I COMPOSITI SONO RESISTENTI?

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I COMPOSITI SONO RESISTENTI?
Rozzano, dicembre 2008
                     “                                              “
                                                           ino
Comunicazioni dedicate all’industria dei compositi, per la divulgazione tecnica e commerciale
                      www.resipol.com - resipolino@resipol.com

        I COMPOSITI SONO RESISTENTI?
Probabilmente solo il tempo potrà rivelarlo, in termini di stagioni, in certi casi di mesi.
Non stiamo parlando di resistenza a fatica o all’invecchiamento, ma della resistenza
economica di tante piccole e medie imprese nel fronteggiare una crisi che, per la sua
repentina diffusione, ha sorpreso anche i più pessimisti. Non ci sono antidoti o farmaci
miracolosi; trovata la cura bisognerà anche attendere il decorso e probabilmente la
convalescenza. Di fronte a questa valanga dell’economia mondiale, il mondo dei
compositi - il nostro organismo - non ha nessuna difesa che possa rappresentare un
baluardo, ma abbiamo ugualmente il dovere di interpretarla in chiave critica, perché
come ogni medaglia: ha il suo rovescio. La prima dolorosa costatazione è che il
tessuto economico del nostro settore non ha saputo generare risorse sufficienti a
costituire riserve. Troppe aziende sono caratterizzate da una capitalizzazione risibile
che limita i fidi, l’autonomia, il lavoro. Ogni imprenditore del nostro settore dovrebbe
sapere, ricordare e propugnare l’impegno alla giusta valorizzazione del lavoro serio,
della competenza, della qualità, tutti valori che si auto sostengono e generano
ricchezza. Confidiamo tutti di superare la malattia, ma speriamo anche che essa
generi gli anticorpi. Si chiamano: qualità, ricerca e innovazione e vivono in ambienti
illuminati dalla competenza e dalla consapevolezza che tutto ciò costa, ma ripaga!

Da GENOVA “48° SALONE NAUTICO”
a CARRARA “1° COMPOTEC” attraverso
IBEX (USA), BI.MU ed EICMA a Milano, e una girandola: Frankfurt, Barcelona, Paris...
Ottobre andiamo. E’ tempo                                   anche perché non è
d’esporre.      Così      potrebbe                          tempo      di   vacche
declamare un Vate, anche perché                             grasse e i discorsi,
siamo davvero prossimi alla                                 pure loro, finiscono
transumanza. Fra l’inizio di                                tutti per assomigliarsi.
ottobre e la metà di novembre si                            Ma non dobbiamo
concentrano una serie di eventi                             generalizzare,      non
fieristici da mettere i brividi. Un                         possiamo confonderci
calendario da stacanovisti dei                              e confondere: ci sono
trasferimenti, una girandola di                             “appuntamenti” validi
stands, di appuntamenti, di                                 e altri che andrebbero
convegni, che finiscono per                                 disdetti. Genova, col
assomigliarsi tutti. Probabilmente                          Salone Nautico (foto a
siamo al “game over” da eccesso.                            lato) è irrinunciabile,
Il resipolino ne esce fiaccato,                             anche di questi tempi.
I COMPOSITI SONO RESISTENTI?
Con la sua storia, le sue dimensioni la         che di organizzazione e servizi - sono
sua fama, il Salone Nautico è certo fra i       elementi importanti, che non mancano
più importanti Saloni del Mondo. Ed è           di caratterizzare l’industria Nautica.
normale che sia così, visto che in Italia
la cantieristica da diporto, specie nel
settore maxi yachts raggiunge la sua
massima           espressione.      Anche
quest’anno, pur coincidendo con le
prime forti scosse economiche, il Salone
si    è     chiuso    con    un   bilancio
sostanzialmente positivo, realizzando un
apprezzabile successo di pubblico e di
trattative. Con 1500 espositori presenti,
2500 imbarcazioni esposte - tra cui
centinaia di nuovi modelli - e una               Genova: vista sul 48° Salone Nautico
superficie espositiva ancora più grande         La 49a edizione si terrà alla Fiera di
e spettacolare il Salone Nautico si è           Genova dal 3 all’11 ottobre 2009.
mantenuto all’altezza della fama. Anche
grazie all’utilizzo del nuovo Padiglione B
(foto sotto firmato dall’architetto Jean
Nouvel ), e della nuova Darsena di
                                                MIAMI: 6, 7 e 8 ottobre 2008
                                                La edizione 18a dell'IBEX, di Miami
                                                (Florida Usa) si e svolta dal 6 all’8
                                                ottobre, nella Hall Muhammad Ali del
                                                Miami Beach Convention Center. Per il
                                                resipolino, al suo primo IBEX - e solo in
                                                virtù dell'adagio che l'arte appresa
                                                rappresenta un capitale - l'esperienza
                                                può dirsi interessante. In realtà, ai nostri
                                                lettori possiamo ben confidare che
                                                l'IBEX di Miami sta al SEATEC di
Salone Nautico di Genova, Padiglione B          Carrara come i caffè americani dei bar
                                                della prima stanno agli espressi dei bar
Ponente, tutta dedicata alla vela.              della seconda: non difettano di quantità
I visitatori, nel complesso sono stati più      e sono caldi (perfino troppo), ma: vuoi
di 320 mila e la sala stampa, in totale,        mettere un buon ristretto?
ha accreditato 1.607 giornalisti, di cui
oltre il 10% esteri. I sei dibattiti promossi
da UCINA nell’ambito della rassegna dei
convegni della manifestazione hanno
registrato una partecipazione di oltre
1.400 persone. Per quanto si è visto,
pare evidente che il comparto della
nautica sarà in grado di affrontare con
forza la difficile situazione congiunturale,
perché la dimensione internazionale, la
volontà di crescere, la ricerca di
innovazione - sia intermini di prodotto         Un padiglione del 18° IBEX, Miami USA
I COMPOSITI SONO RESISTENTI?
Fuor di metafora, la maggior dimensione
in termine di superficie e di espositori
documenta che l'IBEX è la vetrina di un
mercato più grande, ma le differenze
finiscono     là.   Piace      invece     il
pragmatismo        tipicamente        USA
nell'allestimento degli stand, dove si
bada al sodo, senza fronzoli e orpelli. E
comunque, al resipolino, Carrara, piace
più di Miami. L’IBEX però è stata
l’occasione per una visita alla fabbrica di
Clearwater della ITW spraycore USA,
del gruppo ITW spraycore-euromere.

