"Davvero il Signore è risorto"-Lc 24,34- Fraternità Regionale del Friuli ...

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"Davvero il Signore è risorto"-Lc 24,34- Fraternità Regionale del Friuli ...
FORMAZIONE ED INFORMAZIONE DELL’OFS
DEL VENETO E DEL FRIULI-VENEZIA GIULIA

     “Davvero
     il Signore
                                         Supplemento al numero 4 - Aprile 2020 della rivista FVS

     è risorto”
          -Lc 24,34-
"Davvero il Signore è risorto"-Lc 24,34- Fraternità Regionale del Friuli ...
pag.

                                                          3     EDITORIALE
                                                                La corona che nessuno vuole

                                                                ASSISTENTI

                                                          4     Ammonizione XVIII:
                                                                La compassione per il
                                                                prossimo
FORMAZIONE ED INFORMAZIONE DELL’OFS
DEL VENETO E DEL FRIULI-VENEZIA GIULIA
                                                                EVENTI
      Sede regionale OFS Veneto
      Via San Massimo 27
                                                          5     Capitolo elettivo della Fraternità a
                                                                Portogruaro
      35129 Padova
      Per inviare servizi cartacei via posta:
      Elena Arena                                               CRONACHE FRANCESCANE
      Via Svevo, 22/2 - 34145 - Trieste
                                                          6     Festa in casa OFS per Monica
                                                                e Mauro
      tau@ofsveneto.it

      www.ofsveneto.it
                                                                SPECIALE
                                                          8
      www.ofs.fvg.it
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      Abbonamento/Rinnovo TAU+FVS
      12 euro                                                   VITA DI FRATERNITÀ
      CCP 001033863224 intestato a
      Fraternità Nazionale d’Italia
      dell’Ordine Francescano Secolare FVS,
                                                         10     “Il Signore mi donò dei fratelli”
                                                                (FF 116)
      via della Cannella, 8 - 06081
      Capodacqua d’Assisi (PG)

Redazione
Elena Arena - Coordinatore
Silvana Cantiero - Ministro Veneto
                                                         12     VITA DI FRATERNITÀ
                                                                L'OFS a San Daniele
Nunziata Chinnici - Ministro Friuli Venezia Giulia
Caterina Schiavinato - Consigliere Veneto
Daniele Rissetto - Vice-Ministro Friuli Venezia Giulia
Paolo Toni - Fraternità Santo (Padova)
Antonio Bortoloso - Fraternità Schio (VI)
f. Stefano Marzolla - Assistente
                                                         14     STRALCI DAL WEB
                                                                Eccessi

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                                                         15     FRATERNITÀ DEL CIELO

Romana Editrice srl
"Davvero il Signore è risorto"-Lc 24,34- Fraternità Regionale del Friuli ...
do”, la corona di re a cui l’intero popolo
                                                           guarda in attesa della decisione risolu-
                                                           tiva capace di tirare tutti fuori dai guai?
                                                           Non prestiamo attenzione a chi è solo
                                                           capace di criticare le azioni altrui, ma-
                                                           gari suscitando scenari apocalittici per
                                                           dare consistenza a parole che consi-
                                                           stenza non hanno.
                                                           Queste difficili giornate ci aiutano a ca-

                 La corona                                 pire che anche la salute, personale e
                                                           pubblica, è un dono e una conquista.

                che nessuno
                                                           Ci sono momenti, come questo, in cui
                                                           dobbiamo accettare che la nostra liber-
                                                           tà venga in parte limitata, perché possa
                   vuole                                   essere salvaguardato maggiormente il
                                                           bene di tutti. Impareremo a rispettare
                                                           norme igieniche che sarà utile mante-
                                                           nere anche quando l’emergenza sarà
                                                           superata. Ci viene richiesto di attenerci
 a cura di   Non si parla d’altro ormai: giornali, te-     temporaneamente a misure preventive
  Daniele    levisione, social network sono letteral-      che certamente hanno impatto sul no-
 Rissetto
             mente ingolfati dai discorsi sull’epide-      stro vivere quotidiano, ma che se saran-
             mia che ci sembrava così lontana, e           no messe in atto da tutti permetteranno
             che il nostro mondo, diventato ormai un       di limitare il diffondersi del contagio, ri-
Editoriale   cortile di casa, ha reso così vicina.         durre le conseguenze negative e acce-
             Noi francescani non siamo certo esenti        lerare il ritorno alla normalità.
             dalle conseguenze del diffondersi del         Quello che dobbiamo fare in questi mo-
             Covid-19. Come tutti i cittadini, siamo       menti è evitare gli atteggiamenti egoisti-
             esposti al rischio di contrarre un’influen-   ci, e convincerci che il bene di tutti di-
             za che il nostro sistema immunitario an-      pende anche dalle nostre azioni di sin-
             cora non conosceva, e che perciò è più        goli. Per quanto possibile, sosteniamoci
             pericolosa dei soliti malanni di stagione.    a vicenda e manteniamo un’attenzione
             Come tutti i credenti recepiamo le di-        particolare per gli anziani, che rappre-
             sposizioni emanate dalle varie diocesi        sentano la categoria più esposta e più
             che, in linea coi provvedimenti governa-      fragile.
             tivi, hanno dovuto imporre pesanti limi-      Quello che non dobbiamo fare è lasciar-
             tazioni alla partecipazione dei fedeli non    ci condizionare dalla paura, dai pre-
             solo alle celebrazioni, ma anche a tutte      giudizi, dagli allarmismi. Manteniamoci
             le attività collegate alla vita di fede.      informati, ma evitiamo di passare trop-
             Quella che stiamo vivendo non è una           po tempo davanti alla TV, ultimamente
             situazione per la quale esistono già          troppo incline al sensazionalismo per
             procedure di intervento standard e col-       mantenere l’audience elevato, e meno
             laudate da mettere in atto, con tempi di      attenta all’informazione corretta.
             risoluzione noti e sicuri. Può sembrare       Agire insieme ci farà superare questa
             che chi deve prendere ora decisioni im-       prova. È Dio stesso che ci ha creati
             portanti per la nostra sicurezza e per        così: dotati di intelletto e capaci di colla-
             l’economia stia navigando a vista. Ma         borare per superare insieme le difficoltà
             chiediamoci: chi, in questa situazione,       che ci si presentano. Lui si fida di noi,
             vorrebbe avere lo “scettro del coman-         noi fidiamoci di Lui.

