CRI TI INCA RTE12 - Art Company

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CRI TI INCA RTE12 - Art Company
CRI
 TI
CAIN
  RTE
  12
CRI TI INCA RTE12 - Art Company
Presidente onorario           Sezione didattica
                               Andrea Emiliani               Filippo Farneti

                               Presidente                    Relazioni esterne e promozione
                               Uber Dondini                  Francesca Boschetti, Nada Mamish

Sindaco                        Consiglio d’Amministrazione   Amministrazione
Fabrizio Matteucci             Rosetta Berardi               Responsabile amministrativo
Assessore alla Cultura         Lanfranco Gualtieri           Lara Savorelli
Ouidad Bakkali                 Antonio Panaino
Dirigente servizio Turismo e   Vittorio Pranzini             Monica Arceri, Paola Lontani,
attività culturali                                           Simona Marangoni
Maria Grazia Marini            Direttore ad interim
                               Anna Puritani                 Bookshop
                                                             Tiziana Cicognani, Monica
                               Direttore scientifico         Magheri
                               Claudio Spadoni
                                                             Allestimento, sorveglianza e
                               Collezioni permanenti         custodia
                               Conservatore                  Mauro Focaccia
                               Nadia Ceroni                  Franco Cirella, Carmelo Corazza,
                                                             Emanuela Folli, Roberto Gabelli,
                               Archivio e documentazione     Agostino Melandri
                               Marisa Bruno
                                                             Stages e tirocinii
                               Centro internazionale         Roberta Cocchi
                               di documentazione             Serena Maffei
                               sul mosaico                   Chiara Semprini
                               Curatore
                               Linda Kniffitz

                               Chiara Pausini

                               Esposizioni temporanee
                               Responsabile
                               Davide Caroli

                               Esperto attività museali
                               Alberta Fabbri
CRI TI INCA RTE12 - Art Company
Critica in Arte                 con il supporto di                    Si ringraziano
3 critici per 3 artisti         Roberta Cocchi                        FERROTEC
Progetto ideato da                                                    AEC Motors
Claudio Spadoni                 Conservazione opere                   TrueColor
                                Nadia Ceroni                          IMA SFX Studio
Ravenna                                                               OrientalMotor
Museo d’Arte della città        Supporto tecnico all’allestimento
Loggetta Lombardesca            Davide Caroli, Mauro Focaccia         Un particolare ringraziamento a
25 novembre 2012 – 13           con la collaborazione di              Minia, Rufus e Leon, gli Atlante
gennaio 2013                    Roberto Gabelli                       del mio mondo
                                                                      La Famille ed il 2 0 1 2.
con il patrocinio di            Progettazione immagine coordinata e   Chiara, Pierre e Pietrino, in
Regione Emilia-Romagna          grafica materiali promozionali        espansione dagli albori
Provincia di Ravenna            Filippo Farneti                       Veronica & Co., gli imperterriti al
                                                                      mio fianco
Enti promotori                  Bookshop                              Primo, lama affilata di fronte cui
Comune di Ravenna               Monica Arceri, Tiziana Cicognani,     tutto si fa burro
Assessorato alla Cultura        Monica Magheri, Euro&Promos           Dan, mio ariete al di la del mare,
Museo d’Arte della città di     Group, Udine                          mio galvanizzatore al di qua
Ravenna                                                               Studio AlgheBlu e C.R.A.T.,
                                Sorveglianza e accoglienza sale       dispensatori di supporti, tecnici
                                espositive                            e morali
Mostra                          Euro&Promos Group, Udine              Lara Pan, orizzonte degli eventi
a cura di                                                             Giulio Golinelli, braccio destro
Chiara Canali                   Assicurazioni                         scultoreo
                                Inter Hannover (International         Rosario F., mio Mr. Wolf
Direttore responsabile          Insurance Company of Hannover         elettronico
Anna Puritani                   Ltd.)                                 Mikkel G., interprete di codici
                                                                      visivi
Coordinamento organizzativo                                           The Cathedral, la pancia che mi
Davide Caroli                   Catalogo                              contiene
con il supporto di              a cura di
Serena Maffei                   Chiara Canali                         Con il contributo di
Chiara Semprini
                                Testo di
Responsabile amministrativo     Chiara Canali
Lara Savorelli
                                Coordinamento redazionale e
Segreteria amministrativa       apparati
Monica Arceri, Paola Lontani,   Davide Caroli
Simona Marangoni                Con la collaborazione di
                                Serena Maffei, Chiara Semprini
Sezione didattica
Filippo Farneti                 Traduzioni
                                David Smith
Ufficio relazioni esterne e
Promozione                      Crediti fotografici
Francesca Boschetti,            Alessandro Brighetti
Nada Mamish
CRI TI INCA RTE12 - Art Company
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indice contents
                                                        crediti credits – p. 2-3
                                          presentazione presentation – p. 6-7
       Alessandro Brighetti: tra strutture dinamiche e anatomie cinetiche – p. 8
Alessandro Brighetti: between dynamic structures and kinetic anatomies – p. 10
                                                       opere works – p. 12-45
                                 chi è who is Alessandro Brighetti – p. 46-48

