Digital lobbying: una metodologia - Management&Lobbying - di Paolo Zanetto Partner, Cattaneo Zanetto & Co - Cattaneo Zanetto & Co.

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Digital lobbying: una metodologia - Management&Lobbying - di Paolo Zanetto Partner, Cattaneo Zanetto & Co - Cattaneo Zanetto & Co.
Management&Lobbying
                by Cattaneo Zanetto & Co.

 Digital lobbying:
 una metodologia
 di Paolo Zanetto
 Partner, Cattaneo Zanetto & Co.
Digital lobbying: una metodologia - Management&Lobbying - di Paolo Zanetto Partner, Cattaneo Zanetto & Co - Cattaneo Zanetto & Co.
Management&Lobbying

            Digital lobbying:
            una metodologia
            U     na campagna di lobbying è essenzialmente
            una campagna di marketing. Esiste un target
                                                                     Una delle declinazioni più solide, promossa in
            (i decisori istituzionali), una segmentazione, un
                                                                     Italia da Alberto Cattaneo e da chi scrive3, è il
            posizionamento. Gli strumenti del marketing
                                                                     framework delle “4i”: issue, institution, interest,
            evolvono ma la metodologia – robusta – si
                                                                     information. Qual è la issue di cui ci stiamo
            riconferma, pur aggiornandosi. Lo stesso vale
                                                                     occupando? Quali sono le institution che se ne
            per le campagne di lobbying: la potenzialità
                                                                     occupano, direttamente o indirettamente? Quali
            degli strumenti digital dà forza e prospettiva alla
                                                                     sono gli interest in gioco da parte di tutti gli
            metodologia alla base del lobbying, senza per
                                                                     attori coinvolti nel processo decisionale? Quali
            questo cambiarne la radice.
                                                                     information e messaggi devo predisporre?
            Questa edizione di Management & Lobbying
                                                                     Le “4i” sono tuttora alla base della metodologia
            vuole fare lo sforzo di ritornare ai fondamentali
                                                                     di lavoro di Cattaneo Zanetto & Co. e mostrano
            per proporre una metodologia mista tra strumenti
                                                                     chiaramente i punti in comune con una campagna
            digitali e tradizionali per un’attività di lobbying di
                                                                     di marketing: l’analogia è con le celebri “4p” del
            successo. Parafrasando la massima di Clausewitz
                                                                     marketing mix (product, price, place, promotion)
            su politica e guerra1: il digital lobbying è la
                                                                     teorizzate negli anni Sessanta da McCarthy4 e
            continuazione del lobbying con nuovi mezzi.
                                                                     diventate modello analitico di riferimento grazie
                                                                     all’opera di Philip Kotler5. In ambito accademico
                                                                     un’evoluzione apprezzata del modello “4i” è
                                                                     quella del framework (ia)3. Introdotto dal MIT
                                                                     nel 20106, il modello aggiunge alle quattro
            Una metodologia                                          dimensioni classiche due nuovi elementi: la
                                                                     arena – i “luoghi” in cui gli interessi dei player
            per il lobbying:                                         si scontreranno, es. il Parlamento o un’aula di

            le “4i”                                                  tribunale – e gli asset – ovvero gli elementi che
                                                                     ciascun attore porta con sé, inclusa la reputation
                                                                     e il “capitale politico” accumulato.

            A     partire dal lavoro seminale di David Baron
            alla fine degli anni Novanta sul concetto di
                                                                     La sfida è dunque applicare la potenzialità dei tool
                                                                     digitali – sia di analisi che di posizionamento – ai
                                                                     framework tradizionali del lobbying (e dunque
            pre-mercato nelle strategie d’impresa2 è nata la         del marketing). Per farlo al meglio è necessario
            necessità di sviluppare un framework concreto e          partire da un assunto: cosa è lobbying, cosa è
            actionable per le campagne di lobbying.                  advocacy.

