Controllo del Vicinato" in Italia conta l' adesione di 61.500 famiglie su grande parte del territorio italiano. La maggiore presenza si registra nelle regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana. Nel Veneto hanno già aderito oltre 40 Comuni, si sono formati circa 300 gruppi, a cui afferiscono quasi 10.000 famiglie. Padova e provincia Nella Provincia di Padova hanno sottoscritto il Protocollo d' intesa con la Prefettura di Padova i comuni di Albignasego, Cittadella, Montegrotto Terme e Selvazzano Dentro nel 2017, Padova, Agna, Cadoneghe, Noventa Padovana e Piazzola sul Brenta (2018), Carmignano di Brenta, Casalserugo, Galliera Veneta e Tombolo (2019). Il primo comune che ha attivato il controllo di vicinato nel padovano è stato Albignasego, seguito da Montegrotto Terme. I gruppi sono già attivi anche ad Agna, Cadoneghe, Cittadella e Galliera veneta, mentre a Padova, Due Carrare, Casalserugo, Carmignano di Brenta, Gazzo Padovano, Legnaro, Noventa Padovana, San Martino di Lupari, Solesino, Tombolo, Torreglia, Veggiano e Vigonza il controllo di vicinato è in fase di attuazione. L' adesione all' Associazione Controllo del Vicinato aiuta a sviluppare un contesto di sicurezza integrata dove viene rafforzato il modello collaborativo, attraverso il quale forze dell' ordine, istituzioni pubbliche e soggetti privati, si mobilitano in sinergia. Programma Il programma prevede l' auto- organizzazione tra vicini per controllare l' area o la via intorno alla propria abitazione e tale attività sarà segnalata con appositi cartelli stradali: lo scopo è quello di avvertire chiunque transiti nell' area interessata al controllo che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all' interno della propria area di residenza. Un insieme di piccole attenzioni di chi popola il quartiere costituisce un deterrente per chi volesse compiere furti o altro genere di illeciti "da strada" come graffiti, scippi, truffe, scassi, vandalismi, ecc. La collaborazione tra vicini è fondamentale affinché si instauri un clima di sicurezza che venga percepito da tutti i residenti e particolarmente dalle fasce più deboli come anziani e bambini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 4
[ § 1 9 8 9 2 5 3 3 § ] mercoledì 20 marzo 2019 Pagina 29 Il Mattino di Padova Dicono di noi montegrotto terme Controllo di vicinato Sabato nella sede Iat il congresso nazionale MONTEGROTTO TERME. Sabato Montegrotto sarà la capitale italiana della sicurezza. L' Associazione italiana del Controllo del Vicinato, Acdv, ha infatti scelto la cittadina termale come sede per il proprio congresso nazionale e il Comune di Montegrotto, che già dal 2017 aveva aderito all' associazione stipulando un protocollo d' intesa con la Prefettura di Padova, ha offerto i locali dello Iat per il congresso. «A Montegrotto», afferma il sindaco Riccardo Mortandello, «il progetto di controllo ha avuto un' ottima accoglienza da parte dei cittadini: oggi ci sono 700 aderenti residenziali e 70 commerciali». «Il congresso», spiega il presidente nazionale Ferdinando Raffero, «sarà un importante momento di confronto e di crescita per l' associazione». Il "Controllo del Vicinato" in Italia conta l' adesione di 61. 500 famiglie. La maggiore presenza si registra nelle regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana. Nel Veneto hanno già aderito oltre 40 comuni, si sono formati circa 300 gruppi, a cui afferiscono quasi 10mila famiglie. Il primo comune che ha attivato il controllo di vicinato nel padovano è stato Albignasego, seguito da Montegrotto. I gruppi sono già attivi anche ad Agna, Cadoneghe, Cittadella e Galliera veneta, mentre a Padova, Due Carrare, Casalserugo, Carmignano di Brenta, Gazzo Padovano, Legnaro, Noventa Padovana, San Martino di Lupari, Solesino, Tombolo, Torreglia, Veggiano e Vigonza. -- Federico Franchin. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 5