                               alessandro
                                 brighetti
                                                       – a cura di curated by

                                                                  chiara
                                                                  canali
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i
                             l Comune di Ravenna attraverso l’Assessorato alla Cultura promuove il
                             quinto appuntamento espositivo di Critica in Arte, progetto dedicato
                             a giovani critici e giovani artisti, organizzato ed allestito negli spazi del
                             MAR Museo d’Arte della città.
                             Dopo un anno torna, rinnovata nella formula di un’unica importante
                     mostra collettiva suddivisa in 3 contemporanei allestimenti personali, l’inizia-
                     tiva che ha permesso alla città di Ravenna di ospitare diversi giovani che con
                                                   il passare del tempo si sono rivelati essere tra i più
                                                   interessanti nel nuovo panorama artistico.
                                                   Il quinto appuntamento di Critica in Arte vede pro-
                                                   tagonisti, presentati da critici che, seppur giovani,
–– Fabrizio Matteucci Sindaco di Ravenna sono già affermati a livello nazionale, artisti che
–– Ouidad Bakkali Assessore alla Cultura           utilizzano procedure e linguaggi diversi proponen-
                                                   do così una interessante campionatura delle diver-
                     se esperienze artistiche di oggi.
                     Alessandro Brighetti propone un progetto che si colloca a metà strada tra le
                     ricerche sull’arte cinetica e programmata degli anni sessanta e l’attuale spe-
                     rimentazione sulle nuove tecnologie; Ettore Frani presenta una ricognizione
                     sull’evoluzione del suo lavoro caratterizzato da un uso particolare e quasi mi-
                     sterioso del colore; Marcello Galvani, invece, con le sue fotografie trasforma
                     soggetti quotidiani in immagini senza tempo.
                     L’iniziativa si inserisce pienamente nello spirito innovativo che sta caratteriz-
                     zando in questi anni la vita culturale della città di Ravenna che aspira giusta-
                     mente, grazie anche a proposte di questo genere, ad essere Capitale Europea
                     della Cultura nel 2019.
                     Un particolare ringraziamento va a coloro che hanno realizzato e sostenuto,
                     anche in anni difficili come questi, un progetto così ambizioso, testimoniando
                     fiducia e attenzione alle nuove generazioni e alle loro proposte, proiezioni
                     indispensbili per le dinamiche del nostro futuro.

                                   6     criticainarte–presentazione
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è
            giunto alla sua quinta edizione ‘Critica in Arte’, l’appuntamento an-
            nuale al MAR con l’ultima generazione di critici e artisti. Con una
            formula parzialmente rinnovata dopo altrettante edizioni di ‘No
            Border’, un ciclo di mostre anch’esse a cadenza annuale iniziate
            congiuntamente al varo dell’Istituzione Museo d’Arte di Ravenna,
‘Critica in Arte’ presenta anche per questa edizione tre artisti segnalati da
altrettanti critici: Alessandro Brighetti, Ettore Frani, Marcello Galvani, proposti
rispettivamente da Chiara Canali, Matteo Galbiati, Silvia Loddo. S’è già det-
to che questo progetto pluriennale costituisce una
proiezione sulla piena attualità della serie di mostre,
necessariamente molto più ampie e articolate, de-
dicate a grandi figure della storia dell’arte e della
critica che hanno avuto un ruolo di primo piano nel
secolo scorso. Da Roberto Longhi a Francesco Ar-                                    critica in arte
cangeli, da Corrado Ricci a Giovanni Testori. Mostre
rivolte a documentare, attraverso una ricostruzione                          3 critici per 3 artisti
scrupolosamente filologica, le diverse prospettive –– Claudio Spadoni Direttore Artistico MAR
storiografiche e critiche attraverso cui sono state
analizzate le vicende artistiche, con le relative scelte di una militanza cri-
tica - così si definiva in passato - che toccavano per via diretta un’attualità
ora consegnata alla storia. Certo, i tempi sono molto cambiati, al punto da
poter affermare che da alcuni decenni storia e critica hanno accentuato una
divaricazione già stigmatizzata dal giovane Longhi. Più o meno un secolo fa,
quando lo studioso di Alba, per dire, alle prese con Mattia Preti e il suo tem-
po, si stava contemporaneamente interessando di Boccioni e l’avanguardia
futurista. Oggi è ormai nettissima una separazione che se da un lato vede
gli storici dell’arte sostanzialmente impegnati sul passato, fatte salve ben
poche eccezioni, dall’altro registra una fisionomia della nuova generazione
di critici non di poco mutata anche rispetto a quella che si occupava di arte
contemporanea tre o quattro decenni fa. La qualifica di ‘curatori’, ormai im-
perante, sta in effetti a rimarcare una nuova identità, più funzionale, anche,
alla moltiplicazione di spazi espositivi, istituzioni e fondazioni pubbliche e pri-
vate promotrici di mostre che si susseguono a un ritmo ormai vertiginoso. Ed
è ben evidente come sia mutato anche il rapporto dei curatori con gli artisti
e il loro lavoro con le strategie che regolano il multiforme mondo dell’arte in
un’attualità che sollecita un impegno, propensioni e competenze consone ad
una visione più aggiornata della situazione. Anche di questo ‘Critica in Arte’
mira ad offrire una significativa documentazione, per quanto ristretta ogni
volta, appunto, a tre critici e tre artisti. Scelte che di anno in anno si atten-
gono comunque al criterio di salvaguardare il pluralismo dei linguaggi - per
ricorrere ad una espressione abusata - così come delle prospettive critiche.
Un obiettivo che il MAR si è posto fin dalla sua costituzione, nell’intraprende-
re anche questo scandaglio sull’attualità.

