DOLORE AGGIORNAMENTI CLINICI - Organo ufficiale della Associazione Italiana per lo Studio del Dolore - AISD
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❖ n. 1-2/2016 DOLORE ISSN 1974-448x AGGIORNAMENTI CLINICI Organo ufficiale della Associazione Italiana per lo Studio del Dolore
www.aisd.it Ci sono almeno 6 buoni motivi per diventare socio AISD Associazione Italiana per lo Studio del Dolore 4Essere sempre informati sulle ultime ricerche nel campo della terapia del dolore 4Essere sempre informati su tutte le iniziative riguardanti la terapia del dolore, a livello nazionale ed internazionale 4Partecipare attivamente alle attività dell’associazione per il progresso della terapia del dolore 4Avere un sito di riferimento dove poter scambiare liberamente informazioni con altri soci 4Avere l’iscrizione al Congresso con quota agevolata 4Consultare gratuitamente online “l’European Journal of Pain” Accedi alla modalità di iscrizione in 4 semplici mosse 1. Collegati al sito www.aisd.it/associarsi.php 2. Riempi il modulo di iscrizione online 3. La quota annuale di (50,00 euro per i medici e 25,00 euro per gli infermieri) può essere versata sul seguente conto bancario: BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI ROMA IBAN: IT 44 J 08327 03239 0000 0000 2154 Intestato a: Associazione Italiana per lo studio del dolore (AISD) indicando nella causale: quota iscrizione anno... oppure puoi pagare con carta di credito tramite Paypal, con accesso dal sito www.aisd.it 4. Spedisci la ricevuta di pagamento tramite e-mail a: segreteria@aisd.it
ISSN 1974-448x DOLORE AGGIORNAMENTI CLINICI Organo ufficiale della Associazione Italiana per lo Studio del Dolore Associazione Italiana per lo Studio del Dolore AISD Via Tacito, 7 - 00193 Roma In questo numero Tel. 3396195974 info@aisd.it www.aisd.it segreteria.aisd@aimgroup.eu Consiglio Direttivo AISD 2014-2016 Presidente La campana del “Sabato” 4 Caterina Aurilio Past President Alessandro Fabrizio Sabato 39° Congresso AISD, Associazione Italiana per lo Studio del Dolore Presidente eletto per il biennio 2016-2018 Ricerca di base e clinica per l’appropriatezza terapeutica 6 Enrico Polati in Medicina del Dolore Vicepresidente Stefano Coaccioli Le sfide della terapia del dolore 8 Segretario Maria Caterina Pace Formazione e cultura per un’efficace cura del dolore cronico 9 Tesoriere Riflessioni su percorsi e idee nella Medicina del Dolore 10 Giustino Varrassi Consiglieri I primi 40 anni di attività dell’AISD 12 Maurizio Evangelista Diego M. Fornasari Nelle case di chi soffre: l’assistenza infermieristica domiciliare 14 Fabrizio La Mura Franco Marinangeli Andrea Truini La gestione del dolore postoperatorio nelle realtà ospedaliere europee 16 Direttore Responsabile I risultati del questionario “Valuta e cura il tuo dolore” 18 Giustino Varrassi Coordinamento Redazionale SIP 2016: Societal on Impact of Pain 26 Lorenza Saini Grafica e impaginazione a cura di Osvaldo Saverino TRIMESTRALE Prima Reg. Trib. dell’Aquila n. 335/97 Seconda Reg. Trib. dell’Aquila n. 571 del 18/12/2007 Copia omaggio riservata ai soci. Il trattamento dei dati personali avviene nel rispetto del D.lgs. 196/03. Per l’informativa completa o per esercitare i diritti di cui all’art. 7 si può scrivere a segreteria@aisd.it Tutti i diritti riservati. A causa dei rapidi progressi della scienza medica si raccomanda sempre una verifica indipendente delle diagnosi e dei dosaggi farmacologici riportati. © Copyright 2016 ◗3◗
dolore4A ggiornAmenti clinici . La campana del “Sabato” ’immagine di copertina raffigura il dise- Il secondo comparto comprende la glia e le sue L gno che il professor Alessandro F. Sabato, durante un convegno scien- tifico diretto ai medici di medicina generale, rea- cellule -definite dallo - stesso professor Sabato “origlianti”. Esse infatti dialogano con il sistema nervoso centrale attraverso neurotrasmettitori lizzò per rispondere al quesito: “perché talvolta particolari, detti “fractalchine”, funzionando i farmaci che hanno ridotto il dolore devono quindi da rice-trasmettitori e giocando un essere ruotati a causa di una graduale perdita di importante ruolo di mediazione. efficacia, escludendo i casi di una vera e propria Il terzo comparto è rappresentato dalle chinasi, tolleranza?” soprattutto le MAP (Mitogen Activated Protein Il professor Sabato proiettò questo disegno per Kinase). spiegare alcuni dei meccanismi fisiopatologici L’attivazione dell’uno o dell’altro sistema gioca del dolore persistente e - quindi - le ragioni per un ruolo anche nel cambiamento di efficacia del cui la terapia del dolore poteva subire variazioni singolo farmaco. in termini di efficacia nel corso del tempo. La platea, grazie alla semplificazione magistrale In particolare, il prof. Sabato sostiene che la e al disegno a mano libera del prof. Sabato, fisiopatologia del dolore persistente è altro comprese, oltre che un importante aspetto rispetto alla fisiopatologia del dolore transitorio fisiopatologico del dolore anche la differenza e si potrebbe, schematicamente, rappresentar- esistente tra un docente e un vero Maestro.3 la con tre diversi comparti. Nella figura, situato al centro, è disegnato il comparto classico rite- nuto responsabile della sensibilizzazione perife- Massimo Mammucari rica e centrale. Asl Rm 1, Roma MMG e farmacologo ◗4◗
