Diversi volti delle frontiere
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Diversi volti delle frontiere Graziella Corti, antropologa Mark Bertogliati, curatore del Museo etnografico della Valle di Muggio (MEVM) | 13
Diversi volti delle frontiere 14 | Nelle prime settimane di dicembre del 2015, Frontiere visibili: barriere impenetrabili? grafia in un potente strumento politico e di Paolo Crivelli, in compagnia Il confine, prima di essere una linea o uno spazio, è una affermazione delle identità nazionali. In epoca più re- di Mario Zanetta, ha condizione umana. Confini e frontiere sottolineano cente gli sviluppi della fotografia e la rivoluzione digi- percorso a tappe tutta la rete identità e limiti all’immaginario e al corpo. Affermano tale hanno fornito ulteriori stimoli alla rappresentazio- al confine orientale della il possesso di uno spazio e disciplinano l’occupazione ne cartografica e consentono di tracciare limiti e itine- Valle di Muggio nell’ambito di di un territorio, che per essere definito necessita di de- rari sempre più precisi e accurati nello spazio un lavoro di documentazione limitazioni. Queste sono legate all’appartenenza a una geografico, creando però anche sistemi di controllo di e ricerca svolto per il Museo comunità o a una proprietà. estrema efficacia. La ‘produzione geografica’ è diven- etnografico Il concetto di confine è strettamente legato all’idea di tata un fenomeno di massa. Anche per mezzo della (Archivio MEVM) recinto. Delimitare un’area o una proprietà ed erigere cartografia oggi possiamo considerare la Terra come la barriere difensive sono operazioni che nascono da esi- nostra casa e sentirci cittadini del mondo, con i vantag- genze comuni a molte società umane. Le recinzioni gi e gli svantaggi di questa nuova condizione. agricole, ad esempio, possono essere considerate inte- Da epoche lontane e nei più disparati luoghi del mondo ressanti e variegate forme di delimitazione nel territo- – spesso legate alla creazione delle città – si sono co- rio. Nate dalla necessità di impedire l’accesso ai coltivi struite mura e barriere per separare i vari gruppi socia- o di regolare gli spostamenti del bestiame, esse sono li. Concretizzando sentimenti di paura, esse definisco- elementi che strutturano il paesaggio e riflettono no spazi per identità pensate come differenti. Il Vallo un’ampia diversità di strategie, risorse e sensibilità cul- di Adriano separava il mondo romano da quello dei turali. Quale ne sia lo scopo, in ogni epoca si è riposta barbari, la muraglia cinese le società sedentarie da particolare cura nella costruzione di mura e recinti, per quelle dei nomadi, le mura delle città romane segnava- cui nel passato – anche recente – si sono investite enor- no il limite con la campagna (lo spazio fuori) non be- mi risorse per riconoscere l’esterno dall’interno, l’i- nedetto dagli dèi. dentità dalla differenza. Nell’Età degli imperi i pro- Fiumi, laghi, montagne, foreste che rendono difficili i gressi scientifici e tecnici hanno trasformato la carto- passaggi sono spesso considerati confini naturali; in
Carolina Crivelli 3° anno di grafica – CSIA | 15
Diversi volti delle frontiere 16 | Gli sguardi di Hamed Alì e Doran Alì, dall’Afghanistan alla Svizzera. Questo lavoro realtà dipendono sempre da scelte umane e sono sanci- I campi profughi sono siti ai margini delle frontiere di del fotografo Stefano Spinelli ti da atti ufficiali con cui la natura ha poco a che fare. uno Stato, luoghi di sospensione (le persone non hanno è dedicato a chi – per scelta Anche se canalizzati e rinchiusi in uno spazio, gli passaporto) e di attesa di un nuovo statuto (di profugo, o per forza – ha abbandonato scambi tra gruppi umani sono indispensabili; le bar- per essere accolti in un altro paese). realtà nelle quali guerra, riere – per il bene delle società, delle loro relazioni e Dove sono allora esattamente i confini dell’Europa violenza, fame, malattie della libertà – necessitano spesso il loro superamento e quando le frontiere si spostano sulle isole o sulle navi hanno la meglio su tutto ciò il bisogno importante di sconfinare, ma le negoziazio- nel Mar Mediterraneo? che può legarci a una terra ni attorno ai concetti di confine e di frontiera risultano Attribuiamo alle mappe e ai termini di confine una sa- (Archivio MEVM) complesse. Così dimostrano anche la pandemia del cralità che ritroviamo anche nelle narrazioni e nei miti Covid-19 e la paura del contagio, che ci fanno sentire sulle frontiere di ogni spazio culturale. Ovunque i con- continuamente al di là e al di qua di un