Donatella Pagliacci Azienda Toscana Nordovest Zone Val di Cornia-Bassa Val di Cecina - SVILUPPARE IL SUPPORTO AL SELF MANAGEMENT IN TOSCANA: DA ...

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Donatella Pagliacci Azienda Toscana Nordovest Zone Val di Cornia-Bassa Val di Cecina - SVILUPPARE IL SUPPORTO AL SELF MANAGEMENT IN TOSCANA: DA ...
S V I LU P PA R E I L S U P P O R TO
AL SELF MANAGEMENT IN
TO S C A N A : DA ES P E R I E N Z E
P I LOTA A U N A
P R O S P E T T I VA D I S I S T E M A

Donatella Pagliacci
Azienda Toscana Nordovest
Zone Val di Cornia-Bassa Val di
Cecina
Donatella Pagliacci Azienda Toscana Nordovest Zone Val di Cornia-Bassa Val di Cecina - SVILUPPARE IL SUPPORTO AL SELF MANAGEMENT IN TOSCANA: DA ...
Esperienza pilota con programmi di
   gruppo EB per sostegno all’autogestione
Contesto programmatorio:
 ◦ Pianificazione regionale 2008-2010, Progetto regionale sanità
   iniziativa (applicazione Chronic Care Model al contesto toscano),
   sviluppo di modelli e strumenti di supporto al self management
Contesto organizzativo:
 ◦ Cure primarie
 ◦ Moduli sanità iniziativa (circa 10.000 abitanti seguiti da MMG con
   supporto di personale infermieristico dedicato)
 ◦ Definizione di percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali per 4
   patologie
 ◦ Affidamento all’infermiere del ruolo di case manager e supporto
   all’autogestione
Donatella Pagliacci Azienda Toscana Nordovest Zone Val di Cornia-Bassa Val di Cecina - SVILUPPARE IL SUPPORTO AL SELF MANAGEMENT IN TOSCANA: DA ...
Esperienza pilota con programmi di
gruppo EB per sostegno all’autogestione
(segue)
Contesto tecnico-culturale:
 ◦ Scarsa chiarezza modello concettuale e operativo sul self
   management
 ◦ Non individuati metodi e strumenti strutturati e EB
 ◦ Enfasi su auto-cura e aderenza
Donatella Pagliacci Azienda Toscana Nordovest Zone Val di Cornia-Bassa Val di Cecina - SVILUPPARE IL SUPPORTO AL SELF MANAGEMENT IN TOSCANA: DA ...
Obiettivi dell’autogestione

L’obiettivo del supporto al self management è quello di rendere i
pazienti capaci di svolgere tre compiti principali :
Gestione medica della propria condizione;
Svolgere le normali attività e mantenere il proprio ruolo sociale;
Gestire l’impatto emotivo e i problemi di adattamento che sono
associati con lo sviluppo di condizioni croniche
(adattato: da Lorig & Holman 2003)
L’avvio dell’esperienza

Da 2011 a 2013
◦ Scelta del modello Stanford (CDSMP e DSMP)
◦ Traduzione e adattamento Manuali
◦ Formazione formatori
◦ Attivazione di seminari rivolti a persone seguite
  dagli ambulatori infermieristici della sanità iniziativa
  nelle Aziende di Livorno, Siena, Prato e in seguito
  anche Firenze
Scelta del modello

Perché i Programmi Stanford?

evidence based
programma“generalista”
programmi specifici (diabete)
“peer education”
“globale”
Basato su Teoria cognitiva
sociale e self-efficacy
Il Chronic Disease Self Management
Program (CDSMP)

  üSeminario per 12-18 partecipanti, 6 sessioni
  settimanali di 2,30 h; 2 conduttori (operatori o
  “laici/pari”) adeguatamente formati ed in possesso
  di un Manuale per conduttori
  üFa parte della “suite” di programmi di
  autogestione sviluppati dal Patient Education
  Research Center di Stanford
  üE’ stato originariamente sviluppato e testato in
  due lingue (inglese e spagnolo) e in due formati
  (piccolo gruppo e Internet)
Disseminazione dei Programmi in Toscana
                (periodo Nov 2010-Giu 2013)
                                           2 formatori, 8
25 formatori,                              conduttori (5
70 conduttori                              “pari”), 10 Corsi
(5 pari) 1330                              156
partecipanti                               partecipanti

                                             40 conduttori, 17
                                                 Corsi, 160
                                               partecipanti

17 Formatori, 38 Corsi ,
   572 partecipanti
                                        6 Formatori, 22
                                        conduttori, 44 corsi
                                        442 partecipanti
Chi sono i partecipanti? Che valutazione
  danno del Programma?