                                               MOTO, BICI, ELABORAZIONI,
                                               VEICOLI SPECIALI e CASCHI
                                               Definire un dovere la visita del Salone
  Parata di pasta per modelli spraycore        del Ciclo e Motociclo è davvero troppo.
Lo stabilimento, posto proprio di fronte       Le moto, l’ambientazione, i visitatori e il
ad un altro colosso del nostro mondo, la       variegato mondo degli espositori
MVP (Magnum Venus Plastech), è                 rendono questa esposizione una
interamente dedicato alla produzione           kermesse irrinunciabile, un piacere, e il
delle paste poliesteri spraycore. Il           resipolino ha dei vecchi amici da
resipolino dedicherà, nella sua prossima       incontrare, e lo fa con entusiasmo.
uscita,     un   articolo  tecnico    per      E poi questo è un settore storicamente
presentare la gamma dei prodotti               interessato ai compositi: i caschi, le
spraycore, ora interamente omogenei            carene delle moto da competizione, i
alla gamma euromere-spraycor e                 telai delle bici da strada e da fuori
documenterà le tecniche di impego di un        strada, gli allestimenti speciali sono da
importante cliente: la VECTORWORKS             sempre costruiti in vetroresine.
MARINE, di Titusville (FL) che da anni         Già nel numero scorso avevamo
utilizza le paste 2000 HS e l’Alpha Coat       dedicato un ampio servizio alla
per costruire i modelli commissionati dai      produzione dei caschi NOLAN, realizzati
più importanti cantieri americani (foto        con resina vinilestere della POLYNT, la
sotto).                                        VE ef 220 (a basso contenuto di stirene)
                                               e all’EICMA abbiamo avuto il piacere di
                                               visitare lo stand della famosa azienda
                                               bergamasca. I caschi NOLAN, usati da
                                               molti campioni, ed apprezzati in tutto il
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mondo, hanno attirato l’attenzione dei
numerosi visitatori (foto sotto).

                                             Dal 3 al 6 dicembre a FRAKFURT
                                             In questo resipolino sostanzialmente
                                             dedicato alle manifestazioni fieristiche,
                                             non poteva mancare un trafiletto che
                                             annotasse gli appunti presi a Frankfurt,
                                             dove si è svolta la più importante fiera
                                             europea per la progettazione, e la
                                             costruzione degli stampi e dei prototipi:
                                             EUROMOLD 2008. SIKA Italia ci ha
                                             onorati di un invito a visitare lo stand
                                             (foto sotto) e ci siamo aggirati nei
Caschi NOLAN nello stand EICMA 2008          padiglioni, ammirando curiosi.
Un altro motivo d’interesse, soprattutto
per i fan delle moto sportive, era
rappresentato dalle numerose proposte
di elaborazioni per moto da strada. Un
trionfo di carbonio, compositi avanzati,
resine ad alto modulo. Il design e la
qualità dei produttori nazionali ha
dimostrato la validità della proposta
italiana ed erano proprio questi gli stand
più visitati (foto sotto).

                                               Lo stand SIKA all’EUROMOLD 2008
                                             La sezione dedicata ad attrezzature e
                                             utensili per la lavorazione CADCAM, era
                                             imponente e un aspetto interessante è
                                             stato poter verificare dal vivo il modo di
                                             lavorare, per velocità, precisione e
                                             qualità di asportazione del truciolo. Il
                                             resoconto nel prossimo resipolino.

Elaborazione di una DUCATI nello stand
PLASTIC BIKE; carbonio a go go. (EICMA)
I numeri della 66a edizione dell’EICMA
sono impressionanti, e da record:
500.000 visitatori, 1002 espositori
(provenienti da 33 paesi), per 280 mila
metri quadrati di spazio espositivo. Un
successo che si rinnova di anno in
anno, e che ci aspetta nel 2009, dal 10
al 15 novembre.
                                                 Lavorazione CADCAM con frese
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ECOLOGIA & SICUREZZA
la ventilazione nell’ambiente di lavoro
La doverosa premessa a questo articolo         nelle immediate vicinanze dello stampo.
è che il suo contenuto e i dati esposti        L’evaporazione        dovrebbe     essere
possono ritenersi un’utile traccia per chi     rimossa preferibilmente il più vicino
volesse approfondire l’argomento; mai          possibile alla sua fonte. Ciò assicura la
un insegnamento responsabile. Le               più efficiente ventilazione del reparto di
informazioni sono basate sui dati di cui       lavorazione e significa che i vapori di
disponiamo ed è onere del lettore              stirene possono essere rimossi anche a
verificarle       con      approfondimenti     concentrazioni relativamente elevate
specialistici e mirati.                        con un basso ricambio d’aria. Se si
Quando, in processi a stampo aperto, si        permette ai vapori di stirene di
usano le resine poliestere o altri prodotti    diffondersi nell’ambiente di lavoro sarà
a base di stirene, il monomero evapora         necessaria una capacità di ventilazione
durante l’applicazione. Per mantenere          molto più alta per la loro rimozione.
l’esposizione dei lavoratori al di sotto del   Questi sono elementi fondamentali nel
limite di TLV è opportuno utilizzare           progettare il sistema di ventilazione. I
idonee attrezzature e mettere in atto          fattori che contribuiscono alla emissione
opportune misure di gestione interna. A        di stirene sono: il tipo ed il volume di
tale scopo dovrebbero essere scelte            resina utilizzato e la sua tecnica di
quelle apparecchiature che consentono          trasformazione. Una forte variazione del
una ridotta evaporazione di stirene in         consumo di resina porterà ad una forte
fase applicativa. Quando possibile si          variazione nelle emissioni. La capacità
dovrebbero utilizzare resine a basso           di ventilazione deve quindi essere
contenuto di stirene (LSC) o a bassa           progettata per le condizioni di massima
emissione di stirene (LSE). Una buona          emissione. Ci sono essenzialmente 3
ventilazione del reparto di lavorazione e      diverse metodologie di ventilazione,
appropriati dispositivi di protezione          ciascuna delle quali con i suoi specifici
individuale sono essenziali per ridurre al     vantaggi e limitazioni.
minimo i livelli di esposizione.
                                               Quando si applica una ventilazione
Questo scritto tratta i principi della
                                               generale sul luogo di lavoro il volume
ventilazione dell’ambiente di lavoro, e
                                               totale di aria dell’ambiente di lavoro
fornisce informazioni su come stimare la
                                               stesso è ricambiato diverse volte per
capacità di ventilazione richiesta in un
                                               ora. Questo principio di ventilazione è
reparto di lavorazione di resine
                                               ben noto in quanto relativamente
poliestere.
                                               semplice e consente un elevato livello di
Quando si lavora con le resine                 flessibilità nella manipolazione dei
poliestere insature, la maggior parte          materiali e dei prodotti all’interno del
dell’evaporazione dello stirene si genera      reparto di lavorazione.
I COMPOSITI SONO RESISTENTI?
ventilazione generale in quanto i vapori
                                                   di stirene sono rimossi attraverso le
                                                   cappe di aspirazione, che devono
                                                   essere installate il più vicino possibile
                                                   alla sorgente di emissione (Fig. 2,
                                                   sotto).

