DALL'URBAN HEALTH ALL'URBAN DIABETES - ANNO V - N.4 2017
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PUBLIC HEALTH & HEALTH POLICY DALL’URBAN HEALTH ALL’URBAN DIABETES A CURA DI: Claudio Cricelli1, Stefano Da Empoli2, Antonio Gaudioso3, Andrea Lenzi4, Domenico Mannino5, Francesco Moccia6, Antonio Nicolucci7, Roberto Pella8, Walter Ricciardi9, Giorgio Sesti10, Chiara Spinato11, Ketty Vaccaro12 1. Presidente Società Italiana di Medicina Generale 2. Presidente I-Com; Vicepresidente Health City Institute 3. Segretario generale Cittadinanzattiva 4. Presidente Comitato di Biosicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Presidente Health City Institute 5. Presidente Associazione Medici Diabetologi 6. Vice segretario generale Cittadinanzattiva 7. Direttore CORESEARCH 8. Vice Presidente Vicario ANCI; Coordinatore Gruppo di lavoro sull’Urban Health di ANCI 9. Presidente Istituto Superiore di Sanità 10. Presidente Società Italiana di Diabetologia 11. Segretario del Gruppo di lavoro sull’Urban Health di ANCI 12. Direttore Welfare, Fondazione Censis
PUBLIC HEALTH & HEALTH POLICY COMITATO ESPERTI INTERNAZIONALE ANNOV – N. 4 – 2017 Vincenzo Atella Editore Direttore CEIS Tor vergata ALTIS Omnia Pharma Service S.r.l. Viale Sarca 223 Emanuela Baio 20126 Milano Già Senatrice Segr. Presidenza del Senato della Repubblica Tel. 02-49538300 Indirizzo e-mail info@altis-ops.it Claudio Cricelli Presidente Società Italiana di Medicina Generale Direttore Responsabile Marcello Portesi Maria Grazia De Marinis Professore Associato, Docente di Infermieristica, Co-Editor in Chief Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università Campus Bio-Medico, Roma Lamberto Manzoli Dipartimento di scienze mediche, Antonio Gaudioso Università degli Studi di Ferrara Segretario Generale di Cittadinanzattiva Ketty Vaccaro Fernando Lamata Cotanda Direttore Welfare, Fondazione Censis Ex Segretario Generale della Sanità della Spagna Coordinamento Redazionale Armando Santoro Giovanna Elisa Calabrò Direttore di Humanitas Cancer Center, Istituto Clinico Humanitas, Milano Giorgio Vescovo Presidente Fondazione FADOI - Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti Tutti i diritti sono riservati, compresi quelli di traduzione in altre lingue. Nessuna parte di questa pubblicazione potrà essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o per mezzo di apparecchiature elettroniche o meccaniche, compresi fotocopiatura, registrazione o sistemi di archiviazione di informazioni, senza il permesso scritto da parte dell’editore. Nota dell’editore: nonostante la grande cura posta nel compilare e controllare il contenuto di questa pubblicazione, l’Editore non sarà ritenuto responsabile di ogni eventuale utilizzo di questa pubblicazione nonché di eventuali errori, omissioni o inesattezze nella stessa. Ogni prodotto menzionato deve essere usato in accordo con il Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto fornito dalle case produttrici. L’eventuale uso dei nomi commerciali ha soltanto lo scopo di identificare i prodotti e non implica suggerimento all’utilizzo. Autorizzazione Tribunale Milano 457/2012 Numero di iscrizione al Roc 26499 Stampato nel mese di novembre 2017
DALL’URBAN HEALTH ALL’URBAN DIABETES INDICE Editoriale 6 Lettera aperta ai sindaci italiani per promuovere la salute nelle città come bene comune 9 Lettera aperta ai sindaci italiani 12 Perchè parlare di Urban Health 13 Bibliografia 15 Il manifesto della salute nelle città: una roadmap per le healthy cities 16 Infografica manifesto della salute nelle città 18 I cittadini e la salute nei contesti urbani 20 Bibliografia 22 Diabete e obesità: tsunami clinico, sociale, economico e politico sanitario 23 Infografica diabete e obesità 32 Perchè parlare di urban diabetes 36 Infografica le 14 città metropolitane 38 Roma cities changing diabetes: factsheets su diabete tipo2 e obesità nell’area di Roma 39 Infografica Roma città metropolitana 48 Italian urban diabetes charter 50 Infografica italian urban diabetes charter 51
6 PUBLIC HEALTH & HEALTH POLICY DALL’URBAN HEALTH ALL’URBAN DIABETES EDITORIALE Nazioni Unite si sono riunite a New York Andrea Lenzi con l’obiettivo di adottare una nuova serie di 17 obiettivi di Sustainable Perchè parlare di urbanizzazione Development Goals (SDGs). I nuovi e salute SDGs coprono una vasta gamma Oltre tre miliardi di persone oggi di questioni critiche come porre vivono in città metropolitane e fine alla povertà, il raggiungimento megalopoli. Nel 2007, la popolazione universale dell’istruzione e la lotta mondiale che vive nelle città ha ai cambiamenti climatici, ma è superato per la prima volta nella importante come per la prima volta storia il 50% e questa percentuale è sia stato inserito un preciso obiettivo in crescita. Così come si evince dalle (SDG 11) dedicato a rendere la stime indicate dalla World Health città inclusiva, sicura, sostenibile e Organization (WHO), nel 2030, 6 Figura 2: Popolazione urbana per livello di capace di affrontare il cambiamento. persone su 10 vivranno nei grandi reddito nazionale, anni 1975-2015 (fonte: WHO Obiettivi chiave per raggiungere - World Urbanization Prospects 2014) agglomerati urbani. Questa è una questo obiettivo come lo sviluppo stima che se proiettata nel futuro ci In futuro, secondo i dati della WHO, abitativo, la qualità dell’aria, la buona porta a dover considerare che nel 2050 sempre di più saranno le persone che alimentazione e il trasporto, vengono sarà del 70% il numero di abitanti dei si concentreranno nelle grandi città, individuati chiaramente e diventano grandi contesti urbani. Una tendenza, attratte dal miraggio del benessere, importanti determinanti di salute quella descritta, che negli ultimi dell’occupazione e di una qualità delle persone nelle città. cinquant’anni sta cambiando il volto di vita differente, e la popolazione Ma è importante considerare del nostro Pianeta (figura 1) e che va urbana mondiale, soprattutto come “migliorare la salute” valutata in tutta la sua complessità. nei Paesi medio-piccoli, crescerà rimane una priorità globale nella annualmente di circa 1,84% tra il 2015 programmazione che va dal 2016 al e il 2020 (figura 2). 2030 con un particolare punto (SDG Dobbiamo prendere atto di trovarci 3) focalizzato sulla realizzazione della di fronte ad un fenomeno sociale promozione del benessere psico- inarrestabile e ad una tendenza fisico per tutti e per tutte le fasce le irreversibile che va amministrata e età. La prevalenza e l’alta densità studiata sotto innumerevoli punti della popolazione nelle metropoli, la di vista quali: l’assetto urbanistico, complessità dei fattori di rischio che i trasporti, il contesto industriale e influenzano la salute, l’impatto delle occupazionale e soprattutto la salute. disuguaglianze sulla salute, l’impatto Le città e il loro modello di sviluppo sociale ed economico, sono temi sono oggi in prima linea nella lotta da affrontare e discutere, per agire contro le criticità connesse alla concretamente sui determinanti della crescente urbanizzazione, tra cui la salute, e non con interventi a spot Figura 1: Percentuale della popolazione salute pubblica occupa un posto di che spesso non risolvono nulla e non mondiale che vive in aree urbane, anni primaria importanza. Nel settembre permettono di comprendere a pieno 1960-2015 (fonte: WHO - World Urbanization Prospects 2014) del 2015, 193 Stati membri delle la sfida alla quale siamo chiamati.
