Dams SCRITTI DI ARTE E DI ARTISTI - novembre - dicembre 2017
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Luciano Berio (Imperia, 24 ottobre 1925 – Roma, 27 maggio 2003). Compositore italiano d'avanguardia, pioniere anche nel campo della musica elettronica.
Renzo Piano (Genova, 14 settembre 1937). Architetto di fama internazionale e senatore a vita italiano.
Tullio Eugenio Regge (Borgo d'Ale, 11 luglio 1931 – Orbassano, 23 ottobre 2014) Fisico e matematico, noto soprattutto per l'introduzione in meccanica quantistica (non relativistica) di certi poli della matrice d'urto, che da lui hanno preso il nome (poli di Regge).
La pubblicazione MUSICA E PITTURA (SE. Milano 1980) raccoglie la corrispondenza tra i 2 artisti riguardante: • (anche) momenti di vita quotidiana • Le principali opere teoriche di entrambi: - “Lo spirituale nell’arte “ di K. - “Manuale di armonia” di S. • Gli esperimenti teatrali di entrambi, nel tentativo di trovare “UN’OPERA D’ARTE TOTALE”: - Il suono giallo di K. - La mano felice di S. Leggi abstract
La ricerca di un comune denominatore tra musica e pittura, in particolare, tra tutte le arti. Il principio di fondo: sottrarre l’arte alla mimesi (rappresentazione fedele e pedissequa della realtà) per e restituirle forza profetica e spirituale. (l’arte non più rappresentazione della bellezza, ma mezzo di comunicazione spirituale). Questo principio viene attuto : a. Attraverso la tendenza alla sintesi, ossia attraverso la ricerca di forme artistiche che evitino compromessi ed eliminino ridondanze, per trovare i significati profondi e nascosti delle cose. [c’è in questo la volontà di superamento del materialismo e del realismo positivista dell’800]; b. Le forme ridotte all’essenziale: • Uso di punti, linee e colori in K. • Rottura della tonalità tradizionale in S. • Dissoluzione della grammatica e sintassi in letteratura (dadaisti/futuristi) c. L’espressione che non segue canoni stabiliti, ma l’urgenza interiore e la libertà di dare forma alla propria percezione del mistero cosmico.
Coerentemente con la ricerca di una sintesi tra tutte le arti, in particolare tra musica e pittura, K. intitola le sue opere “COMPOSIZIONE” “IMPRESSIONE” “IMPROVVISAZIONE” Composizione VIII
Improvvisazione 7
Impressione Concerto III, 1911
Kandinsky mette in scena l’immagine attraverso la composizione “IL SUONO GIALLO” in cui non c’è trama, non c’è narrazione e / musica, movimento, parola agiscono autonomamente e con discrezione reciproca, in modo da introdurre esperienze interiori nello spettatore. Estratto da "Il suono giallo". Evento all'interno della rassegna "Verona Contemporanea" messo in scena al Teatro Ristori l'11 febbraio 2012. Su drammaturgia di Wassily Kandinsky, messo in musica da Alfred Schnittke nel 1974. https://youtu.be/lcPov9Mw93g
Dal canto suo, Schönberg nel dramma in musica “LA MANO FELICE” introduce l’elemento scenico e spaziale, ossia fa musica con i mezzi della scena: la luce, i colori, i gesti. Le immagini, composte ritmicamente, sembrano scorrere su un pentagramma musicale. Arnold Schönberg Die glueckliche Hand op. 18 https://youtu.be/7lV_IJS4Pyw
GALLERY Inter-azioni
Mondrian & YSL: collezione del 1965
Emilio de la Morena's SS11 (and Lucio Fontana) Lucio-Fontana-Alexander-Wang
Un esempio di opera scenica in cui interagiscono versi, luci, musica e immagini anche in 3D, che generano infinite associazioni nella mente dei partecipanti Bob Wilson e Philip Glass, Monster of Grace,1998 (frame opera scenica)
La video arte interagisce con la musica (sia pop che delle avanguardie). Nell’opera presentata i deserti esistenziali rappresentati attraverso le immagini di incomunicabilità e di grandi spazi vuoti sono interpretate dal compositore attraverso dissonanze e contrapposizioni forti tra strumenti tradizionali e strumenti elettronici. Bill Viola, Déserts,1994 (still da video realizzato con musiche di Edgar Varèse)
L’esempio mostra reciproche influenze fra l’arte orientale, le opere musive bizantine di Ravenna, le opere di Klimt e il designer del periodo della “Secessione viennese”.
Hitchcock, uno dei registi più attenti alla ricerca di stile, si affida alla migliore iconografia artistica per realizzare i suoi film. Marcel Duchamp, Disques optiques Alfred Hitchcock, Vertigo, 1958 ou Rotorelief N.3, 1935 (locandina del film)
La moda come segno del tempo Thierry Mugler e Claude Montana, 1979 (forme spaziali e aggressive segnano il passaggio ai competitivi anni Ottanta ) Elmut Lang, 1990 (tecnologia Ungaro, Vestito da sposa e tessuti sperimentali per i figli dei fiori, 1970 accompagnano la tendenza (tradizione e innovazione minimal anche quali caratteri del post ‘68) nell’abbigliamento)
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