dolore4A ggiornAmenti clinici . 39° Congresso AISD, Associazione Italiana per lo Studio del Dolore Ricerca di base e clinica per l’appropriatezza terapeutica in Medicina del Dolore Un appuntamento importante per clinici e ricercatori che si occupano di terapia del dolore. Il Congresso dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella. Il 39° Congresso Nazionale AISD, orgoglioso paziente e il clinico dovrebbero stringere una della Medaglia conferitagli dal Presidente vera e propria alleanza che va oltre il concet- della Repubblica,accende i riflettori per illumi- to di compliance del paziente alle indicazioni nare la realtà, ancora troppo spesso misco- ricevute. nosciuta e sottovalutata, dei malati con dolo- «Con questo Congresso vogliamo riaffermare re e per ribadire alla comunità scientifica e il concetto di “personalizzazione della alla Società che i Medici del Dolore sono prin- tera pi a”, utilizzando quanto attualmente cipalmente strumento a disposizione del disponibile, coniugando le competenze tecni- paziente, della sua famiglia e di tutto il suo che con l’empatia all’interno di una cornice, variegato contesto (familiare, professionale, imprescindibile, di appropriatezza: in una sociale) per colmare lo iato aperto dal dolore parola, il servizio alla persona con dolore. In cronico nella sua quotidianità. Per questo gli maniera significativa il programma ha voluto, “invitati d’onore” al Congresso saranno i con le sue sessioni congiunte, significare la malati, le loro famiglie, le loro associazioni. pressante necessità di sinergie inter e multi- Obiettivo generale del programma scientifico disciplinari tra le società scientifiche di diffe- è l’appropriatezza terapeutica, per la costru- rente specializzazione che si occupano di zione di percorsi diagnostico-terapeutici mul- dolore al fine di rendere sempre più efficaci tidisciplinari, dove al centro c’è l’interesse dei le strategie terapeutiche, condividendo ener- pazienti, delle loro esigenze e complessità, gie e conoscenze.» - dichiara il prof. ponendo attenzione anche alle differenze di M au r i zi o E va ng el i s ta, presidente del genere, il dolore presenta infatti differenze Comitato organizzatore locale (Consigliere precise tra i generi, di frequenza, tipologia e AISD, Direttore U.O. Terapia del Dolore, soglia, attiva persino aree diverse del cervel- Università Cattolica del Sacro Cuore/CIC, lo e a volte necessita di farmaci diversi. Il Consultore del Pontificio Consiglio per gli ◗6◗
Il 39° Congresso AISD 2016 è stato insignito della Medaglia ❖ n. 1-2 / 2016 del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella Operatori Sanitari, Città del Vaticano, ruolo delle resolvine, molecole che “risolvo- Membro del Comitato etico dell’Istituto no” l’infiammazione e delle quali sentiremo Superiore di Sanità). parlare sempre più spesso in futuro. I diver- «è anche per questo, oltre che per significa- si simposi dedicati a forme specifiche del re il mio essere “figlio d’Arma”, che ho for- dolore hanno lo scopo di aumentare il temente voluto, in questo condiviso da grado di appropriatezza terapeutica, consi- tutto il Consiglio Direttivo dell’AISD, che la derando le esigenze dei singoli pazienti e le Cerimonia inaugurale si svolgesse nella importanti differenze che ci sono tra uomi- prestigiosa, e carica di significato, Aula ni e donne, per una personalizzazione della Magna della Scuola Ufficiali dell’Arma, terapia, con vantaggi in termini di efficacia paradigma di servizio incondizionato alla e anche di risparmio per il servizio sanitario persona, soprattutto a quella in difficoltà.» - nazionale.» sottolinea il prof. Maurizio Evangelista - «Da Il congresso non rinuncia alla componente fronti apparentemente differenti, come pratica con corsi di grande impatto, sulla apparentemente differenti organismi della diagnostica del dolore neuropatico, la neu- Società ci troviamo a condividere, ognuno rostimolazione, il trattamento del dolore per il suo ambito, il principale obiettivo temporo-mandibolare e le contratture comune: far vivere meglio la Persona, muscolo-scheletriche. Ampio spazio all’in- prima fra tutte quella più debole e fragile.» fermieristica del dolore con un corso ad hoc, articolato su temi etici e sugli aspetti Per quanto riguarda la ricerca di base gestionali dell’assistenza domiciliare, pro- «abbiamo previsto un simposio sui nuovi gramma realizzato sotto la supervisione target farmacologici per la terapia del dolo- dell’Associazione Sammarinese per lo re» - spiega il prof. D i e go M . M. Studio del Dolore (www.assdolore.org). Fo rn a sa ri (Professore associato di In apertura del Congresso, di particolare Farmacologia, Università degli Studi di interesse la Lettura Magistrale sulla Milano, Consigliere AISD, coordinatore del storia dello Stabilimento Chimico programma scientifico) - «e un simposio Farmaceutico Militare di Firenze, presentata sulle nuove concezioni dei meccanismi dal suo Direttore, il Colonnello Antonio infiammatori, con particolare attenzione al Medica.3 Prof. Maurizio Evangelista Consigliere AISD, Direttore U.O. Terapia del Dolore, Università Cattolica del Sacro Cuore/CIC, Consultore del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, Città del Vaticano, Membro del Comitato Etico dell’Istituto Superiore di Sanità Prof. Diego M.M. Fornasari Professore associato di Farmacologia, Università degli Studi di Milano, Consigliere AISD, Coordinatore del programma scientifico 39° Congresso AISD ◗7◗
dolore4A ggiornAmenti clinici . Le sfide della terapia del dolore Il ruolo dell’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore Le sfide che la terapia del dolore ha davanti a quello che riguarda lo studio dei fattori predit- sé nel nostro Paese sono difficili e intriganti e tivi lo sviluppo di questo tipo di dolore e la per- l’AISD può diventare un punto di congiunzione sonalizzazione delle terapie basate non solo in una realtà purtroppo frammentata. In parti- sulla patologia dolorosa, ma sulle specifiche colare, grande impulso dovrà essere dato alla alterazioni della fisiopatologia del dolore in difficile questione dell’appropriatezza terapeu- quello specifico paziente.3 tica, che è a mio parere l’unico percorso con- creto perché gli algologi italiani siano proposi- tivi e non subiscano passivamente decisioni basate solo su questioni meramente economi- che o di altro genere, che vanno a scapito dei pazienti che soffrono. Quale presidente entrante mi impegnerò perché AISD incoraggi iniziative scientifiche e culturali che riportino al centro dell’interesse i pazienti, le loro esigenze e la loro complessità, promuovendo la costru- zione di percorsi diagnostico-terapeutici multi- disciplinari che vedano coinvolte tutte le socie- tà scientifiche algologiche italiane. Fondamentale è anche il ruolo del Medico di Enrico Polati Presidente AISD 2016-2018 famiglia nell’avviare i paziente ai centri di Direttore Scuola di specializzazione anestesiologia, secondo e terzo livello, ove questo sia ritenuto rianimazione e terapia del dolore, Università di Verona. Direttore del Dipartimento Emergenza, Terapie necessario in relazione alla complessità dei Intensive e Terapia del Dolore dell’Azienda Ospedaliera quadri dolorosi. Universitaria di Verona Le aree di ricerca su cui puntare nel futuro? Il dolore neuropatico rappresenta sicuramente un ambito su cui la ricerca deve fare passi avanti sostanziali. Le attuali terapie sono anco- ra di limitata efficacia, i farmaci riescono a trat- tare solo una parte dei pazienti, le tecnologie avanzate devono essere messe alla prova su popolazioni di pazienti più numerose. Un aspetto particolarmente intrigante inoltre è ◗8◗