                                                                                                      3
"Davvero il Signore è risorto"-Lc 24,34- Fraternità Regionale del Friuli ...
noi possiamo offrire, non sono nostri, ma
                                               sono doni di Dio.
                                               Ecco qui il senso della seconda beatitu-
                                               dine, “Beato il servo che restituisce tutti i
                                               suoi beni al Signore Iddio”.
                                               La prima e fondamentale vocazione
                                               dell’uomo è essere “servo di Dio”; anche
                                               in Ammonizioni precedenti Francesco

  Ammonizione
                                               esorta alla non appropriazione dei beni
                                               che si hanno, ma di restituirli al Signore.
                                               Il servo è colui che, consapevole di non
       XVII:                                   essere proprietario di quanto ha, restitu-
                                               isce tutto al Signore. Un uomo che vive i

la compassione                                 suoi doni e i suoi beni “da servo” e non
                                               da padrone, senza farne motivo di pre-

per il prossimo
                                               stigio sugli altri, sarà “beato” perché non
                                               vivrà nell’ansia di concorrenza o affanno
                                               per ottenere riconoscimento e stima.
                                               Nel restituire questi beni vi è poi un’ul-
Beato l'uomo che offre un sostegno al          teriore specificazione: il “servo” resti-
                                                                                                       a cura di
suo prossimo per la sua fragilità, in quelle                                                          f. Stefano
                                               tuisce a Dio i suoi beni quando da                     Marzolla,
cose in cui vorrebbe essere sostenuto da       “uomo” si prende cura delle fragilità                  ofmCapp.
lui, se si trovasse in un caso simile.         degli altri, offrendo con generosità i pro-
Beato il servo che restituisce tutti i suoi    pri beni. Offrirsi ai fratelli e restituirsi a Dio,
beni al Signore Iddio, perché chi riterrà      in Francesco, si riassumono in una sola
qualche cosa per sé, nasconde dentro           parola: misericordia. Con essa infatti si             Assistenti
di sé il denaro del Signore suo Dio, e gli     dona ai “miseri” la cosa più preziosa che
sarà tolto ciò che credeva di possedere.       si ha e che dà vero sostegno alla vita: “il
                                               cuore”.
In questa Ammonizione viene descrit-           Nella seconda Lettera ai Fedeli così Fran-
ta una duplice beatitudine francescana         cesco descrive la regola d’oro:
sull’importanza del sostegno fraterno,         E colui al quale è affidata l'obbedienza
soprattutto nei momenti di fragilità.          e che è ritenuto maggiore, sia come il
Francesco si rende conto che, nella vita       minore e servo degli altri fratelli, e usi e
fraterna, ogni frate andrà incontro a que-     abbia nei confronti di ciascuno dei suoi
sta realtà che caratterizza la natura uma-     fratelli quella misericordia che vorrebbe
na e che richiama l’umanità di Gesù, Ver-      fosse usata verso di sé qualora si trovas-
bo fatto carne.                                se in un caso simile. (FF 197)
Se da una parte la “fragilità” significa       Vi è un meccanismo di sostituzione em-
debolezza, imperfezione, infermità, di-        patica che Francesco incarna nella sua
fetto, dall’altra Francesco vede un’op-        esperienza vissuta tra i poveri, come av-
portunità nell’accogliere il fratello          venne tra i lebbrosi: per fare misericor-
“per la sua fragilità” appunto, ovvero così    dia occorre entrare nella condizione
com’è, per farlo crescere.                     dei miseri, per comprendere al meglio
Il sostegno si mostra nell’offerta di sé: il   i loro bisogni. Se dovessimo riassume-
frate diventa colui che dona una spalla a      re tutto questo in uno slogan Francesco
chi è vicino e sta cadendo, che dona cioè      direbbe: “Diventa lui e àmati!”, in questo
quella forza che l’altro non ha più. Que-      si realizza il sostegno che Dio ci dà per
sta forza, e qualsiasi altro bene che tutti    aiutare l’altro.

4
"Davvero il Signore è risorto"-Lc 24,34- Fraternità Regionale del Friuli ...
Capitolo elettivo della
                     Fraternità a Portogruaro

