DROGHE D'ABUSO ARRAY I - Sangue Intero Plus

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DROGHE D’ABUSO ARRAY I

Sangue Intero Plus

(DOA I WB P)

N. Cat. EV3747
SOMMARIO

                                                                                    Pagina

Droghe d’abuso Array I Plus su Sangue Intero                                             3

Test Classe Amfetamine                                                                   7

Test Barbiturici                                                                         11

Test Benzodiazepine                                                                      14

Test Cocaina                                                                             19

Test Metadone                                                                            22

Test Oppiacei                                                                            25

Test Fenciclidina (PCP)                                                                  28

Test Cannabinoidi                                                                        31

Test 3,4 Metilenediossimetamfetamina                                                     34

Antidepressivi Triciclici                                                                36

Test Buprenorfina                                                                        39
                                                                                         38

LEGENDA ETICHETTE

 DOA I    WB P                                     DROGHE D’ABUSO I Sangue Intero Plus

                                                   Diluente Dosaggio
 DIL     ASY
                                                   Coniugato
 CONJ
                                                   Biochip
 BIOCHIP
                                                   Diluente Campione
 DIL     SPE

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DROGHE D’ABUSO ARRAY I SANGUE INTERO PLUS

USO
Il test Evidence® Droghe d’Abuso Array I Sangue Intero Plus rappresenta un dosaggio diagnostico in-vitro per la
determinazione semi-quantitativa della molecola parentale e dei metaboliti delle droghe nel sangue umano. Si tratta di
immunodosaggi enzimatici competitivi eseguiti sull’analizzatore Evidence® sfruttando la tecnologia dei ‘biochip array’.

I test Evidence® Droghe d’Abuso Array I Sangue Intero Plus forniscono solo un risultato analitico preliminare. Per ottenere
una conferma analitica deve essere utilizzata una metodica chimica alternativa più specifica. La Gas-
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Cromatografia/Spettrometria di Massa (GC/MS) è il metodo di conferma di riferimento . Sono disponibili altri metodi di
conferma. Una considerazione clinica ed un giudizio professionale dovrebbero essere applicati ad ogni risultato di test per le
droghe d’abuso, in particolare quando si ha a che fare con risultati già positivi in precedenza.

N. Cat. EV3747(a)
Contiene i seguenti componenti:
1. DOA I WB P DIL ASY                                             1 x 110 ml
2. DOA I WB P DIL CONJ                                            1 x 100 ml
3. DOA I WB P DIL BIOCHIP                                         360 (4 cassette)

N. Cat. EV3747(b)
Contiene i seguenti componenti:
1. DOA I WB P DIL SPE                                             3 x 75 ml

IMPORTANZA CLINICA
È ormai accettato che l'abuso di droga è un problema vasto e crescente. L'abuso di droghe ha effetti negativi non solo sugli utenti ma
anche su tutta la società. Ciò può essere sotto forma di criminalità e pericolo per gli altri membri della società e può anche causare un
                                               2
aumento del rischio di malattie trasmissibili . I test anti-droga sulle urine possono costituire uno strumento per l’identificazione degli
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utilizzatori e per il monitoraggio dell’adeguatezza dei soggetti nei programmi di recupero .

PRINCIPIO
L’analizzatore Evidence® è un sistema basato sull’ utilizzo dei Biochip Array completamente automatizzato. Esegue la rilevazione
simultanea di molteplici analiti da un unico campione proveniente da un paziente. La tecnologia di base è il Biochip Randox, un
substrato solido che contiene un array di regioni discrete di reazione costituite da anticorpi immobilizzati specifici per le diverse classi di
DOA. Si utilizza un immunodosaggio competitivo chemiluminescente, in cui la droga del campione e la droga marcata con HRP
(perossidasi di rafano) sono in competizione diretta per i siti di legame degli anticorpi. Elevate concentrazioni di droga nel campione
ridurranno il legame della droga marcata con HRP e quindi il segnale chemiluminescente emesso.
Il segnale luminoso prodotto da ciascuna regione di reazione del biochip viene rilevato con una tecnologia di digitalizzazione delle
immagini e viene confrontato con quello salvato sul software e corrispondente alla curva di calibrazione. La concentrazione di analita
presente nel campione viene calcolata dalla curva di calibrazione.

LIMITI
•   I test Evidence® Droghe d’Abuso Array I Sangue Intero Plus sono stati progettati per essere utilizzati solo su campioni di sangue
    intero umano.
•   Esiste la possibilità che altre sostanze e/o fattori possano interferire con il test e provocare risultati errati (ad es.: errori tecnici o
    procedurali).
•   Questi dosaggi sono stati progettati per ridurre l’interferenza di anticorpi HAMA e di altri anticorpi eterofili. Tuttavia gli anticorpi
    HAMA e gli altri anticorpi eterofili possono reagire con le immunoglobuline presenti nei componenti del dosaggio. Occorre
    sottoporre i risultati dei test sulle droghe d’abuso a considerazioni cliniche ed al giudizio di un medico.

PRELIEVO E PREPARAZIONE DEI CAMPIONI
• I test Evidence® Droghe d’Abuso Array I Sangue Intero Plus sono stati progettati per essere utilizzati solo con campioni di sangue
  intero umano. Possono essere utilizzate provette da prelievo con Fluoruro /Ossalato/K 2 EDTA/Glucosio FE per la raccolta dei
  campioni di sangue intero.
• La preparazione dei campioni deve essere effettuata secondo quanto consigliato dai produttori di provette.
• I campioni di sangue intero devono essere diluiti 4 volte nel Diluente del Campione (DOA I WB P DIL SPE) ad es.: 200 µl di
  campione + 600 µl di Diluente del Campione prima del dosaggio. Il campione diluito è ora pronto per l’applicazione del biochip.

CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE E STABILITÁ
• Se i campioni non vengono analizzati subito, si consiglia di congelarli in piccole aliquote a –20°C. Devono essere evitati cicli ripetuti
  di congelamento e scongelamento.

PRECAUZIONI ED AVVERTENZE
A solo uso diagnostico in-vitro. Non pipettare con la bocca. Usare le precauzioni di routine richieste nella gestione di campioni di
laboratorio.
Campioni: I campioni di sangue umano intero devono essere manipolati e trattati come potenzialmente infettivi.
Reagente segnale: Evitare la contaminazione e l’esposizione alla luce solare diretta.
Acqua: Usare acqua doppiamente deionizzata.

Sono disponibili su richiesta le Schede di Sicurezza relative.

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I reagenti devono essere utilizzati solo per gli scopi previsti da questa metodica, da personale di laboratorio qualificato, in condizioni
idonee.

COMPOSIZIONE DEI REAGENTI

Contenuti

1. DOA I WB P DIL ASY
   Tampone fosfato 20mM, pH 7.2 contenente albumina serica bovina, β-lattoGlobulina, detergenti e conservanti.

2. DOA I WB P CONJ
   Tampone Tris 20 mM, pH 7.0 contenente albumina serica bovina, conservanti e derivati della droga marcati con perossidasi
   di rafano.

3. DOA I WB P BIOCHIP
   Substrato solido contenente anticorpi immobilizzati su regioni discrete del test.

4. DOA I WB P DIL SPE
   Tampone fosfato 20mM, pH 7.2 contenente detergenti e conservanti.

STABILITA’ E PREPARAZIONE DEI REAGENTI
1. DOA I WB P DIL ASY
   Soluzione Tampone pronta all’uso e stabile fino alla data di scadenza se conservata da +2°C a +8°C, protetta dalla luce.

2. DOA I WB P CONJ
   La soluzione di coniugato è pronta all’uso ed è stabile fino alla data di scadenza se conservata da +2°C a +8°C, protetta dalla luce.

