Domande e risposte Iniziativa Spotlight UE-ONU per eliminare tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze

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Commissione europea - Scheda informativa

Domande e risposte Iniziativa Spotlight UE-ONU per eliminare tutte le forme
di violenza contro le donne e le ragazze

Bruxelles, 26 septembre 2019

Cos'è l'iniziativa Spotlight UE-ONU per eliminare la violenza contro le donne e le ragazze?
In settembre 2017 l'UE e l'ONU hanno varato un ambizioso partenariato comune a livello globale per
eliminare tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze. Il partenariato mira a mobilitare
l'impegno dei leader politici per contribuire a realizzare gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), più
precisamente l'obiettivo 5 in materia di uguaglianza di genere e l'obiettivo 16 relativo a società
inclusive e pacifiche. L'iniziativa costruisce nuovi partenariati che coinvolgono diverse parti interessate
e fornisce un sostegno mirato su ampia scala dotato di un apposito finanziamento iniziale dell'UE pari a
500 milioni di €.
L'iniziativa intende porre fine a tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze, prendendo di
mira quelle più diffuse e che generano disuguaglianza di genere nel mondo.
L'iniziativa Spotlight erogherà investimenti mirati su ampia scala in Asia, Africa, America latina, Pacifico
e Caraibi, al fine di realizzare miglioramenti significativi nelle vite delle donne e delle ragazze.
Quali sono le forme di violenza e i paesi interessati dall'iniziativa Spotlight nel mondo?
In Africa, Spotlight mira a eliminare la violenza sessuale e di genere, comprese le pratiche dannose. Il
programma, con una dotazione di 250 milioni di €, è in corso di attuazione in Liberia, Malawi, Mali,
Mozambico, Niger, Nigeria, Uganda e Zimbabwe. Esso comprenderà anche una componente regionale
volta a potenziare le iniziative esistenti per lottare contro le mutilazioni genitali femminili e il
matrimonio infantile, oltre ad attività comuni con l'Unione africana.
In Asia, l'iniziativa Spotlight intende porre fine alla tratta delle donne e allo sfruttamento della
manodopera. Il programma "Safe and Fair", con una dotazione di 25 milioni di € e attuato
dall'Organizzazione internazionale del lavoro e da UN Women, mira a garantire la sicurezza e l'equità
della migrazione di manodopera per tutte le donne nella regione dell'ASEAN. Esso si concentra sui
paesi di origine (Cambogia, Indonesia, Laos, Myanmar, Filippine, Vietnam) e nei paesi di destinazione
(Brunei Darussalam, Malaysia, Singapore e Thailandia).
Sono inoltre stanziati 32 milioni di € a favore di progetti che mirano ad affrontare la violenza di genere
nelle "crisi dimenticate". L'iniziativa è in corso di attuazione e include attività in Yemen, Iraq e
Palestina, Bangladesh, Camerun, Sudan e Ciad, Ghana, Liberia e Mali.
In America latina, l'iniziativa, con una dotazione 50 milioni di €, intende eliminare mediante
programmi mirati il femminicidio in Argentina, El Salvador, Guatemala, Honduras e Messico nonché a
rafforzare le reti regionali.
Il programma regionale Spotlight nel Pacifico, varato nel marzo scorso con una dotazione di 50 milioni
di €, mira a porre fine alla violenza domestica nella regione.
Esso sarà seguito da azioni intese ad affrontare la violenza domestica nella regione dei Caraibi, con
una dotazione di 50 milioni di €. I paesi selezionati sono Haiti, Giamaica, Grenada, Belize, Guyana
nonché Trinidad e Tobago
Perché l'iniziativa Spotlight si concentra oggi sulla regione del Pacifico e perché sulla
violenza domestica?
