DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 2017 - 2019 - Golgi Redaelli
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Allegato deliberazione n. 1/CdI del 13.02.2017 Azienda di Servizi alla Persona “GOLGI–REDAELLI” DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 2017 - 2019 Parte I RELAZIONE ILLUSTRATIVA Parte II PROSPETTI Struttura organizzativa Posizioni Dirigenziali Organici Conto economico di previsione Approvato con deliberazione del Consiglio di Indirizzo n. 1 del 13.02.2017
PARTE PRIMA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Premessa L’Azienda di Servizi alla Persona Golgi Redaelli, (già Amministrazione delle II.PP.A.B ex ECA di Milano), si è costituita nell’ottobre del 2003 a seguito della fusione, per incorporazione, delle tre Istituzioni precedentemente amministrate (Luoghi Pii Elemosinieri, Redaelli e Golgi), operanti da tempo immemorabile nel territorio della Provincia di Milano nel settore dell’assistenza. Pur traendo la propria origine dall’iniziativa di privati cittadini, per storia e tradizione ha acquisito una forte connotazione pubblicistica. Tale vocazione ne ha profondamente caratterizzato e indirizzato l’attività istituzionale svolta a vantaggio delle classi più disagiate della popolazione. E’ un Ente di diritto pubblico, dotato di piena autonomia statutaria, regolamentare, patrimoniale contabile e gestionale, che ha sempre finanziato autonomamente la sua attività con risorse proprie ed entrate derivanti dai servizi erogati. La sua missione istituzionale è, ormai da tempo, focalizzata nell’erogazione di servizi assistenziali e sanitari, svolta prevalentemente a favore delle persone anziane, ma non in via esclusiva (si pensi al servizio di riabilitazione ambulatoriale a favore di soggetti in età evolutiva, avviato, con risultati del tutto soddisfacenti, presso l’Istituto Golgi di Abbiategrasso), attraverso la gestione di: − Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA con oltre 750 posti letto), con ricoveri di persone anziane affette da patologie croniche gravemente invalidanti, comprensive di Nuclei Alzheimer; − Reparti di Cure Intermedie (ex Riabilitazione) dotati di oltre 600 posti letto, con ricoveri nei diversi regimi di specialistica, generale e geriatrica e di mantenimento, limitati alla durata dell’intervento riabilitativo; − Nuclei Hospice, per soggetti in fase terminale, e Stati Vegetativi, per soggetti in stato vegetativo permanente (oltre 30 posti letto) − Servizi Riabilitativi di Ospedale Diurno (DH), di Ciclo Diurno Continuo (CDC) e Ambulatoriali, erogate - con l'intervento di personale altamente specializzato -anche a soggetti in età evolutiva. − Centri Diurni Integrati (CDI) ; − Servizi di Assistenza Domiciliare (ADI e SAD) estesi, in via sperimentale,nella modalità di RSA aperta; prestazioni di medicina specialistica in regime ambulatoriale in diverse branche (analisi chimico - cliniche, geriatria, cardiologia, radiologia), L’Azienda promuove, in sintonia con la programmazione e le Regole si Sistema adottate da Regione Lombardia, le proprie attività istituzionali in stretta connessione con i soggetti pubblici presenti nel contesto del proprio territorio in una logica di fiducia e di cooperazione, per mantenere elevati livelli qualitativi dei servizi offerti, con un’azione costante rivolta alla ricerca e alla realizzazione di sinergie con gli altri attori del settore socio sanitario. 2
Dispone complessivamente di oltre 1500 posti letto e 1500 collaboratori. L’organizzazione dell’Azienda ed il suo funzionamento sono uniformati ai principi: della distinzione tra responsabilità di indirizzo, spettante all’ Organo di direzione politica, e della responsabilità di gestione amministrativa, tecnica e finanziaria spettanti a al Direttore Generale e ai Dirigenti; della trasparenza dell’attività amministrativa, dell’efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa. Sono Organi dell’Azienda Il Consiglio di Indirizzo, Il Presidente e il Direttore. Il Consiglio è l’Organo di indirizzo e di verifica dell’azione amministrativa e gestionale dell’Azienda. Definisce gli obiettivi ed i programmi della stessa e verifica la rispondenza dei risultati della gestione agli indirizzi impartiti. Il Direttore Generale è il Direttore dell’Azienda ed esercita le funzioni previste dalla L.R. 1/2003: in particolare è preposto alla programmazione ed al controllo complessivo dell’attività di gestione, amministrativa, finanziaria e tecnica; riveste altresì il ruolo di Legale Rappresentante dell'Azienda. Nel corso del 2016 è stato realizzato il trasferimento degli uffici di carattere aziendale dalla sede amministrativa di via Olmetto all'Istituto "P. Redaelli" di Milano, rendendo così disponibile per la locazione l'importante palazzo Archinto. Anche in conseguenza di questo trasferimento, che può definirsi senza enfasi di assoluta portata storica per l’Azienda per le conseguenze e delle possibili sinergie che ha generato e genererà nel breve e medio periodo, alla fine del 2016 è stata approvata dal Consiglio di Indirizzo una nuova articolazione della Struttura Organizzativa (si vedano i prospetti allegati) che ha ridefinito la distribuzione delle competenze dirigenziali e che dovrà trovare completa attuazione nel corso del primo semestre 2017. > Il Consiglio di Indirizzo in carica, insediatosi nel mese di settembre del 2014, deve tracciare, in attuazione della L.R. 1/2003 e del relativo Regolamento di esecuzione, le linee direttrici che caratterizzeranno il proprio mandato per il triennio 2017-2019. Nello specifico, deve ottemperare a tale prescrizione con la redazione di un elaborato che consta di: - un documento di programmazione economica di durata triennale contenente, in relazione ai ricavi stimati, la programmazione dei costi per la gestione ordinaria delle attività aziendali e la pianificazione degli interventi economici straordinari da realizzare in conformità alle finalità statutarie; - un Bilancio pluriennale riferito al medesimo periodo temporale. Alla data di redazione del presente piano, talune rilevanti variabili suscettibili di segnare in maniera sostanziale il prosieguo e lo sviluppo futuro delle attività istituzionali non risultano ancora definite: si fa riferimento, al riguardo, in particolare alla evoluzione del settore delle Cure Intermedie e al settore delle Prestazioni Specialistiche, nell'ambito del quale la normativa prevede nel tempo la concentrazione dei Laboratori di Analisi, in particolare in ambito milanese, in un numero molto limitato di siti connotati da grandi dimensioni. Non solo; va inoltre ribadito che il Consiglio di Indirizzo si appresta a redigere tale documento in una ormai persistente fase congiunturale caratterizzata da una stasi dei ricavi, che rende sempre più difficoltoso equilibrare l’espansione 3
