Digitalizzare ed elaborare le fotografie - Manuale delle linee guida 4 - Autonome Provinz ...

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Digitalizzare ed elaborare le fotografie - Manuale delle linee guida 4 - Autonome Provinz ...
Digitalizzare ed elaborare
le fotografie
Manuale delle linee guida 4
realizzato nell’ambito del progetto Interreg
“Argento vivo. Fotografia patrimonio culturale”

                                                  AUTONOME          PROVINCIA
                                                    PROVINZ         AUTONOMA
                                                     BOZEN          DI BOLZANO
                                                   SÜDTIROL         ALTO ADIGE
                                                  PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN
                                                             SÜDTIROL
Digitalizzare ed elaborare le fotografie - Manuale delle linee guida 4 - Autonome Provinz ...
Il progetto Interreg “Argento vivo. Fotografia patri­         ­ usei Regionali Tirolesi e Bernhard Mertelseder in rap-
                                                               M
 monio culturale” è un progetto realizzato grazie alla         presentanza del Tiroler Bildungsforum di Innsbruck.
 collaborazione di diversi partner: l’Associazione Archi-      Anche l’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino è partner
 vio Tirolese per la documentazione e l’arte fotografica       associato.
 (TAP) di Lienz, la Città di Brunico, l’Ufficio Film e media   L’obiettivo del progetto è definito dalle seguenti parole
 e la Ripartizione Musei della Provincia autonoma di           chiave: competenze nell’utilizzo, accesso libero, fotogra-
­Bolzano-Alto Adige.                                           fia goes future. In quest’ambito verranno definite e
 Il team del progetto “Argento vivo” è composto da: Martin     pubblicate delle linee guida specifiche per un corretto
 Kofler, Rosemarie Bachmann, Helene Ladstätter ed              utilizzo delle fotografie storiche nell’area progettuale
 Evelyn Müller (TAP), Sonja Hartner e Julia Knapp (Città di   del Tirolo e dell’Alto Adige. Le linee guida saranno ela-
 Brunico), Arpad Langer, Oscar La Rosa e Notburga Siller       borate nel corso di diversi workshop. I risultati saranno
 (Ufficio Film e media), Gertrud Gasser e Verena Malfer-       presentati sul sito web, tramite un’applicazione mobile
 theiner (Ripartizione Musei). Del team fanno inoltre          per smartphone e sotto forma di e-learning. Inoltre,
 parte alcuni collaboratori che rappresentano i partner        grazie a questo progetto, verranno messe a disposizio-
 associati: Alessandro Campaner dell’Archivio provincia-       ne, per la prima volta in Tirolo e in Alto Adige, fotografie
 le di Bolzano, Roland Sila e Claudia Sporer-Heis dei          storiche sotto forma di open data.

 1. Storia della fotografia in Tirolo e in Alto Adige

 2. L’immagine: diritto e Creative Commons in fotografia

 3. Archiviazione e catalogazione

 4. Digitalizzazione ed elaborazione immagini

 5. Archiviazione digitale a lungo termine

www.lichtbild-argentovivo.eu
info@lichtbild-argentovivo.eu

Editore: team Argento vivo

Sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale e
da Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020

Traduzioni:
Tutti i contributi dal tedesco all’italiano: Cooperativa
Ex Libris (Duccio Biasi), Bolzano
Tutti i contributi dal tedesco all’inglese: pro text sas,      Questa pubblicazione è rilasciata sotto licenza Creative
Bolzano                                                        Commons attribuzione, versione 4.0 International
                                                               (CC BY 4.0)
Correzione, grafica: Cooperativa Ex Libris, Bolzano            Tutte le condizioni di licenza sono disponibili al seguen-
Progetto della copertina di Mugele’s Brand Identity,           te indirizzo online: https://creativecommons.org/
Bolzano                                                        licenses/by/4.0/it/legalcode
                                                               Una rappresentazione schematica delle varie licenze
Foto di copertina:                                             con le rispettive condizioni è disponibile al seguente in-
Ripresa in studio. Sette persone davanti a un                  dirizzo online: https://creativecommons.org/licenses/
­manifesto, 1900 circa                                         by/4.0/deed.it
(fotografia: Fotostudio Waldmüller; Fondo Fotostudio
Waldmüller – Ufficio Film e media, Provincia autonoma          Lienz-Brunico-Bolzano
di Bolzano – Alto Adige)                                       2019
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Indice

  2-3 Richard Piock
		Prefazione

  4-10 Clemens Cichocki
		L’archivio fotografico e le sfide della
       ­digitalizzazione

  11-15 Christian Meingast
		Gestione del colore, programmi per la
        scansione ed elaborazione delle immagini:
        una panoramica

  16-21 Konrad Faltner/Arpad Langer
		La digitalizzazione delle diapositive
		      Proposte e metodi per l’utenza privata

  22-23 Alessandro Campaner/Notburga Siller
		Digitalizzazione ed elaborazione delle
        f­ otografie storiche
		       In sintesi

                    24-25   Bibliografia e link consigliati

                                                              Indice   1
Digitalizzare ed elaborare le fotografie - Manuale delle linee guida 4 - Autonome Provinz ...
Richard Piock

Prefazione

In rapporto ad altre tecniche di riproduzio-       e del tempo di esposizione e la ricerca delle
ne delle immagini come la stampa, la lito-         condizioni di luce corrette; dall’altro la ri-
grafia o l’incisione su rame, la fotografia è      produzione come risultato del lavoro in ca-
una tecnologia giovane e moderna. Eppure           mera oscura. In questa fase è essenziale la
rispetto alla scansione – ovvero la conver-        scelta della carta, della messa a fuoco, del
sione delle fotografie analogiche in impulsi       diaframma e del tempo di esposizione. È
digitali – appare vecchia e quasi antiquata.       nella camera oscura che si decide se una
La prima scansione di una foto risale al           foto diventerà un’opera d’arte o si confon-
1957, circa centovent’anni dopo l’invenzio-        derà nella mediocrità di una moltitudine di
ne della fotografia: in quell’anno Russell         scatti. La fotografia analogica possiede una
Kirsch riuscì a digitalizzare la foto analogica    sorta di tridimensionalità: una riproduzio-
del proprio figlio di tre mesi con una risolu-     ne di un negativo in bianco e nero su lastra
zione di 176×176 pixel, diventando il pionie-      di vetro del 1905 stampato al platino, o di
re di questa nuova tecnologia.                     un negativo a colori Cibachrome esposto
La digitalizzazione basata sulla lettura di        con una Durst Lambda non avrà mai la
un’immagine analogica per mezzo di foto-           qualità di una riproduzione realizzata con
sensori e sulla sua conversione in una             una stampante Inkjet del 2019. D’altro can-
­sequenza oggettiva di parametri fisico-ma-        to nel mondo di oggi la digitalizzazione dei
tematici ha certamente molti vantaggi –            documenti fotografici è ormai una necessi-
pensiamo solo alla facilità di circolazione        tà: a differenza di quelle analogiche, le fo-
e di conservazione delle immagini – ma             tografie digitali possono essere distribuite
sottrae alla fotografia un certo grado di          e condivise in ogni angolo del pianeta e
qualità artistica. La dimensione creativa          conservate in modo facile e sicuro, anche
della fotografia analogica, cioè di un’im­         se sotto questo aspetto non abbiamo an-
 magine proiettata su carta fotosensibile          cora certezze assolute. Inoltre le copie digi-
 partendo da un negativo e resa visibile e         tali si possono modificare, assemblare, mi-
 conservabile tramite processi chimici, è du-      gliorare e purtroppo anche falsificare,
 plice: da un lato ci sono la ripresa, la scelta   facendo venir meno la garanzia che si tratti
 del soggetto, la regolazione del diaframma        di documenti reali.