PUBLIC HEALTH & HEALTH POLICY 7 DALL’URBAN HEALTH ALL’URBAN DIABETES Le città oggi non sono solo motori città sottoscrivendo il documento si naturale fardello, inciderà sullo economici per i Paesi, ma sono centri sono impegnate a sviluppare sistemi sviluppo e sulla sostenibilità delle di innovazione chiamati a gestire alimentari sostenibili e cibi sani a loro città. e rispondere alle drammatiche prezzi accessibili per tutte le persone, Si sta venendo a creare un nuovo transizioni demografiche ed in un quadro basato sui diritti umani. modello di welfare urbano, che va epidemiologiche in atto. Questi due esempi sottolineano il compreso, analizzato e studiato in Nel 2014, una coalizione di sindaci e ruolo che i Sindaci e le città si sono tutti i possibili dettagli. Un welfare leader delle maggiori città a livello date per affrontare lo sviluppo del che se pur riferito a un quadro di mondiale si sono riuniti e impegnati Pianeta e dei popoli attraverso un riferimento Nazionale, deve essere per affrontare il cambiamento approccio proattivo. Ma oggi i Sindaci valutato oggi nei contesti locali. climatico del Pianeta riducendo le debbono affrontare con altrettanto Bisogna chiedersi se e in cosa emissioni di gas serra. Una sfida impegno il tema dei determinati della differiscono i sistemi di welfare tra che parte proprio dalle città e vede salute nelle città. le grandi città e le piccole città. coinvolti i Sindaci e tutta la comunità. Già nei Sustainable Development Bisogna chiedersi se oggi si stia Questa iniziativa è stata lanciata e Goals vengono indicati degli obiettivi passando da un sistema di welfare promossa dalle Nazioni Unite (ONU), sanitari collegati al conseguimento state a un sistema di welfare local. attraverso un network formato dal dello sviluppo urbano quali ad Bisogna chiedersi se le città saranno Cities Climate Leadership Group (C40), esempio i SDG 3.3 e 3.4, obiettivi disponibili ad attivare strategie che da United Cities and Local Governments che hanno uno specifico focus portino progressi verso gli obiettivi Network (UCLG) e dall’International sull’epidemia di HIV e la riduzione urbanistici, l’ambiente e i problemi Council for Local Environmental della mortalità da malattie non socio-economici, perché solo allora, Initiatives (ICLEI) trasmissibili (NCDs). probabilmente, potranno essere più Ad oggi, attraverso questo accordo, Mentre la prevalenza di HIV, come propensi a sostenere il miglioramento 206 città per una popolazione è noto da sempre, è concentrata della qualità di vita e della salute complessiva di 270 milioni di abitanti, maggiormente tra le persone che dei propri cittadini, attraverso un si sono impegnate ad intraprendere un risiedono nelle città, lo stile di vita progressivo miglioramento di stili di percorso specifico con un approccio urbano è considerato un fattore di vita più salutari. trasparente e delle strategie precise, guida per l’aumento del carico dei Un approccio integrativo ai SDGs per ridurre nelle loro realtà urbane NCDs. sarà utile per il raggiungimento il livello di emissioni e polveri sottili, L’invecchiamento della popolazione degli obiettivi per la salute nelle città riducendo così la vulnerabilità dei è strettamente connesso con un perché molte delle sfide richiedono loro territori ai cambiamenti climatici. aumento del carico delle cronicità e la collaborazione multisettoriale. Nell’ ottobre del 2015, inoltre, sindaci i dati socio-demografici ci indicano È chiaro che un aumento di 115 città per un totale di 400 milioni come l’aumento dell’urbanizzazione dell’aspettativa e della buona qualità di persone, in occasione dell’EXPO e delle malattie croniche non di vita correlata ad una riduzione 2015, hanno firmato il Milan Urban trasmissibili siano fattori intercorrelati. dei decessi prevenibili a causa di Food Policy Pact. Questo impegno Allora i Sindaci dovranno guardare malattie non trasmissibili, porterà comporta una serie di azioni locali alla sempre maggiore urbanizzazione come conseguenza alla creazione di per affrontare alcune emergenze in termini nuovi, comprendendo che strutture di coordinamento tra diversi globali che vanno dalla fame, alla il carico di disabilità che le malattie settori della governance urbana malnutrizione e allo spreco di cibo. Le croniche si portano con se, come che interagiscono con la salute. Un
8 PUBLIC HEALTH & HEALTH POLICY DALL’URBAN HEALTH ALL’URBAN DIABETES coordinamento che dovrà avvenire aumentare la consapevolezza attraverso il coinvolgimento di diversi riguardo le sfide per la salute livelli di governo - locale, regionale e associate con l’urbanizzazione e nazionale - ed essere supportato da la necessità di affrontare le stesse azioni globali e quale fattore primario attraverso la pianificazione urbana da una osservazione dinamica dei e azioni intersettoriali, in linea determinati della salute nelle città. con le raccomandazioni del WHO, Un Osservatorio della salute nelle bisogna arrivare a tracciare una città che riesca ad individuare roadmap per promuovere azioni le criticità e a favorire le buone concrete e strategie governative pratiche. riguardo ai rischi per la salute dei In quasi tutte le città i vantaggi per la cittadini relativamente al maggiore salute possono essere notevolmente impatto relativo all’urbanizzazione. maggiori per alcune persone e, in Una roadmap che prenda in esame effetti, bisogna interrogarsi e riuscire come l’urbanizzazione porti a una a capire come ad esempio, per alcune maggiore esposizione dei cittadini persone che vivono in medesimi a fattori ambientali (ad esempio contesti urbani vi possano essere l’inquinamento dell’aria, acqua, i aspettative di vita differenti. Ad servizi igienici, lo smaltimento delle esempio, a Londra le persone vivono acque reflue e dei rifiuti, ecc.) e fattori più a lungo 17 anni che a Westminster, di rischio per la salute. che dista dalla City poche fermate di Una roadmap che individui in ogni metropolitana, o come gli abitanti di singola realtà cittadina le azioni da un sobborgo di Baltimora, vivono 20 promuovere per evitare disparità e anni meno di altri abitanti della stessa consentire a ogni cittadino di godere città. una vita in salute. L’epigenetica da tempo studia la L’Italia oggi può essere in prima correlazione tra ritmo circadiano e linea nello studio delle dinamiche insorgenza di alcune malattie. Gli correlate alla salute nei riguardi studi attuali ci dimostrano come dell’urbanizzazione se Governo, vi sia una stretta correlazione tra Sindaci, Università, Aziende Sanitarie aspetti bio-genetici, stili di vita e esperti sapranno interagire individuali e ambiante nel quale attraverso forme virtuose e non viviamo. Sono fattori che debbono virtuali, settoriali e individualistiche, essere investigati con metodologia evitando la logica dei silos. e che possono portare a valutare il perché di differenziazione tra le città e all’interno delle stesse, nei diversi quartieri. Bisogna creare una roadmap su urbanizzazione e salute. Per
