DATI di SETTORE dell'INDUSTRIA ELETTROTECNICA - ed ELETTRONICA ITALIANA 2015
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DATI di SETTORE dell’INDUSTRIA ELETTROTECNICA ed ELETTRONICA ITALIANA 2015
INDICE 1 ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA E SCENARIO ECONOMICO • Crescita globale a più velocità nel 2015 pag. 4 • Primo segno positivo per l’economia italiana nel 2015, ma la ripresa resta lenta pag. 6 • Un graduale recupero per i settori ANIE nel 2015 pag. 10 • L’export in crescita, ma con un andamento meno dinamico delle attese pag. 12 • Alcuni segnali di recupero nel mercato interno, ma il divario con il periodo pre-crisi resta ampio pag. 16 • Forze contrastanti guidano l’evoluzione dei settori ANIE nel 2016 pag. 20 • Focus Piccole e Medie Imprese (PMI) pag. 24 • Focus Impiantistica Industriale pag. 27 • Dati economici di riepilogo pag. 33 2 Le tecnologie di ANIE • Classificazione prodotti pag. 40 • Produzione energia pag. 42 • Trasmissione energia pag. 44 • Distribuzione energia pag. 46 • Energie Rinnovabili pag. 48 • Trasporti ferroviari ed elettrificati pag. 50 • Ascensori e Scale mobili pag. 52 • Illuminazione pag. 54 • Cavi pag. 56 • Componenti e Sistemi per impianti pag. 58 • Apparecchi domestici e professionali pag. 60 • Componenti elettronici pag. 62 • Automazione industriale manifatturiera e di processo pag. 64 • Sicurezza e Automazione edifici pag. 66 L’analisi contenuta all’interno del presente Rapporto è stata curata dal Servizio Studi Economici di ANIE sulla base dei dati disponibili al 5 giugno 2016. I dati contenuti nel Rapporto si riferiscono ai settori ANIE nel loro complesso e non alle sole imprese associate alla Federazione. 2
1 Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico
Crescita globale a più velocità nel 2015 Nel 2015 lo scenario macroeconomico internazionale è stato dominato da forze contrastanti fra crisi e ripresa e, più in generale, l’economia mondiale ha mostrato un ritmo di crescita inferiore alle attese. Questa tendenza è testimoniata dal brusco ridimensionamento degli scambi globali che hanno risentito delle minori potenzialità espresse da alcuni mercati. Fra le maggiori incognite che hanno caratterizzato lo scenario occupa un ruolo centrale il rallentamento delle Economie emergenti. Nell’ultimo quinquennio questo gruppo di Paesi ha fornito un contributo significativo allo sviluppo mondiale, arrivando a originare oltre la metà del PIL globale e bilanciando le difficoltà mostrate dai principali mercati tradizionali. La crescita della domanda interna nelle Economie emergenti ha rappresentato negli anni più recenti un importante driver di sviluppo a livello globale che si è riflesso altresì sulle strategie di internazionalizzazione delle imprese manifatturiere italiane. Nel 2015 il risultato complessivo per i Paesi emergenti è frutto di andamenti differenziati. Pesa soprattutto il minore potenziale espresso dall’economia cinese che sta vivendo una delicata fase di transizione da Paese esportatore di manufatti a economia basata sui consumi interni e sui servizi. La minore domanda di materie prime espressa dal mercato cinese ha avuto effetti negativi anche sulla crescita di alcuni Paesi esportatori di commodity, in particolare nell’area dell’America Latina. In corso d’anno non ha mostrato un’inversione di tendenza l’economia russa, risentendo delle tensioni valutarie e del perdurante clima di incertezza, mentre hanno continuato a esprimere un rilevante potenziale nuovi protagonisti della crescita nei diversi continenti, dall’Africa Subsahariana all’Asia emergente. Il mutato contesto geopolitico ha riportato in corso d’anno alla ribalta internazionale mercati che nel passato erano stati caratterizzati da un lungo isolazionismo, come Iran e Cuba. Guardando alle Economie avanzate, nel corso del 2015 per la prima volta dall’inizio dalla crisi hanno mostrato in aggregato un profilo di crescita più dinamico. Si è riflessa su questo risultato soprattutto la ripresa statunitense, che continua a beneficiare del positivo sostegno della domanda interna, mentre nell’area europea è proseguito il graduale percorso di uscita dalla crisi, pur mantenendosi ritmi di recupero non omogenei fra i diversi Paesi. Il cambio di passo nello scenario internazionale ha cominciato a riflettersi anche sulla domanda rivolta all’industria italiana che ha visto nell’ultimo trimestre del 2015 indebolirsi le esportazioni rivolte ai mercati non tradizionali. Fra i principali fattori che nell’ultimo anno hanno contribuito a delineare il contesto di riferimento ha assunto un ruolo centrale anche la debolezza delle quotazioni petrolifere, elemento che da un lato impatta sulla redditività dei Paesi esportatori e dall’altro favorisce il potere d’acquisto dei consumatori nei mercati di importazione. Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 4
L’evoLuzione deL Prodotto interno Lordo mondiaLe 5,0 variazioni % annue 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 2014 2015 2016* 2017* Mondo Economie avanzate Economie emergenti *dato previsionale Fonte: IMF World Economic Outlook, April 2016 L’evoLuzione deL CommerCio mondiaLe variazioni % annue da dati in volume 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0 VMA 2010-2014 2015 2016* 2017* *dato previsionale Fonte: IMF World Economic Outlook, April 2016 Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 5
L’evoLuzione deL Prodotto interno Lordo neLL’area euro variazioni % annue 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 2014 2015 2016* 2017* Fonte: IMF World Economic Outlook, April 2016 Primo segno positivo per l’economia italiana nel 2015, ma la ripresa resta lenta Dopo un quinquennio molto critico e caratterizzato da una doppia recessione, nel 2015 l’economia italiana ha mostrato una prima inversione di tendenza, segnando un recupero del PIL pari allo 0,8 per cento. Inglobando questa tendenza la distanza rispetto ai livelli pre-crisi resta comunque vicina al 10 per cento. Dopo le forti perdite subite nel triennio precedente, nel corso del 2015 le prime moderate indicazioni positive hanno interessato due importanti componenti della domanda interna - investimenti totali e consumi privati - che rappresentano driver fondamentali a sostegno della ripresa. Nel 2015 i consumi in Italia hanno registrato un incremento di poco superiore allo 0,5 per cento annuo, beneficiando soprattutto delle migliori condizioni reddituali date dalla riduzione dei costi energetici e degli oneri finanziari. In particolare, è la componente relativa all’acquisto dei beni durevoli ad aver sostenuto questa dinamica. Gli investimenti hanno evidenziato un analogo andamento, grazie soprattutto alla brillante crescita dei Mezzi di Trasporto. E’ questo il primo dato di segno positivo per gli investimenti dopo ben sette anni di calo continuativo che ne hanno drasticamente ridotto il potenziale competitivo. Restano, invece, ancora sostanzialmente deboli gli investimenti nel mercato edile. In conseguenza di queste moderate tendenze positive, per la prima volta dall’inizio della crisi, la domanda interna ha fornito sostegno al recupero del manifatturiero Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 6