[ § 1 9 8 9 2 5 3 5 § ] mercoledì 20 marzo 2019 mattinopadova.it Dicono di noi Gli amministratori della Lega in campo per Schiesaro CADONEGHE. Marco Schiesaro, aspirante sindaco a Cadoneghe, sabato scorso ha ottenuto l' appoggio ufficiale alla sua candidatura a primo cittadino da parte della Lega e del Popolo della famiglia. Al mattino, al mercato a Castagnara, come il sabato precedente, quando aveva annunciato la sua volontà di correre alle prossime elezioni amministrative con la sua omonima lista e il Partito dei pensionati, Schiesaro ha invitato i sindaci Adolfo Zordan (Vigodarzere), Luca Pierobon (Cittadella), Roberto Miatello (San Giorgio in Bosco), Modesto Lazzarin (Terrassa Padovana) e Tiberio Businaro (Carceri), che gli hanno assicurato il loro sostegno. Presenti anche altri esponenti della Lega come Mariella Mazzetto e Luisa Serato, presidente di Cav spa. «Cadoneghe deve uscire dall' isolamento in cui è rimasta finora» ha dichiarato Schiesaro. «Dobbiamo collaborare con le amministrazioni contermini. Oltre a un maggior dialogo, occorre mettere a frutto le esperienze migliori delle altre amministrazioni. I sindaci che erano con me CRISTINA SALVATO CADONEGHE. Marco Schiesaro, aspirante sindaco a Cadoneghe, sabato scorso ha ottenuto l' appoggio ufficiale alla sua candidatura a primo cittadino da parte della Lega e del Popolo della famiglia. Al mattino, al mercato a Castagnara, come il sabato precedente, quando aveva annunciato la sua volontà di correre alle prossime elezioni amministrative con la sua omonima lista e il Partito dei pensionati, Schiesaro ha invitato i sindaci Adolfo Zordan (Vigodarzere), Luca Pierobon (Cittadella), Roberto Miatello (San Giorgio in Bosco), Modesto Lazzarin (Terrassa Padovana) e Tiberio Businaro (Carceri), che gli hanno assicurato il loro sostegno. Presenti anche altri esponenti della Lega come Mariella Mazzetto e Luisa Serato, presidente di Cav spa. «Cadoneghe deve uscire dall' isolamento in cui è rimasta finora» ha dichiarato Schiesaro. «Dobbiamo collaborare con le amministrazioni contermini. Oltre a un maggior dialogo, occorre mettere a frutto le esperienze migliori delle altre amministrazioni. I sindaci che erano con me sabato mattina torneranno a Cadoneghe nei prossimi giorni, ciascuno portando la miglior delibera approvata nel proprio Comune».Nel pomeriggio, attraverso una conferenza stampa trasmessa via Facebook, Marco Schiesaro ha incontrato il dirigente nazionale del Popolo della Famiglia, Mirko De Carli, che gli ha ufficializzato il suo sostegno.«Il programma con cui ci presenteremo alle elezioni non lo scriverò io» conclude Schiesaro, «ma sarà il frutto di un lavoro collettivo, una parte del quale costruita sulle decine di segnalazioni che mi stanno arrivando al numero di telefono che ho attivato appositamente per ricevere idee e proposte dai cittadini». - Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 6
[ § 1 9 8 9 2 5 3 6 § ] mercoledì 20 marzo 2019 Pagina 28 Il Mattino di Padova Dicono di noi cadoneghe Recuperati i violini sottratti nel 2002 a un liutaio padovano Maestro milanese li acquista in buona fede su Internet e li sottopone al costruttore che li riconosce: due denunce CADONEGHE. Si trova di tutto on line, persino preziosi violini scomparsi da quasi vent' anni, incredibilmente ritornati in possesso, dopo tutto questo tempo, del mastro liutaio padovano che li aveva pazientemente e amorevolmente realizzati diversi anni fa e che gli erano stati sottratti nel 2002. A imbattersi in loro, del tutto casualmente, è stato un maestro di musica milanese, che li aveva visti in un sito di compravendita e li aveva acquistati per la considerevole cifra di 12. 