RAPPORTO SULLE ASTE DI QUOTE EUROPEE DI EMISSIONE 2017 - I trimestre - GSE
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EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 A cura del Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. Il presente approfondimento è stato redatto nell’ambito dell’attività che il Gestore dei Servizi Energetici - GSE S.p.A. sostiene in qualità di Responsabile del Collocamento delle quote italiane di emissioni ai sensi del d.lgs. 30/2013 e nel rispetto degli adempimenti previsti dalla Convenzione tra Ministero dell’Economia e Finanze e GSE firmata il 21 marzo 2016. Il GSE ha un ruolo centrale nella promozione, nell’incentivazione e nello sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica in Italia. Azionista unico è il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che esercita i diritti dell’azionista d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico. Il GSE è capogruppo delle società controllate Acquirente Unico (AU), 1 Gestore dei Mercati Energetici (GME) e Ricerca sul Sistema Energetico (RSE). Disclaimer Il presente documento è pubblicato per scopi puramente divulgativi e informativi, non ha alcun fine di pubblicità commerciale e non rappresenta un’offerta di vendita di qualsivoglia strumento finanziario o commodity, né costituisce una sollecitazione all’investimento. Il Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. (GSE), pur adoperandosi per verificare che i dati accolti nel documento siano aggiornati ed esenti da errori, anche attraverso una previa scrupolosa selezione delle fonti di informazione, non può, comunque, garantire l’accuratezza, la completezza, l’integrità, l’attualità e l’affidabilità delle informazioni riprodotte nel presente documento elaborate da terzi e, pertanto, declina ogni responsabilità per eventuali danni causati da errori, inesattezze od omissioni risultanti da negligenza, caso fortuito o altra causa, rinvenibili nei contenuti pubblicati. Il presente documento è disponibile sul sito www.gse.it, nella sezione Aste CO2 del menù servizi, sezione Risultati Aste. Per le News dedicate agli operatori relative ad aspetti operativi, all’esito delle aste, e riguardanti modifiche al calendario, si rimanda alla sezione www.gse.it - Gas, CO2 e servizi specialistici - Aste CO2. © Gestore dei Servizi Energetici – GSE S.p.A. (04/2017). Tutti i diritti riservati Ogni diritto sui contenuti del presente documento è riservato ai sensi della normativa vigente. La riproduzione, la pubblicazione e la distribuzione, totale o parziale, di tutto il materiale originale contenuto in questo documento sono espressamente vietate in assenza di autorizzazione scritta.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Contenuti Presentazione .......................................................................................................................................... 4 Introduzione. Le aste dell’EU ETS e il ruolo del GSE................................................................................ 5 Acronimi .................................................................................................................................................. 6 Sintesi ................................................................................................................................................ 8 1. Il sistema di aste dell’EU ETS: risultati I trimestre 2017 ....................................................................... 13 2 1.1 Piattaforme d’asta operative ...................................................................................................... 13 1.2 Proventi generati dal sistema delle aste ..................................................................................... 14 1.2.1 Aste presso la Piattaforma Comune (CAP2) ..................................................................... 15 1.2.2 Aste presso la PL CAP 2 ..................................................................................................... 18 1.2.3 Aste presso la Piattaforma definitiva della Germania (EEX DE) ....................................... 19 1.2.4 Aste presso la Piattaforma definitiva del Regno Unito (ICE UK) ....................................... 20 1.2.5 Piattaforme e Stati membri a confronto .......................................................................... 21 1.3 Sorvegliante Unico d’Asta ........................................................................................................... 24 2. Il collocamento delle quote di emissione per lo Stato italiano ............................................................ 25 2.1 Volumi messi all’asta e proventi ................................................................................................. 25 2.1.1 EUA ................................................................................................................................... 25 2.1.2 EUA A ................................................................................................................................ 27 2.2 Gestione dei proventi d’asta ....................................................................................................... 27 2.2.1 Proventi attualmente sotto la custodia del GSE ............................................................... 27 2.2.3 Proventi trasferiti alla Tesoreria dello Stato ..................................................................... 30 2.2.4 Riepilogo dei proventi complessivamente generati dalle aste dell’EU ETS nella Fase III .. 30 2.3 Attività di informazione e divulgazione ...................................................................................... 32 3. Analisi dell’andamento del mercato del carbonio e confronto con i mercati correlati ......................... 33 3.1 Prezzi ........................................................................................................................................... 34 3.1.1 Andamento dei contratti di riferimento............................................................................ 35 3.1.2 Driver del prezzo: commodity energetiche e scenari regolatori ....................................... 38 3.2 Cover Ratio e volumi di scambio sul secondario ........................................................................ 40 3.3 Attori del mercato ....................................................................................................................... 44 3.4 Mercato del carbonio e mercati energetici a confronto ............................................................ 47 3.4.1 Elementi per la comprensione della correlazione tra quote e mercati energetici ............ 47
