Dicembre 2022 risultati, persone, fatti della ricerca di Ateneo
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UNIPR Ricerca: un nuovo strumento per fare conoscere la nostra migliore ricerca Gentili lettrici e lettori, in evidenza: siamo all’appuntamento col magazine UNIPRicerca che vi presenta alcuni signifi- cativi risultati di ricerche condotti nei nostri dipartimenti. Stavolta si parla di neu- Dai neuroni specchio all’autori- roscienze, gestione di musei, di nuovi approcci per la depurazione delle acque, tratto: viaggio nelle neuroscien- genetica delle bovine da latte, protesi e ricostruzione dei tessuti nel cavo orale, ze cognitive nuovi polimeri per packaging sostenibile, rappresentazione letteraria del tiranno. Spero vivamente che questi articoli possano stimolare interesse e curiosità fra gli La rappresentazione letteraria studenti, i nostri colleghi, e i lettori e lettrici esterni al nostro Ateneo. del tiranno Parlando di ricerca, non si può non parlare oggi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR – e dell’impatto che avrà sulla ricerca negli atenei italiani nei Depurare le acque col sole prossimi tre anni. L’Università di Parma ha avuto successo in diverse azioni del PNRR, Missione 4, Componente 2, del MUR: è inserita in due Centri Nazionali, nell’Ecosistema Regionale per l’Innovazione, in tre partenariati estesi finanziati, Nuovi polimeri per packaging due infrastrutture per la ricerca e una per l’innovazione. Inoltre UNIPR ha parteci- sostenibile pato con successo ad altri bandi extra-MUR vedendosi approvati ulteriori cinque progetti da MISE, MITE, Ministero della Salute e Regioni. Complessivamente, i GenetoCheese: come la genomi- progetti approvati finanzieranno vari gruppi dell’Ateneo con oltre 48 milioni di ca aiuta a migliorare il latte euro, coinvolgeranno circa 160 docenti e permetteranno il reclutamento di circa 190 nuove unità di personale, includendo ricercatori a tempo determinato, asse- gnisti di ricerca, dottorandi, e personale TA di supporto. Un’operazione imponen- Nuove frontiere nello sviluppo di te, nei numeri e per ampiezza dei temi trattati, che implica anche un altissimo biomateriali per il cavo orale grado di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti, come giustamente sottolineato dal Rettore Andrei in un recente evento sul PNRR. La gestione dei musei italiani per Il PNRR è nato come riscossa sulle tragedie umane, economiche e sociali generare e valorizzare il nostro scatenate dalla pandemia COVID, e il ruolo dei ricercatori, siano essi medici, patrimonio culturale informatici, economisti, chimici, ingegneri o psicologi può, e deve, essere decisivo per far fare un passo in avanti alla società, in termini di salute, lavoro, economia reale, giustizia e sostenibilità. Un docente ha ovviamente ben altro ruolo rispetto a quello di chi è stato eletto per governare il paese, tuttavia deve essere consa- pevole che in questo caso il finanziamento ricevuto ha un significato diverso da quello di tradizionali bandi competitivi. I cittadini guardano a noi ricercatori con UNIPR Ricerca maggiori aspettative, confidano nelle nostre ricerche per uscire dalla diffici- dicembre 2022 le situazione in cui ci troviamo. Pochi risultati e scoperte saranno dirompenti a cura di: al punto tale da rivoluzionare l’attuale sistema produttivo e sociale, ma con il Coordinamento: Roberto Fornari massimo impegno dei singoli ricercatori ed il nuovo spirito collaborativo che si è instaurato fra tante diverse istituzioni entro le reti PNRR – partenariati, centri Redazione: Barbara Rondelli, Licia nazionali ed ecosistemi – si possono raggiungere traguardi molto ambiziosi entro Gambarelli, Giovanna Greci i tre anni del Piano. Fra questi vorrei citare materiali e sistemi di produzione più Grafica e impaginazione: Nicola rispettosi dell’ambiente, nuove fonti di energie rinnovabili, efficienti sistemi di Franchini abbattimento dell’inquinamento dell’aria e delle acque, una mobilità intelligente inviare commenti, segnalazioni e e città più vivibili per tutti, nuovi approcci diagnostici e terapeutici più sicuri e spunti a: rispettosi del singolo. Questi sono traguardi importanti, che possono migliorare dirigenza.ricerca@unipr.it sostanzialmente il nostro modo di vivere, e che diventano raggiungibili solo se tutti i ricercatori contribuiscono col loro tassello, più o meno vistoso, al grande archivio: mosaico del PNRR. Con la consapevolezza che le nostre ricerche sono un mezzo www.unipr.it/ricerca e non un fine. in copertina: Norman Rockwell, Tanti docenti si chiedono cosa succederà alla scadenza del PNRR; domanda Triplo Autoritratto, copertina del quanto mai legittima. Se avremo fatto bene il nostro lavoro entro questo PNRR, e Saturday Evening Post, 13 febbraio se i risultati delle ricerche saranno seri e concreti, allora sarà relativamente facile 1960 (dall’articolo a pagina 3) convincere la politica della necessità di continuare a sostenere massicciamente la ricerca. Avremo anche il convinto sostegno dei cittadini che avranno toccato immagini: fornite e concesse dai con mano i benefici di scienza, conoscenza e innovazione, e dei tanti giovani docenti autori delle ricerche ricercatori che con entusiasmo ci affiancheranno in questo straordinario triennio. Le notizie a pagina 27 sono in parte Un augurio di buona lettura e i più cordiali saluti, tratte e riadattate dall’archivio noti- Roberto Fornari zie del portale www.unipr.it Prorettore per la Ricerca
DAI NEURONI SPECCHIO ALL’AUTORITRATTO: VIAGGIO NELLE NEUROSCIENZE COGNITIVE Vittorio Gallese La scoperta dei neuroni specchio compie quest’anno trent’anni. Prima del 1992 esi- stevano molte ricerche che studiavano il movimento, la visione, il tatto, la memoria e le decisioni, ovvero si occupavano del cervello singolo posto di fronte a dei compiti di vario genere (sensoriale, motorio o cognitivo). La scoperta di questo meccanismo funzionale, chiamato «sistema dei neuroni specchio» (Mirror Neuron System), ha rivoluzionato le tradizionali concezioni della comprensione delle azioni, dando impulso ad un vastissimo numero di ricerche e di ipotesi negli ambiti di ricerca più di- sparati, ma soprattutto dà finalmente una fondazione neurofisiologica alla dimensione cruciale dell’essere umano: nascono le neuroscienze sociali, che sono una branca delle neuroscienze cognitive che si occupa della dimensione della socialità e delle relazioni interpersonali, di cui si occupa il Prof. Vittorio Gallese, docente del Dipartimento di Medicina e Chirurgia e coordinatore del Laboratorio di Neuroscienze Cognitive Sociali. Prof. Gallese, può spiegare brevemen- La conferma è venuta ampiamen- E cosa implica lo spostamento te come funziona il meccanismo dei te: anche nell’uomo circuiti simili a dall’ambito delle azioni a quello delle neuroni specchio? quelli del macaco si attivano quando emozioni? A livello