DEI LINGUAGGI SETTEMBRE 2008 N 6 - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI

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DEI LINGUAGGI SETTEMBRE 2008 N 6 - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Globalità

                                                                                                                                             MUSICARTERAPIA
dei Linguaggi
settembre 2008 N° 6                                                                               Metodo Stefania Guerra Lisi

Direttore Responsabile: Gino Stefani - Editore: Università Popolare di MusicArTerapia - Semestrale Anno 4° numero 2/2008
Registrazione Tribunale di Roma N. 326 del 12.08.2005 - Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB VR   Euro 6,50
DEI LINGUAGGI SETTEMBRE 2008 N 6 - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Globalità
                                                                                                                               Finché non sentirete “è diverso, è unico, esiste a        settembre 2008 n° 6                                                                                                                   dei Linguaggi
                                                         Stefania Guerra Lisi,
                                                         U-Mano: reti, intrecci e interconnessioni                                      pieno diritto”, non può esservi relazione
                                                         (il segno che unifica)
                                                                                                                                                               Svami Prajnanapada

                                                                                                                                                                                             a politica. Di questi tempi è in cima ai nostri
                                                                                                                                                                                         pensieri. Una situazione che non era mai stata tanto
                                                                                                                                                                                         preoccupante. Un governo o meglio un governante
                                                                                                                                                                                         che perché eletto – a governare, non dimentichiamolo,
                                                                                                                                                                                         nell’interesse di tutti i cittadini – si crede in diritto di
                                                                                                                                                                                         fare tutto quello che vuole per il suo proprio interesse
                                                                                                                                          settembre 2008 n° 6                            e quello dei suoi elettori, sta pericolosamente

                                                            questo numero
                                                                                                                                                                                         scivolando verso la dittatura. Non possiamo tacere,
                                                                                                                                                                                         dobbiamo denunciare e, dove è il caso, disobbedire.
                                                                                                                                                                                         Mai come ora la ‘coscienza accesa’ è un obbligo, e
                                                                                                                                                                                         quella spenta un aiuto al dispotismo.

                                                                                                                                                                                         Il 23 maggio al Museo d’Arte Moderna di Bologna,                   J. Beuys, Infiltrazione omogenea per pianoforte a coda, 1966 (pianoforte, feltro e tessuto)

 Globalità                                                      3                                                                                                                        nell’ambito del Festival della Psicologia, settore “Arte           - per riflettere sul “pericolo che ci minaccia se restiamo silenziosi” j.b. -
                                                                      Editoriale
 dei Linguaggi
                                                                                                                                                                                         e Psiche”, si è svolta una tavola rotonda sul tema
                                                                4     Il Viaggio dell’Eroe - S. Guerra Lisi, G. Stefani                                                                  “Le arti irregolari in Italia: tra espressione, terapie e

                                                                7     Ritornare indietro è andare sempre più avanti - S. Guerra Lisi
                                                                                                                                                                                         strategie espositive. Tra i partecipanti (Antonucci,
                                                                                                                                                                                         Curti, Giuffredi, Ferrari, e altri) non poteva mancare
                                                                                                                                                                                                                                                            Quanto a noi, partecipanti a due tavole rotonde,
                                                                                                                                                                                                                                                            abbiamo sostenuto, in nome dell’autonomia dell’arte e
 MusicArTerapia                                                 9     Sulla Disumanizzazione (2) - G. Stefani                                                                            Stefania Guerra Lisi. E, in margine, non è mancata una             del diritto di chi opera in una relazione corpo-a-corpo,
                                                                                                                                                                                         sua critica al termine ‘arti irregolari’ (gli artisti sono tutti   la decisione comune di non sottostare a supervisioni
 Metodo Stefania Guerra Lisi                                          Interventi                                                                                                         irregolari, e le regole se le inventano); il suo apporto           psico-cliniche, ossia al potere della corporazione

               Periodico Semestrale                          11       L’estetica musicale del gesto... - M. Lomuto
                                                                                                                                                                                         positivo è stato, come prevedibile, lo spostamento
                                                                                                                                                                                         dalla visione di ‘arte irregolare’ a quella di Art RiBel.
                                                                                                                                                                                                                                                            medica. E in questo senso abbiamo avanzato una
                                                                                                                                                                                                                                                            proposta per una linea d’azione: poiché lo ‘sfondo’
                        organo della                         13       I significati della musica... (1) - I. Spano
                                                                                                                                                                                         Sempre il 23 maggio, ad Ancona, un convegno
                                                                                                                                                                                                                                                            della terapia è blindato in senso medico-clinico e non
                                                                                                                                                                                                                                                            recepisce (non vuole e non può recepire, con gli attuali
                Università Popolare
                  di MusicArTerapia
                                                             15       Ascolto dell’altro e narrazione di sé - N. Valentino                                                               “Disabilità: integrazione scolastica, sociale e lavorativa.        paradigmi) la ‘figura’ dell’operatore artistico, si

                           (UPMAT)                           21       Il dominio, la sicurezza, la guerra - G. Russo Spena                                                               La realtà delle Marche” si è svolto nel quadro di
                                                                                                                                                                                         “Arte insieme”, una serie di manifestazioni molteplici
                                                                                                                                                                                                                                                            potrebbe spostare i nostri obiettivi dal Ministero della
                                                                                                                                                                                                                                                            Salute verso altri ‘sfondi’ istituzionali (sociali, socio-
                                                                                                                                                                                         (incontri, spettacoli, eventi sociali) in varie sedi.              educativi, o altro) in realtà più consentanei ai tipi,
                                                                      Dossier
                 Sede e Redazione
     Via S. Giovanni in Laterano, 22                         17       Bianco e/o Nero - Semiologia, etica, politica
                                                                                                                                                                                         Nell’organizzazione era in primo piano Il Museo Tattile
                                                                                                                                                                                         Omero (una realtà consistente e in espansione per
                                                                                                                                                                                                                                                            contesti e risultati delle nostre operatività. La proposta
                                                                                                                                                                                                                                                            ha avuto una certa buona accoglienza.
                        00184 Roma                                                                                                                                                       avvicinare all’arte i non vedenti), per cui un ampio               Dall’incontro risulta comunque rafforzata l’identità della
                                                                      Ricerche e Testimonianze                                                                                           spazio è stato dato alle arti terapie; una rassegna che            GdL, e la scelta di puntare sulla buona formazione,
        Telefono e Fax 06.70450084
               gino.stefani@libero.it                        22       Dal Grembo Materno al Grembo Sociale - L. Esposito                                                                 fra l’altro ha rivisitato l’attività artistica di Bruno Munari,
                                                                                                                                                                                         e dove abbiamo presentato – ai pochi intervenuti –
                                                                                                                                                                                                                                                            questo tenendo presente che l’Università rimane –
                                                                                                                                                                                                                                                            specie in ottica europea – l’agenzia formativa
                 www.centrogdl.org                           23       Comunicazione ed Espressione - M. L. Trinca, M. Mugnai                                                             la nostra disciplina.                                              privilegiata. Perciò, avanti con la Scuola Quadriennale

                Direzione Editoriale
                                                             27       Dal curare all’aver cura - C. Perazzo, M. Di Mattei                                                                Come annunciato, il 22 giugno si è svolto a Roma il
                                                                                                                                                                                                                                                            e, all’Università, col Master (in attesa di possibili
                                                                                                                                                                                                                                                            iniziative più consistenti).
                Stefania Guerra Lisi
                       Gino Stefani
                                                             29       Informazione
                                                                                                                                                                                         Convegno, organizzato dal movimento Musicoterapia
                                                                                                                                                                                         Democratica, “I Musictherapists e il mondo del                     Dal 31 maggio al 2 giugno a Roma, al Centro
                                                             32       Vocabolario                                                                                                        lavoro. Tutela Doveri Riconoscimento”: un primo
                                                                                                                                                                                         appello a farsi conoscere per chi si sente interessato.
                                                                                                                                                                                                                                                            Nazionale GdL, si è realizzato il Seminario annuale di
                                                                                                                                                                                                                                                            Formazione Permanente per il diplomati GdL. Temi di
                         Redazione
               Alessandro Cherubini
                                                             33       Eventi formativi                                                                                                   Tra i (non molti) partecipanti, alcuni diplomati GdL.              ricerca: “Il Viaggio dell’Eroe: una prospettiva