❖ n. 1-2 / 2016 . Formazione e cultura per un’efficace cura del dolore cronico La formazione è un nodo cruciale, anche a spensabile immergersi, allo scopo di com- livello specialistico. «Durante la mia presiden- prendere fino in fondo il paziente, le sue valu- za – ricorda la prof. Caterina Aurilio (Direttore tazioni personali e le sue aspettative, le sue U.O.C. di Anestesia e Rianimazione, Terapia paure e le sue necessità. Il paziente e il clini- del Dolore, Tossicologia d'Urgenza ed co dovrebbero stringere una vera e propria Anestesia, Seconda Università degli Studi di alleanza che va oltre il concetto di complian- Napoli) - ho reso più visibile la terapia del ce del paziente alle indicazioni ricevute e dolore aggiungendola alla denominazione della stessa aderenza a una terapia quale si della Scuola di specializzazione che è diven- voglia.» tata oggi Scuola di specializzazione in aneste- sia, rianimazione e terapia del dolore, anche Secondo il prof. Enrico Polati (presidente AISD se il sogno nel cassetto è di avere una spe- 2016-2018, Direttore Scuola di specializzazio- cializzazione in medicina del dolore, così da ne anestesiologia, rianimazione e terapia del formare dei professionisti dedicati.» dolore, Università di Verona) «Aspetti antropologici e culturali intervengo- «molta enfasi è stata data da parte delle istitu- no comunque nella valutazione del dolore e il zioni alla gestione del dolore, in particolare in clinico non può non tenerne conto nell’ap- ambito ospedaliero. Questo interesse ha spin- proccio diagnostico, così come nella pianifi- to il legislatore nel 2010 a promulgare addirit- cazione di una strategia terapeutica – spiega tura una Legge, caso unico al mondo e tutto- il prof. Stefano Coaccioli, presidente eletto ra isolato. I risultati di questo approccio si AISD per il biennio 2018-2020 (Clinica sono indubbiamente visti in quanto dal 2009 al Medica-Reumatologia e Terapia Medica del 2013 il consumo di oppioidi in Italia è più che Dolore, Università di Perugia - AOU di Terni) - raddoppiato, tuttavia tali risultati non sono Sono dunque necessari studi e ricerche di ancora completamente soddisfacenti. A mio contesto, in uno scenario all’interno del quale parere, l’unico modo per sensibilizzare gli ope- il clinico sia in grado di interpretare le dimen- ratori sanitari è quello di divulgare la cultura sioni etniche e culturali nel management del della valutazione e del trattamento del dolore dolore. L’intensità del dolore, allora, è parte – e della sofferenza, come obiettivo etico e assi- e solo parte - di un quadro complesso e arti- stenziale fondamentale per assicurare la qua- colato con il quale è necessario confrontarsi, lità delle cure erogate ai pazienti.»3 ma, allo stesso tempo, nel quale appare indi- Caterina Aurilio Stefano Coaccioli Past President AISD 2014-2016 Presidente-Eletto AISD per il biennio 2018-2020. Professore Ordinario. Direttore U.O.C. di Anestesia Professore Associato Clinica Medica-Reumatologia e Rianimazione, Terapia del Dolore, Tossicologia e Terapia Medica del Dolore Università di Perugia. d'Urgenza ed Anestesia, Seconda Università Azienda Ospedaliera-Universitaria di Terni degli Studi di Napoli ◗9◗
dolore4A ggiornAmenti clinici . Riflessioni su percorsi e idee nella Medicina del Dolore Stefano Coaccioli - Presidente-Eletto AISD per il biennio 2018-2020 Clinica Medica-Reumatologia e Terapia Medica del Dolore Università di Perugia - Azienda Ospedaliera-Universitaria di Terni Sono numerose in letteratura le riflessioni per del dolore (cronico, in particolare), così come un’aggiornata visione della Medicina del la sua percezione, insieme al significato che al Dolore. Ne presento qui alcune, anche di stret- dolore viene attribuito e agli obiettivi che il tamente personali. Paziente si prefigge di ottenere dalla terapia La prima riguarda l’inserimento del dolore cro- sono – tutti – culturalmente specifici, nonché nico nell’ambito delle malattie non-comunica- antropologicamente ed etnicamente diversi. bili (NCDs). La definizione di NCDs si riferisce Emerge allora che la valutazione, strettamente a patologie non trasmissibili (non-comunicabi- personale, e i determinanti del dolore cronico li sensu strictu – vedi malattie cardio-vascolari, risentano di differenze culturali in senso lato e diabete, insufficienza renale), ma certamente ampio, delle quali il Clinico non può non tener non sfugge a un’approfondita considerazione conto nell’approccio diagnostico, così come il fatto che il dolore cronico – considerato fina- nella pianificazione di una strategia terapeutica mente una malattia with own rights – rappre- (Coaccioli S. on personal file). Sono dunque senti una condizione morbosa che, anche alla necessari studi e ricerche di contesto, in uno luce di una conquistata collocazione nosogra- scenario all’interno del quale il Clinico sia in fica, rappresenti un fattore di rischio per mol- grado di interpretare le dimensioni etniche e teplici secondarierà – e non solo per un evi- culturali nel management del dolore. dente riflesso sulla qualità della vita – con con- Deve essere rivisto inoltre, ciò che definiamo seguenze quoad valetudinem e addirittura dolore cronico diffuso (DCD) con particola- quoad vitam. Il termine “non-comunicabile” si re riferimento a quella sindrome complessa deve riferire al fatto che, ancora oggi, il dolore chiamata fibromialgia. Per il DCD, per esem- cronico resta confinato in un limbo di incertez- pio, la stessa prevalenza appare affatto diver- ze operative e di scarsa valutazione nella prati- sa qualora vengano utilizzati criteri diversi (Pain ca clinica quotidiana (Coaccioli S. et al. 2016, 2016;157:541). Questa disparità si riflette, per submitted), a fronte addirittura di chiare dispo- esempio, sulle indagini epidemiologiche, ma sizioni di legge (vedi la Legge 2001 su comporta anche risultati non comparabili, che “Ospedale-Territorio senza Dolore” e la Legge sono presentati in pur eccellenti studi che cor- 38/2010). rono il rischio però di rimanere, nel contempo, La seconda riflessione concerne un panorama fini a sé stessi e limitati ad un ristretto conte- di Pazienti che appare sempre più diversificato sto territoriale e a uno scenario limitato e non e multiculturale. è evidente che la descrizione comparabile con altri. La fibromialgia, in ◗ 10 ◗
❖ n. 1-2 / 2016 questo ambito, è sottoposta a due rischi multiculturalismo – del quale si è fatto cenno sostanziali: il primo può comportare una in queste righe – la seconda emerge dalla sovra-diagnosi – nel momento in cui ci si limi- necessità che il Paziente e il Clinico stringano ti all’applicazione dei criteri diagnostici, pur una vera e propria alleanza che va oltre il con- validati; il secondo rischia invece, una sotto- cetto di compliance di un Paziente alle indica- diagnosi – quando, anche a fronte di una zioni ricevute e della stessa aderenza a una minore aderenza ai citati criteri, non si tenga terapia quale si voglia. L’intensità del dolore, conto anche, e forse soprattutto, del profilo allora, è parte – e solo parte – di un quadro culturale e ambientale, psicologico ed affetti- complesso ed articolato con il quale è neces- vo del Paziente. sario confrontarsi, ma, allo stesso tempo, nel Un’altra considerazione sorge a commento di quale appare indispensabile immergersi, allo un’affermazione (Wanzer SH et al. NEJM scopo di comprendere fino in fondo il 1989;320:844): “the proper dose of pain medi- Paziente, le sue valutazioni personali e le sue cation is the dose that is sufficient to relieve aspettative, le sue paure e le sue necessità. pain and suffering … to allow a patient to Chiudo queste considerazioni, augurando alla experience unbearable pain or suffering is nostra Associazione Italiana per lo Studio del unethical medical practice”. è solamente l’in- Dolore un percorso – iniziato ben 40 anni or tensità del dolore che deve guidare la nostra sono – sempre più sostenuto dalla ricerca pratica clinica? E dunque, i tentativi e le strate- scientifica, ma sempre più caratterizzato dal gie terapeutiche per la riduzione del dolore maggiore interesse per i Pazienti che richiedo- sono e rappresentano il solo obiettivo della no non solamente il frutto del nostro studio, nostra azione terapeutica? Credo di no. E lo ma soprattutto la nostra passione per la credo proprio alla luce di due considerazioni. Clinica e per la Medicina del Dolore.3 La prima è seguito logico di una riflessione sul SEI SOCIO DELL'ASSOCIAzIONE ITALIANA PER LO STUDIO DEL DOLORE? HAI DIRITTO ALL’ABBONAMENTO ONLINE GRATUITO all’European Journal of Pain www.efic.org
dolore4A ggiornAmenti clinici . I primi 40 anni di attività dell’AISD “40 anni AISD - Alba di un nuovo giorno” Un libro per ricordare i momenti salienti e festeggiare un traguardo importante, ma anche un momento di riflessione per progettare il futuro Giustino Varrassi Presidente Fondazione Paolo Procacci ed EULAP®, European League against Pain Le radici sono importanti e quelle interna), Prof. Giancarlo Pepeu (Farmacologia), dell’Associazione Italiana per lo Studio del Prof. Ubaldo Dino Bernardini (Odontoiatria), Dolore cominciarono a svilupparsi il 10 marzo Prof. Fabio Francini (Fisiologia), Prof. Massimo 1976, quando un gruppo di medici di varie Zoppi (Reumatologia), Dott. Marco Maresca discipline accolsero l’invito di John J. Bonica, (Medicina interna). fondatore della IASP®, di costituire una socie- Il libro, che sarà distribuito in sede congres- tà italiana per lo studio del dolore. suale, raccoglie testimonianze a più voci sulla Quel momento rappresentò la conclusione di vita societaria di AISD, foto di congressi e di un intenso lavoro di preparazione che aveva convegni che hanno visto la partecipazione dei avuto inizio alcuni mesi prima, nel contesto del soci. Nel 2007 era già stato realizzato il libro Primo Congresso Mondiale della International del trentennnale, ora, con questo nuovo libro, Association for the intitolato “40 anni AISD – Study of Pain (IASP), Alba di un nuovo giorno” che si era svolto a si è voluta rifocalizzare Firenze dal 5 all’8 set- l’attenzione dei soci e tembre 1975 ed era amici di AISD sulla pecu- stato organizzato liarità e forza dell’associa- sotto la direzione del zione: l’interdisciplinarie- Prof. Paolo Procacci. tà. L’interscambio cultura- L’interdisciplinarietà le, con organizzazione dell’AISD era già evi- congiunta di eventi scien- dente nelle diverse tifici o semplicemente di discipline dei soci fir- sessioni nell’ambito del matari dell’atto costi- congresso nazionale tutivo: Prof. Paolo & &!" !! ) AISD o di altri congressi Procacci (Medicina specialistici, è testimonia- ◗ 12 ◗