nazionale. Con riferimento alla domanda estera, pur in un contesto internazionale in rallentamento, guardando al 2015 nel complesso si è registrato un incremento vicino al 4,0 per cento annuo. Più in generale, occorre rilevare che la risalita del PIL italiano è stata meno vivace delle previsioni, mostrando nella seconda parte del 2015 un ritmo più contenuto. Il contesto macroeconomico si conferma pertanto ancora incerto e sono presenti incognite sull’effettiva accelerazione della ripresa italiana nel corso del 2016. L’evoLuzione deLL’eConomia itaLiana neL 2015 variazioni % trimestrali sul trimestre precedente, valori concatenati 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 0,0 I trimestre 2015 II trimestre 2015 III trimestre 2015 IV trimestre 2015 Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT Nel 2015 l’evoluzione dell’industria manifatturiera italiana ha beneficiato sia dei primi segnali di recupero della domanda interna sia della sostanziale tenuta - almeno fino al terzo trimestre dell’anno - delle vendite estere. Guardando in specifico al mercato interno, hanno in generale mostrato un maggiore dinamismo i settori legati alle dinamiche di consumo di beni durevoli. Fra questi si annovera l’Automotive dove, dopo molti anni negativi, la crescita delle immatricolazioni in Italia e nell’area europea è stata legata a meccanismi di sostituzione non più prorogabili. Segnali positivi hanno caratterizzato anche l’industria Alimentare, che ha risentito del primo recupero dei consumi privati nel territorio nazionale, e l’industria Farmaceutica grazie all’effetto trainante dell’export. Si sono mantenute forti difficoltà per i comparti legati alla fornitura di commodity, penalizzati dalla dinamica internazionale dei prezzi. Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 7
In particolare, indicazioni di sofferenza hanno riguardato il settore siderurgico che ha risentito altresì delle elevate pressioni competitive. In linea con le tendenze espresse nell’ultimo quinquennio, il canale estero ha svolto un ruolo centrale a sostegno della crescita dei comparti del manifatturiero italiano più avanzati ed integrati nelle filiere globali. Il miglioramento del contesto macroeconomico nel tradizionale mercato europeo ha fornito un positivo contributo a questa tendenza. Il brusco deterioramento dello scenario internazionale ha invece impattato negativamente sulla performance esportativa dell’industria manifatturiera italiana nella seconda metà del 2015, portando a un rallentamento del ritmo di crescita delle vendite estere evidente già negli ultimi mesi dell’anno. L’effetto di cambio sui mercati extra UE ha potuto compensare solo in parte queste tendenze. Il minore potenziale espresso da importanti Economie emergenti ed esportatrici di materie prime rappresenta una rilevante incognita sull’evoluzione dell’export italiano anche nell’anno in corso. Nonostante le dinamiche positive mostrate nel complesso dal manifatturiero italiano nel 2015 restano rilevanti i divari da colmare in termini sia di capacità produttiva sia di redditività. In particolare, si conferma un’elevata polarizzazione dei risultati fra imprese operanti in uno stesso settore, elemento che sta caratterizzando l’industria italiana dall’inizio della crisi. evoLuzione deL fatturato interno neLL’industria manifatturiera itaLiana indice 2010=100, variazioni % su base annua 1,0 0,0 -1,0 -2,0 -3,0 -4,0 -5,0 -6,0 -7,0 -8,0 2012 2013 2014 2015 Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 8
Le esPortazioni neLL’industria manifatturiera itaLiana variazioni % su base annua, da dati in valore I SEMESTRE 2015 II SEMESTRE 2015 ANNO 2015 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 5,0 Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT iL merCato internazionaLe deLLe Commodity indice base 2000=100 600,0 Rame 500,0 Piombo 400,0 Alluminio 300,0 Petrolio greggio 200,0 100,0 0,0 gen-00 gen-01 gen-02 gen-03 gen-04 gen-05 gen-06 gen-07 gen-08 gen-09 gen-10 gen-11 gen-12 gen-13 gen-14 gen-15 gen-16 Fonte: elaborazioni ANIE su dati LME Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 9
un graduale recupero per i settori anie nel 2015 In questo contesto nel corso del 2015 l’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana rappresentata da ANIE - espressione di un volume d’affari aggregato pari a 54 miliardi di euro - ha proseguito il graduale recupero delle perdite subite dalla crisi, evidenziando una crescita annua del fatturato totale pari al 5,8 per cento (-5,7 per cento l’analoga variazione nel 2014). Nel quadriennio precedente il settore aveva mantenuto un profilo di sostanziale debolezza, mostrando un calo medio annuo del fatturato totale vicino all’1,5 per cento. Il risultato conseguito nel 2015 non consente ancora di affermare che la crisi sia ormai conclusa e, pertanto, il percorso di recupero resta ancora in salita. Nel corso del 2015 alcune forze favorevoli hanno sostenuto le tendenze registrate dall’Elettrotecnica e dall’Elettronica italiane che hanno risentito, dopo una fase di profonda debolezza, di una prima riattivazione della domanda nel mercato interno e della tenuta delle vendite estere. Questo andamento deve molto alla capacità delle imprese di intercettare potenzialità di crescita nei settori più dinamici, grazie ad innovazione tecnologica e customizzazione dell’offerta. Guardando al mercato interno dei settori ANIE, dopo una fase di profonda sofferenza, nel 2015 per la prima volta nell’ultimo quinquennio sono emersi alcuni segnali positivi che hanno beneficiato soprattutto del lieve rimbalzo degli investimenti totali e, in particolare, della componente relativa ai Mezzi di Trasporto. Nonostante queste tendenze di breve periodo, le potenzialità espresse dalla domanda interna restano significativamente inferiori al periodo pre-crisi. Con riferimento ai mercati esteri, in un quadro internazionale quanto mai instabile, nel 2015 le imprese hanno saputo cogliere opportunità di crescita in mercati diversificati e diffusi nei diversi