		                     Silva Masini                          34       Il Centro Nazionale
                                                                                                                                                                                         Se è vero, e più che mai in questo caso, che l’unione
                                                                                                                                                                                         fa la forza, il mondo dei musicoterap/isti/euti (la dizione
                                                                                                                                                                                                                                                            professionale” [v. testo a pag.4], le proposte di
                                                                                                                                                                                                                                                            interventi al Convegno, e le esperienze e ricerche dei
                 Annachiara Scapini                          35       Il Sito e la Rivista                                                                                               inglese vorrebbe appunto superare questa dicotomia
                                                                                                                                                                                         di base) ci sembra ancora troppo poco unito per
                                                                                                                                                                                                                                                            numerosi partecipanti (di cui riportiamo qualche nota
                                                                                                                                                                                                                                                            all’interno).
                                                             Università Popolare di MusicArTerapia                                                                                       costituire una efficiente forza politica a livello nazionale;      Oltre a testi che rinviano alla formazione permanente,
            Direttore Responsabile                                                                                                                                                       e non si riesce a prevedere l’esito degli apprezzabili             degli interventi di questo numero alcuni sono nella scia
                                                             Presidente: Gino Stefani, semiologo, musicologo;
                       Gino Stefani                          Comitato Scientifico: Alberto Abruzzese, sociologo; Giorgio Antonucci, medico; Piero Bertolini, pedagogista;                sforzi (ormai più che ventennali) in questo senso.                 del Convegno sulla disumanizzazione, altri sono
                                                             Rino Caputo, italianista; Eugenia Casini Ropa, storica della danza; Marcello Cesa-Bianchi, psicologo;                       Qualche apertura alle nostre ‘nuove professioni’                   orientati al prossimo 13° Convegno sull’integrazione,
                                                             Pier Giorgio Curti, psicoterapeuta; Marco De Marinis, semiologo, storico del teatro; Duccio Demetrio, pedagogista;          appare in alcune regioni; e questa ‘via regionale’ è               altri infine, per mantenere il contatto con le arti,
                       Progetto Grafico                      Annamaria Favorini, pedagogista; Maurizio Fontanella, dirigente AULSS; Alf Gabrielsson, psicologo;                          stata riconosciuta come, forse, la più percorribile e              trattano di musica.
                        e Realizzazione                      Giuliano Giaimis, psicoterapeuta; Francesco Giannattasio, etnomusicologo; Bruna Grasselli, pedagogista;                     promettente. L’incontro si è concluso annunciando il
                                                             Stefania Guerra Lisi, ideatrice GdL; Rémy Hess, antropologo; Michel Imberty, psicologo;                                     passo ulteriore: un convegno in autunno per elaborare              Nelle Ricerche e Testimonianze si presentano voci e
                   Alessandro Cherubini
                                                             Roberto Maragliano, tecnologie istruzione; Claudio Meldolesi, storico del teatro;
                   cherubini_a@yahoo.it                                                                                                                                                  insieme progetti e programmi (notizie esaurienti sul sito          tematiche nuove di operatori GdL. E altre novità
                                                             Salvatore Nocera, ispettore MIUR e F.I.S.H.; Augusto Palmonari, psicologo; Adolfo Petiziol, psichiatra;
                       tel. 333 7975923                                                                                                                                                  www.musicoterapiademocratica.it).                                  troverà il lettore tra le Informazioni.
                                                             Boris Porena, compositore; Pio Enrico Ricci Bitti, psicologo; Giancarlo Rinaldi, storico;
                                                             Vezio Ruggieri, psicofisiologo; Even Ruud, psicomusicologo; Gianfranco Salvatore, etnomusicologo;
                                 Stampa
                                                             Ciro Salzano, dirigente AIAS; Giuliano Scabia, scrittore e regista; Salvatore Sciarrino, compositore;
       Grafiche Stella - Legnago (Verona)                    Pier Angelo Sequeri, teologo; Eero Tarasti, semiologo, musicologo; Camillo Valgimigli, psicogeriatra;
                  Finito di stampare in data 20.9.2008       Pasquale Verrienti, psicoterapeuta; Patrizia Violi, semiologa; Vittorio Volterra, psichiatra; Agostino Ziino, musicologo.
                                                                                                                                                                                         MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi                                                                                                                   3
DEI LINGUAGGI SETTEMBRE 2008 N 6 - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Globalità                                                                                                                                                                                                                                                 Globalità
    dei Linguaggi                                                                                              settembre 2008 n° 6     settembre 2008 n° 6                                                                                                    dei Linguaggi

                    Stefania Guerra Lisi, Gino Stefani                                                                                 deve sapere in ostenta­ta autonomia quello che              L’Eroe non demorde e cerca altre vie attraverso il
                                                                                                                                       vuole» la moda ha inventato le spalline, men­tre nel        movimento oscillan­te laterale del capo.

