CTA BUTERA CARTA DEI SERVIZI

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CTA BUTERA
CARTA DEI SERVIZI

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INTRODUZIONE

     Il raggiungimento e mantenimento del miglior livello di salute possibile è
   un obiettivo primario delle società progredite. All’uopo ci si adopera con
   impegno     per    garantire    la    tutela     della    salute      delle    popolazioni      ed   il
   soddisfacimento delle rispettive esigenze. Ne consegue che la Sanità (intesa
   come   il   complesso      di   strumenti,       strutture      e    risorse    coordinate     per    il
   raggiungimento e mantenimento di elevati livelli di salute) gestisce servizi
   che sono indispensabili alla totalità dei cittadini.
     In un momento particolare come l’attuale, di passaggio da una Sanità
   burocratizzata ad una Sanità aziendalizzata, che mira a raggiungere risultati
   plurimi, è indispensabile attuare costantemente delle iniziative che mirino a
   rendere il prodotto/servizi finale più efficace ed efficiente e di massima
   soddisfazione possibile per il fruitore finale.
     In tale ottica il legislatore ha disposto la nascita della “Carta dei
   Servizi” che viene alla luce proprio con l’obiettivo di migliorare la qualità
   delle prestazioni sanitarie rese, ma anche e soprattutto, per facilitare il
   percorso     e     l’accesso     dei      cittadini      ai     servizi.       Essa,    infatti,      è
   essenzialmente       volta    alla    tutela    dei    diritti      degli    utenti,   non    solo    in
                                                                                                              2
   maniera      prettamente        formale     ma        anche     sostanziale,       attraverso        il
   raggiungimento e mantenimento di elevati standard di qualità nella resa dei
   servizi, senza pregiudicare i migliori risultati aziendali.
     La Società Newlife s.r.l. in coerenza con quanto sopra detto, attraverso
   la "Carta dei servizi" adottata, che segue, intende dare un segnale forte e
   concreto nella direzione di una pratica attuazione dei principi enunciati,
   creando uno strumento dinamico, in continua evoluzione, di confronto tra
   domanda ed offerta, a cui fare riferimento, suscettibile di aggiornamenti e
   miglioramenti nel tempo, secondo un modello di analisi partecipata della
   qualità.
     Confidiamo che tutti gli attori coinvolti e gli utenti assistiti sapranno
   apprezzare        questa     iniziativa     e    supportare         nel     proseguo   le     attività
   programmate       dalla    società,    anche     alla    luce       dei   risultati    fino    ad    ora
   conseguiti, standardizzati e codificati attraverso la presente "Carta dei
   servizi".
                                                                   IL PRESIDENTE
                                                          ONOFRIO GIUSEPPE VERMIGLIO
Presentazione
CTA BUTERA CARTA DEI SERVIZI
La Nostra Carta dei Servizi è una guida informativa dei servizi offerti
   dalla Comunità. È redatta con lo scopo di far conoscere a tutte le parti
   interessate:
         Utenti
         Familiari
         Dipartimenti di Salute Mentale
         Tribunali e Magistrati di Sorveglianza
         Qualunque altro soggetto coinvolto a vario titolo nella gestione degli
          utenti
     I contenuti e le modalità della prestazione erogata, oltre ai normali
   aspetti logistici e residenziali offerti.
     La Carta dei servizi, pertanto, rappresenta il “patto” con il quale ci si
   impegna a garantire le prestazioni descritte ed al tempo stesso riconoscere
   al cittadino - utente la possibilità di far valere il diritto affinché quanto
   di seguito dichiarato sia effettivamente rispettato.
     La    nostra     Carta       dei     Servizi      è,   pertanto,      un     documento     dinamico
   suscettibile di variazioni, derivanti dalla costante attività di verifica e
   miglioramento continuo effettuata da parte di tutti i soggetti responsabili.
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1. Principi Ispiratori

     La Psichiatria, al pari di molte altre discipline mediche, è in continua
   evoluzione ed analizzando quanto si è verificato negli ultimi anni possiamo
   affermare   che    ormai    la       logica   manicomiale     è   un    lontano      ricordo    avendo
   lasciato il posto alla partecipazione democratica, all’attenzione permanente
   ai vissuti (dell’utente e degli operatori), alla centralità della relazione
   terapeutica ed alla integrazione territoriale e lavorativa.
     I principi ispiratori che sono alla base dell’iniziativa, e che sono
   ampiamente condivisi da tutti i collaboratori della Società indipendentemente
   dall’ordine e dal grado sono:
         UGUAGLIANZA:      Gli     operatori     si    impegnano    a    rispettare,      in     tutti    i
          momenti     del   vivere        quotidiano,       la   Dignità        della   persona     senza
          distinzioni di sesso, razza, nazionalità, religione, lingua o opinioni
          politiche;
         IMPARZIALITA’: E’ una specificazione del principio di uguaglianza, il
          personale     è     tenuto      ad     evitare    atteggiamenti         di    parzialità        ed
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ingiustizia, come pure trattamenti e modalità operative non obiettivi
         nei confronti degli utenti;
        CONTINUITA’: La Comunità si impegna a garantire un servizio regolare e
         continuo.
        PARTECIPAZIONE:       Verrà     favorita          la    partecipazione         degli     utenti        alla
         gestione del trattamento, non solo come riconoscimento di un diritto,
         ma anche come metodologia di cura. L’utente ha il diritto di accesso
         alle informazioni che lo riguardano e può/deve formulare osservazioni e
         suggerimenti per il miglioramento del servizio, oltre che fornire una
         propria     valutazione        sulla     qualità          delle       prestazioni.       La       riunione
         settimanale     di   Comunità         rappresenta         il    momento       in   cui      è    possibile
         discutere    insieme       e   prendere      decisioni          circa    le    regole       della      vita
         Comunitaria.
        EFFICIENZA      ED   EFFICACIA:        Gli       utenti    ed     i   Clienti      della        CTA   hanno
         diritto a ricevere prestazioni efficaci, vale a dire potenzialmente
         capaci di determinare effetti positivi per la salute, ed efficienti,
         ossia senza spreco di risorse.