Flusso d’aria attraverso tubi flessibili (Fig 1)
Lo svantaggio è dato dalla necessità di
avere un ricambio d’aria molto elevato
per mantenere la concentrazione di
stirene ai livelli desiderati. Nei periodi
freddi questa soluzione potrebbe
generare dei costi di riscaldamento
insostenibili. Per altro, la ventilazione          Aspirazione locale con tubo flessibile (fig 2)
generale dell’ambiente non è sempre
sufficiente specialmente per stampi di
                                                   Le cappe di aspirazione posso essere
ampia      superficie    come      per     la
                                                   flessibili così da mantenere la loro
produzione di imbarcazioni, tubi e silos.
                                                   efficienza anche quando sono utilizzate
In questi casi si ricorre all’utilizzo di
                                                   diverse tipologie di stampi . Per essere
ventilatori supplementari che soffiano il
                                                   efficaci, le cappe di aspirazione devono
flusso d’aria lontano dall’operatore: ciò
                                                   essere posizionate il più vicino possibile
porta inevitabilmente ad una ulteriore
                                                   all’area di lavoro. Lo svantaggio
dispersione dei vapori di stirene
                                                   nell’utilizzo di cappe di aspirazione
all’interno dell’ambiente di lavoro.
                                                   mobili è che possono ostacolare la
Questo spiega perché quando si utilizza
                                                   libertà di movimento attorno allo
una ventilazione generale si deve
                                                   stampo. I sistemi push-pull sono basati
mantenere un flusso d’aria più basso
                                                   sulla combinazione di cappe di
possibile. Questo tipo di ventilazione è
                                                   aspirazione con dispositivi di flusso per
spesso realizzato alimentando aria
                                                   spingere direttamente sulla cappa di
fresca      attraverso      tubi    flessibili
                                                   aspirazione l’aria concentrata di stirene.
posizionati sotto il soffitto del reparto di
                                                   Tali sistemi possono ridurre in maniera
lavorazione (fig. 1). L’aria concentrata in
                                                   molto efficace l’esposizione allo stirene.
stirene è estratta vicino al livello del
                                                   Tavoli adibiti alla lavorazione di piccole
pavimento. Solo in caso di operazioni su
                                                   parti possono essere equipaggiati con
piccolo stampi la sola ventilazione
                                                   un sistema di aspirazione e in
generica è sufficiente.
                                                   combinazione         con     cappe       di
L’aspirazione localizzata è certamente             convogliamento (Fig 3).
un    metodo     più    efficace  della
I COMPOSITI SONO RESISTENTI?
fresca in entrata e la rimozione dell’aria
                                              contaminata. Le cabine di spruzzatura
                                              costituiscono un buon esempio dell’uso
                                              della ventilazione localizzata. Una
                                              cabina     di    spruzzatura      è    uno
                                              scompartimento più o meno separato
                                              dal resto dell’ambiente di lavoro. Il
                                              flusso d’aria può essere meglio
                                              controllato e un volume d’aria più basso
                                              è necessario per rimuovere i vapori di
                                              stirene. La velocità dell’aria in ingresso
Soluzione di tipo “push-pull” (Fig 3)         in una cabina di spruzzatura dovrebbe
Un bel metodo di aspirazione locale è         essere progettata tra 0,3 e 1,0 m/sec in
l’utilizzo di canali di aspirazione situati   modo da permettere il conseguimento di
sul pavimento del luogo di lavoro in          una sufficiente rimozione d’aria. Ci sono
combinazione ad un flusso d’aria fresca       molti sistemi per ottimizzare la
situata sopra lo stampo. In questo modo       rimozione dell’aria in una cabina di
nell’area di respirazione dell’’operatore     spruzzatura – La serie della Fig. 6
passa sempre aria fresca (Fig. 4).            mostra come il flusso di aria in una
                                              cabina di spruzzatura possa essere
                                              ottimizzato.
                                              La prima sezione (6a) mostra come una
                                              aspirazione aperta possa portare alla
                                              formazione di grosse turbolenze. Ma se
                                              la cabina di spruzzatura è progettata
                                              opportunamente per dirigere il flusso
                                              d’aria sul retro della cabina (vedi Fig. 6
                                              serie b-d), allora si genera una
Aspiarzione a terra e ventilazione (Fig 4)    turbolenza più bassa e quindi per la
L’aspirazione locale è molto efficace         rimozione dello stirene è richiesto un
quando manufatti molto piccoli sono           quantitativo minore di aria.
prodotti in postazioni fisse.
                                              La percentuale di evaporazione dello
La ventilazione localizzata combina i         stirene in un reparto di trasformazione di
principi della ventilazione generale con      resine poliestere dipende da molteplici
l’aspirazione locale. In questo caso          variabili come per esempio il tipo di
parte dell’ambiente di lavoro è ventilato     resina,     la    tipologia     applicativa,
in modo tale per cui lo stirene è rimosso     l’attrezzatura      utilizzata    e       la
prima di essere diluito nell’aria di tutto    strumentazione. Come guida la Fig. 7
l’ambiente stesso. Dividere l’ambiente di     indica la percentuale tipica di perdita di
lavoro in vari scompartimenti è efficace      stirene     nelle    differenti   tecniche
solamente nel caso in cui ci sia un buon      applicative calcolata come perdita in
bilanciamento tra la portata di aria          peso sulla resina.
I COMPOSITI SONO RESISTENTI?
mantenere la concentrazione dello
                                              stirene al di sotto del valore di MAC.