a cura di   Sabato 30 novembre 2019 la Fraternità          proposti di collaborare, sull'esempio di
Graziella   di Portogruaro ha celebrato il Capitolo        San Francesco e Santa Chiara, affinché
  Carli
            per il rinnovo del Consiglio. I 22 fra-        la Fraternità sia sempre più viva.
            telli e sorelle presenti hanno condiviso       Gli eletti sono risultati:
            questo importante momento con la Mi-              Anna Rita Basso nuovo Ministro,
Eventi      nistra Regionale Silvana Cantiero, l'As-          Graziella Carli come Vice,
            sistente Regionale fr. Stefano Marzolla,          Emanuela Berlese con il compito di
            ofmCapp., l'Assistente della Fraternità, fr.      Maestro di formazione,
            Gianni de Rossi.                                  Rosanna Papais come segretaria,
            Uniti nel nome del Signore, abbiamo vis-          Serena Dal Mas come tesoriere.
            suto il Capitolo in armonia e serenità.        Tutti, con spirito di servizio, hanno ac-
            Dalla lettura della relazione sul passato      cettato con commozione e gioia, af-
            triennio, da parte del Ministro uscente        fidandosi alla preghiera e all'aiuto della
            Gianfranco Bittolo Bon, sono emersi bei        Fraternità.
            momenti di crescita condivisa, grazie          Continuiamo insieme a riparare la Chie-
            soprattutto alle catachesi di fr. Gianni,      sa, come il nostro Santo Francesco, co-
            sul Padre Nostro, su San Francesco,            minciando da noi stessi, vivendo i pros-
            su Maria, sull'Avvento, ecc. Ultimamen-        simi anni come dono, una grazia ricevu-
            te non sono mancate le difficoltà e le         ta per costruire relazioni tra noi e le
            sofferenze, ma con l'aiuto del Signore         altre Fraternità.
            e con la buona volontà di tutti, ci siamo      Pace e bene.

                                                                                                   5
"Davvero il Signore è risorto"-Lc 24,34- Fraternità Regionale del Friuli ...
Festa in casa
      OFS per
     Monica e
       Mauro
Domenica 8 dicembre, il Vescovo Carlo
ha un impegno coll’Unitalsi per l’apertura
del Giubileo Lauretano. Ma, prima di par-
tire per Monfalcone, si ferma nella chiesa
dei Cappuccini, a Gorizia. Entra e, mentre
percorre la navata, Raffaella, Ministra del-
la Fraternità OFS “Concetta Bertoli”, da
lontano lo vede e gli va incontro.                va a perdonare quel Dio che s’era preso            a cura di
“Dove sono i festeggiati?” le chiede,             suo fratello troppo presto, entrò. Quanto            Silvia
                                                                                                   Scialandrone
con un sorriso, il Vescovo Carlo. Li ha           pesa l’assenza che una persona lascia
visti. Sull’altare, Monica e Mauro. Emo-          nella vita di chi tanto lo amava! E il vuoto,
zionati per la celebrazione eucaristica           nel cuore, era incolmabile!
che sta per iniziare, essi si accorgono di        Fra’ Aurelio si rivolge a quella giovane          Cronache
lui solo quando è davanti a loro per be-          donna e a quell’uomo, oggi; lui, che li         francescane
nedirli. E, così com’è arrivato, così se ne       ha visti entrare, allora, lui che li ha visti
va, per predicare anche nei villaggi vicini       muovere i loro primi passi sul cammino
lasciando Monica e Mauro meravigliati e           francescano.
felici per gli auguri inaspettati. La cam-        “In tutti questi anni, raramente ho visto
panella suona. Fra’ Giorgio, superiore            due Iniziandi e Ammessi vivere lo spi-
del Convento, celebra la S. Messa con             rito di Fraternità come loro: entusiasti,
fra’ Aurelio, già Assistente spirituale della     costanti, fedeli, desiderosi di appar-
Fraternità, e fra’ Marco, Assistente Re-          tenere alla Fraternità e mettendosi a
gionale.                                          disposizione per ciò che sanno e rie-
“Al sì che Maria ha dato al progetto del          scono a fare... ho ricevuto la sorpresa di
Signore, siamo chiamati ad unire anche            vederli crescere, migliorarsi e, soprattut-
il nostro sì,” invita fra’ Aurelio, nell'omelia   to, ho visto in loro la fede germogliare su
preparata con devozione. E mentre lui             una terra solo apparentemente arida”:
parla ai fedeli, il ricordo va ad una do-         così ne parla la loro formatrice Raffael-
menica di qualche anno prima, quan-               la, attraverso fra' Aurelio che ne legge le
do, per la prima volta, proprio in questa         parole. E il desiderio va a tutti i presenti,
chiesa, entrò una giovane donna. Anche            perché si lascino prendere dal fascino
quel giorno celebrava fra’ Aurelio; ma, ad        che li spinge a dichiararsi pubblicamente
un certo punto, lei si alzò e, senza dire         per il Vangelo.
nulla, con gli occhi lucidi, uscì. Quanta         Un raggio di sole, facendosi forza tra le
vita custodiva nel piccolo spazio del suo         nuvole, entra dalle vetrate colorate ed il-
grande cuore! E, qui, nella Casa del Si-          lumina i volti di Monica e Mauro.
gnore, rimbombava troppo! E, sempre in            Tra le rughe agli angoli dei loro occhi che
questa chiesa, un uomo che non riusci-            trattengono le lacrime, e delle loro labbra