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 3.4.2 Carbonio ed energia nel I trimestre 2017 ......................................................................... 50 3.4.3 Switching price e quote di emissione ................................................................................ 54 4. Politiche europee clima‐energia e mercato del carbonio .................................................................... 59 4.1 Riforma strutturale dell’EU ETS .................................................................................................. 59 4.1.1 Il Parlamento si esprime per il rafforzamento del mercato .............................................. 59 4.1.2 Consiglio Ambiente: general approach ............................................................................. 60 4.1.3 Prossimi passaggi istituzionali .......................................................................................... 61 3 APPROFONDIMENTO: posizioni di Parlamento, Consiglio e Commissione........................................... 63 4.2 Prospettive per le politiche climatiche: dentro e fuori la UE ...................................................... 72 4.2.1 Proventi d’asta per un bilancio europeo rafforzato .......................................................... 72 4.2.2 Brexit: effetto domino sull’EU ETS? .................................................................................. 75 4.2.3 Fuori la UE: gli USA “svuotano” il piano nazionale per Parigi .......................................... 76 4.3 Il dibattito sui temi clima‐energia in Italia .................................................................................. 76 4.3.1 Assegnazioni gratuite come «sussidi ambientali dannosi» .............................................. 77 4.3.2 Profili ambientali della Strategia Energetica Nazionale ................................................... 77 4.4 Aspetti attuativi e adempimenti amministrativi nazionali ......................................................... 78 4.4.2 Stime sulle emissioni 2016 ................................................................................................ 79 4.4.3 Rilasci di quote gratuite 2017: il processo in Europa ........................................................ 80 Allegati .............................................................................................................................................. 82 Contatti .............................................................................................................................................. 83
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Presentazione Il presente rapporto intende fornire un aggiornamento sull’andamento delle aste di quote di emissione nell’ambito dello European Union Emissions Trading Scheme (EU ETS). Il documento si colloca in continuità con i precedenti rapporti pubblicati dal GSE e cerca di offrire uno sguardo d’insieme sul sistema di aste, nel contesto della regolazione europea ed internazionale e dei trend del mercato del carbonio. Nello specifico, sono riportati i risultati registrati nel corso del primo trimestre 2017 su tutte le piattaforme d’asta attive in Europa, sia per quanto riguarda il collocamento delle European Union Allowances (EUA), che delle quote riservate al settore dell’aviazione civile (EUA A). 4 Questa edizione riporta un quadro dello stato di avanzamento della riforma della direttiva ETS, prossima a raggiungere la sua conclusione. Sono inoltre proposti alcuni indicatori legati all’impatto del prezzo delle emissioni di gas serra sulla sostituzione della produzione elettrica da carbone a gas nell’Unione europea: il “corridoio utile per lo switching price”, ovvero una metodologia che definisce un range di valori entro i quali il prezzo della tonnellata di CO2 rende economicamente ragionevole lo spostamento della produzione elettrica da carbone a gas, e lo Spread EUA‐Switching Price indicatore utile a monitorare il differenziale tra lo switching price e il prezzo delle quote di emissione.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Introduzione. Le aste dell’EU ETS e il ruolo del GSE Lo European Union Emissions Trading Scheme (EU ETS) è il sistema per lo scambio di quote di emissione di gas serra finalizzato alla riduzione delle emissioni nei settori maggiormente energivori (elettricità, cemento, acciaio, alluminio, laterizi e ceramiche, vetro, chimica, aviazione, etc.) nell’Unione europea. Dal 2013, salvo eccezioni legate alla tutela della competitività sui mercati internazionali dei settori manifatturieri, l’assegnazione delle quote agli impianti avviene a titolo oneroso attraverso piattaforme 5 d’asta gestite da mercati regolamentati ai sensi del Regolamento Aste n. 1031/2010 e successive modificazioni. Ad oggi, le aste si svolgono su due mercati: lo European Energy Exchange, (EEX) con sede a Lipsia, e ICE Futures Europe (ICE), con sede a Londra, che si sono aggiudicati le gare d’appalto di tutte le piattaforme d’asta istituite dal Regolamento Aste. Il numero di quote che ciascuno Stato mette all’asta è determinato prevalentemente sulla base delle emissioni storiche delle installazioni coperte da EU ETS presenti sul proprio territorio nazionale. Almeno la metà dei proventi delle aste di quote per gli impianti fissi – e tutti i ricavi delle aste di quote per gli operatori aerei – deve essere utilizzata dagli Stati membri in azioni volte a combattere il cambiamento climatico. Il GSE assolve alla funzione di Responsabile del Collocamento per l’Italia ai sensi dell’art. 19 del Decreto Legislativo 30/2013. Una Convenzione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze disciplina le attività che il GSE svolge nell’adempiere a tale ruolo. Tra queste, la gestione e il trasferimento dei proventi delle aste alla Tesoreria dello Stato, l’analisi della regolazione internazionale ed europea del mercato del carbonio e del contesto economico delle aste, l’approfondimento delle relazioni con i meccanismi nazionali di incentivo a rinnovabili ed efficienza e attività di divulgazione al fine di garantire la trasparenza delle attività di collocamento. La Convenzione è stata rinnovata il 21 marzo 2016 per il periodo 2016‐2018. Da luglio 2016 il GSE esprime un membro nazionale aggiunto nel Joint Procurement Steering Committee (JPSC), Comitato costituito da Stati membri e Commissione europea responsabile dei rapporti contrattuali con le piattaforme comuni europee. Dalla sezione dedicata alle aste all’interno del portale del GSE ‐ http://www.gse.it/it/ > Gas servizi energetici > AsteCO2 – è possibile scaricare la normativa di riferimento nazionale europea ed internazionale, risultati giornalieri delle sessioni d’asta partecipate dall’Italia e i Rapporti trimestrali GSE sul sistema europeo delle aste. Sono inoltre accessibili informazioni relative alle modalità di partecipazione alle aste e notizie di interesse per gli operatori ETS, tra cui modifiche dei calendari d’asta e alla normativa vigente. Il sito GSE ospita anche un “Contatore Aste CO2” che permette di conoscere il quantitativo di quote di emissione collocate all’asta e i proventi generati per l’Italia dal 2012 all’ultima settimana d’asta conclusa, suddivisi tra EUA ed EUA A.