Aspirazione aperta (soffitto 5m ) (Fig 6a)

Cabina (apertura 5m x 2.5m ) (Fig 6b)

                                              Fig 7, Perdita di Stirene per tipologia di
                                              processo produttivo
                                              Con un valore di MAC di 108 mg/m3 (25
                                              ppm) il volume del reparto di lavoro
                                              deve essere ricambiato 750:108 = 7
Cabina (apertura 5m x 1m ) (Fig 6c)           volte per ora. Ciò significa una capacità
                                              minima di ventilazione di 56.000 m3/h.
                                              In pratica la ventilazione necessaria
                                              deve essere molto più alta . Se nello
                                              stesso reparto si lavora regolarmente
                                              anche gel coat, l’emissione di stirene è
Cabina (supporto air-jet ) (Fig 6d)           considerevolmente più elevata, dunque
Un reparto di produzione ha dimensioni        la capacità di ventilazione deve essere
80x20x5 m, ne consegue che il volume          potenziata     di   conseguenza.       Una
dell’ambiente è 8000 m3.                      opportuna progettazione del sistema di
Se 150 kg di resina sono laminati a           ventilazione dell’ambiente di lavoro può
spruzzo,utilizzando una resina LSE/LSC        portare a sostanziali risparmi in termini
con una percentuale di evaporazione           di costi. In pratica una appropriata
del 4 %, allora l’emissione di stirene è di   disposizione      dello     schema       di
6 Kg per ora. Assumendo che detto             fabbricazione ed un sistema di
quantitativo di stirene si diffonda per       ventilazione ottimizzato nella direzione
tutta l’atmosfera del reparto di              dei flussi, determinano le condizioni per
produzione, questo porterà l’avere una        giustificare una più bassa, eppur
concentrazione di stirene di 750 mg/m3.       sufficiente, capacità di ventilazione.
Se viene utilizzata ventilazione per
diluizione si può stimare la minima                                      Fonte: cefic 07
capacità di ventilazione richiesta per
I COMPOSITI SONO RESISTENTI?
VADEMECUM                              … per difendersi dalle emissioni
Secondo un’errata idea generale, poiché i vapori di stirene sono più pesanti dell’aria
questi si stratificano istantaneamente sul pavimento. Benché la densità dei vapori di
stirene sia 3,6 volte più alta della densità dell’aria, una concentrazione in aria di 500
ppm di stirene comporterà un aumento di densità di solo 0,13% in paragone all’aria
pulita. Così deboli moti convettivi e normali movimenti d’aria potranno causare la
dissipazione dello stirene in tutto l’ambiente di lavoro.
Mantenere chiuso l’ambiente di lavoro. Un sistema di ventilazione opportunamente
progettato è efficace solo se i flussi d’aria non sono disturbati da finestre o porte
aperte. L’apertura delle porte per abbassare le temperature durante i mesi estivi,
genera frequentemente una più alta esposizione allo stirene.
L’inalazione ai vapori si stirene deve essere evitata, se necessario, utilizzando i
dispositivi di protezione individuali.
Evitare il contatto della resina con la pelle e gli occhi indossando appropriati indumenti
di sicurezza come: guanti, occhiali e schermi facciali. Decantare e miscelare le resine
UP in una stanza separata e ben ventilata per ridurre la possibilità che i vapori di
stirene si diffondano ad adiacenti aree lavorative.
Seguire le istruzioni del fornitore quando si aggiungono e miscelano additivi,
acceleranti cariche e perossidi. Non dimenticare mai che, essendo reattivi, certi additivi
o combinazioni di additivi possono causare reazioni inaspettate.

”   L’ANGOLO DELL’ACCESSORIO “piccole soluzioni per grandi problemi “
Il nuovo RESITRAP (Cod. RTML 10) è interamente costruito in polietilene (PE - HD),
con fondo tornito ad incastro e termosaldato; il coperchio ha una sede di alloggio della
                                          guarnizione di tenuta così profonda, che il
                                          corpo del serbatoio affonda in essa,
                                          aumentando la tenuta e la resistenza a
                                          compressione. Gli attacchi dei tubi in entrata
                                          (aspirazione dallo stampo) e quello in uscita
                                          (aspirazione verso la pompa) sono costituiti da
                                          portagomma metallici. Tutte le linee sono
                                          costruite per collegamento a tubi con diametro
                                          interno da 16 mm. Dopo gli attacchi
                                          portagomma delle quattro linee che “tirano” la
                                          resina, all’interno del coperchio, sono avvitati 4
                                          tubi di 20 cm circa, per avere la certezza che
                                          la resina eventualmente aspirata possa essere
                                          correttamente       convogliata    nel   secchio
                                          (anch’esso in PE) di raccolta. Il tubo
                                          portagomma della linea di aspirazione alla
                                          pompa del vuoto, posto nel centro, termina
invece immediatamente sotto al coperchio, per garantire il massimo volume di
aspirazione possibile. I portagomma metallici delle cinque linee sono montati sul
coperchio in modo da poterli, in caso di necessità, smontare e pulire. Per la natura del
materiale con cui è costruito, il RESITRAP consente di aggiungere attacchi per ulteriori
linee, o per vacuometri o rubinetti. La dimensione è tale da garantire ottima stabilità e
consente di alloggiare il pratico secchio di raccolta resina.
I COMPOSITI SONO RESISTENTI?
Il resipolino Vi relaziona sul BI.MU

Come ormai consuetudine abbiamo visitato la fiera biennale dedicata alle macchine
utensili, ai robot, all’automazione e all’utensileria ad essi collegata. Le nostre visite son
sempre mirate alla ricerca di novità per arricchire la nostra già nutrita gamma di
prodotti per la fresatura di alluminio, legno, resina e polistirolo, tutti materiali che a
buon diritto fan parte del “nostro mondo”. Fra questi però solo l’alluminio gode di
                                          accessori e utensili dedicati, e di questo –
                                          purtroppo - anche il BI-MU ci ha dato conferma.
                                          Solitamente non viene dedicato (salvo forse per
                                          l’alluminio) uno specifico utensile o uno specifico
                                          inserto. Gli anni di esperienza nel settore, le
                                          continue ricerche di mercato e sopratutto la
                                          stretta e preziosa collaborazione con i nostri
                                          clienti ci ha permesso di meglio comprendere
                                          quelle che sono le esigenze e le problematiche
                                          che si incontrano nel dover fresare un così
                                          variegato ventaglio di materiali e di sviluppare di
Fra i più ammirati aI BI-MU: i robot conseguenza sistemi e soluzioni a doc. Nell’ampio
panorama di proposte, per impianti, attrezzature e robot, non abbiamo notato novità di
rilievo per gli utensili o quanto meno soluzioni nuove o diverse da quelle già di nostra
conoscenza. Anticipiamo però quello che è il nuovo sistema per fresare il polistirolo,
                                                       applicazione per la quale la
                                                       necessità è solitamente quella di
                                                       avere frese di grandi diametri con
                                                       soluzioni che portino ad avere
                                                       lunghezze importanti nella struttura