                    Il “Viaggio dell’Eroe”
                                                                                                                                       trecento la donna angelica, ispiratrice e non prota-        Questa è un’azione che determina la perdita del
                                                                                                                                       gonista, ave­va maniche spioventi.                          senso della realtà: non è possibile pensare in que-
                                                                                                                                       Un uomo con le spalle larghe è colui che sa                 sta condizione, che è quella di chi non ce la fa a
                                                                                                                                       so­stenere il peso della vita senza che la sua volon-       «trovare una via d’uscita», di chi si trova in situazio-
                    Una prospettiva professionale                                                                                      tà soccomba, Atlante ne è il simbolo mitico.                ni contingenti e vuole impedirsi di pensare (cosa
                                                                                                                                                                                                   frequente in al­cuni soggetti psicotici).
                    Nella GdL il Viaggio dell’Eroe è la teoria che, in        Quando c’è sicurezza di sé, coraggio, voglia di          3. FRETTA DELL’USCITA                                       Si crea uno stato di angustia, di ansia che prende
                    virtù della continuità della vita umana e delle ine-      affermare la propria personalità c’è un’attivazione                                                                  alla gola in momenti di disagio per un metaforico
                    stinguibili memorie del corpo, vede la Storia             tonica del punto di vita che ci permette di «pren-                                                                   spazio angusto.
                    psico­corporea della nascita come la ri-uscita            dere la vita di petto».
                    primaria, matrice e modello di tutte le successive                                                                                                                             6. COME…
                    ‘riuscite’, considerate ‘ri-nascite’.                     2. IO VOGLIO
                    Nella metodologia GdL la teoria si concreta in un                                                                  Zona dell’impazienza: è nei piedi. Il bambino si
                    percorso psicosensomotorio, pedagogico-tera-                                                                       aiuta puntando i piedi, «dà un calcio al passato»,
                    peutico, di coscientizzazione delle memorie del                                                                    non vede l’ora di uscire, tramite la loro spinta pro-
                    corpo, soggettivamente rivisitate secondo la pro-                                                                  pulsiva. Anche i piedi sono quindi chiamati all’ade-
                    pria storia, in tante attività che puntano alla ‘rimes-                                                            renza alla realtà, ad essere basi d’appoggio. La
                    sa in gioco’ dei vissuti personali.                       L’“Io voglio”, la naturale volontà di avanzamento,       pedipolazione in questo senso è utilissima per sti­         Poi il bambino sfinito abbassa la testa passando
                                                                              di nascere, di vivere, è localizzato nelle clavicole     molare l’aderenza, il contatto con la realtà, il senso      sotto l’ostacolo, …
                    Due Modelli                                               («chiavi» del movimento) e le spalle. Il bambino ha      di realtà.
                    Nella GdL la storia psico­corporea della nascita          le braccia immobilizzate; quindi per andare avanti       I piedi saldamente piantati a terra esprimono la            7. … RIUSCIRE
                    viene letta secondo due modelli, convergenti e            nello strisciamento lungo il canale vaginale, e          necessaria sicurezza per il direzionamento della
                    confluenti, ma non coincidenti.                           opporsi alla sensazione di schiacciamento, deve          volontà. La non aderenza alla realtà è testimo­niata
                    Il primo è il modello psicofisiologico, che si articola   puntellare le scapole-clavicole.                         da difficoltà nell’appoggio delle piante (spesso
                    nei punti-memoria del corpo.                              Fortissima messa in gioco della muscolatura. Si          soggetti autistici stanno sulle punte).
                    Nel secondo, il modello narrativo o mitico, la            tratta del primo sforzo per il bambino, direzionato      Fretta e impazienza sono generalmente manifesta­
                    nascita è vista come la vicenda tipica dell’Eroe          al superamento della difficoltà nella protensione        te dal muovere nervosamente o pestare i piedi.
                    nelle fiabe e nei miti, e viene articolata in una serie   verso l’unica via di uscita.
                    di funzioni narrative costanti desunte dalla              Le clavicole sono la zona del direzionamento di          4. OSTINAZIONE                                              … tro­vandosi a risollevarla nel modo più idoneo
                    ‘Morfologia della fiaba’ di V. Propp.                     sé: quando dobbiamo orientarci, prima le impo-                                                                       alla prima inspirazione-vagito, primo atto creativo
                    I due modelli, anche se non coincidenti, sono con-        stiamo incominciando a protenderci, poi ci muo-                                                                      della persona (nata per sonare).
                    vergenti e confluenti, e si rinforzano a vicenda.         viamo verso...                                                                                                       L’uomo ha ritualizzato questo attimo di vittoria
                                                                              Nell’attraversamento del canale vaginale, il nasci-                                                                  della vita sulla morte passan­do sotto archi di trion-
                    1°Modello: punti del Corpo-Memoria                        turo scandisce e imprime per la prima volta, il                                                                      fo o facendo inchinare il vinto, o decidendo se
                                                                              tempo della propria scarica di energia vitale, tra-      Capo e fronte. Il bambino quasi all’u­scita avverte         fargli o no sollevare il capo.
                    1. IO SONO                                                sformandosi in “attraversante”. Nell’attivazione del     il primo soffio d’aria, gli viene «ventilata» la possibi-
                                                                              campo anteriore il tempo unico si differenzia (cor-      lità di uscita; ma quando sta per farcela, batte il
                                                                              poreamente) per sempre in passato (lasciare dietro       capo contro la sella ossea del pube (sinfisi pubica)        2° Modello: Schema Narrativo
                                                                              di sé), presente (sentire intorno a sé), futuro (come    ripetutamente.
                                                                              proiettare il corpo avanti a sé).                        È la prima memoria di impos­sibilità, impedimento.          1) EROE protagonista, che - come nel nascere – si
                                                                              La per­dita di orientamento e di volontà è testimo-      A òsteon (= osso) associamo «ostina­zione», «osta-          trova a dover risolvere problemi più grandi di lui,
                    Punto dell’Essere: base della schiena, chiamato           niata dalla chiusura delle spalle (cioè delle clavico-   colo», «osteggiare», «ostico»...                            mettendo in gioco la sua stessa vita, misurando al
                    punto di vita perché la nostra vita soggettiva            le); così anche la perdita di idee che stanno alla       Nella fronte è la prima sensazione di ostacolo,             massimo le sue possibilità, la sua personalità e le
                    comincia da qui. Infatti dalla posizione fetale di        base del direziona­mento, la perdita di aspirazione,     punto di disperazione o di preoccupazione: mano             sue capacità di so­pravvivenza, in un viaggio che è
                    rannicchiamento, in cui la schiena è quasi saldata        che si accompagnano all’abbassamen­to del punto          alla fronte durante la riflessione, accigliamento, o        un susseguirsi conti­nuo di pericoli e provocazioni,
                    alla parete dell’utero, con la prima do­glia espulsiva    di vita.                                                 pugni in testa, battere la testa al muro: tutti com-        teso a raggiungere la fine dell’impresa, sempre in
                    si ha l’improvviso momento del distacco con una           Una volontà forte o debole è testimoniata da spal­       portamenti frequenti nell’handicap psichico.                prima persona, perché l’eroe non ha controfigura.
                    spinta alla base della schiena, una sorta di «tradi-      le direzionate o chiuse.
                    mento alle spalle».                                       Inconsciamente ricordiamo queste cose, che               5. ANGUSTIA                                                 2) DISTACCO da un mondo per avventurarsi verso
                    Nella base della schiena è localizzata l’individualità    stanno alla base di atteg­giamenti spontanei del                                                                     un altro ignoto. “Separazione” è finalizzazione vita-
                    fisica: l’“Io sono”. Per affrontare qualsiasi situazio-   corpo e dell’enfasi simbolica dei «costumi»: strin­                                                                  le del Sé all’agire, ed il primo sforzo attivo, la prima
                    ne della vita, per agire, è necessaria ogni volta una     gersi nelle spalle significa non sapere cosa si                                                                      sensazione di peso, di attrito con l’altro. Sensazione
                    spinta come quella iniziale, è necessaria l’espe-         vuole; un soldato deve marciare petto in fuori e                                                                     di percezione dell’“Io sono”, fiducia nelle proprie
                    rienza del distacco dalla protezione per affrontare       clavicole impostate, immagine accentuata dalle                                                                       possibilità di agire e nell’ambiente. in un raddrizza-
                    ogni volta l’ignoto.                                      spalline o guarnizioni. Per la donna d’oggi «che                                                                     mento alla base della schiena.

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DEI LINGUAGGI SETTEMBRE 2008 N 6 - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Globalità                                                                                                                                                                                                                                               Globalità
    dei Linguaggi                                                                                            settembre 2008 n° 6      settembre 2008 n° 6                                                                                                   dei Linguaggi

                    3) ATTRAVERSAMENTO con mezzi fatati anti-              6) AIUTANTI - Nell’attraversamento l’Eroe spesso
                    gravitazionali (tappeto volante, uccello, cane o       si può perdere (nel labirinto, “nel mezzo del cam-
                                                                                                                                      Stefania Guerra Lisi