della spesa, anche perché appare ormai imminente lo sblocco della dinamica contrattuale del personale dipendente. Nell’attuale assetto dei servizi erogati dall’Azienda, quasi l’85% dei ricavi dipende da decisioni esterne: se nei prossimi anni non si procederà a un reale adeguamento delle tariffe (ferme, per quanto riguarda le rette a carico del Comune di Milano, ai valori 2001 a fronte di un tasso di inflazione a fine 2016 del 29%) e se non verrà attuato il pieno riconoscimento della capacità produttiva dei servizi accreditati, in particolare quelli riabilitativi e diagnostici, potrebbero essere pregiudicate le azioni sin qui intraprese per il contenimento della spesa. A determinare il risultato complessivo del prossimo triennio potranno contribuire in senso positivo: - la capacità dell'Azienda di contenere la spesa corrente, perseguendo una politica di riduzione dei costi per le attività che non creano valore aggiunto, con recupero di risorse da reinvestire nei servizi o da tradurre in economie - la recentissima introduzione da parte della Regione Lombardia del Piano per la Cronicità - la revisione in aumento dei budget assegnati alle strutture aziendali dall'ATS per il finanziamento dei posti letto di cure Intermedie, anche a scapito del numero complessivo di posti letto RSA - la revisione delle tariffe RSA riconosciute dal Comune di Milano e non aggiornate dal 2001 - la possibilità di cedere in locazione Palazzo Archinto, unitamente all’alienazione dei beni non strategici inseriti nel piano di dismissione patrimoniale per far fronte all’indebitamente derivante dalla realizzazione della nuova RSA di Abbiategrasso - l'avvenuto completamento del piano di adeguamento ai requisiti strutturali di tutti gli Istituti - l'incremento della quota di personale non dipendente. In senso contrario interverranno: - i rinnovi contrattuali del personale dipendente - la normale dinamica di aumento dei prezzi di beni e servizi e delle imposte - gli oneri finanziari derivanti dai finanziamenti accesi per la realizzazione del piano di adeguamento sopra citato, per quanto contenuti rispetto al periodo precedente grazie alla conclusione di una vantaggiosa rinegoziazione del tasso applicato. Un ulteriore elemento da tenere in considerazione ai fini del raggiungimento del risultato previsto nel periodo di riferimento, è dato dalla domanda di servizi; se è vero che finora essa si è sempre mantenuta su livelli tali da consentire una saturazione pressoché totale della capacità ricettiva riconosciuta all’Azienda, non mancano segnali di contrazione delle richieste di ricovero in ambito RSA, soprattutto nella sede di Abbiategrasso. Tali linee di tendenza, tenuto conto della generale ristrettezza delle risorse disponibili, rendono necessaria l’adozione di interventi mirati sia sul fronte dei ricavi che sul versante della spesa al fine di consentire all’Azienda di gestire al meglio, ed in modo sostenibile dal punto di vista finanziario, il prossimo triennio. 4
Date tali premesse, si impone l’esigenza di individuare nel presente documento programmatico i criteri di massima che dovranno improntare, ai diversi livelli, l’attività degli organismi aziendali; in primo luogo con l’indicazione di azioni efficaci ed interventi mirati che possano garantire nel tempo l’equilibrio economico aziendale. Il processo di riequilibrio è già iniziato, con l’invito ai Dirigenti a un attento monitoraggio dei consumi, al fine di evitare diseconomie e, ove possibile, di ridurre le spese, coerentemente con le indicazioni statuali in tema di spending review e richiederà, anche nell’immediato futuro, ulteriori concreti e puntuali interventi correttivi diretti al contenimento dei costi. Più in particolare sarà necessario: − intervenire efficacemente sulle entrate legate all’attività istituzionale, diversificando ulteriormente i servizi socio sanitari erogati, anche sulla scorta delle citate determinazioni regionali in materia di gestione della cronicità e sviluppando nella misura maggiore possibile il settore delle Cure Intermedie; − curare la redditività del patrimonio immobiliare: se relativamente alla gestione ordinaria non sono prevedibili incrementi rilevanti (anche perché a fronte dei modesti aumenti derivanti dai rinnovi dei contratti di locazione in scadenza si prevede una riduzione degli introiti, conseguente alla alienazione di taluni stabili), le indicazioni del Consiglio di Indirizzo relative al trasferimento della Sede amministrativa presso l'Istituto di Milano hanno reso possibile l'inserimento di Palazzo Archinto tra gli edifici locabili, con rilevanti conseguenze sia simboliche che economiche; − contenere l’aumento delle spese correnti al di sotto della previsione di incremento dei ricavi: per far questo sarà fondamentale monitorare attentamente gli effetti dell’inflazione, il costo del personale dipendente e l’evoluzione della disponibilità di posti letto perseguendo nella politica di individuazione e di riduzione delle diseconomie e dei costi delle attività che non costituiscono valore aggiunto, generando così risorse da reinvestire nei servizi istituzionali; − perseguire in modo ancora più determinato l'omogeneizzazione degli standard di personale tra le diverse realtà aziendali e valutare la possibilità di accorpamenti di reparti e di eventuale chiusura di taluni servizi da tempo non remunerativi; − adoperarsi fattivamente per mantenere e possibilmente migliorare ulteriormente gli attuali livelli qualitativi delle prestazioni assistenziali erogate, presupposto irrinunciabile per assicurare gli elevati indici di occupazione raggiunti, sfruttando appieno il budget contrattato con le diverse ASL. A tal fine, occorre delineare la strategia aziendale per il prossimo triennio soprattutto con riferimento ai seguenti aspetti: • servizi offerti ed evoluzione dell’attività • evoluzione dei costi e dei ricavi (socio-sanitari, patrimoniali, straordinari) • programmazione delle attività relative ai beni culturali e alla ricerca e relativi finanziamenti • piano di gestione del patrimonio immobiliare non abitativo disponibile (cessioni e locazioni) • piano degli investimenti per l'adeguamento degli immobili alle disposizioni di legge e relativo finanziamento • risorse necessarie per la realizzazione degli obiettivi del triennio e modalità di finanziamento 5