microscopico, cioè a livello eseguiamo delle azioni, ma anche Come dicevo, la nostra ipotesi era dei neuroni, esiste un meccanismo quando le azioni le vediamo eseguire, che questo meccanismo si potes- neurofisiologico che lega noi agli altri ovvero si attivano quando imitiamo se trovare anche nel dominio delle perché gli stessi gruppi di neuroni gli altri, e persino se immaginiamo di emozioni e delle sensazioni. Siccome che si attivano, controllano e per- compiere delle azioni. in scienza le ipotesi vanno verificate, mettono l’esecuzione delle azioni, A questo punto, siccome l’appetito da lì nasce tutta una serie di esperi- si attivano anche quanto noi non vien mangiando, vent’anni fa con il menti (tecniche di neuroimaging e di facciamo nulla ma vediamo quelle filosofo americano Alvin Goldman ci stimolazione magnetica transcranica azioni eseguite da qualcun altro. siamo posti il problema di capire se TMS) che dimostrano come questa Nel corso degli anni si è visto che, dal questo fosse un aspetto esclusiva- ipotesi è effettivamente fondata (fi- punto di vista evolutivo, questo è un mente confinato al sistema motorio o gura 1). Siamo partiti dallo sperimen- meccanismo antichissimo, perché se invece fosse la spia di una moda- tare le emozioni: la prima emozione ce l’hanno gli uccelli, è stato trovato lità di funzionamento più di base del che abbiamo studiato è il disgusto nei ratti e nei topi ed è presente nei nostro cervello: abbiamo ipotizzato (figura 2) ed i risultati hanno mostra- primati. Da subito ci è apparsa chiara che la stessa logica del rispecchia- to che parte delle stesse strutture la grande rilevanza di una scoperta di mento, gli stessi meccanismi di si- cerebrali che si attivano quando io questo genere per capire meglio noi mulazione potessero essere presenti provo disgusto, si attivano anche stessi, e così sono iniziate le ricerche anche nel dominio delle emozioni quando vedo la smorfia di disgu- volte a determinare se anche il cer- e delle sensazioni. Gli esperimenti sto sul viso dell’altro. È importante vello umano fosse dotato di questo successivi hanno dimostrato che la sottolineare che questa sovrappo- meccanismo. nostra ipotesi era giusta. sizione non è mai totale perché, se 3
sono silenti ma in quel momento il mio sistema motorio sta simulando il movimento di qualcun altro oppure sta simulando un movimento che io mi limito a immaginare oppure, se andiamo in un’altra parte del cervello, sta simulando una emozione oppure sta simulando la sensazione tattile. Il meccanismo mirror nella sua articola- zione in azioni, emozioni e sensazioni credo sia cruciale per comprendere gli altri, con questa modalità espe- rienziale, empatica. A questo punto si inizia a parlare di empatia: cosa significa? Empatia significa sentire con l’altro, non c’entra niente con l’altruismo, col buon samaritano, con la compassio- ne, quella è la simpatia. Simpatizzare significa “sentire per l’altro”, empatiz- zare “sentire con l’altro”. Quando noi ci mettiamo in relazione con l’altro figura 1. La figura mostra una struttura del cervello - l’Insula anteriore - attivata (sono i pixel abbiamo mille canali di comunica- bianchi) sia dall’esperienza in prima persona del disgusto, sia dalla sua osservazione sul volto zione, ma il primo resta il corpo che di un altro. È la prima dimostrazione di un meccanismo “mirror” per le emozioni. manda segnali all’esterno. Ad esem- così fosse, noi non saremmo mai in Ma da qui a dire che è la stessa pio, quando si chatta su WhatsApp grado di distinguere “chi è chi”, chi fa cosa di quando capisco che lei sta spesso si cade nell’equivoco perché l’esperienza e chi invece è semplice sorridendo perché in qualche modo l’altro scrive una cosa con l’intenzio- osservatore. una parte di me partecipa simulan- ne di essere ironico, mentre noi la Questo meccanismo ci permette dolo sono due cose completamente interpretiamo letteralmente e magari di empatizzare e di comprendere diverse. ci arrabbiamo. Ecco che ci vengono dall’interno che cosa sta provando Dopo aver dimostrato il funziona- in soccorso gli emoticon: aiutano in l’altro: io posso arrivare alla con- mento delle emozioni siamo passati qualche modo a fare capire che cosa clusione cognitiva che lei, in questo alle sensazioni tattili: noi siamo stati i c’è dietro alle parole, mimando corpo momento, sta sorridendo semplice- primi a dimostrare che le stesse aree o volto nella situazione realmente mente imparando ad associare che del cervello che si attivano quando intesa. La “simulazione incarnata” quando gli angoli delle labbra vanno una parte del nostro corpo viene può essere considerata come il in su lei è allegra e sta sorridendo. toccata, si attivano anche quando noi correlato funzionale dell’empatia o, vediamo toccare parti equivalenti del più in generale, possiamo concludere corpo dell’altro. che i neuroni specchio sono alla base dell’empatia. Quindi azioni, emozioni e sensazioni: a che conclusione siete giunti? Il confine fra neuroscienze e scienze umane (filosofia, estetica, arte, ecc.) A quel punto ho proposto un modello diventa sempre più labile: che cosa integrato: il modello della “simula- esplorano esattamente le neuroscienze zione incarnata” che fondamental- cognitive? mente dice una cosa molto semplice, ma credo molto interessante per Voglio rispondere a questa doman- capire come funziona il cervello, da partendo da una nozione molto ossia noi riusiamo alcune parti del più antica di estetica, “aisthesis”, nostro cervello per funzioni diver- che significa “conoscere il mondo se. Il sistema motorio si è evoluto attraverso i sensi” quindi attraverso il per farci muovere e normalmente, corpo: interessarsi di estetica è inte- quando si attiva, arrivano gli impulsi ressarsi di una modalità di relazione ai muscoli, i muscoli si contraggono col mondo. Secondariamente, perché e noi ci muoviamo. Ma c’è un’altra una delle caratteristiche distintive modalità di riuso di questo stesso dell’umano è la totale insoddisfazio- figura 2. Immagine tratta da uno dei filmati meccanismo: il sistema motorio si ne del vivere nel mondo, nella realtà utilizzati per l’esperimento sul disgusto, attiva ma io non mi muovo. I muscoli, fisica. L’essere umano da sempre che mostra un volto che esprime quella crea dei mondi paralleli, raccontando emozione. se li registro con l’elettromiografia, 4 dicembre 2022