                                                                                                                                      “Ritornare indietro è andare
                    cavallo volanti, ecc.) come memoria del passag-        min…”). Occorrono aiuti e aiutanti che maieutica-
                    gio planante dalla non-gravità alla gravità.           mente lo conducano alla ri-uscita.
                                                                           Nella narrativa ricorrono aiutanti sovrumani (fate,
                    4) PROVE: superamento di ostacoli e negatività,
                    misurazione vittoriosa con oppositori (conten-
                    denti e invidiosi, streghe, orchi, ecc.).
                                                                           maghi, folletti, ecc.), umani reali o ideali (Virgilio,
                                                                           Beatrice, ecc.), animali parlanti, talismani e amuleti
                                                                           (acciarino, lampada, anelli, ecc.), Falsi aiutanti pos-
                                                                                                                                      sempre più avanti”
                    Scoraggiamento, perdita di fiducia in sé, supe-        sono essere: atteggiamenti della maga-orco, labirin-       In questa affermazione Taoista è racchiuso il segreto dell’Essere in senso
                    rabile con sottomissione al senso di realtà, che       ti fagocitanti, ecc. I filtri magici possono essere
                    implica riflessione (‘metis’ di Ulisse) misurazione    salutari o mortali, secondo le dosi e le circostanze.      psicofisico, e la necessaria integrazione nello spazio e nel tempo, condizione
                    delle proprie risorse, per riemergere da sotto                                                                    primaria dell’Esistere.
                    l’ostacolo (la sinfisi pubica, le mura di Troia).      7) PREMIO – Alla nascita, rispecchiamento buono
                                                                           della propria immagine riconosciuta, gratificata           L’uomo, proprio perché effetto, creatura, materia-          Ogni processo terapeutico, infatti, si affida al
                    5) PAURA                                               dall’altro da sé nelle cure materne.                       lizzazione delle leggi spazio-temporali, ha geneti-         ricongiungimento dei fili, che sono le memorie
                    Memoria psico-corporea del rischio di non              “E vissero felici e contenti…”: contento è, per            camente in sé le premesse di sopravvivenza,                 percettive, l’essenza stessa del sogno, e affiorano
                    essere proiettato fuori, e di venire riingoiati dal    l’Eroe-nato, essere contenuto, nel suo lungo per-          intesa come capacità di interazione con l’ambien-           nella veglia attraverso il vissuto sinestesico-senso-
                    grembo materno mortifero. Paura ancestrale del         corso verso l’autonomia.                                   te. Le infinite, soggettive modalità esistenziali,          riale e nelle esperienze creative. La stimolazione
                    Buio.                                                                                                             anche nei casi più patologici, vanno innanzitutto           all’espressione globale facilita la reintegrazione
                    Nella fiaba: precipitare in una gola, un vulcano,      “Stretta la foglia larga la via…”: foglia come soglia:     riconosciute come capacità innate di accomoda-              della personalità: guarire è integrare, ridare integri-
                    un gorgo acquatico, essere ingoiati dalla balena       dalla ristrettezza del canale vaginale all’aprirsi della   mento, secondo queste leggi.                                tà. L’educazione dovrebbe fungere da prevenzio-
                    (Giona, Pinocchio, ecc.), dal lupo (Cappuccetto        propria via esistenziale da percorrere, come Eroe          Tale capacità fa sì che quando è impossibile, per           ne a questo eventuale rischio di frammentazione
                    rosso, Pierino, ecc.).                                 arricchito dalle “prove iniziatiche”.                      blocchi traumatici, procedere in avanti, la strategia       fisica e culturale, traducendosi in conquista dei
                                                                                                                                      esistenziale è la permanenza o la regressione a             prerequisiti all’apprendimento nella strutturazione
                                                                                                                                      fasi primarie. Per questo, in campo educativo o             dello schema corporeo e dell’orientamento spa-
       Una prospettiva professionale                                                     Accettazione della sorpresa nega-            rieducativo, ritengo così importante la convinzione         zio-temporale, e soprattutto in coesione associa-
                                                                                         tiva. Inevitabile misurazione con            di questo processo naturale, che lascia sempre              tiva interdisciplinare delle conoscenze.
       L’Eroe siamo noi, Operatori in                                                    oppositori.                                  spazio alla possibilità di ricominciare. Anche nei          La possibilità di espressione globale che connette
       MusicArTerapia nella GdL. Il                                                      Ostinazione come perseveranza                casi più gravi questa modalità di sopravvivenza è           la musicoterapia, l’espressione corporea, l’artite-
       Viaggio è il nostro percorso, da un                                               negli obiettivi. Accettazione di             da intendersi come attesa di un risveglio del pro-          rapia, è la precondizione per la conquista della
       mondo a un altro mondo: da una                                                    momenti di paura, scoraggiamen-              cesso evolutivo. Ciò è metaforicamente inteso in            parola attraverso i linguaggi non verbali. Per Jung
       visione dell’Handicap come errore                                                 to, perdita di fiducia in sé, da supe-       tante fiabe, miti, giochi (dell’oca, del serpentone,...),   è il gioco irrazionale (spontaneo creativo) analogo
       della natura, anomalia punizione,                                                 rare con una riflessione che per-            in cui l’eroe, che riguarda per incertezza al cammi-        ai riti religiosi che permette “di discernere il mio
       sofferenza che esclude il principio                                               mette di vedere la via d’uscita.             no percorso, torna automaticamente al punto di              stesso mito”.
       di piacere, verso un cambiamento          Attraversamento come consape-           Consapevolezza che non ce la si              partenza, o perde la propria meta, o una parte di           Allo stesso modo ogni direzionamento di sé verrà
       di questa visione, che è considera-       volezza di andare per zone miste-       può fare da soli, che servono aiu-           sé (come Orfeo destinato poi allo smembramen-               percepito e materializzato nell’impostazione delle
       re l’Handicap un’opera d’arte,            riose, impervie, pericolose.            tanti (persone, istituzioni, mezzi,…).       to), o cade, in altri casi, temporaneamente in un           scapole-clavicole (le chiavi del movimento) nelle
       dell’arte di vivere.                      Utilizzando nuovi mezzi, magici         Tra i quali occorre discriminare i           sonno-morte apparente, da cui può essere risve-             quali si è espres-
       Distacco dai pregiudizi: Handicap         (perché mai agiti), antigravitazio-     veri dai falsi.                              gliato solo da un evento affettivo esterno (la Bella        so il primo “movi-
       come errore, anomalia, ecc.               nali in quanto contrastano o sor-       Premio è il riconoscimento e                 Addormentata). Allo stesso modo, nei riti di inizia-        mento direziona-
       Consapevolezza della fatica, come         volano il peso dei costumi e delle      rispecchiamento buono della                  zione, l’identità sociale viene conquistata con un          to”, nello striscia-
       opposizione al peso esistenziale          abitudini sociali correnti.             nostra immagine: ci viene in primis          simbolico rientro nella madre ed una rinascita,             mento         senza
       della situazione, e necessità di          Necessità di coscienza accesa           dai nostri utenti, ma anche dalle            vissuti però corporalmente.                                 ausilio degli arti
       attrito con l’ambiente.                   per superare la paura del volo          istituzioni in cui operiamo.                 Si può dire che nell’antichità era profondamente            anteriori, lungo il
       “Io sono”: fiducia nei propri poten-      creativo.                               Come il neonato, dobbiamo                    capita l’azione pedagogico-terapeutica di questo            canale vaginale.
       ziali rivoluzionari, rispetto a una       In qualche modo c’è da vivere una       reclamare dal contesto sociale               ripercorso corporeo-sensoriale, che mette in gioco          Anche quando
       cultura che ci fa sentire noi come        transe (‘attraversamento’ di soglie)    un riconoscimento in quanto                  le incancellabili memorie del Corpo, determinando           l’uomo sarà eret-
       impotenti e la sofferenza come            capace di un “viaggio” dall’utopia      promotori di una nuova cultura               la ricapitolazione, come presa di coscienza della           to, e per tutta la
       irreversibile. Necessità di interazio-    alla realizzazione: immaginare l’an-    dell’Handicap: la MusicArTerapia             propria individualità percettiva, quale rinforzo e          vita, ogni impul-
       ne con il grembo sociale per              data (comunemente ritenuta              nella GdL, che fa emergere i                 sviluppo della Persona. Il ricongiungimento col             so di orienta-
       cogliervi i segni che sono maturi i       impossibile) nel paese di Utopia,       potenziali umani.                            punto di partenza è indispensabile per la conqui-           mento nello spa-
       tempi storici per il cambiamento, e       con il ritorno alla realtà che è ren-   La nostra identità professionale             sta di sé; il filo (filo-genesi) serve per tornare indie-   zio fisico e psi-
       così interagire con le doglie stori-      dere l’Utopia possibile.                non solo è ‘eroica’, in quanto               tro, ed è teso fra l’entrata e l’andare... Se il filo si    chico, determi-
       che nel sociale, per poter nascere        Consapevolezza          progressiva     arriva a una ri-uscita, ma come              spezza, il già percorso, da noto, diventa caotico e         nerà un’imposta-
       come una realtà che è storicamen-         degli ostacoli: non puoi sapere         per il neonato è una costante                irriconoscibile; la follia è caos, perdita dei riferi-      zione di questi
       te nuova, senza precedenti.               tutto prima.                            ricerca esplorativa del mondo.               menti.                                                      punti.

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DEI LINGUAGGI SETTEMBRE 2008 N 6 - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Globalità                                                                                                                                                                                                                                                         Globalità
    dei Linguaggi                                                                                              settembre 2008 n° 6     settembre 2008 n° 6                                                                                                            dei Linguaggi

                    Si può dire che si cammina o si decide cosa fare,          L’Essere per nove mesi immerso, plasmato nel
                    a partire dalle clavicole. Se volessimo mimare un          suono, nelle vibrazioni interne della voce materna,
                                                                                                                                       Gino Stefani