L’insieme prolunga e mandrino per polistirolo
del tagliente.      Per realizzare questo nuovo
sistema abbiamo messo a punto un kit
costituito da mandrini prolungati con lunghezze
a richiesta, ai quali si possono applicare frese
speciali, in vari diametri e lunghezze, con taglio
specifico per polistirolo. Vi invitiamo, per
qualsiasi informazione o chiarimento in merito,
a contattarci.
E, per il prossimo BI-MU: arrivederci alla
prossima edizione, Settembre/Ottobre 2010.
                                                  Il mandrino per polistirolo e la prolunga
Testo tratto da Market Vision di OWENSCORNING, adattamento: resipolino
NO CORROSION HERE, MANUFATTI COMPOSITI
RESISTENTI ALLA CORROSIONE: UN BOOM MONDIALE
La tempesta quasi perfetta si è
scatenata nel mercato dei compositi, per
la produzione di manufatti resistenti alla
corrosione. Soltanto il rallentamento
dell’economia globale ha impedito che
fosse davvero perfetta.
Ci sono molti fattori, che guidano questa
crescita nel mercato globale e la
rendono più consistente. Il primo è
certamente l’incremento dell’attività
negli ambiti corrosivi quali pozzi
petroliferi (ndr: la domanda di vetro
nell’area Medio Orientale è cresciuta
oltre il 35% all’anno, dal 2004), impianti
di desalinizzazione, miniere, impianti di
produzione energetica a carbone e
proprietà     costiere.   Un     altro   è
l’incremento dei costi di acciaio e
alluminio e un terzo fattore è la scarsità
e il costo di certi tipi di legnami da
costruzione.
“Siamo sempre stati competitivi con
alluminio e acciaio ma, oggi siamo
“ragazzi a basso costo” – ci confida
Glenn Barefoot, Direttore Marketing            Impianto PRFV (PLASTIC GLASS srl)
Corporate della Società americana              corrosione      nei   settori    analizzati
Strongwell Corporation di Bristol, in          ammonta a 98 miliardi di euro all’anno
Virginia. Barefott dice che fino a pochi       nel 1998. Dato ricavato dall’economia
anni fa gli ingegneri erano disposti a         USA: totale costi corrosione pari a 195
pagare un po’ di più l’acciaio, perché più
                                               miliardi di euro nell’anno 1998 –
avvezzi al suo utilizzo. Ma ora questo
modo di pensare sta cambiando, poiché          Addirittura, secondo l’AEUB (Alberta
la differenza di prezzo diventa sempre         Energy and Utilities Board), la
più importante e – ormai - non la si può       corrosione è la causa principale dei
più trascurare.                                guasti negli oleodotti: dato di Aprile
I COSTI DELLA CORROSIONE                       2006      della     AEUB,     ente,    che
Matt Lieser – Global Market Leader             supervisiona circa 385.000 chilometri di
della OCV Reinforcements - dice che            oleodotti e gasdotti ad alta pressione,
solo negli Stati Uniti il costo corrosione è   dice che vengono rilevati circa 750
stimato a più di 215 miliardi di euro per      guasti all’anno.
anno (nota 1) - Nota 1 FHWA – Studio           In uno studio condotto nel 2006, il 53%
sui costi della corrosione. Il costo totale    dei guasti era dovuto alla corrosione
dei danni provocati direttamente dalla         interna. La seconda principale causa dei
guasti era la corrosione esterna con il        ebollizione e più alti moduli di tensione
12%. Le percentuali delle altre cause          di quelli prodotti col tradizionale vetro E,
”impallidiscono” di fronte ai danni da         caratteristiche che tornano decisamente
corrosione: 8% danni da terzi, 5% danni        utili per alcune applicazioni.
derivanti da vizi di costruzione e la
                                               RINFORZI AD ALTE PRESTAZIONI
restante parte pari al 22% include
                                               Come riportato nella rivista JEC
saldature,    giunti,    assemblaggi e
                                               COMPOSITE da Claude Renaud -
movimenti tellurici o di faglia.
                                               Leader Sviluppo Applicazioni di OCV
                                               Reinforcements – i risultati dei tests
                                               effettuati indicano chiaramente che i
                                               rinforzi ad alte prestazioni offrono una
                                               accresciuta resistenza a lungo termine
                                               alla corrosione. Le applicazioni in
                                               manufatti resistenti alla corrosione che
                                               traggono vantaggio dalle caratteristiche
                                               dei materiali compositi includono:
                                               Torri di raffreddamento per compagnie
                                               energetiche,        impianti     industriali,
                                               raffinerie, centri congressi, università ed
Oleodotto con tubazioni in composito           altre strutture di ampie dimensioni.
                                               Grate in impianti chimici e altri ambienti
IL VETRO ADVANTEX                              corrosivi.
Per supportare la crescita dei compositi       Banchine frangiflutti e palificazioni nei
nelle applicazioni anticorrosive, OCV          porti dove è necessaria la resistenza
Reinforcements       ha     rapidamente        alla corrosione.
convertito i suoi forni al vetro               Condutture per trasporto acqua e
ADVANTEX, una formulazione che                 prodotto corrosivi in miniere e raffinerie.
esclude il boro (boro-free) e attraverso       Sistemi di controllo inquinamento in
la quale si produce vetro resistente alla      impianti produttivi ed energetici.
corrosione.                                    Elementi di rinforzo per costruzioni in
Il vetro Advantex è prodotto sia in E-CR       calcestruzzo.
(resistente alla corrosione) che E,            Coni di fissaggio per armature in
conforme alla norma ASTM D578.                 calcestruzzo.
L’esperienza sul campo documenta               Profili strutturali in una varietà di
anche buone performances in qualsiasi          forme, dall’angolo a canaline a U a