I Family Health and Safety studies (FHSS) condotti dall'UNFPA in 11 paesi del Pacifico mostrano
l'elevato tasso di violenza contro le donne e le ragazze nella regione: per es. il 68 % delle donne a
Kiribati e il 64 % a Fiji e nelle Isole Salomone subiscono una violenza fisica o sessuale da parte di un
partner intimo nel corso della vita. A Timor Leste, uno studio sulla prevalenza condotto dall'Asia
Foundation nel 2016 ha rilevato che il 59 % delle donne ha subito violenza fisica o sessuale da parte di
un partner intimo nel corso della vita [1]. Nelle Isole Salomone il 37 % delle donne riferisce di aver
subito abusi sessuali prima dell'età di 15 anni. Solitamente i colpevoli sono il compagno (36 %), un
estraneo (24 %), un membro della famiglia (20 %) o un amico maschio della famiglia (16 %). Molti
incidenti di violenza sessuale riguardano ragazze giovani e bambine che vivono con una famiglia
estesa, particolarmente vulnerabili agli abusi sessuali, per es. le bambine delle isole periferiche inviate
nei centri urbani per completare gli studi secondari.
L'obiettivo quindi è intervenire per prevenire la violenza contro le donne e le ragazze affrontando le
radici profonde della disuguaglianza di genere e della violenza, con attività quali la promozione delle
politiche e delle riforme legislative eventualmente necessarie nonché l'applicazione della legge, la
prevenzione attraverso l'educazione formale e informale, il dialogo e le iniziative basati sulla comunità
che coinvolgano gli uomini, in particolare i leader tradizionali e le organizzazioni di ispirazione religiosa;
l'accesso a servizi di qualità (servizi sociali e sanitari, di polizia e di giustizia) per le vittime; la
formazione e la creazione di capacità destinate a insegnanti, avvocati, operatori sociali, forze di polizia,
funzionari pubblici e campagne mediatiche intese a modificare la percezione.
Il programma ha una dotazione di 50 milioni di €.
Perché l'iniziativa Spotlight si concentra oggi sull'Africa e perché sulle mutilazioni genitali
femminili e sul matrimonio infantile?
Le mutilazioni genitali femminili e il matrimonio infantile hanno raggiunto livelli epidemici in Africa. La
prassi delle mutilazioni genitali femminili è stata documentata in 30 paesi, principalmente in Africa.
Sulla base di una valutazione rigorosa dei criteri, per l'iniziativa Spotlight sono stati selezionati i
seguenti paesi: Liberia, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Nigeria, Uganda e Zimbabwe.
Perché l'iniziativa Spotlight si concentra sul femminicidio in America latina?
Il femminicidio ha raggiunto livelli epidemici in America latina. Nella regione si trovano 14 dei 25 paesi
con i più elevati tassi di femminicidio al mondo, in cui ogni giorno 12 donne sono assassinate.
L'iniziativa Spotlight in America latina si concentrerà sull'eliminazione del femminicidio in 5 paesi:
Argentina, El Salvador, Guatemala, Honduras e Messico. Questi paesi sono stati selezionati in base a
criteri concordati, come il livello di diffusione del femminicidio nel paese, e a criteri secondari in base ai
quali si è valutato l'impegno del governo riguardo alla questione. Un ulteriore criterio era la presenza di
un ambiente favorevole, incluse capacità sufficienti nella società civile a livello nazionale e tra i partner.
Nel 2016 si sono registrati 254 femminicidi in Argentina, 349 in El Salvador, 211 in Guatemala, 466 in
Honduras e 2 813 in Messico.
Si tratta della forma di violenza contro le donne più diffusa nella regione. Il 98 % dei femminicidi nella
regione resta impunito.
Cosa sono le mutilazioni genitali femminili?
La mutilazione genitale femminile consiste nell'asportazione (parziale o totale) dei genitali femminili
esterni e in altre lesioni agli stessi senza ragioni mediche. L'UE contribuisce a eliminare globalmente le
mutilazioni genitali femminili e l'escissione.
L'UE ha partecipato attivamente alla cooperazione internazionale per promuovere l'eliminazione delle
mutilazioni genitali femminili e dell'escissione. Le mutilazioni genitali femminili e l'escissione sono
oggetto dei dialoghi politici e in materia di diritti umani con i paesi partner e dei dialoghi annuali con le
organizzazioni della società civile.
Il matrimonio infantile
Circa 700 milioni di ragazze e donne attualmente viventi sono state spose bambine e ulteriori 280
milioni di ragazze attualmente viventi saranno sposate entro l'età di 18 anni se non si affronta
urgentemente il problema. Per questo motivo il matrimonio infantile forzato è stato inserito negli
obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) come obiettivo 5 sull'uguaglianza di genere, di cui l'UE è fiera
paladina e sostenitrice, insieme a numerosi partner internazionali.