                                                                                                                                       Sulla Disumanizzazione (2)
                    uomo che va privo di obiettivi, senza precise              associate alle risonanze del liquido amniotico nelle
                    volontà, dovremmo ruotare gli omeri verso l’inter-         minime variazioni muscolari, nell’attimo della
                    no: quanti bambini in diniego si scherniscono              nascita sente abbinare allo sforzo muscolare, la
                    chiudendo le clavicole e incurvando le spalle! Se          propria sonorità.
                    nella base della schiena è localizzata l’individualità     Il superamento da parte dell’eroe alla fine del suo
                                                                                                                                       La denuncia delle pratiche disumanizzanti lanciata al Convegno 2007 e
                    fisica, l’“Io sono”, nelle clavicole è localizzato l’“Io   faticoso viaggio, delle prove dell’acqua (pericolo di   riportata in un primo articolo sullo scorso numero della rivista,
                    voglio”, la naturale volontà di avanzamento, di            ingoiamento) e del fuoco (sensazione di bruciore        riprende e si conclude in questa seconda parte.
                    nascere, di vivere.                                        nell’assunzione dell’ossigeno) ha come premi la         Il solfeggio                                                  Allora, perché il solfeggio parlato - un’invenzione di
                    Da un punto di vista filogenetico, dalla vita prena-       conquista dell’identità nell’emissione timbrica del     Un esempio, ricavato dalla mia esperienza professio-          un secolo fa, praticato solo in Italia e in Spagna -
                    tale alla nascita, si attuano le metamorfosi da            “Sé Prometeico”, unico ed irripetibile. I due ele-      nale di musicista e insegnante, di come i virus della         continua a essere imposto, intoccabile ed eterno,
                    pesce ad anfibio, i passaggi da galleggiamento a           menti nuovi, mai sperimentati sensorialmente,           disumanizzazione si annidano in pratiche apparente-           come un tabù? Come il latino nella liturgia cattolica
                    sforzo dinamico per attrito, da simmetria radiale a        sono appunto il fuoco dell’ossigeno che l’eroe          mente innocue: il caso del solfeggio (parlato).               fino a pochi decenni fa, come tante altre inveterate
                    simmetria bilaterale: l’essere primario, con pulsio-       riuscirà a possedere e dominare con la respirazio-      Molte persone si dichiarano ‘profani’ in musica per-          consuetudini che troviamo in diverse istituzioni, que-
                    ne ritmica dal centro alle appendici (cullato nello        ne, e la forza di gravità che progressivamente riu-     ché non sanno ‘leggere la musica’. In realtà questa           ste pratiche rituali, sganciate da obiettivi razionali,
                    spazio e nel tempo materno) nell’attraversamento           scirà a dominare per opposizione, nei processi          è una coscienza erronea: perché tutti, per una com-           permettono all’istituzione che le gestisce un control-
                    del canale vaginale, scandisce e imprime per la            psicomotori della deambulazione e dell’erezione.        petenza comune sappiamo distinguere un genere o               lo insindacabile, un potere che è appunto quello di
                    prima volta, il tempo della propria scarica di ener-       Questo recupero delle memorie del Corpo, la             una canzone o un brano musicale preferito da un               sottrarsi al giudizio della razionalità e dell’efficacia,
                    gia vitale, trasformandosi in “attraversante”. Dove        localizzazione dei loro meccanismi inconsci nella       altro, e capire se una musica è adatta per una certa          una autonomia che garantisce la separatezza.
                    l’essere percepisce il proprio destino esistenziale        Mappa Corporea, le reazioni tonico-muscolari o gli      scena di un film, o per ballare, o meditare, ecc. E           Nello stesso tempo, simili pratiche-tabù sono metodi
                    dell’andare è nell’attivazione del campo anteriore;        atteggiamenti riferiti ad essi, ci possono aiutare a    sappiamo anche che per tutto questo non occorre               efficaci per educare all’obbedienza i sudditi o gli adepti:
                    e da questo momento il tempo unico si differenzia          capire i percorsi simbolici nella “Globalità dei        saper leggere la musica.                                      prove insensate (e per molti dolorose) di iniziazione che
                    (corporeamente) per sempre in passato (lasciare            Linguaggi”, che intenzionalmente non chiamo psi-        Questa coscienza erronea è indotta da una casta di            scoraggiano la coscienza critica e dispongono all’ac-
                    dietro di sé), presente (sentire intorno a sé), futuro     comotori, ma di “iniziazione corporea-sensoriale”,      esperti che si arroga il potere di decidere chi capisce       cettazione passiva di qualunque ordine superiore.
                                                                                                                                       la musica e chi no – come in secoli passati era con-          L’uno e l’altro aspetto sono pure tipici del militarismo
                    (come proiettare il corpo avanti a sé).                    avendo come obiettivo, sia in pedagogia che in
                                                                                                                                       siderato ‘profano’ in cose religiose chi non sapeva il        – un caso esemplare di disumanizzazione: per cui è
                    La massima memoria percettiva di protensione               terapia, la conquista della propria storia individua-
                                                                                                                                       latino. Perciò chi si dichiara ‘profano’ presta obbe-         ragionevole un confronto ravvicinato tra il solfeggio e
                    verso la vita (futuro) è vissuta nell’estensione del       le e la reintegrazione come unificazione consape-
                                                                                                                                       dienza a questo potere, fa una delega agli specialisti        la ‘vecchia’ scuola militare, quand’era scuola
                    collo: simbolicamente, ogni volta che l’uomo sarà          vole alle proprie origini.                              atrofizzando le sue competenze comuni.                        ‘dell’obbligo’ per tutti, prima dell’attuale ‘volontaria-
                    assalito dal dubbio e dall’ansia, reagirà estenden-        La Persona assume così capacità di nascere, di          La pratica imposta dagli esperti per imparare a legge-        to’ di professionisti.
                    do il collo, dimenandolo da una parte all’altra,           distaccarsi e riunirsi senza paura in ogni movimen-     re la musica è il solfeggio parlato. Ora questa pratica
                    come istintivamente nell’annegamento, nel delirio,         to della sua vita. è evidente che, in tutti i casi,     non è ‘leggere la musica’, in quanto non serve né a                           Solfeggio                                 Scuola militare
                    sulla base di questa profonda memoria.                     l’unico vero obiettivo è la conquista della “sicurez-   suonare, né a cantare, né a sentire i suoni interiormen-      • dall’esperienza musicale sele­ziona ciò     • dal vissuto seleziona ciò che è più
                    Denominiamo questi sentimenti “angustie” senza             za di sé”, da cui derivano tutte le capacità di         te. Sganciato dagli obiettivi reali della lettura musicale,   che è più razionalizzabile, dominabi­le:      razionalizzabile, dominabi­le:
                    più capire il riferimento allo spazio angusto da cui       apprendimento, di recupero e di riabilitazione.         il solfeggio parlato, recitazione dei nomi delle note         altezze e durate                              divide et impera
                    ci dovemmo liberare con l’azione della testa. Il                                                                   scritte su un pentagramma, un ‘nominare le note a             • dagli intervalli seleziona le no­te,        • dal razionale seleziona ciò che è più
                    momento di estrema contrazione per la propulsio-                                                                   tempo’, è in realtà, una pratica fine a se stessa.            dalle 12 note-suoni i 7 nomi-note;            lineare, univoco, quanti­ficabile con
                    ne dell’uscita, passando sotto la rigidità della sin-                                                              Una pratica artificiosa, che innestandosi sulle proce-        dalle durate i valori e rapporti aritmetici   esattezza, sistematizzabíle
                    fisi pubica in un inevitabile atto di sottomissione,                                                               dure dell’alfabetizzazione le sconnette impedendo,            • sapere specialistico astratto,              • sapere specialistico astratto,
                    pena la morte, inconsciamente perpetuato nel                                                                       almeno in parte, di raggiungerne gli obiettivi. Si può        senza rapporto con l’esperienza               senza rapporto con l’esperienza
                    trattenere il vinto con la testa a terra (nelle forche                                                             definire un ingabbiamento repressivo dell’alfabetiz-          • una serie di passaggi inutili, in più,      • burocratizzazione del sapere e della
                    caudine, nell’inchino, ecc.), viene registrato (cor-                                                               zazione, una prestazione tecnica sviata dal suo natu-         e di complicazioni nei pro­cedimenti          tecnica; margine di con­trollo da parte
                                                                                                                                       rale rapporto con un senso musicale, una burocra-             tecnici                                       del potere
                    poreamente) con il sollevamento delle scapole
                    verso l’alto (proprio come quando dobbiamo rac-                                                                    tizzazione del sapere e dei processi di acquisizione.         • riconoscere e nominare le no­te a           • riconoscere ed eseguire subito
                                                                                                                                       Un lungo e penoso apprendistato per nessuna                   tempo il più velocemente possibile,           e senza errori una serie di or­dini senza
                    cogliere le energie per un grande sforzo) e il con-                                                                                                                              senza possibilità di cercare o trovare un     collegamento né spiegazione (senza
                                                                                                                                       apprezzabile competenza teorica, tecnica, estetica,
                    tatto del mento con il petto, con successivo solle-                                                                                                                              senso		                                       senso): obbedienza pronta, cieca, assoluta
                                                                                                                                       una irrazionalità sistemica che ottunde il senso criti-
                    vamento della nuca in un primo contatto visivo                                                                                                                                   • nominare le note a tempo è si­mulazione     • l’obiettivo primario non è una
                                                                                                                                       co e frustra qualunque volontà di ricerca di senso.
                    con la luce.                                                                                                                                                                     illusoria di “legge­re la musica”; non si     competenza tecnica, ma un
                                                                                                                                       In ultima istanza, un marchingegno cerebrale che              consegue alcuna capacità operativa            atteggiamento (l’obbedienza)
                    Il “viso” di chi vede per la prima volta la luce vitale,                                                           produce, riguardo alla musica, una profonda disso-
                    viene percepito come tale a contatto con il                                                                        ciazione mente-corpo.                                         • “solfeggio”: nome criptico, la­tino,        • regime del separato, del segre­to,
                    mondo, con l’aria; e l’estensione muscolare dal                                                                                                                                  lingua morta                                  del sacro
                                                                                                                                       Stiamo dicendo del solfeggio, ma potremmo dire
                    diaframma alla bocca è la prima inspirazione, a cui                                                                tutto questo di tante pratiche didattiche e addestra-         • coercizione                                 • coercizione
                    succederà il primo atto creativo nell’espirazione.                                                                                                                               • tirocinio lungo, penoso                     • tirocinio lungo, penoso
                                                                                                                                       tive delle nostre scuole, a cominciare dall’apprendi-         • insegnamento autoritario                    • insegnamento autoritario
                                                                                                                                       mento delle lingue (per cui si può studiare latino o          • lavoro individualistico                     • lavoro individualistico
                                                                                                                                       inglese per otto anni uscendo senza una reale cono-                        Si può concludere: il solfeggio è la «naia» della musica.
                                                                                                                                       scenza di queste lingue).