PUBLIC HEALTH & HEALTH POLICY 9 DALL’URBAN HEALTH ALL’URBAN DIABETES LETTERA APERTA perseguire sia da parte dei cittadini, sia dei salute, qualità della vita e ambiente è ormai AI SINDACI ITALIANI sindaci e degli amministratori locali che de- un tema di centrale interesse per le scienze PER PROMUOVERE LA vono proporsi come garanti di una sanità sociali, ambientali e mediche. L’aumento a SALUTE NELLE CITTÀ equa, facendo sì che la salute della collettivi- livello globale dell’incidenza di malattie non COME BENE COMUNE tà sia considerata un investimento e non solo trasmissibili quali il diabete è infatti da attri- Roberto Pella un costo. buire ai maggiori livelli di urbanizzazione, L’organizzazione della città e, più in genera- all’invecchiamento della popolazione, agli Premessa: salute nelle città bene le, dei contesti sociali e ambientali, è in gra- stili di vita più sedentari e alle diete non sa- comune do di condizionare e modificare i bisogni lutari. L’Organizzazione Mondiale della Sanità emergenti, gli stili di vita e le aspettative Gli obiettivi di sviluppo sostenibile legati alla (OMS) nel 1948 definiva la salute come “… dell’individuo, fattori che dovrebbero, dun- salute sono una priorità dell’Organizzazione uno stato di completo benessere fisico, que, essere considerati nella definizione ed Mondiale della Sanità che li ha inserti nell’A- mentale e sociale e non semplicemente l’as- orientamento delle politiche pubbliche. genda 2014-2019. senza di malattia e di infermità” e invitava i Si stima che nei prossimi decenni la popo- Oggi bisogna chiedersi: nei prossimi decenni governi ad adoperarsi responsabilmente, lazione urbana rappresenterà il 70% della che aspetto avrà il Pianeta Terra? Sarà in grado attraverso un programma di educazione alla popolazione globale. In Italia il 37% della di sostenere un incremento di oltre due miliardi salute, al fine di promuovere uno stile di vita popolazione risiede nelle 14 Città Metropoli- di abitanti? Le nostre città come si evolveran- sano e di garantire ai cittadini un alto livello tane e il tema della salute sta diventando una no? I governi saranno in grado di rispondere di benessere. priorità di azione amministrativa da parte dei alla crescente domanda di salute? Questo nuovo concetto di salute, dunque, Sindaci. Partendo dal presupposto che i margini dunque, non si riferisce meramente alla so- L’urbanizzazione e la configurazione attuale di azione esistono e che il futuro non è già pravvivenza fisica o all’assenza di malattia delle città offrono per la salute pubblica e stato stabilito, occorre avere un approccio ma si amplia, comprendendo gli aspetti individuale tanti rischi quante opportunità. integrato per affrontare i problemi di salute psicologici, le condizioni naturali, ambien- Se le città sono pianificate, ben organizzate e pubblica. tali, climatiche e abitative, la vita lavorativa, amministrate coscientemente, le opportuni- La città può offrire grandi opportunità di economica, sociale e culturale. Nel conside- tà possono superare i rischi. integrazione tra servizi sanitari, servizi socia- rare ciò non è più possibile trascurare il ruolo Già la 1° Conferenza Internazionale sulla li, servizi culturali e ricreativi. Il futuro della delle città come promotrici di salute. Promozione della Salute, riunita a Ottawa sostenibilità dei sistemi sanitari nel mondo A tal proposito l’OMS ha coniato il termine il 21 novembre 1986, invitava i vari livelli di non può, però, prescindere dallo studio dei “healthy city”, che non descrive una città governo (sovranazionale, nazionale, territo- determinati della salute nelle grandi città. che ha raggiunto un particolare livello di sa- riale) ad intervenire a supporto di strategie Di fronte al crescente ruolo delle città e del lute pubblica, piuttosto una città che è con- e programmi di promozione della salute nei modo in cui sono organizzate sulla vita del- scia dell’importanza della salute come bene diversi paesi, nella consapevolezza che la le persone e alla complessità sempre più collettivo e che, quindi, mette in atto delle promozione della salute richiede un’azione evidente delle sfide che devono affrontare, politiche chiare per tutelarla e migliorarla. coordinata da parte di tutti i soggetti coin- Health City Institute presieduto da Andrea La salute non risulta essere più solo un “bene volti e non solo dei sistemi sanitari. Lenzi intende offrire alle Istituzioni e alle individuale”, ma un “bene comune” che chia- Attualmente i problemi più critici possono Amministrazioni locali un luogo di riflessione ma tutti i cittadini all’etica e all’osservanza essere compresi e risolti solo se si effettua per il dibattito pubblico da poter trasforma- delle regole di convivenza civile, a compor- un’analisi dei determinanti sociali, econo- re in proposte concrete di policy, basate su tamenti virtuosi basati sul rispetto reciproco. mici e ambientali e dei fattori di rischio che un’analisi rigorosa dei determinanti sociali, Il bene comune è dunque un obiettivo da hanno un impatto sulla salute. Il rapporto tra economici e ambientali della salute nei
10 PUBLIC HEALTH & HEALTH POLICY DALL’URBAN HEALTH ALL’URBAN DIABETES contesti urbani e dei relativi fattori di rischio. 3. Inserire l’educazione sanitaria in tutti Finalità della lettera aperta ai Lo fa, chiamando a raccolta professionalità i programmi scolastici, con particolare rife- sindaci italiani operanti in discipline che non sono abituate rimento ai rischi per la salute nel contesto Su questi temi si è registrata una ampia con- a interagire (medici, economisti, sociologi, urbano vergenza politica e un’azione portata avanti esperti di politiche pubbliche, epidemiologi, 4. Incoraggiare stili di vita sani nei luoghi sia a livello dell’Unione Europea che del Par- igienisti, statistici, ecc.), che costituiscono un di lavoro, nelle grandi comunità e nelle fa- lamento Italiano. think tank che è la cifra distintiva di Health miglie Il Comitato delle Regioni dell’Unione Euro- City Institute. 