2   DIGITALIZZ ARE ED EL ABOR ARE LE FOTOGR AFIE
Digitalizzare ed elaborare le fotografie - Manuale delle linee guida 4 - Autonome Provinz ...
L’argomento che affronta questo manuale
è la digitalizzazione delle fotografie analo-
giche. Per la sua natura di ibrido tra scatto
e riproduzione, la scansione permette di
intervenire sulla risoluzione e di applicare
varie tecniche di elaborazione, determinan-
do in sostanza se una fotografia analogica
saprà affascinare l’osservatore in quanto
opera d’arte o resterà solo uno dei tanti
documenti stampati in un mondo sommer-                                                              La scansione
so dalle immagini. Il modo in cui si digitaliz-                                                     corretta con­
                                                                                                    sente anche di
zano negativi e positivi è fondamentale per
                                                                                                    acquisire nuove
determinare la qualità della riproduzione. È                                                        conoscenze
convinzione diffusa che la risoluzione più                                                          ­dettagliate:
elevata sia sempre la migliore (per esempio                                                          discesa dal
                                                                                                     ­Monte Sief,
4.000 dpi con scala di grigi massima e pro-
                                                                                                   ­maneggio delle
fondità di colore di 8 Bit) ma il rischio è di                                                        armi 1908
creare file enormi, di dimensioni superflue                                                           (sezio­ne della
se non eccessive, che mettono a dura pro-                                                             vetta; formato
                                                                                                      originale
va le unità di memoria. Questo manuale il-
                                                                                                      12 × 9 cm).
lustra i principi fondamentali di una corret-                                                         Questa imma­
ta digitalizzazione, per ottenere la massima      L’autore                                            gine è tratta dal
qualità evitando perdite di dati.                 Dottor Richard Piock, nato nel 1947                 fondo fotogra­
                                                                                                      fico del progetto
                                                  a Merano, ha studiato Economia azien-
                                                                                                      Interreg “Argento
                                                  dale all’Università di Vienna. È stato              vivo”.
                                                  CEO di Euroclima Brunico/Sillian dal             (fotografo: Raimund von
                                                                                                   Klebelsberg; collezione
                                                  1972 al 1984 e dal 1984 al 2013 diretto-         Klebelsberg, Istituto
                                                                                                   di Geologia, Università
                                                  re generale di Durst Phototechnik AG.            di Innsbruck – TAP,
                                                                                                   CC BY 4.0)
                                                  Dal 1994 al 2000 è stato comandante
                                                  provinciale del Südtiroler Schützen­
                                                  bund e nel 2011 tra i fondatori dell’Ar-
                                                  chivio tirolese per l’arte e la documen-
                                                  tazione fotografica (TAP). È presidente
                                                  del TAP, dell’associazione Velatum
                                                  e dell’associazione Osttiroler Kultur-
                                                  spur – Kulturnetzwerk.

                                                                  Richard Piock · Prefazione   3
Digitalizzare ed elaborare le fotografie - Manuale delle linee guida 4 - Autonome Provinz ...
Clemens Cichocki

L’archivio fotografico e le sfide
della digitalizzazione

Questo contributo fornisce alcune indica-             ficare lo stato dei beni archiviati per ridurre
zioni pratiche sulla digitalizzazione delle fo-       al minimo eventuali danni.
tografie, utili sia ai privati sia alle istituzioni   Per rendere più efficiente il lavoro di digita-
archivistiche. Avvicinare il pubblico ai prin-        lizzazione conviene riunire ed elaborare in-
cipi di base della digitalizzazione è un              sieme tutti i supporti dello stesso materia-
obiettivo della massima importanza, sia               le. Si può fare una selezione preventiva in
per il presente che per il futuro. Ovviamen-          base ai seguenti criteri:
te la possibilità di attuare i suggerimenti           • Negativi su lastra di vetro in BN, ordinati
che seguono, dipende dai mezzi a disposi-               per dimensione
zione, in relazione non solo agli spazi ne-           • Positivi su lastra di vetro a colori (Auto-
cessari ma anche e soprattutto alle risorse             chrome)
finanziarie.                                          • Negativi in BN in acetato e poliestere, or-
                                                        dinati per dimensione
Ambiente di lavoro                                    • Immagini non trasparenti in BN, ordinate
Deve essere per quanto possibile di colore              per dimensione
neutro (grigio o nero). Va evitata accurata-          • Immagini non trasparenti a colori, ordina-
mente la penetrazione della luce naturale,              te per dimensione
poiché durante il giorno la temperatura di
colore varia sensibilmente e influisce sulla          A ciascun tipo di materiale va associato il
corretta percezione cromatica. Perciò l’illu-         dispositivo di acquisizione immagini adatto.
minazione degli ambienti dovrebbe avere
una temperatura di colore costante pari a             Copyright
circa 5.500 Kelvin.                                   Prima della digitalizzazione o della pubbli-
                                                      cazione è necessario risolvere tutte le que-
Postazione di lavoro                                  stioni legate al copyright. La cosa più sem-
È importante che nelle immediate vicinanze            plice è inserire il copyright nei metadati
non siano presenti colori primari (per esem-          della foto digitalizzata.
pio dipinti o immagini colorate), poiché l’oc-
chio reagisce a questi stimoli e la percezio-         Computer – Sistema operativo
ne cromatica ne verrebbe falsata. Un piano            Windows o Mac OS: entrambi sono sistemi
di lavoro grigio è la soluzione migliore poi-         operativi eccellenti. Tra i due conviene sce-
ché agevola nettamente la visione.                    gliere quello compatibile con gli altri dispo-
                                                      sitivi che costituiscono l’infrastruttura di
Supporto da digitalizzare                             lavoro.
La prima cosa da fare – se possibile insie-
me agli addetti alla conservazione – è veri-

4    DIGITALIZZ ARE ED EL ABOR ARE LE FOTOGR AFIE
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Software
Dopo aver scelto il sistema operativo è ne-
cessario dotarsi di software appositi. Il
­programma di elaborazione immagini più
 diffuso è Adobe Photoshop ma per gli in-
 terventi più semplici si possono utilizzare
 freeware come Fast Stone Image Viewer.
 Anche per la scansione è consigliabile un
 software che consenta di lavorare con i
 profili colore: SilverFast è una delle soluzio-
 ni più utilizzate a tale scopo. Non va dimen-
 ticato un programma per creare e gestire
 banche dati di immagini, come M-Box, Au-
 gias, Adlib o Ajaris. A questo punto è utile
 valutare se sia meglio gestire il database in
 autonomia o se convenga affittare uno
 spazio in un archivio esistente risparmian-
 do così sui costi di assistenza.

Fotocamera digitale o scanner?
La scelta dell’apparecchiatura per la digi­
talizzazione è dettata soprattutto dalla
quantità di immagini da archiviare, oltre
che dalla loro dimensione e natura. Per gli                                                                     Scanner Cruse
                                                                                                                © Cruse
scanner la distinzione fondamentale è tra
luce in trasparenza (la luce che attraversa
una diapositiva o un negativo) e luce inci-
dente (la luce che colpisce frontalmente
una fotografia o una stampa). Su una scri-
vania possono trovare posto al massimo
scanner per il formato DIN A3, ma esistono

                                                                                                                Nikon Coolscan
Scanner formato A3 di Epson
                                                                                                                o Plustec
© Epson
                                                                                                                (immagine esem­pli­
                                                                                                                ficativa)
                                                                                                                © Nikon

                              Clemens Cichocki · L’archivio fotografico e le sfide della digitalizzazione   5
Digitalizzare ed elaborare le fotografie - Manuale delle linee guida 4 - Autonome Provinz ...
esempio le Hahnemühle) durano fino a
                                                                    cento anni.