                                                                                                                     1
Digital lobbying: una metodologia - Management&Lobbying - di Paolo Zanetto Partner, Cattaneo Zanetto & Co - Cattaneo Zanetto & Co.
Management&Lobbying

            Tra lobbying e
            advocacy con
            strumenti digitali
            G     li strumenti digitali fanno subito pensare ai
            social media, e dunque a campagne di advocacy
                                                                                   È la differenza tra il rendere rilevante una issue
                                                                                   (facendo ascoltare il proprio messaggio ai policy-
            “dal basso”: il grassroots. Questa attività,                           maker) rispetto al mobilitare la massa affinché
            preziosa e da integrare nel contesto di campagne                       faccia pressione sulla politica. È la differenza tra
            di lobbying particolarmente complesse, è però                          il parlare ai pochi (micro-targeting)7 e il parlare ai
            diversa dall’attività di lobbying vera e propria,                      tanti affinché si mobilitino.
            che vuole colpire il suo target “dall’alto”.                           Alcune delle differenze possono essere così
                                                                                   riassunte:

                                              Digital Lobbying                             Advocacy Campaign

                                              Apparire nel «radar» digitale
                      Obiettivo strumentale                                                Parlare alla rete, nel flusso della rete
                                              dei policy-maker

                                              Rendere rilevante la issue, far ascoltare    Mobilitare la massa affinché faccia pressione
                      Obiettivo finale         il messaggio ai policy-maker                 sulla politica

                      Radice                  Campagna di lobbying nell’arena digitale     Campagna pubblicitaria nell’arena digitale

                      Target                  Micro-target (policy-makers)                 Mass market (opinione pubblica)

                                              Saper definire il target,
                      Skill                                                                Saper parlare a tutti
                                              saper parlare ai «pochi»

                      Professionista ideale   Lobbista con sensibilità alla sfera social   Esperto di marketing politico, pubblicitario

                                                                                                                                          2
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           La “cerchia” dei                                             Un universo così definito sarà composto da
                                                                        meno di duemila persone. È la “prima cerchia”:

           policy-maker                                                 possiamo analizzare come queste persone si
                                                                        relazionano tra di loro. Questo permette di

           G
                                                                        scoprire molti aspetti interessanti.
                                                                        Cattaneo Zanetto & Co. ha integrato nella propria
                  li strumenti digitali permettono un’analisi
                                                                        metodologia di lavoro le analisi di PolicyBrain,
           più sofisticata di chi sono i policy-maker, cosa
                                                                        una startup innovativa che applica algoritmi di
           fanno, come si relazionano tra loro e – ancora più
                                                                        artificial intelligence (AI) ai dati derivanti dalla
           interessante – come si relazionano con il mondo
                                                                        attività di policy-maker e regolatori negli ambiti
           esterno. L’universo dei policy-maker è dunque da
                                                                        istituzionali (es. voti espressi dai parlamentari)
           analizzare al suo interno, ma anche nel rapporto
                                                                        e dei social media (ad esempio: dichiarazioni
           di ascolto e dialogo con universi diversi.
                                                                        su Facebook, followed/follwer su Twitter e
           Supponiamo di individuare in Italia l’universo
                                                                        Instagram, etc). I risultati permettono di leggere
           dei policy-maker e regolatori di rilevanza
                                                                        in modo innovativo e robusto, data-based, le
           nazionale: membri del governo, deputati e
                                                                        dinamiche relazionali all’interno della “prima
           senatori, consiglieri e staff di alto profilo, vertici
                                                                        cerchia”.
           delle autorità di regolamentazione, e così via.

                       Suddivisione dei deputati italiani in cluster per similarità di comportamento politico

                                          Fonte: analisi PolicyBrain per Cattaneo Zanetto & Co.