5. Promuovere una cultura alimentare pea lo scorso 12 maggio a Brussels nella 123° Il punto di partenza dell’azione dell’Istituto appropriata attraverso programmi dietetici sessione plenaria dell’11 e 12 maggio u.s. il è il Manifesto “La salute nelle città: bene mirati, prevenendo l’obesità “PROGETTO DI PARERE: LA SALUTE NELLE comune”, che ha come primi firmatari il Mi- 6. Ampliare e migliorare l’accesso alle pra- CITTÀ: BENE COMUNE”, presentato dalla De- nistro della Salute Beatrice Lorenzin, il Presi- tiche sportive e motorie per tutti i cittadini legazione Italiana e come primo firmatario il dente di ANCI Antonio Decaro e il Presidente incentivando la creazione e il pieno utilizzo Vice Presidente di ANCI Roberto Pella. del Consiglio Nazionale di ANCI Enzo Bianco, di infrastrutture sportive e spazi verdi Sull’Urban Health è arrivato lo scorso 6 lu- che delinea gli elementi chiave che possono 7. Sviluppare politiche locali di trasporto glio anche un primo importante atto uffi- guidare le città a studiare ed approfondire i urbano orientate alla sostenibilità ambien- ciale da parte delle Istituzioni Nazionali: la determinanti della salute nei propri contesti tale e alla creazione di una vita salutare XII Commissione Affari sociali e sanità della e a fare leva su di essi per escogitare strategie 8. Creare iniziative locali per promuove- Camera dei deputati ha approvato all’una- tese a migliorare gli stili di vita e il benesse- re l’adesione dei cittadini ai programmi di nimità, con parere favorevole del Governo, re psico-fisico del cittadino. Ogni punto del prevenzione primaria, con particolare riferi- la risoluzione, a prima firma dell’On. Daniela Manifesto contiene le azioni prioritarie per mento alle malattie croniche, trasmissibili e Sbrollini, in materia di salute nelle città. Il il raggiungimento di questo obiettivo, pro- non trasmissibili documento, articolato per punti, indirizza il muovendo, a partire dall’esperienza inter- 9. Considerare la salute delle fasce più de- Governo ad adottare diverse misure per lo nazionale, partenariati pubblico–privato per boli e a rischio quale priorità per l’inclusione sviluppo di politiche per la salute nelle aree l’attuazione di progetti di studio. sociale nel contesto urbano urbane del nostro Paese. Alla base 10 principi-obiettivo, che danno 10. Studiare e monitorare a livello urbano Entrambe le iniziative bipartisan, pren- un’idea plastica della complessità delle sfide i determinanti della salute dei cittadini, at- dono spunto dal Manifesto e sono una ri- per le città e i loro amministratori, nella con- traverso una forte alleanza tra Comuni, Uni- sposta politica alla roadmap espressa nel sapevolezza che possano essere vinte solo se versità, Aziende sanitarie, Centri di ricerca, documento dell’Health City Institute. si mettono al lavoro le migliori intelligenze industria e professionisti La lettera aperta ai Sindaci Italiani richia- disponibili a livello nazionale e locale nelle ma e stimola l’azione e l’attenzione dei tante discipline interessate: Il Manifesto è stato il punto di partenza “primi cittadini” sulla necessità e urgenza per sensibilizzare i Sindaci a considerare di promuovere la salute nelle città come 1. Ogni cittadino ha diritto ad una vita la salute nelle città quale azione primaria bene comune, adottando risoluzioni che sana ed integrata nel proprio contesto ur- dell’attività politico amministrativa. possano soddisfare i dieci punti espressi bano. Bisogna rendere la salute dei cittadini nel Manifesto. il fulcro di tutte le politiche urbane Il miglioramento del contesto urbano deve 2. Assicurare un alto livello di alfabetiz- essere l’obiettivo prioritario delle ammini- zazione ed informazione sanitaria per tutti strazioni locali ed i cittadini devono essere i cittadini, aumentando il grado di autocon- coinvolti attivamente nelle scelte politiche sapevolezza e le amministrazioni devono impegnarsi
PUBLIC HEALTH & HEALTH POLICY 11 DALL’URBAN HEALTH ALL’URBAN DIABETES nella promozione della salute dei cittadini questioni quali la salute come priorità delle pianeta vivano 415 milioni di persone con studiando e monitorando i determinanti politiche urbane, una maggiore attenzione diabete, mentre erano solo 285 milioni nel della salute specifici del proprio contesto alla prevenzione delle malattie croniche 2010, e siano oltre 2,2 miliardi gli esseri urbano, facendo leva sui punti di forza delle non trasmissibili e la ricerca di nuovi modelli umani sovrappeso od obesi, con la preva- città e riducendo drasticamente i rischi per di collaborazione. lenza – ossia la percentuale sulla popola- la salute. Obiettivo che può essere raggiun- zione – dell’obesità raddoppiata in oltre 70 to anche tramite modalità di partenariato I Contenuti Paesi a partire dal 1980. pubblico – privato per la realizzazione delle I contenuti espressi nella lettera aperta ri- Questi numeri fotografano una situazione politiche sulla salute nell’ambito urbano. chiamano l’attenzione dei Sindaci Italiani che riguarda anche il nostro Paese, come sullo stretto nesso tra urbanizzazione e sa- viene rilevato dai dati del Ministero della sa- I Firmatari lute. Oggi 1 abitante del pianeta su 2 vive in lute e dell’Istat. Per questo chiediamo di porre Con una “Lettera aperta ai Sindaci italiani ambiente urbano; il dato era 1 su 3 nel 1950 come priorità la salute e che la stessa sia nelle per promuovere la salute nelle città come e sarà 2 su 3 nel 2050. Nel 1950 vivevano agende e nelle strategie del buon vivere nelle bene comune”, Antonio De Caro, Presiden- nelle città 746 milioni di persone, diven- nostre città, scrivono i firmatari della lettera te ANCI e Sindaco di Bari, Enzo Bianco, Pre- tate oggi 3,9 miliardi, con una proiezione resa pubblica nell’occasione. sidente Consiglio nazionale ANCI e Sindaco di crescita di ulteriori 2,5 miliardi da qui al Lo sviluppo urbano, cui il mondo ha as- di Catania, e Roberto Pella, Vice presidente 2050secondo i dati del rapporto World Ur- sistito e assiste, ha modificato profonda- vicario ANCI, in rappresentanza del Gruppo banization Prospects delle Nazioni unite. mente lo stile di vita della popolazione e di lavoro dell’associazione su “Urban he- Secondo lo stesso documento, è una perce- trasforma il contesto ambientale e sociale alth”, sollecitano i colleghi ad attivarsi nel zione errata quella secondo cui il fenomeno in cui viviamo, creando problemi di equità, creare reti di collaborazione pubblico-pri- dell’inurbamento, ossia la fuga dalla campa- generando tensioni sociali e introducendo vato, mettere in atto politiche urbane che gna verso la città, riguardi prevalentemen- minacce per la salute della popolazione. La abbiano come priorità la salute dei citta- te le megalopoli: i 28 agglomerati urbani configurazione attuale delle città e, più in dini, impegnarsi nel prevenire le malattie con oltre 10 milioni di abitanti, guidati da generale l’urbanizzazione presentano per croniche non trasmissibili, come diabete e Tokyo con 38 milioni, Nuova Delhi (25 milio- la salute pubblica e individuale tanti rischi, obesità, per