8                                                                                      MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi      MusicArTerapia Metodo Stefania Guerra Lisi                                                                                                            9
DEI LINGUAGGI SETTEMBRE 2008 N 6 - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Globalità                                                                                                                                                                                                                                                                    Globalità
        dei Linguaggi                                                                                                            settembre 2008 n° 6         settembre 2008 n° 6                                                                                                     dei Linguaggi

                        Potenziali Umanizzanti                                            L’antica coscienza di una comunione uomo-cosmo,
                        L’opposto della ‘psico-apatia’ di cui parla Galimberti 1          con l’avanzare delle scienze positive di Vesalio,                   INTERVENTI
                        è quella che si può chiamare ‘coscienza accesa’.                  Galileo, Bacone e del razionalismo di Cartesio, si è
                        Consideriamo le diverse situazioni seguenti.                      andata progressivamente sgretolando, in un “persi-
                        Stati emotivi: intense emozioni, entusiasmo, fervore,             stente cammino verso l’individualizzazione” - che                  Michele Lomuto *

                                                                                                                                                             L’estetica musicale del gesto
                        stato di grazia, momento magico,... Relazioni inter-              passa anche attraverso conquiste come l’Illumini-
                        personali: innamoramento, in­fatuazione,...                       smo, la coscienza dei diritti umani, la democrazia.
                        Antropologia: festa. (Kerényi: « evidenza di immedia-             Nell’Ottocento, l’Uomo, “nell’istante preciso in cui
                        ta commo­zione») - momento creativo - momenti
                        trasformati - hohe Zeiten, momenti sublimi - atto
                        festivo - senso di festività – una realtà del mondo si
                                                                                          pensava di essersi alfine trovato (e d’altra parte alla
                                                                                          stessa luce che l’aveva rivelato a sé stesso) ha
                                                                                          incominciato a sentirsi, per davvero, solo e smarrito
                                                                                                                                                             fra processo e opera
                        accende in noi quale idea del tutto convincente.                  nel Mondo”.                                                        Sull’esclusione del corpo dall’orizzonte musicologico come manifestazione della
                        Politica: popoli, gruppi, individui in atti e stati straordina-   Un sentimento di spavento, per “il confronto del                   ‘crisi delle scienze europee’
                        ri di dedizione e di re­sistenza umana in virtù di un parti-      nostro piccolo io elementare, mai sentito così prezio-
                        colare stato di esaltazione (movi­menti di liberazione,           so, sia con l’Universo materiale, sia con l’Umano, -               La ‘Crisi delle scienze europee’ (Krisis der europäisch-     processi musicali di morfogenesi e l’opera compiuta.
                        madri della Plaza de Mayo,...).                                                             mai percepiti, l’uno e l’altro,          en Wissenschaften) si manifesta, in relazione                Più che portare in scena il gesto, che in scena
                        Religione: conversione, fervore,                                                            così grandi e minacciosi.                all’esperienza musicale, come esclusione del corpo           comunque è sempre stato, si tratta di portarlo in
                        entusiasmo, fede profonda.                                                                  Una paura davanti alla                   dall’orizzonte musicologico. Il respiro, l’articolazione     primo piano. Ma in questo modo saltano i confini fra
                        Meditazione trascendentale,                                                                 Materia: spazio-tempo di                 delle dita, ogni movimento del corpo, sono assunti           opera e processo, perché la messinscena cancella,
                        contemplazione. Superamento                                                                 dimensioni abissali: nel                 nel senso della pura strumentalità orientata alla pro-       come qualunque testualità estetica, la categoria del
                        della sofferenza nei martiri e                                                              macro, galassie e migliaia di            duzione; possono quindi cancellarsi nella realizzazi-        non pertinente: «to be or not to be» declamato con
                        nelle pratiche del sufismo popo-                                                            anni luce; nel micro, l’“in-             one del fine. L’esperienza musicale assume così lo           accento australiano colloca inevitabilmente non
                        lare. Ispirazione profetica.                                                                comprensibile         brulichio          statuto di comunicazione fra pure entità spirituali: la      l’attore, ma Amleto, in Australia. La scena della perfor-
                        Etica: la ‘compassione’ del                                                                 dell’Infimo”.       Immensità,           mediazione dell’esecuzione è solo lo scotto da               mance, come testo estetico, assorbe ogni pre-testo.
                        samaritano del vangelo, che è                                                               incomprensibilità, imperme-              pagare perché un’intuizione pura, per usare la nota          In Vedere la musica, una delle Norton Lectures
                        una forte commozione.                                                                       abilità, ostilità.                       espressione crociana, possa comunicarsi fra pure             tenute da Luciano Berio alla Harvard University, si
                        Arte: ispirazione artistica, crea-                                                          Una paura davanti all’Umano.             interiorità.                                                 parla, a proposito del teatro strumentale, di opera-
                        tività. ‘Peak experiences’ nelle                                                            Immensità (miliardi in cresci-           Ma non è forse incontestabile che la musica è anche          zioni additive e operazioni sottrattive.
                        arti, intense esperienze emoti-                                                             ta), opacità, estraneità, “estre-        emozione? Sarà allora linguaggio delle emozioni,             “Nel primo caso, ogni partecipante viene coinvolto in
                        ve con la musica. Romanticismo                                                              ma individualizzazione ed                comunicazione transitiva costretta ad usare il corpo         una quantità esorbitante di funzioni e di rapporti
                        musicale. “Essere un altro” nel                                                             estrema         introspezione”.          perché non può proprio farne a meno.                         musicali che, sommati gli uni agli altri, trovano
                        teatro. Totalità corpo/spirito                                                              Impersonalità; un Universo in            Se la musicologia per recuperare un senso non può            espressione e rifugio nella gestualità, in una sorta di
                        nella danza.                                                                                cui tutte le forze umane paio-           sottrarsi al richiamo dell’esperienza antepredicativa,       «parola scenica» dell’ascolto. Nel secondo caso il
                        Queste diverse situazioni le                                                                no trasformarsi in una sola              riconsiderando criticamente, come ci indica Husserl          lavoro musicale viene manomesso, viene ridotto ad
                        vedo come casi diversi di uno stato di coscienza                  grande potenza di disumanizzazione”. Angoscia esi-                 «l’abito ideale [che] fa sì che noi prendiamo per il         alcuni dettagli esecutivi che, così isolati, tendono ad
                        dilatata, alta, profonda, che chiamo ‘co­scienza acce-            stenziale, incomunicabilità, nausea, disgusto – teo-               vero essere quello che invece è soltanto un metodo»          acquistare una loro autonomia.” (Berio p. 91)
                        sa’. Ora, in questo stato di coscienza si rivelano e              rizzati dai filosofi, diffusi nelle comunicazioni di               (Husserl p. 80), la pratica musicale, finché si produce      Riferimento d’obbligo è, in relazione a quest’ultimo
                        sperimentano potenziali umani profondi ed estesi,                 massa, oggi permeano la quotidianità.                              musicalmente, è ed è sempre stata rivendicazione             caso, l’autonomizzazione del respiro, uno dei gesti di
                        abitualmente contenuti da convenienze e convenzio-                Come uscire da questa condizione negativa?                         del radicamento carnale di ogni struttura formale.           più profonda risonanza simbolica ed emozionale,
                        ni. Perciò penso che un essere umano pienamente                   Con il piacere di vivere.                                          Quando la musica perde il suo fondamento sensibile           nella performance di uno strumentista a fiato. Si
                        tale dovrebbe arrivare a vivere qualche esperienza di             “Piacere di vivere” o “amore della Vita”: “quella                  perde la sua musicalità. Nell’ipotesi più favorevole         tratta, in opere come Sequenza V dello stesso Berio,
                        coscienza accesa.                                                 disposizione psichica, sia intellettuale che affettiva, in         diventa «interessante» (termine massimamente                 Atem für einen Bläser, di Mauricio Kagel, o Respiro
                        Questo stato sarebbe da pensare all’estremità di un               virtù della quale la vita, il Mondo, l’Azione ci sembra-           offensivo nel gergo dei musicisti).                          di Luca Francesconi, di un’autonomia guadagnata
                        asse che al centro vedrebbe una «coscienza ordina-                no, nell’insieme, luminosi, interessanti, gustosi”.                È opportuno considerare, sotto questo aspetto, quel          nei confronti dell’impiego puramente strumentale del
                        ria» e al polo oppo­sto una coscienza «bassa, super-              Non è affatto una semplice “euforia” o un “puro sen-               movimento iniziato negli anni Sessanta, indicato gen-        respiro, ma non certo nei confronti dell’opera, alla
                        ficiale, spenta»: quella ‘apatia’ psicopatica, disuma-            timento”: è un “volere profondo”, che non riguarda                 eralmente come teatro strumentale o gestualismo. Se          quale, anzi, il respiro viene assimilato. Un’operazione,
                        na, di cui parla Galimberti.                                      semplicemente l’individuo. è “niente di meno che                   il gesto nella pratica autenticamente musicale non ha        quindi, di disoccultamento e di rivelazione del carat-
                        Il ‘fenomeno’ Grillo si può ben vedere come un caso di            l’Energia di Evoluzione universale, la quale, sotto                mai svolto una funzione ancillare, di puro strumento         tere poietico della tecnica.
                        ‘coscienza accesa’ che partendo da un individuo si                forma di innata attrazione per l’Essere, sorge miste-              tecnico; se rispetto alla musica come linguaggio le          Ma se il respiro, come in generale il gesto, entra
                        diffonde in molti. A parte le considerazioni politiche            riosamente dal fondo più primitivo, e dunque più                   vibrazioni del corpo, il respiro, la grana della voce, non   nell’opera con la stessa dignità degli altri materiali - in
                        comuni, l’accensione mi sembra un fatto di per sé                 incontrollabile, di ciascuno di noi; energia che in parte          sono mai stati «tratti soprasegmentali», nel teatro stru-    Sequenza V per trombone l’inspirazione è cantata,
                        umanizzante: la coscienza spenta è l’oppio dei popoli.            dipende da noi alimentare e sviluppare”(p.195-6).                  mentale la rivendicazione del corpo-gesto si presenta        con la sua altezza, la sua durata, la sua dinamica,
                                                                                          Tutti percepiamo la convergenza di questa linea di                 come messa in scena. Perdendo il suo carattere               come qualsiasi nota del trombone - la messinscena
                        L’amore per la Vita è la forza più grande che si                  pensiero e di sentire con la GdL.                                  esclusivamente funzionale, il gesto perde anche il suo       del gesto va oltre le operazioni additive e sottrattive
                        oppone alla disumanizzazione. Su questo tema pro-                                                                                    essere-significato per presentarsi come significante         indicate da Berio. Qui, infatti, non c’è più sullo sfon-
                        pongo qui una riflessione poco nota, quella dello                                                                                    primario, origine - seppur non originaria in un universo     do un grado zero della manipolazione, una carattere
                        scienziato e filosofo Teilhard de Chardin, in scritti che                                                                            semiosico governato dall’intercorporeità - di ogni per-      normale della performance rispetto al quale potreb-
                        sono la sintesi finale della sua ricerca (Verso la con-           1 Cfr. U. Galimberti “Perdita del sentimento”, rivista GdL n. 4,   corso interpretativo.                                        be definirsi il carattere «esorbitante di funzioni e di
Al centro: Leonardo     vergenza. L’attivazione dell’energia nell’umanità                 settembre 2007, p. 8 (da Id. “Quando l’odio è senza control-       Ciò che si riconsidera criticamente nel teatro strumen-      rapporti musicali», o la pratica di manomissione e * Musicista
 L’Uomo Vitruviano      -1963 -, Gabrielli, 2004).                                        lo”, Corriere della Sera, 12 gennaio 2007)                         tale sono i rapporti fra il radicamento corporeo dei         riduzione «ad alcuni dettagli esecutivi».                   e semiologo