500 euro. Visto il pregio degli strumenti e l' importanza dell' acquisto si è preso la briga di verificarne l' autenticità, contattando il liutaio padovano, il cui nome era inciso sul legno degli strumenti, il quale non poteva credere a quello che gli stava accadendo: quei due strumenti, che valgono trentamila euro, ben più di quanto li ha pagati il sessantaduenne milanese, gli erano stati rubati. Il liutaio si è rivolto pertanto ai carabinieri di Cadoneghe - con i quali ha un particolare rapporto di fiducia- ad esporre la questione e i militari, dopo un paio di mesi di indagini, hanno rintracciato i due uomini che avevano pubblicato l' annuncio, denunciandoli pertanto per ricettazione. Il liutaio Roberto Lanaro, che ha il suo atelier a Padova, tra i diversi strumenti che ha realizzato con le sue sapienti mani aveva costruito anche questi due violini. Nel 2002 si era presentato un sedicente possibile acquirente, che gli aveva chiesto di poterli provare prima di procedere all' acquisto. Lanaro si è fidato, mal riponendo la sua fiducia a quanto pare: i violini presero il volo e scomparvero insieme al falso acquirente. Dove siano stati in questi diciassette anni, per ora è impossibile saperlo. Forse sono rimasti nascosti per anni e poi passati di mano in mano fino ad arrivare al sessantenne di Pordenone e al trentenne di Cavarzere, che hanno architettato la vendita on line e che sono stati denunciati per ricettazione. Ad avere la peggio in tutta questa rocambolesca vicenda è il maestro di musica milanese, che ha consentito di smascherare la truffa e di recuperare la refurtiva, rimanendo però privo dei soldi e pure dei violini. --Cristina Salvato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 7
[ § 1 9 8 9 2 5 3 7 § ] mercoledì 20 marzo 2019 Pagina 43 Il Gazzettino (ed. Padova) Dicono di noi Ritrovati i due violini rubati 17 anni fa `Il liutaio Lanaro: «Non credevo li avrei mai rivisti, invece sono "tornati" da me» MARINA LUCCHIN IL CASO PADOVA Due costosi violini rubati, dopo 17 anni, tornano nelle mani del proprietario, il famoso liutaio padovano Roberto Lanaro, che ne viene in possesso solo perché un maestro di musica milanese 61enne, raggirato sul web da due ricettatori, li porta nel suo studio per farli valutare. Sembra la trama di un film, sulla falsariga della pellicola del 98 di François Girard, invece la vicenda, che si snoda per metà Nord Italia, è accaduta realmente. Ora i due strumenti sono stati sequestrati dai carabinieri, che hanno anche individuato e denunciato sia per ricettazione che per truffa M.L., un 60enne di Pordenone, e P.B, 30enne di Cavarzere, nel Veneziano, ovvero i due che hanno venduto on-line su Subito.it all' ignaro - e poco avveduto - insegnante di musica milanese i due violini del valore rispettivamente di 30 e 15mila euro. Continuano, poi, le indagini per scoprire l' identità del primo ladro. A raccontare come sono andate le cose è il proprietario, Roberto Lanaro, dalla sua bottega di mastro liutaio di via Belzoni, dove da più di quarant' anni lavora sulle orme del padre Luigi, noto maestro degli strumenti ad arco e a corda. LA TESTIMONIANZA «I due strumenti di cui stiamo parlando sono un violino realizzato da me nel 1999, un pezzo unico presentato a un concorso internazionale di Parigi, cui tenevo in particolar modo, del valore di circa 15mila euro, e un altro strumento realizzato da un autore di pregio nel 1934, che era stato recuperato da mio padre, del valore di circa 30mila euro. Li avevo prestati a un musicista nel 2002, facendogli firmare tutti i documenti necessari. Partito per una tournée all' estero, non mi ha mai pagato i due strumenti e ha fatto perdere le sue tracce. L' ho denunciato alla polizia, ma non ne ho più saputo niente». A dicembre dello scorso anno, poi, la strabiliante sorpresa: «Mi ha contattato questo insegnante di musica meneghino, raccontandomi di aver acquistato i due violini per 12.500 euro, in contanti, da un uomo di Pordenone che diceva di averli ricevuti in eredità dal nonno che li aveva acquistati da mio padre. Voleva che glieli certificassi. Ma ho capito subito che si trattava dei miei due strumenti rubati ormai 17 anni fa. Così gli ho fissato un appuntamento e ho avvisato della cosa i carabinieri di Cadoneghe, il cui comandante, in borghese, ha assistito poi all' incontro». IL