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Acronimi AWG ADP Ad hoc Working Group on the Durban Platform for Enhanced Action; AWG‐PA Ad hoc Working Group on the Paris Agreement; EUA European Union Allowances, quota di emissione valevole nell’ambito dell’EU ETS per compensare 1 ton/CO2 equivalente; EUA A European Union Allowances Aviation, quota di emissione valevole nell’ambito dell’EU ETS per compensare 1 ton/CO2 eq., utilizzabile esclusivamente da parte degli operatori del settore aereo; 6 CAP2 Definitive Common Auction Platform, piattaforma comune sulla quale sono collocate le quote della maggior parte degli Stati membri; CBTA Carbon Border Tax Adjustment; CER Certified Emissions Reductions, crediti internazionali derivanti dal Clean Development Mechanism istituito dal Protocollo di Kyoto e utilizzabili per nell’ambito dell’EU ETS per compensare 1 ton/CO2 eq.; CMA Conferenza delle Parti operante come Plenaria dell’Accordo di Parigi (Conference serving as the Meeting for the Agreement ‐ CMA1) e che si riunisce contestualmente alla COP ed alla CMP; CMP Conferenza delle Parti operante come Plenaria per il Protocollo di Kyoto e che si riunisce contestualmente alla COP ed alla CMA; COP Conferenza delle Parti della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite contro i cambiamenti climatici; EIT Economia in Transizione; ENVI Commissione Ambiente del Parlamento europeo; ERU Emissions Reduction Units, crediti internazionali derivanti dal meccanismo di Joint Implementation istituito dal Protocollo di Kyoto e utilizzabili per nell’ambito dell’EU ETS per compensare 1 ton/CO2 eq.; t‐CAP Transitional Common Auction Platform, piattaforma transitoria comune sulla quale erano collocate le quote della maggior parte degli Stati membri; EEX‐DE Piattaforma nazionale d’asta tedesca; ICE‐UK Piattaforma nazionale d’asta britannica; INDC Intended Nationally Determined Contribution; ITRE Commissione Industria, Ricerca e Energia del Parlamento europeo; UNFCCC United Nation Framework Convention on Climate Change; MEF Ministero dell’Economia e delle Finanze;
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 MATTM Ministero dell’Ambiente della Tutela del territorio e del Mare; MiSE Ministero dello Sviluppo Economico; MIT Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; NDC Nationally Determined Contribution, contribuzioni definite a livello nazionale dai Paesi aderenti all’Accordo di Parigi OMC Organizzazione Mondiale del Commercio; PL CAP 2 sessione d’asta dedicata al collocamento delle quote di emissione polacche ed effettuata presso la t‐CAP; 7 PVS Paese in Via di Sviluppo.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Sintesi Nel primo trimestre 2017, l’Italia ha collocato quasi 26 milioni di EUA, ad un prezzo medio ponderato di 5,10 euro, con proventi per quasi 132 milioni di euro. I ricavi dell’Italia relativi alle EUA rappresentano il 10,7% del totale dei proventi realizzati su tutte le piattaforme nello stesso periodo, e il Paese si conferma terzo per volumi legati alle EUA. Complessivamente, nello stesso periodo, sono state collocate circa 242 milioni di EUA con proventi per oltre 1,2 miliardi di euro. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, i volumi all’asta sono aumentati di oltre il 30% (circa 186 milioni di quote nel I trim. 2016), principalmente per la fine del backloading, ma 8 anche in virtù ripresa delle aste polacche, sospese da agosto 2016. Al momento non sono calendarizzate aste di EUA A per il 2017, in attesa degli adeguamenti normativi resi necessari a livello europeo dall’accordo ICAO dello scorso ottobre sulla regolazione delle emissioni dell’aviazione civile internazionale. Proventi EUA nel I trimestre 2017 per Stato Membro Esaurito il backloading: prezzi in lieve calo, ma tendenzialmente stabili Il trimestre è stato caratterizzato da un andamento tendenzialmente laterale fino a fine febbraio, indisturbato dalla votazione della plenaria del parlamento europeo a metà febbraio. Ad inizio marzo l’accordo del Consiglio dell’Unione (ambiente) ha fatto salire i prezzi e la volatilità del mercato delle quote d’emissione, che però ha rapidamente riassorbito l’incremento. Nonostante le notizie incoraggianti sul fronte della riforma ETS, il mercato continua a non essere granché confortato da misure che agiranno solo in futuro sul vasto surplus di quote cumulatosi dal 2008 ad oggi.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 L’aumento dei volumi all’asta, dovuto alla fine del backloading, ha avuto invece un effetto più immediato di pressione ribassista e ha contribuito a ridurre ulteriormente i volumi scambiati sul mercato secondario. Il calo dei volumi sul mercato secondario, registrato già a partire dal 2014, denota una progressiva perdita di interesse per il mercato del carbonio europeo. Il raffreddamento delle posizioni aperte e dei volumi scambiati di prodotti a termine è dovuto presumibilmente ad un calo dell’attività speculativa e delle esigenze di hedging spiegabile con l’incremento delle rinnovabili nel mix energetico e con la minore domanda d’elettricità. Tali fattori diminuiscono la quantità di quote necessarie alle utility e di conseguenza la necessità di copertura dal rischio variazione del prezzo delle EUA. Il minor rischio percepito dal mercato sul prezzo delle EUA è visibile anche dallo spread tra spot e derivati, il quale, come nel 2016, è rimasto molto 9 contenuto. L’andamento relativamente stabile delle quote ha riflettuto prevalentemente l’andamento del comparto energetico, che, come nel 2016, si è confermato uno dei driver principali dei prezzi delle quote. Il prezzo dell’energia elettrica è quello che ha mostrato il maggiore indice di