continenti. Il contesto “new normal” che ormai definisce lo scenario internazionale si caratterizza per rapidi cambiamenti nei fondamentali economici di un’area geografica e per un potenziale di crescita strutturalmente inferiore al passato. Crescono pertanto per gli operatori i rischi legati all’operatività aziendale nei mercati esteri e alla definizione dei Paesi target verso cui orientare le strategie di internazionalizzazione. Le teCnoLogie anie neL 2015 54 miliardi di euro, distribuzione % del fatturato aggregato per comparti a onic ttr 4,0% 3,2% 4,4% Produzione energia Ele 7,7% Trasmissione energia 5,5% Distribuzione energia 7,3% 6,8% Energie Rinnovabili Trasporti ferroviari ed elettrificati 7,5% Ascensori e Scale mobili Illuminazione 4,2% Cavi 28,2% Componenti e Sistemi per impianti 7,8% Apparecchi domestici e professionali ca 5,2% Componenti elettronici ni 8,2% t ec Automazione industriale manifatturiera e di processo tt ro Ele Sicurezza e Automazione edifici Fonte: ANIE Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 10
Nel dettaglio dell’Elettrotecnica, nel 2015 la quasi totalità dei comparti ha mostrato un profilo positivo nell’andamento del volume d’affari complessivo. In particolare, hanno fornito un significativo contributo alla crescita dell’area i comparti Trasporti ferroviari ed elettrificati (+22,8 per cento), Energie Rinnovabili (+20,3 per cento), Distribuzione energia (+9,4 per cento) e Trasmissione energia (+7,0 per cento). Con riferimento ai Trasporti ferroviari ed elettrificati, l’andamento registrato nel 2015 ha beneficiato del positivo sostegno della domanda interna, grazie a un primo recupero degli investimenti nel territorio nazionale. Il risultato risente anche degli effetti di contabilizzazione alla consegna legati all’attività su commessa svolta dal comparto, che accentuano le variazioni annue al rialzo o al ribasso. Con riferimento all’industria italiana fornitrice di tecnologie per le Energie Rinnovabili, l’incremento evidenziato nel 2015 segue l’accentuata flessione del volume d’affari complessivo registrata nel 2014, anno di picco ciclico negativo per il comparto. Guardando ai comparti fornitori di tecnologie per il mercato elettrico (Trasmissione e Distribuzione energia), le dinamiche di breve periodo rilevate nel 2015 si inquadrano in un più ampio processo di revisione della domanda verso soluzioni tecnologiche più efficienti e sostenibili sia sul fronte interno sia sui principali mercati esteri di riferimento. In sofferenza il comparto Produzione energia (-6,2 per cento), che ha risentito in anticipo della crescente incertezza dello scenario. Positivo nel corso del 2015 l’andamento di due tradizionali comparti di eccellenza del Made in Italy delle tecnologie come Apparecchi domestici e professionali (+0,8 per cento) e Illuminotecnica (+4,5 per cento). Dopo una fase molto critica legata soprattutto al continuativo calo degli investimenti in Italia, nel 2015 un primo arresto della caduta del fatturato totale ha caratterizzato i comparti Cavi (+5,9 per cento), Componenti e Sistemi per impianti (+5,4 per cento) e Ascensori e Scale mobili (+1,7 per cento). In area Elettronica nel 2015 si segnala l’inversione di tendenza mostrata dal comparto Componenti elettronici (+4,9 per cento la variazione annua del fatturato totale), significativamente integrato nelle filiere internazionali e che, dopo un biennio critico, ha beneficiato della riattivazione della domanda estera. In corso d’anno anche i comparti Automazione industriale manifatturiera e di processo e Sicurezza e Automazione edifici hanno mantenuto un andamento di segno positivo del volume d’affari complessivo (rispettivamente pari al 7,1 per cento e al 4,4 per cento la variazione nel 2015). fatturato 60.000 valori in milioni di euro Elettrotecnica 50.000 Elettronica 40.000 Totale 30.000 20.000 10.000 0 2013 2014 2015 Fonte: ANIE Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 11
L’export in crescita, ma con un andamento meno dinamico delle attese In uno scenario molto volatile, nel 2015 le imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane hanno saputo cogliere opportunità di sviluppo nei mercati esteri più dinamici (+3,4 per cento la crescita a valori correnti delle esportazioni). Almeno nella prima parte dell’anno si sono riflesse su queste tendenze alcune condizioni di scenario favorevoli per l’attività internazionale delle imprese, come il cambio euro/dollaro e il miglioramento delle condizioni creditizie. All’interno dell’area l’Elettrotecnica, hanno mostrato un andamento più dinamico delle esportazioni i comparti Distribuzione Energia (+8,4 per cento), Trasmissione energia (+7,3 per cento) e Illuminazione (+7,3 per cento). Questi comparti si caratterizzano per un’offerta tecnologica avanzata e sono accomunati dall’aver avviato in anticipo rispetto alle tendenze settoriali un continuativo percorso di internazionalizzazione in ambito europeo ed extra UE. In crescita anche le esportazioni di tecnologie per le Energie Rinnovabili (+6,2 per cento), per le quali, a fronte della sopravvenuta debolezza del mercato interno, nel periodo più recente le imprese attive in Italia nel comparto hanno rafforzato in misura rilevante le strategie di internazionalizzazione. In flessione, in controtendenza rispetto alla media dell’area, i comparti Trasporti ferroviari ed elettrificati e Produzione energia (rispettivamente -21,1 e -8,1 per cento il calo delle esportazioni rilevato nel 2015). L’area Elettronica, che nel 2014 aveva evidenziato un calo delle esportazioni, nel 2015 ha mostrato un’inversione di tendenza, registrando una crescita pari al 7,7 per cento. Sul risultato cumulato si è riflesso soprattutto il recupero delle vendite estere del comparto Componenti elettronici, da sempre molto attivo nelle filiere internazionali. In accelerazione anche l’export diretto del comparto Automazione industriale manifatturiera e di processo (+6,5 per cento). Nel complesso dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica italiane, guardando alla distribuzione geografica dell’esportato, andamenti positivi hanno caratterizzato la quasi totalità delle aree di destinazione. In corso d’anno, grazie al miglioramento del contesto di riferimento, anche la domanda europea - verso cui sono rivolte oltre la metà delle esportazioni del settore - ha mostrato alcune tendenze di recupero. Con riferimento al disaggregato territoriale, nella media del 2015 le esportazioni di Elettrotecnica ed Elettronica hanno registrato un andamento positivo trasversale alle diverse aree di provenienza. In particolare, Centro e Sud e Isole, che nel quadriennio precedente avevano mostrato una dinamica negativa, hanno evidenziato un deciso recupero. La competitività sui mercati esteri dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana è confermata anche dai dati relativi alla bilancia commerciale. I settori ANIE si configurano come esportatori netti con un saldo commerciale attivo per quasi 15 miliardi di euro. Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 12