figura 3. Fotogramma del film “2001: Odissea nello spazio” (1968) di Stanley Kubrick. storie e creando immagini. La scrit- Fatte tutte queste premesse, non ritratto; quindi, la domanda che ci tura esiste da circa 6000 anni, ma solo è lecito ma, dal mio punto di siamo posti è stata: “Se mostriamo prima c’erano verosimilmente altri vista, è necessario che le neuro- due dipinti di volti, uno dei quali è sistemi di comunicazione, la tradizio- scienze si occupino del simbolico in un ritratto e l’altro un autoritratto, e ne orale. L’invenzione del fuoco non senso lato e, in termini diciamo più chiediamo all’osservatore di indicare è importante solo per cuocere i cibi, moderni, che si occupino di quella quale sia il ritratto e quale l’autori- ma attorno al fuoco ci si raccontano che oggi chiamiamo arte, ovviamente tratto, sarà tale osservatore in grado le storie e ci si aiuta con le immagini lasciando perdere qualsiasi volontà di di distinguerli?”. Ai partecipanti agli che riproducono il mondo reale e imperialismo scientifico. esperimenti abbiamo inoltre fatto quelli immaginari. una serie di domande, chiedendo Può spiegarci meglio come si congiun- Quindi, che cosa studiano le neu- loro di valutare quanto espressivi, gono le vostre ricerche al ritratto e roscienze cognitive? Quello che la coinvolgenti emotivamente e quanto all’autoritratto? mente umana produce ovvero il esteticamente belli fossero tutti i simbolico. Pensiamo al film “2001: Uno dei temi della mia ricerca è che volti dipinti osservati. I risultati hanno Odissea nello spazio” (figura 3): nella cosa vuol dire essere un Sé, cosa dimostrato che pur non essendo in prima sequenza, all’alba dell’uomo, vuol dire essere un soggetto: si parla grado di distinguere gli autoritratti vediamo lo scimmione che guarda di soggettività, individualità, identi- dai ritratti, i partecipanti all’esperi- la carcassa dell’animale, la prende tà personale. Concetti complessi e mento valutavano i primi come più in mano e poi si accorge che questo composti di molte componenti, ma espressivi, emotivamente più coin- femore può diventare una clava, poi a una componente è legata alla nostra volgenti ed esteticamente più belli un certo punto lancia la clava, la cla- natura corporea quindi, in parte, a dei secondi. va ruota in cielo e con una dissolven- quei meccanismi di cui abbiamo parlato fino ad ora. Come siete giunti a questa conclusio- za si trasforma nell’astronave. Ecco, Il ritratto e l’autoritratto sono due co- ne? quella scena dice tutto: cioè lì c’è l’uso del mondo fisico e dell’oggetto stanti, almeno nell’arte occidentale, Semplificando molto, possiamo dire a fini utilitaristici, ma poi comincia- che hanno una grandissima funzione che quando si fa un ritratto di una mo a creare degli oggetti che hanno quando si comincia a parlare di sog- persona si riproduce il volto che tutta un’altra valenza, servono a getto. L’ipotesi da cui siamo partiti è si ha di fronte: per un’inversione comunicare qualcosa di simbolico a che l’autoritratto, mediamente, risulti dell’immagine, quando si guarda la qualcuno. più espressivo e più coinvolgente del guancia destra della persona ritrat- 5
ta, questa ci appare a sinistra e la guancia sinistra ci appare a destra. Ci sono innumerevoli documentazioni che ci dicono che la gran parte degli autoritratti sono stati fatti utilizzando lo specchio, io vedo la mia immagine riflessa nello specchio e quindi la inverto sulla tela. Quando io mi ri- traggo dipingo la mia guancia destra sulla destra e la mia guancia sinistra sulla sinistra: quindi c’è un’inversione (figura 4). Perché questa inversione potrebbe essere importante? Perché molti studi dimostrano che la parte sinistra del volto è la più espressiva, inoltre quando noi guardiamo un volto tendiamo ad andare a guar- dare - di più e più a lungo - la metà sinistra del volto, che però è la metà destra. Siccome l’emisfero di destra è l’emisfero più emotivo (sto ovvia- mente semplificando molto) e sicco- me guida l’attenzione verso la parte sinistra, il vantaggio è che io guardo - prima e più a lungo - la metà sinistra del volto di fronte a me, ma nella vita e quando guardiamo dei ritratti è la metà meno espressiva del volto in realtà. Non così però nell’autori- tratto, dove a sinistra mi appare la metà sinistra del volto, quella cioè mediamente più espressiva. Quindi, nell’autoritratto - a differenza del ritratto - ci sarebbe questa coinci- denza tra la metà che osservo per prima e più a lungo e la meta più figura 4. Norman Rockwell, Triplo Autoritratto, copertina del Saturday Evening Post, 13 espressiva; ed ecco quindi apparen- febbraio 1960. temente dimostrata una delle nostre gente emotivamente, più espressivo l’integrazione tra le varie modalità ipotesi per cui gli autoritratti vengo- perché è il prodotto di una sintesi sensoriali come tatto e udito – in cui no percepiti mediamente come più che avviene tutta all’interno dello il sistema motorio sembra fungere espressivi e più emotivamente coin- stesso corpo - quello dell’autore – da ‘collante’- possa iniziare a manife- volgenti dei ritratti. Ma le cose sono che è contemporaneamente oggetto starsi già nelle ultime fasi pre-natali, più complicate, perché gli autoritratti e soggetto. costituendo un elemento importante ‘vincono’ rispetto ai ritratti anche nella costituzione del nucleo prima- quando vengono presentati invertiti Che indirizzo hanno preso le sue ulti- rio del Sé, il Sé corporeo. di 180°. Quindi verosimilmente la me ricerche? Continuiamo, inoltre, a collaborare spiegazione è un’altra ed ha ancora a Attualmente sono in anno sabbatico col Prof. Carlo Marchesi e col Prof. che vedere col movimento. alla Columbia University a New York: Matteo Tonna del Dipartimento di Quando io mi ritraggo - guardan- sto scrivendo un libro sull’impatto Medicina e Chirurgia (Psichiatria) domi allo specchio - provo varie che le nuove tecnologie digitali han- del nostro Ateneo in una serie di espressioni ma c’è una unicità del no sul Sé e sulle relazioni interperso- ricerche volte a comprendere meglio corpo che si muove, che guarda sé nali. A Parma stiamo per iniziare una le basi neurobiologiche di una serie stesso e che poi viene trasferito sulla nuova serie di esperimenti in colla- di malattie psichiatriche come la tela: è quindi questa congruenza tra borazione col prof. Tullio Ghi del Dip. Schizofrenia e i disturbi ossessivo - l’oggetto ritratto e il corpo che lo di Medicina e Chirurgia (Ostetricia compulsivi. La dimensione sociale ritrae che lo rende più espressivo. e Ginecologia) e con il Prof. Andrea e corporea di queste malattie e la Questi risultati sono stati pubblicati Prati del Dipartimento di Ingegneria correlazione tra l’esperienza che qualche mese nella rivista Topoi, e Architettura del nostro Ateneo, per questi pazienti fanno di sé e la loro in un numero speciale dedicato al studiare l’integrazione multisenso- fisiologia sono aspetti ancora in gran volto e i dati sembrano suggerire riale nei feti durante l’ultimo trime- parte inesplorati. che l’autoritratto risulta più coinvol- stre di gravidanza. Pensiamo che 6 dicembre 2022