correlazione con le quote. Lo switching price a livello europeo è tornato a salire nel primo trimestre 2017. Soprattutto a gennaio il trend è stato crescente per i maggiori prezzi del gas naturale ma, terminato il periodo più freddo, tra febbraio e marzo i prezzi si sono rapidamente ridotti e lo switching price è tornato a riavvicinarsi al prezzo delle EUA. Dall’ultima settimana di febbraio il prezzo delle EUA è entrato nel “corridoio utile per lo switching”, contribuendo parzialmente alla sostituzione tra elettricità prodotta da impianti a carbone con elettricità prodotta da impianti a gas, almeno a vantaggio degli impianti più efficienti. A fine marzo lo Spread EUA‐ Switching Price si attestava intorno ai 3,5 euro. Confronto tra prezzi normalizzati (al 30/09/2016) dei future annuali delle EUA e del energia elettrica (tedeschi) negli ultimi sei mesi L’andamento registrato nel 2016 e confermato dal trend osservabile nel primo trimestre 2017 indica che ad oggi, sebbene i prezzi della EUA siano bassi, essi contribuiscono a far sì che le migliori centrali a ciclo combinato siano competitive in termini di costi marginali sui mercati elettrici europei. Nel Regno Unito, nel corso del 2016, si è verificata un’importante sostituzione della produzione elettrica da carbone con gas naturale a fronte dell’introduzione di una carbon price support rate di 18 £/ tCO2. Se negli ultimi 12 mesi si fosse adottata in tutta l’Unione una carbon tax addizionale alle EUA pari a circa 20 €/tCO2, il prezzo delle
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Andamento storico di volumi e prezzi dei primi future annuali concatenati (Dic‐AA) di EUA e CER su ICE. Periodo aprile 2005 – marzo 2017. 10 2 1 3 4 5 Fonte: Elaborazione GSE su dati Thomson Reuters 1. Il prezzo delle quote crolla fino a zero per la non trasferibilità delle quote della prima fase. 2. Progressivo cumularsi di un importante surplus di quote, principalmente a causa della crisi economica. 3. Fase di ripresa speculativa trainata dalle modifiche regolatorie per ridurre l’offerta e dalla riduzione dei volumi all’asta grazie al backloading 4. Fase di ribassi speculativi dovuto al venir meno del backloading (finito nel 2016) e sfiducia nella riduzione del surplus nel breve termine.5.Nonostante il processo di riforma per la IV fase, il prezzo non risale nel breve termine.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 emissioni avrebbe addirittura portato le migliori centrali a carbone a non essere competitive rispetto alla media di quelle alimentate a gas naturale. Confronto tra prezzi del carbonio e switching price (2014‐2017), con corridoio utile 11 Brexit e Trump: effetti ancora non misurabili Il 29 marzo il Regno Unito ha formalmente attivato la procedura prevista dall’art. 50 dei Trattati per uscire dall’Unione europea. Lo stesso giorno, il neo presidente statunitense ha emanato l’ordine presidenziale denominato “Energy Indipendence Order” che, qualora effettivamente attuato, svuoterebbe di fatto il piano nazionale statunitense per il Clima e l’impostazione che nel novembre 2014 determinò la convergenza sino‐statunitense prodromica all’intesa di Parigi del 2015. Entrambi questi fattori, e in particolare la Brexit, qualora il governo britannico decidesse di non coordinare la propria politica climatica con quella dell’Unione, potrebbero avere impatti importanti sull’EU ETS, che al momento, però, non hanno influito in maniera misurabile sul mercato. Riforma strutturale dell’EU ETS: a un passo dal Trilogo Nel primo trimestre 2017, a diciannove mesi dalla proposta della Commissione, il processo di riforma della Direttiva ETS ha tirato le prime somme, con la formalizzazione delle posizioni dei co‐legislatori europei. Parlamento e Consiglio hanno posto l’accento su misure volte a rafforzare l’equilibrio del mercato e quindi il segnale di prezzo della quota di emissione. La posizione del Parlamento propone misure il cui impatto sull’equilibrio dei fondamentali del mercato del carbonio sarebbe maggiore nel medio termine, mentre la posizione del Consiglio avrebbe un’efficacia maggiore nel lungo termine. Il nodo del negoziato continua a ruotare intorno a tre aspetti cruciali: misure per rafforzare l’efficacia dell’EU ETS, misure a tutela dell’industria e formule di finanziamento per la transizione del sistema energetico. Entro l’autunno è verosimile comunque attendere la conclusione della procedura di revisione della direttiva.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Aste di quote e bilancio UE Nel corso del trimestre è stato pubblicato un paper di alto livello sulle possibilità di potenziamento del bilancio UE. Tra le altre cose, il documento individua un ventaglio di nuove possibili fonti di entrata per finanziare le politiche UE rientranti nel progetto “Unione per l’Energia”, tra cui l’introduzione di una carbon tax, l’utilizzo di parte dei proventi delle aste CO2, l’introduzione di tasse europee sull’elettricità e sui carburanti, e ancora prelievi fiscali su merci importate da paesi senza vincoli di emissioni. L’EU ETS in Italia 12 Tra le principali novità del trimestre, si segnala la pubblicazione del «Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli». Il Catalogo, pubblicato dal Ministero dell'ambiente il 23 febbraio 2017, indica le assegnazioni di quote di emissione a titolo gratuito tra i sussidi ambientalmente sfavorevoli e li valorizza relativamente al 2015 in 654 milioni di euro. Il Parlamento ha proseguito il dibattito sul dossier clima‐energia esaminando i profili ambientali connessi all’elaborazione della Strategia energetica nazionale. È stata sollevata l’importanza di pervenire alla definizione di un Piano nazionale integrato in materia di energia e clima entro il 2017, sottolineando il ruolo della centralità dell’efficienza energetica e delle rinnovabili nella programmazione energetica nazionale. Attenzione è stata posta alle esigenze dettate dal riformare la governance del settore e sulle misure di policy complementari all’EU ETS al fine di identificare strumenti per sostenere, anche fiscalmente, il prezzo della CO2. Come mostra il caso britannico infatti, alle condizioni attuali dello switching price anche un supporto di prezzo minimo potrebbe produrre dei contributi importanti. Emissioni ETS in calo Secondo le prime stime della Commissione, le emissioni verificate degli impianti e degli operatori aerei soggetti all’EU ETS sarebbero calate nel 2016 del 2,5%, riduzione più significativa rispetto alla flessione registrata nel 2016 (0,4%). La flessione interesserebbe prevalentemente le emissioni del settore termo‐ elettrico (‐4,4%), ma anche i settori industriali (in particolare, la siderurgia). Il calo delle emissioni del settore termo‐elettrico sarebbe legato ad un incremento del contributo di rinnovabili e gas a discapito del carbone. Se queste stime saranno confermate significherà che la flessione emissiva nel corso dell’anno è stata superiore alla riduzione annua del cap inscritta nell’attuale normativa. Ciò indicherebbe che il bilancio tra domanda ed offerta di quote nel 2016 è stato negativo solo in virtù del backloading, i cui effetti sulla riduzione del surplus sarebbero in parte stati controbilanciati dal calo complessivo delle emissioni.