                                                                    Calibrazione e profilazione
                                                                    In mancanza di un sistema di gestione dei
                                                                    colori, i dispositivi per la riproduzione delle
                                                                    immagini, dal monitor allo smartphone, vi-
                                                                    sualizzano la stessa foto con modalità dif-
                                                                    ferenti: non è solo la luminosità a variare
Sistema MSI di                                                      ma anche la resa cromatica. Piccole diffe-
MegaVision con   anche apparecchi per formati maggiori              renze possono essere, chiaramente, tolle-
tecnologia RTI
© MegaVision
                 (per esempio lo Scanner Cruse) che per-            rate. Per esempio in una foto scattata in
                 mettono di acquisire originali di dimensioni       vacanza con lo smartphone il cielo sarà al-
                 fino a 2,50 metri. Inoltre può essere utile        trettanto splendido che su un dispositivo
                 dotarsi di uno scanner speciale per pellico-       più luminoso come un televisore. Ma pro-
                 le di formato piccolo e medio, oppure assi-        babilmente sul secondo schermo il cielo
                 curarsi che il service esterno a cui si affida     sembrerà più luminoso mentre sul primo
                 la digitalizzazione ne possieda uno.               più azzurro. Quindi l’informazione principa-
                 Se i materiali da digitalizzare sono in quan-      le (“una vacanza splendida con un tempo
                 tità limitata si può utilizzare anche una fo-      magnifico”) sarà riprodotta con una mag-
                 tocamera digitale con obiettivo macro, ve-         giore luminosità o con una tonalità più ten-
                 rificando che possieda una risoluzione             dente all’azzurro. Ma sotto l’aspetto archivi-
                 sufficiente.                                       stico si tratta sempre di riproduzioni fedeli
                                                                    dell’originale.
                 Monitor
                 Per quanto riguarda i monitor, le differenze       Calibrazione
                 tra i modelli sono notevoli. Nel campo della       Calibrare un monitor significa, in sostanza,
                 grafica e della fotografia digitale la ditta       regolarlo prendendo come riferimento un
                 Eizo è diventata un punto di riferimento           valore standard. Ma questa operazione
                 grazie all’elevata precisione di calibrazione      non è sufficiente. Bisogna eseguire anche
                 dei suoi monitor. Se il monitor non ha un          la profilazione.
                 sistema di calibrazione si può utilizzare un
                 dispositivo esterno come il basICColor di-         Profilazione
                 splay SQUID 3.                                     Profilare un monitor vuol dire misurarne e
                                                                    registrarne le proprietà, per conoscere la
                 Stampante                                          situazione effettiva. Per prima cosa si ap-
                 Se è necessario stampare le copie digitali         poggia un colorimetro sullo schermo per
                 bisogna puntare a una stampa di qualità            definire i valori attuali del monitor. Poi il
                 adeguata, in modo che i colori non sbiadi-         software del colorimetro confronta i valori
                 scano nel tempo. Per questo scopo si usa-          così ricavati con i valori standard ed elabo-
                 no inchiostri di due tipologie differenti,         ra un profilo salvandolo in un file apposito.
                 dye-based o pigmentati. Gli inchiostri pig-        Questo documento, riconoscibile dall’e-
                 mentati sono preferibili, poiché se applicati      stensione .icc, è contenuto nel sistema ope-
                 su carte idonee per l’archiviazione (per           rativo del computer e ha la funzione di co-

                 6   DIGITALIZZ ARE ED EL ABOR ARE LE FOTOGR AFIE
Digitalizzare ed elaborare le fotografie - Manuale delle linee guida 4 - Autonome Provinz ...
municare alla scheda grafica in che modo               no poter essere ri-scalati e convertiti per la
debbano essere riprodotte le immagini.                 stampa fino a una risoluzione massima di
Questa procedura si effettua sia sui dispo-            300 ppi.
sitivi di input del computer, come le fotoca-          I file da archiviare dovrebbero essere di
mere e gli scanner, sia su quelli di output,           due soli formati. Alla creazione del file è
come le stampanti. L’obiettivo è quello di             consigliato utilizzare il formato RAW: que-
ottenere un’immagine identica (“uguale”)               sto sarà il nostro “negativo digitale” che
sia sul monitor che in stampa.                         potremo riutilizzare anche successivamen-
                                                       te. Il file definitivo per l’archiviazione deve
Risoluzione e formato dei file                         essere invece in formato TIFF non com-
La risoluzione di un’immagine dipende dal-             presso. Attenzione! Il formato JPG non
la capacità dell’occhio umano di riconosce-            deve essere utilizzato per nessuna ragione,
re elementi grafici come la superficie, la li-         perché ogni volta che il file viene aperto e
nea e il punto. Quanto più queste strutture            risalvato una parte delle informazioni
grafiche sono sottili, tanto maggiore sarà la          dell’immagine vanno perse.
risoluzione.                                           Ogni produttore di fotocamere e dispositivi
                                                       ha un suo formato RAW specifico; si tratta
Risoluzione in input                                   quindi di un formato non standard che non
Una fotografia digitale è composta da unità            può essere utilizzato in via esclusiva per
elementari dette pixel. Quando si scatta               l’archiviazione dei file.
una fotografia o si effettua una scansione si          Di seguito si riporta una selezione delle
genera un’immagine caratterizzata da una               principali estensioni dei file RAW:
risoluzione in input. Questa si calcola molti-         • Adobe Inc. Digital Negative: .dng
plicando il numero di pixel in verticale per il        • Canon: .tif, .crw, .cr2, .cr3
numero di pixel in orizzontale della foto.             • Contax: .raw
Per esempio un’immagine di 2.845×4.284                 • Epson: .erf
pixel ha una risoluzione di 12,2 Megapixel.            • Fujifilm: .raf
                                                       • Hasselblad: .3fr, .fff
Risoluzione in output                                  • Kodak: .dcr, .dcs, .kdc (per EasyShare
Per le immagini digitali da stampare o ar-               P850, Z990), .raw
chiviare in un database come parametro si              • Leica Camera: .raw, .dng, .rwl
usa la risoluzione in output. Come regola              • Mamiya: .mef, .mfw, .iiq
generale, per la stampa in offset la foto va           • Minolta Raw: .mrw, .mdc
ri-scalata in altezza e in larghezza (espresse         • Nikon: .nef, .nrw
in millimetri) in modo che per il formato di           • Olympus: .orf, .ori
stampa richiesto la risoluzione in output              • Panasonic: .raw, .rw2
sia pari a 300 ppi (pixel per inch o pixel per         • Pentax: .pef, .dng
pollice). Nella pratica in tipografia si utilizza      • Phase One: .iiq
un’altra unità di misura, i dpi (dots per inch         • Ricoh: .dng
o punti per pollice), anche se le risoluzioni          • Samsung: .srw, .dng
in ppi e dpi in realtà sono pressoché equi-            • Sigma: .x3f
valenti. Photoshop calcola la risoluzione in           • Sinar CaptureShop per Macintosh: .cs1, .cs4,
output in ppi. Nelle banche dati di immagi-              .cs16
ni i file conservati in formato “grezzo” devo-         • Sony: .arw (in precedenza .srf, .sr2)