FANTASMI DELLA TIRANNIDE. LA RAPPRESENTAZIONE LETTERARIA DEL TIRANNO Carlo Varotti Come “leggere” la volontà del tiranno? Quale sapienza psicologica, fisiognomica, gestuale e prossemica deve essere messa in campo per leggere ciò che si cela sotto le forme in cui si esprime - pubblicamente e nelle “stanze dei bottoni” - l’uomo che esercita un potere assoluto? Queste sono le domande che il gruppo di ricerca coor- dinato dal Prof. Carlo Varotti, docente di Letteratura Italiana del Dipartimento di Di- scipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali del nostro Ateneo, si è posto in merito alla figura del tiranno nella letteratura, nelle forme dell’immaginario e nel pensiero politico. Su queste tematiche è stato recentemente costruito un progetto di ricerca che è stato finanziato con i fondi che l’Ateneo di Parma destina ad incentiva- re la ricerca. Prof. Varotti, il vostro gruppo di ricer- sono in realtà strettamente legati al antico, come ad esempio Nerone ca sta portando avanti un interessan- nostro presente, anche per questo (figura 1), ma non necessariamente: te progetto sulla “figura del tiranno”. la figura del tiranno sarà osservata Ce ne può parlare? dal punto di vista politologico e Il progetto di ricerca si propone di storico-filosofico. indagare il modo in cui la figura del Qual è l’obiettivo di questo interes- tiranno – ben definita dalla cultura sante progetto? greca antica e in particolare nella L’obiettivo principale del progetto democrazia ateniese del V secolo a. è condurre una riflessione articola- C. – sia stata al centro dell’attenzio- ta – frutto del lavoro di specialisti ne letteraria e artistica, e dell’imma- – in grado di coniugare le forme di ginario europeo nell’età moderna, rappresentazione del tiranno che si con particolare attenzione per i se- riscontrano, in una diacronia ampia, coli che vanno dal primo Umanesi- nelle varie letterature e nei diversi mo alla grande stagione romantica. codici espressivi. Verranno dunque È soprattutto nella cultura teatrale prese in considerazione non soltan- (nella forma della tragedia e del me- to opere letterarie (con particolare lodramma) che il tiranno diventa un attenzione al teatro e al melodram- personaggio rilevante, costruendo ma), ma anche forme espressive una vera e propria fenomenologia della comunicazione di massa. del potere e stimolando indagini Voglio dire che lo scopo del proget- sulla psicologia dell’autocrate e del to non è solo raccogliere materiale suo entourage. Questi temi possono su figure esemplari e topiche di figura 1. Ritratto di Nerone, scultura del XVII sembrare lontani nel tempo, ma secolo, Musei Capitolini (Roma).. tiranni (spesso desunte dal mondo 7
si pensi a Filippo II di Spagna (figura 2), prototipo del potere repressivo e inquisitoriale, che ha interessato Alfieri, Schiller e Giuseppe Verdi, per limitarci ai maggiori), ma anche individuare un insieme di tratti com- portamentali e simbolici che i secoli della modernità hanno trasmesso al mondo contemporaneo, soprav- vivendo nelle grandi narrazioni del Novecento e degli anni Duemila (tra Hollywood e il Trono di spade…) e fornendo chiavi di lettura di figure e personaggi del presente (figura 3 e 4). Quali sono i risultati ottenuti o ai quali mirate alla fine di questo pro- getto? Il primo risultato concreto è la realizzazione di un data-base in cui siano raccolte schede relative alla figura del tiranno nella cultura tardo-medievale e moderna. È un lavoro che si avvierà nel 2023-2024 con il proposito di gettare le basi per una raccolta di dati “aperta” e implementabile a tempo indetermi- nato. Il date-base, che abbiamo già iniziato a progettare, sarà costruito secondo un’architettura dinamica, figura 3. Ritratto di Stalin, Batumi Stalin Museum (Georgia) – from Wikimedia figura 2. Ritratto di Filippo II di Tiziano, anni ‘50 del XVI secolo, Museo del Prado (Madrid). Commons. Finalità della ricerca È previsto un convegno internazionale di studi nella tarda primavera del 2024. Sarà l’occasione per presentare ufficialmente lo stato dei lavori del data-base e la sua architettura. Il convegno raccoglierà i contributi di specialisti delle principali aree di ricerca coinvolte nel progetto: oltre ai componenti del gruppo, tutto parmigiano, di ricerca, in- terverranno studiosi di altre università italiane ed europee. È prevista inoltre la pubblicazione degli atti del convegno (presumibilmente entro al fine del 2024 o all’inizio del 2025). 8 dicembre 2022
prossimità), che assume l’entourage del “principe”: ci troviamo di fronte a un complesso di parole, gesti e geometrie che segnalano linee politiche, parabole e traiettorie che vanno decifrate e lette entro specifi- che cornici interpretative. Ci sono altri docenti coinvolti in que- sta ricerca? Il progetto coinvolge, in una pro- spettiva interdisciplinare, studiose e studiosi del Dipartimento di Di- scipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali: Nicola Catelli e Corrado Confalonieri (Letteratura italiana), Micòl Beseghi e Miche- la Canepari (Lingua e letteratura inglese), Maria Candida Ghidini (Letteratura russa), Stefano Beretta figura 4. Adolf Hitler con Joseph Goebbels, suo ministro della propaganda, 1944 (Buro Laux / (Letteratura tedesca), Jorge Torre Pressens Bild via AP). Santos (Letteratura spagnola). Fan- che consentirà di interpretare i dati Come si lega la figura del tiranno, no parte del gruppo di lavoro anche raccolti secondo attraversamenti presente in storia, letteratura e teatro studiose e studiosi del mondo multipli. In questo modo lo stru- al vivere odierno? antico e medievale e delle dottrine mento informatico potrà accogliere È un aspetto cui teniamo particolar- politiche: Anika Nicolosi (Lettera- informazioni che riguardano le più mente, anche perché l’associazione tura greca), Paolo Rinoldi (Filologia diverse forme espressive: si pensi non sembrerebbe immediata. In romanza), Matteo Truffelli (Storia infatti come figure esemplari o ar- realtà il discorso sul tiranno (indi- delle dottrine politiche), Stefania chetipiche di tiranni siano state ar- pendentemente dalla connotazione Voce (Letteratura latina medievale e ticolate e riprese (dal reale Nerone negativa o critica che attribuiamo umanistica). all’immaginario Macbeth…) e siano alla parola) è un discorso sulle È davvero affascinante riflettere su diventate non solo drammi, romanzi forme di un potere illimitato, gestito come passato e presente si intreccino e libretti d’opera, ma abbiano sti- da un individuo circondato da una e come vengano compresi e rappre- molato le più varie espressioni della ristrettissima élite di collaboratori, sentati: un ultimo commento? cultura pop, dalla cinematografia e che compie scelte politiche in uno alla graphic novel, ai serial televisi- Siamo animali parlanti e siamo spazio di fatto segreto (quello che vi. Individuando alcuni marcatori animali simbolici. Nel complesso gli antichi chiamavano gli “arcana essenziali della figura del tiranno guardiamo a una parola che vive imperii”: le decisioni prese nelle (peculiarità comportamentali, ca- nel gesto visivo del teatro e della stanze impenetrabili del