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DEI LINGUAGGI SETTEMBRE 2008 N 6 - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
Globalità                                                                                                                                                                                                                                                                 Globalità
        dei Linguaggi                                                                                                       settembre 2008 n° 6         settembre 2008 n° 6                                                                                                       dei Linguaggi

                        Il gesto che rende possibile il processo formativo, pur
                        conservando il suo carattere funzionale, entra
                                                                                   infinita alterità. Un «fare» che apre a un materialismo
                                                                                   che non è più quello che Marx indicava come «rozzo
                                                                                                                                                        Ivano Spano *

                                                                                                                                                        I significati della musica nella
                        nell’opera a condizione di farsi forma esso stesso,        e volgare», ma a un materialismo dell’alterità, un
                        perché, come nell’estetica della formatività di            materialismo che solo ci permette di superare la più
                        Pareyson, “solo facendosi forma l’opera giunge ad          pericolosa delle patologie, la patologia del normo-

                                                                                                                                                        costruzione di sé e del mondo (1)
                        esser tale, nella sua individua e irripetibile realtà,     dotato grave: la cancellazione dell’alterità dell’Altro
                        ormai staccata dal suo autore e vivente di vita pro-       nella riduzione all’ordine del Medesimo.
                        pria”. (p.18)                                              È nell’ottica di questo ‘Umanesimo dell’altro uomo’
                        Gran parte del fascino del teatro strumentale sta          (Humanisme de l’autre homme), per usare la nota
                        proprio nella tensione provocata da questo doppio          espressione di Lévinas, che la GdL estende la nozione
                                                                                                                                                        Un sociologo, Ivano Spano, impegnato su vari fronti di interesse sociale.
                        statuto del gesto-processo che è produttore e              pareysoniana di materia insieme alla nozione di artista.             Non si immaginerebbe che nel suo orizzonte ci sia anche l’arte
                        prodotto al tempo stesso; che senza alcuna sub-            In un interessante scritto del 1999 così si esprime                  - e la musicoterapia (di cui ha diretto una scuola europea),
                        limazione in una sintesi degli opposti, ci appare trac-    Stefania Guerra Lisi: “Questo presuppone un ‘educa-                  e il sapere musicale tradizionale che appare nell’articolo che qui pubblichiamo:
                        cia dell’interiorità che lo ha generato, ma, in quanto     tore artista’ che nel fare inventa il modo di fare, ispirato         in attesa di sentirlo a Riccione su argomenti del Convegno.
                        opera, proiettato in una assoluta                                                 dalla materia umana e dalle sue
                        esteriotità. Il processo di temporal-                                             reazioni non solo ascoltate ma                Afferma Jankélévitch (Quelque part dans l’inachevé):        il segno dell’Ariete, nel computo del tempo l’inizio
                        izzazione        che     caratterizza                                             sempre più pre-sentite, interpre-             “Non si dovrebbe scrivere sulla musica, ma con la           della Primavera, così come il tamburo a forma di
                        l’esperienza musicale non per-                                                    tate, senza pretendere ubbidienza             musica e musicalmente restare complici del suo              clessidra, il crogiolo e così via.
                        mette di isolare stabilmente la                                                   alle altrui aspettative, ma viceversa         mistero”. Jankélévitch infrange un modo di pensare
                        visione dall’esterno come nella                                                   ubbidendo ai suoi bisogni, per                sulla musica che è tradizionale da Platone a                Il suono non solo crea la sostanza di tutti gli esseri ma
                        scrittura letteraria. Quello star fuori                                           raggiungere la sua specifica con-             Schopenhauer, e coniuga la musica non con la “veri-         li contiene, altresì. La musica è fondata sulla priorità
                        dalla parola propria, che Bachtin                                                 formazione. Così l’opera peda-                tà dell’essere” ma con l’ineffabile, con ciò che non si     del suono nel cosmo. Da qui la sua magia. La musica
                        chiama ‘vnenachodimost’, exoto-                                                   gogico-terapeutica agisce come                può dire e rappresentare con la parola.                     con-giunge perché porta a con-suonare tutto ciò che
                        pia, condizione necessaria perché                                                 formante prima ancora di esistere             La musica, lungi dall’essere lo specchio dell’essere,       è capace di vibrare. La musica è l’armonia del cielo e
                        la parola sia sempre parola                                                       come formata. (Guerra Lisi p. 147)            si muove tra essere e non essere, sempre sul ciglio di      della terra. Il rito, la cerimonia costituiscono la gerar-
                        dell’altro, perché mantenga la sua                                                Si riconosce da molte fonti che               un abisso, eterno transitare tra vita e morte, tra          chia tra cielo e terra. Grazie all’armonia sorgono e si
                        infinita eccedenza, è qui sempre in                                               gran parte dei nostri problemi,               suono e silenzio. Così Elémire Zolla, nell’introduzione     sviluppano gli esseri, attraverso la gerarchia si artico-
                        una condizione di instabilità. La                                                 dalla malattia all’handicap, fino a           al Significato della musica di Marius Schneider, scri-      lano le forme, la molteplicità.
                        stecca, sempre in agguato, può in                                                 quelle patologie sociali che si               ve: “Il mondo fu creato dalla morte, che canta il canto     La musica trae la sua forza efficiente dal cielo, i riti ne
                        ogni istante riconvertire l’opera nel                                             esprimono nel fanatismo e nella               della morte creatrice, il quale si solidifica in pietre e   esplicano la forza ordinatrice sulla terra.
                        processo che, come l’utilizzabile in                                              violenza di massa, possono                    carne. Dalla quiete o morte originaria sorge il deside-     La musica è all’inizio della creazione, i riti nascono