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 1. Il sistema di aste dell’EU ETS: risultati I trimestre 2017 1.1 Piattaforme d’asta operative Nel corso del primo trimestre 2017 le aste dell’EU ETS si sono svolte su quattro piattaforme: la piattaforma nazionale del Regno Unito, gestita da ICE Future Europe (ICE UK), la piattaforma nazionale tedesca (EEX DE), la piattaforma comune europea definitiva EU CAP2 e la piattaforma nazionale polacca PL CAP2, queste ultime gestite da EEX AG. Figura 1: Ripartizione delle EUA messe all'asta nel corso del I trimestre 2017 per piattaforma 13 Fonte: Elaborazione GSE su dati EEX ed ICE La Polonia ha ripreso il collocamento delle quote destinate all’asta dal 29 marzo 2017, a valle della sospensione iniziata ad agosto 2016 e dovuta alla definizione di nuovi accordi contrattuali con EEX, dopo l’attivazione della CAP2. Il periodo di assegnazione del contratto per la gestione della piattaforma britannica è al termine. Al momento, le informazioni disponibili sono che ICE permarrà gestore della piattaforma nazionale britannica sino al 9 novembre 2017, tanto che il Calendario Aste al momento pubblicato non include sessioni d’asta per date successive (cfr. Calendario consolidato delle aste). Nel corso del trimestre non vi sono state aste dedicate al settore aviazione. Ciò in virtù degli adeguamenti normativi da introdurre a valle dell’accordo ICAO per la regolazione delle emissioni dell’aviazione civile internazionale. Per maggiori dettagli cfr. BOX – EU ETS ed Aviazione.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 BOX – EU ETS ed Aviazione Con il Regolamento (UE) 421/20141 l’UE aveva confermato ed esteso al 2016 gli effetti del c.d. stop the clock (cfr. Rapporto GSE sulle Aste, II trimestre 2014) limitando l’applicazione del sistema EU ETS ai soli voli all’interno dello Spazio Economico Europeo (SEE), nelle more della definizione di un accordo internazionale in seno all’ICAO che introducesse una misura mondiale unica basata sul mercato da applicarsi alle emissioni del trasporto aereo internazionale. In tale ottica, nella direttiva ETS era stata inserita una disposizione c.d. fallback per prevedere il ripristino 14 dell’applicazione del campo originale di applicazione a partire dal 2017. La disposizione è al momento vigente ma resa non più attuale, a livello politico, per via del raggiungimento dell’accordo nel corso della 39esima Assemblea ICAO (cfr. Rapporto GSE sulle Aste, 2016). Ciò implicherebbe ricalcolare i volumi di EUA A da collocare all’asta, considerando non solo una differente quantità assoluta complessiva di emissioni del settore ma anche le percentuali sotto la giurisdizione dei singoli Stati membri. Per evitare il ripristino dello status quo ex ante della direttiva, la Commissione ha presentato, il 3 febbraio 2017, una proposta di regolamento per la revisione della direttiva ETS (parte aviazione). L’obiettivo è mantenere inalterato l’ambito di applicazione del vigente regolamento 421/2014, limitando dunque l’applicazione della direttiva ai soli voti intra europei. Per consentire continuità al regime vigente è importante completare l’iter legislativo per la finalizzazione dell’atto (co‐decisione) entro l’anno. Aggiornamenti saranno pubblicati nell’ambito del Calendario consolidato delle aste nella sezione aste CO2 del sito istituzionale del GSE non appena disponibili. 1.2 Proventi generati dal sistema delle aste Considerando tutte le piattaforme operative, nel primo trimestre 2017, sono state collocate circa 242 milioni di EUA. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno i volumi all’asta sono aumentati di circa 56 milioni (circa 186 milioni di quote nel I trim. 2016), principalmente per la fine del backloading, che aveva ridotto di 200 milioni il quantitativo di quote all’ asta previsto per il 2016. Complessivamente, le EUA hanno generato proventi per oltre 1,2 miliardi di euro (€ 1.232.730.015). A seguire sono riportati i dettagli operativi delle aste sulle quattro piattaforme, mentre per un’analisi comparata delle dinamiche di prezzo e partecipazione si veda il capitolo 3 Risultati del collocamento delle quote sul mercato primario e confronto con il mercato secondario. 1 Regolamento (UE) 421/2014 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 aprile 2014 recante modifica della direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, in vista dell'attuazione, entro il 2020, di un accordo internazionale che introduce una misura mondiale unica basata sul mercato da applicarsi alle emissioni del trasporto aereo internazionale
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 1.2.1 Aste presso la Piattaforma Comune (CAP2) Nel corso del trimestre, la piattaforma comune europea ha ospitato di 36 sessioni d’asta di EUA, la prima tenutasi il 9 gennaio, con un volume giornaliero di oltre 4 milioni (4.261.500 contro i 3.425.000 nel I trimestre 2016). La CAP2, di cui l’Italia è il principale fruitore, si è riconfermata la prima piattaforma per volumi, collocando il 63,4% delle EUA (cfr. Figura 1) Calendario CAP 2 settimanalmente tre sessioni d’asta di EUA, lunedì, martedì e giovedì dalle 9 alle 11 CET 15 Nel primo trimestre 2017 non si sono svolte aste di EUA A Hanno operato sulle piattaforme comuni i Responsabili del Collocamento di 25 Stati membri2, collocando oltre 153 milioni di EUA ad un prezzo medio ponderato di 5,10 euro. La partecipazione alle aste EUA è stata leggermente inferiore rispetto a quella dello scorso anno nello stesso periodo (media di 20 soggetti partecipanti contro i 21 del 2016), ma maggiore della media annuale 2016 (19 partecipanti). Gli aggiudicatari sono stati in media 15 per asta. In allegato la tabella riepilogativa delle aste nel trimestre (allegato I). Figura 2: Andamento mensile nel I trimestre 2017di prezzi, volumi e relativi proventi d’asta delle EUA su CAP2 2 Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria. Islanda, Liechtenstein e Norvegia sono invece ancora in fase di accreditamento.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Tabella 1: Proventi I trim. 2017 per Stati membri partecipanti al collocamento presso CAP2 16 Fonte: Elaborazione GSE su dati EEX