Cos'è il femminicidio?
Il femminicidio consiste nell'aggredire e uccidere una donna o una ragazza a causa del suo essere tale.
Esso affonda le radici nella disuguaglianza di genere, nelle norme sociali, culturali o religiose e in
atteggiamenti radicati nelle società tradizionali.
Quali sono le azioni concrete dell'Unione europea contro la violenza di genere nei paesi in
via di sviluppo?
L'Unione europea è fermamente impegnata a favore della parità di genere, dell'emancipazione delle
donne di ogni età e dell'eliminazione di tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze in tutto il
mondo. Il Consenso europeo sullo sviluppo ritiene che l'uguaglianza di genere e l'emancipazione
femminile costituiscano questioni trasversali per la cooperazione allo sviluppo dell'UE. L'Agenda 2030
ha risolutamente inserito l'uguaglianza di genere e l'emancipazione femminile al cuore degli OSS, non
solo attraverso l'obiettivo 5 a sé stante sull'uguaglianza di genere e l'obiettivo 16 sulle società
pacifiche, bensì anche come elemento trasversale essenziale per realizzare tutti e 17 gli obiettivi.
L'operato dell'UE è orientato dagli obiettivi chiave stabiliti dalla strategia globale dell'UE in materia di
politica estera e di sicurezza, il nuovo Consenso europeo sullo sviluppo e il piano d'azione dell'UE sulla
parità di genere II.
Il piano d'azione dell'UE sulla parità di genere 2016-2020 si è prefisso l'ambizioso obiettivo di integrare
tale dimensione nell'85 % di tutte le nuove iniziative dell'UE entro il 2020. Si registrano progressi
innegabili.
Lo scopo principale o rilevante del 92 % di tutte le nuove iniziative adottate nel settore della politica
estera dell'UE e del 60 % circa di tutte le nuove iniziative adottate nel quadro della cooperazione
internazionale e della politica di sviluppo dell'UE consiste nel promuovere la parità di genere e/o
l'emancipazione delle donne.
Le azioni finanziate dall'UE nel mondo includono a titolo indicativo:
   - il sostegno al programma congiunto UNFPA/UNICEF sull'abolizione delle mutilazioni genitali
     femminili in 16 paesi dell'Africa subsahariana, che mira a coinvolgere le organizzazioni della società
     civile, gli uomini e i ragazzi, i leader tradizionali, ecc. in modo da modificare le norme sociali alla
     base dell'ampia diffusione delle mutilazioni (12 milioni di €)
   - In Zambia un programma mirato a rafforzare la capacità istituzionale delle autorità nazionali per
     lottare contro la violenza sessuale e di genere e prevenirla, a modificare le norme sociali e la
     mentalità che generano discriminazione e violenza, oltre che a migliorare l'accesso a servizi
     integrati per le vittime (25 milioni di €)
   - Di recente l'UE ha annunciato un sostegno finanziario di 5 milioni di € per i vincitori del Premio
     Nobel per la pace 2018 Nadia Murad e Denis Mukwege, per i loro progetti concreti a favore delle
     donne vittime di violenza sessuale.In dicembre 2018 sono stati aggiudicati 5 progetti per lottare
     contro la violenza sessuale e di genere nelle regioni più periferiche e dove sono in corso crisi
     dimenticate, nell'ambito dell'invito globale a presentare proposte GPGC (32 milioni di € in totale).
     Le attività del progetto saranno realizzate in Bangladesh, Iraq, Palestina e Yemen, Camerun, Ciad,
     Ghana, Liberia, Mali e Sudan.
   - Nella regione del Pacifico, un programma regionale per lottare contro la violenza domestica (13
     milioni di €).
   - In America latina sono in corso due programmi faro sull'emancipazione delle donne e per porre fine
     alla violenza contro le donne e le ragazze, entrambi ritenuti fondamentali per lo sviluppo inclusivo
     e sostenibile della regione (nell'ambito dei programmi Eurosocial+ e Al Invest 5.0, 2016-2021, 32
     milioni di €).