2. Un po’ di storia                                                                                                    4

     E’ il 2004, nasce l’idea “CTA BUTERA”: un gruppo di giovani imprenditori
   operanti   già   da    qualche       anno    nel       modo     dei     servizi      socio     sanitari        ed
   assistenziali    decide     di   estendere         i    servizi       offerti     anche      al       territorio
   Nisseno fino ad allora sprovvisto di strutture residenziali psichiatriche
   private in grado di offrire prestazioni di qualità.

                                “Avere un’idea, è un’ottima cosa.
                      Ma è ancora meglio sapere come portarla avanti”

     E’ il 1° Luglio 2013: dopo una genesi durata 9 anni, finalmente si aprono
   le porte della CTA Butera.           L’idea è diventata realtà ed ha potuto in questi
   ulteriori 9 anni perfezionarsi grazie all’ulteriore esperienza maturata nella
   gestione di strutture residenziali psichiatriche, al miglioramento continuo
   delle competenza e delle professionalità del gruppo di lavoro impegnato nelle
   attività di programmazione, e soprattutto alla voglia di offrire un servizio
   di eccellenza e che sia riconosciuto come tale da tutte le parti interessate.
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Ogni singolo elemento è stato pensato per offrire agli utenti della CTA
  Butera il massimo livello di assistenza e di comfort possibile:
        Le    scelte        architettoniche          e    funzionali            hanno        determinato          la
         realizzazione        di     eccellenti        ambienti       di     vita,       di     lavoro        e     di
         socializzazione;
        La scelta di personale qualificato ha determinato la creazione di un
         gruppo    di    lavoro       altamente        qualificato          in    grado        di        osservare,
         comprendere e fornire risposte più che adeguate ad ogni singolo bisogno
         degli utenti;
        I contatti con le altre realtà operanti sul territorio hanno consentito
         la realizzazione di interventi di socializzazione.
     La CTA Butera, gode di tutte le autorizzazioni necessarie a garantire il
  corretto    funzionamento:         Pareri     favorevoli       da   parte       delle       autorità        aventi
  diritto;     Accreditamento        e       convenzionamento         con    le     ASP       competenti           per
  territorio

3. Diritti generali degli utenti

     L’UTENTE ha diritto:                                                                                                5
        Ad   essere    assistito        e    curato      con   premura      ed    attenzione             e   vedere
         riconosciuta la sua individualità derivante dall’età, dal sesso, dalla
         nazionalità,        dalla    condizione          di    salute,      dalla       cultura          e    dalla
         religione      ed    a    ricevere      di    conseguenza         trattamenti         adeguati           alle
         proprie esigenze.
        Di   ottenere       dalla    Comunità        informazioni          su    modalità          di     accesso,
         contenuti del programma terapeutico, competenze del personale, aspetti
         logistici e residenziali. L’utente e la famiglia ricevono una “nota
         informativa” nella quale vengono elencati tempi e modi di accesso alla
         struttura e vengono altresì descritti gli eventuali servizi accessori
         (ossia   non    contemplati          dalla    Convenzione          con   l’ASP       competente          per
         territorio).
        Di   ottenere       dall’Equipe        multidisciplinare            informazioni            complete        e
         comprensibili in merito al suo stato di salute, alla terapia ed alla
         durata prevista del periodo di permanenza. Le informazioni saranno date
         tenendo conto del livello culturale e di istruzione, dell’emotività e
         della capacità di comprensione dell’Utente.
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   Salvo i casi nei quali un ritardo potrebbe compromettere la salute o la
    vita stessa, l’utente ha il diritto di ricevere le notizie che gli
    consentono di esprimere un parere effettivamente informato prima di
    essere sottoposto a qualsiasi terapia e/o intervento. Le informazioni
    devono comprendere anche i possibili rischi o disagi conseguenti al
    trattamento.
   Qualora    l’Utente     non   sia     in   grado       per    temporanea     o     permanente
    incapacità, ad esprimere il suddetto consenso, devono essere fatti, ad
    ogni modo, tutti i tentativi necessari a facilitarne l’espressione ad
    un livello possibile, dopo avere fornito le informazioni necessarie
    nella maniera maggiormente comprensibile.
   Nei casi in cui l’utente abbia un tutore legale, così come previsto
    dalla legge, tutte le informazioni ed i consensi di cui ai precedenti
    punti saranno indirizzate al soggetto e/o autorità avente diritto.
   A ricevere, previa ufficiale richiesta, tutta la documentazione di cui
    necessita nonché ad entrare in possesso di tutti gli atti utili a
    certificare in modo completo la sua condizione di salute
   Di essere informato su trattamenti alternativi anche se eseguibili in
    altre strutture.                                                                                  6
   Sulla    base   delle   informazioni       in    suo    possesso      e    fatte    salve   le
    prerogative dei medici, a mantenere una propria sfera di decisionalità
    e di responsabilità in merito alla propria salute.
   Alla segretezza di tutti i dati relativi al proprio stato e ad ogni
    altra circostanza che lo riguardi.
   Per chi si trovi in una condizione di rischio per la sua salute, ad
    ottenere tutte le prestazioni necessarie alla sua condizione ed a non
    subire    ulteriori     danni       causati     dal    cattivo       funzionamento      della
    struttura e dei servizi.
   Di essere protetto in maniera particolare se, a causa del suo stato di
    salute,   si    trova   in    una     condizione      momentanea      di   debolezza,       non
    facendogli mancare per nessun motivo ed in alcun momento l’assistenza
    di cui ha bisogno.
   A ricevere parenti, amici e visitatori, nel pieno rispetto delle regole
    e degli orari di Comunità.
   Di   presentare    reclami      e/o    proposte        ai    quali    la   Direzione    deve
    rispondere in breve tempo.
   A spazi e momenti privati, pur vivendo in un contesto comunitario.
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   Al   pieno       rispetto   della       privacy      delle    informazioni         fornite      agli
         operatori della Comunità. Queste non possono essere ad altri diffuse se
         non con il consenso dell’utente o del soggetto/autorità avente diritto