3. DOA I WB P BIOCHIP
   I biochip sono pronti all’uso. In ogni carrier ci sono 9 chip e in ogni cassetta ci sono 10 carrier. I biochip sono stabili fino alla data di
   scadenza se conservati con essiccante da +2°C a +8°C, al riparo dalla luce e dall’umidità.

PROCEDURA DEL TEST

MATERIALI FORNITI
1. DOA I WB P DIL ASY                                                1 x 110 ml
2. DOA I WB P CONJ                                                   1 x 100 ml
3. DOA I WB P BIOCHIP                                                360 (4 cassette)
4. DOA I WB P DIL SPE                                                3 x 75 ml

MATERIALI NECESSARI MA NON FORNITI
1. Evidence® Wash Solution                                          EV3581
2. Evidence® Displacement Fluid                                     EV3580
3. Evidence® Signal Reagent – EV841                                 EV3718
4. Evidence® DOA I WB P Calibrator set                              EV3749
5. Evidence® DOA I WB P Control set                                 EV3750
6. Cuvette Campione 2 mL                                            EV3574
7. Provette Campione 16 mm                                          EV3574

CALIBRAZIONE
La calibrazione dello strumento viene effettuata usando i calibratori Randox Evidence® DOA I WB P Calibrators (EV3749). La
calibrazione deve essere effettuata dopo il set-up iniziale del sistema. Si consiglia una calibrazione a più punti ad ogni cambiamento di
lotto dei reagenti, o come indicato dalle procedure di controllo qualità (Fare riferimento al Manuale dell’Operatore dell’Analizzatore
Evidence per ulteriori informazioni).

CONTROLLO QUALITA’
Si consigliano i controlli Evidence® DOA I WB P (EV3750) per il controllo qualità interno al fine di monitorare accuratezza e precisione.
I controlli devono essere dosati ad intervalli definiti dall’utilizzatore. I risultati dei controlli devono rientrare nei limiti attesi, altrimenti è
necessario intraprendere azioni correttive cosiccome stabilito dalle linee guida.

NOTE PROCEDURALI
• Questo test deve essere utilizzato solo con l’analizzatore Randox Evidence®.
• Per eseguire questo test, occorre consultare il manuale dell’Operatore dell’analizzatore Randox Evidence® .
• Lo strumento ha un’unità di refrigerazione (da +2 a +8 °C) a bordo. Tuttavia i reagenti non devono essere lasciati a bordo quando lo
  strumento non viene utilizzato.
• I controlli devono essere eseguiti per validare la calibrazione. I risultati dei controlli devono rientrare nei limiti attesi, altrimenti
  occorre intraprendere azioni correttive cosiccome stabilito dalle linee guida. Occorre effettuare la manutenzione giornaliera (fare
  riferimento al Manuale dell’Operatore dell’ Evidence® per le istruzioni sulla manutenzione).

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CONFIGURAZIONE DELLO STRUMENTO
Richieste minime: software V1.7.8 con hardware associato ad incubatore a temperatura variabile.
    •    Temperatura di refrigerazione a bordo da +2 a +8 °C
    •    Temperatura di incubazione: 32°C.
    •    Volume del Campione: 60 µl

BIBLIOGRAFIA
1. Hawks RL. Analytical Methodology from Urine Testing for Drugs di Abuse, National Institute on Drug Abuse (NIDA), Research
   Monograph, 1986; 73:30-41.
2. Galloway JH and March ID, Detection di drug misuse – an addictive challenge, J Clin Pathol, 1999; 52: 713-718.
3. Glass L R, Ingalls S T, Schilling C L and Hoppel C L, Atypical Urinary Opiate Excretion Pattern, Journal di Analytical Toxicology,
   October 1997; 21:509-514.

                                                                 5
TEST CLASSE AMFETAMINE
                                                              (AMPH/ MAMP)

USO
Il test Evidence® Amfetamine è stato progettato per essere usato solo sull’analizzatore Evidence® per la determinazione semi-
quantitativa di composti appartenenti alla classe delle amfetamine nel sangue.

Questo test fornisce solo un risultato preliminare del test. Per ottenere una conferma analitica deve essere utilizzata una
metodica chimica alternativa più specifica. La Gas Cromatografia/Spettrometria di Massa (GC/MS) è il metodo di conferma di
riferimento. Una considerazione clinica ed un giudizio professionale dovrebbero essere applicati ad ogni risultato di test per
le droghe d’abuso, in particolare quando si ha a che fare con risultati già positivi in precedenza.

IMPORTANZA CLINICA
Le amfetamine sono droghe sintetiche, che causano una potente stimolazione del sistema nervoso centrale (SNC) provocando effetti
euforici simili a quelli provocati dall’uso di cocaina. Queste molecole possono anche causare un aumento dello stato di vigilanza, della
                                                           1,2
fiducia in sé stessi e della capacità di concentrazione . Sono potenti agenti simpatomimetici con una vasta gamma di applicazioni
terapeutiche. Ad esempio le amfetamine possono essere utilizzate nella cura di lievi depressioni, obesità, narcolessia ed alcuni
                                              1,3
problemi comportamentali nei bambini . Amfetamine e metamfetamine esistono come forme isomeriche e il D-isomero
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(destroamfetamina) è quattro volte più potente dell’L-isomero .
L’abuso di amfetamine è un problema importante, anche se non molto diffuso; maggiore impatto è posseduto dall’abuso di
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metamfetamine, con una grande attenzione rivolta verso ‘ice’, la forma solida della metamfetamina . Chi fa abuso di amfetamine può
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sviluppare una tolleranza alla droga, con conseguente dipendenza psicologica e abuso della sostanza . L’abuso cronico di amfetamine
può portare a perdita di peso, allucinazioni e psicosi paranoiche, mentre un’overdose acuta può causare agitazione, ipertermia,
                                                                        2
convulsioni, coma e danni all’apparato respiratorio e/o cardiaco . Sono prodotte enormi quantità di amfetamine illegalmente
sintetizzate. Molti analoghi delle amfetamine provenienti dal mercato illecito degli anni ’60 sono stati oggi reintrodotti e nuovi analoghi
sono stati sintetizzati e venduti grazie alla loro aumentata potenza, ad effetti farmacologici diversi e alla difficoltà nel loro
                 1,4
riconoscimento .
Le amfetamine modificate per via sintetica sono ad esempio MDMA (Metilendiossi-metamfetamina), MDA (Metilendiossiamfetamina) e
MDEA (Metilendiossietilamfetamina). MDMA è uno degli analoghi delle amfetamine maggiormente diffuso nel mercato illegale. In
passato è stato utilizzato come aiuto alla psicoterapia, ma è stato inserito nella lista delle sostanze controllate nel 1988. Nonostante
questo, rimane ancora molto diffusa come droga ricreazionale. MDMA è metabolizzato a MDA, un’altra droga nota per le sue capacità
                                             2,4
stimolatorie del sistema nervoso centrale .
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Le amfetamine sono solitamente assunte per via orale, per via endovenosa o inalate . L’eliminazione attraverso l’urina inizia entro 20
minuti dall’assunzione. A seconda del pH dell’ urina, il 30% della dose di amfetamina viene secreta immodificata nelle prime 24 ore,
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mentre il 43% delle metamfetamine viene escreto immodificato insieme al 7% escreto come amfetamina .
Evidence® svolge due test per la classe amfetamine, basati sul riconoscimento di d-amfetamina e metamfetamina usando due regioni
discrete di test (DTR) sul biochip DOA. Svolgendo contemporaneamente entrambi i test, possono essere identificate le principali
amfetamine, i metaboliti e gli analoghi, fornendo un’indicazione più accurata sul recente uso di droga.

PRINCIPIO
Il test Evidence® Classe Amfetamine è un immunodosaggio competitivo in chemiluminescenza per la determinazione di amfetamine
nel sangue umano. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla metodica del Dosaggio DOA I Array WB Plus

COMPOSIZIONE DEI REAGENTI
Fare riferimento alla metodica del dosaggio DOA I WB P per la composizione dei reagenti. Il substrato dei biochip è costituito da
anticorpi monoclonali immobilizzati specifici per le amfetamine.