   - In Uruguay un programma che istituisce sistemi di allerta rapida per il rischio di violenza di genere
     e per rafforzare il ruolo delle agenti di polizia.
   - In Argentina i programmi sono stati incentrati sull'adozione di strumenti intesi a prevenire i reati
     basati sul genere.
   - In Cile programmi intesi a potenziare e monitorare il piano di formazione degli agenti di pubblica
     sicurezza per modificare la percezione della violenza contro le donne e le ragazze come violenza
     familiare, diffusa e tollerata.
   - In Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama, un programma a sostegno
     dell'elaborazione di un piano regionale permanente per lottare contro la violenza di genere da
     parte del Consiglio dei ministri e della Commissione di sicurezza democratica del sistema di
     integrazione centroamericano.
  - In Perù un programma per istituire e realizzare l'osservatorio nazionale e gli osservatori regionali
    della violenza contro le donne.
Cosa fa l'ONU per eliminare e prevenire la violenza contro le donne e le ragazze?
   - Gli organismi dell'ONU continuano a sostenere gli Stati membri dell'ONU affinché compiano ulteriori
     progressi relativamente al quadro di riferimento giuridico e strategico mondiale per affrontare la
     violenza contro le donne e le ragazze.
   - Il Fondo fiduciario delle Nazioni Unite per porre fine alla violenza contro le donne, gestito da UN
Women per conto del sistema delle Nazioni Unite, fornisce un sostegno a metodi innovativi per
    arginare e prevenire il dilagare della violenza. Dalla sua introduzione il Fondo ha erogato
    sovvenzioni a 426 iniziative in 136 paesi, per un importo complessivo di 116 milioni di dollari.
  - La campagna UNiTE del Segretario generale delle Nazioni Unite volta a porre fine alla violenza
    contro le donne e le ragazze in tutto il mondo, fra le molte altre iniziative ha dato il via all'Orange
    Day, che il 25 di ogni mese segna una giornata di sensibilizzazione raccogliendo il sostegno di
    personaggi famosi e sportivi in Europa per altre iniziative di alto profilo intese a innalzare la
    consapevolezza circa la questione.
Bastano 500 milioni di € per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze nel mondo?
No. L'investimento iniziale dell'UE di 500 milioni di €, il più ingente impegno unico per eliminare la
violenza contro le donne di tutti i tempi, servirà ad avviare i finanziamenti di programmi innovativi in
grado di fare la differenza. Per realizzare l'obiettivo di sviluppo sostenibile 5 e sostenere la causa
Spotlight dovranno aderire altri attori e donatori. L'UE e l'ONU stanno compiendo un'ampia azione di
sensibilizzazione nei confronti di altri potenziali donatori affinché partecipino e conferiscano ulteriori
fondi, al fine di ampliare il numero di paesi e regioni da includere nell'iniziativa.
Quante donne e ragazze sono vittime di violenza?
La violenza contro le donne e le ragazze è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse e devastanti
ed è presente in tutto il mondo. Si ritiene che 35 % delle donne nel mondo abbia subito, a un certo
punto della vita, una violenza fisica e/o sessuale da parte del partner o una violenza sessuale da parte
di una persona diversa dal partner. In alcuni paesi il tasso si avvicina al 70 %.
Oltre 700 milioni di donne attualmente viventi sono state spose bambine in diverse parti del mondo. Di
queste, più di 1 su 3 prima dei quindici anni: si tratta di circa 250 milioni di ragazze.
Circa il 70 % di tutte le vittime del traffico di esseri umani a livello mondiale sono donne e ragazze.
Almeno 200 milioni di donne e ragazze in 30 paesi hanno subito mutilazioni genitali femminili.
Circa 120 milioni di ragazze in tutto il mondo, ossia una su 10, sono state obbligate a subire rapporti o
altri atti sessuali. Solitamente i colpevoli degli atti di violenza sessuale contro le ragazze sono mariti, o
ex-mariti, partner o fidanzati.
Quali sono le conseguenze della violenza contro le donne e le ragazze?
Per le donne e le ragazze gli impatti della violenza vanno dalle conseguenze immediate fino a quelle a
lungo termine per la salute fisica, sessuale e mentale, inclusa la morte.