                             Clemens Cichocki · L’archivio fotografico e le sfide della digitalizzazione   7
Digitalizzare ed elaborare le fotografie - Manuale delle linee guida 4 - Autonome Provinz ...
Dimensione e
risoluzione                Informazioni esaurienti sulla risoluzione            Metadati e diritto d’autore
dell’immagine
(screenshot: Jasmeen
                           sono disponibili al seguente link (in tedesco):      Si consiglia a tutti i titolari di diritti d’autore
Farina, Archivio           www.blitzrechner.de/pixel-zentimeter-um              quali fotografi, grafici o agenzie fotografi-
­provinciale di Bolzano)
                           rechnen/                                             che e di informazione di inserire i metadati
                                                                                IPTC relativi all’autore nel campo “Copyri-
                           Descrizione dell’immagine e attribuzio­              ght Notice” per poter dimostrare il diritto di
                           ne delle parole chiave (keywording)                  essere riconosciuti come autori.
                           È indispensabile fornire una descrizione             La legge tedesca sul diritto d’autore proteg-
                           completa del formato e del contenuto di              ge tali dati con una disposizione specifica
                           ogni fotografia secondo lo standard IPTC,            (“Tutela delle informazioni necessarie per
                           eventualmente anche in più lingue. L’acro-           la gestione dei diritti d’autore”). In base a
                           nimo IPTC sta per International Press Tele-          questa norma le “informazioni finalizzate
                           communications Council, un organismo in-             alla gestione dei diritti d’autore fornite dai
                           ternazionale che ha elaborato lo standard            rispettivi detentori” non possono essere
                           IPTC-IIM per l’incorporazione diretta di in-         eliminate né modificate. Qualora le infor-
                           formazioni testuali nei file di immagine. Lo         mazioni relative alla gestione dei diritti
                           standard internazionale IPTC permette di             d’autore siano state eliminate o modificate
                           memorizzare insieme a ogni fotografia an-            senza autorizzazione è vietato diffonderle,
                           che i relativi dati tecnici, legali e di cataloga-   inviarle, renderle pubbliche o accessibili al
                           zione, in modo da poterli trovare e consul-          pubblico.
                           tare rapidamente. Oggi l’organizzazione di           Per questo motivo spesso i fotografi, i gra-
                           quasi tutti gli archivi si basa su questo            fici e le agenzie inseriscono tali informazio-
                           standard.                                            ni nei metadati delle immagini da loro pro-
                                                                                dotte. Grazie a una clausola contrattuale
                                                                                specifica possono inoltre assicurarsi che le

                           8   DIGITALIZZ ARE ED EL ABOR ARE LE FOTOGR AFIE
Descrizione
                                                                                                              dell’immagine
                                                                                                              e attribuzione
                                                                                                              delle parole
                                                                                                              chiave
                                                                                                              (screenshot: Jasmeen
                                                                                                              Farina, Archivio pro­
                                                                                                              vinciale di Bolzano)

immagini siano sempre diffuse insieme ai              nizzazione giapponese che ha preso il
relativi metadati.                                    posto della JCIA (Japan Camera Industry
Se ci si avvale di thesaurus o di classifica-         Association).
zioni/categorie interne naturalmente è ne-
cessario rispettarle quando si inseriscono            Struttura dell’archivio
le informazioni nelle foto.                           Durante la digitalizzazione è importante
                                                      tenere sempre presente la struttura dell’ar-
EXIF – Exchangeable Image File Format                 chivio e trasferirla alle immagini.
Si tratta di un formato standard creato dal-          Le immagini prodotte vanno salvate con un
la Japan Electronic and Information Tech-             nome di file corrispondente al numero di in-
nology Industries Association (JEITA) per la          ventario. Può essere utile anche documenta-
conservazione dei metadati nelle fotografie           re fotograficamente i vari passaggi del lavo-
digitali. L’ultima versione di questo stan-           ro per renderli ricostruibili in seguito.
dard (2.31 dell’aprile 2010, ultima revisione         Un metodo per rendere più efficiente il la-
nel luglio 2016) è il risultato della collabora-      voro di digitalizzazione è quello di inserire
zione tra la JEITA e la CIPA (Camera & Ima-           subito nel file tutte le parole chiave prima
ging Products Association), un’altra orga-            di salvare l’immagine appena creata.

                            Clemens Cichocki · L’archivio fotografico e le sfide della digitalizzazione   9
La risoluzione
                   Formato del documento               Formato di output                 Risoluzione della scansione
della scansione
va impostata in           24 × 36 mm                    13 × 18 cm/300 dpi                         1.500 dpi
base al formato
di stampa desi-             6 × 7 cm                    13 × 18 cm/300 dpi                          770 dpi
derato.
                           9 × 12 cm                    13 × 18 cm/300 dpi                          450 dpi

                           13 × 18 cm                   13 × 18 cm/300 dpi                          300 dpi

                           18 × 24 cm                   13 × 18 cm/300 dpi                          225 dpi

                           20 × 25 cm                   13 × 18 cm/300 dpi                          195 dpi

                  Effettuare la digitalizzazione inter­                      TIFF e custodito in un luogo sicuro, separato
                  namente o affidarla a una struttura                        da quello in cui si trova il resto dell’archivio.
                  ­esterna?                                                  L’archivio di lavoro è invece la banca dati in
                   La prima cosa da fare è verificare se il team             cui si trovano le immagini, identificate da
                   disponga del personale necessario e se                    parole chiave e disponibili per la consulta-
                   questo sia in grado di svolgere il lavoro di              zione.
                   digitalizzazione. Ci sono già tutte le appa-
                   recchiature necessarie o si deve procedere
                   a nuovi acquisti? Quanto è grande il fondo
                   da digitalizzare? Parallelamente si consiglia
                   di richiedere un preventivo a un service
                   specializzato per decidere se svolgere il la-
                   voro internamente o affidarlo all’esterno.
                   Le ditte esterne devono soddisfare tutti i                 L’autore
                   requisiti specifici. Soprattutto è importante              Clemens Cichocki, nato a Graz nel
                   accertarsi che i file siano forniti almeno in              1956, ha conseguito un master in foto-
                   modalità Adobe RGB o in uno spazio colo-                   grafia nel 1985 e dal 1986 è fotografo
                   re più esteso; anche la risoluzione delle                  professionista, prima nei settori della
                   scansioni va definita in base al formato di                pubblicità, dei cataloghi e dell’industria
                   stampa desiderato. Infine è necessario sta-                e in seguito nella riproduzione in facsi-
                   bilire chiaramente la durata del progetto. Si              mile di manoscritti medievali per edito-
                   vedano gli esempi nella tabella riportata                  ri internazionali; è stato promotore e
                   sopra.                                                     organizzatore della mostra di fotogra-
                   Inoltre tutti i documenti a colori devono                  fia “Gesichter einer Stadt” per il mese
                   essere digitalizzati a colori, tutti quelli in             della cultura del 2003 a San Pietro­
                   bianco e nero in scala di grigi.                           burgo e co-organizzatore dell’evento
                                                                              inaugurale del primo “Sozial-, Kultur-
                  Archivio di deposito (master) e archivio                    und Wirtschaftsforum” (scambio con
                  di lavoro                                                   professionisti di San Pietroburgo) a
                  Dalla digitalizzazione, che va eseguita unica-              Graz nel 2004 e del social meeting del
                  mente in formato RAW, si origina il cosid-                  2006 a San Pietroburgo.
                  detto master che viene salvato in formato

                  10   DIGITALIZZ ARE ED EL ABOR ARE LE FOTOGR AFIE
Christian Meingast

Gestione del colore, programmi
per la scansione ed elaborazione
delle immagini: una panoramica