MANIPOLAZIONE DEL MATERIALE.
Per ulteriori informazioni sulle precauzioni, la composizione dei reagenti, la preparazione e la conservazione, la raccolta del campione
e la sua manipolazione, materiali per il controllo di qualità e procedure di saggio, fare riferimento alla sezione DOA I WB P per i
dettagli.

RISULTATI SEMI-QUANTITATIVI
I calibratori Evidence® DOA I WB P Calibrators (cat. N° EV3749) sono usati per determinare la concentrazione dell’amfetamina nei
campioni attraverso il confronto con gli analiti primari target in quei calibratori.

SPECIFICITÁ
Le specificità/cross-reattività dei test Evidence® Classe Amfetamina sono state valutate utilizzando una serie dose-risposta diluita in
sangue umano negativo sottoposto a screening. Le percentuali di cross-reattività delle Amfetamine, come determinate dai Test
Evidence® Classe Amfetamina, sono illustrate in Tabella 1.
I composti che danno una risposta negativa in base al test Evidence® Classe Amfetamina sono illustrati in Tabella 2.
Sono stati verificati gli effetti di trigliceridi, lipidi, fattore reumatoide, emoglobina e bilirubina per stabilire il livello al quale le sostanze
interferenti provocano un aumento o una diminuzione delle Prestazioni della Classe di Amfetamine come da Tabella 3.

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Tabella 1. Cross reattività di composti Amfetamina-simili

                                    d-AMPH                               MAMP
Sostanza
                                   Test (%CR)                          Test (%CR)
d-Amfetamina                          100
(+) Metamfetamina
Precisione
I risultati di precisione intra-dosaggio sono stati determinati dosando tre campioni in 20 replicati in un’unica seduta. I dati sono riportati
in Tabella 4.

Tabella 4. Analisi di Precisione

                                                                Amfetamina
                                                                    Precisione Intra-Dosaggio
                                                              Livello 1      Livello 2    Livello 3
                                      Concentrazione
                                                                18.49            42.93           64.49
                                         (ng/mL)
                                          % CV                   9.0        12.7                  12.3
                                                              Metamfetamina
                                                              Livello 1   Livello 2            Livello 3
                                      Concentrazione
                                                               151.57           218.51           279.49
                                         (ng/mL)
                                           % CV                  8.2              6.8              9.9

BIBLIOGRAFIA
1. Lee M-R, Yu S-C, Lin C-L and Yeh Y-Cia, Solid-phase extraction in Amphetamine and methamphetamine analysis di Urine,
   Journal di Analytical Toxicology, July/August 1997; 21: 278-282.
2. Wild D. (ed), The Immunoassay Handbook, second edition, Nature Publishing Group, London, Basingstoke, New York, 2001; 783-
   788.
3. Hawks R L and Chiang C N, Urine Testing for Drugs di Abuse, NIDA Research Monograph, 1986; 73: 95-97.
4. Cody J T, Detection di D, L-Amphetamine, D, L-Methamphetamine and illicit Amphetamine Analogs using Diagnostic Products
   Corporation’s Amphetamine and Methamphetamine Radioimmunoassay, Journal di Analytical Toxicology, 1990; 14: 321-324.
5. Albertson T E, Derlet R W, Van Hoozen B E. Metamphetamine and the expanding complications of amphetamines. West J. Med.
    April 1999; 170(4):214-9

                                                                        8
TEST BARBITURICI (BARB)

USO
Il test Evidence® Barbiturici è stato progettato per essere usato solo sull’analizzatore Evidence® per la determinazione semi-
quantitativa di barbiturici nel sangue.

Questo test fornisce solo un risultato preliminare del test. Per ottenere una conferma analitica deve essere utilizzata una
metodica chimica alternativa più specifica. La Gas Cromatografia/Spettrometria di Massa (GC/MS) è il metodo di conferma di
riferimento. Una considerazione clinica ed un giudizio professionale dovrebbero essere applicati ad ogni risultato di test per
le droghe d’abuso, in particolare quando si ha a che fare con risultati già positivi in precedenza.

IMPORTANZA CLINICA
I barbiturici sono una classe di circa 12 composti derivati dell’acido barbiturico. Sono sostanze che deprimono il sistema nervoso
centrale (SNC) e possono essere utilizzate come sedativi, sostanze ipnotiche, anestetici e anti-epilettici.
I barbiturici possono essere divisi in tre gruppi principali, in base alla loro durata d’azione. I barbiturici ad azione-ultra-breve sono
impiegati in campo clinico come anestetici; quelli ad azione prolungata hanno proprietà anticonvulsivanti. I barbiturici ad azione
                                                       1, 2
intermedia sono solitamente utilizzati come ipnotici .
I barbiturici ad azione intermedia sono preferiti da chi fa abuso di droghe a causa della loro capacità di ridurre la tensione e provocare
una sensazione di tranquillità senza indurre troppa sonnolenza. Fra questi composti ci sono secobarbital, pentobarbital e amobarbital.
                                                                      1, 2
La durata dell’azione dei barbiturici ad azione intermedia è 3-6 ore .
L’abuso frequente di queste sostanze è causato dalle proprietà sedative-ipnotiche di queste molecole. La somministrazione di queste
sostanze fra chi abusa di esse è quasi sempre per via orale, mediante ingestione di pastiglie o capsule. Un’overdose di barbiturici può
portare ad un drastico crollo della pressione sanguigna e della temperatura corporea, depressione respiratoria e coma. L’abuso cronico
                                                                                                                           1,3
di barbiturici può portare allo sviluppo di tolleranza e la sindrome di astinenza di un tossicomane può essere pericolosa .

I barbiturici ad azione breve sono prevalentemente metabolizzati nel fegato, dove vengono trasformati in composti idrossilati e
                           1
farmacologicamente inattivi . Tipico dei barbiturici ad azione breve, il secobarbitale ha un’emivita di 19-34 ore. Mentre i barbiturici ad
                                                                                                         5
azione prolungata hanno un’emivita più lunga, ad es.: il fenobarbitale ha un’emivita di circa 24-140 ore.

PRINCIPIO
Il test Evidence® Barbiturici è un saggio immunologico competitivo in chemiluminescenza per la determinazione di Barbiturici nel
sangue umano. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla metodica del Dosaggio DOA I WB Plus.

COMPOSIZIONE DEI REAGENTI
Fare riferimento alla metodica del dosaggio DOA I WB P per la composizione dei reagenti. Il substrato dei biochip è costituito da
anticorpi monoclonali immobilizzati specifici per i barbiturici.

MANIPOLAZIONE DEL MATERIALE
Per ulteriori informazioni sulle precauzioni, la composizione dei reagenti, la preparazione e la conservazione, la raccolta del campione
e la sua manipolazione, materiali per il controllo di qualità e procedure di saggio, fare riferimento alla sezione DOA I WB P per i
dettagli.

RISULTATI SEMI-QUANTITATIVI
I calibratori Evidence® DOA I WB P Calibrators (cat. N° EV3749) sono usati per determinare la concentrazione dell’amfetamina nei
campioni attraverso la comparazione con gli analiti primari target in quei calibratori.

SPECIFICITÁ
Le specificità/cross-reattività dei test Evidence® Barbiturici sono state valutate utilizzando una serie dose-risposta diluita in sangue
umano negativo sottoposto a screening.
Le percentuali di cross-reattività dei Barbiturici, come determinate dai Test Evidence® Barbiturici, sono illustrate in Tabella 1.
I composti che danno una risposta negativa in base al test Evidence® Barbiturici sono illustrati in Tabella 2.
Sono stati verificati gli effetti di trigliceridi, lipidi, fattore reumatoide, emoglobina e bilirubina per stabilire il livello al quale le sostanze
interferenti provocano un aumento o una diminuzione delle Prestazioni del dosaggio Barbiturici come da Tabella 3.