❖ n. 1-2 / 2016 - !" " " 1543, ! 20 %( " " $ , " & "&$ ! $ & ! " * - to dalla storia dell’AISD. Negli anni più recenti, ca e i loro reali& benefici " e potenziali ! &" * " limiti !( ! sono " " ! * * " si è anche dato luogo alla pubblicazione con- sempre stati !" ! illustrati * & * con dovizia * ! di particola- * ! " * " * & * " * ! giunta di linee guida o di “Consensus”. ri, confermati (& da, dati" inconfutabili * ! * & " * della lettera- ! * ! ) Questa è la via su cui migliorarsi e continuare tura e, soprattutto, con grande eticità e tra- & !"& * ! & " ( !" ! " , & la tradizione dell’Associazione Italiana per lo sparenza. Insomma, " AISD !! ( ha ( #cercato! " ( in ogni" !& ( ! Studio del Dolore. Il mondo della Medicina del modo di mantenere & ! alta #( !" la bandiera " dell’ap- " & & " ( Dolore ha bisogno di documenti condivisi che proccio! serio . allo studio del dolore ! & ) & e ai malati, ( , guidino nelle scelte cliniche migliori. anche quando * questo )) " "era !# contro ) tendenza. '( ( ! ( # ( " !! #( * " & " !" " $ * # & L’approccio multidisciplinare al dolore, basato Quindi ancora molto ' resta%da fare, se si vuole) # ! %, su studi scientifici sperimentali e clinici, non è cercare di ridurre l’altissima prevalenza che il stato mai modificato e non potrà esserlo, data dolore ha nella popolazione generale e se si l’indiscutibile natura multifattoriale del dolore vuole ridurre " il& drammatico *! ! " * impatto ) " &" , sociale cronico. I caposaldi della terapia farmacologi- che tale patologia & " " & ha. 3 ! +( * / * !& ! ( ! & ( "" , , ◗ 13 ◗
dolore4A ggiornAmenti clinici . “Nelle case di chi soffre: l’assistenza infermieristica domiciliare” dolorose. Sarà sicuramente utile fare il punto della situazione per immaginare paradigmi e setting che tengano maggiormente in conto le esigenze, speranze, e volontà delle persone sofferenti, fra cui i parenti, spesso nel ruolo di caregiver. Negli ultimi anni, in tutto il mondo si sta assi- stendo a un cambiamento nel paradigma di cura delle malattie cronico-degenerative, e delle condizioni di terminalità. A tal proposito, se è vero che la maggior parte dei pazienti sof- ferenti vorrebbe essere curata a casa, e che sia effettivamente comune che l’ultimo anno di vita sia affrontato al domicilio, è altrettanto vero che proprio (paradossalmente) gli ultimi giorni di vita vengano trascorsi in ospedale, in seguito ad un ricovero d’urgenza1. Solo in Italia, negli ultimi anni (2011-2015) tale dato è confermato anche nella Relazione sull’attua- zione delle disposizioni per garantire l’accesso alle Cure Palliative e alla Terapia del Dolore della Camera dei Deputati della Repubblica2, da cui si evince che mediamente circa 50.000 persone/anno, con diagnosi già nota di malat- tia in fase terminale, si avvale dei servizi di Affrontare non solo le tematiche biofarmaco- Emergenza-Urgenza, organizzati sulla base del logiche e tecniche, ma anche etiche, deonto- modello “hub & spoke”, la qual cosa, secondo logiche e legali nella gestione dei pazienti sof- alcuni, rappresenta un indicatore negativo di ferenti con ridotta autonomia è tema delicato qualità circa l’assistenza domiciliare. e di grande rilevanza. Per questo motivo il 39° Congresso AISD offre un corso formativo di Il programma scientifico del corso è nato gra- due giorni espressamente per la figura profes- zie alla collaborazione tra l’Associazione sionale dell’infermiere, che ha un ruolo crucia- Sammarinese per lo Studio del Dolore le nel gestire le necessità assistenziali aggra- (www.assdolore.org) e l’Associazione Italiana vate da malattie cronico-degenerative, spesso ◗ 14 ◗
❖ n. 1-2 / 2016 per lo Studio del Dolore. Vitalba Vitale ne del dolore e della sua gestione, tenendo (Direttore U.O. Medicina del Dolore, Ospedale ben presente l’esigenza di una implementazio- di Stato, Repubblica di San Marino), Nicolino ne vocata alla territorialità. Le due sessioni sul- Monachese (Direttore U.O.C. Anestesia, l’assistenza al dolore nelle Cure Palliative e sul Terapia Intensiva e Medicina del Dolore, dolore nelle malattie cronico-degenerative, Ospedale di Stato, RSM) e Daniele Battelli cercheranno di mettere in luce – fra l’altro – (Anestesia e Terapia del Dolore, Istituto per la che non solo le patologie neoplastiche neces- Sicurezza Sociale, RSM) hanno curato insieme sitano di affrontare il problema dolore, ma a Fabrizio La Mura (Responsabile Centro di anche quelle che tendenzialmente si fa fatica Cure Palliative “Don Uva”, Bisceglie, a definire come “terminali”, pur essendolo, Consigliere AISD 2014-2016) un percorso arti- come le insufficienze d’organo end-stage colato e ricco di spunti, invitando esperti impe- (scompenso cardiaco congestizio, insufficien- gnati in varie realtà assistenziali italiane. za respiratoria cronica, insufficienza renale in Nel primo giorno del corso si affronterà il tema fase avanzata, malattie infettive, malattie neu- “Responsabilità Infermieristiche, tra legge, rodegenerative, ecc). Si parlerà di dolore in competenza, etica e realtà”, per conoscere ambito geriatrico e pediatrico, gestione senza meglio gli aspetti connessi alla bioetica, alla dolore delle lesioni, presidi per la cura del effettiva possibilità di stabilire un ambiente di dolore. Infine sabato 28 maggio, il corso si cura domiciliare e agli aspetti formativi – chiuderà con una serie di relazioni sul futuro anche per il caregiver. Si parlerà della rilevazio- dell’assistenza infermieristica domiciliare.3 Bibliografia 1 Thorpe G. Enabling more dying people to remain at home. British Medical Journal (BMJ) Ottobre, 1993; 307: 915-918 2 Relazione sull’attuazione delle disposizioni per garantire l’accesso alle Cure Palliative e alla Terapia del Dolore della Camera dei Deputati della Repubblica, ed. 2011 – 2015 Vitalba Vitale 3 Krzyzanowska MK et ak, Identifying population-level indicators Direttore U.O. Medicina del Dolore, to measure the quality of cancer care for women. Int J Ospedale di Stato Repubblica Qual Health Care. 2011 Oct;23(5):554-64. di San Marino Nicolino Monachese Direttore U.O.C. Anestesia, Terapia Daniele Battelli Intensiva e Medicina del Dolore, Anestesia e Terapia del Dolore, Istituto 4 Ospedale di Stato, RSM per la Sicurezza Sociale, RSM Fabrizio La Mura Responsabile Centro di Cure Palliative “Don Uva”, Bisceglie Consigliere AISD 2014-2016 ◗ 15 ◗