confine che fini invisibili rimandano a fatti storici o mitologici co- viene chiuso o aperto a seconda degli eventi. Si limita- nosciuti e considerati. Talvolta le comunità rivendica- no le nostre possibilità di spostamento, mentre la dif- no territori non contemplati dai governi, ma che, inve- fusione del virus non si arresta alle frontiere, che di- ce, costituiscono importanti riferimenti culturali. ventano luoghi di confronto: fin dove si estendono? In questo contesto di ‘società liquida’ che produce nuo- Chiuderle o aprirle? Chi lasciar passare? Chi tenere ve e diverse barriere, si sviluppa il concetto di ‘confine fuori? Come collaborare con gli altri malgrado le divi- mobile’, recentemente introdotto anche tra Italia, Au- sioni? stria e Svizzera. In seguito alla fluttuazione dei ghiac- ciai, che si riducono, è necessario rinegoziare limiti di Confini invisibili, confini mobili confine in precedenza ritenuti immutabili. Un concet- Ci sono confini a prima vista invisibili, ma che eserci- to interessante che si vuole adattativo, ma che di fronte tano forti condizionamenti, determinano comporta- ai primi contrasti d’ordine turistico, economico e, più menti, configurano il nostro immaginario e talvolta recentemente, sanitario mostra già dei limiti. La defi- generano conflitti. nizione della linea di frontiera tra Breuil-Cervinia e
Zermatt, secondo questo principio, avrebbe infatti mo, approvata dall’Onu nel 1948, prevede la possibilità | 17 conseguenze dirette per i gestori e, per questo caso di lasciare un paese, senza legittimare il diritto di en- specifico, l’esito dei negoziati rimane aperto e dibattu- trata in una diversa nazione). Con la diffusione e l’uso to tra le due nazioni confinanti. Come se non bastasse, del passaporto (oggi biometrico, sofisticato e sempre nell’inverno 2020-2021 è sorta una nuova barriera: la più tascabile) si creano nuove frontiere tra possibilità o frontiera legata alla pratica degli sport invernali. Sul negazione di spostamento verso territori ‘altri’. versante italiano, per decreto governativo vòlto ad ar- ginare le conseguenze della pandemia, le piste da sci Confini d’acqua resteranno deserte e chiuse al pubblico, mentre gli im- Nel corso della storia il tentativo di imbrigliare le ac- pianti svizzeri di Zermatt sono stati regolarmente que con opere o mediante convenzioni si è spesso rive- aperti a inizio novembre. A separare queste due realtà lato velleitario. Prima o poi l’acqua tende a riemergere, contrapposte, sul ghiacciaio del Plateau Rosa, attorno se non in modo violento, perlomeno nella memoria. A ai 3’500 metri di quota, è stata impiantata una lunga Chiasso e dintorni è ancora vivo il ricordo della coper- recinzione blu che simboleggia le contraddizioni tura delle antiche rogge dove l’acqua muoveva le ruote dell’epoca del coronavirus. di mulini e opifici idraulici. Simile destino conobbero il torrente Faloppia e il laghetto di Brogeda, dove gli Un mondo senza frontiere ma con nuovi muri innamorati, ancora nei primi anni del Novecento, si in- Gli scambi globali tra paesi del mondo, le reti informa- trattenevano su piccole imbarcazioni. Nelle acque che tiche e le associazioni internazionali, così come la pan- furono si intravedono i riflessi dei profondi mutamenti demia in corso, evocano l’immagine di un mondo sen- del territorio. Segni di un’epoca in cui fiumi e torrenti za frontiere o che deve superarle per trovare soluzioni cominciano a essere percepiti come ostacoli al pro- comuni: una società interconnessa, che riduce le di- gresso. È paradossalmente in questa fase che assistia- stanze (almeno virtualmente) e che deve affrontare mo all’affermazione di una cultura balneare, tappa globalmente emergenze climatiche, conflitti di potere, fondamentale per l’emancipazione femminile e l’o- nuove malattie. dierna concezione di svago. I confini, nella ‘società liquida’ teorizzata da Zygmunt La relazione che intratteniamo con l’acqua è ambiva- Bauman, si fanno incerti e le frontiere cambiano (an- lente. Nelle società occidentali riteniamo sia scontato che nell’Unione Europea, per esempio con l’uscita del disporne in eccesso e a costi irrisori. Quando l’acqua ci Regno Unito); contemporaneamente si consolidano e dà fastidio, non esitiamo per contro a disfarcene con- si definiscono nuove frontiere e sfere d’influenza. Dal vogliandola in canali o confinandola nel sottosuolo. In crollo del muro di Berlino – divenuto simbolo dei muri spazi delimitati – pubblici o privati – amiamo usufru- del mondo – assistiamo paradossalmente a un proces- irne per trarne giovamento e