fronteggiare questa emergen- ni), Shangai (23 milioni), Città del Messico, ma anche molte opportunità. Se infatti le za. La lettera aperta è stata condivisa e fir- Bombay e San Paolo (21 milioni). Oppure le città sono pianificate, ben organizzate e mata anche da Walter Ricciardi, Presidente 43 megacittà tra i 5 e i 10 milioni di abitanti amministrate coscientemente, si può dare Istituto superiore di Sanità, Lino Del Fave- o ancora le oltre 400 tra 1 e 5 milioni. Nelle vita ad una sinergia tra Istituzioni, cittadini e ro, Direttore Generale Istituto superiore di 28 megalopoli, infatti, ha trovato casa solo professionisti in grado di migliorare le con- Sanità, Andrea Lenzi, Presidente Health il 12,5 per cento della popolazione urbana dizioni di vita e la salute della popolazione. City Institute, Giovanni Malagò, Presidente mondiale; più della metà vive in città con È necessario avere come obiettivo priori- Coni, Simona Arletti, Presidente Rete italia- meno di 500 mila abitanti: città come Bolo- tario che la salute nelle città sia un bene na città sane dell’Oms e Antonio Gaudioso, gna, Firenze, Bari, Verona. comune. In caso contrario, la salute di mi- Segretario Generale di Cittadinanzattiva. I fenomeni del crescente inurbamento e lioni di abitanti delle nostre città è in gioco. Una grande alleanza che coinvolge i Sin- della conseguente urbanizzazione sono le- La lettera aperta invita i Sindaci italiani ad daci (ANCI), le Istituzioni sanitarie (ISS), gli gati a doppio filo con un altro accadimen- aiutare, sostenere, promuovere e sotto- esperti (HEALTH CITY INSTITUTE), le città to: la crescita drammatica delle malattie scrivere il Manifesto della salute nelle Cit- (CITTÀ SANE), il mondo dello sport (CONI) croniche non trasmissibili, come diabete tà, quale strumento per migliorare la qualità e la cittadinanza (Cittadinanzattiva) e che e obesità, provocata anche dalle modifiche di vita di tutti i cittadini e in particolare delle esprime una convergenza su alcune grandi agli stili di vita alimentari e fisici e oggi sul generazioni future.
12 PUBLIC HEALTH & HEALTH POLICY DALL’URBAN HEALTH ALL’URBAN DIABETES Conclusioni La lettera aperta è stata distribuita ai circa 8.000 Sindaci Italiani attraverso i canali Isti- tuzionali dell’ANCI e presentata alla XXXIV Assemblea Nazionale della stessa associazio- ne dei sindaci italiani dall’11 al 13 Ottobre a LETTERA APERTA Vicenza. AI SINDACI ITALIANI PER Una campagna stampa, con la pubblicazione della lettera aperta su quotidiani, periodici PROMUOVERE LA SALUTE NELLE e riviste dedicate alla salute e alla sanità ha CITTÀ COME BENE COMUNE permesso di raggiungere e informare opinio- 11 Ottobre 2017 Ai Sindaci Italiani ne pubblica, amministratori locali, dirigenti in questi giorni i Sindaci e gli amministratori locali italiani, assieme ai rappresentanti del Governo, delle Istituzioni, delle Imprese e ai rappresentanti dell’ANCI, si riuniscono a Vicenza in occasione della XXXIV Assemblea nazionale ANCI. sanitari, rappresentanti di cittadini, dirigenti Alla vigilia di questo importante appuntamento desideriamo porre l’attenzione dei Sindaci italiani, dei membri del Governo, del Parlamento e delle Regioni, sulla necessità di adottare misure specifiche per le città e la salute dei cittadini. sportivi, esperti, politici, clinici e medici. Oggi la metà della popolazione mondiale vive in città e con l’urbanizzazione, anche a causa di stili di vita non sempre salutari, vi è La lettera aperta è il primo esempio in Italia un significativo aumento delle Malattie Croniche non Trasmissibili (NCDs) - un fenomeno che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente definito la "nuova epidemia urbana”, tale da compromettere la qualità della vita delle generazioni future di una campagna congiunta di sensibilizza- e anche lo sviluppo economico e la prosperità delle città. Esempio emblematico è il diabete: 415 milioni persone nel mondo vivono con il diabete; due terzi di loro vivono in città, una cifra che dovrebbe aumentare fino ai tre quarti entro il 2040. zione su temi rilevanza sociale che vede coin- Una situazione che riguarda anche il nostro Paese, come viene rilevato dai dati del Ministero della Salute e dell’ ISTAT. Per questo chiediamo di porre come priorità la salute e che la stessa sia nelle agende e nelle strategie del buon vivere delle nostre volto un multistakeholder level con ‘obietti- città. vo dichiarato di migliorare la qualità di vita Nel fare ciò, dobbiamo trovare nuovi modi per progettare, costruire e gestire le città per aiutare le persone a vivere una vita sana e per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di: dei cittadini e delle generazioni future. 1. Rivolgere maggiore attenzione alla prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili. Dobbiamo saper valutare i rischi derivanti dai non corretti stili di vita nelle città e costruire sistemi sanitari che siano non solo in La lettera aperta è un passo fondamentale grado di fornire trattamenti, ma che sappiano occuparsi di prevenzione; per l’avvio di politiche concrete a sostegno 2. Le politiche urbane abbiano come priorità la salute. Salute che deve essere costruita in ogni aspetto della strategia urbana dai trasporti, al verde cittadino, alle politiche sull’ambiente, della salute dei cittadini ed è necessario ora e dello sport; 3. Nuovi modelli di collaborazione. avviare politiche mirate al sostegno della sa- Dobbiamo formare nuove partnership che coinvolgono organizzazioni pubbliche e private, creando sinergie tra Governo Nazionale, Regioni, Amministrazioni Comunali, CONI, Urbanisti, Medici, Aziende Sanitarie, Imprese e Comunità. lute e a garantire azioni e spazi per uno stile Abbiamo bisogno di avere come obiettivo prioritario che la salute nelle città sia un bene comune. di vita sano ed attivo, puntando sul principio In caso contrario, la salute di milioni di abitanti delle nostre città è in gioco. della visione e dello studio della problemati- Aiutateci a sostenere, promuovere e sottoscrivere migliorare e il Manifesto della Salute nelle Città, quale strumento per e la qualità di vita di tutti i cittadini e in particola particolarre delle generazioni future. particolare ca, dell’affrontare l’emergenza delle malattie Andrea Lenzi Roberto Pella Enzo Bianco Antonio Decaro croniche non trasmissibili e sul partenariato. Presidente Health City Institute Vice Presidente Vicario ANCI* Vice Presidente Consiglio Nazionale ANCI Presidente ANCI Questo documento sancisce finalmente le linee di una visione complessiva della que- Simona Arletti Lino Del Favero Antonio Gaudioso Giovanni Malagò Presidente Rete Italiana Città Sane OMS Direttore Generale dell'Istituto Superiore di Sanità Segretario Generale Cittadinanzattiva Presidente CONI Walter Ricciardi Presidente ISS stione per salute nelle città. * In rappresentanza del gruppo di lavoro ANCI sull’URBAN HEALTH