4. Doveri generali degli utenti

     L’UTENTE ha dovere:
        Di   avere       un   comportamento         responsabile        nel     rispetto          e    nella
         comprensione degli altri ospiti ed a collaborare sempre con il tutto il
         personale.
        Di collaborare con l’equipe multidisciplinare e con tutto il personale
         per rendere più efficace il progredire del programma terapeutico.
        Di rispettare i regolamenti e le disposizioni della CTA Butera, a tutto
         vantaggio della serenità dell’ambiente e della piena efficienza dei
         servizi.
        Di rispettare le esigenze degli altri utenti.
        Di rispettare gli ambienti, le attrezzature e li arredi in genere che
         si trovano sia all’interno che all’esterno della CTA Butera. Ambienti,
         arredi     ed     attrezzature      oltre       ad   essere    un     bene       aziendale      sono    7
         soprattutto un patrimonio a disposizione di tutti gli altri utenti.
        Di    rispettare          tutti     gli         impegni      concordati          con      l’Equipe
         multidisciplinare e facenti parte del programma riabilitativo.
        Nel caso in cui l’utente fosse un fumatore è fatto divieto assoluto di
         fumare nella camere di degenza oltre che all’interno della struttura.
         Potranno     a    tale    scopo    essere       utilizzati     esclusivamente          gli     spazi
         coperti    esterni       adibiti    a    zona    fumatori.     Inoltre       è    fatto       divieto
         assoluto di gettare cicche e/o residui di sigarette per terra e di
         utilizzare i posacenere all’uopo predisposti.

5. Aspetti Strutturali

     La CTA Butera si trova nel Comune di Butera (CL) alla Via Falconara s.n.
     in posizione leggermente decentrata dal centro del paese, posizionata alla
     sommità di un promontorio dal quale è possibile ammirare la veduta di
     Marina Di Butera. Gode di notevoli spazi interni ed esterni all’interno
     dei quali è organizzato una parte del percorso terapeutico e riabilitativo
     degli utenti.
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La struttura si compone di tre elevazione fuori terra.
   Le camere di degenza sono ubicate tutte al primo piano della struttura
    e sono da due, tre o quattro posti così come definito dagli standard.

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   Sono presenti servizi igienici a disposizione degli utenti in numero
    maggiore rispetto a quelli richiesti dalle normative di settore.

   Al   piano   terra    sono   dislocati   tutti   gli   ambulatori,     uno    per   ogni
    professionista        dell’Equipe      Multidisciplinare,      oltre     ai     locali
    infermeria,    sala    mensa,   zona   cucina,   e   sala   attività   ricreative      e
    polivalenti.
CTA BUTERA CARTA DEI SERVIZI
   Al piano zero è invece ubicata una palestra a disposizione degli utenti
    della CTA oltre ad altri locali adibiti a laboratori e magazzini.

   All’esterno sono invece presenti diversi spazi: un giardino attrezzato                         9
    a   disposizione     degli    utenti       della   CTA;   un        campo   d   bocce;    un
    terrazzamento   con       annessa   zona    ristoro/relax       a    disposizione    degli
    utenti della CTA.

   La Comunità è altresì dotata di un servizio di lavanderia interno, con
    il quale gli operatori della struttura garantiscono una quotidiana e
    puntuale   pulizia    e    sanificazione     di    indumenti,       lenzuola,   coperte    e
    quant’altro occorra agli utenti.
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6. Modalità d’ingresso

   La CTA Butera è regolarmente convenzionata con il S.S.R.
   La     C.T.A.     accoglie         fino      ad        un    massimo      di    20    utenti,       con   disabilità
psichica/psichiatrica,               in    fase      post-acuta,         anche     dimessi     da    altre    strutture
psichiatriche, per i quali non è ipotizzabile un rientro e/o una permanenza nel
contesto familiare di appartenenza, con l’obiettivo di fornire loro una idonea
assistenza medico terapeutico riabilitativa extra - ospedaliera in un ambiente
di vita adeguato alle condizioni del disabile assistito ed al suo bisogno di
protezione, di guida ed assistenza, assicurando nel contempo una convivenza di
tipo    familiare        che    favorisca            la       riabilitazione,       la    socializzazione        ed    il
reinserimento sociale
   L’inserimento in CTA può avvenire in vari modi:
             Su    richiesta         dell’utente               previa       autorizzazione          da      parte    del
              Dipartimento di Salute Mentale competente per territorio che ha in
              carico l’utente.
             Su richiesta dei Tribunali di Sorveglianza, al fine di scontare il
              residuo     di        pena    inflitto            in     forma      alternativa        alla    detenzione
              carceraria.                                                                                                   10
   Nel       caso   in   cui        l’inserimento              venga    richiesto       dal    DMS     Competente     per
   territorio e/o da DSM operanti in altre province, l’Equipe multidisciplinare
   provvederà       a    far    proprio         il    PTI       (programma        terapeutico       individualizzato)
   predisposto dal DMS inviate e sulla base dello elaborerà e condividerà con il
   DMS        di    competenza             il        PTRP        (Programma         Terapeutico           Riabilitativo
   Personalizzato), all’interno del quale sono definiti obiettivi, strategie,
   tecniche e tempi per la realizzazione dello stesso.
   Una volta completato il percorso terapeutico in Comunità, sempre nell’ambito
   di una fattiva collaborazione si procederà alla individuazione di progetti di
   vita da attuarsi dopo la dimissione (inserimento lavorativo, inserimento in
   altre       strutture       residenziali               a    minore     intensità).         Quando      possibile    si
   procedere        anche      ad    un    coinvolgimento              del   nucleo      familiare      d’origine     nel
   percorso riabilitativo.