ambiente acqueo, ivi incluse acque e           spranghe, barre, tubi e condotti.
soluzioni alcaline.                            Serbatoi per il contenimento di agenti
I prodotti in vetro ADVANTEX hanno             chimici altamente corrosivi e altri
anche una più alta temperatura di              materiali.
  LE RAGIONI DI UN SUCCESSO
Matt Lieser – Global Market Leader della OCV Reinforcements individua due trend che
guidano la crescita dei compositi nelle applicazioni dove è necessaria la resistenza alla
corrosione: la crescente domanda di energia e la scarsità di acqua. Entrambe stanno
guidando la domanda per i materiali compositi in Medio Oriente.
 “La domanda di vetro nel Medio Oriente - spiega Lieser - è cresciuta + del 35%
all’anno a partire dal 2004. Gran parte dell’aumentata richiesta è stata per le
condutture di acqua potabile e per l’estrazione e la raffinazione dell’olio. Parte della
restante      è   finita   negli     impianti  di
                                          concimazione         e     nei      progetti   di
                                          desalinizzazione”. Lieser dice che la richiesta
                                          d’energia include qualsiasi cosa: dalla
                                          tradizionale produzione e raffinazione
                                          dell’olio, alle miniere di carbone, alle stazioni
                                          di gas liquido naturale, impianti di
                                          combustibile      e     etanolo,     impianti  di
                                          produzione d’energia a carbone e gas
                                          naturali ed energia eolica. La produzione di
                                          attrezzature per impianti petroliferi e minerari
                                          ha visto un raddoppiamento della crescita
                                          negli ultimi 4 anni, incluso un enorme 29.9%
                                          di crescita negli Stati Uniti per l’anno 2006. I
 Filatura di un serbatoio (VS Sgherzi) clienti ci hanno detto che crescite simili, si
sono realizzate in Asia, in America Latina, Medio Oriente e in alcune nazioni europee.
E l’elevato costo dell’oro nero è ovviamente il catalizzatore per la domanda di impianti
d’estrazione petroliferi.
                  . in EUROPA & nel MONDO .
   - Dal 13 al 15 novembre a Amsterdam, si è tenuto il METS, salone
     internazionale riservato agli operatori nel settore degli accessori per la nautica
     da diporto. Con 225 aziende, l'industria nautica italiana era fra le più
     rappresentate (primo gruppo non olandese al Salone); di questi, 123 espositori
     hanno partecipato alla 'collettiva' organizzata da Ucina, su uno spazio espositivo
     che superava i 2.300 metri quadrati.
   - Secondo l'analisi dell'Università degli Studi di Genova, il fatturato
     complessivo del comparto accessori e componenti nautici ha raggiunto un valore
     complessivo di 1.381 milioni di euro. Il 36% della produzione nazionale, pari a
     268 milioni di euro, è destinata all'esportazione diretta.
   - Il Salone Nautico di Barcellona si è svolto, dal 2 al 10 Novembre, nella nuova
     sede al Quartiere Fieristico del Montijuic. Su una supeficie di 77.000 m2
     hanno esposto i più importanti cantieri Internazionali, ripartiti su due Padiglioni.
   - I Soci ASSOCOMPOSITI si sono riuniti in Assemblea Straordinaria, il 21
     novembre al Politecnico di Milano, per votare e approvare alcune modifiche allo
     Statuto dell’Associazione e per il rinnovo di tutte le cariche. Per la carica di
     Presidente è stato rieletto il Prof. Roberto Frassine, con 24 voti favorevoli, 2
     schede bianche e 2 contrari. Per il Consiglio Direttivo sono stati eletti: Giorgio
     Icardi (OCV Italia), Paolo Toselli (Plastic Glass), Giulio Morandini (Mapei),
     Orazio Manni (CETMA), Andrea Ratti (politecnico), Marino Quaresimin
     (Università di Padova). Revisore dei conti: Luigina Bernini (Lamiflex), Valerio
     Danielis (Cerbocompositi), Adalberto Horak (Seal). Supplenti: Alberto Agnetti
     (SELIP), Andrea Losi (Avio Commerciale) e Samuele Zeccardo (Le Joint
     Francais)
   - Per il 18 Febbraio 2009, EuCIA e ECRC hanno organizzato la prima Edizione
     del Convegno Composites Reciclyng Symposium, al quale parteciperanno,
     intervenendo, i responsabili di importanti aziende dei settori: eolico, nautico, auto
     motive.
UN MOMENTO DI RELAX
                                                                      ORIZZONTALI         -   1.    Una
                                                                      soluzione utilissima – 9. Laminati
                                                                      con lamine – 10. Un compound
                                                                      di Polynt – 12. Radiazione
                                                                      infrarossa – 13. La cera 104 - 14.
                                                                      Se è tixo, non lo fa – 15. Sono
                                                                      uguali, ma diversi – 18.        In
                                                                      mezzo al PTFE – 21. Si usa per i
                                                                      calchi – 24. Non è coperta – 25.
                                                                      In coda alle punte – 26. Sigla da
                                                                      espanso – 27. Il salone di
                                                                      Genova – 30. Fettuccia di
                                                                      rinforzo – 32. Tixo, senza …me –
                                                                      33. Perito Industriale – 34.
                                                                      Abbreviazione vitale – 36.
                                                                      Articolo per resina – 37. Ci sono
                                                                      le Rifloirs