RAGGIRO In realtà il malcapitato maestro di musica milanese è a sua volta una vittima in questa bizzarra vicenda: si è fidato del pordenonese e del veneziano che gli hanno venduto i due strumenti, pagati in contanti per 12.500 euro, anche se forse proprio questo prezzo doveva insospettirlo, visto che entrambi i violini hanno un valore decisamente superiore. «La cosa che mi ha colpito è che fossero in condizioni perfette - spiega il liutaio così come lo erano le custodie e gli archetti. Il maestro si è fidato dei due venditori, non sospettando la dubbia provenienza. A lui hanno raccontato che gli strumenti erano stati ereditati dal nonno». Presto Lanaro tornerà in possesso dei suoi due archi: «Non so se li terrò con me. Il musicista milanese mi ha chiesto di poterli acquistare regolarmente. Evidentemente ci ha proprio lasciato il cuore». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 8
[ § 1 9 8 9 2 5 3 8 § ] mercoledì 20 marzo 2019 Pagina 52 Il Gazzettino (ed. Padova) Dicono di noi Si riunisce la rete nazionale dei controlli di vicinato MONTEGROTTO Sabato il Comune ospiterà nei locali dello Iat di viale Stazione il congresso nazionale dell' Associazione italiana controllo di vicinato (Acdv), la rete che riunisce i cittadini impegnati nel segnalare alle forze dell' ordine persone e comportamenti sospetti. Nella nostra cittadina - afferma il sindaco Riccardo Mortandello - il progetto ha avuto un' ottima accoglienza: oggi ci sono 700 aderenti fra i residenti e 70 fra i titolari di attività commerciali». «Il congresso - spiega il presidente nazionale Ferdinando Raffero - sarà un importante momento di confronto e di crescita per l' associazione che si pone l' obiettivo di diffondere una metodologia di sicurezza partecipata tramite la sensibilizzazione al senso civico». La maggiore presenza si registra in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana. Nel Veneto hanno già aderito oltre 40 Comuni, si sono formati circa 300 gruppi per un totale di 10.000 famiglie. Nella provincia di Padova hanno sottoscritto il protocollo d' intesa con la Prefettura Padova, Montegrotto, Albignasego, Cittadella, Selvazzano, Agna, Cadoneghe, Noventa, Piazzola sul Brenta, Carmignano di Brenta, Casalserugo, Galliera Veneta e Tombolo. E.G. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 9
[ § 1 9 8 9 2 5 3 9 § ] mercoledì 20 marzo 2019 Pagina 29 Il Mattino di Padova Dicono di noi CINTURA URBANA Veggiano primatista In meno di 50 anni la sua popolazione aumentata del 254% Mestrino e Rubano tra gli enti con maggior tasso di crescita Solo Barbona figura nell' elenco dei Comuni in caduta libera VEGGIANO. Sono per lo più ubicati nella Cintura Urbana del capoluogo i Comuni padovani che vantano il maggior tasso di crescita della popolazione nel periodo compreso tra il 1971 e il 2018. A certificarlo, sulla base dei dati raccolti dall' Istat, è Comuniverso, che assegna il primato a Veggiano, con un incremento percentuale del 254%. Dai 1.870 abitanti dell' inizio degli anni Settanta l' amministrazione guidata da Simone Marzari, che nel giugno 2017 ha raccolto il testimone di Anna Lazzarin, è infatti arrivata a 4.765 (con un aumento che sfiora le tremila unità). Nella classifica che fotografa i primi mille Municipi italiani per crescita, Veggiano occupa il 168° posto. MESTRINOLa piazza numero 227 spetta invece a Mestrino che, nel giro di dieci lustri, ha più che raddoppiato (più 237%) il numero dei residenti: da 4.840 a 11.502. Ben collocato (271° posto) anche il Comune di Rubano: da 7.240 abitanti del 1971 l' anagrafe municipale si è allargata l' anno passato fino a 16.448 residenti. Bisogna invece scendere a metà classifica per trovare Villafranca Padovana (al 433° posto, più 203%, da 5.140 a 10.458) e Ponte San Nicolò (478° posto, più 198%, da 6.810 a 13.508). Ma l' aumento più signicativo, in cifre assolute, è quello di Albignasego (al 533° posto tra i mille Comuni radiografati), che nell' arco di tempo considerato