esPortazioni valori in milioni di euro 30.000 Elettrotecnica 25.000 Elettronica 20.000 Totale 15.000 10.000 5.000 0 2013 2014 2015 Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT L’internazionalizzazione si conferma una delle principali leve a sostegno della crescita dell’industria delle tecnologie rappresentata da ANIE. L’Elettrotecnica e l’Elettronica rappresentano settori sempre più internazionalizzati e radicati nelle catene globali di fornitura, contando un’incidenza dell’export sul fatturato totale ormai stabilmente superiore al 50 per cento. Più in generale, guardando al mercato globale, gli scambi di prodotti riferibili a questi settori costituiscono una quota superiore al 15 per cento sul totale del commercio mondiale (a titolo di confronto è vicina al 5 per cento l’analoga quota per i beni alimentari). Questo elemento segnala l’elevato grado di interdipendenza internazionale che caratterizza il settore. L’incertezza dello scenario emersa nella seconda parte del 2015 non ha frenato le strategie di internazionalizzazione avviate negli ultimi anni dalle imprese italiane. Operare in un contesto mutevole e caratterizzato da rapidi cambiamenti è la maggiore sfida che gli operatori si trovano oggi ad affrontare per cogliere opportunità di sviluppo nei mercati più dinamici. Guardando alla mappa della crescita mondiale, il 2015 ha rappresentato un anno di svolta con la riaffermazione di molte Economie tradizionali e il rallentamento dei maggiori Paesi emergenti. Questo elemento sta riflettendosi in misura rilevante sulle strategie delle imprese, portando a un’ulteriore ridefinizione dei mercati serviti. Nel 2015 i mercati toccati dalle attività di esportazione degli operatori del settore elettrotecnico ed elettronico sono stati oltre 150, diffusi nei diversi continenti. Nonostante uno scenario altamente concorrenziale, l’Elettrotecnica e l’Elettronica italiane mantengono una quota vicina al 5 per cento sul totale delle esportazioni mondiali e una quota pari al 20 per cento su quelle dell’Unione europea. Fra gli ostacoli all’attività internazionale delle imprese non va dimenticato che l’instabilità del contesto macroeconomico potrebbe comportare un rafforzamento delle barriere, non solo daziarie, in molti mercati. Attualmente, guardando solo alle normative tecniche, secondo dati WTO per i beni meccanici ed elettrotecnici le misure restrittive non tariffarie in vigore nel mondo sono oltre mille, coinvolgendo quasi cento Paesi. Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 13
Le esPortazioni deLL’eLettroteCniCa Per aree di destinazione 23,9 miliardi di euro nel 2015 1,6% 1,4% 7,9% Unione Europea Paesi Europei extra UE 7,9% Africa America Medio Oriente 10,7% Asia Centrale 53,4% Asia Orientale Australia e Oceania 7,2% 10,0% Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT Le esPortazioni deLL’eLettroniCa Per aree di destinazione 5,2 miliardi di euro nel 2015 0,7% 1,7% 10,2% Unione Europea 5,1% Paesi Europei extra UE Africa America 14,3% Medio Oriente 55,0% Asia Centrale Asia Orientale 5,9% Australia e Oceania 7,1% Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 14
Le esPortazioni itaLiane di eLettroteCniCa ed eLettroniCa Per aree di destinazione variazioni % 2015/2014 Unione Europea 4,7% Paesi Europei extra UE 3,9% Africa -7,6% America 13,9% Medio Oriente 20,7% Asia Centrale -2,0% Asia Orientale 3,4% Australia e Oceania -28,2% Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT Le esPortazioni itaLiane di eLettroteCniCa ed eLettroniCa Per disaggregato territoriaLe variazioni % annue 6,1% Nord Ovest 1,7% 8,2% Nord Est 3,0% 5,1% Centro -0,3% 19,2% Sud e Isole -2,7% 2015/2014 VMA '10-'14 Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 15
alcuni segnali di recupero nel mercato interno, ma il divario con il periodo pre-crisi resta ampio Uno dei principali elementi che hanno caratterizzato l’andamento del settore elettrotecnico ed elettronico italiano nel corso del 2015 è rappresentato dall’emergere di alcuni segnali di recupero nel mercato interno (+9,6 per cento la crescita della domanda nazionale rivolta in aggregato all’Elettrotecnica e all’Elettronica nel 2015). Dopo molti anni negativi un seppur minimo recupero della componente relativa agli investimenti totali nel territorio italiano, come quello evidenziato nella media del 2015, ha svolto un ruolo essenziale come attivatore della domanda rivolta all’industria delle tecnologie. Non solo la primaria componente infrastrutturale nei mercati più strategici come Energia e Trasporti, ma anche la domanda di innovazione nei processi industriali occupa un ruolo importante in questo percorso. Alcune condizioni favorevoli, come gli effetti delle politiche monetarie e l’introduzione di strumenti governativi agevolanti, hanno altresì sostenuto un parziale recupero della spesa in beni strumentali. Gli andamenti positivi emersi nel 2015 testimoniano ancora una volta la stretta correlazione fra crescita degli investimenti nel territorio nazionale e sviluppo del settore. Occorre tuttavia guardare a queste variazioni con estrema cautela. Da un lato la ripresa dell’economia italiana ha perso vigore nel corso degli ultimi mesi del 2015 e ha mostrato nella media annua una dinamica inferiore alle attese, dall’altro resta ampio il divario con i livelli di PIL del periodo pre-crisi. Anche guardando in dettaglio all’Elettrotecnica e all’Elettronica, la tendenza positiva del mercato interno registrata nel 2015 è interpretabile essenzialmente come un “rimbalzo tecnico” dopo un periodo molto critico. In altri termini, nonostante l’andamento registrato nel corso del 2015, la domanda interna rivolta all’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana risulta ancora inferiore di oltre 10 punti percentuali rispetto ai livelli del 2008, prima dell’avvio della crisi. La strada per un pieno recupero delle potenzialità offerte dal mercato interno è ancora in salita e condizionata a una più ampia riattivazione degli investimenti nel territorio nazionale. Un effettivo e continuativo recupero del mercato domestico rappresenta una condizione essenziale per sostenere la crescita dei settori ANIE nel più lungo periodo e per