Solo in tal modo, si sarà in grado di dirigere le risorse e le potenzialità esistenti verso il raggiungimento del risultato auspicato, nell’assoluta e contestuale garanzia del rispetto degli scopi statutari miranti a … ”soddisfare i bisogni di salute, intesa nella più larga accezione del termine, riferibili alla popolazione anziana, ed allo scopo l’Azienda gestisce servizi diversificati: di tipo residenziale, semiresidenziale, ambulatoriale territoriale e di ricerca; eroga prestazioni afferenti agli ambiti degli interventi sanitari e di protezione sociale, anche attraverso percorsi riabilitativi ed assistenziali integrati; svolge altresì, negli stessi ambiti, attività di studio e ricerca, anche di carattere epidemiologico, clinico e sociale”. Servizi offerti ed evoluzione dell’attività La recente riforma del sistema socio-sanitario approvata dalla Regione Lombardia, che ha portato tra le altre cose all’accorpamento in un'unica ATS delle tre ASL precedenti, ha contribuito a semplificare il rapporto dell'Azienda con questi interlocutori istituzionali, ponendo le basi per un confronto più costruttivo, in quanto riferito alle attività aziendali nel loro complesso. I dati demografici registrano la costante crescita della popolazione anziana e pertanto si manterrà sostanzialmente elevata la domanda di ricovero nelle strutture residenziali, con un ulteriore spostamento nelle classi di età tra gli 80 e i 95 anni, che rappresentano ormai l'utenza tipica (l’età media dei dimessi nel 2016 è di circa 83 anni). Non può pertanto che prevedersi anche per il prossimo futuro un ulteriore incremento della domanda, nonostante l’intensificazione degli interventi a sostegno della domiciliarità, che tendono, correttamente, a mantenere la persona anziana il più a lungo possibile all’interno del proprio ambiente di vita. I servizi residenziali, da sempre la missione dell’Azienda, continueranno pertanto a costituire l’attività principale, anche se sono state attivati, in forma al momento sperimentale i servizi di RSA Aperta. In particolare, la gestione delle RSA come si è detto continua a risentire soprattutto della problematica tuttora aperta con il Comune di Milano e ancora irrisolta delle relative tariffe, di fatto immutate da un quindicennio. Tali fenomeni si ripercuotono negativamente sia sulla saturazione dei posti letto, sia sui carichi socio sanitari, a causa - oltre che nel ridimensionamento delle presenze degli anziani inviati dal Comune di Milano (ridottesi di oltre il 50%, negli ultimi anni), cui si è comunque riusciti ad ovviare, con il ricorso all’utenza privata – soprattutto della generalizzata presenza di pazienti con complesse problematicità, cui è necessario assicurare una peculiare e completa protezione assistenziale, che si traduce in maggiori oneri e in tariffe (quota sanitaria regionale) non sempre remunerative. Ne consegue l’opportunità di potenziare al massimo, sia per quantità che per qualità gli attuali investimenti nell’ambito delle Cure Intermedie, trattandosi del settore che ha dimostrato ampiamente, in questi ultimi anni, di avere un alto tasso di efficacia e di efficienza, perché capace di intervenire contemporaneamente su disabilità e instabilità clinica, valorizzando il contesto personale e sociale: non quindi il solo obiettivo del recupero 6
funzionale ma anche il miglioramento dello stato clinico e l’aiuto nel ritorno a casa. Allo scopo, sarà inoltre necessario cogliere al meglio ogni possibile opportunità derivante dalla riforma del settore della riabilitazione, recentemente approvata dalla Regione Lombardia (Cure Intermedie), ed attuata in forma sperimentale con contenuti ancora da puntualizzare nel dettaglio. Alla luce delle recentissime disposizioni della Regione Lombardia finalizzate ad affrontare con nuove modalità il problema della cronicità e sopra citate, si ritiene che l’Azienda dovrà orientarsi, ancor più che in passato, verso la scelta della diversificazione della propria attività, ripensando e organizzando i servizi in un’ottica di globalità dell’approccio e dell’intervento allo scopo di supportare la persona anziana durante l’intero ciclo del processo di invecchiamento per offrire, in una concreta prospettiva di prevenzione, cura e riabilitazione, la possibilità di fruire dell’intera gamma dei servizi socio sanitari assistenziali previsti. Per far fronte a tale esigenza gli Istituti aziendali hanno già assunto negli ultimi anni una connotazione, che dovrà essere accentuata nel prossimo triennio, di centri polivalenti di riferimento geriatrico, destinati a servire il territorio attraverso una maggiore flessibilità, specializzazione e diversificazione dei servizi offerti, volti ad abbracciare tutte le possibili aree di intervento, siano esse di tipo sociale, sanitario ricreativo o culturale, prescindendo dai modelli tradizionali che individuano specifiche categorie da assistere. Oltre ai ricoveri ordinari, di tipo residenziale, si è proceduto in questi anni a potenziare le altre linee di attività, con le quali l’Azienda ha sviluppato proficuamente la propria presenza sul territorio quali l’Ospedale Diurno (con particolare attenzione all’assistenza dei malati di Parkinson) di cui peraltro si ignora il futuro trattandosi di servizio per il quale si è più volte ipotizzata la chiusura nei documenti programmatori regionali, e il Ciclo Diurno Continuo (presenti in tutti le strutture), il Centro Diurno Integrato (attivo presso l’Istituto Redaelli di Milano), oltre a valorizzare la residenzialità protetta (mini alloggi per anziani, realizzati presso la nuova RSA di Abbiategrasso) e naturalmente il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) e le altre attività territoriali in corso di sperimentazione (RSA aperta, ADI Demenze). Inoltre va tenuto presente che presso l’Istituto di Milano è in corso da alcuni anni la sperimentazione di un servizio di “Postacuta”, per ora limitato a 10 posti letto, ma che rappresenta un’opportunità di sviluppo per le attività dell’Istituto in quanto la Regione Lombardia intende ricondurre questo servizio nell'ambito delle Cure Intermedie, dandogli così stabilità. Si è inoltre consolidato il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI, cui già assolvono il Redaelli di Milano e il Golgi di Abbiategrasso), che garantisce all’anziano assistito a domicilio la migliore qualità di vita possibile, come pure risultano potenziati servizi quali quelli ambulatoriali, aperti a tutta la cittadinanza, che danno un sensibile vantaggio agli ospiti per l’esecuzione delle prestazioni in loco. Per l’erogazione di questi servizi l’ASP Golgi-Redaelli si avvale, tra personale dipendente e collaboratori, di oltre 1500 persone, che rappresentano la risorsa fondamentale e distintiva aziendale, cui si tende a offrire un contesto 7