dolore4A ggiornAmenti clinici . La gestione del dolore postoperatorio nelle realtà ospedaliere europee Pasquale Sansone Dipartimento di Scienze Anestesiologiche, Chirurgiche e dell’Emergenza, Seconda Università degli Studi di Napoli Negli ultimi dieci anni si è ben riconosciuto chirurgia e, quindi, sulle possibilità di attuare che il trattamento del dolore postoperatorio tecniche perioperatorie di prevenzione, con un (PSP) riveste un ruolo sempre più significativo impatto importante sull’incidenza del PSP. nella gestione del paziente chirurgico. Esso ha Uno studio osservazionale sul PSP, condotto in un'incidenza media stimata del 30% con varia- 7 paesi Europei, includendo 746 ospedali, ha zioni a seconda del tipo di intervento. rilevato che la gestione del PSP è sensibilmen- L'incidenza di PSP severo, con significativo te migliorata negli anni, in particolare grazie deficit funzionale, è stimata al 5-10%, di con- all’utilizzo dell’analgesia multimodale ed alla tro approcci efficaci per prevenire questo tipo somministrazione regolare di farmaci analgesi- dolore sono fondamentalmente sconosciuti ci; purtroppo i risultati complessivi sono anco- (1-3). ra deludenti. Fra le criticità identificate nello La maggior parte degli studi contiene una rac- studio c’era l’assenza della valutazione del colta dati di pazienti, in numero per lo più limi- dolore e del suo controllo nel reparto di degen- tato e circoscritta a specifiche realtà chirurgi- za nel 34% degli ospedali, mancanza di docu- che, pertanto con una validità scientifica piut- mentazione nel 56% e assenza di protocolli tosto scarsa. Inoltre, può capitare che il PSP nel 75% dei casi (6). Alcune categorie di venga sottovalutato e che, quindi, evolva pazienti inoltre, sono maggiormente a rischio verso un dolore cronico refrattario alla terapia di essere sottotrattati, come: donne in gravi- farmacologica (4). danza, bambini, anziani, i pazienti tolleranti agli è utile ricordare che gli interventi chirurgici oppioidi e quelli che si sottopongono a inter- rappresentano una delle principali cause di venti in chirurgia ambulatoriale (7). Nei Paesi dolore cronico, ma anche l’unico caso in cui Bassi, Sommer M et al. hanno condotto uno sarebbe possibile intervenire sulla sua preven- studio osservazionale su 1490 pazienti e ben il zione (5). Fletcher et al. hanno condotto un 41% di essi riferiva dolore moderato-severo il interessante studio osservazionale, multicen- giorno dell’intervento e il 15% presentava trico, che si pone come obiettivo, la valutazio- dolore moderato-severo dopo 4 giorni dall’in- ne dell’incidenza di PSP acuto e cronico in tervento chirurgico (8). In Norvegia e in diversi Stati europei. I risultati ottenuti da que- Danimarca l’istituzione di programmi ERAS sto studio potrebbero migliorare la conoscen- (Enhanced Recovery After Surgery), avrebbe za sulle correlazioni più importanti tra dolore e dovuto apportare grossi miglioramenti nella ◗ 16 ◗
❖ n. 1-2 / 2016 gestione del paziente post-chirurgico, sosti- dovuto all’assenza di farmaci o di soluzioni tuendosi agli Acute Pain Services (APS); pur- terapeutiche, ma alla organizzazione inadegua- troppo, come hanno dimostrato Oderda GM ta delle aziende ospedaliere ed alla mancanza et al, i programmi ERAS possono affiancare, di formazione specifica. è evidente, oggi, la ma non sostituire gli APS.9 In Italia, nel 31% necessità di attivare programmi di formazione delle chirurgie ortopediche non sono presenti per il personale medico e infermieristico nei protocolli operativi per la gestione del dolore Reparti di degenza, nonché protocolli standar- postoperatorio. Nei reparti di chirurgia ortope- dizzati e audit frequenti per affrontare e risol- dica si usano strumenti per la rilevazione e vere in modo concreto e definitivo la proble- valutazione periodica del dolore, ma solo 2 matica. strutture su 10 hanno provveduto a formare Testo della relazione presentataal 39° sulla gestione del dolore almeno il 90% del Congresso Nazionale AISD Associazione personale. Pertanto il problema decennale Italiana Studio del Dolore. della gestione inappropriata del PSP, non è Bibliografia 1. Meissner W, Mescha S, Rothaug J, Zwacka S, 2011; 28: 461-462. Goettermann A, Ulrich K, Schleppers A. Quality improve- 6. Benhamou D, Berti M, Brodner G, De Andres J, Draisci G, ment in postoperative pain management: results from the Moreno-Azcoita M, Neugebauer EA, Schwenk W, Torres QUIPS project.- Dtschsches Arzteblatt International - Vol LM, Viel E. Postoperative Analgesic THerapy 105(50); 2008- pp.865-870. Observational Survey (PATHOS): a practice pattern study 2. Chaparro LE, Smith SA, Moore RA, Wiffen PJ and Gilron I. in 7 central/southern European countries. Pain. 2008 Pharmacotherapy for the prevention of chronic pain after May;136(1-2):134-41. surgery in adults. The Cochrane database of systematic 7. Nasir D. Howard JE, Joshi GP. A survey of Acute Pain reviews 2013; 7: CD008307. Service structure and function in United States hospitals. 3. Haroutiunian S, Nikolajsen L, Finnerup NB and Jensen TS. Pain Res Treat. 2011;2011 Article ID: 934932. The neuropathic component in persistent postsurgical 8. Sommer M, De RiJke JM, van Kleef M, Kessels AG, Peters pain: a systematic literature review. Pain 2013; 154: 95- ML, Geurts JW, Gramke HF, Marcus MA. The prevalence 102. of postoperative pain in a sample of 1490 surgical inpa- 4. Macrae W. A. Chronic post-surgical pain: 10 years on.- tients. Eur J Anesthesiol 2008 Apr;25(4):267-74. British Journal Anaesthesiology - Vol. 101 (1)- 2008- pp. 9. Oderda GM, Said Q, Evans RS, Stoddard GJ, Lloyd J, 77-86. Jackson K, Rublee D, Samore MH.Opioid-related adverse 5. Fletcher D, Pogatzki-Zahn E, Zaslansky R and Meissner drug events in surgical hospitalizations: impact on costs W. euCPSP: European observational study on chronic and length of stay. Ann Pharmacother. 2007 post-surgical pain. European journal of anaesthesiology Mar;41(3):400-6. Associazione italiana per lo studio del dolore dal 1976 impegnata nello studio e nella cura del dolore www.aisd.it◗ 17 ◗