PUBLIC HEALTH & HEALTH POLICY 13 DALL’URBAN HEALTH ALL’URBAN DIABETES PERCHÈ PARLARE DI degli stili di vita rispetto al passato. popolazione mondiale ed è evidente che URBAN HEALTH Cambiano le abitudini alimentari (in città, esso influenzi, in modo sia diretto che Walter Ricciardi infatti, è maggiore la probabilità di mangiare indiretto, quelli che noi consideriamo fattori cibo da strada di bassa qualità), i lavori sono di rischio o determinanti di salute. Pertanto, L’urbanizzazione a livello mondiale è sempre più sedentari, l’attività fisica diventa l’Urban Health, intesa sia come campo di probabilmente il cambiamento demografico praticamente inesistente: tutti fattori sociali ricerca che come interventi applicativi, è più importante del secolo scorso e nel nostro e culturali che rappresentano un potente uno strumento fondamentale della sanità secolo rappresenta un “cambiamento fattore di rischio per sovrappeso ed obesità pubblica e si occupa dei determinanti di sentinella” di come si sia radicalmente nonché per malattie cardiovascolari e salute e malattia nelle aree urbane. Diverse modificato il modo di vivere della diabete (2). caratteristiche delle città, infatti, possono popolazione mondiale. Agli inizi del XIX Aumenta, inoltre, il rischio per le patologie essere importanti determinanti di salute, secolo, soltanto il 5% della popolazione infettive (da sovraffollamento e condizioni ognuno dei quali può avere molteplici mondiale viveva in aree urbane e alla igieniche non adeguate), soprattutto per gli implicazioni per i cittadini. fine dello stesso secolo questa quota abitanti delle baraccopoli e per l’età infantile; I tre elementi principali che possono raggiungeva il 46% circa. Si stima, invece, aumenta l’esposizione all’inquinamento influenzare la salute umana sono (4): che entro il 2050 il numero di persone che ambientale; è alto il rischio di essere vive in città arriverà a circa 2,5 miliardi (1). coinvolti in incidenti stradali (dei 3300 1. l’ambiente fisico, ossia l’ambiente La popolazione urbana, pertanto, è in morti per incidenti stradali nel 2014 il Italia, costruito: l’aria che i cittadini respirano, costante crescita, soprattutto nei Paesi a oltre il 50% si è verificato su strade urbane); l’acqua che bevono, il rumore indoor medio reddito e le proiezioni di popolazione aumentano i rischi di danni psicologici e outdoor, le aree verdi delle città, le mostrano che nei prossimi anni la crescita legati allo stress e all’isolamento sociale; condizioni geologiche e climatiche della globale avverrà virtualmente soltanto aumenta il rischio di essere coinvolti in atti zona in cui la città sorge; nelle aree urbane. I grandi agglomerati di violenza (3). 2. l’ambiente sociale: racchiude diversi urbani o megalopoli (con oltre 10 milioni Tuttavia, mentre nel XVIII e nel XIX secolo ambiti, quali strutture occupazionali, di abitanti) stanno diventando sempre più in molte realtà era evidente il rapporto tra mercati del lavoro, processi sociali ed numerosi; è stato anche coniato il termine contesto urbano e cattiva salute, all’inizio economici, ricchezza, servizi sociali, sanitari di “metacity” o “ipercity” per le città con del XX secolo la situazione ha iniziato a e umani, forza delle relazioni, governo, oltre 20 milioni di abitanti, che erano 5 cambiare e, in molte città occidentali, relazioni razziali, disuguaglianza sociale, nel 1975 e sono diventate 23 nel 2015. l’ambiente urbano è migliorato in modo pratiche culturali, istituzioni e pratiche Tuttavia, la quota maggiore dell’incremento evidente, contestualmente alla salute religiose; in ambiente urbano si sta verificando non delle popolazioni urbane. Oggi in molti 3. la disponibilità di accesso alla salute nelle megalopoli, ma in città più piccole. Paesi la salute aggregata - come misura e ai servizi sociali, influenzata da numerose Il notevole incremento della popolazione dell’aspettativa di vita, mortalità per tutte variabili e che in molti contesti determina nelle aree urbane è legato anche ai le cause e molti altri indicatori di salute - è enormi differenze tra le classi sociali, nel fenomeni migratori; le regioni urbane migliore in molte aree urbane rispetto ad momento in cui non venga garantito dell’Unione Europea, fatta eccezione per aree non urbane (4). Nel corso dei secoli, un uguale accesso ai servizi per tutti i la Francia, tendono a registrare, infatti, pertanto, è maturato l’interesse per la cittadini. Tutto ciò determina importanti gli incrementi demografici più elevati a cosiddetta “Urban Health”, in funzione diseguaglianze nella salute, tema ormai causa del saldo migratorio La migrazione dell’inversione di tendenza rispetto al cruciale per la sanità pubblica a livello della popolazione verso le aree urbane si passato, per cui quello urbano è diventato europeo, al punto che si è passati dalla accompagna anche a modifiche sostanziali il principale contesto abitativo della ricerca delle cause alla definizione di
14 PUBLIC HEALTH & HEALTH POLICY DALL’URBAN HEALTH ALL’URBAN DIABETES interventi di correzione. In particolar modo, tra gli individui e l’ambiente in cui vivono. strategia integrata, finalizzata a costruire oggi, l’obiettivo principale è quello di Le possibilità di salute, dunque, dipendono un’idea di città come “promotore della contrastare quella che oggi viene definita anche dalle opportunità di promozione salute”, attraverso un approccio multilivello l’epidemia della cronicità, fenomeno della stessa che le persone ricevono, e che comprenda iniziative di vario genere, complesso che vede tra i suoi determinanti questo influisce in larga misura anche sulla sia sociali sia sanitarie. Interventi urbanistici, impliciti anche le diseguaglianze di salute disomogenea distribuzione delle malattie e “laboratori” sugli stili di vita sani come la (5, 6). dei diversi fattori di rischio ad esse correlate. Wellness Valley, progetti per stimolare e Com’è ormai ben noto, le patologie croniche La popolazione svantaggiata dal punto di premiare i “camminatori urbani” come Beat rappresentano una delle principali sfide della vista socioeconomico, infatti, presenta un the street, e il progetto mondiale “Cities sanità del XXI secolo, così come dimostrato rischio almeno doppio di sviluppare malattie Changing Diabetes”, già avviato a Città del anche dagli obiettivi fissati dall’ultimo Piano gravi e di morire prematuramente rispetto Messico, Pechino, Houston, Copenaghen, d’Azione globale 2013-2020 della WHO (7), ai gruppi più avvantaggiati; in