organizzativo capace di riconoscere, utilizzare, ricompensare e valorizzare adeguatamente le rispettive competenze e potenzialità. Tenuto conto che il raggiungimento degli obiettivi aziendali non può che realizzarsi attraverso l’ottimizzazione del capitale umano, nel corso del prossimo triennio sarà necessario proseguire secondo le politiche già intraprese, che si sostanziano di fatto: − copertura dei posti in organico con personale dipendente entro il limite massimo di 1100 unità a tempo pieno; − sviluppo degli incarichi esterni per prestazioni infermieristiche e riabilitative (contratti individuali) e medico specialistiche, anche attraverso lo strumento della convenzione con Aziende sanitarie, prevalentemente in ambiti in cui non si dispone delle specifiche competenze (figure professionali dell’area sanitaria o per professionalità cui è richiesta una prestazione di carattere episodico o al bisogno (es. medici specialisti); − ricorso allo strumento dell’appalto con cooperative di servizi, sia per far fronte a esigenze di carattere straordinario derivanti dalle assenze non programmabili del personale dipendente e dalle relative sostituzioni, sia per la gestione di ambiti afferenti l’area socio sanitaria a supporto delle attività dei reparti di degenza, nel rispetto delle indicazioni regionali in materia di standard gestionali. In particolare, l’Azienda dovrà mirare ad acquisire la collaborazione di professionisti e operatori fortemente qualificati e a sviluppare le capacità delle risorse umane presenti in servizio per mettere a disposizione degli utenti un sistema di competenze in grado di tutelare al meglio i diritti e i bisogni di benessere della persona. L’Azienda è già orientata allo sviluppo professionale del personale, inteso come incremento delle conoscenze, delle capacità, della consapevolezza e della disponibilità ad assumere responsabilità. In tal senso, è sempre stata posta particolare attenzione all’addestramento, all’aggiornamento e alla formazione del personale, quali fattori fondamentali della crescita professionale, come ribadito anche nei precedenti documenti programmatori. Il sistema delle relazioni con le organizzazioni rappresentative dei dipendenti aziendali è uno degli strumenti indispensabili per rispondere ai bisogni degli utenti, per garantire la qualità delle prestazioni e l’efficienza dell’azione gestionale dell’Azienda. L’ASP Golgi-Redaelli anche per il prossimo triennio dovrà pertanto improntare il rapporto con le organizzazioni sindacali e con i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, peraltro prevalentemente mantenuto negli ultimi anni su basi di reciproca correttezza, orientandolo all’obiettivo di armonizzare l’esigenza di mantenimento e di incremento di una elevata efficacia ed efficienza dei servizi erogati con l’interesse al miglioramento delle condizioni di lavoro ed alla crescita professionale del personale dipendente e dei propri collaboratori. Il concetto di qualità, da tempo al centro dell’attenzione dei progetti aziendali volti all’obiettivo del continuo miglioramento dei servizi offerti, va perseguito anche attraverso lo sviluppo dell’attività scientifica e di ricerca. In particolare, la ricerca è sempre più parte integrante dei compiti istituzionali di chi opera nell’ambito del settore socio sanitario assistenziale ed è chiamato a rispondere concretamente e con carattere di continuità ai bisogni, alle aspettative e alle legittime istanze di benessere che provengono dall’area dei 8
servizi rivolti alla popolazione anziana. L’Azienda ha dato attuazione ad un ambizioso progetto strategico volto a sviluppare le attività di ricerca scientifica svolte all’interno degli Istituti, procedendo alla costituzione unitamente all’Onlus “Cenci Gallingani” di un apposito Ente, la Fondazione “Golgi Cenci”, con sede in Abbiategrasso, avente lo scopo statutario di promuovere la ricerca scientifica sull’invecchiamento cerebrale. La Fondazione “Golgi Cenci” svolge la propria attività nella sede di corso San Martino 10, un edificio realizzato ex novo che consta di tre piani con una superficie di circa 1200 mq., ove hanno trovato posto e sviluppo le attività di ricerca destinate agli ambiti di intervento Clinico, epidemiologico e neuropsicologico, Biologico Genetico e Neuropatologico. Una delle iniziative più innovative alle quali la Fondazione - insieme ad Alzheimer Italia e Azienda - sta dando il suo importante contributo, è quella di fare della città di Abbiategrasso la prima Dementia Friendly Community italiana, ovvero un luogo dove l'ambiente cittadino diventa "amico" delle persone affette da demenza ed è in grado di garantire una protezione sociale della comunità. Si tratta di un progetto di lunga portata che passa attraverso una minuziosa attività formativa che tocchi tutti i punti nevralgici della comunità, dagli operatori istituzionali ai negozianti, dagli studenti ai pensionati con l'obiettivo di sviluppare la consapevolezza pubblica di questa patologia e di favorire la diffusione della cultura dell'aiuto e della comprensione nei confronti delle persone affette da demenza. 9
A) ATTIVITA’ SOCIO-SANITARIA Per il triennio 2017 - 2019 l'Azienda ritiene fondamentale sviluppare il Settore delle Cure Intermedie, se necessario anche rinunciando ad una quota dei posti letto RSA attualmente attivi. Questa linea di indirizzo si inserisce in un percorso già intrapreso in passato, che ha portato l'area della riabilitazione, comunque definita, a costituire da quasi un decennio la principale fonte di finanziamento dell'Azienda. Le possibilità di sviluppo si sostanziano in due possibili alternative, di maggiore o minore impatto economico, ma entrambe fondate sulla disponibilità di finanziamenti aggiuntivi nel settore delle Cure Intermedie, anche alla luce delle previsioni del Piano per la Cronicità: - la prima ipotesi prevede sostanzialmente il finanziamento dei posti letto di Cure Intermedie attualmente disponibili e accreditati, ma non contrattualizzati (20 ad Abbiategrasso e 10 a Milano). Inoltre viene prevista la conversione di 20 p.l. da RSA a RSA Alzheimer e di 23 p.l da RSA a RSA Stati Vegetativi e Gravi Disabilità a Milano. In questo caso il maggiore onere per la regione Lombardia sarebbe di circa euro 2 milioni - la seconda ipotesi, molto più articolata e ambiziosa, prevede a) la conversione di circa 135 posti letto RSA (85 a Milano e 50 a Vimodrone) in degenze di Cure Intermedie (50 p.l. a Milano e 50 a Vimodrone) e Hospice (10 p.l. a Milano); la conversione di 20 p.l. da RSA a RSA Alzheimer e di 23 p.l da RSA a RSA Stati Vegetativi e Gravi Disabilità a Milano. b) il finanziamento di 40 posti letto aggiuntivi di Cure Intermedie ad Abbiategrasso (sarebbe necessario in questo caso reperire una diversa collocazione per il servizio di Riabilitazione ambulatoriale rivolto ai minori) Con questa ipotesi il finanziamento aggiuntivo a carico della Regione, al netto delle riduzioni in ambito RSA, salirebbe ad euro 5 milioni (1 milione Hospice e 4 Cure Intermedie). Conseguentemente vengono sviluppate per le diverse sedi due alternative in termini di articolazione dei posti letto, andamento dei ricavi e dotazioni di personale. Non sono stati previsti aumenti tariffari a carico del SSN, mentre per le rette RSA si tiene conto dell'incremento di 1 euro/die nel 2018 e di 1 euro/die nel 2019. Per quanto riguarda i costi si rimanda al conto economico di previsione riportato di seguito, formulato secondo i criteri sotto esposti: - costo unitario dei beni e dei servizi: nessuna variazione nel triennio - costo del personale dipendente: aumento complessivo a seguito del previsto rinnovo del CCNL di euro 1,7 milioni, pari al 3,5% (costo di euro 110/mese pro-capite a regime) - aliquote imposte e altri oneri: nessuna variazione. 10