                                                                                                                       3
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Management&Lobbying

           La “seconda cerchia”:
           gli influencer
           L'     approccio diretto ai decision-maker
           istituzionali (outreach) è un elemento base del                I giornalisti italiani più “centrali”
           lobbying. Individuare influencer e terze parti che            tra i policy-maker nazionali in Italia
           possano avere peso nel formare l’opinione dei                Marco Travaglio                        1
           decision-maker è un altro elemento fondante.
                                                                        Vittorio Feltri                        2
           In questo la social network analysis permette
                                                                        Ferruccio De Bortoli                   3
           di scoprire elementi sorprendenti, non visibili a
           occhio nudo.                                                 Giulia Innocenzi                       4
           Se prendiamo la “prima cerchia” dei policy-                  Peter Gomez                            5
           maker, come prima descritta, possiamo                        Roberto Saviano                        6
           estrapolare chi sono gli influencer più rilevanti             Beppe Severgnini                       7
           che queste figure ascoltano sui social media. Con
                                                                        Gianni Riotta                          8
           una metodologia mista tra analisi del following,
                                                                        Nicola Porro                           9
           delle interazioni e della rilevanza reciproca tra i
           membri della cerchia, è così possibile estrapolare           Andrea Scanzi                         10
           una “seconda cerchia”: quella degli influencer.               Giuliano Ferrara                      11
           Valutiamo per esempio i giornalisti che più                  Luca Telese                           12
           influenzano la “prima cerchia” delle figure                    Ezio Mauro                            13
           istituzionali italiane di livello nazionale:
                                                                        Maurizio Belpietro                    14
                                                                        Claudio Cerasa                        15
                                                                        Mario Calabresi                       16
                                                                        Franco Bechis                         17
                                                                        Giuseppe Cruciani                     18
                                                                        Oscar Giannino                        19
                                                                        Alessandro Sallusti                   20

                                                                  Fonte: analisi PolicyBrain per Cattaneo Zanetto & Co.

                                                                 Questo dato generale sui giornalisti “influencer”
                                                                 porta subito a qualche considerazione interessanti.

                                                                                                                     4
Management&Lobbying

           Non c’è un legame tra numero di copie vendute             La selezione dei media di riferimento, delle terze
           dal giornale e centralità dei giornalisti: il direttore   parti, degli opinion-maker di riferimento sarà
           di Repubblica è al 16esimo posto, il direttore del        dunque ad hoc per il micro-target che vogliamo
           Corriere della Sera non è nemmeno nella top-              “toccare” con i nostri messaggi. Naturalmente
           20. C’è forte attenzione ai giornalisti veementi          anche tali messaggi saranno sviluppati
           nei toni, meno agli editorialisti più moderati.           specificamente per il micro-target, e declinati
           Sono molte le figure televisive. Per il nostro target      secondo i sottoinsiemi di tale micro-target:
           un editoriale favorevole su una grande testata            messaggi diversi per sotto-target diversi.
           generalista rischia di non essere letto o percepito.      A loro volta questi messaggi potranno essere
                                                                     veicolati con strumenti diversi, da quelli più
                                                                     tradizionali (il position paper nell’incontro
                                                                     one-to-one con il decisore, l’articolo di giornale
                                                                     da inviare al target) a quelli più innovativi
           Micro-targeting                                           (micro-targeted advertising sui social media).
                                                                     Le prospettive più interessanti si trovano
           e influencer                                              all’incrocio di questi strumenti: un commento
                                                                     di un opinionista su una testata rilevante per il