tutti i Paesi Tianjin e che vede coinvolto dal 2017 anche tra i quali è compreso anche quello di una europei, inoltre, i livelli di istruzione, la classe la città di Roma, con un ruolo attivo dell’ISS riduzione relativa del 25% della mortalità lavorativa e il reddito si sono dimostrati e dell’Osservatorio Nazionale per la salute precoce da Non Communicable Diseases fonti di squilibrio nel diritto alla salute (8, 9). nelle Regioni. La maggior parte di queste entro il 2025. Infatti, le patologie croniche Appare evidente, dunque, che la principale iniziative, tuttavia, procede da sola in una - soprattutto le malattie cardiovascolari, i arma a disposizione per contrastare quella singola realtà; la speranza è che col tempo si tumori, le malattie respiratorie croniche e il che è ormai una vera e propria “epidemia riesca a realizzare un approccio coordinato diabete - sono la principale causa di morte in della cronicità” è la prevenzione. Come che, agendo su più fronti, possa stimolare tutto il mondo. Più di 36 milioni di persone sottolineato, infatti, dall’Organizzazione una maggiore attenzione alle proprie scelte muoiono ogni anno per queste patologie Mondiale della Sanità (OMS), migliorare di salute, raggiungendo soprattutto le fasce (63% delle morti globali), tra cui 14 milioni la salute delle persone è un obiettivo di popolazione che vivono in condizioni di persone muoiono prima dei 70 anni di raggiungibile e proprio agendo globalmente di maggiore disagio socio-economico. età. Più del 90% di queste morti premature sui più comuni fattori di rischio si può ridurre L’ambiente urbano, dunque, è teatro di si verificano nei paesi a basso e medio gran parte del carico di morti premature, salute. I suoi cambiamenti, in funzione della reddito, e potrebbero essere prevenute in malattie e disabilità che colpisce la maggior resilienza, dell’adattabilità, dell’evoluzione quanto legate a fattori di rischio comuni, parte dei Paesi occidentali (10). Per fare demografica ed epidemiologica in corso, quali tabacco, scorrette abitudini alimentari, ciò è necessario che vengano strutturati hanno determinato una trasformazione inattività fisica e abuso di alcool (7). interventi community-based che abbiano del modo di vivere dei cittadini, portando Questi, a loro volta, possono determinare come obiettivo principale la prevenzione con sé significative ripercussioni in ambito quelli che sono i cosiddetti fattori di rischio delle malattie e delle loro complicanze, socio-sanitario. Non a caso la WHO ritiene intermedio, ossia ipertensione, iperglicemia, attraverso azioni mirate che raggiungano che le aree urbane siano importanti ipercolesterolemia e obesità. Oltre a ciò, però, l’intera popolazione in modo capillare e determinanti di salute sociali e un le malattie croniche sono legate anche a quindi non si rivolgano in via esclusiva alle elemento chiave dell’agenda per un futuro fattori di rischio non modificabili, quali l’età e persone affette dalla condizione cronica o a sostenibile, e si pone l’obiettivo di rendere la predisposizione genetica e a determinanti quelle ad alto rischio (1). le città e gli insediamenti umani inclusivi, impliciti, spesso definiti come “cause È necessario diffondere sempre di più resilienti e sostenibili entro il 2030 (11). delle cause”, tra cui ritroviamo appunto una cultura della prevenzione che miri a Pertanto, è necessario, nei contesti urbani, l’urbanizzazione. Le malattie croniche, sviluppare consapevolezza nelle scelte di un orientamento salutogenico incentrato pertanto, hanno un’origine multifattoriale, salute delle persone. Da qui la necessità sul benessere complessivo dei cittadini. derivando da una complessa interazione di mettere in atto nelle aree urbane una Le caratteristiche degli ambienti a noi
PUBLIC HEALTH & HEALTH POLICY 15 DALL’URBAN HEALTH ALL’URBAN DIABETES BIBLIOGRAFIA circostanti danno luogo a effetti importanti orientare la politica verso scelte o strategie 1. Walter Ricciardi, Ranieri Guerra, Daniela Galeone, Roberta Siliquini. “Guadagnare sulla salute della popolazione, soprattutto in mirate al sostegno e alla promozione di stili Salute” in città. Health Policy in Non termini di Urban Health Equity: la struttura di vita sani (3). Una città più sana, infatti, Communicable disease Diabetes. March 2017, Vol. 4, N° 1 fisica-urbana, la sua infrastruttura sociale, è una città più equa e più viva. Una città 2. Walter Ricciardi. Città e salute. Editoriale. la pressione aggiunta del cambiamento sana ha bisogno di un’integrazione reale Health Policy in Non Communicable disease Diabetes. October 2015, Vol. 2 - climatico e il ruolo della governance, oggi di conoscenze e azioni per raggiungere alti N° 3 più che mai, sono essenziali per influenzare livelli di salute anche per quanto concerne 3. Gerardo Medea, Giulio Nati, Andrea Lenzi, Claudio Cricelli. Nuovi scenari i possibili benefici per la salute che possono la pianificazione urbana, i processi, i epidemiologici e assistenziali: dall’Ur- ban Health all’Urban Diabetes. MEDIA derivare dall’urbanizzazione. Partendo dal programmi strategici e le politiche tese 2017;17:101-105 presupposto che tutte le caratteristiche del a sostenere la garanzia della tutela al 4. Galea S, Vlahov D. Urban Health: Eviden- ce, Challenges, and Directions. Annu Rev contesto urbano sono modificabili, alcune di diritto alla salute, il benessere, la sicurezza, Public Health. 2005;26:341-65 esse lo sono più facilmente, dando luogo ad l’integrazione sociale, il trasporto attivo, 5. Ministero della Salute. I determinanti della salute. http://www.salute.gov.it/ un miglioramento più o meno importante l’identità culturale, l’amore per il verde imgs/C_17_pubblicazioni_506_ulterio- nel breve termine per la salute della e la possibilità di viverlo pienamente. riallegati_ulterioreallegato_1_alleg.pdf 6. Epicentro. Il portale dell’epidemiologia popolazione urbana, laddove la città venga Affrontare nella prospettiva comunitaria le per la sanità pubblica. Le malattie croni- definita o ridefinita in tal senso: da questa problematiche di sanità pubblica per vivere che non trasmissibili (MCNT): la sfida del secolo, anche per il nostro Paese. http:// considerazione scaturisce la possibilità di al meglio il contesto urbano diviene, quindi, www.epicentro.iss.it/ben/2012/marzo/2. asp focalizzare approcci urbanistici in maniera uno strumento funzionale al cambiamento, 7. World Health Organization (WHO). tale da intervenire sui determinanti della in un’ottica di sostenibilità. Global Action Plan for the Preven- tion and Control of NCDs 2013-2020. salute urbana, ad esempio attraverso il http://apps.who.int/iris/bitstre- miglioramento delle condizioni igieniche o am/10665/94384/1/9789241506236_ eng.pdf?ua=1 la sufficiente fornitura di acqua pulita (12). 