         a. Documenti Necessari Per L’Ingresso
              Copia Libretto Sanitario
              Copia documento di riconoscimento
              Codice fiscale
Tessera Sanitaria
Documentazione Sanitaria precedente
Eventuali documenti attestanti l’invalidità
Referti di esami di laboratorio (routine, marker epatite ed HIV)
Impegnativa redatta dal DSM inviante ed autorizzata dal Capo Settore
Salute mentale
Ordinanza Magistrato di sorveglianza (nel caso di ricovero coatto)

                                                                       11
Di Seguito la procedura standard seguita per l’inserimento in CTA

                                                                           12

7. Visite parenti
La CTA Butera non ha predefinito giornate e/o orari di visita specifici per
le visite da parte di parenti e/o amici. Tuttavia per una gestione efficace
delle attività le visite vanno preventivamente concordate e programmate con
l’Equipe Multidisciplinare. Non è consentito l’accesso in struttura ad estranei
in assenza del personale facente parte dello staff della struttura.

8. Informazioni ai parenti

      Le informazioni di carattere medico vengono fornite solo ed esclusivamente da
parte dei componenti dell’Equipe Multidisciplinare, ove non vi sia un divieto
esplicito da parte dell’utente, in sede di visita presso la struttura nel pieno
rispetto della privacy.

9. La soddisfazione dell’utenza

      La CTA Butera garantisce la realizzazione di indagini sulla soddisfazione
degli utenti, adottando metodi di rilevazione diretta ed indiretta. I risultati
di tali indagini sono sempre disponibili presso l’amministrazione.
                                                                                                          13

10.     Reclami

      Il reclamo motivato è considerato uno stimolo a verificare il livello dei
propri servizi ed a migliorare la qualità delle prestazioni erogate. L’utente, i
suoi    familiari   e/o       gli   altri      soggetti   aventi   diritto,    possono    evidenziare
eventuali     carenze     o    anche    fornire     spunti   di    miglioramento      rivolgendosi   al
personale     amministrativo        o   agli    operatori    presenti.   Verrà   registrato    quanto
segnalato in apposita documentazione e nel breve periodo si darà corso alle
azioni che si riterranno opportune.

11.     Rispetto Privacy

      La CTA Butera ha adeguato la propria struttura organizzativa e documentale al
fine    di   rispettare       quanto    previsto    dal   D.lgs.   196   del   2003    attualmente   in
vigore.
12.     Performance ed obiettivi
La CTA Butera è dotata di un Sistema di Gestione per la Qualità ai sensi
della norma UNI EN ISO 9001:2015. Attraverso l’implementazione di tale sistema
di gestione la CTA Butera si pone come obiettivo il miglioramento continuo dello
standard dei servizi resi e delle prestazioni erogate. Per potere garantire ciò
si procederà periodicamente:
             All’aggiornamento, alla formazione ed alla informazione de personale
              dipendente.
             Alla    ricerca    di    nuove     attività   aventi      una   maggiore   valenza
              riabilitativa
             All’aggiornamento       continuo   del   progetto    terapeutico    riabilitativo
              personalizzato
        In tale ottica la CTA Butera si è posta i seguenti macro obiettivi:
             Mantenere nel tempo un valore di successo terapeutico garantendo che
              almeno il 90% degli utenti della CTA completino il                 loro percorso
              riabilitativo così come stabilito e concordato con i DSM invianti
             Avere un indice di soddisfazione degli utenti mediamente superiore al
              75%
             Avere   un    indice    di   soddisfazione    dei   DSM    competenti   mediamente
                                                                                                   14
              superiore al 75%
             Limitare i reclami da parte delle parti interessate
             Mantenere la media di raggiungimento degli obiettivi definiti nel PTRP
              superiore al 75%

13.     La Comunità e il territorio

      La Comunità è un’esperienza umana globale. Costante è, soprattutto, l’impegno
finalizzato a creare e mantenere rapporti significativi tra la Comunità ed il
Territorio. Il confronto con gli altri ed il contatto con la realtà sono due tra
i più importanti principi alla base della integrazione.
      In tale direzione si portano avanti alcune attività di laboratorio:

      Il laboratorio di abilità sociali è un gruppo di lavoro che mira a far
apprendere ai suoi componenti come districarsi più agevolmente tra i percorsi
burocratici previsti per la fruizione di servizi (quali documenti sono necessari
per il rilascio della Carta d’Identità; come si cambia un vaglia postale; come
si richiede una visita per il riconoscimento della Invalidità Civile etc.). I
destinatari sono quegli utenti per i quali il programma individualizzato prevede
l’acquisizione          o    il    recupero        di   abilità   semplici         ed    allo      stesso    tempo
specifiche, in prossimità di dimissioni a breve- medio termine.

      Il laboratorio di inserimento al lavoro è rivolto a tutti quei soggetti che,
a    fronte     di    un    eccellente       percorso       riabilitativo,       hanno       raggiunto      elevati
livelli di riabilitazione. Per questi utenti, grazie alla rete di contatti
creati sul territorio, si individuano opportunità lavorative alle quali si ha
accesso in varie forme (praticantato, tirocinio formativo, etc.) e si seguono
gli     utenti       nello     svolgimento         quotidiano     delle     loro        attività     lavorative,
monitorando ed analizzando comportamenti e traguardi raggiunti.

      Lo Studio: Gli utenti della Comunità vengono inseriti in corsi di formazione
organizzati dalla Regione, altri iscritti a corsi serali di perfezionamento e/o
acquisizione di diploma di scuole Medie superiori
      Vengono    curati,        inoltre,         rapporti    continui      con   associazioni         culturali,
ecologiste,          sportive      e   di   volontariato       assieme      alle    quali       si   organizzano
iniziative e manifestazioni “aperte”.