                                                                         VERTICALI      - 1. Equivale a
                                                                         0,069 bar – 2. Odori da solventi
– 3. Inizio e fine dei rotoli - 4. Lo sono tutti i mastici – 5. Gli elementi senza carbonio – 6. In mezzo
al sacco - 7. Azienda Sanitaria Locale – 8. Centimetri cubi – 11. Può essere Powder o Emulsion –
13. E’ indurito, alla fine – 16. Può essere di centraggio – 17. Le vocali di vite – 19. Con il cloro dà i
carburi – 20. Vetro chimico resistente – 22. Si produce al telaio – 23. L’insieme degli accessori – 26.
Personal Computer – 28. Nel bel mezzo della mano – 29. Abbreviazione di Italbeit – 30. Equivale a
tixo e preac. – 31. Lo è la Polynt – 32. Sigla di turapori – 35. Articolo per gel coat.

La soluzione del numero precedente
ATTENZIONE: La 109 SXQ non fonde il POLISTIROLO ESPANSO
Richiedere la campionatura a: resipolino@resipol.com
??                                            ??
                            LA DOMANDA
 Nel lavoro, se domandare è lecito, rispondere è competenza. Per questo “resipolino”
 mette a disposizione dei suoi lettori i migliori tecnici delle più qualificate aziende.
 E’ il nostro accordo: Voi fate le domande, e noi troviamo chi possa rispondere
Un valore aggiunto dei manufatti compositi è quello di poter essere facilmente
costruiti con struttura sandwich, ma che soluzione impiegare: sandwich
monolitici o schiume espanse?
Risponde: Siegfried GERHARDS, Technical Director di SPHERETEX GmbH – D-
Il quesito è stimolante, ma dobbiamo subito precisare che la risposta non può essere
imparziale. Nella mia qualità di Direttore Tecnico di SPHERETEX GmbH, e per la
passione che metto nello sviluppo dei nostri prodotti, non posso che essere partigiano,
e rispondere immediatamente che il sandwich monolitico è la massima espressione
dei compositi; ma sarebbe una risposta solo parzialmente vera. Per essere
tecnicamente precisi bisogna cominciare col dire che non esiste un “passepartout” che
risolva la questione alla radice. Solitamente costruire un manufatto in sandwich
rappresenta la soluzione per raggiungere le caratteristiche meccaniche richieste,
risparmiando peso. E’ però fondamentale riferirsi allo specifico tipo di manufatto; se si
tratta delle travi portanti di un ponte, o della pala di un generatore eolico - dove gli
spessori si esprimono nell’ordine dei metri - progettare in sandwich monolitico diventa
un controsenso. Se invece per gli stessi oggetti pensassimo ad un’anima di schiume
espanse e a pelli con schiume sintattiche, avremmo associato le soluzioni, ed è
proprio ciò che sovente accade. La parete di un camion frigorifero ha bisogno di
schiume espanse (per isolare termicamente) e di spessore, un kayak no. La scelta
deve essere ponderata. Chiariamo subito che le schiume espanse (dal migliore dei
PVC, fino al polistirolo) hanno un loro arco di caratteristiche, sostanzialmente diverso
da quello conferito dai prodotti che, impregnati, generano schiume sintattiche.
Comincerei per fare chiarezza enunciando una definizione: le schiume espanse sono
costituite da materiali cellulari prodotti per espansione di una materia plastica mediante
un agente poroforo. Le schiume sintattiche si realizzano per incorporazione (in resine
o altri leganti) di microsfere cave: di vetro, plastiche, ceramiche. E’ qui che cominciano
le differenze e si creano le premesse per il giusto impiego. In linea di massima, per
laminati di alto spessore finale - e tanto per fornire un’utile indicazione, direi sopra i
15mm - le schiume espanse offrono il miglior compromesso, se la geometria del pezzo
e la tecnologia da impiegare ne consentono l’impiego. Al di sotto di questo spessore
finito, penso – e questa è l’idea ispiratrice della gamma SPHERETEX GmbH – che il
vantaggio si sposti tutto a favore dei sandwich monolitici, con schiume sintattiche. Si
perché usando i materiali “core” da impregnare: (SPHERECORE, SPHERETEX,
SPHEREAX e tutti i feltri concorrenti), e anche i così detti mastici strutturali (euromere
FSP, SprayCore , ecc.), l’utilizzatore costituisce uno strato composto da resine, rinforzi
(vetro o fibre termoplastiche) e microsfere, dunque una struttura a schiuma sintattica.
In questo modo si possono realizzare strati (ndr: anche pelli di sandwich – si veda la
nota in calce -) di basso spessore che le schiume espanse non consentirebbero di
costruire. E il valore aggiunto, se il lavoro di impregnazione è stato correttamente
realizzato, è la resistenza al taglio, che sale di valori esponenziali. Con le nuove
tecnologie poi si possono ottimizzare i rapporti di impregnazione, con la garanzia
dell’assenza di bolle d’aria. Per ragioni di spazio, dovendo concludere, direi che la
scelta dei materiali destinati alla costruzione di un sandwich deve prima di tutto
considerare quale sia lo spessore finale utile e necessario, poi quali tecniche sarà
possibile impiegare nella costruzione del manufatto e, non ultimo, quale sia il budget di
spesa al quale attenersi. E poi lo sappiamo tutti che i sandwich costano poco, si fanno
velocemente e … sono proprio appetitosi.

SANDWICH2:                      Continuando a cavalcare l’onda gastronomica che ha
chiuso l’articolo di Mr. Gerhards, possiamo affermare che il sandwich è così chiamato
proprio perche del “panino imbottito”, ha la struttura. Due strati (di pane, di pan carré,
di crakers, o di gallette) che racchiudono un companatico. Il sandwich classico, nei
compositi ha due pelli normali (laminato) e uno strato intermedio di diversa natura
(schiume espanse, legno di balsa, nidi d’ape ecc). Il sandwich monolitico assomiglia
invece al pane farcito; un composto unico che contiene il pane e la farcitura (le
microsfere). Abbiamo coniato la definizione di sandwich al quadrato per identificare il
prodotto che si ottiene realizzando un “panino imbottito” partendo dal “pane farcito”,
oppure racchiudendo il companatico in “gallette di riso soffiato”. Molte laminazioni
strutturali sono oggi realizzate per infusione di pacchetti sandwich che hanno anime di
schiume espanse e pelli con rinforzi che, in partenza, contengono microsfere espanse.

                              SANDWICH MONOLITICO, PELLI IN
                              CHOPPED STRAND MAT E CORE
                              IN SPHERECORE SBC 10mm.

                                   SANDWICH CLASSICI,
                                   CON PELLI IN CSM O
                                   BIASSIALI, E CORE IN
                                   PVC DIAB KLEGECELL
                                   O IN POLIURETANO
                                   ESPANSO.

                                                    2
                                 NEL SANDWICH , OLTRE AL CORE IN SCHIUMA,
                                 LE PELLI SONO REALIZZATE CON TESSUTI
                                 CHE CONTENGONO MICROSFERE
                                                           (per sinterizzazione).
NON MALE, LA PRIMA EDIZIONE
In Italia, il Compotec è stato il primo appuntamento dedicato alla ricerca, alle materie
prime, alla produzione ed alle tecnologie dei materiali compositi. L’obbiettivo era quello
di riunire in uno spazio unico i produttori, i distributori ed i rappresentanti d’industria,
                                                     insieme con le università, gli istituti di
                                                     ricerca e le organizzazioni di
                                                     supporto che si occupano di materiali
                                                     compositi. Alle applicazioni dei
                                                     materiali compositi, Compotec ha
                                                     dedicato una vasta area della fiera e
                                                     particolari   momenti       di    studio,
                                                     seminari tecnici, spazi per il
                                                     confronto fra gli studiosi e i
                                                     produttori, per individuare le reali
                                                     esigenze del mercato e le possibili
                                                     applicazioni dei risultati della ricerca.
                                                     Secondo le indicazioni fornite dagli
                                                     organizzatori, il Compotec, nei tre
Il 1° COMPOTEC AWARD a POLYNT e ACELL giorni della rassegna, è stato visitato
da 3.370 visitatori professionali, ed il 7% del totale riguarda gli stranieri, provenienti da
oltre 20 Paesi, con una forte partecipazione sia europea che da Stati Uniti, Tunisia e
Israele. E nelle cifre del
successo bisogna annoverare i
120 espositori su una superficie
di diecimila metri quadrati. Fra le
manifestazioni di complemento,
il resipolino è lieto di citare
l’assegnazione        del     primo
Competec Award alle Società
POLYNT SpA e ACELL SpA
(foto sopra), e nel prossimo
numero         presenteremo       un
dettagliato articolo sull’innovativa
tecnica che ha permesso di
produrre le porte ACELL: eleganti, funzionali e tecnicamente superiori. Per il novero
degli espositori, per il numero dei visitatori ed i contenuti evidenziati, dobbiamo certo
ipotizzare che questa versione nazionale del JEC, possa dirsi promossa alla prossima
edizione, che si terrà a Carrara Fiere dal 21 al 23 ottobre 2009. ARRIVEDERCI