                                                                         9
Tabella 1. Cross reattività di composti di barbiturici

Sostanza                           % Cross reattività
Fenobarbitale                           100
Secobarbitale                           371
Pentobarbitale                          151
Amobarbitale                              44
Barbitale                               33.3
Butalbitale                             51.1
Alfenale                                117
Butabarbitale                           166
Ciclopentobarbitale                     70.1
p-idrossifenobarbitale                    64

Tabella 2. Concentrazioni di composti che danno una risposta negativa

Sostanza                         Concentrazione (µg/mL)
d-Amfetamina                                      10
(+) Metamfetamina                                 10
MDA                                               10
MDMA                                              10
Oxazepam                                          10
Lorazepam                                         10
Metadone                                          10
Morfina                                           10
Codeina                                           10
Fenciclidina                                      10
Benzoilecognina                                   10
         9
11-nor-∆ -THC-COOH                                10

Tabella 3. Sostanze interferenti nel dosaggio dei Barbiturici
 Sostanza                              Concentrazione                           % Recupero
 Trigliceridi                              15 g/L                                  105.8
 Lipidi                                    20 g/L                                  102.3
 Fattore Reumatoide                       100 IU/L                                 91.3
 Emoglobina                                10 g/L                                  97.2
 Bilirubina                               0.15 g/L                                 109.5

LIMITAZIONI
• Altre sostanze non elencate possono interferire con questo test.

RANGE TIPICO DEL DOSAGGIO
Range del dosaggio Barbiturici: 0-400 ng/mL
Attenzione i singoli range dei batch dei calibratori possono variare leggermente

RISULTATI DI PRESTAZIONI SPECIFICHE

Limite di Rilevazione
Il limite di rilevazione dei test Evidence® Barbiturici, è 0.47 ng/mL* Ciò rappresenta la concentrazione più bassa di Barbiturici che si
può distinguere dallo zero.
* Equivalente a 1.87 ng/ml di Barbiturici in un campione intero.

Precisione
I risultati di precisione intra-dosaggio sono stati determinati dosando tre campioni in 20 replicati in un’unica seduta. I dati sono
presentati in Tabella 4.

RISULTATI DI PRESTAZIONI SPECIFICHE

Sensibilità
La sensibilità analitica del test Evidence® Barbiturici è stato stabilito analizzando 20 determinazioni in replicato del calibratore EV3744
Drugs di Abuse Urine Plus Calibrator Level 1 (negativo per Barbiturici). È stato calcolato il segnale medio osservato e sottratte le 2
deviazioni standard.
La concentrazione risultante di 4.51 ng/mL rappresenta la concentrazione più bassa di barbiturici, distinguibili dal calibratore zero con
un livello di confidenza del 95%.

Limite di Rilevazione
Il limite di rilevazione del test Evidence® Barbiturici è stato stabilito analizzando 20 campioni urinari umani (negativi per Barbiturici). La
concentrazione media osservata è stata calcolata e aggiunte le 3 deviazioni standard.
La concentrazione risultante di 17.1 ng/mL rappresenta la concentrazione più bassa di Barbiturici che può essere misurata con un
livello di confidenza di 99%.

                                                                     10
Precisione
I risultati di imprecisione intra-assay sono stati determinati dosando 20 replicati dei due controlli.

Tabella 4. Analisi di Precisione

                                                                       precisione Intra-Dosaggio
                                                               Livello 1      Livello 2      Livello 3
                                      Concentrazione             26.27          52.74          81.57
                                         (ng/mL)                  12.6           13.0          11.4

BIBLIOGRAFIA
1. Wild D. (ed), The Immunoassay Handbook, second edition, Nature Publishing Group, London, Basingstoke, New York, 2001; 788-
   790.
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   cannabinoids, lysergic acid diethylamide, buprenorphine, methadone, barbiturates, benzodiazepines and other drugs, Ann Clin
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3. Beselt RC, Urine Drug Screening by Immunoassay: Interpretation di Results. In: Beselt RC, Advances in Analytical toxicology,
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                                                                      11
TEST CLASSE BENZODIAZEPINE
                                                        BENZODIAZEPINE (BENZ1)
                                                        BENZODIAZEPINE (BENZ2)

FINALITÁ D’USO
Il test Evidence® Benzodiazepine è stato progettato per essere usato solo sull’analizzatore Evidence per la determinazione semi-
quantitativa di composti delle benzodiazepine, farmaci con effetti sedativi o ipnotici, nel sangue umano. Evidence® effettua due
dosaggi per le Benzodiazepine identificando BENZ1 (oxazepam) e BENZ2 (lorazepam).

Questo test fornisce solo un risultato preliminare del test. Per ottenere una conferma analitica deve essere utilizzata una
metodica chimica alternativa più specifica. La Gas Cromatografia/Spettrometria di Massa (GC/MS) è il metodo di conferma di
riferimento. Una considerazione clinica ed un giudizio professionale dovrebbero essere applicati ad ogni risultato del test pe
le droghe d’abuso, in particolare quando si ha a che fare con risultati già positivi in precedenza.

IMPORTANZA CLINICA
Le benzodiazepine sono un gruppo di più di 20 droghe strutturalmente correlate fra loro ed in grado di agire come depressive sul
sistema nervoso centrale, ogni gruppo varia considerevolmente in potenza ed effetti clinici. Le benzodiazepine sono i farmaci
                                                                              1,2,6
sedativi/ipnotici maggiormente prescritti per la varietà dei loro utilizzi . Questi farmaci sono prescritti per trattare ansietà, stress ed
insonnia. Sono anche utilizzati per la pre-medicazione e per indurre l’anestesia totale. Utilizzi più specifici sono la gestione
                                                                                                   3
dell’astinenza da alcolici, il controllo di crisi epilettiche e il rilassamento di spasmi muscolari .
Le benzodiazepine furono inizialmente sviluppate come sedativi ipnotici negli anni ’60 e sostituirono i barbiturici, sostanze più
                                                                         4
problematiche, allora associate a molti fenomeni di overdose . Le benzodiazepine hanno la potenzialità di indurre dipendenza ed
                                                                5
abuso sia ad alte dosi che a dosi inferiori e terapeutiche . Esse sono utilizzate per la loro capacità di alterare l’umore di chi le utilizza e
sono note come sedativi in grado di diminuire gli effetti della crisi di astinenza da oppiacei e gli effetti del dopo-ecstasy, delle
amfetamine e dell’LSD. Tuttavia, l’abuso cronico porta a visioni sfuocate, confusione, lentezza di riflessi, difficoltà nel parlare e
             2
ipotensione . Nonostante ciò, le benzodiazepine sono farmaci relativamente sicuri ed hanno quasi completamente sostituito i più tossici
barbiturici.

L’overdose e la morte sono solitamente il risultato della combinazione di benzodiazepine con altre droghe o alcol piuttosto che del loro
             2,6
uso da sole . Le benzodiazepine sono metabolizzate prevalentemente dal fegato mediante il processo di N-dealchilazione ed
idrossilazione e nelle urine sono presenti solo tracce della molecola parentale. Molti metaboliti delle benzodiazepine sono escreti nelle
                                                                                         2,5
urine come coniugati glucoronidi. I metaboliti più comuni sono oxazepam e nordiazepam .
Le Benzodiazepine sono classificate secondo l’emi-vita di eliminazione. Le benzodiazepine ad azione lunga, intermedia e breve ed
                                                                                                              7
ultra-breve presentano emi-vite che no superano le 24 ore, rispettivamente tra 5 e 24 ore ed inferiori a 5 ore .
L’elevata capacità delle benzodiazepine di dare assuefazione insieme alla loro vasta disponibilità e al basso costo sul mercato illegale
hanno creato una popolazione di persone dipendenti a una o più benzodiazepine. Emerge quindi il bisogno di controllare gli usi e gli
                        3,
abusi di queste droghe .