contrastare gli effetti di uno scenario internazionale che si mantiene quanto mai volatile. Nel dettaglio merceologico, nel 2015 segnali di miglioramento nell’evoluzione della domanda interna hanno interessato trasversalmente i diversi comparti che compongono il settore elettrotecnico ed elettronico. Guardando all’Elettrotecnica, nel 2015 hanno mostrato le variazioni positive più accentuate nel mercato interno i comparti Trasporti ferroviari ed elettrificati (+45,0 per cento), Energie Rinnovabili (+28,7 per cento) e Distribuzione energia (+11,8 per cento). In area Elettronica, in linea con le tendenze mostrate negli ultimi anni, ha evidenziato la crescita più accentuata della domanda nazionale il comparto Automazione industriale manifatturiera e di processo (+8,3 per cento). Il miglioramento del quadro congiunturale nel mercato interno si è riflesso anche sulle importazioni di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche che nel 2015 hanno registrato un incremento dell’11,3 per cento. Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 16
merCato interno valori in milioni di euro 40.000 Elettrotecnica 30.000 Elettronica Totale 20.000 10.000 0 2013 2014 2015 Fonte: ANIE ed elaborazioni ANIE su dati ISTAT Negli ultimi anni il settore edile, importante mercato di sbocco per le tecnologie elettrotecniche ed elettroniche italiane, ha manifestato una sostanziale debolezza che si è riflessa in misura rilevante sulla domanda rivolta ai settori ANIE. Il 2015 ha rappresentato l’ottavo anno consecutivo caratterizzato da un andamento negativo della spesa in Costruzioni. Al contrario delle attese non si è evidenziata un’effettiva svolta ciclica, mantenendosi indicazioni contrastanti fra permanere della crisi e timidi segnali di ripresa. Nonostante il clima di incertezza che ha caratterizzato il settore delle Costruzioni, guardando alle tecnologie ANIE rivolte al mercato, dopo una lunga fase negativa, nel 2015 sono emersi i primi segnali di arresto della caduta della domanda interna rivolta ai comparti Ascensori e Scale mobili (+1,8 per cento) e Componenti e Sistemi per impianti (+6,2 per cento). Seppur positive, queste tendenze non sono tali da permettere il ritorno ai livelli pre-crisi, confrontandosi gli operatori con un potenziale strutturalmente inferiore a quello presente nel 2008. Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 17
L’evoLuzione degLi investimenti in Costruzioni in itaLia variazioni % trimestrali su base annua, valori concatenati 1,5 1,0 0,5 0,0 -0,5 -1,0 -1,5 -2,0 -2,5 -3,0 I trimestre 2015 II trimestre 2015 III trimestre 2015 IV trimestre 2015 Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT imPortazioni valori in milioni di euro 20.000 Elettrotecnica 15.000 Elettronica Totale 10.000 5.000 0 2013 2014 2015 Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 18
Le imPortazioni deLL’eLettroteCniCa Per aree di Provenienza 11,8 miliardi di euro nel 2015 0,1% Unione Europea 20,2% Paesi Europei extra UE Africa 0,7% 0,4% America Medio Oriente 4,8% Asia Centrale 1,9% 67,6% Asia Orientale 4,3% Australia e Oceania Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT Le imPortazioni deLL’eLettroniCa Per aree di Provenienza 2,5 miliardi di euro nel 2015 0,1% 16,3% Unione Europea 0,4% Paesi Europei extra UE 0,3% Africa 7,0% America Medio Oriente 1,2% 2,3% Asia Centrale Asia Orientale 72,6% Australia e Oceania Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 19
L’Elettrotecnica e l’Elettronica italiane occupano tradizionalmente un ruolo importante nel panorama industriale europeo. Con riferimento ai livelli di attività in Italia, il 2015 ha visto per il settore un’inversione di tendenza, registrando per la prima volta nell’ultimo quadriennio un profilo positivo nell’andamento dei volumi di produzione industriale. Tale tendenza, vicina al 2,0 per cento annuo, risulta allineata alla variazione mostrata dal settore nella media dell’Unione europea. Si è riflesso positivamente su questa dinamica soprattutto il primo recupero della domanda evidenziato in corso d’anno nel mercato interno. Il profilo positivo dei livelli di attività non è tuttavia tale da consentire un recupero delle perdite subite per effetto della crisi. Guardando alla variazione media annua della produzione industriale per il settore elettrotecnico ed elettronico nell’ultimo quinquennio, l’Italia ha registrato un calo vicino ai venti punti percentuali a fronte della sostanziale stabilità mostrata nella media europea. Più in generale, guardando al grado di utilizzo degli impianti, nel 2015 e nei primi mesi del 2016 si mantengono per l’Elettrotecnica e l’Elettronica italiane livelli inferiori alla media europea (nel 2015 il grado di utilizzo degli impianti per l’industria italiana resta di poco superiore al 75 per cento a fronte di oltre l’80 per cento nella media settoriale europea). forze contrastanti guidano l’evoluzione dei settori anie nel 2016 Nel 2016 lo scenario macroeconomico internazionale mantiene forti elementi di instabilità. In conseguenza di queste dinamiche le previsioni di crescita per l’economia mondiale nella media dell’anno in corso sono state riviste al ribasso dai principali istituti di analisi. Le Economie emergenti e, fra queste, i Paesi BRIC con l’esclusione dell’India, continuano a esprimere in aggregato un minore potenziale rispetto alla media dell’ultimo decennio. Altro elemento che continua a caratterizzare lo scenario anche nel 2016 è rappresentato da prezzi del petrolio inferiori alla media storica, con conseguenze significative sulle attese di crescita espresse dai Paesi esportatori di prodotti oil. Secondo recenti stime del Fondo Monetario Internazionale, nel 2015 le perdite in termini di ricavi dalla vendita di idrocarburi per i Paesi dell’area MENA (Medio Oriente e Nord Africa) è stata nel complesso vicina ai 400 miliardi di dollari, flessione che si unisce alle stime del World Energy Outlook di diminuzione annua di circa venti punti percentuali degli investimenti mondiali nel settore Upstream dell’Oil&Gas. Altra importante incognita è rappresentata dalla definizione della politica monetaria negli Stati Uniti, fra le Economie avanzate il mercato che negli ultimi mesi ha mantenuto un profilo trainante per la crescita. Questi elementi potrebbero influire negativamente nella formulazione per l’anno in corso della domanda mondiale e, in dettaglio, degli investimenti globali. Secondo le più recenti stime del Fondo Monetario Internazionale, nel 2016 si attende una crescita della domanda mondiale vicina al 3,0 per cento (pari al 4,5 per cento la variazione media annua registrata nel decennio