           I  l dato generale riferito all’universo dei policy-
           maker e regolatori ha implicazioni affascinanti,
                                                                     micro-target (earned) può essere promosso in
                                                                     micro-targeted advertising con più efficacia
                                                                     rispetto a un documento firmato da un’azienda.
           ma non può essere applicato in modo efficace in
           una campagna di lobbying. Qualsiasi campagna
           ha un target di decision-maker molto definito,
           assai più ridotto rispetto all’intero universo
           delle figure istituzionali nazionali. Un’attività
           di lobbying parte da una segmentazione fine,
           che permette di implementare azioni di micro-
           targeting.
           Qui inizia la sfida nell’utilizzo degli strumenti
           digitali in una campagna di lobbying. La “prima
           cerchia” dei decision-maker di riferimento sarà
           definita in parte sulla base dell’analisi condotta dai
           professionisti, in parte sulla base delle indicazioni
           derivanti dalla social media analysis. Una volta
           definita questa piccola e ben definita “prima
           cerchia” dei decisori di riferimento sarà opportuno
           costruire una specifica “seconda cerchia” di
           influencer rilevanti per quel determinato target,
           e non in generale per l’universo dei policy-maker
           nazionali (o locali).

                                                                                                                   5
Management&Lobbying

           Una metodologia                                    poggiando sui modelli tradizionali (es. le “4p”)8.
                                                              Analogamente, nell’ambito dei Public affairs è

           unificata: strumenti                               possibile partire dal framework “4i” integrando
                                                              le azioni tradizionali con quelle abilitate dagli
           digitali a supporto                                strumenti digital, creando così una metodologia
                                                              applicabile a tutte le campagne di lobbying.
           del lobbying
           C     erchiamo dunque di mettere insieme gli
           elementi emersi. L’evoluzione del marketing
           negli ultimi anni insegna come la potenzialità
           dei tool digitali e l’evoluzione dei marketplace
           abbia permesso di raggiungere nuovi obiettivi
           (dalla brand awareness alla brand advocacy)

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Management&Lobbying

            1   “La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi” cit. da C. von Clausewitz, “Della guerra”, Mondadori, 1997
            2   D.P. Baron, “Business and its environment”, Prentice Hall, 2000
            3   A. Cattaneo, P. Zanetto, “Fare lobby. Manuale di Public affairs”, Rizzoli-Etas, 2007
            4   J. McCarthy, “Basic marketing. A managerial approach”, Irwin, 1964
            5   Cfr. tra l’altro: P. Kotler, K. Keller, “Marketing management”, Pearson, 2012; P. Kotler, K. Hermawan, “Marketing 4.0.
                Dal tradizionale al digitale”, Hoepli, 2017
            6   D. Bach, D.B. Allen, “What every CEO needs to know about non-market strategy”, MIT Sloan Management Review, 2010
            7   Sull’utilizzo del micro-targeting nel marketing politico cfr. S. Issenberg, “The victory lab. The secret science of winning
                campaigns”, Crown, 2012
            8   P. Kotler, K. Hermawan, op.cit, 2017

            Key takeaways
                1.   Una campagna di lobbying è essenzialmente una campagna di marketing. Gli strumenti digitali
                     abilitano nuove opportunità, ma la robusta metodologia alla base del processo rimane stabile.
                2.   Utilizzare gli strumenti digitali non significa necessariamente fare advocacy. Lobbying è influenzare
                     in modo diretto un target molto definito; advocacy è far leva sull’opinione pubblica.
                3.   Gli strumenti di social network analysis e l’applicazione di algoritmi di artificial intelligence come
                     quelli di PolicyBrain per Cattaneo Zanetto & Co. permettono di esplorare le dinamiche relazionali
                     all’interno di una “cerchia” di policy-maker e regolatori, ad esempio a livello nazionale.
                4.   I tool digitali permettono anche di identificare gli influencer più rilevanti attorno a quella prima
                     cerchia di decisori istituzionali: spesso non si tratta dei soggetti più scontati.
                5.   Questa seconda cerchia di influencer non può essere precostituita per tutto l’universo dei decisori
                     istituzionali: dev’essere creata volta per volta sulla base dello specifico micro-target da colpire,
                     ovvero quello dei policy-maker effettivamente coinvolti nella decisione istituzionale.
                6.   È cruciale integrare in una metodologia solida, basata sul framework teorico delle “4i”, sia gli
                     strumenti di lobbying tradizionali sia quelli abilitati dai tool digitali.

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