potere). ratteriali, strategie topiche d’azione comunicazione pubblica. E poiché Per prendere un esempio di at- ecc.) sarà possibile tracciare delle sono in gioco le multiformi e sem- tualità: quando siamo chiamati a linee di continuità tra la rappresen- pre ambigue “narrazioni” del potere, decifrare le reali intenzioni politiche tazione del tiranno classica e dei lo sguardo non può che essere di un Putin (sul piano geo-politico o primi secoli dell’età moderna e le articolato, “multiplo” e orientato in politica interna, nella sua ricerca forme novecentesche del potere verso le complesse interazioni tra del consenso), non usiamo chiavi autocratico nel contesto di massa parola, immagine, simboli e canali interpretative molto diverse da del totalitarismo. È prevista inoltre di informazione. quelle che doveva usare un osserva- l’organizzazione di un convegno e di tore dell’agire di un sovrano assolu- una raccolta di studi sui “fantasmi to. Dalle sfumature del lessico alla del tiranno”. posizione, anche fisica (distanze e Un investimento sui giovani Il gruppo di ricerca ha deciso di investire i due terzi della dotazione del progetto (interamente sostenuto con fondi di Ateneo, destinati ad incentivare la ricerca di progetti proposti da docenti e ricercatori) per finanziare il lavoro di uno o due giovani ricercatori che lavoreranno alla creazione del data-base. Un lavoro complesso, che richiede com- petenze non meccaniche, ma complesse e articolate: la conoscenza delle lingue classiche e delle principali lingue europee moderne, ma anche una reale dimestichezza con la letteratura, soprattutto teatrale e melodrammatica dei secoli moderni. 9
Claudia Graiff COMBATTERE L’INQUINAMENTO DELLE ACQUE CON LA LUCE Laura Bergamonti Ruggero Bettini L’aumento dell’inquinamento dovuto a numerose tipologie di microinquinanti, in par- ticolare nell’ecosistema acquatico, è diventato un serio problema con effetti nocivi sull’ambiente e sull’uomo. Nelle acque di scarico, nelle falde acquifere sotterranee e nell’acqua potabile è sempre più spesso riscontrata la presenza di contaminanti qua- li farmaci, cosmetici, pesticidi e metalli pesanti. Claudia Graiff del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale ci racconta come deter- minati processi di degradazione siano capaci di rendere innocua una grande varietà di inquinanti organici e inorganici. Professoressa Graiff, ci può parla- innocui una grande varietà di inquinanti Il vostro approccio di ricerca si basa re delle sue ricerche su tecniche di organici ed inorganici. Su questi temi sulla degradazione fotocatalitica, degradazione fotocatalitica capaci di oltre a me collaborano la Dr.ssa Laura ovvero sull’utilizzo di particolari ma- rendere inattivi gli inquinanti dalle ac- Bergamonti del Dipartimento SCVSA e teriali semiconduttori che, attraverso que reflue, con particolare focus sugli il Prof. Ruggero Bettini del Dipartimento l’interazione con la luce, sono in grado inquinanti farmaceutici. di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, di distruggere gli inquinanti rendendoli Farmaci quali gli antinfiammatori e gli con i rispettivi gruppi di ricerca. inattivi. In che cosa consiste questo antibiotici dopo il loro uso, continuano fenomeno? ad essere presenti in forma attiva nelle acque reflue. L’emergenza pandemica, con l’aumento dell’utilizzo di queste tipologie di farmaci, ha amplificato questo fenomeno. Tramite i processi convenzionali di trattamento delle acque si raggiunge solo una parziale rimozione di tali inquinanti. La nostra sperimentazione si basa su processi di ossidazione avanzata (noti in letteratu- ra come Advanced Oxidation Proces- ses, AOPs), capaci di generare in situ specie altamente reattive che portano a processi di degradazione ossidativa non selettiva, utilizzabili per rendere figura 1. Schema semplificato del processo fotocatalitico per la degradazione di inquinanti. 10 dicembre 2022
Uno dei processi di ossidazione avan- Uno dei temi su cui state lavorando è campo ambientale. La scelta dell’argen- zata più studiati è la “fotocatalisi ete- il sistema basato su Ag/TiO2 oppor- to è dovuta alla proprietà che i metalli rogenea”, una reazione fotoindotta che tunamente inserito su supporti in nobili (oro, argento, platino) hanno di utilizza semiconduttori per generare le chitosano stampati in 3D. Questo pro- assorbire la luce visibile quando sono in specie reattive in grado di degradare totipo si è dimostrato particolarmente dimensioni nanometriche. composti inquinanti. Per la sua stabilità efficace per ridurre l’inquinamento Il recupero e il riuso del fotocataliz- chimica, non tossicità e alta fotoattività delle acque reflue. Ci racconta come zatore, ovvero trovare il modo di non utilizziamo nanoparticelle di biossido avete progettato il sistema? disperderlo nell’ambiente a sua volta, di titanio (TiO2) meglio noto come Il nostro gruppo di ricerca aveva già è una questione fondamentale. L’avete “titania”. sperimentato l’utilizzo di sistemi foto- risolta? Nel processo fotocatalitico (figura 1) catalitici a base di TiO2 in applicazioni la reazione avviene sulla superficie del Nel caso di utilizzo di titania e argento d’interesse per i beni culturali. L’idea catalizzatore: quando questa viene in soluzione acquosa nel processo di consisteva nello sfruttare la fotocatalisi irraggiata con la luce di opportuna fotodegrado risulta difficile separare per creare un sistema “autopulente” da frequenza, il materiale di cui è fatto il la fase TiO2 e Ag dall’acqua dopo applicare su edifici in pietra esposti in fotocatalizzatore è capace di innescare l’utilizzo, specialmente se le dimensioni aree ad elevato inquinamento atmosfe- una serie di processi di ossidoriduzio- sono nanometriche, diventa quindi rico. È stata testata l’efficacia del foto- ne (grazie alla generazione di specie impossibile una sua rigenerazione catalizzatore TiO2, tal quale e drogato ossidanti e riducenti) che sono in grado dopo l’uso. I sistemi a base di mem- con azoto, su superfici solide e anche, di distruggere o per lo meno degradare brane ultrafiltranti sono molto costosi per confronto, in sospensione acquosa, diversi materiali che aderiscono alla e difficilmente realizzabili. Per risolvere per il degrado di coloranti organici, superficie del catalizzatore stesso. questo problema si è pensato di im- usati come modello di inquinanti. Per le sue caratteristiche fisiche, il mobilizzare le nanoparticelle di titanio La possibilità di impiegare le nostre biossido di titanio assorbe fotoni di luce e di argento su supporti costituiti da competenze anche in campo ambien- ad alta energia (UV-A, 3.2 eV, circa biopolimeri naturali, come il chitosano tale su inquinanti, come ad esempio 380 nm di lunghezza d’onda) e quindi (figura 2). Il chitosano deriva dall’a- i farmaci, è stata una conseguenza si attiva solo con luce ultravioletta. Per cetilazione della