Colori                                                         vo. Far coincidere perfettamente tali carat-
Se si vuole evitare qualsiasi problema con i                   teristiche è impossibile ma si possono con-
colori è bene tenere conto dei seguenti                        vertire i dati cromatici dei singoli dispositivi
aspetti:                                                       utilizzando uno spazio colore comune, cioè
• Per la visualizzazione è necessario servirsi                 indipendente dai singoli dispositivi (come
  di applicazioni che supportino pienamen-                     CIE XYZ o CIE L*a*b), in modo che i colori
  te la gestione del colore, come Adobe                        visualizzati differiscano tra loro il meno
  Photoshop o Adobe Lightroom.                                 possibile. È il principio su cui si basa la ge-
• Per una rappresentazione corretta utiliz-                    stione del colore: lo spazio colore Lab ha la
  zare un monitor progettato specificamen-                     funzione di spazio di interscambio per la
  te per la gestione del colore (per esempio                   conversione tra differenti spazi colore, per
  un Eizo ColorEdge), impostando la tempe-                     esempio da RGB a CMYK.
  ratura di colore a 5.000 Kelvin.                             Gli spazi colore Adobe RGB, uno standard
• Stampare sempre con i colori corretti, per                   per le fotocamere digitali, e ISO Coated v2,
  esempio con periferiche Epson o Canon.                       uno standard per la stampa a colori, pre-
• Esaminare le fotografie in presenza di una                   sentano differenze riproducibili. Questo si-
  luce adatta (utilizzando una superficie lu-                  gnifica che non possono coincidere ma che
  minosa, per esempio JUST Normlicht).                         possono venire approssimate tramite la
                                                               gestione del colore. È importante tenere
Cosa significa gestione del colore?                            conto della resa del colore nel prodotto fi-
La gestione del colore permette di creare un                   nale stampato già durante la ripresa foto-
ambiente cromatico omogeneo basato su                          grafica, l’elaborazione grafica e la produzio-
un riferimento standard (profilo di colore)                    ne delle lastre: adottando uno standard
e condiviso da tutti i dispositivi utilizzati                  condiviso da tutti questi processi si potran-
per la produzione (monitor, periferiche a co­                  no gestire facilmente i dati cromatici in tut-
lori multifunzione, stampante a getto d’in-                    te le fasi di produzione. Adobe RGB è uno
chiostro, fotocamera digitale, macchina per                    spazio colore più ampio di sRGB, perciò
stampa offset e DDCP – Direct Digital Color                    deve essere usato tutte le volte che sia pos-
Proofing). L’obiettivo è quello di sincronizza-                sibile.
re la visualizzazione dei colori sui vari dispo-
sitivi per mezzo dei rispettivi profili in modo                Modelli di colore
da lavorare con un’immagine cromatica-                         • Sistema di colore additivo RGB (rosso, ver-
mente uniforme in tutte le fasi del processo.                    de, blu)
Monitor e stampanti hanno caratteristiche                      • Sistema di colore sottrattivo CMYK (ciano,
cromatiche specifiche per ciascun dispositi-                     magenta, giallo, nero)

Christian Meingast · Gestione del colore, programmi per la scansione ed elaborazione delle immagini: una panoramica   11
Incorporazione
di un profilo
­colore in Adobe
Photoshop
(screenshot: Jasmeen
Farina, Archivio pro­
vinciale di Bolzano)

Assegnazione
di un profilo
­colore in Adobe
Photoshop
(screenshot: Jasmeen
Farina, Archivio pro­
vinciale di Bolzano)

                        12   DIGITALIZZ ARE ED EL ABOR ARE LE FOTOGR AFIE
Impostazioni colore in Adobe                                   • Se le informazioni del profilo colore vanno
­Photoshop CC                                                    perse durante la trasmissione non sarà
 La scarsa conoscenza della materia fa sì                        più possibile effettuare una traduzione
 che purtroppo molti utenti non adottino le                      corretta.
 impostazioni colore corrette.
 • È necessario impostare i profili.                           Conversione di un profilo in Adobe
 • È necessario rispettare le linee guida sulla                ­Photoshop CC
   gestione del colore.                                         • La conversione viene effettuata tra uno
 • In linea generale non è possibile lavora-                      spazio colore di origine (per esempio RGB)
   re con Photoshop senza la gestione del                         e uno spazio colore di destinazione (per
   colore.                                                        esempio CMYK).
• L’incorporazione dei profili è di fonda-                      • I pixel dell’immagine originale sono otti-
   mentale importanza.                                            mizzati cromaticamente per essere adat-
• Si può considerare l’incorporazione dei                         tati allo spazio colore di destinazione.
   profili come un’etichetta applicata al file,                 • Il risultato dell’operazione è uno spazio
   un insieme di “istruzioni per l’uso” per ge-                   colore di origine nuovo in quanto modifi-
   stire correttamente il file sotto l’aspetto                    cato.
   cromatico.                                                   • Non si può effettuare il processo in senso
                                                                  inverso senza perdere informazioni.
Assegnazione di un profilo colore in                            • La conversione genera nuove serie di dati
Adobe Photoshop CC                                                che corrispondono esattamente allo spa-
• L’immagine originaria rimane invariata.                         zio colore di destinazione desiderato.
• La “traduzione” dello spazio colore di ori-
  gine (profilo originario) associata a un                     Target di calibrazione IT8
  profilo di destinazione fornisce il risultato                La denominazione IT8 raggruppa una serie
  di output migliore.                                          di standard dell’ANSI per la gestione del

                                                                                                                             Un target IT8
                                                                                                                             per calibrare
                                                                                                                             scanner, foto­
                                                                                                                             camere e altri
                                                                                                                             dispositivi e
                                                                                                                            ­creare profili
                                                                                                                           ­colore.
                                                                                                                           (www.silverfast.com)

Christian Meingast · Gestione del colore, programmi per la scansione ed elaborazione delle immagini: una panoramica   13
colore. Oggi gli scanner, le fotocamere digi-       Adobe Photoshop è il programma leader
tali, i monitor e le stampanti sono tutti cali-     per l’elaborazione creativa delle immagini.
brati in base a questi standard per garanti-        Consente di intervenire sulle foto modifi-
re la corrispondenza dei colori.                    cando i pixel ed è costantemente aggiorna-
LaserSoft Imaging produce vari target IT8           to con l’aggiunta di nuove funzioni.
che assicurano la massima precisione di             Adobe Lightroom offre una soluzione
calibrazione e per la loro alta qualità so­no       completa basata sul cloud. Non modifica i
utilizzati da molte grandi aziende di tutto il      dati originali e dunque non richiede di sal-
mondo. Con i target per riflessione si pos-         vare copie aggiuntive dei file immagine di
sono creare profili di colore per la scansione      partenza. Include parecchie funzioni indi-
di originali su carta (10 × 15 cm e 13 × 18 cm),    spensabili per organizzare, elaborare, sal-
come ad esempio le stampe fotografiche.             vare e trasferire le immagini, sia sul compu-
Utilizzando i target per trasparenza (35 mm,        ter che sui dispositivi mobili o sul web.
6 × 7 cm e 4 × 5 inch) si ottengono invece          Affinity Photo è un software professiona-
profili colore per la scansione di originali su     le per l’elaborazione delle fotografie. Grazie
pellicola come le diapositive.                      all’ampia palette di strumenti, pensati spe-
                                                    cificamente per le esigenze dei professioni-
Alcuni software di impiego comune                   sti della creatività e della fotografia, permet-
per la scansione e l’elaborazione delle             te di modificare le immagini con rapidità
immagini                                            e flessibilità, eseguire ritocchi o comporre
SilverFast è diventato uno standard nel             montaggi con molti livelli.
campo della scansione e dell’archiviazione          Fast Stone Image Viewer è un’applicazio-
grazie anche alla calibrazione IT8 completa-        ne freeware molto utile per la semplice
mente automatica e alla funzione Multi-­            modifica delle foto nei formati più comuni.
Esposizione; attualmente supporta più di
340 diversi modelli di scanner. Questo soft-        Script e trucchi per Photoshop
ware, incluso nella Archive Suite, consente         Magic Scripts: è un sito da cui si possono
di salvare diapositive, pellicole fotografiche,     scaricare gratuitamente script di Photo-
immagini Kodachrome e foto come dati                shop per risolvere in maniera elegante al-
grezzi senza perdite e con tutte le informa-        cuni problemi ricorrenti incontrati dai
zioni leggibili dell’immagine. Tra queste, fi-      graphic designer. Sul sito sono presenti an-
gura persino il canale dell’infrarosso per          che video in inglese che mostrano le azioni
poter eliminare polvere e graffi in un se-          dei singoli script.
condo tempo.                                        http://bereza.cz/ps/#two
Adobe Photoshop Elements offre molti
strumenti per organizzare, modificare, cre-         Filtro FFT (Fast Fourier Transform): Ado-
are e condividere fotografie. Già all’avvio il      be Photoshop non dispone di un filtro di
programma genera in automatico slide                questo genere, che è presente invece in
show e collage di foto e video. Le opzioni di       Affinity Photo. Questo strumento facilita in
modifica automatica consentono di valoriz-          modo particolare la rimozione dall’immagi-
zare nel modo migliore le fotografie. Inoltre       ne digitalizzata della texture “a effetto
dispone di varie funzioni di uso intuitivo          seta” presente sui ritratti e le foto di fami-
per creare, organizzare e condividere i pro-        glia.
pri lavori originali.                               http://ft.rognemedia.no/