 •Arruolamento nella sanità d’iniziativa o attraverso Associazioni,
 •Età media: 60 (DSMP)/63 anni (CDSMP)
 •Anni istruzione: ca.9*
 • 2/3 femmine, 1/3 maschi

                                  valutazione media (scala 0-7)

Il seminario aiuterà la comunicazione con medici
                e operatori sanitari
Ho in programma di mettere in atto almeno una
     capacità apprese nel prossimo mese*
    Dopo aver seguito il seminario ho maggiore
 fiducia nella mia capacità di gestire la malattia…
                                                   0,0   1,0   2,0    3,0    4,0    5,0     6,0   7,0

                                                                     * Dati USL 6 Livorno
L’esperienza: punti di forza e limiti

-Mandato poco chiaro: pilota? strutturale?
-Non definiti obiettivi, durata, step di condivisione
 e valutazione
-Non definito protocollo di valutazione

-Feedback da parte dei partecipanti
-Motivazione e auto-efficacia conduttori
-Esperienza strutturata e monitorata con database
 di minima
Esperienza Progetto CCM

Contesto programmatorio: revisione modello sanità iniziativa
con superamento modello per patologia e revisione
stratificazione pazienti, necessità dichiarata dal sistema di
potenziare le azioni di self management
Contesto organizzativo: aumentata integrazione tra cure
primarie e cure specialistiche (soprattutto nel percorso diabete),
affermato il ruolo del personale infermieristico e delle altre
professioni tecnico sanitarie nel team
Contesto tecnico-culturale : evoluzione culturale sul self
management e sulla necessità di “mettere a sistema” sia dal
punto di vista del metodo, che dei contenuti
Il self-management per la persona con diabete.
Dalla progettualità alla pianificazione e implementazione strutturata dei
                         programmi di educazione

 Progetto « Un intervento di implementazione strutturata e sistematica di educazione della persona
  diabetica: agire su alimentazione, attività fisica e gestione auto-efficace della malattia cronica per
incidere sul controllo del peso degli indicatori di malattia» finanziato dal Ministero della Salute - CCM
UO                                 UO
    1                                  3
                                                 AZIONE         Il processo
        ADATTAMENTO DEL                      PROGRAMMATICA:
            MANUALE                         IMPLEMENTAZIONE
                                              SISTEMATICA E
                                            STRUTTURATA DEL
                                               Diabetes Self
                                           Management Program
                                                                   UO
                                                                    4
                                                                            Monitoraggio
Alimentazione       Attività fisica                                       (3, 6 e 12 mesi)
                                               PA Bolzano
                                                12 CORSI                      e Analisi

  UO
                                                 Toscana
   2                                            40 CORSI

          “SUSSIDIARIO”                         Basilicata
                                                20 CORSI
Monitoraggio
Monitoraggio
I seminari svolti (N)

                                      Totale
                                       76

                        3 in lingua
                         tedesca
Monitoraggio

                Baseline      Dopo 3 mesi        Dopo 6 mesi           Dopo 12 mesi

Le dimensioni indagate
 •   Stato di salute*
 •   Alimentazione                     Le scale utilizzate per la rilevazione sono state sviluppate da:
 •   Esercizio fisico                  • Patient Education research Center – University of Stanford
 •   Autogestione                         (http://patienteducation.stanford.edu/research/)
 •   Assistenza sanitaria*             • Consorzio PREDIMED (Martínez-González MÁ et al, 2012)
 •   Vita di tutti i giorni            • Laboratorio Management e Sanità, Scuola Superiore Sant’Anna
 •   Autoefficacia
 •   Benessere mentale*
L’esperienza: punti di forza e limiti