chitina, che si trova diretta. rendere il biossido di titanio attivo an- nell’esoscheletro dei crostacei ed è, Si trattava però di trovare un sistema che sotto irraggiamento di luce solare dopo la cellulosa, il biopolimero più in grado di legare il fotocatalizzatore (visibile) noi utilizziamo la ben nota abbondante in natura. Mediante tecno- senza ridurne l’efficienza. tecnica del drogaggio (doping), che logia 3D è stato possibile incorporare le Abbiamo proposto al gruppo di ricerca consiste nell’introdurre atomi diversi, particelle fotocataliticamente attive in diretto dal Prof. Ruggero Bettini l’idea di come per esempio fluoro o azoto. una matrice biopolimerica, ottenendo lavorare sulla degradazione di inquinan- Questi atomi droganti producono stati delle “stricioline” che possono essere ti e, data la loro esperienza consolidata di energia che assorbono fotoni di luce immerse in soluzione, poggiate su una nell’utilizzo di sistemi biopolimerici per a più bassa energia, attivando processi grata e illuminate da lampada. Queste la somministrazione di farmaci, abbia- ossidoriduttivi anche sotto irraggia- possono poi essere recuperate, lavate e mo verificato la possibilità di mutuare mento solare. riutilizzate (figura 3). queste competenze per applicazioni in figura 2. Schema per l’ottenimento di supporti di chitosano caricati con titania. 11
necessario l’uso di catalizzatori, quindi un metodo assolutamente eco-friendly. Avevamo ottenuto sospensioni colloi- dali acquose stabili adatte per essere applicate su molte varietà di superfici. Dopo aver testato l’efficienza fotocata- litica delle sospensioni da noi sintetiz- zate su coloranti organici in soluzione, le abbiamo applicate su superfici lapidee naturali e artificiali (intonaci e malte), e abbiamo verificato la loro efficienza. Lavorare nel campo dei beni culturali, impone vincoli e limitazioni figura 3. Schema del reattore prototipo. dovute alla fragilità del bene su cui si Quali sono i risultati di cui siete mag- L’interesse verso lo studio del biossido opera e anche alla necessità di tutelare giormente orgogliosi? di titanio è in effetti iniziato diversi anni l’integrità estetica dell’opera stessa. Alcuni risultati di questa ricerca sono fa proprio pensando ad un’applicazio- La pulitura di opere d’arte è una delle stati pubblicati su riviste ad alto impat- ne nel campo dei beni culturali. Con fasi più rischiose nell’ambito di un to, in particolare su “Water Research” il gruppo del prof. Angelo Montenero progetto di restauro. che è un giornale internazionale che si e del prof. Giovanni Predieri avevamo L’intervento di pulitura è un intervento occupa della disseminazione dei lavori sperimentato metodi di sintesi delle sempre molto delicato e critico: deve di ricerca che riguardano tutti gli aspetti nanoparticelle di biossido di titanio consentire di rimuovere le sostanze della scienza e della tecnologia del efficaci e non inquinanti, come ad dannose senza intaccare il supporto ciclo dell’acqua, della qualità dell’acqua esempio la sintesi mediante processo e le patine originali dell’opera; inoltre e della sua gestione in tutto il mon- sol-gel. Il processo sol-gel avviene deve essere sicuro per l’operatore e per do. Nello studio pubblicato su Water in due fasi: idrolisi del precursore di l’ambiente. Un materiale autopulente Research abbiamo testato e verificato titanio (generalmente un alcossido) e grazie all’esposizione alla radiazio- l’efficacia del sistema TiO2 supportato condensazione di nuclei di particelle in ne solare è un importante asset nel da matrice biopolimerica (figura 4 e 5). accrescimento. Un processo che entra campo della conservazione delle opere In tre ore di irraggiamento, più del 95 % di diritto nella cosiddetta green chemi- monumentali, che apre la strada ad di amoxicillina è risultata degradata. Gli stry, poiché si utilizzano reagenti puri, interventi sempre più efficaci e meno scaffolds sono stati recuperati, lavati non si producono sottoprodotti nocivi invasivi. L’utilizzo di biossido di titanio, e riutilizzati e l’efficacia di rimozione (solo etanolo dalla condensazione dei variamente drogato è stato utilizzato del farmaco dopo il terzo ciclo è stata nuclei di particelle in accrescimento), come fotocatalizzatore per il degrado di maggiore dell’80%. Dopo questi posi- avviene a temperatura ambiente e nel coloranti su materiali litoidi di interesse tivi risultati abbiamo quindi verificato la caso degli alcossidi di titanio non è artistico e culturale. Risultati promet- possibilità di aumentare ulteriormente l’efficacia del sistema TiO2 /Chitosano aggiungendo nanoparticelle d’argento. L’efficienza fotocatalitica è stata verifi- cata sulla degradazione di amoxicillina, paracetamolo e su una miscela dei due farmaci. La velocità di fotodegradazio- ne è notevolmente aumentata: in meno di 2 h si è ottenuta la degradazione dei due farmaci. È stata inoltre verificata l’attività biocida residua dei prodotti di degradazione dei farmaci: dopo i test di fotodegrado le soluzioni non hanno attività biocida residua, come hanno di- mostrato le analisi eseguite dal gruppo di ricerca della Prof. ssa Maria Cristina Ossiprandi del Dipartimento di Veteri- naria. Tali risultati sono stati pubblicati sulla rivista Catalysts. Questo materiale sembra essere poli- valente, era stato impiegato preceden- temente nell’ambito dei beni culturali, con quali risultati? figura 4. Immagini SEM degli scaffold che evidenziano la morfologia degli strati, l’analisi elementa- le sul Ti e la mappa della distribuzione del titanio all’interno degli strati. 12 dicembre 2022
figura 5. Immagine SEM in elettroni secondari che illustra la morfologia a diversi livelli di ingrandimento per gli scaffold. tenti sono stati ottenuti su travertino, pulente” da applicare su edifici in pietra formulazione dell’impasto. Noi stiamo marmo di Carrara, Pietra di Lecce, naturale e artificiale esposti in aree ad cercando di sviluppare un legante Pietra di Noto e Modica. elevato inquinamento è estremamente geopolimerico, realizzato “one pot”, Recentemente unitamente al gruppo di interessante. Le sperimentazioni fatte, cioè partendo da materiali reagenti ricerca della Prof. Antonella Casoli, stia- testando titania pura e drogata con interamente in polvere, con un focus mo realizzando progetti di collaborazio- azoto, hanno dato ottimi risultati in specifico sull’influenza esercitata dagli ne congiunta con l’Istituto Centrale per termini di protezione e self-cleaning. additivi sulla lavorabilità, sulle proprietà il Restauro del Ministero della Cultura Tuttavia, in campo edile, uno degli fisico-meccaniche e sulle prestazioni volti a sperimentare materiali innovativi sforzi maggiori è volto a ridurre pro- meccaniche finali della malta. Questa a base di nanoparticelle di cellulosa gressivamente l’utilizzo del cemento attività si inserisce nell’ambito