14   DIGITALIZZ ARE ED EL ABOR ARE LE FOTOGR AFIE
Photoshop Scripting (in inglese): con que-
sto software chiunque, dal principiante al
professionista, può imparare a program-
mare azioni specifiche o creare script, pan-
nelli HTML e plug-in per Photoshop.
https://www.ps-scripting.com/

La finestra di dialogo “Ombre/Luci” di
Adobe Photoshop – accessibile dal menu
Immagine > Regolazioni > Ombre/Luci –
semplifica nettamente il lavoro di armoniz-
zazione delle aree chiare e scure dell’imma-
gine. Per controllare questo effetto, infatti,
non sono sufficienti le regolazioni Curve
poiché esso si basa sulla sfocatura. Si può
impostare “Ombre/Luci” come filtro avan-
zato applicandolo a un oggetto avanzato: a                                                                                  “Ombre/Luci”
questo scopo bisogna modificare ogni livel-                                                                                 in Adobe
                                                                                                                           ­Photoshop
lo con il tasto destro del mouse scegliendo                                                                                (screenshot: Jasmeen
il comando “Converti in oggetto avanzato”.                                                                                 Farina, Archivio pro­
                                                                                                                           vinciale di Bolzano)
In caso di necessità facendo doppio clic sul
filtro è possibile riaprire il pannello “Om-
bre/Luci” per adattare i valori.

La finestra di dialogo “Nuovo livello di
regolazione” di Adobe Photoshop è rag-
giungibile dal menu Livelli > Nuovo livello di
regolazione. Aggiungendo un livello di re-
golazione è possibile correggere i colori e le
tonalità di un’immagine senza modificare
in modo permanente i pixel. Per esempio
invece di effettuare le modifiche diretta-                       L’autore
mente sull’immagine si può creare un livel-                      Christian Meingast è un commerciante
lo per le curve o le correzioni delle tonalità.                  di apparecchi fotografici di lunga espe-
Le correzioni cromatiche e tonali verranno                       rienza; segue da trent’anni l’evoluzione
salvate nel nuovo livello di regolazione e                       dei computer Apple ed è costante­
saranno applicate a tutti i livelli sottostanti.                 mente a stretto contatto con fotografi,
In questo modo con una sola correzione si                        grafici e stampatori sia in Tirolo che in
possono regolare contemporaneamente                              Alto Adige; inoltre tiene da tempo corsi
più livelli senza compiere azioni distruttive                    di formazione in entrambe le regioni
sull’immagine originale. Le modifiche infat-                     sui temi della digitalizzazione, dell’ela-
ti possono essere eliminate in qualsiasi mo-                     borazione delle immagini e della
mento ripristinando l’immagine di parten-                        ­gestione del colore.
za.

Christian Meingast · Gestione del colore, programmi per la scansione ed elaborazione delle immagini: una panoramica   15
Konrad Faltner/Arpad Langer

La digitalizzazione delle diapositive
Proposte e metodi per l’utenza privata

In quanto testimonianze preziose di mo-             per poter associare tra loro l’originale, la
menti di vita vissuta, le diapositive hanno         scansione e i relativi contenuti. Di ogni dia-
per ognuno di noi un valore affettivo im-           positiva si possono registrare i dati più im-
portante. Va però considerato che nell’era          portanti e grazie al numero di inventario
del digitale le proiezioni di diapositive che       abbinarli in qualsiasi momento a quella
coinvolgono amici o familiari, per quanto           particolare fotografia. Se poi si attribuisce
stimolanti, sono ormai sempre più un pas-           al file generato dalla scansione un nome
satempo per nostalgici. Digitalizzare le pro-       corrispondente al numero di inventario –
prie diapositive significa perciò da un lato        cosa fortemente consigliabile – questa as-
restare al passo con il progresso tecnologi-        sociazione diventa permanente. Per ulte-
co, dall’altro sfruttare i molteplici vantaggi      riori indicazioni sulla catalogazione delle
delle immagini digitali rispetto ai loro corri-     fotografie consultare il manuale delle linee
spettivi analogici. I file memorizzati su di-       guida 3 “Come conservare e ordinare cor-
schi rigidi sono infatti disponibili in qualsia-    rettamente le fotografie”.
si momento, possono essere modificati in            Per poter scansionare o fotografare le dia-
caso di necessità con i programmi di elabo-         positive è necessario prima rimuovere il
razione delle immagini e soprattutto hanno          telaio in vetro, se presente. Utilizzare sem-
una durata molto lunga, a patto che siano           pre guanti di cotone per evitare ogni con-
salvati e conservati in modo corretto.              tatto tra la superficie della diapositiva e le
                                                    zone acide della pelle. È indispensabile inol-
Operazioni preliminari e qualche                    tre spolverare la diapositiva con un pennel-
­indicazione generale                               lo morbido molto fine e perfettamente pu-
 Prima di iniziare la digitalizzazione è consi-     lito per evitare che vi si depositino sostanze
 gliabile mettere in ordine il proprio fondo        e particelle acide o abrasive.
 di diapositive procedendo se possibile a           Per prolungare il più possibile la vita delle
 una selezione. Per esempio: esistono più           diapositive è buona norma conservarle in
 diapositive che mostrano lo stesso sogget-         condizioni adeguate. A tale scopo vanno
 to? Gli esemplari hanno tutti la stessa im-        scelti locali preferibilmente privi di luce e
 portanza? Effettuando una selezione accu-          non soggetti a rischio di incendio o di alla-
 rata si risparmia molto tempo o, nel caso in       gamento, con un’umidità relativa dell’aria
 cui ci si affidi a soggetti esterni, si riducono   compresa tra il 30% e il 50% e una tempe-
 al minimo i costi.                                 ratura ambiente tra i 13 °C e i 20 °C. Una
 Durante il lavoro di digitalizzazione e archi-     conservazione corretta fa sì che anche
 viazione è utile catalogare subito il conte-       dopo molti anni sia possibile disporre di
 nuto di ciascuna diapositiva. L’assegnazione       originali di qualità elevata, che in caso di
di un numero di inventario è fondamentale           necessità potranno essere digitalizzati di