A1) CURE INTERMEDIE, RIABILITAZIONE, RSA E HOSPICE IPOTESI 1 MILANO POSTI LETTO 2017 2018 2019 RSA 258 215 215 RSA ALZ 20 40 40 RSA SV E GRAVI DISABILITA' 22 45 45 TOTALE RSA 300 300 300 SPECIALISTICA 40 40 40 GENERALE/GERIATRICA 120 120 120 MANTENIMENTO+PAC 86 96 96 TOTALE CURE INTERMEDIE 246 256 256 HOSPICE 10 20 20 TOTALE POSTI LETTO 556 576 576 RICAVI/GG 2017 2018 2019 RSA 116 117 118 RSA ALZ 126 126 126 RSA SV E GRAVI DISABILITA' 180 160 160 MEDIA RSA 121 125 125 SPECIALISTICA 300 290 290 GENERALE/GERIATRICA 155 155 155 MANTENIMENTO+PAC 135 135 135 MEDIA CURE INTERMEDIE 172 169 169 HOSPICE 225 264 264 MEDIA RICAVI/GG 145 149 149 RICAVI/ANNO 2017 2018 2019 RSA 10.650.000 8.950.000 9.020.000 RSA ALZ 900.000 1.800.000 1.800.000 RSA SV E GRAVI DISABILITA' 1.400.000 2.550.000 2.550.000 TOTALE RSA 12.950.000 13.300.000 13.370.000 SPECIALISTICA 4.200.000 4.060.000 4.060.000 GENERALE/GERIATRICA 6.590.000 6.590.000 6.590.000 MANTENIMENTO+PAC 4.140.000 4.630.000 4.630.000 TOTALE CURE INTERMEDIE 14.930.000 15.280.000 15.280.000 HOSPICE 750.000 1.750.000 1.750.000 TOTALE RICAVI DEGENZE 28.630.000 30.330.000 30.400.000 ALTRI SERVIZI (escluse prest. Specialistiche) 2.270.000 2.270.000 2.270.000 TOTALE RICAVI 30.900.000 32.600.000 32.670.000 11
VIMODRONE POSTI LETTO 2017 2018 2019 RSA 240 240 240 RSA ALZ 18 18 18 RSA SV E GRAVI DISABILITA' TOTALE RSA 258 258 258 SPECIALISTICA 32 32 32 GENERALE/GERIATRICA 80 80 80 MANTENIMENTO+PAC 80 80 80 TOTALE CURE INTERMEDIE 192 192 192 HOSPICE TOTALE POSTI LETTO 450 450 450 RICAVI/GG 2017 2018 2019 RSA 115 116 117 RSA ALZ 127 127 127 RSA SV E GRAVI DISABILITA' MEDIA RSA 116 117 118 SPECIALISTICA 256 256 256 GENERALE/GERIATRICA 155 155 155 MANTENIMENTO+PAC 135 135 135 MEDIA CURE INTERMEDIE 164 164 164 HOSPICE 264 264 264 MEDIA RICAVI/GG 136 137 137 RICAVI/ANNO 2017 2018 2019 RSA 9.790.000 9.860.000 9.940.000 RSA ALZ 810.000 810.000 810.000 RSA SV E GRAVI DISABILITA' - - - TOTALE RSA 10.600.000 10.670.000 10.750.000 SPECIALISTICA 2.840.000 2.840.000 2.840.000 GENERALE/GERIATRICA 4.300.000 4.300.000 4.300.000 MANTENIMENTO+PAC 3.740.000 3.740.000 3.740.000 TOTALE CURE INTERMEDIE 10.880.000 10.880.000 10.880.000 HOSPICE - - - TOTALE RICAVI DEGENZE 21.480.000 21.550.000 21.630.000 ALTRI SERVIZI (escluse prest. Specialistiche) 1.970.000 1.970.000 1.970.000 TOTALE RICAVI 23.450.000 23.520.000 23.600.000 12
ABBIATEGRASSO POSTI LETTO 2017 2018 2019 RSA 128 128 128 RSA ALZ 40 40 40 RSA SV E GRAVI DISABILITA' TOTALE RSA 168 168 168 SPECIALISTICA 30 30 30 GENERALE/GERIATRICA 70 70 70 MANTENIMENTO+PAC 20 40 40 TOTALE CURE INTERMEDIE 120 140 140 HOSPICE - - - TOTALE POSTI LETTO 288 308 308 RICAVI/GG 2017 2018 2019 RSA 125 126 127 RSA ALZ 132 132 132 RSA SV E GRAVI DISABILITA' MEDIA RSA 126 127 128 SPECIALISTICA 292 292 292 GENERALE/GERIATRICA 156 156 156 MANTENIMENTO+PAC 135 135 135 MEDIA CURE INTERMEDIE 187 179 179 HOSPICE - - - MEDIA RICAVI/GG 151 151 151 RICAVI/ANNO 2017 2018 2019 RSA 5.710.000 5.770.000 5.810.000 RSA ALZ 1.890.000 1.890.000 1.890.000 RSA SV E GRAVI DISABILITA' - - - TOTALE RSA 7.600.000 7.660.000 7.700.000 SPECIALISTICA 3.160.000 3.160.000 3.160.000 GENERALE/GERIATRICA 3.960.000 3.960.000 3.960.000 MANTENIMENTO+PAC 980.000 1.950.000 1.950.000 TOTALE CURE INTERMEDIE 8.100.000 9.070.000 9.070.000 HOSPICE - - - TOTALE RICAVI DEGENZE 15.700.000 16.730.000 16.770.000 ALTRI SERVIZI (escluse prest. Specialistiche) 1.900.000 1.900.000 1.900.000 TOTALE RICAVI 17.600.000 18.630.000 18.670.000 13
TOTALE ISTITUTI POSTI LETTO 2017 2018 2019 RSA 626 583 583 RSA ALZ 78 98 98 RSA SV E GRAVI DISABILITA' 22 45 45 TOTALE RSA 726 726 726 SPECIALISTICA 102 102 102 GENERALE/GERIATRICA 270 270 270 MANTENIMENTO+PAC 186 216 216 TOTALE CURE INTERMEDIE 558 588 588 HOSPICE 10 20 20 TOTALE POSTI LETTO 1.294 1.334 1.334 RICAVI/GG 2017 2018 2019 RSA 117 119 120 RSA ALZ 129 129 129 RSA SV E GRAVI DISABILITA' 180 160 160 MEDIA RSA 121 122 123 SPECIALISTICA 284 280 280 GENERALE/GERIATRICA 155 155 155 MANTENIMENTO+PAC 135 135 135 MEDIA CURE INTERMEDIE 172 169 169 HOSPICE 225 264 264 MEDIA RICAVI/GG 144 145 146 RICAVI/ANNO 2017 2018 2019 RSA 26.150.000 24.580.000 24.770.000 RSA ALZ 3.600.000 4.500.000 4.500.000 RSA SV E GRAVI DISABILITA' 1.400.000 2.550.000 2.550.000 TOTALE RSA 31.150.000 31.630.000 31.820.000 SPECIALISTICA 10.200.000 10.060.000 10.060.000 GENERALE/GERIATRICA 14.850.000 14.850.000 14.850.000 MANTENIMENTO+PAC 8.860.000 10.320.000 10.320.000 TOTALE CURE INTERMEDIE 33.910.000 35.230.000 35.230.000 HOSPICE 750.000 1.750.000 1.750.000 TOTALE RICAVI DEGENZE 65.810.000 68.610.000 68.800.000 ALTRI SERVIZI (escluse prest. Specialistiche) 6.140.000 6.140.000 6.140.000 TOTALE RICAVI 71.950.000 74.750.000 74.940.000 14
IPOTESI 2 MILANO POSTI LETTO 2017 2018 2019 RSA 258 190 140 RSA ALZ 20 40 40 RSA SV E GRAVI DISABILITA' 22 45 45 TOTALE RSA 300 275 225 SPECIALISTICA 40 40 40 GENERALE/GERIATRICA 120 120 120 MANTENIMENTO+PAC 86 96 140 TOTALE CURE INTERMEDIE 246 256 300 HOSPICE 10 20 20 TOTALE POSTI LETTO 556 551 545 RICAVI/GG 2017 2018 2019 RSA 116 117 118 RSA ALZ 126 127 128 RSA SV E GRAVI DISABILITA' 180 160 160 MEDIA RSA 121 125 128 SPECIALISTICA 300 290 290 GENERALE/GERIATRICA 155 155 155 MANTENIMENTO+PAC 135 135 135 MEDIA CURE INTERMEDIE 172 169 164 HOSPICE 225 264 264 MEDIA RICAVI/GG 145 151 153 RICAVI/ANNO 2017 2018 2019 RSA 10.650.000 7.910.000 5.880.000 RSA ALZ 900.000 1.820.000 1.830.000 RSA SV E GRAVI DISABILITA' 1.400.000 2.550.000 2.550.000 TOTALE RSA 12.950.000 12.280.000 10.260.000 SPECIALISTICA 4.200.000 4.060.000 4.060.000 GENERALE/GERIATRICA 6.590.000 6.590.000 6.590.000 MANTENIMENTO+PAC 4.140.000 4.630.000 6.750.000 TOTALE CURE INTERMEDIE 14.930.000 15.280.000 17.400.000 HOSPICE 750.000 1.750.000 1.750.000 TOTALE RICAVI DEGENZE 28.630.000 29.310.000 29.410.000 ALTRI SERVIZI (escluse prest. Specialistiche) 2.270.000 2.270.000 2.270.000 TOTALE RICAVI SOCIO SANIT. 30.900.000 31.580.000 31.680.000 15