precedente), mentre per gli investimenti si stima una sostanziale stabilità sui livelli dell’anno precedente. Con riferimento all’evoluzione dell’economia italiana, nel 2016 si mantengono indicazioni contrastanti sul rafforzamento della ripresa, avendo mostrato negli ultimi mesi gli indicatori quantitativi un profilo meno dinamico delle attese. Se si inglobano queste tendenze, le più recenti stime di crescita per l’economia italiana sono state riviste al ribasso (vicina all’1,0 per cento la variazione attesa per il PIL italiano nel 2016). Il consolidamento della ripresa nazionale rappresenta un elemento determinante a sostegno del percorso di recupero intrapreso dall’industria manifatturiera italiana e, in particolare, dai settori tecnologicamente più avanzati come quelli rappresentati da ANIE. A fronte di uno scenario internazionale a minore potenziale, come quello che è andato delineandosi nel periodo più recente, la tenuta della domanda interna potrebbe costituire per l’Elettrotecnica e l’Elettronica italiane un driver essenziale a compensazione di un canale estero in rallentamento. Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 20
L’evoLuzione deLLa domanda mondiaLe di beni variazioni % annue 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 2014 2015 2016* 2017* Mondo Economie avanzate Economie emergenti *dato previsionale Fonte: IMF World Economic Outlook, April 2016 L’evoLuzione deLL’eConomia itaLiana 1,4 variazioni % annue 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4 0,2 0,0 -0,2 -0,4 -0,6 2014 2015 2016* 2017* *dato previsionale Fonte: IMF World Economic Outlook, April 2016 Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 21
In uno scenario macroeconomico strutturalmente instabile, in cui crescono i rischi nei mercati esteri e le incognite relative alla ripresa interna, risulta difficile inserire l’evoluzione dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana in un percorso definito. Le informazioni congiunturali attualmente disponibili evidenziano indicazioni contrastanti sull’evoluzione settoriale nella prima parte dell’anno in corso. Il ridursi del potenziale di crescita, emerso già negli ultimi mesi del 2015, sembrerebbe trovare conferma nell’andamento evidenziato dal settore nella prima parte dell’anno in corso. Guardando ai dati in valore, secondo le più recenti rilevazioni ISTAT, nel primo trimestre del 2016 il fatturato totale del settore Elettrotecnico ed Elettronico ha registrato nel confronto annuo un lieve incremento (+0,7 per cento). Queste tendenze, seppur di segno positivo, risultano decisamente meno sostenute di quelle espresse dal settore nel 2015. Guardando al canale estero, secondo i più recenti dati ISTAT, nei primi mesi del 2016 le esportazioni italiane di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche hanno evidenziato un incremento su base annua vicino al 3,0 per cento. Fra le aree geografiche di destinazione delle esportazioni che mantengono a inizio 2016 una maggiore dinamicità si annoverano Nord America e Africa Subsahariana. Anche la domanda proveniente dall’area europea ha mostrato una sostanziale tenuta. In flessione le vendite estere rivolte all’Asia orientale, area che risente del rallentamento dell’economia cinese. In un contesto a minore potenziale, l’analisi del portafoglio ordini fornisce indicazioni meno incoraggianti sull’evoluzione settoriale nei prossimi mesi. Anche con riferimento a questo indicatore si mantengono andamenti differenziati nel disaggregato merceologico. Maggiori criticità sembrerebbero emergere per l’Elettrotecnica, dove l’ordinato estero segna un calo annuo del 6,4 per cento. Il peggioramento dello scenario internazionale potrebbe frenare le potenzialità espresse da alcuni mercati extra europei che negli ultimi anni hanno fornito un rilevante contributo alla crescita delle esportazioni di tecnologie italiane. Con riferimento all’ordinato interno, l’indicatore sembrerebbe segnalare per i settori ANIE una maggiore tenuta rispetto alla componente estera. L’evoluzione della domanda interna nei prossimi mesi non è tuttavia esente da incognite, mostrando l’economia italiana un ritmo di crescita più lento delle attese. Le previsioni sull’evoluzione dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica nel 2016 restano pertanto esposte agli elevati rischi di scenario, sia sul fronte interno sia su quello estero. Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 22
L’industria eLettroteCniCa ed eLettroniCa itaLiana neL Primo trimestre deL 2016 variazione % I trimestre 2016/I trimestre 2015 Produzione Occupazione industriale Fatturato totale Fatturato estero (grandi imprese)* (da dati in volume) industria 2,1 -1,8 -1,1 -0,4 manifatturiera industria 1,4 -0,4 -1,8 -3,0 elettrotecnica industria 2,6 1,8 11,4 -1,6 elettronica * imprese con più di 500 addetti (al lordo della CIG) Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT esPortazioni deLL’industria eLettroteCniCa ed eLettroniCa itaLiana (ue ed extra ue) indice 2010=100, da dati in valore 130 120 110 100 90 80 UE extra UE 70 60 50 40 2011 2008 2009 2010 2012 2013 2014 2015 2016 Fonte: elaborazioni ANIE su dati ISTAT Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 23
Focus Piccole e Medie Imprese (PMI) in un contesto macroeconomico ancora incerto, l’innovazione tecnologica guida le strategie delle Pmi di anie L’Indagine Rapida semestrale, avviata su iniziativa del Comitato PMI di ANIE e giunta nel primo semestre 2016 all’ottava edizione, fornisce indicazioni mirate sull’andamento delle piccole e medie imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane. In dettaglio, con riferimento alle diverse variabili monitorate nell’indagine, sembrano prevalere indicazioni maggiormente positive nell’andamento riferito ai consuntivi del 2015 rispetto alle previsioni per il primo semestre 2016. Fra i fattori più rilevanti che hanno caratterizzato nel 2015 l’andamento delle piccole e medie imprese si annoverano, in linea con l’evoluzione settoriale nel suo complesso, i primi segnali di recupero nel mercato interno. Nella media del 2015 circa la metà delle PMI di ANIE che hanno preso parte all’indagine segnala una crescita rispetto al periodo precedente del fatturato interno (è questo il dato più alto registrato dall’avvio dell’indagine nel 2012). Le stime relative al primo semestre 2016 sembrano indicare invece un peggioramento delle dinamiche, con circa il 70 per cento delle imprese del campione che segnalano in aggregato una riduzione o una sostanziale stabilità del fatturato interno rispetto allo stesso periodo del 2015. Spostando lo sguardo all’evoluzione del contesto macroeconomico, fra le maggiori incognite che pesano sull’andamento settoriale nel 2016 occupa un ruolo importante l’effettivo consolidamento della ripresa per l’economia italiana. A questo riguardo sembra prevalere fra le piccole e medie imprese elettrotecniche ed elettroniche un diffuso pessimismo. Oltre il 60 per cento delle PMI di ANIE non esprimono fiducia nella ripresa dell’economia italiana nel 2016. Quota % di Pmi di anie Che segnaLano una CresCita deL fatturato interno neL Confronto Con iL semestre PreCedente in % sul totale delle risposte delle imprese 60,0 54,1 52,1 50,0 43,8 40,0 36,5 32,9 32,3 31,5 30,0 20,5 20,0 13,8 10,0 0,0 I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre II semestre I semestre 2012 2012 2013 2013 2014 2014 2015 2015 2016* *stima Fonte: ANIE (Indagine Rapida semestrale per le PMI) Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 24