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n
                        egli anni Sessanta l’Arte Programmata e Cinetica puntava sui processi fenomenici che
                        scaturivano dalla natura stessa delle cose: dal loro intrinseco dinamismo quest’arte pro-
                        pose, attraverso realizzazioni ricche di indicazioni prospettiche multiple, un’analogia pla-
                        stica.
                        A distanza di mezzo secolo, l’artista Alessandro Brighetti presenta un progetto che si
        colloca a metà strada tra le ricerche dell’avanguardia cinetica e programmata e l’attuale sperimen-
        tazione sulle nuove tecnologie (elettrica, elettronica, meccanica etc.), pur mantenendo un innegabile
        approccio estetico e visivo.
                                                          La sua analisi include l’ultima serie di opere scultoree
                                                          e cinetiche che ha inventato e concepito secondo una
Alessandro Brighetti:                                     formula gelosamente custodita dall’artista/scienziato.
tra strutture dinamiche                                   L’imprinting culturale ed estetico dell’artista – provenien-
                                                          te da una famiglia di medici e chirurghi - ha determinato
e anatomie cinetiche                                      lo sviluppo di questa ricerca, tesa allo studio dei rapporti
–– di Chiara Canali                                       tra fra arte e scienza, arte e fisica, arte e chimica.
                                                          Quello che interessa l’artista è promuovere una metodo-
        logia interdisciplinare per rendere esplicite le strutture percettive che sostengono le opere e i messaggi
        legati alle opere stesse; i rapporti tra dati primari e dati costruiti. Egli trasforma lo spazio della visione
        in uno spazio-opera ma, a differenza dell’Arte Programmata e cinetica del passato, non crea un’illu-
        sione visiva e percettiva, bensì costituisce una vera e propria wunderkammer praticabile, un’opera del
        tutto concreta e attivabile da un meccanismo.
        Un ricercatore anni Duemila, Alessandro Brighetti, che mette insieme lo scientifico, il chimico, il tec-
        nologico, il meccanico, l’elettrico e l’artistico.
        In particolare, negli ultimi anni Brighetti è approdato allo studio del magnetismo, delle forze invisibili,
        impalpabili e intangibili ma presenti e costanti, che si impongono sulla materia.
        In questo suo itinerario, ha operato in sinergia con un chimico per produrre in laboratorio un medium
        non ordinario: una mistura ben calibrata di olio sintetico e micro particelle di ferro avvolte da tensio-
        attivi ionici, un liquido capace di reagire ai campi magnetici e di sovvertire le leggi base della fluido-
        dinamica. Quest’olio nero e lucente, una volta sottoposto alla forza di un campo magnetico, muta la
        propria forma producendo geometrie regolari e tridimensionali che increspano la superficie del liquido
        seguendo le linee di forza del campo, capaci di scardinare le nozioni di fisica dei liquidi.
        Questo processo propone una concezione dinamica dell’opera, sostenendo che attraverso il movi-
        mento prende coscienza la dimensione tempo, passando dallo stadio del possibile a quello dell’esi-
        stere. Il risultato di questa interazione fisica tra movimento e magnetismo sono forme armoniose e
        organiche, ipnotiche e coniche, costantemente uguali a sè stesse come ugualmente costanti sono le
        forze che le producono.
        I lavori che appartengono alla serie The Struggle for Pleasure (Lexotan, Luminol, Oblivion, Prazine,
        Minias, Stilnox, The Mlst Project) sono opere di matrice astratta e geometrica. Siamo di fronte a sup-
        porti meccanici, strutture compatte, tecnologiche e alchemiche in cui interagisce una sostanza liquida
        tangibile e il tocco dell’artista è come quello del pennello che induce il campo magnetico ad agire in
        modi differenti stimolandone le modulazioni del liquido e la carica energetica dei flussi di materia.
        I materiali impegnati dall’artista sono diversi da quelli tradizionali per ragioni meramente funzionali
        perché l’opera ha bisogno di artifici per il movimento: motori e meccanismi elettrici, dispositivi vari,
        lampade, superfici trasparenti, graficizzate e sovrapposte o riflettenti.
        L’ambiguità percettiva che ne scaturisce coinvolge lo spettatore in una lettura allargata, come espansa
        nel tempo. Queste esperienze estetiche, osserva Alessandro Brighetti, sono ipnotiche e strabilianti;
        stupiscono il fruitore ogni qualvolta le osserva. I titoli ne sono conseguenza diretta e necessaria.
        La nuova e, cronologicamente, ultima serie di lavori figurativi e organici dell’artista appartengono al
        progetto Narchitecture, che ripropone l’idea - già indagata dal lavoro dell’artista – di superamento dei
        limiti fisiologici insiti nella natura organica, dell’evoluzione intellettuale umana che conduce a proces-
        si di miglioramento biologico, dell’anteporsi del tema etico alle leggi della genetica.

