Eccomi SAN GIOVANNI BATTISTA DESIO - sgbdesio.it

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Eccomi
VERSIONE PROVA                                                                                       24 FEBBRAIO 2019

                                   SAN GIOVANNI BATTISTA
                                           DESIO
ECCOMI QUA !

U
             n saluto a tutti, mi pre-   disposta a raccontarsi, aprirsi, co-    gelo? Porsi queste domande sul
             sento, mi chiamo            noscere, invitare, accogliere. Mi       percepito della gente diventa im-
             “Eccomi”. Nella tradi-      sono chiesto: che immagine di           portante, per non dare per scontato
             zione biblica questa        parrocchia, e quindi di comunità,       che quanto viene comunicato sia
parola risuona quando Dio chiama         giunge all’esterno? Gli attuali         capito. Il mio obiettivo è quello di
per nome l’uomo: come non ricor-         strumenti di comunicazione già          evitare il rischio che la pastorale
dare l’Eccomi di Abramo, come            esistenti rendono pienamente il         vada in una direzione e la comuni-
anche l’Eccomi di Maria e con            contenuto del messaggio del Van-        cazione in un'altra. Desidero pun-
loro i tanti altri eccomi della sto-                                             tare ad una informazione che miri
ria, quelli di ieri e quelli di oggi.                                            alla formazione e crei comunità,
L’eccomi è la risposta necessaria,                                               che tocchi i cuori delle persone e
definitiva, capace di costruire un                                               che, seguendo l’esempio del no-
vincolo prioritario, la via per rea-                                             stro santo Precursore Giovanni,
lizzare la comunione. Quindi, se è                                               renda testimoni. Ovviamente, in
vero come è vero che il termine                                                  questa missione non sono solo,
eccomi assume una tale vastità di                                                non sarebbe giusto, con me ci so-
contenuto da apparire come la sin-                                               no altri fratelli e sorelle, che hanno
tesi di tutto ciò che l’uomo deve                                                a cuore questa comunità, che han-
fare di fronte a Dio, è altrettanto                                              no dato la loro disponibilità e han-
vero che la risposta dell’uomo,                                                  no detto “sì, eccomi”. Secondo le
appunto, eccomi, è il sì della fede,                                             proprie capacità, mettendosi a ser-
che consiste nel seguire la via di                                               vizio con umiltà e spirito di ubbi-
Gesù, nell’essere suoi testimoni,                                                dienza, pertanto, a tutti loro dico
come ha fatto il nostro san Gio-                                                 “grazie, amici”. Buon cammino e
vanni Battista, che si è reso dispo-                                             buona lettura
nibile ad essere. Da oggi, anche io,
                                                                                               da Eccomi, di Cosimo
che sono il vostro nuovo giornali-
no parrocchiale, desidero rispon-
dere alla chiamata di Dio e dico
                                                                QUARESIMA-PASQUA 2019
“Eccomi!” Non sono uno speciali-
sta, neppure un intellettuale, ma                                   Appuntamenti musicali
neanche un banale, desidero essere                        Sabato 16 marzo – Oratorio BVI – ore 21.00
uno strumento al servizio di tutta
la comunità. Il mio fine è favorire                         Laboratorio Giovanile Coro Città Desio
la corresponsabilità a partire dal                  Domenica 24 marzo – San Giovanni Battista – ore 21.00
basso: non cavalcherò lo stile di                                       Coro Città Desio
cronaca interna, bensì di riflessio-
ne e di dialogo. Desidero imitare                   Domenica 31 marzo – San Giovanni Battista – ore 17.00
lo stile di Gesù, pertanto userò un                                       Coro Torino
linguaggio sobrio, semplice, con-                       Sabato 6 aprile – Santi Pietro e Paolo – ore 21.00
creto, che dia spazio all’ascolto,
alla persona, che grazie alla fede                                        strumentale
diventa testimone. A tutti deve                       Lunedì 22 aprile – Chiesa del Crocifisso – ore 21.00
arrivare un messaggio di fraterni-                                    Coro del Crocifisso
tà; proporrò uno stile di Chiesa
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LASCIATE CHE I BAMBINI VENGANO A ME E NON GLIELO IMPEDITE