      Le Fiere: Annualmente nel Comune di Butera in occasione del Santo Natale ed
                                                                                                                      15
in    occasione        delle      principali       manifestazione       comunali,        vengono     organizzati
alcune    fiere,       nelle      quali     gli     Utenti    della    Comunità     espongono        e   mostrano
all’intera popolazione tutti gli oggetti che quotidianamente vengono creati con
la     supervisione         del    personale        della    Comunità      durante       i    vari    laboratori
artigianali          (Pittura,     Ceramica,        Falegnameria,      Bricolage),        riscuotendo       enorme
curiosità e successo da parte di tutti i soggetti partecipanti.

      Le Visite Guidate: Annualmente vengono eseguite una serie di visite guidate
presso i più importanti siti archeologici e presso i poli attrattivi turistici
più famosi. La visita guidata rappresenta il momento ultimo di un progetto
all’interno del quale gli Utenti della Comunità vengono istruiti/informati circa
le bellezze, la storia, le caratteristiche e le particolarità dei luoghi oggetto
di visita.
      L’estate ed il mare: Durante il periodo estivo ci si convenziona con un lido
dove piccoli gruppi di utenti ed operatori trascorrono brevi quotidiani momenti
di    relax.     La     possibilità         di    ripresentarsi       in   scena    con      altri    personaggi
(l’estraneo della spiaggia, il vicino di casa, il pizzaiolo, etc.) permette loro
di giocarsi nuovi ruoli con i quali identificarsi.
14.     Il modello Operativo

      Ogni nuovo utente è un individuo che porta con sé un abitudini, idee, paure
ed emozioni che solo col tempo possono venire fuori.
      Ove possibile, e soprattutto grazie alla continua collaborazione con i DSM
competenti per territorio e con i Magistrati di Sorveglianza, è auspicabile
prima dell’inserimento effettuare alcuni colloqui e valutazioni preliminari, al
fine di potere al meglio aiutare il nuovo Utente ad inserirsi nel contesto della
Comunità.
      La struttura è a regime residenziale con servizio H 24; durante il giorno
l’assistenza è coperta dalle diverse figure professionali a turno, con presenza
contemporanea ed ininterrotta nella fascia diurna (08:00 – 18:00) di componenti
dell’equipe         multidisciplinare,      educatori/animatori,       infermieri       ed   OSA;   nella
fascia notturna (22:00 – 07:00), l’assistenza è garantita dalla presenza di un
infermiere ed un OSA.
      L’inserimento degli ospiti in CTA avviene previo iter amministrativo seguito
e coordinato dal direttore medico, il quale riceve le richieste di inserimento
pervenute         dal   Dipartimento   di    Salute   Mentale    (DSM)      inviante    e,   dopo    aver
                                                                                                            16
analizzato         il   quadro   clinico    dell’utente     proposto    e    valutata    positivamente
l’adattabilità dello stesso al contesto della CTA, verifica la disponibilità
posto    ed       accetta   formalmente     la   proposta   arrivata,       predisponendo     quindi   di
concerto con gli organi invianti l’inserimento dell’utente.
        a. TRATTAMENTO RIABILITATIVO
              Il DSM, in sede di inserimento, dispone per il paziente la tipologia di
              trattamento riabilitativo, che può essere a carattere intensivo oppure
              a carattere estensivo.
              Il primo, prevede un percorso di durata non superiore a 24 mesi (18 +
              eventuali 6 di proroga da concordare con il DSM inviante), il secondo
              invece, prevede un percorso di durata non superiore a 48 mesi (36 +
              eventuali 12 di proroga da concordare con il DSM inviante).
              La differenza di trattamento dipende dal livello di compromissione del
              funzionamento personale e sociale del paziente, dal grado di autonomia
              complessivo rilevato e nello specifico dai fattori determinanti ai fini
              di tale valutazione che sono ad esempio:
                  La capacità di gestirsi autonomamente;
                  L’autonomia nella cura dell’igiene personale;
   La capacità di relazionarsi con gli altri utenti e gli operatori;
     L’osservanza delle prescrizioni e delle regole di comunità proposte.
  Va precisato inoltre, che nel caso degli utenti inviati dagli organi di
  giustizia, il periodo di trattamento può protrarsi anche oltre i 72
  mesi      complessivi         facenti     riferimento         alla   somma    dei    due    tipi    di
  percorso (48+24); infatti, l’unica deroga alla durata dei trattamenti
  indicata        ed   autorizzata         dalle      ASP   è   costituita     dai     soggetti,     già
  inseriti in CTA su disposizione dell’autorità giudiziaria, per i quali
  la magistratura di competenza, a fronte dei 72 mesi di trattamento già
  effettuato, dovesse disporre l’eventuale prosecuzione del trattamento
  nel medesimo ambito assistenziale; in tale fattispecie comunque, il
  regime da applicare sarà quello estensivo.
b. IL PTRP
   Il DSM, in sede di inserimento, invia alla CTA un Piano di trattamento
   individuale del paziente (PTI), sulla scorta del quale il direttore
   medico della CTA, congiuntamente con la sua equipe multidisciplinare,
   predispone           un      relativo           Progetto       terapeutico          riabilitativo
   personalizzato (PTRP), con l’attiva partecipazione del paziente e la
   condivisione dei professionisti del DSM.                                                                17
   Il PTRP rappresenta e prevede un percorso di riabilitazione cucito ad
   hoc sul soggetto in cura, fondato sull’analisi di diversi fattori:
     Il    riferimento         a    specifici     criteri      diagnostici      per    la   patologia
      mentale in oggetto, attenendosi ai criteri di classificazione del
      manuale ICD9 CM;
     La     definizione         di      bisogni      individuali      di   salute,     a    carattere
      sanitario e sociale, nonché le risorse o potenzialità riabilitative
      e sulla scorta di queste quindi, la tipologia e l’intensità del
      trattamento riabilitativo da svolgere;
     Una     metodologia           di    lavoro      basata    sull’individuazione          dei   Case
      Manager,         figure       dell’equipe       multidisciplinare        (speculari     ai   Case
      Manager del DSM inviante e con cui si interfacciano costantemente
      sull’andamento del paziente) che, sulla base di un’assegnazione di
      cui ha titolarità il direttore medico della CTA e comunque condivisa
      con    il    suo       staff,      hanno   il    compito    di   monitorare       lo   stato    di
      avanzamento del percorso riabilitativo.
c. IL CASE MANAGER
Il ruolo del Case Manager appunto è proprio quello di recepire le
              relazioni storiche del paziente elaborate dai professionisti del DSM
              che lo hanno seguito e ne hanno proposto il ricovero in CTA, coordinare
              le azioni terapeutico-riabilitative stabilite in sede di stesura del
              PTRP, relazionare periodicamente al direttore medico sullo stato di
              avanzamento dei percorsi, interfacciarsi in merito con il Case manager
              della    struttura      pubblica         inviante,        affiancare       e    seguire      l’attività
              degli operatori integrati nell’esecuzione del PTRP, suggerire eventuali
              correttivi per migliorare lo stesso.
              Chiaramente,         anche    nel       caso    degli          utenti    inviati      dai    Tribunali,
              l’equipe redige un appropriato PTRP, il cui stato di avanzamento è al
              consueto vaglio del DSM, ma anche e soprattutto dei magistrati di
              Sorveglianza che inviano gli utenti nonché degli U.E.P.E. competenti
              per     territorio,          attraverso             le    relazioni        periodiche          trasmesse
              dall’equipe della CTA, tramite cui le autorità di cui sopra monitorano
              il comportamento dell’utente ed il suo grado di riabilitazione, clinico
              e comportamentale.
           d. La Scelta Degli Operatori
              Dopo l’ingresso dell’utente in Comunità, pian piano vengono individuati
                                                                                                                           18
              uno o due operatori con le caratteristiche più adeguate per riuscire
              “nell’aggancio”.        Questi          seguiranno        ed    affiancheranno         l’utente      nella
              quotidianità del lavoro riabilitativo, esercitando funzioni di sostegno
              e di supporto vicariante lì dove se ne presentasse l’esigenza.
              Gli    stessi    operatori      faciliteranno              l'inserimento            dell’utente      nelle
              diverse      attività,       stimolandolo            e    motivandolo;          assumendo      ora    una
              funzione        di      “maternage”,                ora        una      funzione        di      presenza
              responsabilizzante e normativa.