                                        8     criticainarte–Alessandro Brighetti: tra strutture dinamiche e anatomie cinetiche
CRI TI INCA RTE12 - Art Company
L’artista, con questi lavori, vuole provare a trasformare e convertire, in senso alchemico, la vita or-
ganica in inorganica e viceversa, verso il raggiungimento di un’inarrivabile simbiosi, di un perfetto
equilibrio che è emblema di uno “stato di grazia” assoluto.
All’interno di teche di vetro di fattura diversa l’artista ha predisposto i modelli anatomici di alcuni
organi (come il cervello, il cuore e l’utero) o strutture scheletriche umane (come il teschio e la colonna
vertebrale), ideati secondo le illustrazioni ottocentesche dell’Atlas of Human Anatomy and Surgery di
Jean Baptiste Marc Bourgery.
La natura dell’uomo che tende ad andare oltre se stesso e a trasmutarsi in post-uomo, viene rappre-
sentata attraverso la riproduzione delle principali componenti organiche e ossee del corpo umano che,
con il proprio carico simbolico e semantico, si incaricano di impersonare la necessità ancestrale del
mutamento e del progresso.
Il “cranio”, in quanto scheletro della testa, è da tutte le culture considerato equivalente dell’individuo
defunto e talora, per questo motivo, viene decorato e abbellito. Tuttavia il cranio può assumere signi-
ficati simbolici diversi, da quello della vanità dei piaceri a quello del pericolo di morte.
Considerato da diverse culture il centro stesso della vita, anche intellettuale, il “cuore” è comunque
l’organo vitale per eccellenza, spesso visto come sede delle emozioni, dei sentimenti e dell’umano
sentire.
La “colonna vertebrale” è l’impianto osseo di tutto il corpo. È una compagine bella dal punto di vista
anatomico-artistico, se per bellezza si intende la relazione e l’equilibrio tra funzionalità e forma, come
nel caso della disposizione delle vertebre che, sulla base di uno schema comune, accompagnano tutte
le esigenze del tronco.
Il “cervello” è l’organo responsabile del pensiero, quello che determina la personalità dell’individuo, in
quanto sede delle sue capacità intellettuali.
Infine, il valore simbolico dell’ “utero” travalica la dimensione erotica per assurgere a quella cosmolo-
gica e universale di fonte della vita.
Mentre i medici e gli scienziati nel tempo hanno avuto modo di studiare gli organi per comprenderne
la struttura e le funzioni, gli artisti ne hanno approfondite le forme e il movimento per renderne me-
glio le pose e gli atteggiamenti.
Nella sua serie Narchitecture Alessandro Brighetti ha riprodotto questi organi in sculture, restando
fedele al disegno anatomico, e li ha trasformati in opere cinetiche e dinamiche, in cui la metamorfosi
dei soggetti si attua grazie al fluido che le percorre. Al di sopra di queste sculture il liquido nero, sem-
pre attivato dai campi magnetici, va a creare strani profili puntiformi in movimento, delle tessiture
coniche e convesse che si muovono ciclicamente sull’organo seguendo dei ritmi e delle cadenze
prestabilite dall’artista.
Un parallelismo metaforico, quello dei due componenti dell’opera – organi e liquido –, che secondo
l’artista innesca una reazione che sfocia nella creazione di un terzo componente, il post-human.
Al fianco delle sculture sono presenti i disegni preparatori, meticolosamente realizzati su carta milli-
metrata con righe, squadre curvilinee, compassi retini, matite, pennarelli e chine, che pre visualizzano
il lavoro e ne prefigurano la sua realizzazione.
La poetica di Alessandro Brighetti è infatti fondata su una continua interazione tra teoria, rilevamento
progettuale e sua ridefinizione attraverso la creazione: la sua azione ideativa non appare quindi come
secondaria rispetto all’opera plastica ma piuttosto ne è parte integrante, e spesso si prospetta come
elemento concettuale anticipatore della pratica a venire.
Come cinquant’anni prima gli artisti dell’Arte Programmata e Cinetica, ma con una nuova consapevo-
lezza data dallo sviluppo delle nuove tecnologie mediali, Alessandro Brighetti mediante la sua ricerca
ha inteso analizzare con sistematicità i fenomeni della percezione e del cinetismo applicati alle forme
astratte e anatomiche, tentando una scienza dell’arte e dimostrando che ciò che conta nell’opera non
sono solo le sue implicazioni di comunicazione estetica, ma che il progetto dinamico dell’opera e il
suo funzionamento tecnologico sono già opere d’arte assieme al risultato estetico, ribaltando il ruolo
dell’artista e dell’autore che diventa così protagonista e spettatore al pari del fruitore.