                                                                            www.compotec.it
LIL GLOSSARIO                       compositi e dintorni            questa volta .. facciamo tredici i

ANIDRIDE - Si definisce anidride un ossido di un radicale organico, capace di formare un acido reagendo
con molecole di acqua. L'anidride è cosiddetta perché può essere formata da un acido tramite rimozione di
acqua (il termine anidride di derivazione greca significa ''senza acqua'' Anidride Ftalica ed Anidride Maleica
sono componenti caratteristici delle resine poliesteri insature.
 BASALTO - Il basalto è una roccia effusiva di origine vulcanica, di colore scuro o nero con un contenuto
di silice (SiO2) relativamente basso (minore del 50% solitamente). Può presentarsi con aspetto che va da
porfirico a microcristallino a vetroso. Esso proviene da un magma solidificatosi velocemente a contatto dell'aria
o dell'acqua ed è la principale roccia costituente la parte superiore della crosta oceanica.
DELAMINAZIONE - Processo di rottura proprio dei laminati in materiali compositi. Tale fenomeno è
costituito dalla separazione delle lamine e si riscontra nelle prossimità dei bordi liberi dei pezzi, dove sono
presenti elevati picchi di tensione. Come conseguenza di questo processo, si ha uno "sfilacciamento" dei
pezzi, con conseguente perdita delle proprietà meccaniche del laminato. La delaminazione si riscontra
soprattutto dopo l'applicazione ripetuta di carichi (fatica), ma può presentarsi già durante la fase di
lavorazione, come conseguenza dell'azione meccanica esercitata dall'utensile sul pezzo.
DUREZZA - La durezza è un valore numerico che indica le caratteristiche di deformabilità plastica di un
materiale. È definita come la resistenza alla deformazione permanente. Le prove di durezza determinano la
resistenza offerta da un materiale a lasciarsi penetrare da un altro (penetratore). Esistono diverse scale per
misurare la durezza dei materiali.
ELASTOMERI -             Con il generico termine di elastomero si indicano le sostanze naturali o sintetiche che
hanno le proprietà tipiche del caucciù (o gomma naturale), la più evidente delle quali è la capacità di subire
grosse deformazioni elastiche, ad esempio il poter essere allungati diverse volte riassumendo la propria
dimensione una volta ricreata una situazione di riposo.
NANOTECNOLOGIE – La nanotecnologia è un ramo della scienza applicata e della tecnologia che si
occupa del controllo della materia su scala dimensionale inferiore al micrometro, normalmente tra 1 e 100
nanometri, e della progettazione e realizzazione di dispositivi in tale scala.
PEROSSIDI - Catalizzatori organici che, liberando radicali liberi, promuovono la reazione di
polimerizzazione. Nella lavorazioni delle poliesteri insature in stirene, la scelta del perossido è, prima di tutto,
funzionale al tipo di accelerante usato. I più comuni sistemi a freddo sono: Sali di cobalto con metiletilchetoni
perossidi (liquidi incolore) e Ammine con Perossido di Benzoile (solitamente in pasta).
PET - Il polietilene tereftalato o polietilentereftalato fa parte della famiglia dei poliesteri, è una materia
plastica composta da ftalati adatta al contatto alimentare. In funzione dei processi produttivi e della storia
termica può esistere in forma amorfa (trasparente) e semi-cristallina (bianca ed opaca).
POLICONDENSAZIONE - Procedimento di polimerizzazione in cui la saldatura delle molecole tral loro
è accompagnata da eliminazione di sostanze estranee.
PARAFFINA - La paraffina è il nome corrente dato ad una miscela di idrocarburi solidi, in prevalenza
alcani, le cui molecole presentano catene con più di 20 atomi di carbonio. È ricavata dal petrolio e si presenta
come una massa cerosa, biancastra, insolubile in acqua e negli acidi. I suoi principali impieghi sono nella
fabbricazione di candele, lubrificanti, isolanti elettrici, per la patinatura della carta e per produrre cosmetici e
gomme da masticare.
PULTRUSIONE - Dall'inglese "pull + extrusion", ovvero "estrusione per trazione", è un processo continuo
utilizzato per produrre profilati polimerici rinforzati. Le fibre di rinforzo, quali possono essere ad esempio la
fibra di vetro e la fibra di carbonio, vengono fatte passare attraverso un cosiddetto bagno di impregnazione
dove vengono legati alla matrice della resina. Successivamente la trazione tira la resina impregnata attraverso
una stazione di preformatura e quindi attraverso uno stampo riscaldato ad alta temperatura, per la definitiva
polimerizzazione.
SCHIUME SINTATTICHE – Materiali cellulari costituiti da microsfere cave di vetro o di materiale
ceramico o plastico, incorporate in una resina o in altri materiali leganti. Realizzano strati di schiume
sintattiche i mastici strutturali con microsfere e quelli a base di rinforzi che inglobano le microsfere cave.
VULCANIZZAZIONE – La vulcanizzazione è un processo di lavorazione della gomma, la quale viene
legata chimicamente allo zolfo mediante riscaldamento. Con questo processo, inventato da Charles Goodyear
nella prima metà del XIX secolo, si ottiene un materiale elastico e poco rigonfiabile se tenuto a contatto con
solventi organici. Oggi per vulcanizzazione si intende qualsiasi processo chimico, anche diverso da quello
originario inventato da Goodyear, che ottenga risultati analoghi.
Insieme a:
   SORIN DISTACCANTI INTERNI              DISTACCANTI ESTERNI SOREX
                         PRODOTTI TRATTAMENTO STAMPI
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                                                                  EX SFFM
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I catalizzatori italiani, per tutte le migliori resine poliesteri

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BARRIER COAT – MASTICI STRUTTURALI – BONDER – GEL COAT
MASTICI ANTIRITIRO – LACCHE PER MODELLI – FONDI PER METALLI

                  AUGURIAMO UN SERENO 2009.
A tutti i nostri lettori, Buone Feste.

Scusandoci per tutti gli errori ed i refusi di cui siamo stati capaci, informiamo che
Il prossimo numero del “resipolino” andrà in stampa entro il 28 febbraio 2009.
Il materiale che vorreste pubblicare dovrà pervenire al nostro indirizzo di
posta elettronica: resipolino@resipol.com entro il giorno 14 febbraio 2009.

                    “resipolino” stampato nel dicembre 2008
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