                                                    C
                                                               i è stato chiesto da alcuni amici di condividere al-
                                                               cune riflessioni sui bambini e la vita. Abbiamo
                                                               pensato di condividere l'esperienza della visita che
                                                               facciamo, ormai da qualche anno, alle famiglie che
                                                    chiedono il battesimo per i loro figli. In queste famiglie sem-
                                                    pre diverse, giovani, meno giovani, sposate in chiesa, sposate
                                                    in comune, conviventi, non importa questo… in tutte vedia-
                                                    mo il desiderio del bene per i loro figli, il volere che possano
                                                    seguire la via “buona”. La “via”, mistero, racchiuso nel pro-
                                                    getto di Dio, che si rivelerà solo lungo il percorso della loro
                                                    vita, vivendola…
                                                      Per alcuni di questi genitori non è facile il rapporto con la
                                                      Chiesa, ce lo confessano, liberandosi di pesi che a volte ten-
                                                      gono dentro da anni, magari con risentimento, e che sentono
                                                      di poter condividere con chi vive la loro stessa condizione di
                                                      famiglia, nel bene e nel male. Sono molte e diverse le situa-
                                                      zioni che vivono le nuove famiglie. Eppure, tutte quelle che
                                                      abbiamo visitato ci esprimono l'impressione positiva che rice-
                                                      vono da questo nostro incontro. Il fatto che alcuni laici, fami-
                                                      glie come loro, né meglio né peggio, vadano a salutarle, a
                                                      scambiare qualche parola, un segno di accoglienza e di vici-
                                                      nanza da parte della comunità in cui vengono accolti con i
                                                      loro bambini, è segno visibile della premura che la Chiesa,
Madre, ha per tutti i suoi figli, nessuno escluso. Per questo celebriamo il battesimo in chiesa assieme a parenti,
amici, padrino e madrina. Essi assumono ufficialmente il compito di chi dovrà accompagnare i genitori nel
cammino di crescita dei nuovi figli accolti nella famiglia di Cristo. In ogni incontro, insieme ai genitori, leg-
giamo e condividiamo un piccolo e significativo brano del Catechismo dei bambini, perché non passi inosser-
vato uno dei doni più grandi che i genitori fanno ai loro figli nel battesimo: poter riconoscere nel loro cuore il
bene ed il male. Così, cerchiamo di farci compagni di viaggio, per una sera, di altri viandanti come noi, sulla
strada della vita. Alla fine della serata, tornando a casa, come i discepoli di Emmaus, sentiamo anche noi scal-
dare il cuore, riconoscendo Gesù che cammina al nostro fianco. Pensiamo a quale immenso dono Dio affida a
tutti i genitori: li rende collaboratori della felicità che Egli desidera per ogni singolo uomo, quella di godere
per sempre della Sua gioia. Non glielo impediamo!
                                                                                                Fabrizio e Laura Zo
GIOVANI, SIETE L’ ADESSO DI DIO

D
             al 22 al 27 gennaio 2019 i giovani sono        richiesta precisa: cosa vuoi da me? I giovani hanno il
             stati convocati a rispondere alla chiamata     compito di cambiare il mondo e possono farlo. Posso-
             della Chiesa universale nella XXXIV            no dimostrare di essere i veri protagonisti del nostro
             Giornata Mondiale della Gioventù che si        tempo, insegnare agli adulti cosa vuol dire saper ri-
è svolta a Panama. Una chiamata che chiede ai giova-        spondere, sapersi mettere in gioco, prendere coscien-
ni di non essere più spettatori di un mondo che cam-        za di poter essere i veri attori della scena. Perché i
bia, ma di esserne i protagonisti. “I giovani non sono      giovani lo sanno fare, con il chiasso della loro vitali-
semplicemente il futuro degli uomini, ma anche e so-        tà, con l’energia della loro gioia, e sanno insegnare a
prattutto l’adesso di Dio”. In questo modo papa Fran-       tutti che qualcosa di buono si può fare nonostante le
cesco ha invitato i giovani a non considerarsi spetta-      difficoltà del mondo d’oggi. I giovani oggi chiedono
tori del mondo d’oggi, ma a prendere il modello di          attenzione, chiedono di potersi esprimere, chiedono di
Maria, la madre di Gesù, colei che ha capito il segreto     essere ascoltati. Chiedono di essere portatori di un
della vocazione: uscire da se stessi e mettersi al servi-   messaggio di solidarietà, per essere messaggeri di fe-
zio degli altri. Mettersi in dialogo con Dio, in atteg-     de, quella stessa fede che in molti, purtroppo, non rie-
giamento di ascolto, in quel continuo cammino di ri-        scono più a percepire.
cerca vocazionale. Non più quindi soggetti passivi                                             Fabrizio Santantonio
che attendono una chiamata, ma protagonisti con una
Eccomi SAN GIOVANNI BATTISTA DESIO - sgbdesio.it
“CRESCE LUNGO IL CAMMINO IL SUO VIGORE” - SALMO 83