di un microcristallina per il consolidamento Portland, che ha un enorme impatto progetto di ricerca PON, dal titolo di manufatti organici (lignei, tessili, ambientale in termini di produzione “Ricerca e Sviluppo di nuovi materiali cartacei, etc.) di valore storico artistico, di CO2. In questo ambito, sono entrati avanzati per costruzioni eco-sostenibili, comparandone l’idoneità con prodotti sulla scena i leganti geopolimerici, con caratteristiche di elevata efficienza tradizionali utilizzati nel settore del che rappresentano un’interessante energetica e sicurezza antisismica, restauro. alternativa “green”, adatta anche alla da ottenersi con sistemi avanzati di Queste attività si inseriscono fra gli produzione di malte per muratura. I produzione ad alte prestazioni, effi- obiettivi del progetto PNRR “Ecosystem geopolimeri possono essere definiti ciente ed ecocompatibili” che ha visto for Sustainable Transition in Emilia-Ro- come leganti idraulici prodotti a partire coinvolti il dipartimento SCVSA e il magna” finanziato dall’Unione Europea da polveri inorganiche, principalmente dipartimento DIA, in particolare il Prof. – NextGenerationEU. allumino-silicatiche, disciolte in un Daniele Ferretti e la Dr. Elena Michelini. ambiente fortemente basico. Il limite Attualmente, anche questa ricerca E in campo edile? all’utilizzo di leganti geopolimerici in viene continuata all’interno dell’inizia- In campo edile l’idea di sfruttare la fo- cantiere è dato dalle soluzioni for- tiva PNRR “Ecosystem for Sustainable tocatalisi per creare un sistema “auto- temente alcaline necessarie nella Transition in Emilia-Romagna”. Le pubblicazioni 3D printed chitosan scaffolds: a new TiO2 support for the photocatalytic degradation of amoxicillin in water - Bergamonti, L.; Bergonzi, C.; Graiff, C.; Lottici, P. P.; Bettini, R.; Elviri, L.. - In: WATER RESEARCH. - ISSN 0043-1354. - 163(2019), p. 114841. [10.1016/j.watres.2019.07.008] Photodegradation of Pharmaceutical Pollutants: New Photocatalytic Systems Based on 3D Printed Scaffold-Supported Ag/ TiO2 Nanocomposite - Bergamonti, L.; Graiff, C.; Bergonzi, C.; Potenza, M.; Reverberi, C.; Ossiprandi, M. C.; Lottici, P. P.; Bettini, R.; Elviri, L.. - In: CATALYSTS. - ISSN 2073-4344. - 12:6(2022), p. 580.580. [10.3390/catal12060580] Ag-functionalized nanocrystalline cellulose for paper preservation and strengthening / Bergamonti, L.; Potenza, M.; Haghi- ghi Poshtiri - A.; Lorenzi, A.; Sanangelantoni, A. M.; Lazzarini, L.; Lottici, P. P.; Graiff, C.. - In: CARBOHYDRATE POLY- MERS. - ISSN 0144-8617. - (2020). [10.1007/s42452-019-1814-4] 13
NUOVI POLIMERI PER Il team di ricerca da sinistra: Stefano De Luca, Elena Togliatti, Corrado Scian- PACKAGING SOSTENIBILE calepore, Duccio Gallichi Nottiani, e Daniel Milanese.. La progettazione, fabbricazione e caratterizzazione di materiali polimerici per appli- cazioni nel packaging in ottica di economia circolare è il focus dell’attività di ricerca del laboratorio MEG (Materials Engineering Group) sotto la guida del Prof. Daniel Milanese del Dipartimento di Ingegneria e Architettura. Prof. Milanese, come sta cambian- Nel settore del packaging lavoriamo (es. migliorare le proprietà mecca- do il packaging secondo modelli di principalmente con biopolimeri. niche), ma anche di fornire nuove produzione e consumo improntati alla Lo scopo è sostituire le plastiche funzionalità (attività antibatterica, sostenibilità? tradizionali, garantendo non solo antiossidante, plastificante) e allo Nel mondo si producono ogni anno le stesse prestazioni del packaging stesso tempo ridurre il costo del 360 milioni di tonnellate di mate- attuale, ma apportando anche ulte- prodotto finale. riali polimerici, e di questi circa il riori funzionalità. Le attività sono coordinate in labo- 40% sono utilizzati per il packaging ratorio dal dott. Corrado Scianca- State attualmente studiando lo svilup- alimentare, cosmetico, farmaceuti- lepore, e vedono impegnati Elena po di materiali compostabili che hanno co e dei prodotti di consumo. Togliatti e Stefano De Luca, studenti origine naturale a cui si aggiungono Il gruppo MEG intende fornire so- di dottorato in Ingegneria Industria- scarti dell’industria alimentare. Quali luzioni in ottica di circolarità lungo le. Utilizziamo tecnologie tradizio- tecnologie e metodi di indagine utiliz- tutta la catena di valore. Partia- nali (estrusione, stampaggio ad zate? Chi finanzia le vostre ricerche? mo dalla “culla”, cioè ricorriamo iniezione) e innovative (stampa 3D, Stiamo molto attenti all’origine delle deposizione layer by layer), tutte esclusivamente a materie prime da materie prime, privilegiando, fra le sviluppate all’interno dei laboratori risorse rinnovabili. Quindi formu- fonti rinnovabili, quelle che non en- del Tecnopolo – Centro Interdi- liamo e ottimizziamo i processi di trano in competizione con l’agricol- partimentale CIPACK e che even- trasformazione in prodotto. Quindi tura e, quindi, con l’alimentazione tualmente possono anche essere individuiamo, caso per caso, le umana e animale. Pertanto come scalate a livello industriale. modalità più opportune per il post gruppo MEG studiamo l’inserimen- Infine, effettuiamo tutte le caratte- consumo: dal riciclo meccanico a to nei polimeri di rinforzi basati su rizzazioni dei materiali realizzati, da quello biologico, dal riciclo chimico sostanze naturali provenienti dalla quelle meccaniche (figura 1). alla biodegradazione/compostaggio, valorizzazione di scarti dell’industria Siamo stati in grado di attrarre al fine di eliminare completamente, alimentare (es. dai pomodori, car- finanziamenti per sviluppare nuovi in prospettiva, il conferimento in ciofi, agrumi, riso, uva) e dalle bio- film sottili per packaging ecologico discarica o al termovalorizzatore. masse (es. biochar, chitina/chitosa- e multifunzionale nell’ambito del Quali sono i materiali che studiate e no). Lo scopo è quello di modificare bando di dottorato PON, nell’am- per quali motivi? le proprietà della matrice polimerica bito del quale ha preso servizio 14 dicembre 2022