dolore4A ggiornAmenti clinici Giornate informative presso le farmacie della ASL 1 Sulmona-L’Aquila-Avezzano . I risultati del questionario “Valuta e cura il tuo dolore” Organizzazione ed elaborazione dei dati a cura di AmbraTesta. L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione Paolo Procacci con la collaborazione della V.A.DO., Volontariato Assistenza Domiciliare, e con il contributo della Fondazione Carispaq e il patrocinio della ASL -140%6) -0*14/%6-8) 24)551 .) Le Giornate informative presso le farmacie con la presenza di un medico si sono svolte con l’intento di offrire ai cittadini della ASL 1 Sulmona-L’Aquila-Avezzano un contatto con le realtà specialistiche del territorio per quan- to riguarda la patologia dolore cronico (per maggiori dettagli si può consultare il numero Quando il dolore continua, anche dopo che ne è stata 3-4/2015 di Dolore aggiornamenti clinici, curata la causa, diventa una vera e propria malattia e va curata. dove è stato presentato il progetto, con la Medici, farmacisti e infermieri rispondono alle vostre galleria foto, dalla conferenza stampa alle domande su dove e come ci si può curare visite alle farmacie, ndr). nel nostro territorio. Fondamentale è stata la collaborazione Vieni in farmacia il dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia dell’Aquila e dei medici specializzandi della Scuola in anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore diretta dal Prof. Franco Marinangeli. Il progetto ha rappresentato un momento di incontro importante, che ha offerto un servi- zio di consulenza al cittadino, generando fiducia nel servizio sanitario e nella consu- 1 #1.106%4-%61 55-56)0:% 1/-'-.-%4) ) '10 .; 152-') %5% %4+,)4-6% lenza dei professionisti (medici, farmacisti, "0;-0-:-%6-8% 241/155% (%..% 10(%:-10) %1.1 41'%''- 10.75 -0 '1..%&14%:-10) '10 # )%.-::%6% +4%:-) %. '1064-&761 (- 10(%:-10) %4-52%3 10 -. 2%641'-0-1 ()..; 4(-0) ()- %4/%'-56- ()..; 37-.% ()..% 8)::%01 7./10% ; 37-.% infermieri) e generando fiducia nelle possibi- ) ()..; 551'-%:-10) 6%.-%0% 2)4 .1 67(-1 (). 1.14) ◗ 18 ◗ 999 *10(%:-10)241'%''- 14+ 999 *10(%:-10)'%4-52%3 -6 999 %551'-%:-10)8%(1 14+ 999 *1*- -6 14(-0)%3
❖ n. 1-2 / 2016 lità di cura del dolore cronico, per migliora- due ore, con l’aiuto del farmacista che cerca- re la qualità di vita, fornendo anche informa- va di convogliare pazienti interessati in quella zioni sul corretto uso dei farmaci. fascia oraria. La collaborazione di farmacisti è La presenza nelle farmacie è stata percepita stata in tal senso molto preziosa. La disponi- come un momento di attenzione e cura da bilità dei medici che si sono organizzati per parte delle strutture coinvolte. La collabora- spostarsi velocemente da una farmacia all’al- zione tra i medici volontari e i farmacisti ospi- tra è stata altrettanto importante. Grazie al ti è stata buona e molti di loro hanno manife- meccanismo del "passaparola" i medici stato particolare interesse nel conoscere hanno incontrato pazienti inviati da amici e meglio le opportunità di cura offerte dal cen- parenti che avevano già avuto contatti con tro di terapia del dolore dell’Aquila e loro. dall’Hospice, anche per poter trasmettere a L’iniziativa si era posta anche obiettivi di ricer- loro volta queste informazioni ai pazienti. ca scientifica in particolare di indagine epide- Come emerge dalle risposte ai questionari i miologica, e ha realizzato la raccolta di un farmacisti sono considerati il secondo interlo- interessante campione di risposte ai questio- cutore dopo il medico di famiglia. nari, tale da offrire uno spaccato della realtà L’adesione delle farmacie è stata tra l’altro del territorio per quanto riguarda la patologia superiore a quanto preventivato. Gli organiz- dolore. I dati sono stati elaborati dalla dotto- zatori hanno comunque cercato di coprire il ressa Ambra Testa, della Scuola in anestesia, maggior numero di sedi, senza trascurare rianimazione, terapia intensiva e del dolore e località rurali, là dove possibile, rispetto a iti- li potete vedere nei grafici che accompagna- nerari e turni, talvolta riducendo la presenza a to l’articolo.3 ◗ 19 ◗
dolore4A ggiornAmenti clinici Progetto valuta e cura il tuo dolore” Analisi dei dati • 381 questionari raccolti • 1-15 dicembre 2015 • 60 farmacie visitate • 9 specializzandi coinvolti A. popolazione di riferimento 1. sesso intervistati 4. Scolarità intervistati 2. Età intervistati 5. Professione intervistati 3. Residenza Intervistati ◗ 20 ◗
❖ n. 1-2 / 2016 B. immagine conoscitiva 6. Sa dell’esistenza della Legge 38/2010? 9. Se sì, gli episodi sono di tipo? 7. Sa che esistono centri per la gestione della terapia 10. Il suo dolore cronico da quanto tempo persiste del dolore? o per quanto tempo è persistito? 8. Soffre o ha sofferto di dolore? ◗ 21 ◗
dolore4A ggiornAmenti clinici 11. Quale livello di dolore ha o ha avuto? (VAS) 13. Ogni volta che ha avuto dolore, ha seguito i consigli di? 14. Il suo grado di soddisfazione per le terapie e i consigli ricevuti? 12. Quando ha avuto dolore chi è stato il primo Interlocutore? ◗ 22 ◗
❖ n. 1-2 / 2016 15. È mai stato ricoverato per il suo dolore? 18. Quanto sollievo ha ricevuto dalle terapie? (%) 16. Se sì, qual è il suo grado di soddisfazione 19. Quanto ha influito la disabilità derivante dal dolore per le cure ricevute? nella sua famiglia? 17. Che terapia fa per il suo dolore? * Ozonoterapia; Infiltrazioni di farmaco/i ◗ 23 ◗
dolore4A ggiornAmenti clinici 20. Il suo dolore ha avuto risvolti sull’economia familiare? 23. È al corrente se nella sua regione esistono strutture che forniscono le cure palliative? 21. Quanti giorni si è assentato dal lavoro per colpa 23.1 Secondo lei sono strutture pubbliche o private? del suo dolore nell’ultimo anno? 22. Sa cosa sono le cure palliative? Ringraziamenti per la preziosa collaborazione si ringraziano i Dottori: Valeria De Paolis, Ambra Testa, Aglaia Gyra, Desiree Biccirè, Francesca De Sanctis, Marco Paladini, Benedetta Alfonsi, Lina Pietropaoli, l’Ordine de Farmacisti della Provincia dell’Aquila e la Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila ◗ 24 ◗