Effettuando contemporaneamente il test per le Benzodiazepine 1 e 2 in due differenti regioni discrete di test (DTR) sul biochip per DOA
I WB P è possibile identificare le principali Benzodiazepine ed i loro metaboliti.

PRINCIPIO
Il test Evidence® Benzodiazepine è un test immunoenzimatico competitivo in chemiluminescenza per la rilevazione di Benzodiazepine
nel sangue umano. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla metodica del DOA Array I WB Plus.

COMPOSIZIONE DEI REAGENTI
Fare riferimento alla sezione DOA I WB P per informazioni sulla composizione dei reagenti. Il substrato biochip è costituito da anticorpi
policlonali immobilizzati generati in pecora specifici per le benzodiazepine.

MANIPOLAZIONE DEL MATERIALE
Per ulteriori informazioni sulle precauzioni, la composizione dei reagenti, la preparazione e la conservazione, la raccolta del campione
e la sua manipolazione, i materiali per il controllo di qualità e le procedure del test, fare riferimento alla sezione DOA I URN P .

RISULTATI SEMI-QUANTITATIVI
I calibratori Evidence® DOA I WB P Calibrators (cat. N° EV3749) sono usati per determinare la concentrazione dei composti di
benzodiazepine nei campioni attraverso la comparazione con gli analiti primari target in quei calibratori.

SPECIFICITÁ
Le specificità/cross-reattività dei test Evidence® Benzodiazepine sono state valutate utilizzando una serie dose-risposta diluita in
sangue umano negativo sottoposto a screening.
Le percentuali di cross-reattività delle Benzodiazepine, come determinate dai Test Evidence® Classe Benzodiazepine, sono illustrate
in Tabella 1.
I composti che danno una risposta negativa in base al test Evidence® Classe Benzodiazepine sono illustrati in Tabella 2.
Sono stati verificati gli effetti di trigliceridi, lipidi, fattore reumatoide, emoglobina e bilirubina per stabilire il livello al quale le sostanze
interferenti provocano un aumento o una diminuzione delle Prestazioni della Classe Benzodiazepine come da Tabella 3.

Tabella 1. Cross reattività di composti Benzodiazepine
                                   BENZ1                                     BENZ2
Sostanza
                                    (%CR)                                    (%CR)
Oxazepam                             100                                      1.5
Lorazepam                             7.6                                     100

                                                                        12
7-Aminoclonazepam
Il limite di rilevazione dei test Evidence® Classe Benzodiazepine, sono 0.2 e 0.16 ng/mL* Ciò rappresenta la concentrazione più bassa
di oxazepam (benzodiazepine Dosaggio 1) e lorazepam (Benzodiazepine Dosaggio 2) che possono distinguersi dallo zero.
* Equivalente a 1.09 e 0.65 ng/ml* di oxazepam (Benzodiazepine Dosaggio 1) e lorazepam (Benzodiazepine Dosaggio 2) in un
campione intero.

Precisione
I risultati di precisione intra-dosaggio sono stati determinati dosando tre campioni in 20 replicati in un’unica seduta. I dati sono
presentati in Tabella 4.

Tabella 4. Analisi di Precisione

                                                   Dosaggio Benzodiazepine 1
                                                                 precisione Intra-Dosaggio
                                                        Livello 1       Livello 2      Livello 3
                                     Concentrazione       14.54           29.86          41.78
                                        (ng/mL)
                                          %CV              10.4            8.4           12.5
                                                   Dosaggio Benzodiazepine 2
                                                                 precisione Intra-Dosaggio
                                                        Livello 1       Livello 2      Livello 3
                                     Concentrazione         19.60          39.61         59.17
                                        (ng/mL)
                                          %CV                7.3             5.7          11.6

BIBLIOGRAFIA
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       chromatography, Ann Clin Biochem, 1997; 34: 61-67.
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       by Immunoanalysis di Urine: Two Techniques Evaluated and Mooffied for Improved Performance, Clinical Chemistry, 1992;
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   6. Simpson D, Braithwaite RA, Jarvie DR, Stward MJ, Walker S, Watson IW and Widdop B, Screening for drugs di abuse: II.
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       Pharmacol. 1981; 11 Suppl 1:11S-16S.

                                                                     14
TEST METABOLITA DELLA COCAINA (BZG)
FINALITÁ D’USO
Il test Evidence® Metaboliti della Cocaina è stato progettato per essere usato solo sull’analizzatore Evidence® per la determinazione
semi-quantitativa deI metaboliti della cocaina, la benzoilecgonina, nel sangue umano.

Questo test fornisce solo un risultato preliminare del test. Per ottenere una conferma analitica deve essere utilizzata una
metodica chimica alternativa più specifica. La Gas Cromatografia/Spettrometria di Massa (GC/MS) è il metodo di conferma di
riferimento. Una considerazione clinica ed un giudizio professionale dovrebbero essere applicati ad ogni risultato del test per
le droghe d’abuso, in particolare quando si ha a che fare con risultati già positivi in precedenza.

IMPORTANZA CLINICA
La cocaina è una potente sostanza psicoattiva, anche conosciuta come ‘coca’ e ‘neve’ ed è estratta dalle foglie dell’arbusto sud
                               1, 2
americano Erythroxylon coca . Le foglie di coca sono tradizionalmente masticate o succhiate con un conseguente lento assorbimento
della droga e quindi un lento presentarsi della sua azione. La forma idrocloridrica della cocaina è una polvere fine che può essere
inalata (sniffata), provocando un’assunzione rapida ed il presentarsi di effetti velocemente. L’uso per via endovenosa porta ad un
effetto veloce e potente, ma di breve durata. Il ‘crack’’ è cocaina base libera che quando fumata causa un picco immediato, una forte
                                                                                  1, 3, 4
sensazione di euforia, che è la ragione per cui questa droga è scelta da molti           . La cocaina provoca una dipendenza psicologica
pesante. L’abuso di cocaina è aumentato drasticamente a metà e nei tardi anni ’80 e continua a ricevere grande attenzione da parte
                            4
della legge statale e locale .
La cocaina è somministrata in piccole dosi. Stimola il sistema nervoso centrale (SNC) e provoca i seguenti effetti: aumento
dell’attenzione, euforia, sicurezza in sé stessi e forza fisica; questi effetti possono essere la causa a loro volta di comportamenti
         2, 3
rischiosi . Questa droga possiede anche effetti anestetici locali e causa un aumento della pressione sanguigna, del battito cardiaco e
della temperatura corporea. Gli effetti euforici insorgono rapidamente, tuttavia entro un’ora lasciano il posto ad una sensazione di
                               3
ansietà, fatica e depressione . L’abuso cronico e l’overdose di cocaina possono causare un’intossicazione acuta da cocaina, che può
                                                                                                    3, 4
portare ad una stimolazione profonda del SNC, causando convulsioni ed arresto cardiaco . La cocaina è inoltre utilizzata in
                                                                                                                       5
combinazione con altre droghe ricreazionali come l’eroina, che contribuisce a molte morti associate all’uso di cocaina .
Nell’organismo, la cocaina viene rapidamente convertita a metaboliti della benzoilecognina attraverso perdita non enzimatica della
funzione del metilester e della metilester-ecgonina attraverso demetilazione enzimatica. L’ecognina può formarsi attraverso idrolisi di
entrambi i metabolici. 6 L’emi-vita apparente della cocaina è breve; circa 0.8 ± 0.2 ore, mentre l’emivita della benzoilecognina è di 6
ore.7

PRINCIPIO
Il test Evidence® Metaboliti della Cocaina è un immunodosaggio competitivo in chemiluminescenza per la rilevazione di
Benzoilecgonina nel sangue umano. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla metodica del DOA Array I WB Plus.