Nell’ambito dell’indagine rivolta alle PMI di ANIE, nella prima metà del 2016 è stato dedicato uno specifico approfondimento al tema della competitività industriale e della partecipazione agli strumenti di sostegno all’innovazione per l’industria in ambito nazionale ed europeo. L’innovazione tecnologica si conferma importante driver di crescita per le imprese elettrotecniche ed elettroniche italiane. Nella media nel 2015 quasi il 70 per cento delle imprese del campione ha segnalato l’avvio di investimenti, volti in particolare all’attività di ricerca e sviluppo e all’acquisto di macchinari e attrezzature. E’ questo un dato strutturale che si mantiene inalterato dall’avvio dell’indagine e che testimonia gli ampi investimenti in ricerca e innovazione realizzati dalle imprese. Secondo i risultati dell’indagine le PMI del settore indicano, fra i principali fattori competitivi che nell’ultimo quinquennio hanno sostenuto la crescita aziendale, l’attenzione alla qualità del prodotto (per quasi il 30 per cento sul totale), la flessibilità organizzativa (per oltre il 20 per cento sul totale), l’innovazione tecnologica (per quasi il 20 per cento) e la customizzazione dell’offerta (per circa il 15 per cento). Queste scelte strategiche si inseriscono in un contesto competitivo articolato e in profonda trasformazione che ha visto, oltre alla crescente presenza internazionale, un rilevante cambiamento nel paradigma tecnologico. Le piccole e medie imprese che hanno preso parte all’indagine segnalano fra le principali finalità degli investimenti in innovazione realizzati nell’ultimo quinquennio la ricerca su nuovi prodotti (per oltre il 25 per cento sul totale) e il miglioramento dei processi (per oltre il 20 per cento sul totale). Fra gli elementi che hanno guidato le strategie delle imprese si segnalano anche l’attenzione alla sostenibilità ambientale e all’efficienza energetica. In questo quadro di elevata progettualità, guardando alle principali fonti di finanziamento di nuovi investimenti, secondo i risultati dell’indagine emerge un prevalente ricorso da parte delle piccole e medie imprese all’autofinanziamento (indicato dalla metà delle aziende del campione). Quasi il 40 per cento delle imprese che hanno preso parte all’indagine segnala invece di aver ricevuto nell’ultimo quinquennio un sostegno pubblico all’innovazione. Una maggiore presenza di mirati strumenti di sostegno potrebbe svolgere un ruolo importante a supporto degli investimenti in innovazione delle aziende. Non va infatti dimenticato che le imprese hanno mantenuto un livello significativo di spesa in ricerca e sviluppo anche in una fase congiunturale molto critica e caratterizzata da una minore redditività come l’attuale. In questo contesto le piccole e medie imprese elettrotecniche ed elettroniche auspicano un rafforzamento degli strumenti di supporto presenti in Italia (quasi la metà delle imprese segnalano infatti di non ritenere adeguate le politiche di sostegno all’innovazione varate negli ultimi anni). Spostando lo sguardo all’ambito europeo, fra i principali ostacoli che frenano la partecipazione ai Programmi europei di finanziamento all’innovazione, le PMI di ANIE segnalano l’eccesiva complessità delle procedure, la mancanza di informazioni e la difficolta nel reperire partner europei. Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 25
PrinCiPaLi fattori ComPetitivi Che seCondo Le Pmi di anie hanno sostenuto La CresCita aziendaLe neLL’uLtimo QuinQuennio in % sul totale delle risposte delle imprese (risposta multipla) QUALITA' DEL PRODOTTO FLESSIBILITA' ORGANIZZATIVA INNOVAZIONE TECNOLOGICA CUSTOMIZZAZIONE DELL'OFFERTA APERTURA AI MERCATI ESTERI POSIZIONAMENTO NELLA CATENA DEL VALORE ALTRO 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 Fonte: ANIE (Indagine Rapida semestrale per le PMI) PrinCiPaLi finaLità degLi investimenti in innovazione reaLizzati neLL’uLtimo QuinQuennio daLLe Pmi di anie in % sul totale delle risposte delle imprese (risposta multipla) RICERCA SU NUOVI PRODOTTI ACQUISTO DI BENI STRUMENTALI MIGLIORAMENTO DEI PROCESSI MIGLIORAMENTO/ RIPOSIZIONAMENTO PRODOTTI ESISTENTI SOSTENIBILITA' AMBIENTALE/ EFFICIENZA ENERGETICA ALTRO 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 Fonte: ANIE (Indagine Rapida semestrale per le PMI) Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 26
PrinCiPaLi ostaCoLi indiCati daLLe Pmi di anie Per La ParteCiPazione deLLe imPrese itaLiane ai Programmi euroPei di finanziamento aLL’innovazione in % sul totale delle risposte delle imprese (risposta multipla) ECCESSIVA COMPLESSITA' DELLE PROCEDURE MANCANZA DI INFORMAZIONI DIFFICOLTA' NEL REPERIRE PARTNER EUROPEI MANCANZA DI ADEGUATE STRUTTURE ESTERNE DI SOSTEGNO MANCANZA DI RISORSE INTERNE ESPERTE ALTRO 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 Fonte: ANIE (Indagine Rapida semestrale per le PMI) Focus Impiantistica Industriale L’andamento dell’impiantistica industriale nel 2015: i risultati dell’indagine annuale animP Ad ANIE aderisce ANIMP (Associazione Nazionale Impiantistica Industriale). L’Impiantistica Industriale rappresenta un settore articolato che vede al proprio interno sia società di Engineering & Contracting sia imprese fornitrici di componenti e servizi. Nel presente capitolo sono riportati i risultati dell’indagine annuale condotta da ANIMP “Andamento del Mercato del Settore Impiantistico (Risultati 2015 e Prospettive 2016-2017)”. Le tendenze evidenziate dal settore dell’Impiantistica Industriale italiana nel 2015 si inquadrano in un contesto internazionale caratterizzato da luci e ombre. Con riferimento al segmento dell’Oil&Gas, dopo un ciclo di crescita molto lungo, a livello globale si è evidenziato un rallentamento generalizzato nel breve periodo degli investimenti, con ritardi o cancellazioni di progetti a causa dei bassi prezzi del petrolio e dell’instabilità politica in aree tradizionali come Nord Africa e Medio Oriente, mentre restano positive le prospettive di più lungo periodo. Guardando al segmento Chimico e Petrolchimico, Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 27