E
           ccoci, cari lettori, in      con peccatori e non. Gesù ci inse-      cinato, ascoltando l’esperienza di
           questo spazio dedicato       gna che la tavola è un luogo privi-     una coppia che ha accettato di ac-
           alla Famiglia e alla sua     legiato dove si creano incontri,        cogliere bambini in affido. Ad
           Vita. Nella nostra par-      gustando la bellezza della fraterni-    ognuno di noi è stato dato di com-
rocchia ci sono tante splendide         tà e della solidarietà. Il pranzo co-   prendere come la nostra casa può
famiglie, ognuna con la sua unici-      munitario ci ha permesso di fare        diventare una dimora ancora più
tà e con la sua storia, ed è stato      proprio questo: stare insieme, of-      bella se la si apre per incontrare
bello domenica 27 gennaio riunir-                                               l’altro. Un ricco giorno di festa per
ci intorno all’unico altare per cele-                                           poi tornare nelle nostre case, pic-
brare la Festa della Sacra Fami-                                                cola “Chiesa domestica” dove, pur
glia. È stata una celebrazione in-                                              affrontando fatiche, gioie, malat-
tensa e ricca di segni. Famiglie                                                tie, si è certi della presenza di Dio
che hanno apparecchiato la                                                      che illumina, guida ed accompa-
“tavola”, l’altare/mensa: come                                                  gna sempre. Siamo “famiglie in
ogni famiglia fa ogni giorno nella                                              cammino”. Famiglie che hanno
propria casa, così si è voluto ripe-                                            voglia di dire ad altre famiglie:
terlo. Sul presbiterio abbiamo pre-                                             “venite, non sentitevi sole e non
parato un cartellone con disegnata                                              isolatevi, sappiate che c’è una co-
la nostra chiesa ed un sentiero. Le                                             munità che vi attende, perché ciò
orme, ognuna delle quali rappre-                                                che di bello abbiamo imparato e
senta un ambito della comunità,                                                 vissuto, vogliamo farvelo cono-
sono state portare durante l’offer-                                             scere e condividerlo con voi”. È
torio. Catechesi, Liturgia, Sport,                                              questo l’augurio che desideriamo
Carità, Oratorio. Dall’altare/mensa                                             giunga a tutti: essere famiglie che
ci siamo poi ritrovati nel nostro                                               guardano avanti, con speranza e
salone, attorno alla tavola per                                                 fiducia. Forza e coraggio cammi-
mangiare insieme. A tavola Gesù         frendo momenti di convivialità          nano… insieme .
ha compiuto il suo primo miraco-        anche a famiglie che stanno af-
                                                                                                   Famiglia Pesarin
lo, trasformando l’acqua in vino;       frontando momenti di difficoltà.
nel deserto ha sfamato la moltitu-      Nel pomeriggio, presso il teatro Il
dine di gente con pani e pesci; a       Centro, con le famiglie delle altre
tavola ha istituito il sacramento       parrocchie della nostra comunità
dell’Eucarestia con i suoi apostoli;    pastorale, abbiamo partecipato ad
a tavola altre volte ha mangiato        un incontro sul tema del buon vi-