COMPOSIZIONE DEI REAGENTI
Fare riferimento alla sezione DOA I WB P per informazioni sulla composizione dei reagenti. Il substrato biochip è costituito da anticorpi
policlonali immobilizzati, generati in pecora specifici per la benzoilecgonina.

MANIPOLAZIONE DEL MATERIALE
Per ulteriori informazioni sulle precauzioni, la composizione dei reagenti, la preparazione e la conservazione, la raccolta del campione
e la sua manipolazione, i materiali per il controllo di qualità e le procedure del saggio, fare riferimento alla sezione DOA I URN P .

RISULTATI SEMI-QUANTITATIVI
I Calibratori Evidence® DOA I WB P Calibrators (Cat. N° EV3749) sono usati per determinare la concentrazione dei composti di
benzoilecognina nei campioni attraverso la comparazione con gli analiti primari target in quei calibratori.

SPECIFICITÁ
Le specificità/cross-reattività dei test Evidence® Metaboliti della Cocaina sono state valutate utilizzando una serie dose-risposta diluita
in sangue umano negativo sottoposto a screening.
Le percentuali di cross-reattività dei Metaboliti della Cocaina, come determinate dai Test Evidence® Metaboliti della Cocaina, sono
illustrate nella Tabella 1.
I composti che danno una risposta negativa in base al test Evidence® Metaboliti della Cocaina sono illustrati in Tabella 2.
Sono stati verificati gli effetti di trigliceridi, lipidi, fattore reumatoide, emoglobina e bilirubina per stabilire il livello al quale le sostanze
interferenti provocano un aumento o una diminuzione delle Prestazioni del Dosaggio Metaboliti della Cocaina come da Tabella 3.

                                                                        15
Tabella 1. Cross reattività di composti metabolite della cocaina
Sostanza                         % Cross reattività
Benzoilecgonina                         100
Cocaina                                  2.9
Cocaetilene                              1.8
Ecgonina                                0.35
Ecgonina metal estere
4.    Eskridge KD and Guthrie SK, Clinical Issues Associated with Urine Testing di Substances di Abuse, Pharmacotherapy, 1997;
      17(3): 497-510.
5.   Wu A H B, Onigbinde T A, Johnson K G and Wimbish G H, Alcohol-Specific Cocaine Metabolites in Serum and Urine di
     Hospitalized Patients, Journal di Analytical Toxicology, March/April 1992; 16: 132-137.
6.   Substance-Abuse Testing Committee, Critical issues in urinalysis of abused substances: report of the substance-abuse testing
     committee, Clin Chem, 1988; 34:605-32.
7.   Couper FJ, Logan BK. Drugs and Human Performance Fact Sheets, Report from the National Highway Traffic Safety
     Administration, Washington DC. April 2004, page 20.

                                                               17
TEST METADONE (MDONE)

FINALITÁ D’USO
Il test Evidence® Metadone è stato progettato per essere usato solo sull’analizzatore Evidence® per la determinazione semi-
quantitativa del metadone nel sangue umano.

Questo test fornisce solo un risultato preliminare del test. Per ottenere una conferma analitica deve essere utilizzata una
metodica chimica alternativa più specifica. La Gas Cromatografia/Spettrometria di Massa (GC/MS) è il metodo di conferma di
riferimento. Una considerazione clinica ed un giudizio professionale dovrebbero essere applicati ad ogni risultato deI test per
le droghe d’abuso, in particolare quando si ha a che fare con risultati già positivi in precedenza.

IMPORTANZA CLINICA
Il metadone è un analgesico oppioide sintetico, strutturalmente correlato al Propossifene ed utilizzato clinicamente per diminuire il
dolore. Il metadone è stato inizialmente sintetizzato come un sostituto della morfina in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale,
                                                 1,2
grazie alle sue simili proprietà analgesiche .
Il metadone è utilizzato nei programmi di disintossicazione da oppioidi per sostituire la dipendenza da eroina, una droga illegale e a
breve azione. Possedendo il metadone un’azione più prolungata, è utilizzato per diminuire il desiderio di droga con lo scopo di aiutare
                                                                                   4
chi fa abuso di droga a sviluppare uno stile di vita libero dalle droghe di strada .
È disponibile come pastiglie o come soluzione liquida iniettabile per via parenterale, ma è più comunemente prescritto nella forma di
una miscela liquida per evitare la sensazione provata con la somministrazione per via endovenosa. Il metadone è prescritto su larga
                                                                                                                         2-5
scala e quindi esiste il pericolo che la droga arrivi sul mercato della strada di coloro che abusano di questa sostanza .
Gli effetti collaterali associati all’uso di metadone possono includere dipendenza fisiologica, calma, depressione respiratoria ed effetti
                                                                                                                                     2-4
sul cuore e sulla muscolatura. In caso di overdose ciò può causare stato di incoscienza, ipotensione, come e collasso circolatorio .
Il metadone è rapidamente assorbito dal tratto gastrointestinale e viene ampiamente metabolizzato nel fegato. Esso è metabolizzato
mediante mono- e di-N-demetilazione a metaboliti instabili che ciclizzano per dare 2-etilidene-1,5-dimetil-3,3-difenilpirrolidina (EDDP) e
                                             1,2,6
2-etil-5-metil-3,3-difenilpirrolina (EMDP) . Questi metabolici sono escreti nell’urina e nella bile. L’emi-vita dell(R,S)-metadone è di 15-
                                           7
60 ore, e 10-40 ore per l’®-metadone. Il metadone tal quale è il composto principale identificato nel test Evidence® Metadone.

PRINCIPIO
Il test Evidence® Metadone è un immunodosaggio competitivo in chemiluminescenza per la determinazione del metadone nel sangue
umano. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla metodica del DOA Array I WB Plus.

COMPOSIZIONE DEI REAGENTI
Fare riferimento alla sezione DOA Array I WB Plus per informazioni sulla composizione dei reagenti. Il substrato biochip è costituito da
anticorpi policlonali immobilizzati, generati in pecora specifici per il metadone.

MANIPOLAZIONE DEL MATERIALE
Per ulteriori informazioni sulle precauzioni, la composizione dei reagenti, la preparazione e la conservazione, la raccolta del campione
e la sua manipolazione, i materiali per il controllo di qualità e le procedure del dosaggio, fare riferimento alla sezione DOA Array I WB
Plus.

RISULTATI SEMI-QUANTITATIVI
I Calibratori Evidence® DOA Array I WB Plus Calibrators (EV3749) sono usati per determinare la concentrazione di metadone nei
campioni attraverso la comparazione con gli analiti primari target in quei calibratori.

SPECIFICITÁ
La specificità/cross-reattività del test Evidence® Metadone è stata valutata utilizzando una serie dose-risposta diluita in sangue umano
negativo sottoposto a screening.
Le percentuali di cross-reattività del Metadone e dei Metaboliti, come determinate dai Test Evidence® Metadone, sono iilustrate nella
Tabella 1.
I composti che danno una risposta negativa in base al test Evidence® Metadone sono illustratii in Tabella 2.
Sono stati verificati gli effetti di trigliceridi, lipidi, fattore reumatoide, emoglobina e bilirubina per stabilire il livello al quale le sostanze
interferenti provocano un aumento o una diminuzione delle Prestazioni del Dosaggio del Metadone come da Tabella 3.