                                                                           9
CRI TI INCA RTE12 - Art Company
i
                 n the 1960s Programmed and Kinetic Art aimed at the phenomenal processes that sprang
                 from the very nature of things: from their intrinsic dynamism this art put forward a plastic
                 analogy by means of creations rich in multiple perspective indications.
                 Half a century later the artist Alessandro Brighetti presents a project that lies halfway between
                 the kinetic and programmed avant-garde and current experimentation with new technologies
        (electric, electronic, mechanical etc.) while maintaining an undeniable aesthetic and visual approach.
        This artist/scientist’s analysis includes the latest series of sculptures and kinetic works which he in-
        vented and conceived in accordance with a jealously guarded formula. His cultural and aesthetic
                                                        imprinting – he comes from a family of physicians and
                                                        surgeons – has determined the development of a research
Alessandro Brighetti:                                   whose purpose is to study relationships between art and
between dynamic structures science, art and physics, art and chemistry.
                                                        What interests the artist is the promotion of an interdi-
and kinetic anatomies                                   sciplinary methodology for rendering explicit the percep-
–– by Chiara Canali                                     tual structures that underpin the works and the messages
                                                        linked to the works themselves; relationships between
        primary data and constructed data. He transforms the space of vision into a space-work but, unlike the
        programmed and kinetic art of the past, rather than creating a visual and perceptual illusion he sets up
        an actual, practicable wunderkammer, a work that is wholly concrete and activated by a mechanism.
        A researcher of the second millennium, Alessandro Brighetti brings together the scientific, the chemi-
        cal, the technological, the mechanical, the electrical and the artistic.
        In particular Brighetti in recent years has taken up the study of magnetism, of invisible forces, impal-
        pable and intangible but present and constant, which impose themselves on matter.
        He has pursued this itinerary in synergy with a chemist to produce, in the laboratory, a far from ordi-
        nary medium: a carefully-gauged mixture of synthetic oil and iron microparticles enveloped by ionic
        surface-active agents, a liquid that can react to magnetic fields and subvert the basic laws of fluid
        dynamics. This black and shiny oil, when subjected to the force of a magnetic field, alters its form,
        producing regular and three-dimensional geometries that ripple the surface of the liquid by following
        the force lines of the field, thus unhinging the notions of the physics of liquids.
        This process puts forward a dynamic conception of the work, maintaining that the time dimension
        is realized through movement, passing from the state of the possible to that of the existing. The
        outcome of this physical interaction between movement and magnetism consists of harmonious
        and organic forms, hypnotic and conical, constantly identical with themselves, just as the forces that
        produce them are equally constant.
        The works belonging to the series The Struggle for Pleasure (Lexotan, Luminol, Oblivion, Prazine, Minias,
        Stilnox, The M1st Project) are of an abstract and geometrical matrix. We are dealing with mechanical
        “supports”, compact, technological and alchemical structures in which a tangible liquid substance
        interacts and the touch of the artist is like that of the brush which induces the magnetic field to act in
        different ways, stimulating its modulations of the liquid and the energy charge of the flows of matter.
        For purely functional reasons the materials the artist uses differ from traditional ones, because the
        work needs devices for motion: motors and electrical mechanisms, various contrivances, lamps, tran-
        sparent surfaces, graphicised and overlaid or reflecting.
        The resulting perceptual ambiguity involves the spectator in a broadened interpretation, as if expan-
        ded in time. These aesthetic experiences, notes Alessandro Brighetti, “are hypnotic and astounding;
        they amaze the beholder each time he observes them. The titles are a direct and necessary conse-
        quence of this.”
        The new and chronologically latest series of the artist’s figurative and organic works belong to the
        project Narchitecture, which re-propounds the idea – already investigated in his work – of an overco-
        ming of the physiological limitations inherent to organic nature, of the intellectual evolution which
        leads to processes of biological improvement, of placing the ethical theme before the laws of genetics.
        With these works the artist seeks, in an alchemical sense, to transform and convert organic life into