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"Davvero il Signore è risorto"-Lc 24,34- Fraternità Regionale del Friuli ...
distese in un sorriso, si vede la storia che
hanno scritto sulle pagine della loro vita.
Chi ha potuto leggerla, contempla, in
quel momento, il miracolo dell’amore a
cui hanno creduto. A monte c'è l'incon-
tro con la croce di Cristo che, all'inizio,
ti scarnifica ma poi ti riempie di dolcez-
za dell'anima e anche del corpo, che ti
dona il vero tesoro, che è il possesso del     d’Assisi, diventando per gli uomini e le
Cristo, dell'unico amico di cui ci si può      donne del nostro tempo messaggeri di
veramente sempre fidare, dell'amante           pace, di fraternità e letizia.
del nostro cuore che mai ci tradirà.           Grazie, Monica, perché, col tuo corag-
Dio ha scelto Monica e Mauro per la loro       gio e la tua determinazione, ci ricordi che
piccola cosa e ha voluto fare a loro e, per    vivere è l’infinita pazienza di ricominciare
mezzo di loro, ai fratelli, grandi cose. Ed    ogni giorno. Ti sei lasciata addomestica-
essi hanno scelto di offrire a Dio qualco-     re e hai imparato ad addomesticare: sii,
sa di ordinario che hanno trasformato in       sempre, responsabile della tua Fraternità.
qualcosa di straordinario.                     Grazie, Mauro, perché, con la tua tene-
Facendosi custode del creato, Mauro            rezza e la tua gentilezza, ci ricordi ogni
cercava il Dio della vita. E l’ha incontrato   giorno che solo se avremo il cuore di un
in una rosa. Facendosi custode di ogni         bambino, potremo entrare nel Regno di
persona che incontrava, Monica cercava         Dio. Sii sempre fedele alla Fraternità così
il Dio dell’amore. E l’ha incontrato, ascol-   come sempre hai saputo essere fedele
tando e amando ogni fratello ed ogni           alla tua Rosa.
sorella.                                       “La luce di questo giorno risplenda
Lasciandosi plasmare da Dio, hanno             ogni giorno nella vostra vita” è la frase
imparato che il perdono non libe-              che avete fatto scrivere sulla grande torta
ra il passato, ma il futuro. Perdonan-         a forma di libro ed è l’augurio che a voi
do il passato, hanno scelto di costruire       fanno le tante persone che hanno vissuto
il futuro vivendo il Vangelo di Gesù che       con voi questo importante momento del-
oggi promettono di osservare, ogni gior-       la vostra vita: mamma Rina al tuo fianco,
no della loro vita, insieme alla Regola        papà Valerio e tuo fratello Paolo in Cielo,
dell’OFS, sull’esempio di S. Francesco         che sono felici per te e fieri di te, Mau-
                                               ro; il Padre che è nei cieli, come quello di
                                               Francesco, insieme a Maria, che ha ac-
                                               cettato di essere Madre di Dio, che sono
                                               tuo Padre e tua Madre, Monica; i fratelli e
                                               le sorelle giunti da Trieste e da Udine, da
                                               Pordenone e da Gorizia, gli amici di ogni
                                               giorno e i compagni di viaggio, che insie-
                                               me a voi fanno festa; infine fra’ Jaques,
                                               che insieme a fra’ Giorgio e al Vescovo
                                               Carlo, è stato vostra guida sulle strade
                                               della Terra Santa dove avete incontrato
                                               ancor più da vicino quel Gesù in cui avete
                                               confidato quando ne avete accolto la Pa-
                                               rola, e di cui ora darete testimonianza sul-
                                               le strade di tutto il mondo annunciando il
                                               suo Vangelo ad ogni creatura.

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"Davvero il Signore è risorto"-Lc 24,34- Fraternità Regionale del Friuli ...
Incontro
        fraterno
        davanti al
        Presepe
Ci sono luoghi in cui la storia si è fermata
più a lungo. Luoghi che vengono pre-
si come simbolo e luoghi che vengono
ricordati per cose che si vorrebbero di-
menticare.
In questo sabato di gennaio a Gorizia un          È sintomatico il fatto che abbiano scelto       a cura di
grande dispiegamento di forze dell’ordine         di portare la loro testimonianza registrata,    Luciano,
                                                                                                  Fraternità
vigila su due poli opposti che a Gorizia,         segno che, anche se sono passati molti          di Gorizia
città divisa dalla storia, trovano il pretesto    anni, la ferita lasciata è ancora aperta.
per misurare le loro forze. Idealismi che         Persone che prima facevano parte dello             foto:
passano sopra la gente comune, ma che             stesso popolo, in un attimo quella linea        Luciano e
                                                                                                  Francesca
ne modificano l’esistenza.                        tracciata a penna su una carta geografica
                                                                                                   Bonavia
Sempre in questo sabato c’è un terzo              senza tener conto di niente, neppure dei
polo a Gorizia, un polo che non ha biso-          cimiteri, le ha rese antagoniste, ma que-
gno di forze di polizia, e che al contrario       sta è già la storia dei libri.
degli altri due è silenzioso e invisibile. È il   La storia, quella fatta dalle persone, e        Speciale
polo della gente comune che indipen-              vista con gli occhi dei bambini di allora,
dentemente dalla nazionalità lavora per           racconta di paure e di fughe: il trovarsi im-
un futuro migliore. È sotto questa luce           provvisamente senza casa, lontani po-
che l’incontro fraterno davanti al presepe        che centinaia di metri dai propri cari,
delle Fraternità di Gorizia e Nova Gorica         ma non potersi incontrare; le privazioni
prende corpo.                                     di un paese che nel giro di poco si è trova-
Quest’anno è la Fraternità di Gorizia a           to senza niente o quasi; le passeggiate
organizzare l’incontro che si svolge nella        domenicali lungo il confine, per avere
chiesa dei Cappuccini ed il tema è pro-           l’occasione di vedere da lontano un
prio il confine: questa linea tracciata a         proprio caro, il tutto sotto lo sguardo at-
tavolino su una terra che troppo spesso           tento di guardie armate pronte a sparare;
è stata contesa, e il parallelo con un’altra      l’affidare le notizie a qualcuno in possesso
terra che ancora non trova pace e che è           del permesso agricolo per veicolarle oltre
la Terra Santa.                                   la linea; e successivamente l’umiliazione
L’incontro si apre con i ricordi, che diven-      dei controlli severissimi ai confini.
tano testimonianze, di due decani delle           Sono le storie raccontate da Giulia,
nostre Fraternità. Da una parte Giulia            Marjan e Lojze (questi ultimi con la voce
che, in un video, legge su dei fogli scritti      di Valentina) ma che molte nostre famiglie
a penna i suoi ricordi del confine e nell’al-     hanno vissuto in prima persona e molti di
tro Valentina che legge i ricordi di suo          noi più giovani hanno sentito raccontare
marito Marjan e dell’amico Lojze. Tutti e         dai propri cari.
tre hanno visto lo stesso confine ma da           Storie diverse ma sempre uguali, indipen-
parti opposte.                                    dentemente da dove le si guarda.