16   DIGITALIZZ ARE ED EL ABOR ARE LE FOTOGR AFIE
Manipolazione
                                                                                                              corretta delle
                                                                                                              diapositive in-
                                                                                                              dossando guanti
                                                                                                              di cotone
                                                                                                              (fotografo: Konrad
                                                                                                              ­Faltner, Ufficio Film
                                                                                                               e media, Bolzano,
                                                                                                               CC BY 4.0)

nuovo a una risoluzione più elevata. Per                contemporanea di più sorgenti luminose
informazioni dettagliate sulla conservazio-             con differente composizione cromatica.
ne e la catalogazione delle fotografie si ri-         • Per la scansione di diapositive di piccolo
manda al terzo manuale di questa serie,                 formato (24 × 36 mm) impostando una ri-
“Come conservare e ordinare correttamen-                soluzione di almeno 2.700 ppi e, se possi-
te le fotografie”.                                      bile, una profondità di colore di 16 Bit si
                                                        ottengono copie digitali di alta qualità. Ai
Nei paragrafi seguenti sono illustrati vari             file digitali va assegnato lo spazio colore
metodi di digitalizzazione. Per tutti valgono           RGB.
le seguenti indicazioni:                              • Salvare sempre copie di sicurezza delle
• Disattivare i filtri automatici della fotoca-         immagini su più dischi rigidi, da conserva-
  mera reflex digitale nonché i programmi               re se possibile in luoghi separati.
  automatici di correzione immagini dello             • Qualora fosse necessario modificare le
  scanner, poiché quanto più ci si avvicina             copie digitali è utile salvare il file originale
  alle caratteristiche dell’originale tanto mi-         e lavorare esclusivamente su una copia
  gliore sarà il risultato.                             creata appositamente, in modo da poter
• Il formato TIFF è da preferire a formati              sempre recuperare l’originale in caso di
  compressi e meno stabili come il JPEG. I              necessità. Per lavorare sulle immagini si
  formati non proprietari sono idonei per               può utilizzare un file RAW, anche se per
  l’archiviazione a lungo termine.                      l’archiviazione a lungo termine è meglio il
• Quando si fotografa, predisporre una sor-             formato TIFF.
  gente di luce il più possibile omogenea e           • Classificare secondo gli stessi criteri sia le
  cromaticamente neutra; evitare la cosid-              diapositive sia le immagini digitali. L’attri-
  detta luce mista, generata dalla presenza             buzione di un numero di inventario per-

                                Konrad Faltner /Arpad L anger · L a digitalizzazione delle diapositive   17
duplicatore per diapositive
                                                                                             con lastra di materiale
                                                                                             sintetico opalino
                                                                                                                           anello adattatore

                                                                  supporto per diapositive
                                                                                                                  cilindro            obiettivo
                                                                                                                                                  fotocamera reflex

A sinistra: mon-
taggio e uso del              mette di associare le diapositive alle rela-                       • scheda di memoria di capacità adeguata
duplicatore di
                              tive copie digitali.                                               • anello adattatore per il collegamento tra
diapositive
(fotografo: Konrad Falt-                                                                           obiettivo e corpo del duplicatore
ner, Ufficio Film e me-
dia, Bolzano, CC BY 4.0)     Fotografare con il duplicatore di                                   • duplicatore di diapositive (provvisto di te-
                             ­diapositive da applicare all’obiettivo                               laio per le diapositive)
 A destra: mon-              Per digitalizzare diapositive di piccolo for-                       • sorgente luminosa (con luce diffusa omo-
 taggio del                  mato (24 × 36 mm) con un duplicatore sono                             genea)
­duplicatore
                             necessari i seguenti materiali:                                     Utilizzando una fotocamera reflex digitale
 sull’obiettivo
 della fotocame-             • fotocamera reflex digitale                                        e un duplicatore è possibile iniziare subito
 ra reflex digitale          • obiettivo adatto (obiettivo macro con fo-                         a digitalizzare le diapositive senza comples-
(fotografo: Arpad Lan-
ger, Ufficio Film e media,
                               cale di 50 mm)                                                    se operazioni preliminari.
Bolzano, CC BY 4.0)

Diapositiva foto-
grafata con un
duplicatore. Con
questo metodo
è possibile che
nell’inquadratu-
ra compaia una
parte del telaio,
il che richiede
un intervento in
postproduzione
sulla copia digi-
tale (ritaglio). La
foto ritrae la
Malga Fane a Rio
Pusteria nel
1983.
(fotografo: Franz Mayr;
LAV039-01090, Fondo
Franz Mayr, Ufficio Film
e media, Bolzano,
CC BY 4.0)

                             18   DIGITALIZZ ARE ED EL ABOR ARE LE FOTOGR AFIE
Per montare il duplicatore di diapositive, è
innanzitutto necessario innestare l’obietti-
vo sul corpo della reflex digitale e successi-
vamente connettere l’obiettivo al cilindro
del duplicatore tramite un anello adattato-
re (al momento dell’acquisto fare attenzio-
ne al formato o al diametro e al modello
dell’obiettivo). A questo punto inserire le
diapositive nel telaio apposito e spingere
quest’ultimo fino a quando non scatta in
posizione.
Per evitare antiestetiche zone di sovra o
sottoesposizione sulle immagini si racco-
manda di impiegare una sorgente di illumi-                                                                   Supporto per
nazione il più possibile omogenea con luce           zione semplice e rapida delle diapositive.              diapositive su
                                                                                                             lastra di vetro
diffusa.                                             Collocare il tavolo luminoso alla base dello
                                                                                                             opalino con re-
Ricordarsi che le impostazioni della fotoca-         stativo. Fissare la fotocamera al braccio del-          troilluminazione
mera reflex digitale vanno regolate in base          lo stativo in modo da poterne regolare con              (fotografo: Konrad
                                                                                                             ­Faltner, Ufficio Film e
alla luce, al tipo di obiettivo e alla natura        precisione l’altezza sulla colonna, poi di-              media, CC BY 4.0)

delle diapositive. In generale per ottenere          sporre sul tavolo luminoso le diapositive da
risultati qualitativamente omogenei è ne-            fotografare. Ora mettere in posizione la
cessario cercare di mantenere il più possi-          macchina fotografica sulla colonna dello
bile invariate le condizioni di illuminazione        stativo, tenendo presente che la distanza
e le impostazioni della fotocamera, evitan-          corretta dall’originale varia in base al tipo e
do per quanto possibile la luce mista.               al modello dell’obiettivo. Per ottenere risul-
Con questa tecnica di digitalizzazione si ha         tati qualitativamente uniformi si consiglia di
il vantaggio di ottenere copie digitali imme-        mantenere invariate le condizioni di illumi-
diatamente disponibili.                              nazione e le impostazioni della fotocamera.

Fotografare con lo stativo per                       Fotografare con un supporto retro­
­riproduzione e il tavolo luminoso                   illuminato
 Per digitalizzare le proprie diapositive si         Questo metodo di digitalizzazione richiede:
 possono utilizzare anche uno stativo per            • fotocamera reflex digitale
 riproduzione e un tavolo luminoso. I mate-          • obiettivo adatto
 riali necessari sono:                               • stativo o supporto per la macchina foto-
 • fotocamera reflex digitale                          grafica
 • obiettivo (50 mm f2 o 60 mm macro)                • scheda di memoria di capacità adeguata
 • stativo per riproduzione                          • lastra di vetro opaco
 • scheda di memoria di capacità adeguata            • supporto per diapositive in cartone, legno
 • tavolo luminoso per la retroilluminazione           o altri materiali
   delle diapositive                                 • sorgente luminosa (con luce diffusa omo-
 L’impiego di uno stativo per riproduzione in          genea)
 combinazione con un tavolo luminoso è di            Fotografare gli originali con una fotoca­
 grande aiuto per effettuare una digitalizza-        mera reflex digitale dopo aver collocato il