-mandato chiaro:output definiti
-definiti obiettivi, durata, step di condivisione e
 valutazione
-definito protocollo di valutazione
-pluricentrico
-multidisciplinare
-interistituzionale, coinvolta Università

-Limitato a diabete
Da esperienze pilota a una prospettiva
di sistema

Prospettiva di sistema
 ◦ Standardizzazione linguaggio, contenuti, metodi
 ◦ Programmi strutturati e sostenuti da:
  ◦ evidenza
  ◦ modello formativo efficace
◦ Definire l’infrastruttura, organizzazione e ruoli
◦ Programmare la sostenibilità
◦ Monitorare/valutare
Infrastruttura per erogare il programma e
sistema attivo di promozione

                                                       logistica
               marketing
                sociale

 facilità di
 iscrizione                            disponibilità         formazione
   sedi e                               conduttori
   tempi
 accessibili
                      Offerta attiva
                       nei punti di
                        contatto
Infrastruttura per erogare il programma e
sistema attivo di promozione

                    In quali percorsi si inseriscono?
                    In quali setting: cure primarie,
                    ambulatori specialistici, continuità
                    ospedale-territorio?
                    Da parte di quali operatori?
   Offerta attiva
    nei punti di
                    A chi?
     contatto       Con quali strumenti?
                    Con quale indicazione per
                    l’iscrizione
Infrastruttura per erogare il programma e
sistema attivo di promozione

                         Marketing interno
                         • ampliare la base di conoscenza e
                           sostegno tra servizi e operatori:
                           formazione, informazione,
                         • coinvolgere associazioni
     marketing sociale

                         Marketing esterno
                             - testimonials e passaparola
                             - uso di canali di
                             diffusione/comunicazione
Infrastruttura per erogare il programma e
sistema attivo di promozione

                      - (numero verde/iscrizione
                        online)
                      - Prossimità
       facilità di    - Programmazione standard
       iscrizione     - Programmazione on demand
      sedi e tempi    - Sedi comunitarie
       accessibili        - adeguate e costanti nel
                             tempo e visibili
                          - Calendario adattato a
                             necessità dei
                             partecipanti
Infrastruttura per erogare il programma e
sistema attivo di promozione

                    Se operatori:
                         inserimento nei piani formazione
                         inserimento nei piani di lavoro
    disponibilità
     conduttori     Se laici:
                         coinvolgimento formale
                         criteri coinvolgimento
                         formazione
                         sostegno e incentivazione
Infrastruttura per erogare il programma e
sistema attivo di promozione

Programmazione formazione per
coprire fabbisogno
Qualità formatori
                                 formazione
Infrastruttura per erogare il programma e
sistema attivo di promozione

                         Staff dedicato al supporto
                         organizzativo-logistico:
                         -materiale di promozione
                         - Allestimento sedi
        Organizzazione
           logistica
SOSTENIBILITA’

                                Dal punto di vista clinico i risultati sono
                                modesti, ma possono avere un significato
                                in termini di sanità pubblica per l’impatto
                                cumulativo di piccoli cambiamenti a
                                livello di popolazione e di comunità. (cit)

                                La letteratura indica il potenziale
                                risparmio o la “neutralità” dei programmi
                                rispetto al consumo di risorse
                                Scala di diffusione-à impegno risorse

http://hse.ie/eng/health/hl/selfmanagement/
Potenzialità

               In ogni caso, per poter pienamente
               realizzare i potenziali benefici di questi
               programmi            di      educazione
               all’autogestione basati sul piccolo
               gruppo, essi dovrebbero essere
               pienamente integrati nei percorsi
               clinici per le persone che vivono
               patologie croniche- come standard di
               cura (Philips et al, 2010).
               I programmi di autogestione di per se
               stessi hanno un’efficacia limitata se
               sono isolati dal flusso dei servizi
               sanitari (De Silva 2011; Battersby et al,
               2010)
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