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"Davvero il Signore è risorto"-Lc 24,34- Fraternità Regionale del Friuli ...
distanza che ci divide sarà sempre gran-
                                                de e la nostra libertà sarà sempre limitata.
                                                L’incontro prosegue con la consegna di
                                                alcuni piccoli segni da parte di Riccardo
                                                Friede a chi ha portato la propria testimo-
                                                nianza in questa serata. Riccardo è un
                                                rappresentante dell’associazione che si
                                                occupa di sostenere il Caritas Baby Ho-
                                                spital in Italia. Segue la Santa Messa pre-
E poi la demagogia e la strumentaliz-           sieduta dell’Arcivescovo Carlo e allietata
zazione, anche non esplicite, che giorno        dai canti della corale Fogolâr di Corno di
dopo giorno, ripetendo insistentemente          Rosazzo. Successivamente un momen-
le stesse cose, insinua nell’animo delle        to conviviale necessario a scaldare un
persone i dubbi. Dubbi che prima sono           po’ i cuori, per rinsaldare i rapporti tra
lievi, poi sempre più forti e piano piano il    le persone e scambiarsi testimonianze
muro che prima divideva solo fisicamente        che sono di tutti.
un popolo inizia a crescere all’interno         Scende la sera su Gorizia e la quiete del-
delle persone dividendole definitiva-           la notte ci porta un po’ di riposo. Ora
mente. Il mondo finisce con il muro.            siamo come la terra dove è appena
E si sa: quello che non si conosce fa pau-      passato l’aratro. È sconvolta, ma è
ra, specie se così è dipinto. Dopo anni si      pronta ad accogliere un nuovo seme.
è riusciti ad abbattere il muro fisico,         Un seme che le persone di buona volon-
ma molto rimane ancora da fare per              tà possono coltivare giorno dopo gior-
abbattere questo muro mentale che è             no, nella speranza che diventi una pianta
sorto con lui.                                  con molti frutti.
Il parallelo con la testimonianza di suor       Mi perdoneranno i fratelli sloveni e suor
Donatella è calzante. Genti divise, non         Donatella se non ho esposto meglio la loro
solo fisicamente ma soprattutto nella           parte di storia, ma non sono un giornalista
mente delle persone. L’impegno profuso          e questa serata così intensa ha toccato
da molte persone di buon cuore che of-          punti del mio animo che erano assopiti
frono il loro servizio per esempio nel Cari-    ma che è bastato poco per risvegliare e
tas Baby Hospital a volte è vanificato da       riportare la mente ai racconti della nonna
questo muro. Gli sguardi dei bambini del-       e alle gite “in Yugo” per trovare i parenti.
le foto portate da suor Donatella dicono        Ringrazio tutti per il grande lavoro svolto e
più di mille parole e sono gli stessi occhi     per l’impegno alla riuscita di questo avve-
che abbiamo visto durante la lettura delle      nimento. Un ringraziamento particolare a
testimonianze dei nostri fratelli in regione.   chi ha portato la sua testimonianza.
È terribile sapere che un muro può im-
pedire di recarsi in un luogo di culto che
dovrebbe essere libero per tutti. La fede
non ha cittadinanza, eppure alle volte
non è sufficiente. Come ci ha ribadito
suor Donatella, la preghiera è l’arma
più potente che abbiamo. Soprattutto
per abbattere questo muro che si è
creato all’interno della nostra testa e ci
impedisce di essere liberi. Se non riuscia-
mo ad abbattere questo muro interiore,
a poco servirà abbattere quello fisico. La

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"Davvero il Signore è risorto"-Lc 24,34- Fraternità Regionale del Friuli ...
“Il Signore
                                              tavola! Era bello preparare tutti insieme
                                              da mangiare, anche questo è fraternità!
                                              Ogni sera avevamo un’attività diversa da
       mi donò                                svolgere: dalla condivisione della nostra
                                              estate all'incontro sul radicalismo fran-

     dei fratelli”                            cescano, dal protagonismo francescano
                                              allo Shemà e altri momenti di condivisio-

        (FF 116)                              ne insieme anche alla fraternità di Rovi-
                                              go. L'ultima sera invece abbiamo fatto
                                              una cena con i nostri genitori, per per-
                                              mettere anche a loro di conoscere la no-
                                              stra Fraternità, per conoscersi a vicenda
                                              e per portare la fraternità anche nelle no-
                                              stre famiglie, per vivere la vita francesca-
                                              na anche nella nostra quotidianità”.
                                                                        Michelle, 21 anni
                                                              (Studentessa universitaria)