UNO SGUARDO CHE VA OLTRE

C
           ari amici, ciao! Un saluto a tutte le persone    tenere stringere le loro, piccole e fragili, quindi un
           anziane. Questa rubrica infatti è dedicata a     “grazie” per ciò che fate e per quell’amorevole sguar-
           voi e a questa età meravi-                              do che avete. Nel Vangelo di Luca è descritto
           gliosa, capace di rela-                                       un fatto della vita di Gesù: la sua presen-
zionarsi con tutte le generazio-                                           tazione al Tempio. Insieme a Maria e
ni. Faremo un viaggio per sco-                                               Giuseppe, incontrarono due persone
prire il mondo degli anziani,                                                anziane. Una di queste era Anna. An-
lo scopo è quello di mettere in                                              ziana, vedova, una donna particolar-
luce la bellezza che possiede                                               mente dedicata al Signore. Il fatto che
questa età della vita, ricca di po-                                       Anna fosse anziana e sola non significa
tenziale incredibile. Mi auguro che                                   che i suoi anni fossero inutili. Anzi! Ne è
tutto ciò possa essere a voi gradito ed accolto             prova il fatto che ha saputo riconoscere Dio in quel
con gioia. Mi presento, mi chiamo Nadia e sono              bambino. Un augurio mi nasce spontaneo, di poter
un’insegnante, sono con i bambini tutti i giorni e da       arrivare ad essere un po' come Anna. Ringraziando
qui ho modo di apprezzare la preziosità della vostra        Dio per il tempo che dona. Un caro saluto.
presenza. Mi colpisce vedervi fuori scuola accompa-                                                           Nadia
gnare i vostri nipoti e con quelle vostre mani decise e
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UN PONTE VERSO L’ AFRICA

Q
          uest’anno l’Avvento ci ha portato ben oltre i     ma tanti ragazzi la abitano per sopravvivere. Il pro-
          confini della nostra parrocchia. Come ricor-      getto di creare un asilo a Bagira, periferia di Bukavu,
          derete, abbiamo raccolto offerte per sostene-     ci aiuterà a intervenire sui bambini di strada, per pre-
          re due progetti in terra africana, scelti per i   venire il fenomeno ed aiutare ragazze madri e fami-
legami con la nostra comunità: quello di suor Louise        glie povere ad accedere a un insegnamento che dia
Mulibinge, che, dopo tanti anni dedicati ai ragazzi         loro la possibilità di crescere in ambienti sani, con
dell’oratorio, è tornata in Rd.Congo, sua terra natale;     valori sani.»
e quello suggerito da suor Maddalena Giannini, origi-
                                                            Tanzania
naria della nostra parrocchia, per l’ultimazione di un
chiesa in Tanzania.                                         Suor Maddalena era in conva-
                                                            lescenza in una comunità do-
Congo                                                       ve ad esercitare il ministero
Ci scrive suor Louise: «Qui a Bukavu creare scuole o        sacerdotale era un giovane
asili è di moda, è un business: siccome gli insegnanti      prete tanzaniano, col quale è
non hanno stipendi, sono i genitori a pagarli. Così,        nato un forte legame spiritua-
però, non tutti i bambini possono andare a scuola,          le: così la comunità claustrale
                    perché molte famiglie non se lo         francescana ha deciso di so-
                    possono permettere. Noi, Congre-        stenere il suo desiderio di po-
                    gazione Missionaria Sorelle di          ter ultimare la costruzione della chiesa nel suo villag-
                    Santa Gemma, dal 1989 abbiamo           gio natale: l’edificio esiste già, ma mancano ancora
                    un’opera che si chiama PEDER            pavimentazione, portone, finestre, altare e panche.
                    (Programme d'Encadrement des            Un luogo spoglio e inospitale, che si spera di rendere
                    Enfants de la Rue), un programma        finalmente accogliente.
                    per ragazzi di strada: la strada non
                                                                                                              Giusy
                    partorisce e non può avere figli,

SAN GIOVANNI BATTISTA
Via Giuseppe di Vittorio, 18,                                                               SANTE MESSE
20832 DESIO MB
Tel: 0362 621739                                                                 LUNEDI: 20.30            SABATO
psgbd@libero.it                                                                  MARTEDI: 8.30               18.00
                                                                                 MERCOLEDI: 20.30
DON FLAVIO SPERONI
                                                                                 GIOVEDI: 8.30         DOMENICA
Referente della parrocchia
                                                                                 VENERDI: 8.30         7.30 - 10.30
Tel: 338 434 9447
e-mail: flaviosperoni@alice.it
                                                                                SEGRETERIA PARROCHIALE

CARITAS CDA                                                                     MARTEDÌ - GIOVEDÌ - SABATO
Giovedì 17.30 - 18.30                                                           15.00 — 18.00
Lunedì 18.00 - 19.30
Tel: 320 956 2452                                                               RECAPITO TELEFONICO
                                            SGB DESIO SCUOLA CALCIO
                                                                                0362 621739
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Stampato in proprio
                                                                                15.00 — 18.00
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