                        Heidegger, si ri-vela nella perdita di                                            essere considerati problemi di                rio, la fame o brama come allo spezzarsi di un uovo         dagli esseri umani. Se si produce l’armonia perfetta
                        Zuhandenheit (disponibilità, maneg-                                               comunicazione. In quest’ottica il             la creatura”.                                               tra cielo e terra, cioè la “grande musica”, i riti e la
                        gevolezza), nel suo fallimento.                                                   superamento delle retoriche                   Tutte le volte che la genesi del mondo è descritta con      musica penetrano fino alle intelligenze degli spiriti
                        Certo, nella performance musicale il radicamento           dell’interiorità come origine pura e incontaminata del               sufficiente precisione un elemento acustico interviene      celesti costringendo le forze del cielo a calare sulla
                        corporeo della tecnica non può essere minacciato -         senso trova nel concetto di «materia umana» come                     nel momento decisivo dell’azione. Prima ancora della        terra, consentendo alle forze della terra di sollevarsi al
                        ne va del «prodotto» - ma se ne può censurare la           alterità assoluta il suo superamento. La pratica ped-                luce la Parola Creatrice disse “Fiat lux”. è noto come      cielo.
                        manifestazione che ha luogo nel gesto. Il teatro stru-     agogico-terapeutica della messinscena del gesto                      molte mitologie orientali della creazione parlino di un     Non è certamente un caso che ancora, nell’uso lin-
                        mentale quindi, come messinscena del gesto, rivela         nella performance musicale apre la soggettività a                    “suono che si è condensato in materia luminosa”.            guistico odierno, il concetto di intesa reciproca (o tra
                        un rimosso: il suo carattere spesso serio-comico, se       quell’alterità originaria, anzitutto corpo e linguaggio,             Anche dai fisici contemporanei l’inizio dell’universo è     opposti…) si esprima con parole che provengono
                        non tragicomico, sembra convalidare l’ipotesi freud-       che precede ogni processo identitario e che va sem-                  denominato “Big Bang” non “big light”. Ed è ancora          dall’ambito sonoro come concordanza, concertazio-
                        iana, sostenuta nel saggio sul Witz, del risparmio di      pre di nuovo recuperata per salvaguardare l’humanitas                un grido, un suono, quello del neonato che annuncia         ne, unisono, armonia, essere d’accordo…
                        dispendio psichico necessario per esercitare e man-        ancor prima che la sapientia dell’homo sapiens.                      la vita di un nuovo essere.
                        tenere una pressione repressiva. Esercita quindi in                                                                                                                                         Dove risuona la musica nasce, ipso facto, l’ordine.
                        sé, comunque, una funzione terapeutica, o meglio,                                                                               Il suono è la sostanza originaria di tutte le cose,         Tanto più antico è il passato a cui ci rivolgiamo, tanto
                                                                                   Riferimenti bibliografici
                        amplifica la funzione terapeutica che la pratica musi-                                                                          anche là dove non è più percepibile dall’uomo ordi-         più vediamo la musica comparire non in forma di
                                                                                   Luciano Berio, Un ricordo al futuro. Lezioni americane.
                        cale esplica in ogni caso. Apre così uno spazio entro      Einaudi, Torino, 2006.                                               nario. La dottrina vedica e brahmanica, ad esempio,         divertimento, di manifestazione artistica, quanto
                        il quale si offrono importanti possibilità di intervento   Sigmund Freud. Il motto di spirito. Boringhieri, Torino,             consideravano l’origine di tutte le cose non l’istinto      come sforzo-tensione tesa a stabilire il contatto con
                        sia generalmente pedagogico, sia più specificamente        1975. (Tit. orig. Der Witz und seine Beziehung zum                   sessuale ma il suono. Il suono sorge da un sacrificio,      un mondo che possiamo chiamare metafisico. Nella
                        pedagogico-terapeutico.                                    Unbewussten, 1905.)                                                  un “fare sacrum”, ed è esso stesso un sacrificio la cui     sua essenza metafisica la società umana può essere
                        Possiamo allora definire tale spazio come spazio di        Stefania Guerra Lisi, L’arte pedagogico-terapeutica con le           produzione incessante crea e mantiene in esistenza          considerata una “polifonia”.
                        formatività, in un riferimento, che sembra qui quanto      arti. In Sinestesia Arti Terapia. CLUEB, Bologna, 1999.              l’universo.                                                 La materia rimarrebbe assolutamente morta se il cre-
                        mai pertinente, alla categoria centrale dell’estetica di   Edmund Husserl, Die Krisis der europäischen                          La materializzazione progressiva di questo suono            atore, il demiurgo non la animasse con il suo canto.
                        Pareyson: “un tal ‘fare’ che, mentre fa, inventa il        Wissenschaften und die traszendentale Phänomenologie.                procede gerarchicamente in modo che il suono, la            Tale canto è un ritmo, quasi un accordo che regola i
                                                                                   Nijhoff, Den Haag, 1954. Trad. it. di E. Filippini, Il Saggiatore,
                        ‘modo di fare’: produzione che è, al tempo stesso e                                                                             parola o lo spirito siano primari e la materia il gradino   rapporti tra il corpo materiale e la vita spirituale di ogni
                                                                                   Milano, 1961.
                        indivisibilmente, invenzione. (p. 18)                      Emmanuel Lévinas. Humanisme de l’autre homme. Fata                   più basso dell’evoluzione. Così il “do” è una delle         creatura. Tale ritmo costituisce la natura psico-fisica
                        Un «fare» che dà forma a una materia che non è più         Morgana, Montpellier, 1972. (Trad. it. di Alberto Moscato, il        note che si disciolse dalla nota fondamentale (dal          del vivente umano e contemporaneamente è un sim-
     Al centro: Man Ray pura passività, ma infinita eccedenza rispetto allo        melangolo, Genova 1985.)                                             suono-grido originario). Nell’ambito astrale il “do”        bolo poiché riconduce i diversi piani organici dell’esi- * Sociologo,
       Metronomo,1965 stesso ordine della forma, infinita riserva di senso,        Luigi Pareyson. Estetica. Bompiani, Milano, 1988.                    diviene il pianeta Marte, nel regno animale il caprone,     stenza alla loro natura sonora.                              Università di Padova

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DEI LINGUAGGI SETTEMBRE 2008 N 6 - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI DEI LINGUAGGI SETTEMBRE 2008 N 6 - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI DEI LINGUAGGI SETTEMBRE 2008 N 6 - MUSICARTERAPIA NELLA GLOBALITÀ DEI LINGUAGGI
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