15.        Le attività Terapeutico Riabilitative

      Numerosi sono i momenti della “cura”:

      Il   “Sé   e    lo   spazio    abitativo”          i   gruppi      riabilitativi            (abilità    sociali,
giardinaggio,          cucina,      etc.),        i     laboratori           dinamico-espressivi           (cineclub,
pittura,      teatro,      arte     terapia    etc.,         la    farmacoterapia,           la    psicoterapia,     la
pratica delle attività motorie e sportive (calcio, piscina, palestra etc., gli
incontri con le famiglie, le occasioni ludiche e ricreative, etc.
La Comunità riconosce ed affida all’Utente molteplici spazi, personali e
comunitari, favorendone la riappropriazione, attraverso l’assunzione di piccole
responsabilità          quotidiane     per    la        cura     diretta    degli      stessi;       secondo    una
turnazione       periodica,     gli     utenti      si    curano        della    pulizia     delle    stanze,    di
apparecchiare       e    sparecchiare        la    sala    pranzo.        L’intento     è    di   promuovere     la
compartecipazione, il “fare insieme” per la costruzione di semplici “oggetti di
terapia”, facilmente fruibili (la stanza pulita, il letto ben fatto, la tavola
in ordine, etc.).

   Nella nostra esperienza, le attività sportive possono essere utilizzate come
strumento duttile che si presta ad esigenze e livelli evolutivi differenti degli
utenti.    Da     attività     ricreativa          e/o    espressiva,           essa   può    assumere    valenze
trasformative che si evidenziano nell’esercizio individuale (riappropriazione di
un corpo spesso “negato”) e, soprattutto, nell’esercizio collettivo (il gruppo
sportivo può contenere, far appartenere, promuovere l’assunzione di un ruolo
nuovo, facilitare l’incontro/confronto con l’Altro, etc.).
   Una    squadra       di   calcio,    (di       cui    fanno    parte    utenti      ed    alcuni    operatori,
effettua allenamenti periodici e partecipa a vari tornei, ottenendo anche ottimi
risultati e riconoscimenti.
                                                                                                                      19

   Il “gruppo giardinaggio ed orto sociale” è un’altra delle attività proposte
dalla Comunità, come l’erede di una tra le più antiche e tradizionali attività
occupazionali ed assume veste nuova di laboratorio protetto in seno al quale
recuperare non solo un “sapere fare” ma anche la consapevolezza del proprio
sapere fare. Questa si traduce, naturalmente, nella ricerca delle modalità più
adeguate per proporre al “mercato” il proprio prodotto ed il proprio operato.
Sono     stati    all’uopo      presi    contatti          con     il    territorio         per   individuare     e
coltivare, sempre sotto la supervisione degli operatori, appezzamenti di terreno
posizionati nelle immediate vicinanze della Comunità.
Il “laboratorio di cucina” effettuato con cadenza settimanale ha di definire
uno        spazio     protetto        all’interno       del        quale       permettere            il     recupero     o
l’acquisizione          di   competenze           specifiche        nella       direzione            di    un’autonomia
funzionale          sempre   maggiore.        La    consumazione              del   pasto          preparato        insieme
contribuisce a creare, inoltre, quel clima emotivo di intimità e condivisione
sperimentabile nel piccolo gruppo; e preparazione della tradizionali conserve
stagionali.

      I laboratori “dinamico - espressivi” (cineclub, arte terapia, teatro terapia)
hanno un’impostazione fondamentalmente psicodinamica e mirano, attraverso un
coinvolgimento diretto, a favorire nel paziente la ricostruzione di esperienze
cognitivo-emozionali complesse che, una volta elaborate e fatte proprie, gli
consentano di beneficiare di processi di funzionamento più mobili e di una più
profonda integrazione della persona (si segue un percorso comune all’interno del
quale l’utente si confronta con quei contenuti emotivi considerati alla base
della strutturazione dell’individuo: la relazione con le figure genitoriali e
col proprio corpo, il processo di individuazione, il contatto interpersonale, il
proprio progetto di vita, etc.).