svago o, semplicemente, so di moltiplicazione dei confini sul pianeta. Perfino il per cercare refrigerio durante le estati sempre più cal- Web è regolamentato e censurato, mentre si disciplina- de. Il fluire libero delle acque non può farci dimentica- no gli spostamenti con tracciamenti e documenti d’i- re che i confini esistono poiché le società umane li han- dentità sempre più performanti. no costruiti. Se l’acqua segna dei confini, questi appa- Dopo l’11 settembre 2001, le guerre nel Medioriente e iono indefiniti e multiformi. Ce lo mostra la Breggia, la paura di attentati, si moltiplicano i confini tracciabi- torrente che, malgrado la sua natura carsica e incostan- li. A livello globale esistono 323 frontiere tra Stati sulla te, segue il suo corso, che talvolta coincide con una li- terraferma, mentre se consideriamo i confini situati nea di frontiera, ma più spesso tira dritto, incurante dei nei mari, al largo delle coste nazionali – benché non da limiti immaginati dall’uomo. tutti riconosciuti – esse sono ben 7501. Nel frattempo i controlli sviluppati dall’industria delle recinzioni alta- Di nuove e diverse frontiere mente tecnologiche si sono fatti sempre più raffinati. La pelle racchiude e delimita il corpo di ogni persona, Nota Per un terzo dell’umanità spostarsi non è un problema; ma crea anche una frontiera vivente tra noi e gli altri. 1 per le altre persone diviene difficile uscire dalle pro- Nel tempo della pandemia abbiamo sperimentato la Tertrais, Bruno; Papin, Delphine, Atlante delle frontiere. Muri, conflitti, prie mura e trovare luoghi abitabili in caso di fuga condizione di restare più a lungo nei nostri spazi, dila- migrazioni, Torino, Add editore, (l’articolo 13 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uo- tando nel nostro immaginario i luoghi di viaggio e 2018.
Diversi volti delle frontiere 18 | d’altrove. Spazi pubblici e privati sono stati ridefiniti: Quando usciremo finalmente da questi momenti di in- terrazze, orti, boschi sono divenuti luoghi di scambio certezza, paura e separazione, i marchi sulla pelle e le sporadico con altre persone. nuove frontiere del nostro corpo saranno diventati un Evitiamo di esporre la pelle e il corpo al pericolo del modo per registrare nella nostra memoria quanto vis- contagio: mani protette, lavate e disinfettate, bocche e suto? Il ripensare le distanze e l’invenzione di nuove nasi coperti da mascherine di ogni tipo, occhi coperti gestualità del corpo durante questi tempi surreali ri- da occhiali o visiere di plexiglas. L’involucro visibile marranno nel nostro immaginario? della nostra pelle segnala posizioni sociali, messaggi Le frontiere e i confini sono più che mai un argomento di protezione o di vicinanza anche attraverso segni sul- condiviso e presente nelle nostre conversazioni abitua- la pelle, abiti e accessori. Frontiera recuperata dalla li; fanno riaffiorare vissuti e figurazioni attorno alla moda e dal mercato, la pelle diviene luogo dove distin- storia dei muri e delle separazioni; mettono in primo guere la propria identità da quella degli altri, dove piano l’importanza dei contatti sociali. iscrivere momenti della propria storia personale, diffe- renziata da quella di altre persone. Pezzi di frontiera. Dalla Valle di Muggio visibili nel paesaggio e legati alle pratiche agricole al mondo tradizionali e all’uso di un territorio con peculiarità Nel 2020 il Museo etnografico della Valle di Muggio uniche in Svizzera, questa mostra amplia lo sguardo ha celebrato il 40° anno di attività. Per segnare questa all’attualità e al mondo, portando a riflettere sulla importante ricorrenza e il legame con il territorio è complessità delle frontiere e sull’immaginario dei stata inaugurata l’esposizione temporanea curata da confini tra passato e presente. La frontiera, dunque, Mark Bertogliati, Graziella Corti, Ivano Proserpi e come ricettacolo di storie e incrocio di destini. Sabina Delkic: Pezzi di frontiera. Geografie e imma- Nel 2021 l’esposizione sarà visitabile presso Casa ginario del confine, presente fino al termine del 2022. Cantoni a Cabbio (sede del Museo etnografico), da Il territorio della Valle di Muggio è contraddistinto aprile a novembre e da martedì a domenica tra le dalla presenza di limiti geografici e confini. Qui la 14.00 e le 17.00. La mostra è accompagnata da una frontiera, più che una barriera, rappresenta un ele- serie di eventi e iniziative nel territorio. mento familiare e uno spazio d’interazione ricco di contrasti, ma anche d’incontri e scambi. Dai confini Per informazioni: www.mevm.ch.
Puoi anche leggere