                                     10     criticainarte–Alessandro Brighetti: between dynamic structures and kinetic anatomies
inorganic and vice versa, towards the achievement of an unattainable symbiosis, a perfect balance
which is emblem of an absolute “state of grace”.
In glass display cases of varied construction the artist has placed anatomical models of several organs
(such as brain, heart, uterus) or human skeletal structures (such as skull and spinal column) devised in
accordance with nineteenth century illustrations from Jean Baptiste Marc Bourgery’s Atlas of Human
Anatomy and Surgery.
The nature of man, who tends to go beyond himself and transmute into post-man, is represented
through reproduction of the main organic and osseous components of the human body which, each
with its own symbolic and semantic charge, is assigned to impersonate the ancestral necessity of
mutation and progress.
The “cranium”, inasmuch as it is the skeleton of the head, is considered in all cultures as the equivalent
of the deceased individual and for this reason is sometimes decorated and embellished. Nonetheless,
the cranium may take on different symbolic meanings, ranging from the vanity of pleasures to the
danger of death.
Considered in various cultures as the very centre of life, including that of the intellect, the “heart” is
in any case the vital organ par excellence, often seen as the seat of the emotions, the feelings and
human sentiment.
The “spinal column” is the osseous foundation of the whole body. From the anatomical-artistic
viewpoint it is a beautiful framework, if by beauty we intend the relationship and balance between
functionality and form, as in the case of the arrangement of the vertebrae which, on the basis of a
common pattern, combine with all the needs of the trunk.
The “brain” is the organ in charge of thought, the one that determines individual personalities ina-
smuch as it is the seat of their intellectual capacities.
Lastly, the symbolic value of the “uterus” passes over the erotic dimension and rises to the cosmolo-
gical and universal one of source of life.
While physicians and scientists over the ages have studied the organs in order to understand their
structure and functions, artists have gone more into depth on forms and movements, to better render
poses and attitudes.
In his series Narchitecture Alessandro Brighetti has reproduced these organs in sculpture, remaining
faithful to the anatomical drawings, and has transformed them into kinetic and dynamic works in
which the metamorphosis of the subjects is accomplished by means of the fluid running through
them. Over and above these sculptures, the black liquid, always activated by magnetic fields, creates
strange punctiform profiles in motion, conical and convex interweaves that move cyclically over the
organ, following rhythms and cadences preset by the artist.
A metaphorical parallelism of the two components of the work – organs and liquid – which in the
artist’s view triggers a reaction that flows into the creation of a third component, the post-human.
Side by side with the sculptures are the preparatory drawings, meticulously executed on graph paper
with rulers, French curves, compasses, screens, pencils, marker pens and India inks that pre-visualise
the work and prefigure its realization.
Alessandro Brighetti’s poetics is in fact founded on an ongoing interaction between theory, projectual
survey and its redefinition through creation: so his ideational action does not appear as secondary
with regard to the plastic work but is rather an integral part thereof, and often seems like an anticipa-
tory conceptual element of the practice to come.
Like the exponents of programmed and kinetic art fifty years earlier, but with a new awareness given
by development of new medial technologies, Alessandro Brighetti through his research has understood
how to analyse systematically the phenomena of perception and kineticism applied to abstract and
anatomical forms, attempting a science of art and demonstrating that what counts in the work is not
only its implications of aesthetic communication: the dynamic project of the work and its technolo-
gical functioning are already works of art, together with the aesthetic result, overturning the role of
the artist and author who thus becomes protagonist and spectator on equal terms with the beholder.

                                                                        11
-LEXOTAN
 Mixed media
 cm 30x39x12
 2010
 Courtesy Galleria OltreDimore
-PRAZINE
 Mixed media
 cm 80x80x115 (con basamento)
 Courtesy collezione Gianluca Serino
-GLADEM
 Mixed media
 cm 48x21x9
 2011
 Courtesy Galleria OltreDimore
-LUMINOL
 Mixed media
 cm 20x20x124
 2010
 Courtesy collezione privata / Private collection
-OBLIVON
 Mixed media
 cm 20x20x123
 2010
 Courtesy collezione privata / Private collection
-The M 1st Project (Sans Titre #1)
 Mixed media
 cm 31x31x130
 2012
 Courtesy collezione privata / Private collection
-The M 1st Project (Sans Titre #2)
 Mixed media
 cm 43x30x124
 2012
 Courtesy collezione privata / Private collection
-The M 1st Project (Sans Titre #3)
 Mixed media
 cm 118x73x127
 2012
 Courtesy Galleria Primo Marella, Milano
-SCHIZOPHRENIA
 Mixed media, piedistallo laccato, teca di vetro
 cm 30x30x170 (con teca)
 2011
 Collezione Privata
-CINYCISM
 Mixed media, piedistallo laccato, teca di vetro
 CM 25X14X170 (con teca)
 2012
 Collezione Privata
-SHIVER
 Mixed media, piedistallo in legno di rovere trattato, teca di vetro
 cm 31x76x170 (con teca)
 2012
 Courtesy Scaramouche New York
-HYSTERIA
 Mixed media, piedistallo laccato, teca di vetro
 cm 31x36x170 (con teca)
 2012
 Courtesy of Stephan A. Jansen, Zeppelin University
-BELLADONNA
 Frame da video
-IPOMEA
 Frame da video
-PSILOCIBE
 Frame da video
-LOPHOPHORA W.
 Frame da video
chi è who is alessandro brighetti
Nato a Bologna nel 1978, dove vive e lavora.
Born in Bologna in 1978, where he lives and works.