                                              Mattia racconta: “Personalmente ero un
                                              po’ scettico sulla buona riuscita di que-
                                              sta proposta, fatta durante l’estate da
                                              parte del nostro Consiglio locale: ci sono
                                              state poche adesioni da parte dei fratelli,
                                              dovute al fatto che ognuno aveva impe-
                                              gni di lavoro o di studio anche lontani dal
                                              convento. Io ho dato subito la mia dispo-
Il convento dei frati cappuccini di Lendi-    nibilità nel vivere questa nuova esperien-      a cura della
nara, nella settimana dal 1 al 7 settem-      za “in casa”, perché è la prima volta che        Fraternità
bre, ha ospitato una decina di giovani        riusciamo ad avere il permesso di con-
della PGV.FRA di Lendinara permetten-         dividere gli spazi del convento, insie-
do loro di vivere una ricca esperienza di     me ai frati. Dal momento in cui sono                Vita
“settimana fraterna”.                         arrivato in convento, domenica sera, ho        di fraternità
Michelle ci racconta che “l'esperienza        trovato il nostro frate Assistente insieme
è stata qualcosa di diverso dal solito.       a due miei fratelli che mi hanno accolto
Un'esperienza di convivenza e condi-          ed insieme abbiamo organizzato gli spa-
visione fraterna che ci ha permesso di        zi della cucina per i momenti conviviali.
avvicinarci di più a Dio. Pur mantenendo      Abbiamo preparato anche un cartello-
i nostri impegni personali come lo stu-       ne sul quale ognuno di noi segnava la
dio, il lavoro, lo sport, ci ha permesso      propria presenza per il pranzo, la cena,
di prendere sempre più confidenza con         l’attività fraterna del dopo cena, più i due
i ritmi di una giornata-tipo in convento,     momenti fissi della giornata: lodi e ve-
scandita dalle Lodi della mattina, i Vespri   spri. Per la notte ogni fratello aveva una
della sera e dalla Compieta prima di an-      stanza singola in cui riposare o studiare,
dare a dormire. Quindi è stata anche una      avendo l’accortezza di tenere un clima
settimana di preghiera. I momenti in cui      di silenzio in modo da poter rispettare la
stavamo più insieme erano sicuramente         zona di clausura in cui dormivano anche
i pranzi e le cene; infatti, proprio come     i frati.
in una famiglia, il momento di parlarsi       Durante la giornata, ogni mattina ci tro-
e di condividere la giornata è proprio a      vavamo in cappellina San Damiano per

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le lodi delle 7.30, dopodiché andavamo          di Lendinara è iniziata qualche mese fa
a fare colazione insieme presso la nostra       e questa è stata la mia prima settimana
cucina che era un po’ anche il luogo di         fraterna.
ritrovo della giornata. Dopo colazione          Di questa settimana ho apprezzato in
c’era chi andava a studiare o a lavorare.       modo particolare i momenti di incon-
Io quella settimana lavoravo di pome-           tro e condivisione, come la prima sera
riggio, pertanto in due mattine ho colto        durante la quale ci siamo raccontati le
l’occasione per andare a fare la spesa          rispettive esperienze estive. Abbiamo
per la settimana e per svolgere le mie          avuto anche l'occasione di vivere un mo-
commissioni.                                    mento di Shemá su un passo del Vange-
La cosa più bella nel vivere la settimana       lo di Luca, è stato un intenso momento
fraterna è stata quella di tornare in frater-   di preghiera e di meditazione per impe-
nità dopo il turno di lavoro e trovare i fra-   gnarci a provare a passare dal Vangelo
telli e sorelle che ti accoglievano sempre      alla vita e dalla vita al Vangelo. Un altro
con il sorriso, che ti chiedevano com’era       momento di riflessione ci è stato offer-
andata la giornata ma, soprattutto, che         to da fra Giovanni, frate del convento di
ti lasciavano da parte qualcosa per la          Lendinara, con cui abbiamo vissuto un
cena. A causa del mio lavoro, non sono          incontro di catechesi sul brano del Van-
riuscito a vivere in pieno le attività che      gelo di Marco in cui Gesù dice a un sor-
sono state fatte dopo cena, ma ho potu-         domuto: "Effatá!", "Apriti!". È stata un'im-
to vedere come si è arricchita la nostra        portante occasione per interrogarci
fraternità nell’arco della settimana.           sull'autenticità delle nostre relazioni,
I primi due giorni eravamo proprio po-          per riflettere su come ci comportiamo
chi, nei giorni seguenti alcuni fratelli si     di fronte a Gesù, che a ognuno di noi
sono aggiunti alla nostra convivenza,           dice "Apriti!" e capire quali sono le nostre
anche solo per uno o due giorni, per            chiusure e le nostre paure che ci blocca-
un pasto insieme o per un saluto. La            no nelle nostre relazioni.
partecipazione di tutti coloro che hanno        Per me la settimana fraterna è stata una
vissuto anche solo una parte di questa          settimana di studio, preghiera e di-
esperienza fraterna penso sia un segno          vertimento, ma soprattutto una setti-
di grande appartenenza ad un gruppo             mana in cui rendermi conto che le espe-
in cui ognuno si arricchisce nel proprio        rienze di tutti i giorni, se vissute insieme,
cammino di fede.                                acquistano un gusto diverso e più sa-
Mi è piaciuta molto anche l’idea di invi-       porito”.
tare una sera i nostri genitori per una                                      Alberto, 21 anni
cena insieme, mostrando un po’ quello                                              (studente)
che è la nostra fraternità. Personalmente
questa settimana fraterna mi ha stupito in
positivo: è andata meglio di quanto pen-
sassi e mi ha aiutato a spendermi di più
per gli altri, conoscendo meglio i miei fra-
telli e condividendo con loro tante piccole
cose, anche magari le più banali. Sicura-
mente è un’esperienza da rifare”.
                             Mattia, 29 anni
                                   (operaio)

Alberto racconta: “La mia esperienza
nella Fraternità dei giovani francescani

                                                                                          11
do sabato del mese presso la Sacrestia
                                                del Duomo, è accompagnato da alcuni
                                                anni da frate Giovanni Battista Ronconi
                                                o.f.m., del Convento di Gemona (UD). Le