Dalcanale, Graiff) agli ingegneri un approccio “olistico”, nel senso (proff. Montanari, Vignali, Volpi) ai che lavoriamo sull’intero ciclo di microbiologi (proff. Neviani, Bernini, produzione, utilizzo e fine vita dei Bottari). In tale assetto abbiamo materiali con attenzione all’effetto attratto finanziamenti da aziende sull’ecosistema. Ciò ci permette di del settore degli impianti (Nilma progettare e realizzare sia mate- S.p.A.), del settore alimentare e riali in grado di essere riciclati al del settore del packaging al fine di 100%, sull’esempio del “bottle to individuare soluzioni innovative. bottle” del PET con riciclo chimico, Collaboriamo a livello nazionale con sia materiali idonei per un riciclo di Politecnico di Torino, Università di tipo biologico, cioè “dati in pasto” a Bologna e Università di Pisa, mentre microorganismi che li riproducano a livello internazionale con l’Univer- uguali a quelli iniziali. Tutto questo sità di Wageningen (Paesi Bassi) porta a sviluppare nuove compe- e con l’istituto Fraunhofer IVV tenze sul territorio, a stimolare la (Germania). creazione di nuovi posti di lavoro e ad aumentare in modo notevole Che impatto hanno i risultati delle la competitività delle aziende che figura 1. Macchina per le prove di trazione vostre ricerche sull’economia oltre che di campioni di materiali compositi. a quelle collaborano con noi. sull’ambiente? morfologiche (microscopia ottica ed elettro- nica) e strutturali (Spettroscopia UV-VIS, L’economia circolare rappresenta Vi occupate anche di nanocompositi FTIR, Raman). una sfida fondamentale per tutti a base di polimeri per imballaggi e come dottorando Stefano De Luca, noi perché permette di risparmiare uso comune. Secondo quali criteri e nuovi materiali polimerici plasto- risorse non rinnovabili del piane- progettate nuovi compositi e per quali magnetici nell’ambito di un progetto ta: non abbiamo un “pianeta B” a applicazioni principalmente? finanziato dal Ministero della Tran- disposizione. Le attività di ricerca I nanocompositi sono una classe sizione Ecologica che mira al riciclo che svolgiamo seguono quindi materiale di materiali compositi, e al riutilizzo di materiali RAEE. Siamo, inoltre, coinvolti nelle attività del progetto PNRR “Ecosystem For Sustainable Transition In Emilia-Ro- magna” nello spoke 1 “Materials for sustainability and ecological tran- sition”, che vede quale ricercatore di riferimento per il gruppo MEG il dott. Duccio Gallichi Nottiani, e nell’ambito del quale sono referente per il Workpackage n.2, dedicato ai dispositivi agritech e al packaging ecologico. Abbiamo inoltre aderito ad un progetto in ambito PNRR con l’azienda Nordmeccanica, coordina- to dal prof. Giuseppe Vignali, recen- temente approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Quali i risultati e quali le collaborazioni più importanti? Abbiamo realizzato nuovi materiali per la stampa 3D, quali ad esempio una plastica biodegradabile a base di un poliestere (PBAT) contenente particelle di vetro a loro volta bio- degradabili, e una plastica a base di un altro poliestere (PBS) arricchito con proteine di scarto della filiera alimentare. Nei progetti finanziati lavoriamo in sinergia con altri gruppi di ricerca del CIPACK lungo tutta la catena di valore, dai chimici (proff. Cavazza, figura 2. Estrusore bivite per la realizzazione di nuovi materiali a base polimerica. 15
che vedono come rinforzo particelle a caldo per la realizzazione di film L’attività riguarda l’inserimento di molto piccole, dell’ordine appunto sottili. Infine, in collaborazione con rifiuti di diversa provenienza per la dei nanometri. Un esempio sono i gli impiantisti, abbiamo accesso ad realizzazione di calcestruzzi a basso materiali prodotti mediante stam- una macchina di termoformatura e impatto ambientale. Il nostro ruolo pa 3D caricati con nanoparticelle termosaldatura di tipo industriale consiste nella selezione e analisi dei inorganiche in grado di conferire per realizzare vaschette. materiali di scarto, che compren- proprietà antimicrobiche al materia- dono le scorie vetrificate da rifiuti Vi occupate anche dell’utilizzo dei le stesso. solidi urbani, il biochar e le plastiche rifiuti residui per fabbricare materiali non riciclabili. In tale ambito è stato I compositi vengono poi trasformati da costruzione sostenibili, quali sono i finanziato un assegno di ricerca in prototipi. In che modo e con quali progetti in corso? nell’ambito del bando Alte Compe- attrezzature? Svolgiamo attività in ottica di eco- tenze della Regione Emilia Romagna È molto importante non fermarsi al nomia circolare nel settore costru- nel 2020, abbiamo svolto attività di campione realizzato in laboratorio. zioni in collaborazione con il gruppo ricerca con l’azienda TRM del grup- Utilizziamo attrezzature di proces- delle prof.sse Beatrice Belletti e po IREN S.p.A., e ci sono contatti in samento dei materiali in grado di Patrizia Bernardi del Dipartimen- corso con altre aziende interessate. fornire soluzioni alle aziende del to di Ingegneria e Architettura. settore che siano sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico. Abbiamo recentemente acquistato una macchina di estru- sione grazie ad un cofinanziamento dell’Università di Parma nell’ambito del Bando attrezzature 2020, in collaborazione con il prof. Volpi (figura 2). Quindi abbiamo in do- tazione due estrusori monovite per realizzare filamenti e tre stampanti 3D del tipo FDM per realizzare prototipi (figura 3). Con una serie di finanziamenti stiamo dotando il laboratorio di un setacciatore per i rinforzi particellari, un pellettizzato- re per la realizzazione di granuli, una stampante ad iniezione e, insieme ai colleghi del CIPACK, una pressa figura 3. Stampa 3D di provini in materiali compositi. Le pubblicazioni Preparation and characterization of innovative poly(butylene adipate terephthalate)-based biocomposites for agri-food packa- ging application - Sciancalepore, Corrado; Togliatti, Elena; Giubilini, Alberto; Pugliese, Diego; Moroni, Fabrizio; Messori, Massimo; Milanese, Daniel. - In: JOURNAL OF APPLIED POLYMER SCIENCE. - ISSN 0021-8995. - (2022). Flexible PBAT-Based Composite Filaments for Tunable FDM 3D Printing - Sciancalepore, Corrado; Togliatti, Elena; Marozzi, Marina; Rizzi, Federica Maria Angela; Pugliese, Diego; Cavazza, Antonella; Pitirollo, Olimpia; Grimaldi, Maria; Milane- se, Daniel. - In: ACS APPLIED BIO MATERIALS. - ISSN 2576-6422. - (2022). Design of Mechanical Properties of Poly(butylene-adipateterephthalate) Reinforced with Zein-TiO2 Complex, Togliatti, Elena; Grimaldi, Maria; Pitirollo, Olimpia; Cavazza, Antonella; Pugliese, Diego; Milanese, Daniel; Sciancalepore, Corrado. - In: MATERIAL DESIGN & PROCESSING COMMUNICATIONS. - ISSN 2577-6576. - (2022). Viscoelastic Characterization and Degradation Stability Investigation of Poly(butylene-adipate-co-terephthalate) – Cal- cium-Phosphate Glass Composites,Togliatti, Elena; Milanese, Daniel; Pugliese, Diego; Sciancalepore, Corrado. - In: JOURNAL OF POLYMERS AND THE ENVIRONMENT. - ISSN 1566-2543. - (2022). Biochar from wood waste as additive for structural concrete, Sirico, A.; Bernardi, P.; Sciancalepore, C.; Vecchi, F.; Mal- cevschi, A.; Belletti, B.; Milanese, D.. - In: CONSTRUCTION AND BUILDING MATERIALS. - ISSN 0950-0618. - 303:(2021), pp. 124500.1-124500.14. [10.1016/j.conbuildmat.2021.124500] Printing and characterization of three-dimensional high-loaded nanocomposites structures, Sciancalepore, Corrado; Bon- dioli, Federica; Messori, Massimo; Milanese, Daniel. - In: MATERIAL DESIGN & PROCESSING COMMUNICATIONS. - ISSN 2577-6576. - (2021). 16 dicembre 2022
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