Tabella 1. Cross reattività di composti metadone
Sostanza                         % Cross reattività
Metadone HCl                            100
EDDP
Metadone                                          10
Morfina                                           10
Codeina                                           10
Fenciclidina                                      10
Benzoilecognina                                   10
         9
11-nor-∆ -THC-COOH                                10

Tabella 3. Sostanze interferenti che danno una risposta negativa

 Sostanza                                 Concentrazione                        % Recupero
 Trigliceridi                                 15 g/L                               107.0
 Lipidi                                       20 g/L                               92.4
 Fattore Reumatoide                          100 IU/L                               97
 Emoglobina                                   10 g/L                               100.1
 Bilirubina                                  0.15 g/L                              109.1

LIMITAZIONI
• Altre sostanze non elencate possono interferire con questo test.

RANGE TIPICO DEL DOSAGGIO
Range del dosaggio Metadone: 0-120 ng/mL
Attenzione i singoli range dei batch dei calibratori possono variare leggermente

RISULTATI DI PRESTAZIONI SPECIFICHE

Limite di Rilevazione
Il limite di rilevazione dei test Evidence® Metadone, è 0.10 ng/mL* Ciò rappresenta la concentrazione più bassa di Metadone che
possa distinguersi dallo zero.
* Equivalente a 0.41 ng/ml di Metadone in un campione intero.

Precisione
I risultati di precisione intra-dosaggio sono stati determinati dosando tre campioni in 20 replicati in un’unica seduta. I dati sono
presentati in Tabella 4.

Tabella 4. Analisi di Precisione

                                                                       precisione Intra-Dosaggio
                                                               Livello 1      Livello 2      Livello 3
                                     Concentrazione              10.81          26.53          42.02
                                        (ng/mL)
                                          %CV                    12.0             10.4             13.7

BIBLIOGRAFIA
1. Simpson D, Braithwaite R A, Jarvie D R, Stewart M J, Waker S, Watson I W ad Widdop B, Screening for drugs di abuse (II):
   cannabinoids, lysergic acid diethylamide, buprenorphine, methodone, barbiturates, benzodiazepines and other drugs, Ann Clinn
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2. Widdop B. Drugs of Abuse. In: Wind D. (ed.) The immunoassay handbook, second edition, Nature Publishing Group, London
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   methadone in man and in the rat, J Med Chem, 1971: 14, 194-7.
7. Couper F.J., Logan B.K. Drugs and Human Performance Fact Sheets, Report from the National Highway Traffic Safety
   Administration, Washington DC. April 2004, page 55.

                                                                     19
TEST OPPIACEI (OPIAT)
FINALITÁ D’USO
Il test Evidence® Oppiacei è stato progettato per essere usato solo sull’analizzatore Evidence® per la determinazione semi-
quantitativa degli oppiacei nel sangue umano.

Questo test fornisce solo un risultato preliminare del test. Per ottenere una conferma analitica deve essere utilizzata una
metodica chimica alternativa più specifica. La Gas Cromatografia/Spettrometria di Massa (GC/MS) è il metodo di conferma di
riferimento. Una considerazione clinica ed un giudizio professionale dovrebbero essere applicati ad ogni risultato deI test per
le droghe d’abuso, in particolare quando si ha a che fare con risultati già positivi in precedenza.

IMPORTANZA CLINICA
La morfina e la codeina sono oppiacei, droghe analgesiche ottenute dal papavero. La morfina è uno degli analgesici più diffusi per il
controllo di dolori violenti. L’eroina e l’idrocodone sono derivati semisintetici della morfina e della codeina ma sono più correttamente
classificati come oppioidi. Queste droghe sono in grado di deprimere potentemente il sistema nervoso centrale con effetti quali il
                                                                    1,2,3
sollievo dal dolore, uno stato euforico sognante, narcosi e apatia .
L’uso illegale di oppiacei rimane un grosso problema. L’uso continuato può portare a tolleranza e dipendenza fisica. L’eroina è il
derivato più comunemente abusato ed è 2-3 volte più potente della morfina. Possedendo gruppi acetilici aggiuntivi penetra più
facilmente la barriera emato-encefalica rispetto alla morfina. I tossicomani possono assumere eroina mediante iniezione endovenosa,
                                             4,5,6
inalazione (‘sniffare’) o attraverso il fumo      .
L’intossicazione da oppiacei può causare depressione respiratoria, restringimento delle pupille e spesso coma profondo. L’overdose
                                                                                   2
provocata da iniezione endovenosa può provocare la morte in pochi minuti . Il test di campioni di urine è divenuto sempre più
                                                                                                 8
necessario per monitorare l’abuso di oppiacei da parte di individui già noti o individui sospetti .
La concentrazione di morfina nel plasma declina rapidamente entro i primi 10 minuti di somministrazione endovenosa a causa della
distribuzione nei tessuti ed al metabolismo. Solo il 7% della dose somministrata per endovena rimane nel circolo generali dopo 6
minuti. L’emi-vita di eliminazione della morfina è 177 minuti. La morfina è un metabolita comune a diverse droghe d’abuso appartenenti
a questa categoria. Ad esempio, l’eroina è metabolizzata nell’uomo in 6-mono-acetilmorfina (6-MAM) attraverso processi chimici ed
                                                                                                     1
enzimatici ed è quindi ulteriormente metabolizzata rapidamente in morfina e coniugati della morfina. Il test per gli oppiacei Evidence è
diretto contro la morfina.
PRINCIPIO
Il test Evidence® Oppiacei è un immunodosaggio competitivo in chemiluminescenza per la determinazione di oppiacei nel sangue
umano. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla metodica del DOA Array I WB Plus.

COMPOSIZIONE DEI REAGENTI
Fare riferimento alla metodica DOA Array I WB Plus per informazioni sulla composizione dei reagenti. Il substrato biochip è costituito
da anticorpi policlonali immobilizzati, generati in pecora specifici per la morfina.

MANIPOLAZIONE DEL MATERIALE
Per ulteriori informazioni sulle precauzioni, la composizione dei reagenti, la preparazione e la conservazione, la raccolta del campione
e la sua manipolazione, i materiali per il controllo di qualità e le procedure del dosaggio, fare riferimento alla sezione DOA I URN P .

RISULTATI SEMI-QUANTITATIVI
I Calibratori Evidence® DOA Array I WB Plus Calibrators (EV3749) sono usati per determinare la concentrazione di morfina nei
campioni attraverso la comparazione con gli analiti primari target in quei calibratori

SPECIFICITÁ
La specificità/cross-reattività del test Evidence® Oppiacei è stata valutata utilizzando una serie dose-risposta diluita in sangue umano
negativo sottoposto a screening.
La percentuale di cross-reattività degli Oppiacei, come determinata dal Test Evidence® Oppiacei, è illustrata nella Tabella 1.
I composti che danno una risposta negativa in base al test Evidence® Oppiacei sono illustrati in Tabella 2.
Sono stati verificati gli effetti di trigliceridi, lipidi, fattore reumatoide, emoglobina e bilirubina per stabilire il livello al quale le sostanze
interferenti provocano un aumento o una diminuzione delle Prestazioni del Dosaggio degli Oppiacei come da Tabella 3.

Tabella 1. Cross reattività di composti degli oppiacei
Sostanza                         % Cross reattività
Morfina                                 100
6-MAM                                   1214
Codeina                                106.6
Morfina-3-glucuronide                   16.2
Idromorfone                             27.2
Idrocodone                                6
Diidrocodeina                             5

Tabella 2. Concentrazioni di composti che danno una
           risposta negativa
Sostanza                      Concentrazione (µg/mL)
d-Amfetamina                               10
                                                                        20
(+) Metamfetamina                                 10
MDA                                               10
MDMA                                              10
Oxazepam                                          10
Lorazepam                                         10
Metadone                                          10
Morfina                                           10
Codeina                                           10
Fenciclidina                                      10
Benzoilecognina                                   10
         9
11-nor-∆ -THC-COOH                                10

Tabella 3. Sostanze interferenti che danno una risposta negativa

 Sostanza                                 Concentrazione                        % Recupero
 Trigliceridi                                 15 g/L                               107.0
 Lipidi                                       20 g/L                               92.4
 Fattore Reumatoide                          100 IU/L                              99.6
 Emoglobina                                   10 g/L                               99.7
 Bilirubina                                  0.15 g/L                              108.7

LIMITAZIONI
• Altre sostanze non elencate possono interferire con questo test.