VIMODRONE POSTI LETTO 2017 2018 2019 RSA 240 215 190 RSA ALZ 18 18 18 RSA SV E GRAVI DISABILITA' TOTALE RSA 258 233 208 SPECIALISTICA 32 32 32 GENERALE/GERIATRICA 80 80 80 MANTENIMENTO+PAC 80 105 130 TOTALE CURE INTERMEDIE 192 217 242 HOSPICE TOTALE POSTI LETTO 450 450 450 RICAVI/GG 2017 2018 2019 RSA 115 116 117 RSA ALZ 127 128 129 RSA SV E GRAVI DISABILITA' MEDIA RSA 116 117 118 SPECIALISTICA 256 256 256 GENERALE/GERIATRICA 155 155 155 MANTENIMENTO+PAC 135 135 135 MEDIA CURE INTERMEDIE 164 160 158 HOSPICE 264 264 264 MEDIA RICAVI/GG 136 138 139 RICAVI/ANNO 2017 2018 2019 RSA 9.790.000 8.850.000 7.880.000 RSA ALZ 810.000 820.000 820.000 RSA SV E GRAVI DISABILITA' - - - TOTALE RSA 10.600.000 9.670.000 8.700.000 SPECIALISTICA 2.840.000 2.840.000 2.840.000 GENERALE/GERIATRICA 4.300.000 4.300.000 4.300.000 MANTENIMENTO+PAC 3.740.000 4.920.000 6.090.000 TOTALE CURE INTERMEDIE 10.880.000 12.060.000 13.230.000 HOSPICE - - - TOTALE RICAVI DEGENZE 21.480.000 21.730.000 21.930.000 ALTRI SERVIZI (escluse prest. Specialistiche) 1.970.000 1.970.000 1.970.000 TOTALE RICAVI SOCIO SANIT. 23.450.000 23.700.000 23.900.000 16
ABBIATEGRASSO POSTI LETTO 2017 2018 2019 RSA 128 128 128 RSA ALZ 40 40 40 RSA SV E GRAVI DISABILITA' TOTALE RSA 168 168 168 SPECIALISTICA 30 30 30 GENERALE/GERIATRICA 70 70 70 MANTENIMENTO+PAC 20 57 57 TOTALE CURE INTERMEDIE 120 157 157 HOSPICE - - - TOTALE POSTI LETTO 288 325 325 RICAVI/GG 2017 2018 2019 RSA 125 126 127 RSA ALZ 132 132 132 RSA SV E GRAVI DISABILITA' MEDIA RSA 126 127 128 SPECIALISTICA 292 292 292 GENERALE/GERIATRICA 156 156 156 MANTENIMENTO+PAC 135 135 135 MEDIA CURE INTERMEDIE 187 174 174 HOSPICE - - - MEDIA RICAVI/GG 151 150 150 RICAVI/ANNO 2017 2018 2019 RSA 5.710.000 5.750.000 5.800.000 RSA ALZ 1.890.000 1.890.000 1.890.000 RSA SV E GRAVI DISABILITA' - - - TOTALE RSA 7.600.000 7.640.000 7.690.000 SPECIALISTICA 3.160.000 3.160.000 3.160.000 GENERALE/GERIATRICA 3.960.000 3.960.000 3.960.000 MANTENIMENTO+PAC 980.000 2.780.000 2.780.000 TOTALE CURE INTERMEDIE 8.100.000 9.900.000 9.900.000 HOSPICE - - - TOTALE RICAVI DEGENZE 15.700.000 17.540.000 17.590.000 ALTRI SERVIZI (escluse prest. Specialistiche) 1.900.000 1.900.000 1.900.000 TOTALE RICAVI SOCIO SANIT. 17.600.000 19.440.000 19.490.000 17
TOTALE ISTITUTI POSTI LETTO 2017 2018 2019 RSA 626 533 458 RSA ALZ 78 98 98 RSA SV E GRAVI DISABILITA' 22 45 45 TOTALE RSA 726 676 601 SPECIALISTICA 102 102 102 GENERALE/GERIATRICA 270 270 270 MANTENIMENTO+PAC 186 258 327 TOTALE CURE INTERMEDIE 558 630 699 HOSPICE 10 20 20 TOTALE POSTI LETTO 1.294 1.326 1.320 RICAVI/GG 2017 2018 2019 RSA 117 119 120 RSA ALZ 129 129 130 RSA SV E GRAVI DISABILITA' 180 160 160 MEDIA RSA 121 123 125 SPECIALISTICA 284 280 280 GENERALE/GERIATRICA 155 155 155 MANTENIMENTO+PAC 135 135 135 MEDIA CURE INTERMEDIE 172 167 164 HOSPICE 225 264 264 MEDIA RICAVI/GG 144 146 148 RICAVI/ANNO 2017 2018 2019 RSA 26.150.000 22.510.000 19.560.000 RSA ALZ 3.600.000 4.530.000 4.540.000 RSA SV E GRAVI DISABILITA' 1.400.000 2.550.000 2.550.000 TOTALE RSA 31.150.000 29.590.000 26.650.000 SPECIALISTICA 10.200.000 10.060.000 10.060.000 GENERALE/GERIATRICA 14.850.000 14.850.000 14.850.000 MANTENIMENTO+PAC 8.860.000 12.330.000 15.620.000 TOTALE CURE INTERMEDIE 33.910.000 37.240.000 40.530.000 HOSPICE 750.000 1.750.000 1.750.000 TOTALE RICAVI DEGENZE 65.810.000 68.580.000 68.930.000 ALTRI SERVIZI (escluse prest. Specialistiche) 6.140.000 6.140.000 6.140.000 TOTALE RICAVI SOCIO SANIT. 71.950.000 74.720.000 75.070.000 18
A2) SERVIZI SPECIALISTICI Per quanto riguarda i servizi specialistici, sono accreditate presso l'Istituto di Milano le branche Laboratorio di Analisi, Radiologia, Pneumologia, Recupero e Riabilitazione Funzionale e presso l'Istituto di Vimodrone le branche Radiologia, Cardiologia, Recupero e Riabilitazione Funzionale, Punto Prelievi); Ferma restando l'esigenza di migliorare continuamente l'efficienza produttiva di questi servizi, le analisi nel tempo effettuate hanno confermato che il Laboratorio di Analisi mantiene un sostanziale equilibrio tra ricavi (valorizzati alla tariffa del nomenclatore per le prestazioni non rimborsate dal SSR, es. Cure Intermedie) e i costi diretti; sicuramente sarebbe possibile appaltare il servizio all'esterno ad un costo inferiore, fatte salve le problematiche connesse alla ricollocazione del personale attualmente dedicato a questa attività (oltre 15 unità a tempo pieno). Il servizio di Radiologia non è in grado di garantire questo equilibrio e può essere presa in considerazione un'ipotesi di razionalizzazione, a partire dalla sede di Vimodrone dove la produzione è piuttosto limitata e, in caso di chiusura del servizio, il disagio potrebbe essere contenuto per la vicinanza di diversi centri diagnostici ospedalieri ed extra-ospedalieri. Gli altri servizi specialistici non presentano valori significativi ne' in termini di costi ne' di ricavi e pertanto possono essere al momento confermati nell'attuale configurazione. Sotto il profilo dei ricavi non sono attese variazioni significative; anche nell'ipotesi di effettiva chiusura della Radiologia di Vimodrone l'incidenza sarebbe marginale (inferiore ad euro 50.000) e potrebbe essere compensata da piccoli aumenti della produzione del Laboratorio di Analisi, da realizzare essenzialmente con prestazioni ad esclusivo carico privato. PREVISIONE RICAVI SERVIZI SPECIALISTICI 2017 2018 2019 Laboratorio 500.000 550.000 600.000 Ambulatori 200.000 150.000 100.000 TOTALE 700.000 700.000 700.000 19
B) GESTIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE Il patrimonio aziendale è costituito dai beni mobili e immobili, di cui agli appositi inventari approvati all’atto della sua costituzione, nonché da quelli acquisiti nel corso della sua attività. Ai sensi della normativa vigente, l’Azienda dispone del proprio patrimonio secondo il regime della proprietà privata. I beni adibiti al perseguimento dei fini istituzionali (sede legale e Istituti) costituiscono il patrimonio indisponibile e non possono essere sottratti alla propria destinazione se non nei modi stabiliti dalla legge alla quale si rinvia. La gestione patrimoniale si caratterizza quale funzione prevalentemente strumentale di supporto alle finalità istituzionali perseguite dall’Azienda di erogazione di servizi assistenziali e sanitari a favore delle persone anziane in situazione di bisogno: è riferita prevalentemente all’attività di locazione del patrimonio da reddito che è costituito da: IMMOBILI URBANI BOX/ POSTI MILANO ABITAZIONI UFFICI NEGOZI TOTALE AUTO, ECC. VIA CORNO DI CAVENTO, 3 39 2 23 64 VIALE BRIANZA, 23 24 2 4 31 61 VIA MACCHI, 70 16 3 - 49 68 VIA MACCHI, 72 29 4 3 32 68 VIA OLMETTO, 3 9 24 - 23 56 VIA OLMETTO, 5 6 14 - 28 48 VIA OLMETTO, 9 - 1 - 1 2 VIA PIATTI, 8 14 9 - 24 47 VIA PONZIO, 48 92 - - 92 VIA SOTTOCORNO, 46 44 - 4 31 79 VIA DEI MISSAGLIA, 10 1 1 VIA FIUGGI, 2 1 1 TOTALE 274 58 13 242 587 BOX/POSTI ALTRI COMUNI ABITAZIONI UFFICI NEGOZI TOTALE AUTO, ECC. ABBIATEGRASSO 50 - 8 26 84 BASCAPE' 13 1 14 BELLINZAGO LOMBARDO 4 1 5 CARPIANO 25 2 27 CERRO AL LAMBRO 23 2 25 GAGGIANO 15 15 LOCATE TRIULZI 8 2 10 MUGGIO’ 4 1 5 NOVATE MILANESE 1 1 2 NOVIGLIO 10 1 11 SAN GIULIANO MILANESE 14 3 17 SIZIANO 22 4 26 VELEZZO LOMELLINA 2 2 VIMODRONE 8 8 TOTALE 198 0 10 43 251 TOTALE AZIENDA 472 58 23 285 838 20