                                                                                                                              20
      Il    laboratorio      “fotografico”          Attraverso              l'apprendimento             delle   tecniche
fotografiche di base i partecipanti al corso raccontano il mondo in cui vivono e
lavorano,       raccontano       sé    stessi,      imparando           a    conoscersi        e    a     rappresentarsi
attraverso le immagini.
      Realtà,       paure,   bisogni         e     inconsapevoli              suggerimenti           di     sviluppo     e
miglioramento per l’ambiente che li circonda, emergono dagli scatti realizzati
durante       il    laboratorio:        un    viaggio        nel    mondo       delle        cooperative        e     nella
quotidianità degli utenti, attraverso gli occhi di una persona disabile, che li
vive in prima persona.
      Il laboratorio prevede tre differenti fasi:
          Un primo avvicinamento alla fotografia, attraverso un lavoro
           sull'inquadratura: gli utenti simulano l'inquadratura fotografica
           applicando il concetto di "scelta" ad immagini cartacee, selezionando
           paesaggi e oggetti di varia natura e appartenenti a diverse sfere della
           vita di ogni giorno da un poster realizzato appositamente per l'attività.
          L'attività fotografica vera e propria in cui i ragazzi saranno invitati a
           raccontare    attraverso          le    immagini        il       mondo   in       cui    vivono,     la     loro
           quotidianità,     le   persone         che   li    circondano,           e    a    loro      volta   verranno
fotografati   da    Anna     per   aiutarli   a   prendere   confidenza     con   la   loro
         immagine;
        Infine una terza fase in cui verrà realizzato un calendario con le foto
         scattate da loro e quelle scattate.

  “DI seguito solo alcune delle immagini pensate e scattate dagli Utenti della
Comunità e che esprimono rappresentano il loro modo di vedere e di vivere alcuni
                                      momenti della Comunità.”

                                                                                                       21

   Il “laboratorio di falegnameria” inteso come terapia occupazionale, per le
sue caratteristiche e svariate modalità di utilizzo, può essere impiegata come
attività innovativa di benessere che agisce sui processi motori, sensoriali e
cognitivi dell’utente. Il progetto prevede la realizzazione di oggetti in legno,
compensato da utilizzare durante il laboratorio tecnico-pratico. È prevista la
gestione da parte dei ragazzi di veri e propri ordini comprendenti sia la parte
della richiesta che la parte della consegna. Gli utenti affrontano un ambiente
simile per le sue caratteristiche ad un laboratorio artigianale, ma senza le
esigenze    produttive      di   un    ambiente   lavorativo.    Inoltre,   si   è   avviata     una
sinergia tra i diversi laboratori per cui la falegnameria “La Quercia Arte e
Legno”     diventa     anche     un    ‘fornitore’     del   laboratorio    tecnico-artistico.
L’attività di falegnameria, attualmente, si svolge tre giorni la settimana, per
una durata di due ore, presso il Centro Diurno ed è rivolta ai disabili con
discreta capacità manuale.
   La conduzione del laboratorio è affidata ad un operatore della Comunità con
esperienze       nell’ambito,            coadiuvato         se      necessario           da      altri      operatori;
l’acquisizione di competenze avviene in un rapporto paritario, congiuntamente
all’apprendimento di nuove competenze e l’affinamento delle capacità manuali.
L’esperienza, inizialmente condivisa da un gruppo ristretto di persone, si è
potuta       estendere    ad   un        gruppo       più      numeroso       di       utenti.    All’interno       del
laboratorio      si    realizzano        oggetti       in      legno       mediante      l’uso    di     attrezzature
manuali e di macchinari elettrici di semplice e sicuro utilizzo che possono
essere adattati alle difficoltà dei ragazzi. L’attività persegue finalità di
tipo relazionale: la collaborazione e l’aiuto reciproco favoriscono la crescita
della propria autostima e tali conquiste possono poi essere trasferite nella
propria vita quotidiana.
   L’obiettivo         principale        è    quello      di     offrire      agli       utenti    della      Comunità
un’occasione      per     esprimere          la   propria       creatività         e    manualità,       imparando   a
padroneggiare autonomamente le tecniche apprese.

                                                                                                                          22

Il laboratorio di “Creativo Manipolativo” gli operatori di riferimento hanno
individuato alcune semplici attività che fossero compatibili con le capacità
possedute      dai     partecipanti          e    sulle     quali      potessero         applicare       un   supporto
specifico alla persona: mosaico, sculture plastiche, lavori con la cartapesta,
pittura, manipolazione della carta, decorazioni di cartone, colorazione di fogli
prestampati, preparazione di festoni carnevaleschi, preparazione di oggetti per
un presepe, utilizzo della plastilina, preparazione di maschere, decoupage. Lo
scopo    è    quello     attraverso          le   attività       creativo      manipolative            di   costituire
un'importante         occasione     di        esplicitazione           e     riconoscimento         delle      proprie
capacità, attraverso la concretezza degli oggetti realizzati; la possibilità di
articolare      l’attività     in        diverse      fasi       permette      all’utente         di     svolgere    le
mansioni      corrispondenti        ai       propri    livelli      di      abilità.      Gli     oggetti     prodotti
risultano di gradevolissima fattura ed il coinvolgimento degli utenti in questa
attività viene esteso anche all’attività di meratino realizzata in occasione
delle festività o degli eventi programmati.