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Figura 3: Andamento giornaliero prezzi, volumi e proventi EUA nel I trimestre 2017 su CAP2 17 Fonte: Elaborazione GSE su dati EEX
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 1.2.2 Aste presso la PL CAP 2 Nel corso del primo trimestre 2017, la Polonia ha collocato circa 5,7 milioni di EUA in un’unica sessione d’asta, tenutasi il 29 marzo, ricavando circa 27 milioni di euro. Le aste polacche sono state sospese da agosto dello scorso anno fino a fine marzo 2017, quindi i volumi previsti all’asta tengono conto delle quote non collocate in tale intervallo. Nel 2017 saranno collocate 85.877.000 quote polacche, di cui 14.986.000 provenienti dalle aste sospese nel 2016 3. A differenza dello scorso anno inoltre la cadenza delle aste polacche non è una volta al mese, bensì una ogni 18 due settimane circa. Calendario PL CAP 2 Sessioni d’asta di EUA ogni due settimane circa, mercoledì dalle 13:00 alle 15:00 CET Ripartenza delle aste: 29 marzo 2017. Nel primo trimestre 2017 non si sono svolte aste di EUA A Tabella 2: Riepilogo risultati aste di EUA polacche sulla CAP2 nel primo trimestre 2017 Hanno partecipato 21 soggetti all’asta polacca tenutasi il 29 marzo, di cui 12 aggiudicatari. 3Portale EEX, sezione NEWS: https://www.eex.com/en/about/newsroom/news‐detail/eex‐to‐continue‐polish‐ emissions‐auctions‐‐‐auction‐calendar‐2017‐adjusted/65548
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 1.2.3 Aste presso la Piattaforma definitiva della Germania (EEX DE) La Germania ha collocato oltre 53,7 milioni di EUA in 12 sessioni d’asta, ad un prezzo medio ponderato di 5,12 euro, ricavando proventi per circa 275 milioni di euro. Calendario EEX DE Un’asta di EUA a settimana, il venerdì dalle 9 alle 11 (CET). Nel primo trimestre 2017 non si sono svolte aste di EUA A Tabella 3: Riepilogo risultati aste di EUA tedesche sulla EEX DE nel primo trimestre 2017 19 Figura 4: Andamento dei proventi delle aste di quote di emissione EUA sulla piattaforma tedesca nel I trimestre 2017 Rispetto alla partecipazione, hanno proposto richieste di acquisto in media 20 soggetti per asta; gli aggiudicatari sono stati mediamente 14 per sessione.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 1.2.4 Aste presso la Piattaforma definitiva del Regno Unito (ICE UK) Nel corso del primo trimestre 2017, la Piattaforma definitiva Nazionale Britannica (ICE UK) ha collocato circa 29 milioni di EUA in 6 sessioni d’asta, ad un prezzo medio di 5,10 euro, per un ricavo complessivo di oltre 148 milioni di euro. Calendario ICE UK Un’asta di EUA ogni due settimane, il mercoledì dalle 9 alle 11 (CET). Nel primo trimestre 2017 non si sono svolte aste di EUA A 20 Tabella 4: Riepilogo risultati aste di EUA britanniche su ICE nel I trimestre 2017 Nelle prime 4 sessioni d’asta britanniche del 2017 i volumi sono stati maggiori, perché su di esse sono state spalmate le quote dell’asta annullata il 14 dicembre 2016. Su ICE UK si è riscontrato un livello di partecipazione medio di 16 richiedenti e 12 aggiudicatari, anche questo trimestre al di sotto delle medie delle altre piattaforme d’asta. Figura 5: Andamento dei ricavi delle aste di quote di emissione EUA sulla piattaforma britannica nel I trimestre 2017
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 1.2.5 Piattaforme e Stati membri a confronto Come in passato, l’andamento dei prezzi delle aste sulle diverse piattaforme è stato omogeneo (cfr. Figura 6). Le differenze sono sostanzialmente dovute alla non simultaneità delle aste, che sono distribuzione su diversi giorni. L’andamento del primario è stato piuttosto stabile, infatti i prezzi sono stati compresi in un range ristretto tra un minimo di 4,63 ed un massimo di 5,74 euro. Figura 6: Andamento prezzi EUA sul mercato primario nel primo trimestre 2016 21 La media ponderata dei prezzi su tutte le piattaforme è stata di euro 5,10, ossia 30 centesimi inferiore allo stesso periodo nel 2016 (5,40 euro). In parte questa differenza può essere inputata alla crescita dei volumi. Tale crescita ha comunque garantito un incremento dei proventi in confronto al medesimo periodo dell’anno scorso (1,23 miliardi di euro contro i circa 1 miliardo nel I trim. 2016). La distribuzione dei proventi tra gli Stati membri rimane sostanzialmente invariata (cfr. Figura 9) Il livello di partecipazione sulle diverse piattaforme è rimasto abbastanza in linea con i valori 2016. L’andamento della partecipazione sembra avere una certa componente stagionale, dove solitamente nel primo trimestre c’è una quantità di soggetti offerenti maggiore della media annuale (cfr. Figura 8), presumibilmente per la maggiore vicinanza alla fase di compliance. Confrontando perciò periodi omogenei, ossia il primo trimestre 2016 con il primo trimestre 2017, la partecipazione è passata da 21 soggetti a 20. Al contrario il cover ratio è tornato a crescere ed è passato da 2,21 (I trim. 2016) a 2,75 (I trim.2017), pur restando molto distante dai valori medi 2014, superiori a 5. Come di consueto la piattaforma comune (t‐CAP e CAP2) ha fatto registrare i valori più alti, la piattaforma britannica quelli più bassi (cfr. Figura 10). La piattaforma britannica resta come in passato la meno partecipata, con una media nel primo trimestre di circa 16 soggetti, probabilmente perché rappresenta solo l’12% dei volumi del mercato primario a parità di complessità per l’accreditamento su EEX (che ospita un volume d’aste complessivo tra EU CAP2, EEX DE e PL CAP2 di circa l’ 88%). Anche i cover ratio di conseguenza sono inferiori su ICE UK, con una media del primo trimestre di 2,05, contro i 2,85 di EU CAP2.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Figura 7 Andamento dei prezzi EUA ed EUA A sul mercato primario (Fase III) 22 Figura 8: Andamento partecipazione aste EUA: numero di offerenti, aggiudicatari e cover ratio4(Fase III) Fonte: Elaborazione GSE su dati EEX ed ICE 4 Per la definizione di Cover ratio cfr. 3.2 Cover Ratio aste e volumi di scambio sul secondario.