TERRENI COMUNE ETTARI ABBIATEGRASSO 0,37 BASCAPE' 132,86 BELLINZAGO LOMBARDO 98,75 CARPIANO 367,77 CERRO AL LAMBRO 277,92 DESIO 18,29 GAGGIANO 137,64 LACCHIARELLA 0,06 LISCATE 0,37 LOCATE TRIULZI 154,75 MELZO 9,36 MILANO 1,72 MORIMONDO 53,07 MUGGIO' 12,57 NOVATE MILANESE 17,34 NOVIGLIO 156,38 PANTIGLIATE 72,63 PIOLTELLO 3,89 POZZUOLO MARTESANA 28,04 RODANO 30,88 SAN GIULIANO MILANESE 154,23 SEGRATE 0,03 SIZIANO 225,82 SOMMO 1,91 VIDIGULFO 0,12 VIMODRONE 5,20 ZIBIDO SAN GIACOMO 16,71 TOTALE 1.978,69 Inoltre il patrimonio immobiliare comprende 18 edifici di valore storico-artistico (luoghi di culto, ex opifici, ecc) e gli immobili destinati ad uso istituzionale. >>
D'altro canto l'inserimento di Palazzo Archinto fra i beni in locazione può produrre effetti rilevanti sul miglioramento dei ricavi aziendali; gli interessamenti che si sono registrati hanno indotto a ritenere plausibile l'appostazione in bilancio di una quota dell'affitto previsto già nel corso del 2017; il saldo economico delle due contrastanti tendenze sopra delineate risulta positivo in quanto si prevede che gli aumenti "fisiologici" dei ricavi compensino la riduzione del numero di unità disponibili e che la locazione di Palazzo Archinto sia da considerare come ricavo aggiuntivo netto (euro 1,2 milioni/anno). RICAVI 2017 2018 2019 IMMOBILI URBANI 5.600.000 6.200.000 6.200.000 (incluso riaddebito spese) TERRENI E PODERI 1.100.000 1.100.000 1.100.000 CONCESSIONI 300.000 300.000 300.000 TOTALE 7.000.000 7.600.000 7.600.000 22
C) SERVIZI GENERALI, TECNICO-AMMINISTRATIVI, E ALBERGHIERI Nell'ambito dello svolgimento delle attività aziendali questi servizi rivestono un ruolo ancillare rispetto al core business; cionondimeno hanno notevole rilevanza sul funzionamento complessivo delle strutture e spesso costituiscono un elemento determinante nella valutazione dei servizi aziendali da parte degli utenti (si pensi all'attività di preparazione dei pasti degli ospiti o alle attività di manutenzione); inoltre rappresentano, anche considerando i soli costi del personale, una quota significativa dei costi dell'Azienda (oltre 300 operatori a tempo pieno con una spesa superiore a euro 12 milioni/anno). Pertanto assume particolare rilievo l'esigenza di intraprendere interventi di razionalizzazione finalizzati a contenere il fabbisogno complessivo di personale. Nel triennio è prevista la diminuzione in questi servizi (senza alcuna forma di compensazione) di una decina di unità a tempo pieno, con un risparmio a fine triennio di circa euro 500.000. Gli interventi previsti sono indirizzati: - a ridurre il numero degli impiegati amministrativi, anche a seguito dell'accorpamento delle sedi di lavoro presso l'istituto di Milano e del conferimento di incarichi dirigenziali ad esaurimento - all'accentramento dei magazzini farmaceutici presso la sede di Milano, con recapito dei medicinali negli altri Istituti con i mezzi e gli operatori già utilizzati per il trasporto quotidiano dei campioni prelevati - alla revisione delle modalità operative degli altri magazzini e delle cucine/mense - alla riorganizzazione dei servizi di governo. EVOLUZIONE DEGLI ORGANICI PREVISTI (unità a tempo pieno) 2017 2018 2019 MILANO 85 84 83 VIMODRONE 75 74 73 ABBIATEGRASSO 73 72 71 AMM.NE AZIENDALE 85 83 81 TOT. AZIENDA 315 310 305 23
D) ATTIVITA' CULTURALI E BENI ARTISTICI LINEE DI INDIRIZZO L’ASP Golgi-Redaelli ha sviluppato negli anni una politica culturale complessa e coerente, che mira in primo luogo a garantire la tutela, la conservazione e la trasmissione alle generazioni future del ricco patrimonio storico ereditato dagli antichi Luoghi Pii Elemosinieri, perseguendo al contempo la valorizzazione pubblica il più ampia possibile di tale eredità culturale (che comprende l’Archivio storico, la Quadreria e numerose altre tipologie di beni culturali: stampati, fotografie, edifici storici, beni paesaggistici, fonti orali, testimonianze materiali). Nell’adempimento di tale duplice mandato – tutela e valorizzazione – sono state promosse numerose iniziative nel campo della divulgazione: didattica laboratoriale per studenti, insegnanti, adulti; ideazione di nuove piattaforme e di nuove strategie di comunicazione e promozione culturale. Uno dei cardini della politica culturale è la vocazione del Golgi-Redaelli a fare da punto di sintesi della memoria collettiva di Milano e del suo territorio. Risulta perciò naturale inserire le storie peculiari dei nostri “antenati” in un più ampio melieu nel quale tutti possano rispecchiarsi. Acquista quindi particolare importanza il costante mantenimento dei rapporti con le Soprintendenze, con le direzioni museali del Comune di Milano, con le altre istituzioni culturali della città e del territorio. La strategia di network risulta preziosa, e spesso indispensabile, anche nella costruzione di una efficace politica di fund raising, come hanno dimostrato le esperienze degli scorsi anni, e da ultimo il successo ottenuto con il finanziamento del progetto La Città Accogliente da parte di Fondazione Cariplo, che ha stanziato €. 70.000 interamente in capo alla nostra Azienda, premiandone in questo caso la capacità di farsi portavoce di una rete variegata di soggetti culturali e sociali attivi intorno al tema dei migranti. PROGETTI IN CORSO E INIZIATIVE ALLO STUDIO Il progetto biennale appena citato, che impegnerà in prima linea il Servizio Archivio e Beni Culturali da marzo 2017 a ottobre 2018 (e fino alla primavera 2019 per la verifica e rendicontazione), è la punta di diamante della linea d’azione culturale più “avanzata”, che può essere definita Progetti a cavallo tra Storia e Presente: linea inaugurata negli scorsi anni con la raccolta di testimonianze orali e con l’ordinamento del carteggio riguardante la presidenza Greppi, e che ha portato nel 2016 alla celebrazione del Cinquantenario della dedicazione a Camillo Golgi e a Piero Redaelli dei nostri Istituti, riconosciuti “geriatrici” dal 1966. Rientrano in tale linea, tra gli eventi in programma nel trienno, sia il Convegno imminente su Antonio Greppi e il Welfare ambrosiano, copromosso dall’ISEC di Sesto San Giovanni con il patrocinio del Comune di Milano, che probabilmente ospiterà l’evento un una sede prestigiosa; sia le celebrazioni, nel 2018, del Centenario della nascita di due personaggi che riguardano da vicino la nostra Azienda: l’illustre geriatra Ugo Cavalieri e il grande sociologo Angelo Pagani. Accanto alle ricerche e agli eventi pubblici relativi a temi di maggiore attualità, non possono venire meno lo studio e la promozione della conoscenza di aspetti più remoti, ma non meno vitali, della nostra storia. Sotto il nome di Progetti sulle radici storiche più antiche dell’ente e della città si ricordano qui alcune iniziative pluriennali già avviate da tempo (a partire dall’ambizioso portale WebGis Milano e le sue Associazioni, realizzato e aggiornato in collaborazione con l’Università Cattolica, e che nei prossimi anni si spera di poter sviluppare ulteriormente nella direzione sopra accennata di “storia sociale e storia urbana di Milano” tout court) e altre in progetto per i prossimi anni, nate da 24