  Di seguito si riportano per facilità di comprensione le principali attività                  23
                       svolte suddivise per aree di intervento:
Area psicoterapica
      Psicoterapia individuale
      Gruppo di psicoterapia analitica
      Gruppo di cine forum
      Gruppo di auto-aiuto per pazienti con problematiche di dipendenza
Area espressiva
      Progetto benessere
      Progetto teatro
Area riabilitativa
      Stimolazione abilità di base (cura di sé e del proprio spazio)
      Laboratorio cucina
      Laboratorio cucito
      Gruppi   di   attività   motoria   e   sportiva   (calcio,   piscina,   palestra   in
       comunità, ippoterapia
      Gruppo giardinaggio ed orto sociale
      Laboratorio lettura giornale
   Partecipazione a servizi di utilità comune (sistemazione biancheria …)
         Acquisizione competenze e autonomie sociali
         Laboratorio riciclaggio carta e confezione buste
         Attività ricreativo-culturali in città (cinema, pizzeria)
Iniziative straordinarie
      Feste   (Natale,       Carnevale,   Pasqua,     festa    del     Santo     Patrono),       gite,
partecipazione a fiere e sagre locali
Area interventi con le famiglie
      Si mantiene la modalità di sostegno a molte famiglie dei nostri ospiti con un
programma psico-educazionale, attraverso incontri periodici con la famiglia,
l’ospite      e    l’operatore    di   riferimento,       seguite    dalla    pedagogista.       Parte
integrante del programma sono le visite domiciliari con funzioni esplorative e/o
di sostegno nei confronti del paziente e/o della famiglia.
      Altre famiglie avranno la possibilità di uno spazio orientato non solo al
sostegno ma anche al tentativo di modificare i vincoli relazionali (le così
dette      “interdipendenze      patogene”)   di    cui    pazienti    e     parenti   sono     spesso
prigionieri. Questo setting sarà tenuto da psichiatra e psicologo.

La terapia farmacologica                                                                                 24
      Anche la terapia farmacologica è parte integrante del progetto riabilitativo.
Dosaggi e somministrazione dei farmaci sono seguiti quotidianamente dai medici
psichiatri operanti in struttura.

16.       L’Organizzazione della giornata:

Di seguito una breve descrizione della giornata tipo che si vive in Comunità:
ORE 7.30          Sveglia – cura del sé e riordino delle stanze
ORE 8.15          Prima Colazione
ORE 8.30          Somministrazione della terapia farmacologica
ORE 9.30          Attività    mattutine   (giardinaggio,       palestra,       piscina,       colloqui
                  individuali e/o di gruppo         laboratori, uscite in paese, etc.)
ORE 11.00         Break Del Mattino
ORE 12.45         Pranzo
ORE 13.15         Riordino della sala mensa
ORE 13.30         Somministrazione della terapia farmacologica
ORE 14.00         Tempo libero e riposo pomeridiano
ORE 16.30         BREAK DEL POMERIGGIO
ORE 17.00        Attività    pomeridiane      (laboratorio     cucina,     allenamenti     calcio,
                 psicoterapie di gruppo, cineforum, uscite in paese etc.)
ORE 19.45        Cena
ORE 20.15        Riordino della sala mensa
ORE 20.30        Somministrazione della terapia farmacologica
                 Tempo libero (TV, carte, etc.)
                 Riposo notturno
      Nel corso delle 24 ore operatori sono sempre presenti in Comunità, a sostegno
degli utenti nelle varie attività. Ad ognuno è richiesto di partecipare alla
vita comunitaria, tenendo conto dei propri limiti e delle proprie difficoltà ma
anche delle proprie risorse e potenzialità.

17.       Lo STAFF della Comunità

      I   programmi     Terapeutico-Riabilitativi      vengono   portati    avanti   dall’intero
staff professionale facente parte dell’organico; nell’ambito dal proprio ruolo
professionale e secondo le competenze specifiche, ognuno collabora assieme agli
altri nella attivazione di quei processi trasformativi che costituiscono la
“cura”.
                                                                                                      25
      Il gruppo comprende le seguenti figure:
                Infermieri professionali
                Educatori Professionali
                Operatori Socio Assistenziali (OSA)
                Personale amministrativo
                Medici Psichiatri (uno con funzione di responsabile medico)
                Psicologi
                Pedagogista
                Assistente sociale
      Ogni singolo operatore e perfettamente riconoscibile in quanto dotato di
divise,     suddivise     per   colore   in   base   alla   mansione   ricoperta   oltre   che   di
cartellino identificativo.

18.       Altre Informazioni

      Il denaro “liquido” ed eventuali altri beni degli ospiti vengono custoditi in
un luogo sicuro. Gli operatori svolgono anche la funzione di “cassieri” da
intendersi non tanto come custodi del patrimonio ed erogatori di somme, ma –
soprattutto         –    come   supervisori/sostenitori       della    capacità    degli     utenti   di
gestire il proprio potere d’acquisto.
      Al   momento       dell’ingresso     in   struttura   l’utente    deve    far    visionare    agli
operatori      ed       ai   componenti    dell’Equipe    multidisciplinare       presenti    i   propri
effetti personali, l’obiettivo è garantire per la tutela e la sicurezza non solo
dell’utente ma in generale di tutte le persone che vivono e frequentano la
Comunità da possibili rischi derivanti dalla presenza di oggetti e/o sostanze
non ammissibili per la tipologia di attività riabilitativa proposta.
      L’utente può richiedere il “certificato di ricovero” alla Direzione della
Comunità, nonché la copia della Cartella Sanitaria.

19.        Come Raggiungerci

      Da Palermo percorrendo la A19 direzione Catania. Raggiungere lo svincolo per
Caltanissetta           imboccarlo   e    seguire   le   indicazioni   per     Gela.   Raggiungere    lo
svincolo per Butera imboccarlo fino al centro abitato. La CTA si trova nelle
prossimità delle Case Popolari di C.da Spinelli Via Falconara s.n.

      Da Catania percorrendo la A19 direzione Palermo. Raggiungere lo svincolo per
                                                                                                           26
Caltanissetta           imboccarlo   e    seguire   le   indicazioni   per     Gela.   Raggiungere    lo
svincolo per Butera imboccarlo fino al centro abitato. La CTA si trova nelle
prossimità delle Case Popolari di C.da Spinelli Via Falconara s.n.
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