❖ n. 1-2 / 2016 I “post” dei medici volontari “L'impatto iniziale di questa campagna sulle persone è stato sicuramente positivo. Certo, per alcune persone, forse, il vedere un "estraneo" nella farmacia di fiducia che gli offre un opusco- lo sulla terapia del dolore, ha fatto inizialmente temere qualche propaganda per acquisti, ma sono bastate poche parole per vedere le persone sciogliersi: chi per una sofferenza propria, chi per il dolore del proprio caro.” “Devo dire che personalmente sono stata sempre accolta con cortesia e gentilezza, un farma- cista ha detto ad alcuni clienti con particolari patologie, purtroppo anche oncologiche gravi, di venire in farmacia in quel determinato giorno per poter confrontarsi con me. Per il resto ho avuto l'intuito o la fortuna di sottoporre il questionario proprio a persone con storie interessan- ti di patologie gravate da dolore. Non è stato facile riuscire a vincere l'iniziale diffidenza della gente. Tuttavia, poi tutti sono stati disponibili a raccontarsi.” “Talvolta la gente che entrava in farmacia era di fretta e quindi ho preferito rubare il poco tempo necessario a consegnare l'opuscolo, met- terli al corrente delle strutture presenti sul territorio e informarli su come fare per richiedere una visita algologica. Qualcuno è in effetti venuto a prenotare le visite in ospedale, facendo riferimento all’incon- tro in farmacia”. “Per quanto riguarda la compilazione del 4 questionario i medici ho trovato molto più efficace coinvolgerli in una chiacchierata, seguendo le domande del questionario, ma evitando la lista delle domande a raf- fica. Sicuramente le persone più che rispondere alle domande altrui, preferi- scono sempre raccontarsi e questo è importante per instaurare un buon rap- porto con chi si ha di fronte.” ◗ 25 ◗
dolore4A ggiornAmenti clinici . Societal Impact of Pain- SIP 2016 Brussels, May 23-24, 2016 SIP endorsed by the Italian Ministry of Health ment should be enough to grant EU citizens and MEP Interest Group on Brain, Mind and the right to seek treatment in another member Pain. state. Not only the event is being held under the high Two questions arise; how do we measure the patronage of the Italian Ministry of Health, but degree of pain experienced and are hospitals also the whole MEP Interest Group on Brain, currently doing this? Jose Inacio Faria (pictu- Mind and Pain is endorsing the objectives of red below), a Liberal Member of the European the symposium, together with other 19 sup- Parliament asked this question to the portive Members of the European Parliament: European Commission earlier this year. Clara Eugenia Aguilera Garcìa, Heinz K. Unfortunately, the Commission official’s Becker, Soledad Cabezòn Ruiz, Nicola Caputo, answer was lacking in detail. Theresa Griffin, José Inàcio Faria, Takis Pain, rehabilitation and reintegration of wor- Hadjigeorgiou, Marian Harkin, Merja Kyllönen, kers in the working force Giovanni La Via, Jeroen Lenaers, Roberta As Europe continues to experience slow Metsola, Piernicola Pedicini, Sirpa Pietikainen, growth, high unemployment and threats to Sabine Verheyen, Francoise Grossetête, the sustainability of welfare systems, the reha- Therese Comodini Cachia, Miriam Dalli, Agnes bilitation and reintegration of workers should Jongerius and Alfred Sant. be high on the EU policy agenda. Laws in this More than 160 organisations, patient groups, field are still primarily set by national gover- medical associations and other institutions nments, though the single currency and sha- from all over Europe have already confirmed red risks have led policy makers to look at a their endorsement for SIP 2016. common EU framework for economic poli- Marco Spizzichino, Director of the Italian cies. National spending is monitored by the Health Ministry Directorate for Health Planning European Commission and other national will speak about the Italian innovative appro- governments, meaning that recommenda- ach to dealing with pain care which other EU tions naturally have to follow. member states may be able to learn from. One group who provide recommendations is the grouping of national experts on social pro- Pain as a quality indicator for health care tection systems, known as the SPC within the A piece of EU law called the Cross-border European Commission. They are chaired by Healthcare Directive is being implemented Thomas Dominique, a senior civil servant at this year. Ratified in 2011, the Directive enshri- the Luxembourg Ministry for Social Security. nes the right of European citizens to access Mr Dominique has invited a SIP delegation to healthcare in another EU member state. One present evidence to the SPC of the link betwe- reason why a patient might need to access en pain care, reduced social protection spen- healthcare abroad, covered in this law, is the ding and the rehabilitation and reintegration of degree of pain they are suffering. A high workers. degree of pain and a long waiting list for treat- website: www.sip-platform.eu ◗ 26 ◗
+5 # 27$.+%#6+10 (14 0745'5 %1/2.'6'.; &'&+%#6'& 61 2#+0 2#6+'065 #0& 61 6*15' 6#-+0) %#4' 1( 6*'/ 0745'5 #5 9'.. #5 2*;5+%+#05 6*417)* 6*' 2'452'%6+8' 1( #059'4+0) 61 # *'#.6* 37'56+10 $76 #059'4+0) /14' #0& /14' 74)'06 %7.674#. 51%+#. #0& '%101/+% 0''&5 6 5 .'& $; # %+'06+(+% 1//+66'' 1( +06'40#6+10#. (#/' #0& $; #0 &+614+#. 1#4& 1( %'46#+0 #0& 4'%1)0+
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BUDAPEST, October 13-15, 2016 SYMPOSIUM VENUE: PESTI VIGADÓ PAIN MANAGEMENT THE SCIENCE BEHIND Scientific coordination by Scientific event in conjuction with CME ACCREDITATION ORGANIZING SECRETARIAT The Symposium will be accredited for Health CME PROVIDER Physicians (Gastroenterology, Pneumology, Otolaringology, Cardiology, Neurology, Primary Care, Anesthesiology, Internal Medicine, Palliative Medicine), Dentistry by Planning Via Guelfa 9 – 40138 Bologna (Italy) Congressi (CME Provider n. 38). www.planning.it Project leader: Valeria Verlicchi An effective presence to all meeting sessions as well as a correct answer to at least 75% of E-mail: v.verlicchi@planning.it the MCQs are needed to get the CME credits. Phone +39 051 300100 Ext. 157 No exception will be considered. Fax +39 051 309477 REGISTRATION ONLINE www.menarinipainsymposium2016.it or contact the Organizing Secretariat. 2 PRESIDENTS Carmelo Scarpignato, MD, DSc, PharmD (Parma, Italy) – Giustino Varrassi, MD, PhD (L’Aquila, Italy)
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