iniziativa nostra (come la richiesta di finanziamento Interreg sul tema “Il più grande teatro di questi popoli”, connessa all’archivio dell’antico Luogo Pio della Carità in Porta Nuova: 2018-2020) o promosse da terzi: dal Comune di Milano per il Cinquecentenario della morte di Leonardo (2019), dalla Frick Collection di New York per una mostra su Tiepolo a Palazzo Archinto (2019), dall’associazione culturale Askesis e da Casa de España de Milán per il progetto Spagnoli a Milano (2017-2018). Vi sono infine due tipologie di azione culturale di valenza più generale, che intersecano in vario modo i temi e i progetti più specifici sopra accennati. In primo luogo, il calendario delle iniziative didattiche proposte alle Scuole di tutta la Lombardia (sia nell’ambito ormai consolidato del Laboratorio L’Officina dello storico, sia in quello del nuovo Tavolo tecnico-scientifico della didattica della storia promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e in quello delle sperimentazioni di Alternanza Scuola Lavoro). Infine, il calendario degli appuntamenti culturali collettivi, ai quali si aderisce – quando si ravvisano punti di contatto significativi – allo scopo di intercettare nuove fasce di pubblico (al momento hanno assunto carattere di ricorrenza annuale la partecipazione a BookCity e quella a MilanoSiFaStoria). GESTIONE ARCHIVIO E BENI 2017 2018 2019 CULTURALI FINANZIAMENTO PROGETTI SPECIFICI 40.000 40.000 40.000 25
E) ATTIVITA' DI RICERCA La maggior parte dello sforzo economico aziendale in questo settore è costituito dalla partecipazione alla Fondazione Golgi-Cenci per lo studio dell'invecchiamento cerebrale; questo ente svolge attività di impronta eminentemente tecnico-scientifica e pertanto l'attività interna deve necessariamente riguardare altri ambiti di interesse. Peraltro non va dimenticato che l'attività scientifica e di ricerca garantisce un significativo apporto dell'Azienda allo sviluppo della cultura geriatrica e contribuisce in modo significativo ad aumentare il prestigio dell'Ente in ambito nazionale e internazionale; anche in relazione al potenziale comunicativo che esprime deve essere oggetto di particolare attenzione e devono essere quindi definiti gli indirizzi ai quali deve attenersi e le risorse sulle quali fare affidamento. ORIENTAMENTI GENERALI Vengono di seguito sintetizza gli elementi che devono guidare le attività e che hanno già il consenso delle direzioni aziendali competenti • omogeneizzazione delle modalità operative degli Istituti, attraverso al condivisione di percorsi oltre che di risultati • ricerca organizzativa orientata alla qualità ed all'efficacia della cura ed all’efficienza dell’organizzazione, anche in consonanza con l'evoluzione della normativa di settore • utilizzo critico della enorme quantità di dati disponibili, anche come sostegno alla motivazione degli operatorI. PRINCIPALI TEMATICHE DI STUDIO • Studio di esiti e processi tramite la analisi dei dati disponibili [IPER, cure intermedie, Nuclei Alzheimer, SOSIA], finalizzato allo sviluppo di modelli organizzativi coerenti con la normativa, ed alla definizione del concetto di “Minime Differenze Clinicamente Significative” • Soddisfazione del cliente e suoi rapporti col benessere organizzativo • Qualità della vita in RSA • Cure di fine vita e palliazione [compresi modelli gestionali] • Studio degli eventi avversi e di specifiche condizioni di fragilità [per es.: traumi, maltrattamenti, sarcopenia] • Tecnologia / robotica / automazione [compreso Gait-trainer]; terapie complementari [con particolare attenzione a Morbo di Parkinson e Parkinsonismi] • Valutazione degli operatori tutti i profili professionali, come strumento di inserimento, di crescita e di formazione. 26
STRUMENTI E PERCORSI • Basi di dati sempre più condivise • Questionari mirati [per es.: soddisfazione del cliente, scheda di Kane per la qualità della cura in RSA] • Collaborazioni con Società Scientifiche per indagini multicentriche (quali: “Delirium Day”, “Fragility Fracture Day” , “NUTRIANIMA”, ecc.) per possibili repliche/estensioni anche a livello sovra-nazionale • Collaborazione sempre più stretta con Fondazione Golgi-Cenci • Collaborazioni / convenzioni con Università e Scuole di Specializzazione • Partecipazione al Cluster Lombardo Scienze della Vita • Strumenti telematici di condivisione dei progetti • Eventi formativi che fungano anche da ulteriore stimolo, con la opportuna risonanza aziendale • Accesso al Comitato Etico >>
F) INVESTIMENTI Investimenti previsti Giunto praticamente a conclusione il piano di adeguamento strutturale degli Istituti amministrati (rimane solo una coda legata alla collocazione definitiva del Servizio di Riabilitazione Ambulatoriale rivolto ai Minori dell'Istituto di Abbiategrasso e all'eventuale attivazione di nuovi posti letto al 3° Piano dell'Istituto di Vimodrone) l'attenzione deve necessariamente rivolgersi alla sicurezza delle strutture (sismica, tecnologica, antincendio, ecc.) per la quale la normativa intervenuta impone una serie di adempimenti da compiere nell'ambito di un programma complessivo. Pertanto a quest'ultimo settore deve indirizzarsi la maggior parte degli investimenti disponibili, anche con riferimento agli immobili da reddito, tenendo presente che l'Azienda deve contemporaneamente far fronte all'indebitamento esistente e pertanto è necessario reperire risorse piuttosto ingenti attraverso dismissioni immobiliari. Conseguentemente si prevedono i seguenti stanziamenti: ISTITUTO DI MILANO 2017 2018 2019 Adeguamenti sicurezza 150.000 1.000.000 1.000.000 Altri interventi 150.000 150.000 150.000 Attrezzature e arredi 200.000 150.000 150.000 TOTALE 500.000 1.300.000 1.300.000 ISTITUTO DI VIMODRONE 2017 2018 2019 Adeguamenti sicurezza 150.000 1.000.000 1.000.000 Ristrutturazione 3° Piano* 600.000 400.000 Altri interventi 100.000 150.000 150.000 Attrezzature e arredi 100.000 150.000 150.000 TOTALE 950.000 1.700.000 1.300.000 *Subordinato al finanziamento aggiuntivo di 50 posti letto di Cure Intermedie 28
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