                               Konrad Faltner /Arpad L anger · L a digitalizzazione delle diapositive   19
supporto per le diapositive davanti a una           meno potente (per esempio una da 75 W)
lastra di vetro opaca (per esempio un ve-           per evitare una luce troppo intensa duran-
tro opalino) è un’operazione relativamente          te gli scatti. Applicare davanti alla lampada
semplice. A questo scopo è necessario fis-          una piccola lastra di vetro opaco (opalino) o
sare bene in posizione verticale la lastra di       di plastica per ottenere una luce più omo-
vetro e applicare frontalmente su di essa           genea possibile, quindi rimontare l’involu-
un supporto per diapositive già pronto o            cro del proiettore. Il passo successivo è
autocostruito (utilizzando un foglio di car-        determinare la distanza corretta tra la dia-
tone o del legno). Si consiglia di praticare        positiva (contenuta nel proiettore) e il sen-
nel supporto un’apertura che permetta di            sore della fotocamera, che varia a secon-
sostituire facilmente le diapositive senza          da del modello dell’obiettivo: anche per
doverlo staccare dalla lastra di vetro a ogni       compiere questa operazione si trovano fa­
cambio. Anche in questo caso si raccoman-           cilmente utili indicazioni online. Accendere
da di provvedere a illuminare uniforme-             il proiettore, fotografare la diapositiva e
mente il retro della lastra di vetro. A questo      passare alla diapositiva seguente agendo
punto non resta che posizionare lo stativo          sull’avanzamento del proiettore.
con la fotocamera di fronte alla diapositiva        Questo metodo di fotografare le diapositi-
e iniziare a scattare.                              ve richiede una maggiore abilità manuale
                                                    ma consente di digitalizzare una grande
Modificare un proiettore per diapositive            quantità di diapositive in modo relativa-
Per questa modalità di digitalizzazione sono        mente veloce e con ottimi risultati.
necessari:
• fotocamera reflex digitale                        Procurarsi uno scanner per diapositive
• obiettivo adatto (preferibilmente macro)          Un’altra possibilità da prendere in conside-
• stativo o supporto per la macchina foto-          razione è l’acquisto o il noleggio di un co-
  grafica                                           mune scanner per le diapositive. I prezzi
• scheda di memoria di capacità adeguata            variano molto a seconda del modello, del
• proiettore per diapositive modificato (even-      fornitore e dell’eventuale durata del noleg-
  tualmente con una lampada meno poten-             gio. La scelta dell’apparecchio dipende dal-
  te per ottenere una luce diffusa)                 le esigenze, a seconda che si debba digita-
• lastra in vetro opaco di dimensioni ade-          lizzare una grande quantità di diapositive o
  guate (vetro opalino) o lastra di materiale       ci si trovi davanti a un fondo non molto
  plastico equivalente                              consistente. La maggior parte degli scan-
• fonte luminosa (luce diffusa omogenea)            ner per diapositive possono digitalizzare
Si possono digitalizzare le diapositive an-         solo un esemplare per volta, ma alcuni mo-
che utilizzando un proiettore modificato: in        delli possono anche acquisire in automati-
questo caso sono necessarie alcune opera-           co interi caricatori. Va valutato anche il
zioni preliminari. Sul web è relativamente          tempo che si ha a disposizione, poiché per
facile trovare istruzioni dettagliate su come       ogni scansione di una diapositiva normal-
modificare o adattare un proiettore per             mente vanno messi in conto tre minuti. Un
diapositive. A questo scopo è necessario            aspetto importante è la massima risolu­
smontare l’involucro del proiettore e ri-           zione permessa dal dispositivo, indicata in
muovere l’obiettivo. Si consiglia di sostitui-      ppi (pixels per inch, cioè pixel per pollice) o
re la lampada in dotazione con un’altra             in dpi (dots per inch, punti per pollice). Per

20   DIGITALIZZ ARE ED EL ABOR ARE LE FOTOGR AFIE
Diapositiva digi-
                                                                                                               talizzata con
                                                                                                               uno scanner
                                                                                                               professionale.
                                                                                                               La foto, scattata
                                                                                                               nel 1983, ritrae
                                                                                                               la Malga Fane a
                                                                                                               Rio Pusteria ed è
                                                                                                              ­stata digitalizza-
                                                                                                               ta dall’Ufficio
                                                                                                               Film e media di
                                                                                                               Bolzano nell’am-
                                                                                                               bito del progetto
                                                                                                               “Argento vivo.
                                                                                                               Fotografia patri-
                                                                                                               monio culturale”.
                                                                                                              (fotografo: Franz Mayr;
                                                                                                              LAV039-01090, Fondo
                                                                                                              Franz Mayr, Ufficio Film
                                                                                                              e media, Bolzano,
                                                                                                              CC BY 4.0)

ottenere copie digitali di alta qualità da dia-       scansione, la fedeltà della riproduzione (va
positive di piccolo formato (24 × 36 mm) si           evitata l’elaborazione automatica delle im-
consiglia di impostare una risoluzione ugua-          magini) e soprattutto, se l’obiettivo è l’ar-
le o superiore a 2.700 dpi.                           chiviazione a lungo termine, la scelta di
                                                      formati non proprietari come il TIFF.
Far digitalizzare le diapositive da un
service specializzato
Se non si ha modo di adottare nessuna del-
le soluzioni descritte in precedenza, si può            Gli autori
sempre valutare di affidare il lavoro a un              Konrad Faltner, nato nel 1962 a Bressa-
service specializzato. Il vantaggio di questa           none, ha conseguito il diploma di tecni-
opzione è che offre la possibilità di digita-           co radiotelevisivo e ha tenuto numero-
lizzare grandi quantità di diapositive (interi          si corsi di fotografia e video; dal 1998 è
caricatori) in tempi molto brevi e con una              responsabile delle Tecnologie dei me-
qualità molto alta. Lo svantaggio risiede               dia presso l’Ufficio Film e media della
naturalmente nella spesa complessiva: a                 Provincia autonoma di Bolzano.
seconda del numero di diapositive, della                Mag. Arpad Langer, nato nel 1990 a
risoluzione, del formato di file desiderato e           Bolzano, ha studiato Archeologia ro-
dell’eventuale necessità di interventi in post­         mana a Innsbruck; partecipa a vari
produzione il costo unitario può variare                progetti di ricerca nel campo dell’ar-
notevolmente. In questo caso si consiglia di            cheologia e della numismatica e dal
effettuare in anticipo una selezione rigoro-            2018 è collaboratore del progetto
sa delle diapositive e soprattutto di pulirle           ­“Argento vivo. Fotografia patrimonio
accuratamente. Al momento di affidare l’in-              culturale” presso l’Ufficio Film e media
carico è bene prestare attenzione ad alcuni              della Provincia autonoma di Bolzano.
aspetti importanti come la risoluzione di

                                Konrad Faltner /Arpad L anger · L a digitalizzazione delle diapositive   21
Alessandro Campaner/Notburga Siller

Digitalizzazione ed elaborazione
delle fotografie storiche
In sintesi

I contributi di questa pubblicazione forni-
scono numerose indicazioni utili su come
digitalizzare fotografie di varia natura tra-
mite scansione o riproduzione fotografica.
Tuttavia è importante anche fare riferimen-
to agli altri temi fondamentali del nostro
rapporto con le fotografie, sia storiche che
contemporanee: degli aspetti giuridici si è
già trattato, così come delle questioni ri-
guardanti l’archiviazione a lungo termine,
l’accessibilità e la catalogazione. Tutti que-
sti argomenti vengono affrontati negli altri        Gli autori
volumi del progetto “Argento vivo. Fotogra-         Alessandro Campaner, nato nel 1961
fia patrimonio culturale”. L’infografica che        a Bolzano, è specializzato in conser­
segue sintetizza i principali contenuti del         vazione e archiviazione fotografica.
presente manuale “Digitalizzare ed elabo-           È responsabile dell’archivio fotografico
rare le fotografie”.                                dell’Archivio provinciale di Bolzano e
                                                    opera nel settore informatico della
                                                    Ripartizione Beni culturali della Provin-
                                                    cia autonoma di Bolzano – Alto Adige.
                                                    Ha collaborato a diverse pubblicazioni
                                                    e mostre in campo archivistico e
                                                    ­museale.
                                                     MMag. Notburga Siller, nata nel 1984 a
                                                     Merano, è laureata in Storia, Scienze
                                                     della comunicazione e Pubblicistica a
                                                     Vienna. Ha collaborato a vari progetti
                                                     di ricerca socio-economici e ha operato
                                                     nel settore museale e della comunica-
                                                     zione. Dal 2017 collabora al progetto
                                                     “Argento vivo” presso l’Ufficio Film e
                                                     media di Bolzano. Dal 2018 è respon­
                                                     sabile del progetto e archivista presso
                                                     l’Archivio audiovisivo.

22   DIGITALIZZ ARE ED EL ABOR ARE LE FOTOGR AFIE
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