    L'OFS
                                                tematiche riguardano momenti di attuali-
                                                tà, letti in un’ottica francescana.
                                                Dal 16 Febbraio 2014, la nostra Fraterni-
a San Daniele                                   tà è intitolata al Servo di Dio Giovan-
                                                ni Palatucci, ultimo Questore di Fiume.
                                                Sebbene non fosse un francescano,
                                                crebbe in una famiglia profondamente
                                                cattolica che diede alla Chiesa due fra-
                                                ti ed un sacerdote. Tutti e tre futuri Ve-
                                                scovi. Venne riconosciuto Giusto tra le
                                                Nazioni e gli venne conferita la Medaglia
L’OFS è presente a San Daniele da circa         d’oro al valor civile alla memoria, per la           a cura di
50 anni.                                        sua attività clandestina nel salvare mi-            Carlo Zardi,
                                                                                                     Ministro
Fu il compianto dott. Ciriano Schiavi           gliaia di ebrei, ed altri atti di eroismo in
a dar vita al “primo nucleo di terziari”:       aiuto al prossimo. Ed è in particolare dal-
un momento di preghiera e spiritualità in       lo zio Mons. Giuseppe Maria Palatucci
continuità con lo spirito di S. Francesco;      ofm conv., che in lui riconosce il “padre               Vita
ed è grazie al fratello Silvano Tabacco         spirituale” il quale per tutta la sua breve        di fraternità
che a tutt’oggi si perpetua il momento          vita sarà esempio virtuoso dell’essere
d’incontro tra laici che ascoltano la ca-       “povero tra i poveri” .
techesi di un frate assistente spirituale.      La Fraternità che conta anche alcuni
Non è mai mancata in tutti questi anni, la      “simpatizzanti” il prossimo anno ha mes-
presenza di tale figura.                        so in programma due momenti parti-
Ma chi siamo, cosa facciamo? Siamo              colari:
oramai pochi laici professi che, presenti       - il primo, il 10 febbraio, la celebrazione
prima come T.O.R. (Terzo Ordine Fran-              del “Transito” di Giovanni Palatucci,
cescano) in seguito, nel Dicembre 2000,            a 75 anni dalla sua morte. Riconosciu-
Ordine Francescano Secolare, nel ri-               to Martire da S. Giovanni Paolo II, fu
spetto della Regola siamo “Chiamati a              gettato ancora vivo in una fossa co-
collaborare alla costruzione della Chiesa          mune nel campo di concentramento di
come sacramento di salvezza per tut-               Dachau.
ti gli uomini e resi per il Battesimo e la      - Il secondo, sempre a febbraio, parte-
Professione «testimoni e strumenti della           cipare con gioia al compleanno del-
sua missione», i francescani secolari an-          la sorella Folia Macor. Cento anni! In
nunziano Cristo con la vita e la parola.           lei sono ancora vivi e lucidi i ricordi della
Il loro apostolato preferenziale è la testi-       Fraternità e della Comunità Cristiana lo-
monianza personale nell’ambiente in cui            cale, dei sacerdoti che si sono susse-
vivono e il servizio all’edificazione del Re-      guiti e dei confratelli e consorelle che
gno di Dio nelle realtà terrestri.”                hanno terminato la loro vita terrena.
L’attualità della Regola si richiama alla       Ultimamente è in programma, con la col-
vita odierna ad ampio raggio: dall’ecolo-       laborazione di vari Comuni e Istituzioni,
gia all’accoglienza verso l’altro, vedendo      la creazione del “Cammino di S. An-
in quest’ultimo più una risorsa che una         tonio di Padova” che, partendo da Ge-
minaccia.                                       mona - Comune capofila - raggiungerà
L’incontro mensile, di norma il secon-          Messina. Un lavoro impegnativo che

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coinvolgerà l’OFS a livello nazionale e i      locale, l'opportunità di avere tutte le in-
vari Comuni tappe del medesimo cam-            formazioni, bibliografie e quanto possa
mino, a ricordo degli 800 anni dell'arri-      interessare il mondo francescano, non
vo in Italia del Santo di Padova (1221 –       manca affatto!
2021).                                         Conosciamo la crisi che coinvolge an-
Analoghe iniziative a livello regionale ci     che l'associazionismo cattolico, nella
hanno visto partecipare:                       mancanza di adesioni giovanili.
Le camminate, "Passi Francescani"              L'Arcivescovo di Udine ha messo a di-
non impegnative, dove condividere con          sposizione una Scuola di Formazione
i partecipanti momenti di preghiera. Un        Politica, anche noi possiamo fare altret-
modesto pellegrinaggio per corroborare         tanto. Invitiamo pertanto i giovani e
il fisico e lo spirito, la prima ad ottobre,   non solo, a conoscerci.
da Barbana-Grado-Aquileia, colla parte-        Ci stimolano inoltre iniziative come le
cipazione di una ventina di persone, la        marce per la Pace verso Assisi: si
seconda a dicembre, verso la Madonna           puo' fare altrettanto in Fraternità, cam-
di Castelmonte. Seguiranno altre che           minando assieme affinché sia presente
avranno come meta finale, sempre un            nella nostra Comunità quello spirito fran-
Santuario.                                     cescano che spinse quel giovane figlio
Il Palio Francescano di Cividale (UD),         di commercianti, ad abbracciare “sorella
che è iniziato quest’anno con ottimi ri-       povertà”, per capire quanto quell’aiuto
sultati di presenza e partecipazione agli      al Prossimo diventi un aiuto a se stessi,
incontri con invitati internazionali.          dando e ricevendo uno spirito nuovo, un
E noi, pochi ma generosi, abbiamo ini-         cuore nuovo.
ziato ad allargare i nostri incontri alla      Concludo ringraziando il Parroco per l’o-
Fraternità di Gemona del Friuli, nell'ot-      spitalità concessaci e...
tica delle "collaborazioni foraniali". A
breve verificheremo anche l'opportunità        Con un sorriso, un abbraccio e un saluto
di rivolgerci alla Fraternità di Valeriano.    francescano, l’augurio di Buona Pasqua
La nostra porta è sempre aperta, seb-
bene non disponiamo fisicamente di un          Che il Signore vi dia Pace!