si è rilevata una riduzione delle opportunità di investimento nel corso del 2015 via via che sono divenuti operativi gli impianti già realizzati, con maggiori opportunità di sviluppo ancora concentrate in Medio Oriente e Nord America. Con riferimento al segmento dell’Energia elettrica, le maggiori potenzialità di crescita risultano legate alla possibilità di investimento nello sfruttamento dei combustibili fossili nei Paesi emergenti, nel revamping di centrali a carbone in alcuni Paesi industrializzati e, più in generale, nella diffusione delle fonti energetiche rinnovabili. In questo contesto i risultati dell’indagine annuale condotta da ANIMP su un campione di imprese socie, di seguito denominato “Gruppo di riferimento”, evidenziano nel 2015 una sostanziale tenuta dei ricavi rispetto al 2014 con un lieve miglioramento sul fronte nazionale e una leggera contrazione sui mercati esteri. Permane la crisi della domanda interna, in atto da tempo, per mancanza di investimenti. Nel 2015 la quota di produzione per l’estero è risultata pari a quasi il 92 per cento del totale, confermando il trend di aumento della proiezione verso l’estero delle imprese associate registrato negli ultimi anni. Guardando alla distribuzione geografica dei ricavi del campione, nel 2015 l’Europa, con una quota sul totale vicina al 25 per cento, rappresenta la principale area di attività delle imprese, seguita da Medio Oriente (16 per cento sul totale dei ricavi) e America centrale e meridionale (13,6 per cento sul totale). Guardando al disaggregato merceologico dei ricavi, nel 2015 si è confermato rilevante soprattutto il settore Oil&Gas, che in aggregato rappresenta più del 76 per cento sul totale. Il settore Chimico e Petrolchimico incide sui ricavi complessivi per una quota vicina al 9 per cento, mentre il segmento Energia elettrica copre una quota sul totale del 7,4 per cento. Il segmento Altri settori - comprensivo delle Opere infrastrutturali, Ambiente, Siderurgia e Metallurgia - rappresenta invece una quota sul totale del 4,1 per cento. imPiantistiCa industriaLe: “gruPPo di riferimento” Produzione a riCavo 2007-2015 valori correnti in milioni di euro e variazioni % medie annue Italia variazione % Estero variazione % Totale variazione % 2007 4.807 - 17.821 - 22.628 - 2008 4.337 -10,2 19.228 7,9 23.565 4,1 2009 3.584 -17,4 17.432 -9,3 21.015 -10,8 2010 3.828 6,8 18.687 7,2 22.515 7,1 2011 3.511 -8,3 19.954 6,8 23.465 4,2 2012 3.459 -1,4 19.946 0,0 23.405 -0,3 2013 1.895 -45,2 18.836 -5,6 20.731 -11,4 2014 1.661 -12,3 19.606 4,2 21.267 2,6 2015 1.712 3,1 19.263 -1,7 20.975 -1,4 Fonte: ANIMP Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 28
imPiantistiCa industriaLe: “gruPPo di riferimento” Produzione a riCavo 2007-2015 Per aree geografiChe importi in milioni di euro e incidenza % milioni di euro in % sul totale italia 1.712 8,2 europa 5.168 24,6 africa settentrionale 1.565 7,5 africa centrale e meridionale 2.664 12,7 medio oriente 3.357 16,0 asia e oceania 2.693 12,8 america settentrionale 965 4,6 america centrale e meridionale 2.851 13,6 totale 20.975 100,0 Fonte: ANIMP imPiantistiCa industriaLe: “gruPPo di riferimento” Produzione a riCavo 2007-2015 Per settore merCeoLogiCo importi in milioni di euro e incidenza % milioni di euro in % sul totale oil&gas on/off shore 11.579 55,1 oil&gas oleo/gasdotti, stazioni pomp., … 4.481 21,4 Petrolchimica e Chimica 1.797 8,6 energia elettrica 1.561 7,4 altri settori (ambiente, siderurgia e metallurgia) 855 4,1 montaggi e Logistica 394 1,9 mobilità e trasporti 308 1,5 totale 20.975 100,0 Fonte: ANIMP Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 29
All’interno dell’indagine, oltre all’andamento dei ricavi, viene monitorata anche l’evoluzione delle acquisizioni di ordini. Nel 2015 le acquisizioni di ordini delle aziende appartenenti al “Gruppo di riferimento” hanno registrato una riduzione consistente rispetto ai livelli del 2014. La contrazione delle acquisizioni è stata marcata nelle aziende con ricavi compresi tra 100 e 250 milioni di euro e più marcata in quelle con ricavi inferiori ai 250 milioni di euro, mentre quelle al di sotto dei 100 milioni hanno risentito meno della situazione mostrando in taluni casi una crescita di nuovi ordini. Guardando agli ordini acquisiti sul mercato interno, nel 2015 si è evidenziato un calo dell’11,3 per cento, mentre guardando a quelli acquisiti all’estero si è mostrato una flessione del 25,7 per cento. L’incidenza delle acquisizioni conseguite sul mercato nazionale è in continua contrazione a causa della diminuzione ormai costante degli investimenti interni. Guardando alla distribuzione geografica delle acquisizioni di ordini, nel 2015 il Medio Oriente si conferma il mercato estero cardine per le attività internazionali delle imprese con una quota sul totale del 34,6 per cento. Anche l’Europa continua a rappresentare una quota consistente delle acquisizioni ordini e pari al 22,6 per cento. Guardando alla distribuzione per settori merceologici, nel 2015 quasi il 70 per cento delle nuove acquisizioni è costituito dall’Oil&Gas, seguito dalla Petrolchimica e Chimica (9,9 per cento). L’Energia elettrica è pari al 9,1 per cento. Guardando alle attese delle imprese socie di ANIMP per il periodo 2016-2017, si osserva che le aspettative dichiarate dagli associati in termini di acquisizioni di ordini definiscono un quadro ancora improntato alla cautela che nei giudizi è in definitiva espressa dal termine “stabilità”. Con riferimento al dettaglio merceologico, si rilevano maggiori aspettative di crescita del Petrolchimico e Chimico rispetto agli altri settori, mentre nel disaggregato per area geografica si evidenziano attese più ottimistiche per l’Africa centrale e meridionale e, anche se con una quota di gran lunga inferiore, per l’Europa. Le restanti aree geografiche appaiono sostanzialmente simili con percentuali di stabilità oltre il 50 per cento. imPiantistiCa industriaLe: “gruPPo di riferimento” andamento dei riCavi e aCQuisizioni ordini 2007-2015 milioni di euro 35.000 Ricavi Acquisizioni 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Fonte: ANIMP Elettrotecnica ed Elettronica e scenario economico 30
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