8. Istituto Superiore di Sanità (ISS). Life- L’inurbamento e la configurazione attuale styles and Cancer Prevention. Facts and Figures. September 2014. http://www. delle città comportano per la salute salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazio- pubblica e per ciascun individuo diversi ni_2220_allegato.pdf 9. Epicentro. Il portale dell’epidemiologia rischi, ma offrono anche importanti per la Sanità Pubblica. Malattie croniche. http://www.epicentro.iss.it/temi/croni- opportunità da sfruttare. Per fare ciò è che/croniche.asp necessario identificare strategie di azione 10. Organizzazione Mondiale della Sanità. Comitato regionale per l’Europa - cin- per rendere consapevoli governi, regioni, quantaseiesima sessione. Guadagnare città e cittadini dell’importanza della salute. La strategia europea per la prevenzione e il controllo delle malattie promozione della salute nei contesti urbani, croniche. 30 giugno 2006. http://www. immaginando un nuovo modello di welfare epicentro.iss.it/temi/croniche/pdf/ Stra- tegia_europea_italiano.pdf urbano. Se il miglioramento e l’aumento dei 11. Obiettivo n. 11 del programma delle determinanti di salute nelle città, in grado Nazioni Unite.2015 “17 goals to trasform our world: make cities inclusive, safe, di ridurre l’incidenza di malattie come ad resilient and sustainable”. http://www. un.org/sustainabledevelopment/cities/ esempio obesità e diabete, dipendono 12. Vlahov D, Gibble E, Freudenberg N, poco dai medici, a essi tuttavia spetta Galea S (2004) Cities and Health: History, Approaches, and Key Questions. Acad l’importante compito di creare nei pazienti Med 79:1133–1138 non solo la consapevolezza dell’importanza di uno stile di vita sano, ma anche una coscienza “civica” per sostenere, stimolare e
16 PUBLIC HEALTH & HEALTH POLICY DALL’URBAN HEALTH ALL’URBAN DIABETES IL MANIFESTO In Italia, solo il 30,4% della popolazione ri- cittadini, aumentando il grado di autocon- “SALUTE NELLE CITTÀ: siede nei 6776 piccoli comuni (cioè con po- sapevolezza BENE COMUNE”: UNA polazione inferiore a 10.000 abitanti), di cui 3. Inserire l’educazione sanitaria in tutti ROADMAP PER LE è disseminata l’Italia, mentre una percen- i programmi scolastici, con particolare rife- HEALTHY CITIES tuale superiore, il 37%, vive nelle 14 Città rimento ai rischi per la salute nel contesto Stefano Da Empoli Metropolitane. urbano Da queste premesse e dalla combinazione 4. Incoraggiare stili di vita sani nei luo- Con il termine “healthy city”, l’Organizza- ragionata dei dati demografici, epidemio- ghi di lavoro, nelle grandi comunità e nelle zione Mondiale della Sanità non descrive logici, economici e sociali occorre partire famiglie una città che ha raggiunto un particolare per informare e trovare soluzioni, in base al 5. Promuovere una cultura alimentare livello di salute pubblica, bensì una che è rigore del metodo scientifico applicato al appropriata attraverso programmi dieteti- conscia dell’importanza della salute come policy making. Nella consapevolezza che ci mirati, prevenendo l’obesità bene collettivo e che, quindi, mette in atto solo dal coordinamento tra le tante fonti 6. Ampliare e migliorare l’accesso alle delle politiche chiare per tutelarla e miglio- di dati e tra la miriade di competenze di- pratiche sportive e motorie per tutti i cit- rarla, secondo una visione allargata agli sponibili, ai diversi livelli territoriali, possa tadini incentivando la creazione e il pieno aspetti psicologici, alle condizioni naturali, prendere avvio un percorso che consenta utilizzo di infrastrutture sportive e spazi ambientali, climatiche e abitative, alla vita di giungere a soluzioni condivise e vera- verdi lavorativa, economica, sociale e culturale mente efficaci. 7. Sviluppare politiche locali di trasporto dei suoi abitanti. Per rispondere in chiave costruttiva a que- urbano orientate alla sostenibilità ambien- D’altronde, nella misura in cui la salute non ste esigenze, offrendo in primis alle ammi- tale e alla creazione di una vita salutare risulta essere più solo un “bene individua- nistrazioni locali una prima base di consa- 8. Creare iniziative locali per promuove- le” ma anche e soprattutto un “bene co- pevolezza e un vademecum per possibili re l’adesione dei cittadini ai programmi di mune”, emerge il ruolo di fulcro delle città, interventi, I-Com ha promosso la stesura prevenzione primaria, con particolare rife- insieme a quello delle sue componenti, a del Manifesto “La salute nelle città: bene rimento alle malattie croniche, trasmissibili partire da chi è chiamato ad amministrarla. comune”, che delinea gli elementi chiave e non trasmissibili Il peso sempre più decisivo dei centri abi- che possono guidare le città a studiare ed 9. Considerare la salute delle fasce più tati di maggiori dimensioni nella vita delle approfondire i determinanti della salute deboli e a rischio quale priorità per l’inclu- persone è sottolineato dai trend demogra- nei propri contesti e a fare leva su di essi sione sociale nel contesto urbano fici, sia a livello globale che italiano. per definire strategie tese a migliorare gli 10. Studiare e monitorare a livello A livello mondiale, nel 2007 si è registrato stili di vita e il benessere psico-fisico del urbano i determinanti della salute dei cit- lo storico sorpasso della popolazione urba- cittadino. tadini, attraverso una forte alleanza tra Co- na rispetto alla popolazione rurale (prima Ogni punto del Manifesto contiene le azio- muni, Università, Aziende sanitarie, Centri volta nella storia dell’umanità); attualmen- ni prioritarie per il raggiungimento dei se- di ricerca, industria e professionisti te la popolazione urbana rappresenta cir- guenti 10 principi-obiettivo: ca il 54% della popolazione globale e nel Come si può osservare dalla semplice 2050 si stima che tale percentuale salirà al 1. Ogni cittadino ha diritto ad una vita enunciazione dei dieci principi di base, il 66% (impressionante notare come saranno sana ed integrata nel proprio contesto ur- Manifesto prova a tenere insieme in una le sole aree urbane ad assorbire la totalità bano. Bisogna rendere la salute dei cittadi- prospettiva unitaria e strutturata le tante della crescita di popolazione mondiale dei ni il fulcro di tutte le politiche urbane sfide che si trovano ad affrontare le città, prossimi 35 anni, che si prevede pari a circa 2. Assicurare un alto livello di alfabetizza- insieme ai soggetti che possono aiutarle 2,3 miliardi di persone). zione ed informazione sanitaria per tutti i in questo percorso difficile quanto inevita-
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