RANGE TIPICO DEL DOSAGGIO
Range del dosaggio degli Oppiacei : 0-400 ng/mL
Attenzione i singoli range dei batch dei calibratori possono variare leggermente

RISULTATI DI PRESTAZIONI SPECIFICHE

Limite di Rilevazione
Il limite di rilevazione dei test Evidence® Oppiacei, è 0.05 ng/mL* Ciò rappresenta la concentrazione più bassa di Oppiacei che possa
distinguersi dallo zero.
* Equivalente a 0.22 ng/ml di Morfina in un campione intero.

Precisione
I risultati di precisione intra-dosaggio sono stati determinati dosando tre campioni in 20 replicati in un’unica seduta. I dati sono
presentati in Tabella 4.

Tabella 4. Analisi di Precisione

                                                                       precisione Intra-Dosaggio
                                                               Livello 1      Livello 2      Livello 3
                                     Concentrazione              16.33          30.35          45.23
                                        (ng/mL)
                                          %CV                    17.7             14.6             17.6

BIBLIOGRAFIA
1. Kwong T.C., Chamberlain R.T., Frederick D.L., Kapur B. and Sunshine I. (1988). Critical issues in urinalysis of abused substances:
   report of the substance-abuse testing committee. Clin. Chem. 34(3):605-32.
2. Joseph D.E., (Ed.) (2005) Drugs of Abuse. Published by the Drug Enforcement Administration, U.S. Deparment of Justice.
3. Ling W., Wesson D.R. (1990) Drugs of Abuse-opiates .West. J. Med. 152(5):565-72.
4. Kaiko R.F., Wallenstein S.L., Rogers A., Heindrich G. 3rd, Houde R.W. (1979) Relative analgesic potency of intramuscular heroin
   and morphine in cancer patients with postoperative pain: a preliminary report. NIDA Res. Monogr. 27:254-60.
5. Couper F.J., Logan B.K. Drugs and Human Performance Fact Sheets, Report from the National Highway Traffic Safety
   Administration, Washington DC. April 2004, page 74.
6. Widdop B. Drugs of Abuse In: Wild D. (ed.) The immunoassay handbook, second edition, Nature Publishing Group, London,
   Basingstoke, New York, 2001; 781-816.
7. Darke S., Zador D. (1996) Fatal Heroin „Overdose“: A Review. Addiction. 91(12): 1765-1772.
8. Moore F.M.L. and Simpson D. (1989) Detection of opiates in urine: a cost-effective low risk immunoassay procedure. Med. Lab.
   Sci. 46(4):309-312.

                                                                     21
TEST FENCICLIDINA (PCP)
FINALITÁ D’USO
Il test Evidence® Fenciclidina è stato progettato per essere usato solo sull’analizzatore Evidence® per la determinazione semi-
quantitativa della fenciclidina nel sangue umano.

Questo test fornisce solo un risultato preliminare del test. Per ottenere una conferma analitica deve essere utilizzata una
metodica chimica alternativa più specifica. La Gas Cromatografia/Spettrometria di Massa (GC/MS) è il metodo di conferma di
riferimento. Una considerazione clinica ed un giudizio professionale dovrebbero essere applicati ad ogni risultato deI test per
le droghe d’abuso, in particolare quando si ha a che fare con risultati già positivi in precedenza.

IMPORTANZA CLINICA
                                                                                            1,2
La fenciclidina, 1-fenilcicloesilpiperidina, è anche nota come PCP o ‘polvere d’angelo’ . È una droga sintetica sviluppatasi negli anni
’50 come sostanza anestetica ed analgesica, ma eliminata dal mercato a causa delle sue proprietà allucinogene e delle reazioni
                                                                                       3,4,5
comportamentali imprevedibili che compaiono in seguito al suo impiego in anestesia .
La fenciclidina è oggi legittimamente utilizzata come tranquillante per uso veterinario; tuttavia, negli anni ’60 essa è divenuta una
                                                                                                                                          1,3
popolare droga ricreazionale con una sua diffusione nelle strade, spesso causa di incidenti per intossicazioni da overdose e morte . I
                                                                                           5
suoi effetti tossici includono: ipertensione, agitazione, coma e depressione respiratoria .
La fenciclidina può essere fumata in sigarette mescolandola con tabacco o marijuana, inalata con il naso (‘sniffata’), somministrata per
                                          3,5
via endovenosa o assunta oralmente . È ritenuta una droga d’abuso a causa dei suoi effetti euforizzanti ed allucinogeni. Tuttavia,
questi effetti possono diventare alquanto intermittenti, con cambiamenti di comportamento che alternano atteggiamenti stravaganti a
         4                                                                                                         3
violenza . L’effetto di fenciclidina può variare a seconda della dose assunta e di precedenti nell’uso della droga .
La fenciclidina viene idrossilata e poi glucoronidata ed i suoi metaboliti sono eliminati nelle urine. Fino al 15% di fenciclidina è eliminata
                        6                                                                            8
come tale nelle urine . L’emi-vita della PCP si aggira intorno a 7-46 ore con una media di 21 ore .
Il test Evidence® Fenciclidina è un test per la molecola parentale 1-fenilcicloesilpiperidina. Poche sono le sostanze che cross-
                                                 7
reagiscono con la PCP negli immunodosaggi .

PRINCIPIO
Il test Evidence® Fenciclidina è un immunodosaggio competitivo in chemiluminescenza per la determinazione della fenciclidina nel
sangue umano. Per ulteriori informazioni, fare riferimento alla metodica del DOA Array I WB Plus.

COMPOSIZIONE DEI REAGENTI
Fare riferimento alla sezione DOA Array I WB Plus per informazioni sulla composizione dei reagenti. Il substrato biochip è costituito da
anticorpi policlonali immobilizzati, generati in pecora specifici per la fenciclidina.

MANIPOLAZIONE DEL MATERIALE
Per ulteriori informazioni sulle precauzioni, la composizione dei reagenti, la preparazione e la conservazione, la raccolta del campione
e la sua manipolazione,i materiali per il controllo di qualità e le procedure del dosaggio, fare riferimento alla sezione DOA Array I WB
Plus.

RISULTATI SEMI-QUANTITATIVI
I Calibratori Evidence® DOA Array I WB Plus Calibrators (EV3749) sono usati per determinare la concentrazione di morfina nei
campioni attraverso la comparazione con gli analiti primari target in quei calibratori.

SPECIFICITÁ
La specificità/cross-reattività del test Evidence® Fenciclidina è stata valutata utilizzando una serie dose-risposta diluita in sangue
umano negativo sottoposto a screening.
La percentuale di cross-reattività dei composti della classe PCP, come determinata dal Test Evidence® PCP, è illustrata nella Tabella
1.
I composti che danno una risposta negativa in base al test Evidence® PCP sono illustrati in Tabella 2.
Sono stati verificati gli effetti di trigliceridi, lipidi, fattore reumatoide, emoglobina e bilirubina per stabilire il livello al quale le sostanze
interferenti provocano un aumento o una diminuzione delle Prestazioni del Dosaggio della PCP come da Tabella 3.

Tabella 1. Cross reattività dei composti della PCP
Sostanza                          % Cross reattività
Fenciclidina                            100
Destrometorfano                         0.1

Tabella 2. Concentrazioni di composti che danno una
           risposta negativa
Sostanza                      Concentrazione (µg/mL)
d-Amfetamina                               10
(+) Metamfetamina                          10
MDA                                        10
MDMA                                       10
Oxazepam                                   10
Lorazepam                                  10
Metadone                                   10
                                                                        22
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