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Figura 9: Proventi e volumi di EUA messe all’asta nel primo trimestre 2017 per Stato membro5 23 Fonte: Elaborazione GSE su dati EEX ed ICE 5 Norvegia, Liechtenstein, Islanda e Croazia nel 2014 non avevano completato le procedure di accreditamento alla piattaforma non hanno partecipato alle operazioni di collocamento di quote EUA.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Figura 10: Cover ratio piattaforme d’asta nel 2017 per le quote EUA 24 Fonte: Elaborazione GSE su dati EEX ed ICE 1.3 Sorvegliante Unico d’Asta Resta ancora sospesa l’individuazione del Sorvegliante Unico d’Asta (SAM), soggetto imparziale che, ai sensi del Regolamento Aste, svolge per conto di Commissione e Stati membri le funzioni operative di vigilanza sul sistema delle aste. In assenza di un soggetto responsabile, Commissione europea, German Emissions Trading Authority (DEHSt) e Department for Energy and Climate Change del governo britannico continuano la pubblicazione sul sito della Commissione europea di rapporti periodici riguardanti il funzionamento delle relative piattaforme d’asta, in adempimento ai compiti di reportistica previsti dalla Direttiva ETS per tutti gli Stati membri. Al momento della redazione del presente Rapporto, le pubblicazioni sono aggiornate a novembre 2016 per la CAP 2 (cfr. Rapporto GSE sulle Aste, III trimestre 2016), a febbraio 2017 per la piattaforma tedesca e a marzo 2017 per la piattaforma britannica. Le pubblicazioni sono scaricabili dal sito della Commissione Europea. Per i precedenti rapporti sulle singole piattaforme si vedano gli altri Rapporti GSE sulle aste di quote europee di emissione del 2016.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 2. Il collocamento delle quote di emissione per lo Stato italiano Nel trimeste, lo Stato italiano ha partecipato a tutte le aste di EUA organizzate sulle piattaforma CAP2 (cfr. 1‐ 2.1 Aste presso la Piattaforma Comune (CAP2)). Non si sono verificate anomalie di rilievo nello svolgimento delle aste. L’Italia si è confermata, come già negli anni precedenti, il terzo paese per numero di EUA da collocare all’asta e proventi generati. Figura 11: Proventi EUA nel I trimestre 2017 per Stato Membro 25 Fonte: Elaborazione GSE su dati EEX ed ICE relativi al mercato primario della CO2 2.1 Volumi messi all’asta e proventi Poiché ai sensi della normativa nazionale i proventi delle EUA e delle EUA A hanno destinazioni d’uso distinte6, la loro gestione e rendicontazione è separata. 2.1.1 EUA L’Italia ha collocato nel primo trimestre quasi 26 milioni di EUA, ad un prezzo medio ponderato di 5,10 euro, con proventi per quasi 132 milioni di euro. 6 D.lgs. 30/2013, art. 19.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Tabella 5: Proventi d’asta mensili per l’Italia nel I trimestre 2017 da quote EUA I prezzi di aggiudicazione ottenuti dall’Italia nel trimestre sono i medesimi degli altri Stati membri aderenti alla piattaforma comune europea (EU CAP 2, media trimestrale di 5,10 euro). 26 Figura 12: Proventi delle aste di quote EUA di emissione italiane 2016 Fonte: Elaborazione GSE su dati EEX Rispetto allo scorso anno, i volumi nel primo trimestre sono cresciuti e il prezzo medio d’aggiudicazione è diminuito da 5,41 euro a 5,10. Il risultato è stato comunque un aumento dei proventi da circa 113 milioni di euro a 132, essendo l’incremento di volumi in percentuale maggiore del calo nei prezzi. Figura 13: Proventi delle aste di quote EUA di emissione italiane nei primi trimestri dal 2013 ad oggi
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 I ricavi dell’Italia rappresentano il 10,7% del totale dei proventi realizzati su tutte le piattaforme. Figura 14: Share dei proventi d’asta derivanti dalla vendita di EUA nel I trimestre 2017 per Stato membro7 27 Fonte: Elaborazione GSE su dati EEX ed ICE 2.1.2 EUA A Nel corso del primo trimestre 2017 non si sono svolte aste di quote relative all’aviazione (cfr. par. 1.1 Piattaforme d’asta operative). 2.2 Gestione dei proventi d’asta 2.2.1 Proventi attualmente sotto la custodia del GSE Il GSE ha attualmente in custodia i proventi generati nel 2016 e nel primo trimestre 2017 ed i relativi interessi. Proventi EUA e proventi EUA A sono depositati presso la Banca Popolare di Sondrio e contabilizzati su due conti correnti distinti al fine di consentire la gestione separata richiesta dalla normativa vigente. Le risorse relative al 2016 resteranno sotto la temporanea custodia del GSE fino al loro trasferimento alla Tesoreria dello Stato che, in conformità con le indicazioni della Convenzione MEF – GSE del 21 marzo 2016, avverrà entro e non oltre il 20 maggio 2017 al netto dei costi di gestione. Le risorse relative al 2017, rimarranno sotto la temporanea custodia del GSE fino, al più tardi, al 20 maggio 2018. 7Norvegia, Liechtenstein e Islanda non hanno ancora completato le procedure di accreditamento sulla piattaforma comune e conseguentemente non hanno partecipato alle operazioni di collocamento.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 EUA I ricavi derivanti dal collocamento delle EUA attualmente sotto la custodia del GSE ammontano ad oltre 538 milioni d’euro, di cui 131,5 relativi al I trimestre 2017 (cfr. Tabella 6). La cifra non include gli interessi maturati dal 1 gennaio al 31 marzo 2017, che saranno accreditati a fine anno. Tabella 6: Prospetto relativo alla gestione dei proventi EUA per l’Italia contabilizzati al 31 marzo 2017 Rendicontazione proventi I trimestre * 28 Ricavi aste € 131.846.340 Oneri Sorvegliante Unico d'Asta €0 Proventi € 131.846.340 Interessi LORDI €0 Ritenuta fiscale del 26% €0 Interessi NETTI €0 Bolli e spese banca ‐€ 63 Corrispettivi ‐€ 306.202 Totale costi di gestione GSE ‐€ 306.264 Proventi in giacenza € 131.540.076 * Tutti i dati sono arrotondati a cifra intera. I proventi maturati nel corso del 2016, pari a circa 406,5 milioni di euro, saranno trasferiti alla Tesoreria dello Stato entro e non oltre il 20 maggio 2017 al netto dei costi di gestione.