ha incrementato i suoi abitanti di ben 12.631 unità (da 13.440 a 26.071, più 193%). SELVAZZANOAssai vicino a quello di Albignasego è lo sviluppo demografico di Selvazzano Dentro (più 192%): il Comune pilotato da Enoch Soranzo annoverava, nel 1971, 11.920 residenti, che l' anno scorso sono diventati 22.903. MASSANZAGONella graduatoria elaborata da Comuniverso troviamo poche eccezioni alla regola che vuole presenti i Municipi della Cintura Urbana. Ecco allora, al 253° posto, Massanzago (più 230%), realtà del Camposampierese, che è schizzato da 2.620 abitanti a 6.039 (più 230%). Nella Federazione troviamo anche Loreggia, che fa capolino al 490° posto, con una variazione percentuale del 197% (da 3.900 del 1971 a 7.709 del 2018). E ancora Trebaseleghe, Comune ancorato alla piazza numero 943 (con un aumento del 166%, da 7.750 a 12.916).Nei primi mille posti figura un solo Comune della Saccisica: si tratta di Brugine, che è salito dai 4.180 cittadini di poco meno di cinquant' anni fa ai 7.116 dell' anno passato. Nelle prime mille posizioni figurano ancora, tornando alla Cintura urbana di Padova, Noventa (da 6.700 a 11.423), Cadoneghe (da 9.480 a 16.176) e Vigonza (da 13.840 a 22.958, con un saldo positivo di più di novemila unità). BARBONA SI SPOPOLAUna sola amministrazione padovana campeggia invece tra i mille Comuni che, nel periodo in esame, hanno perso il maggior numero di residenti: da 1.050 a 648 (ovvero il 38%): si tratta di Barbona, Erano molti di più un secolo fa, nel 1921, quando l' amministrazione municipale, oggi retta da Francesco Peotta, contava 1.704 abitanti, poi aumentati a 1.726 nel 1931 e a 1.759 nel 1936. --Claudio Baccarin BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 10
[ § 1 9 8 9 2 5 4 0 § ] mercoledì 20 marzo 2019 Pagina 31 La Nuova di Venezia e Mestre Dicono di noi cavarzere Violini rubati sul web smascherato il truffatore CAVARZERE. Si trova di tutto online, persino preziosi violini scomparsi da quasi 20 anni, incredibilmente ritornati in possesso del mastro liutaio padovano che li aveva pazientemente realizzati e che gli erano stati sottratti. A ritrovarli per caso è stato un maestro di musica milanese che li aveva acquistati su un sito di compravendita per 12.500 euro. Visto il pregio degli strumenti e l' importanza dell' acquisto, l' uomo si è preso la briga di verificarne l' autenticità, contattando il liutaio, il cui nome era inciso sul legno degli strumenti. Il maestro non poteva credere a quello che gli stava accadendo: quei due strumenti, dal valore di 30 mila euro, ben più di quanto li aveva pagati il milanese, erano quelli che gli erano stati rubati. Il liutaio padovano si è rivolto così ai carabinieri di Cadoneghe a esporre la questione e i militari, dopo un paio di mesi di indagini, hanno rintracciato i due uomini che avevano pubblicato l' annuncio, denunciandoli per ricettazione. Il liutaio Roberto Lanaro, che ha il suo atelier a Padova, tra i diversi strumenti che ha realizzato con le sue sapienti mani, aveva costruito anche questi due violini. Nel 2002 si era presentato un sedicente possibile acquirente, che gli aveva chiesto di poterli provare prima di procedere all' acquisto. Lanaro si era fidato, mal riponendo la sua fiducia a quanto pare: i violini presero il volo e scomparvero insieme al falso acquirente. Dove siano stati in questi diciassette anni, per ora è impossibile saperlo. Forse sono rimasti nascosti per anni e poi passati di mano in mano fino ad arrivare al sessantenne di Pordenone e al trentenne di Cavarzere che hanno architettato la vendita online e che sono stati denunciati per ricettazione. Ad avere la peggio in tutta questa rocambolesca vicenda è il maestro di musica milanese che ha consentito di smascherare la truffa e di recuperare la refurtiva, rimanendo però privo dei soldi e pure dei violini. --Ilaria Purassanta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2019 ..: powered by Volo.com :.. Pagina 11
Puoi anche leggere