Fabio Michelini DALLE EVIDENZE ALLA PROCEDURA ESPERIENZA SUGLI ACCESSI VACOLARI A MEDIA E LUNGA PERMANENZA NELL'AUSL DI MODENA - Associazione ANIMO

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Fabio Michelini DALLE EVIDENZE ALLA PROCEDURA ESPERIENZA SUGLI ACCESSI VACOLARI A MEDIA E LUNGA PERMANENZA NELL'AUSL DI MODENA - Associazione ANIMO
DALLE EVIDENZE ALLA PROCEDURA
ESPERIENZA SUGLI ACCESSI VACOLARI A MEDIA E
  LUNGA PERMANENZA NELL’AUSL DI MODENA
              Fabio Michelini
                Bologna, 13 Maggio 2018
Fabio Michelini DALLE EVIDENZE ALLA PROCEDURA ESPERIENZA SUGLI ACCESSI VACOLARI A MEDIA E LUNGA PERMANENZA NELL'AUSL DI MODENA - Associazione ANIMO
Il sottoscritto MICHELINI FABIO
ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo
dell’Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009,

                                           dichiara

  X   che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento
con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario

    che negli ultimi due anni ha avuto rapporti diretti di finanziamento con i
seguenti soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario:

- ……………………….
- ……………………….
- …………………..…..
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Situazione in Azienda nel 2014
 Diversità di abilità/formazione richiesta per i gestori e per gli impiantatori.
 Diversità di abilità/formazione richieste per tipo di device (Picc, Midline,
 Mini Midline).
 Necessità di integrazione tra ospedale e territorio per la longevità del device.
 In letteratura: “Education surrounding the insertion of central venous access
 remains undefined” (1).
 3 percorsi formativi differenti all'interno dell'Azienda USL di Modena per i
 gestori .
 32 infermieri impiantatori in Azienda USL di Modena, con diversità formativa
 acquisita.
 Trend incrementale negli anni nelle richieste di posizionamento.
 Assenza di protocolli multidisciplinari per la gestione dei device e delle
 complicanze, con conseguente non chiarezza in tema di gestione del rischio.

(1) Moureau N, Lamperti M, Kelly LJ, et al. Evidence-based consensus on the insertion of central venous access
devices: definition of minimal requirements for training. Br J Anaesth 2013;110(3):347–356.
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OBIETTIVO
Standardizzare e uniformare i
comportamenti dei professionisti in tema di
inserimento e gestione dei device venosi
attraverso:
1.l'adozione di percorsi formativi e organizzativi aziendali
2.l' implementazione di Team accessi vascolari (TAV)
interprofessionale per area territoriale
3.l'adozione di aspetti clinico-assistenziale uniformi,
differenziando:
       impianto e gestione di PICC, MIDLINE e MINI-
         MIDLINE
       gestione di CVC e PORT
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Revisione della letteratura
         (2016)

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LINEE GUIDA AZIENDALI DISPOSITIVI ACCESSI VENOSI
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POSTER
PROGRAMMA
 FORMATIVO
   ACCESSI
VENOSI: DALLA
 PROCEDURA
  AZIENDALE
ALLA GESTIONE
CORSO DI FORMAZIONE ECO ACCESS
TEAM ACCESSI
            VASCOLARI
  un equipe composta da medici e infermieri
altamente specializzati che devono essere un
punto di riferimento, sia per gli utenti, sia per
gli operatori che lavorano nell’azienda, in caso
     di dubbi sulla gestione dei dispositivi
Gli operatori che fanno parte di questo
 team attuano un percorso formativo
  altamente specifico e validato, non
solo devono aver eseguito e superato i
  corsi di formazione, ma devono poi
     superare la fase di tutoraggio
  nell’impianto dei Device, seguiti da
colleghi più esperti. Seguendo le linee
        guida redatte in azienda
Check list da seguire
in fase di tutoraggio
Grazie alla formazione di questi TEAM
   ACCESSI VASCOLARI si è cercato
       anche di standardizzare la
       metodologia di accesso al
 posizionamento di Picc e Midline e si
è creato un percorso agevolato, per gli
     assititi ricoverati e non, per il
   posizionamento di questi device.
        La procedura prevede:
INFORMATIVA PER IL PAZIENTE PER
POSIZIONAMENTO PICC E MIDLINE
ANAMNESI MEDICA PRE IMPIANTO
CONSENSO
INFORMATO
   PICC E
  MIDLINE
Si procede all’impianto del Device,
 scelto in modo personalizzato e
    condiviso, per il bisogno del
    paziente in quel momento.
    E’ stata creata una scheda di
valutazione del patrimonio venoso
  mirata, che prevede una parte
 medica e una infermieristica, da
     compilare per l’eventuale
         attivazione del TAV.
SCHEDA di VALUTAZIONE MIRATA DEL
      PATRIMONIO VENOSO
TUTTA LA
   DOCUMENTAZIONE
 RELATIVA ALL’IMPIANTO
DEVE ESSERE CONSEGNATA
 AL PAZIENTE INSIEME A:
REFERTO DI
IMPIANTO
BROCHURE GUIDA PER IL PAZIENTE
SCHEDA FOLLOW UP
AL MOMENTO DELLA RIMOZIONE
   DEL DISPOSITIVO, LA SCHEDA DI
  FOLLOW-UP DEVE RITORNARE AL
   TEAM ACCESSI VASCOLARI, CHE
INSERISCE I DATI ALL’INTERNO DI UN
     DATA BASE DEDICATO ALLA
       SORVEGLIANZA DELLE
 COMPLICANZE E MONITORAGGIO
      DEI VOLUMI DI ATTIVITA’
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
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