                                                                                       13
Eccessi!

A che cosa pensava, San Francesco,                re il cuore. Lo ha detto un altro grande       a cura di
parlando di peccati? Stando alle bio-             convertito, Sant’Agostino: "Ci hai fatti per    Antonio
                                                                                                 Bortoloso
grafie, ciascuna delle quali ha un suo ta-        te, o Signore, e il nostro cuore è inquieto
glio, non è facile determinarlo. Un effica-       finché non riposa in te" (Confess. 1,1).
ce ritratto del suo modo di vivere si trova                             VISITA PASTORALE
nella Leggenda dei tre compagni, dove                   DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI
si legge: "Francesco era tanto più allegro                      AD ASSISI IN OCCASIONE            Stralci
e generoso, dedito ai giochi e ai canti,                      DELL’OTTAVO CENTENARIO             dal Web
girovagava per la città di Assisi giorno e                           DELLA CONVERSIONE
notte con amici del suo stampo, tanto                                  DI SAN FRANCESCO
generoso nello spendere da dissipare in                        INCONTRO CON I GIOVANI
pranzi e altre cose tutto quello che po-
teva avere o guadagnare" (3 Comp 1,2:             Per vivere abbiamo bisogno di eccessi.
FF 1396).                                         Nessuno può ardere per una vita tutta
Di quanti ragazzi anche ai nostri gior-           soppesata, tutta controllata, tutta piani-
ni non si potrebbe dire qualcosa di               ficata. Meno che mai un giovane. Rien-
simile? Oggi poi c’è la possibilità di an-        trare tardi la notte, stare con gli amici ad
dare a divertirsi ben oltre la propria città.     oltranza, ingarbugliare legami e affetti:
Le iniziative di svago durante i week-end         atteggiamenti che dicono un desiderio
raccolgono tanti giovani. Si può "girova-         di divorare l’esistenza.
gare" anche virtualmente "navigando" in           A loro vorrei dire che il Vangelo che ab-
internet, cercando informazioni o contat-         biamo cercato di consegnare loro è uno
ti di ogni tipo. Purtroppo non mancano            di questi eccessi. Sì, la proposta di
– ed anzi sono tanti, troppi! – i giovani         Gesù è esagerata, lo dobbiamo dire a
che cercano paesaggi mentali tanto fa-            questi ragazzi! Il Vangelo è fatto per chi
tui quanto distruttivi nei paradisi artificiali   vuole rischiare, per chi vuole metterci
della droga. Come negare che sono molti           passione, per chi non ha paura di cadere
i ragazzi, e non ragazzi, tentati di seguire      e rialzarsi. Soprattutto, il Vangelo è fatto
da vicino la vita del giovane Francesco,          per chi accetta la sfida di vedere dilata-
prima della sua conversione? Sotto quel           to il proprio cuore, oltre ogni ragionevole
modo di vivere c’era il desiderio di felicità     misura.
che abita ogni cuore umano. Ma poteva             Siate perfetti come è perfetto il Padre
quella vita dare la gioia vera? Francesco         vostro celeste. (Matteo 5,48)
certo non la trovò. Voi stessi, cari gio-                            Brano tratto dall’Omelia
vani, potete fare questa verifica a partire                 di DON MATTEO CASAROTTO
dalla vostra esperienza. La verità è che                           "Eccessi che fanno bene"
le cose finite possono dare barlumi
di gioia, ma solo l’Infinito può riempi-          Pace e Bene.

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Fraternità di Motta di Livenza - (TV)
                                                           a cura della Fraternità

                       MARIA EUGENIA ASTOLFO
                       n. 04.10.1934 - m. 01.01.2020
                                            “La pura santa semplicità confonde ogni sapienza di questo mondo e la
Fraternità del cielo
                                            sapienza della carne. La santa povertà confonde la cupidigia”.
                                            (Cfr. Salute alle Virtù FF. 258)

                                          Il primo giorno del 2020 abbiamo consegnato a Dio Padre la sorella
                                          Maria Astolfo.
                                          Carissima Maria, te ne sei andata quasi improvvisamente.
                                          Il tuo cammino francescano è iniziato da adolescente, quando hai fatto
                                          la promessa di vita evangelica, il 18 Aprile 1949, a soli 15 anni. La tua
                                          fedeltà all’Ordine Francescano Secolare ti ha accompagnato per ben 70
                       anni fino a quando hai concluso la tua vita terrena.

                       Problemi di salute non mancavano, ma sapevi essere sempre positiva anche dopo la morte
                       del marito, quando hai dovuto abituarti a vivere da sola.
                       Frequentavi immancabilmente gli incontri fraterni, sempre felice ed entusiasta di vederci e poi
                       ci raccontavi delle tue meravigliose figlie e dei tuoi adorati nipoti.
                       Tu eri molto, molto assidua nel partecipare alla S. Messa quotidiana nel nostro bel Santuario
                       Madonna dei Miracoli. Arrivavi con la tua bicicletta, con la pioggia o il vento, con il caldo o il
                       freddo, sempre con il sorriso sulle labbra e una cordialità famigliare e sincera con tutti quelli
                       che incontravi.

                       Veramente questo rimarrà un bel ricordo e una bella testimonianza di te per la serenità e
                       l’ottimismo che sapevi dimostrare. Siamo sicuri che da lassù intercedi, ci sorridi e ci proteggi.

                       Grazie sorella Maria!

                                                                                                                     15
Ricordi FVG
by Francesca e Luciano
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