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 EUA A Nel primo trimestre 2017 non ci sono state aste di quote relative all’aviazione, perciò non sono stati generati proventi derivanti dal collocamento delle EUA A. Ciononostante saranno contabilizzati come proventi relativi all’anno 2017 gli interessi maturati sui proventi 2016 in giacenza sul contro GSE fino al 20 maggio 2017. Al momento non sono stati accreditati in quanto lo saranno a fine anno. Tabella 7: Prospetto relativo alla gestione dei proventi EUA A per l’Italia contabilizzati al 31 marzo 2017 Rendicontazione proventi I trimestre ** 29 Ricavi aste €0 Oneri Sorvegliante Unico d'Asta €0 Proventi €0 Interessi LORDI* €0 Ritenuta fiscale del 26% €0 Interessi NETTI €0 Bolli e spese banca ‐€ 39 Corrispettivi*** €0 Totale costi di gestione GSE ‐€ 39 Proventi in giacenza ‐€ 39 * La maturazione degli interessi fino al 20 maggio 2017 avviene sul totale degli importi in custodia al GSE, relativi anche a proventi aste 2016, ma gli interessi vengono accreditati annualmente, perciò al 31 marzo 2017 sono pari a zero. A partire dal 20 maggio, data del trasferimento al MEF dei proventi 2016 e relativi interessi, gli interessi inizieranno a maturare sui soli proventi delle aste 2017. ** Tutti i dati sono arrotondati a cifra intera. *** Ai sensi del D. Lgs 30/2013, art 19 comma 6, i corrispettivi GSE per la gestione delle attività di collocamento sono esclusivamente a carico dei proventi EUA. L’importo da trasferire alla Tesoreria dello Stato, entro e non oltre il 20 maggio 2017, relativo al 2016 ammonta a circa 3,97 milioni di euro, al netto dei costi di gestione.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 2.2.3 Proventi trasferiti alla Tesoreria dello Stato Al 31 marzo 2017, in coerenza con quanto previsto dalla Convenzione MEF – GSE, sono stati trasferiti alla Tesoreria dello Stato proventi e interessi per oltre 1,3 miliardi di euro relativi alle EUA e quasi 19,7 milioni di euro relativi alle EUA A. Le somme trasferite sono relative alle aste svoltesi tra 2012 e 2015, nel corso delle quali sono state collocate quote di competenza 2013, 2014 e 2015 (cfr. tabelle 8 e 9). Tabella 8: Proventi derivanti dalle aste di EUA trasferiti alla Tesoreria dello Stato al 31 marzo 2017 Anno d'asta Competenza quote Data trasferimento Risorse trasferite 30 2012 EUA 2013 20/05/2014 € 38.100.456 EUA 2014 20/05/2014 € 38.100.456 2013 EUA 2013 20/05/2014 € 388.475.223 2014 EUA 2014 20/05/2015 € 363.774.485 2015 EUA 2015 16/05/2016 € 527.735.134 Tot. € 1.356.185.754 Tabella 9: Proventi derivanti dalle aste di EUA A trasferiti alla Tesoreria dello Stato al 31 marzo 2017 Anno d'asta Competenza quote Data trasferimento Risorse trasferite 2012 N/A 2013 N/A 2014 EUA A 2014 20/05/2015 € 5.248.736 2015 EUA A 2014 16/05/2016 € 9.210.685 EUA A 2015 16/05/2016 € 5.230.154 Tot. € 19.689.574 2.2.4 Riepilogo dei proventi complessivamente generati dalle aste dell’EU ETS nella Fase III Guardando all’intero periodo di riferimento (2013‐2020), da novembre 2012 al 31 marzo 2017, il GSE ha collocato quasi 333 milioni di EUA, con un ricavo totale di quasi 1,9 miliardi di euro e interessi netti per oltre 9 milioni di euro. Sono inoltre state collocate 3,6 milioni di EUA A, con proventi per 23 milioni di euro e interessi netti pari a circa 43 mila euro.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 Tabella 10: Proventi d’asta per l’Italia da novembre 2012 al 31 marzo 2017 da quote EUA Data Quote Prezzo medio ponderato Ricavi Interessi netti al 31 Dic. 2012 11.324.000 € 6,76 € 76.497.240 € 95.902 Trim. 4 11.324.000 € 6,76 € 76.497.240 € 95.902 2013 87.873.000 € 4,39 € 385.979.650 € 3.742.952 Trim. 1 23.004.000 € 4,50 € 103.578.565 Trim. 2 23.004.000 € 3,83 € 88.028.640 Trim. 3 20.767.500 € 4,61 € 95.680.665 Trim. 4 21.097.500 € 4,68 € 98.691.780 € 3.742.952 2014 61.175.500 € 5,91 € 361.249.645 € 3.772.219 Trim. 1 23.281.000 € 5,91 € 137.676.580 31 Trim. 2 13.020.000 € 5,25 € 68.373.600 Trim. 3 12.648.000 € 6,01 € 75.990.300 Trim. 4 12.226.500 € 6,48 € 79.209.165 € 3.772.219 2015 69.254.000 € 7,62 € 527.999.080 € 983.434 Trim. 1 18.360.000 € 6,96 € 127.755.000 Trim. 2 17.340.000 € 7,30 € 126.602.400 Trim. 3 16.320.000 € 7,92 € 129.203.400 Trim. 4 17.234.000 € 8,38 € 144.438.280 € 983.434 2016 77.376.000 € 5,26 € 407.231.650 € 496.764 Trim. 1 20.720.000 € 5,40 € 111.935.360 Trim. 2 20.128.000 € 5,67 € 114.184.960 Trim. 3 17.024.000 € 4,47 € 76.163.040 Trim. 4 19.504.000 € 5,38 € 104.948.290 € 496.764 2017 25.848.000 € 5,10 € 131.846.340 Trim. 1 25.848.000 € 5,10 € 131.846.340 Totale complessivo 332.850.500 € 5,68 € 1.890.803.605 € 9.091.271 Tabella 11: Proventi d’asta per l’Italia da novembre 2012 a dicembre 2016 da quote EUA A. Non ci sono state aste nel I trim.2017. Data Quote Prezzo medio ponderato Ricavi Interessi netti al 31 Dic. 2014 873.000 € 6,01 € 5.243.260 € 5.659 Trim. 3 218.000 € 5,70 € 1.242.600 Trim. 4 655.000 € 6,11 € 4.000.660 € 5.659 2015 2.048.500 € 7,04 € 14.413.425 € 27.513 Trim. 1 1.092.000 € 6,73 € 7.343.700 Trim. 2 445.000 € 6,94 € 3.089.250 Trim. 3 342.000 € 7,55 € 2.582.100 Trim. 4 169.500 € 8,25 € 1.398.375 € 27.513 2016 749.000 € 5,29 € 3.963.290 € 10.144 Trim. 1 250.000 € 5,76 € 1.438.750 Trim. 2 125.000 € 5,72 € 715.000 Trim. 3 250.000 € 4,53 € 1.132.500 Trim. 4 124.000 € 5,46 € 677.040 € 10.144 Totale complessivo 3.670.500 € 6,44 € 23.619.975 € 43.316 Gli interessi riportati sono al netto delle ritenute ed effettivamente maturati al 31 Dicembre dell’anno a cui sono associati nella tabella e sono arrotondati a cifra intera.
EU ETS: Rapporto sulle aste di quote europee di emissione – I trimestre 2017 2.3 Attività di informazione e divulgazione In coerenza con quanto previsto dalla Convenzione MEF – GSE, il GSE svolge attività di divulgazione di informazioni relative al sistema delle aste di quote europee di emissione a fini istituzionali. Nel corso del primo trimestre 2017, per ciascuna settimana d’asta, sono state inoltrate alle amministrazioni competenti note di sintesi relative alle quote collocate, ai proventi generati e agli interessi maturati dalle risorse in giacenza nei conti correnti sotto la custodia del GSE. Inoltre è stata regolarmente aggiornata la sezione dedicata alle aste di quote CO2 all’interno del portale del GSE (www.gse.it), che rende disponibili informazioni di base sulle aste e sul loro contesto normativo ed 32 operativo a livello internazionale, europeo e nazionale, e notizie di rilievo per gli operatori. La pubblicazione di nuovi contenuti sul portale è segnalata tramite attraverso il profilo twitter del GSE (@GSErinnovabili) con l’hashtag #asteCO2. Ciò permette di diffondere maggiormente le notizie sulle aste, raggiungendo gli oltre 10.000 follower dell’account. Nel rispetto delle proprie funzioni, il GSE fornisce informazioni agli operatori e alle istituzioni nazionali che ne fanno richiesta. Oltre ad una sezione di FAQ – Frequently Asked Questions, aggiornate in base all’evoluzione della tematica dell’EU ETS, dal 2014, il GSE fornisce informazioni personalizzate attraverso il proprio servizio di Contact Center e l’indirizzo di posta elettronica auctioneer@cc.gse.it.
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