mostre personali solo exhibitions
2013                                                                      Contemporanea, Torino (Galleria OltreDimore e
– Narchitecture, Scaramouche, New York,                                   Zak Gallery Project Space)
  a cura di Lara Pan                                                    – Showtime, curated by A. Tolve, Castello di
                                                                          Monteriggioni, Zak Gallery Project Space
2012                                                                    – Arteractive, curated by C. Canali, mostra del
– Critica in Arte, curated by C. Canali, project                          circuito internazionale eFESTIVAL, Milano,
  devised by C. Spadoni, Ravenna, MAR, Museo                              Urban Center, Galleria Vittorio Emanuele
  d’Arte della città                                                    – Natura anfibia, curated by C. Composti e
2011                                                                      M. Rizzardini, Milano, MC2 Gallery
– Chambre de l’invisible, curated by S. Pinelli, G.                     – A.A.M. 2011, Fiera delle Gallerie d’Arte
  Fortunato e Galleria OltreDimore, Arte Fiera off                        Contemporanea, Milano, Palazzo del Sole 24 ORE
  e del circuito Arte e Scienza Fondazione                              – Non tutto è in vendita, curated by R. Gavarro,
  Golinelli, Bologna, Parco della Montagnola                              Arte Fiera off, Bologna
2010                                                                    2010
– Soul Scanner, curated by M. Brunelli, Bologna,                        – Premio Internazionale Arte Laguna, Venezia,
  Galleria OltreDimore                                                    Tese dell’Arsenale
– Pantheism, curated by F. Savigni, Arte Fiera off,                     – KunStart 2010, Fiera internazionale di Arte
  Bologna, Showroom Minotti                                               Contemporanea, Bolzano, Galleria OltreDimore
2009                                                                    2009
– “TAKE OFF” , curated by C. Canali, !Enjoy                             – Art For Life, Asta benefica di Arte
  MiARt!, Bollate (MI), Fabbrica Borroni                                  Contemporanea, curated by Art Consulting e
                                                                          Casa d’aste Porro&Co, Merate (LC), Villa Subaglio
                                                                        – Premio Celeste, Milano, Fabbrica Borroni
                                                                        – States of grace, curated by C. Canali, Capri,
mostre collettive group exhibitions
                                                                          Franco Senesi Gallery e luoghi vari
2012                                                                    – Bologna batte Berlino, curated by V. Veronesi,
– Arteractive, ArtVerona, curated by C. Canali                            Bologna, Galleria OltreDimore
– Scope Basel, Basilea, Galleria OltreDimore                            2008
– Natura anfibia, curated by C. Composti e                              – Rumors, curated by L. Beatrice, C. Canali,
  M. Rizzardini, Milano, MC2 Gallery                                      L. Canova, I. Quaroni, Torino, Ex Arsenale
– Road to Contemporary Art, Roma, Galleria Zak                            Borgo Dora
  Project Space                                                         – Premio Italian Factory per la giovane pittura
– Sinestetica, curated by P. Marella, Lugano,                             italiana, curated by C. Canali, Milano, fabbrica
  Primae Noctis Gallery                                                   del Vapore
– MiArt 2012, Milano, Primo Marella Gallery                             – RE–VOLT : settimana internazionale della
– Wunderkammer 2.0, curated by M. Morandini,                              fotografia, curated by L. Fontanesi, Reggio
  Milano, Visionnaire                                                     Emilia, Ex Centrale ENEL
– KunStart 2012, curated by V. Dehò, The Glocal                         – Order Without Border, curated by Studio Pesci,
  Rookie of the Year award, Bolzano                                       Bologna, Spazio 2bo
– ON THE SPOT di PACO BARRAGAN, Arte Fiera,                             2007
  curated by L. PAN, Bologna                                            – Premio Morlotti, curated by G. Seveso, D.
– Arte Fiera, Bologna (Zak Gallery Project Space)                         Montalto, Imbersago (COMO), Fondazione
– On, curated by The On Group, Milano, Studio                             Granata Braghieri
  Alghe Blu                                                             – HOUSEHOLD: settimana internazionale della
2011                                                                      fotografia, curated by L. Fontanesi, Reggio
– Arteractive, curated by C. Canali, mostra del                           Emilia, palazzo privato
  circuito Paratissima, Parcheggio 52, Torino                           – Premio S.A.M.P., curated by Accademia di Belle
– The others art fair, Fiera Internazionale di Arte                       Arti di Bologna, Bologna, Pinacoteca di Bologna