A livello mondiale i costi personali, sociali ed economici sono inoltre enormi: da un maggior bisogno di
cure mediche e spese legali, fino alle perdite di produttività.
Quali sono le cause profonde della violenza contro le donne e le ragazze?
La violenza contro le donne e le ragazze è una questione complessa radicata nella disuguaglianza di
genere e nella discriminazione nonché nelle relazioni di potere asimmetriche fra uomini e donne,
presenti in varia misura in tutte le comunità del mondo.
Il modesto status economico e sociale delle donne incrementa il rischio di violenza cui possono essere
confrontate. Il potenziamento dell'indipendenza economica è importante per aiutare le sopravvissute a
uscire da relazioni di abuso.
La prevenzione deve costituire il nocciolo della lotta contro questa situazione. Tuttavia, nonostante
alcune pratiche promettenti, gli interventi preventivi restano attività modeste, frammentate e isolate,
dotate di risorse scarse e prive di valutazione d'impatto.
Esistono dati affidabili per dimostrare l'entità della violenza contro le donne e le ragazze?
Comprendere la misura, la natura e le conseguenze della violenza contro le donne e le ragazze è
importante per elaborare leggi, politiche e programmi. A tal fine gli Stati membri dell'UE e dell'ONU
hanno compiuto sforzi per raccogliere dati e compilare statistiche in relazione alla diffusione delle
diverse forme di violenza contro le donne e le ragazze, in particolare nella sfera domestica e intima.
La disponibilità dei dati relativi alla diffusione della violenza contro le donne e le ragazze resta tuttavia
disomogenea fra i paesi e al loro interno. La qualità, l'affidabilità e la comparabilità dei dati fra i paesi e
al loro interno resta una sfida.
Esistono quadri di riferimento giuridici e politici per porre fine alla violenza contro le donne
e le ragazze?
Si è registrato un notevole impulso per eliminare e prevenire tutte le forme di violenza contro le donne
e le ragazze. I governi hanno adottato accordi internazionali e regionali di livello strategico e giuridico,
quali la piattaforma d'azione di Pechino nel 1995 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Almeno 119 paesi hanno approvato leggi sulla violenza domestica, 125 dispongono di leggi sulle
molestie sessuali e 52 hanno elaborato leggi sullo stupro coniugale.
L'iniziativa Spotlight farà tesoro di questi progressi per contribuire a eliminare la violenza contro le
donne e le ragazze.
Quali sono le novità dei programmi dell'iniziativa Spotlight?
È stato dimostrato in diversi studi che programmi correttamente elaborati e di ampio respiro in grado
di raggiungere le donne e le ragazze nelle situazioni di maggiore marginalizzazione possono risultare
efficaci nell'eliminazione della violenza. Ogni programma per paese dell'iniziativa Spotlight è elaborato
specificatamente per colmare le lacune legislative e politiche, rafforzare le istituzioni, promuovere
atteggiamenti di genere equi, erogare servizi di qualità per le sopravvissute e indennizzi per le vittime
di violenza e le loro famiglie, produrre dati disaggregati e sostenere i movimenti di emancipazione
femminile, senza lasciare indietro nessuna.

Per ulteriori informazioni
Comunicato stampa - Iniziativa Spotlight UE-ONU: in prima linea per eliminare la violenza contro le
donne e le ragazze
Comunicato stampa - Iniziativa Spotlight - L'UE e l'ONU lottano contro la violenza domestica nella
regione del Pacifico
Comunicato stampa - Con l'iniziativa Spotlight l'Unione europea e le Nazioni Unite uniscono le forze per
porre fine al femminicidio in America latina
Iniziativa Spotlight UE-ONU
Domande e risposte sulla mutilazione/escissione genitale femminile

[1] The Asia Foundation, 2016: http://asiafoundation.org/wp-content/uploads/2016/05/nabilan-main-
report-screen-2016-06-01.pdf
                                                                                             MEMO/18/5904

 Contatti per la stampa:
   Carlos MARTIN RUIZ DE GORDEJUELA (+32 2 296 53 22)
   Adekoyejo ADEBOYE (+1 646 781 4768)
   Christina WUNDER (+32 2 299 22 56)
 Informazioni al pubblico: contattare Europe Direct telefonicamente allo 00 800 67 89 10 11 o per e-
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