                                       46      criticainarte–chi è Alessandro Brighetti
collezioni pubbiche public collections                 bibliografia bibliography
– Izolyatsia Foundation, Donetsk, Ucraina              2012
– MAR, Museo d’Arte della città di Ravenna, Italia     –A. Tolve, Alessandro Brighetti e un itinerario
– Museum Beelden aan Zee, Den Haag, Olanda               neogestaltico, Artapartofcultu(ure)
– Zeppelin Universitat Museum, Friedrichshafen,          http://www.artapartofculture.net/2012/05/23/
  Germania                                               alessandro–brighetti–e–un–itinerario–
                                                         neogestaltico–un–dialogodi–antonello–tolve/
                                                       – P. Marella, Sinestetica, exhibition catalogue,
premi awards                                             Lugano, Primae Noctis Gallery
                                                       – M. Morandini, Wunderkammer 2.0, exhibition
2012                                                     catalogue, Milano, Visionnaire
– KunStart 2012, The Glocal Rookie of the Year         2011
  award, finalist, Bolzano                             – C. Canali, Arteractive, exhibition catalogue,
2011                                                     Torino, PARKISSIMA52
– Very Smart Award, The Others Art Fair, special       – F. D’Amico e C. Canali, Alessandro Brighetti.
  mention, Torino                                        L’artista sperimentatore, in “La Stampa”, may 26.
2010                                                   http://www.lastampa.it/_web/
– Premio Internazionale Arte Laguna, finalist, Tese      cmstp/tmplrubriche/blog/grubrica.
  dell’Arsenale, Venezia                                 asp?ID_blog=315&ID_articolo=80&ID_
– KunstArt, The Glocal Rookie of the Year, finalist,     sezione=&sezione=
  Bolzano                                              – Alessandro Brighetti, Soul Scanner, in “EXIBART.tv”
2009                                                   – Alessandro Brighetti, Intervista Soul Scanner,
– Premio Celste, section painting and installation,      in “IQUALITY Magazine”
  finalist, Fabbrica Borroni, Milano                   – Alessandro Brighetti, Talenti emergenti su cui
2008                                                     investire, in “Millionaire”
– Premio Italian Factory per la giovane pittura        2010
  italiana, second place, fabbrica del Vapore,         – Articolo della mostra Soul Scanner in “Juliet Art
  Milano                                                 Magazine”
2007                                                   – M. Brunelli, Soul Scanner, exhibition catalogue,
– Premio Morlotti, finalist, Fondazione Granata          Bologna, Galleria OltreDimore
  Braghieri, Imbersago (COMO)                          – God Alter Ego, exhibition catalogue, Milano,
– Premio S.A.M.P., finalist, Pinacoteca, Bologna         Fabbrica Borroni
                                                       2009
                                                       – Premio Internazionale Arte Laguna, exhibition
                                                         catalogue, Venezia, Tese dell’Arsenale
residenze workshop                                     – AA. VV., Premio Celeste, exhibition catalogue,
– Residency Insitu, Parco d’Arte di Cancelli,            Milano, Fabbrica Borroni
  curated by VIAINDUSTRIAE in collaboration            – C. Canali, States of grace, exhibition catalogue
  with VIAFARINI, visiting professors                    and CD, Capri, Franco Senesi Gallery e luoghi vari
  A CONSTRUCTED WORLD                                  2008
– The bio Lego, curated by A. BRIGHETTI, circuito      – L. Beatrice, C. Canali, L. Canova, I. Quaroni,
  La Scienza In Piazza, Bologna                          Torino, Rumors, exhibition catalogue,
                                                         Ex Arsenale Borgo Dora
                                                       – C. Canali, Premio Italian Factory per la giovane
                                                         pittura italiana, exhibition catalogue, Milano,
                                                         fabbrica del Vapore
                                                       2007
                                                       – G. Seveso, D. Montalto, Premio Morlotti,
                                                         exhibition catalogue, Imbersago (CO)

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Nessuna parte di questo catalogo può essere riprodotta o
                     trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico,
                     meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari
                     dei diritti.

                     Il Museo d’Arte Città di Ravenna è a disposizione degli eventuali
                     detentori di diritti che non sia stato possibile rintracciare.

                                                          – finito di stampare
                                                               nel mese di
                                                       novembre 2012 presso la
48   criticainarte                                      Litografia Stampare srl
                                                             di Cesena - FC
                                                         www.stamparesrl.it
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